oinos
•
degustazioni
Pergole Torte paolo baracchino fine wine critic info@paolobaracchino.com www.paolobaracchino.com
Era tempo che desideravo andare a Radda in Chianti da Martino Manetti, proprietario dell’azienda agricola “Montevertine”, creata dal padre Sergio, che proveniva dal settore siderurgico, avendo creato a Poggibonsi l’importante azienda Elsasider. Nel 1967 Sergio acquistò un podere a Radda in un momento in cui c’era l’abbandono delle campagne a causa dalla fine della mezzadria. L’idea di Sergio era quella di fare un vino per la famiglia e gli amici, così chiese consiglio al vicino amico Giulio Gambelli su come piantare la vigna e poi vinificare. La prima annata prodotta risale al 1971. La mano e i consigli di Giulio, l’altitudine delle vigne a 300 metri slm, i terreni, hanno fatto si che i vini fossero da subito fini ed eleganti. Sia Giulio che Sergio non hanno mai pensato di fare tagli migliorativi. Giulio, per decidere quando vendemmiare, andava in vigna, assaggiava i chicchi d’uva, in varie parti del vigneto, sentendo la polpa, la buccia e il vinacciolo, che
214
LA TRADIZIONE DEL SANGIOVESE DI ALTISSIMA PIACEVOLEZZA
Sergio Manetti
doveva essere croccante e i tannini che non dovevano essere amari. Se tutto era a posto si procedeva con la vendemmia. Martino ha sempre seguito con interesse quanto facevano in azienda sia suo padre che Giulio, ribattezzato scherzosamente da Martino “l’uomo del monte”: quando arrivava lui a Montevertine andava in vigna, assaggiava l’uva e dava il suo consenso alla vendemmia. Martino ricorda bene quando Giulio, dopo solo 2 giorni di fermentazione del vino, riusciva a capire come sarebbe stato quel vino. A novembre 2000, prematuramente, è venuto a mancare Sergio Manetti e Martino si è sentito fortemente responsabile nel cercare di riuscire a continuare a fare il vino voluto da suo padre. Martino ha ovviamente continuato ad avvalersi della consulenza di Giulio fino al suo decesso, avvenuto il 3 gennaio 2012. Martino
successivamente si è avvalso della consulenza del pupillo di Giulio, l’enologo Paolo Salvi, dotato, a mio avviso, di un ottimo naso. Io delle volte, preso dall’entusiasmo di sentire i suoi vini, dico a Martino che certe annate da lui prodotte sono migliori di certi vini degli anni Novanta. A tale mia affermazione Martino nega fermamente tutto ciò per rispetto a suo padre. La superficie vitata complessiva di Montevertine è di circa 18 ettari. Il vigneto “Le pergole torte”, 2 ettari con esposizione Nord/Nort-est, è stato piantato nel 1968; “Montevertine”, 2,5 ettari con esposizione Sud Est/Est è stato piantato nel 1982 e parzialmente reimpiantato nel 2008; Il Sodaccio”, 1,5 ettari con esposizione Sud Est è stato piantato nel 1972 e successivamente reimpiantato nella sua totalità nel 2000; “il Casino”, 2 ettari con esposizione Sud, è stato piantato nel 1999; “Selvole”, 3,5 ettari con esposizione Sud Est e Sud, è stato piantato nel 1997; “Pian del Ciampolo”, 1,5 ettari con esposizione Ovest e Nord Ovest, è stato piantato nel 2003; “La Casa”, 1 ettaro con esposizione a Sud, è stato piantato in parte nel 2000 e in parte nel 2008; “Bozzo ai Colli”, 2 ettari con esposizione Sud e Ovest è stato piantato nel 2000; “Villanuova”, 3 ettari con esposizione a Sud, è sta-