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Perrier-Jouët E IL DESIGN Il Salone Internazionale del Mobile nasce a Milano nel 1961 per promuovere le esportazioni italiane di mobili e dei loro complementi. Dopo 2 edizioni saltate è tornato, dal 5 al 10 settembre, a Fiera Milano Rho, con un nuovo format e un curatore d’eccezione: l’architetto Stefano Boeri, per l’edizione speciale che celebrerà i 60 anni di una manifestazione leader nel mondo. andrea cappelli Così la città di Milano è tornata protagonista sulla scena internazionale del progetto e della cultura con la prima grande mostra del design a riaprire i battenti. La scenografia, grazie a una maglia espositiva fluida e dinamica, è stata pensata Leo Damiani con lo chef Antonello Colonna e il designer Andrea Mancuso
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AL SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE 2021 LEO DAMIANI COMMENTA IL GRANDE MOMENTO DEL BRAND CHAMPAGNE
per valorizzare le novità e le creazioni messe a catalogo negli ultimi 18 mesi dalle aziende. Il visitatore ha potuto così navigare liberamente all’interno di una gran biblioteca del design, un enorme archivio, nazionale e internazionale, della creatività. Inaugurato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha fatto sentire la vicinanza delle istituzioni, il “supersalone” 2021, laboratorio di sperimentazione e contaminazione, luogo d’incontro e nuove opportunità, ha visto la partecipazione di
425 brand espositori con migliaia di prodotti, di cui il 16% esteri, confermando la sua profondo identità di forum d’alto livello per gli addetti ai lavori. Un palcoscenico che da sempre coniuga business e cultura, facendo la storia del design e dell’arredo di ieri, oggi e domani, che quest’anno ha ospitato 60mila visitatori provenienti da 113 Paesi, mentre ben 1.800 sono stati i giornalisti accreditati da tutto il mondo. In questa speciale edizione della “Milano Design Week 2021”, che unisce gli eventi del
Fuorisalone in tutta Milano a quelli del “Salone del Mobile” presso la Fiera di Rho, vi è stato un concentrato di eventi che hanno mescolato il food e il design con collaborazioni fra grandi nomi. Con avveniristiche installazioni studiate da giovani, famosi e promettenti designer, celebrare alcuni dei vini che hanno fatto la storia è divenuta un’esperienza immersiva, fra degustazioni emozionali, mobili iconici e locali futuristici, che ha fatto viaggiare con la mente tra i vigneti e in cantina col solo “potere”