oinos
•
eventi
CESANI PROPONE La storia della famiglia Cesani nel mondo del vino inizia con Vincenzo, classe 1946, che nei dinamici anni Settanta indirizza pian piano la fattoria verso una viticoltura specializzata. andrea cappelli Già agli inizi degli anni Ottanta avviene una prima espansione dell’azienda, seppur il vino venisse venduto in damigiane ai privati fino al 1986. Vincenzo decise di fare il gran salto, cominciando a imbottigliare a marchio proprio. Dai primi anni Duemila la conduzione è saldamente nelle mani delle figlie Letizia e Marialuisa, così l’energia insieme alla dolcezza femminile è oggi il vero punto di forza di questa piccola ma dinamica realtà che coltiva le proprie uve nel solco della tradizione, attraverso una vitivinicoltura artigianale di precisione. “Con gli anni abbiamo imparato ad avere un rispetto assoluto del tempo, elemento fondamentale per chi si occupa di vino, riscoprendo un’etica produttiva che ci ha portato al biologico, cercando una sempre maggior qualità e l’espressione più autentica della terroir”. L’azienda Cesani si Vincenzo Cesani con le figlie Marialuisa e Letizia
10
UNA
Trilogia
DIVINA trova a Pancole, nella zona nord della donominazione San Gimignano, estendendosi su 35 ettari, di cui 26 vitati – 15 a Vernaccia di San Gimignano Docg, il resto a bacca rossa, iscritti a Chianti Colli Senesi Docg e San Gimignano Rosso Roc – a un’altitudine media di 300 metri s.l.m.. Poi oliveti, zafferano, bosco e un po’ di seminativi. Tutto il vino prodotto è imbottigliato e complessivamente la produzione si aggira intorno alle 120mila bottiglie annue. Profondamente legata al territorio, l’azienda Cesani ha voluto commemorare i 700 anni dalla morte di
LIMITED EDITON PER I 700 ANNI DALLA MORTE DI DANTE Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna nel settembre dell’anno 1321. Il mito del Sommo Poeta sopravvive forte tra le torri della “Manhattan del Trecento” perché fu ambasciatore di Firenze in quel 7 maggio del 1300 – tempo nel quale San Gimignano era un crocevia importante di commerci, persone e idee – quando si recò nel Palazzo Comunale dove, nella suggestiva sala
affrescata dalle pitture di Azzo di Masetto raffiguranti tornei di cavalieri e scene di caccia (oggi Sala Dante), con la sua arringa perorò la causa della lega guelfa dei comuni toscani. E quest’ambasceria è fra le poche storicamente documentate nel Liber Reformationum conservato presso l’Archivio di Stato. Non solo, il legame continua con la Divina Commedia, l’opera