L‟etica razionale dello spazio politico è per il pensiero greco l‟orizzonte intrascendibile della migliore vita umana, laddove per il cristiano Tommaso essa sarà solo l‟elemento naturale propedeutico all‟accoglimento della lex divina, informata all‟etica dell‟amore e della grazia. Ciò comportava la superiorità delle virtù dianoetiche su quelle pratiche, per cui la volontà si pone al servizio della contemplazione di Dio, così che “anche l‟intera società appare dominata da un‟aristocrazia intellettuale clericale”, e non certamente politica. Solo in seguito al nominalismo e al volontarismo francescano viene a dissolversi il sistema scolastico, riponendo”la volontà e lo scopo, in Dio come nell‟uomo, al di sopra dell‟idea della legge razionale”, compiendosi per tal via la “divisione dualistica di ambiti fra ciò che sottostà alla legge di ragione e ciò che sottostà alla legge della rivelazione” che verrà perseguito compiutamente in età moderna dall‟Illuminismo attraverso la teoria del diritto naturale, allorquando l‟etica razionale si è distaccata dall‟etica della grazia e dell‟amore. 401 Le conseguenze di tale distacco sono evidenti per la realtà sociale. Infatti l‟assolutizzazione dell‟ordine storico-giuridico da ogni aspetto organico con l‟ordine normativo razionale esalta l‟attivismo della volontà umana, abolendo ogni ordine stabile di carattere divino, non riconoscendo alcun ordinamento positivo che vi rimanesse gerarchicamente ispirato e non rapportabile all‟attività razionale dell‟uomo. Allorquando Platone fa del metodo razionale dell‟etica un paradigma universale di validità di ogni scienza, l‟ambito di possibilità originariamente circoscritto allo spazio politico diventa anch‟esso universale, e tale che l‟emancipazione dalla necessità della natura divenga la regola di condotta dell‟agire razionale. La razionalizzazione della vita umana diventa il programma di un agire orientato nel senso della libertà dalla necessità della condizione naturale. Nel tomismo, attraverso il suo sistema di virtù e di educazione, tale razionalizzazione “mira in primo luogo a un ordinamento e a un‟armonia interna dell‟anima e delle sue forze, e questo al fine di farne un contenitore puro e chiaro per l‟accoglimento delle verità della
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Ved. M. Scheler, Die Zukunft des Kapitalismus (1914), tr. it. in Id., Lo spirito del capitalismo e altri saggi, Napoli, 1988, pagg. 68-70.
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