FARE N. 37 - OTTOBRE 2017

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Far volare gli ITI

formazione

Confindustria Emilia Area Centro lancia il progetto per il miglioramento delle strutture scolastiche di MT

C

ostruire un’immagine positiva dei percorsi di istruzione tecnica delle scuole, migliorando anche gli ambienti dove studiano i ragazzi rendendo gli edifici sicuri, funzionali e dotati di laboratori e materiali adeguati. È lo spirito alla base di “Far volare gli ITI”, il piano presentato lo scorso 11 settembre da Confindustria Emilia Area Centro e promosso nell’ambito del progetto di valorizzazione della cultura tecnica e d’impresa S. e T. Scuola e territorio “Istruzione tecnica: la scelta che rifarei”, lanciato lo scorso anno d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. All’iniziativa hanno aderito dodici Istituti Tecnici dei territori di Bologna, Ferrara e Modena (Aldini Valeriani Sirani e Belluzzi Fioravanti di Bologna, Giordano Bruno di Budrio, Bassi-Burgatti di Cento, Copernico-Carpeggiani di Ferrara, Alberghetti di Imola, Ferrari di Maranello, Fermi e Corni di Modena, Montessori-Da Vinci di Porretta Terme, Volta di Sassuolo e Levi di Vignola), per un totale di quasi 12 mila studenti coinvolti, che hanno presentato progetti per un valore complessivo di 500 mila euro. L’azione nasce dalla convinzione che inserire gli studenti in ambienti confortevoli, accoglienti e forniti di strumentazioni tecnologicamente avanzate sia importante per dare una immagine positiva agli Istituti Tecnici Industriali, ma anche dal

Riccardo Maiarelli, vicepresidente Confindustria Emilia, Stefano Versari, direttore generale Ufficio Scolastico Regionale E-R, Alberto Vacchi, presidente Confindustria Emilia, Tiziana Ferrari, direttore generale Confindustria Emilia e Valter Caiumi, vicepresidente Confindustria Emilia

punto di vista di una corretta educazione alla cittadinanza e del coinvolgimento dei giovani, affinché sviluppino un senso di appartenenza verso la scuola da cui nascerà il rispetto nei confronti dell’ambiente in cui sono inseriti. I progetti dovranno ora essere adottati e finanziati, attraverso attività di fundraising e micro-funding, dalle aziende associate che potranno usufruire di importanti benefici fiscali sotto forma di credito d’imposta (pari al 65% per le erogazioni effettuate nel 2017 e del 50% per quelle disposte nel 2018). A gennaio 2018, poi, Confindustria Emilia Area Centro integrerà l’ammontare dei contributi raccolti dalle imprese raddoppiando le risorse fino ad un tetto massimo di 200 mila euro.

L’avvio dei progetti è previsto per febbraio 2018, mentre “l’obiettivo è andare in classe a settembre del prossimo anno con parte del lavoro già conclusa”, come ha spiegato il direttore generale di Confindustria Emilia Area Centro, Tiziana Ferrari. “La promozione della formazione tecnica è l’obiettivo più sfidante dei prossimi anni per la nostra Associazione. Nell’ultimo anno abbiamo notato un’inversione di tendenza, i ragazzi sono tornati a scegliere i percorsi tecnici, ma non basta: l’offerta è ancora inferiore rispetto alla domanda”, ha spiegato il presidente di Confindustria Emilia Area Centro, Alberto Vacchi, aprendo la conferenza stampa in via San Domenico alla quale sono intervenuti anche

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