3 minute read

48 Ivi, pag

Next Article
67 Ivi, pag

67 Ivi, pag

L‟etica razionale dello spazio politico è per il pensiero greco l‟orizzonte intrascendibile della migliore vita umana, laddove per il cristiano Tommaso essa sarà solo l‟elemento naturale propedeutico all‟accoglimento della lex divina, informata all‟etica dell‟amore e della grazia. Ciò comportava la superiorità delle virtù dianoetiche su quelle pratiche, per cui la volontà si pone al servizio della contemplazione di Dio, così che “anche l‟intera società appare dominata da un‟aristocrazia intellettuale clericale”, e non certamente politica. Solo in seguito al nominalismo e al volontarismo francescano viene a dissolversi il sistema scolastico, riponendo”la volontà e lo scopo, in Dio come nell‟uomo, al di sopra dell‟idea della legge razionale”, compiendosi per tal via la “divisione dualistica di ambiti fra ciò che sottostà alla legge di ragione e ciò che sottostà alla legge della rivelazione” che verrà perseguito compiutamente in età moderna dall‟Illuminismo attraverso la teoria del diritto naturale, allorquando l‟etica razionale si è distaccata dall‟etica della grazia e dell‟amore.401 Le conseguenze di tale distacco sono evidenti per la realtà sociale. Infatti l‟assolutizzazione dell‟ordine storico-giuridico da ogni aspetto organico con l‟ordine normativo razionale esalta l‟attivismo della volontà umana, abolendo ogni ordine stabile di carattere divino, non riconoscendo alcun ordinamento positivo che vi rimanesse gerarchicamente ispirato e non rapportabile all‟attività razionale dell‟uomo. Allorquando Platone fa del metodo razionale dell‟etica un paradigma universale di validità di ogni scienza, l‟ambito di possibilità originariamente circoscritto allo spazio politico diventa anch‟esso universale, e tale che l‟emancipazione dalla necessità della natura divenga la regola di condotta dell‟agire razionale. La razionalizzazione della vita umana diventa il programma di un agire orientato nel senso della libertà dalla necessità della condizione naturale. Nel tomismo, attraverso il suo sistema di virtù e di educazione, tale razionalizzazione “mira in primo luogo a un ordinamento e a un‟armonia interna dell‟anima e delle sue forze, e questo al fine di farne un contenitore puro e chiaro per l‟accoglimento delle verità della

401 Ved. M. Scheler, Die Zukunft des Kapitalismus (1914), tr. it. in Id., Lo spirito del capitalismo e altri saggi, Napoli, 1988, pagg. 68-70. 186

Advertisement

rivelazione e di una vita soprannaturale della grazia”, e perciò “viene tenuta in alta stima proprio per far scorrere, anche nella vita mondana di tutti i giorni, la corrente delle forze della grazia e della redenzione che fluisce nelle mediazioni ecclesiastiche della grazia, e per farla lievitare grazie a questa corrente”. Il Protestantesimo, in seguito, rinunciando alla casistica morale, “diventa antirazionalistico. E proprio per questo emancipa e secolarizza la „mondanità‟ e l‟abbandona alle sue proprie leggi, estranee a Dio. e in tal modo nasce quella specifica „razionalizzazione‟ moderna della vita, che è, propriamente, soltanto tecnicizzazione”, ossia apparato di strumenti utili al superamento degli ostacoli frapposti al raggiungimento di scopi e vantaggi esterni, relativi al valore sociale delle azioni umane. Se dunque “la „virtù‟ di Tommaso è un habitus interiore della persona, la virtù del‟uomo capitalistico è la „disposizione‟ per certe azioni”.402 In realtà, la teologia scolastica trasferisce in interiore homine lo spazio di libertà che la sapienza greca aveva predisposto per l‟agire politico, ma, pur cambiando il fine dell‟agire in senso trascendente, conserva il metodo razionalistico dell‟ascesi spirituale come antidoto alla costrizione della condizione naturale, considerata come salvezza dell’anima, anziché, alla maniera greca, come libertà politica. Il dualismo metafisico corpo-anima si stabilisce attraverso il nuovo télos trascendente, che non libera l‟uomo solo dalle costrizioni della natura ma anche dalla stessa pseudo-libertà immanentistica della vita politica, della quale la liberazione dell‟anima in Cristo è l‟alternativa esistenziale. Il primato della volontà, all‟interno dell‟orizzonte trascendente, eliminava la mediazione razionale ma non la tensione ad Deum, che anche la predicazione di Gesù aveva originariamente considerato preminente su ogni forma legale. Solo l‟eliminazione di tale tensione trascendente ha potuto riabilitare in senso politico antico il metodo razionale della filosofia, facendo di esso la tecnica della liberazione da ogni impedimento, religioso o naturalistico

402 M. Scheler, Loc cit., pag. 72.

187

This article is from: