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gente di vino
Grassini Graziana
andrea cappelli foto bruno bruchi
CEDE IL LABORATORIO CAIM E SI DEDICA ALLA CONSULENZA PER IL MONDO DEL VINO E AGLI INCARICHI ISTITUZIONALI Nel mondo del vino fortunatamente la sensibilità femminile è ormai sempre più considerata, esempio ne è Graziana Grassini – imprenditrice, enologa, chimica e biologa toscana, nata a Scarlino in Maremma – considerata a ragione una delle personalità italiane più influenti del panorama enologico internazionale, che in questo scorcio di 2021 ha visto grosse novità per la sua vita professionale… “Ho maturato la decisione di vendere il mio laboratorio d’analisi chimiche e microbiologiche Caim di Follonica che, da piccola realtà iniziale, è divenuto un riferimento tecnico per il settore agroalimentare italiano con una sede di 800 metri quadrati dotata di strumentazioni d’ultima generazione e 15 dipendenti, tutto personale altamente qualificato, per un fatturato che negli ultimi anni superava costantemente il milione di euro. Nato come laboratorio agroalimentare, ci siamo
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subito specializzati nel settore enologico poi intorno al Duemila decisi di diversificare, estendendo il campo d’azione anche alle acque, ai rifiuti, agli alimenti in genere, come l’olio e ai tappi di sughero, una materia molto complessa, ma elemento fondamentale per i vini di qualità e da invecchiamento. L’acquirente, col quale i contatti in realtà andavano avanti da tempo, è la Tentamus Italia, membro di Tentamus GMBH, gruppo tedesco che ha come focus la creazione di un network di laboratori leader di qualità nel loro segmento, possedendo già una rete globale di 90 laboratori specializzati che, dal 2011, opera per la qualità e la sicurezza agroalimentare, cosmetica e farmaceutica”. Mentre rimane di tua proprietà il laboratorio enologico di Buonconvento… “È una piccola realtà che si trova presso l’Enologica Senese in via Cassia sud di circa 100 metri quadrati, che opera dal 2014 soprattutto a servizio della zona di Montalcino. Qui le due persone che vi lavorano si occupano esclusivamente del comparto vino, operando analisi di routine”. Così potrai dedicarti completamente alla tua attività di consulenza per le aziende vitivinicole, che spazia ormai in tutta Italia… “Quello di potermi occupare esclusivamente del supporto al mondo del vino era un pò il mio sogno nel cassetto! In questo momento sto seguendo già una quindicina di realtà, perciò l’impegno è abbastanza importante, anche perché a me piace vivere le aziende a tutto tondo, essendo spesso presente personalmente. Ma non posso scordarmi quello che il mio grande maestro Gia-
como Tachis, padre dell’enologia italiana moderna, mi disse l’ultima volta che ci vedemmo: «Graziana, continua sempre a studiare!». Così mi piacerebbe, avendo una bella passione per lo studio fin da piccola, quando giocavo coi libri anziché con le bambole, approfondire con calma alcuni temi che mi stanno a cuore e fare un po’ di ricerca. Senza trascurare una gran voglia, un pò sopita in questi anni, di viaggiare per conoscere nuovi territori e degustare nuovi vini”. Ma, oltre agli impegni d’enologo e libera docenza presso enti di ricerca e Università italiane, sei coinvolta anche nell’Onav, la benemerita “Associazione Nazionale Assaggiatori Vino”, prima organizzazione fondata in Italia giusto settant’anni fa, il 28 ottobre 1951, dedita alla formazione della figura dell’assaggiatore di vino, nonché alla promozione della cultura del vino e del bere consapevole, valorizzando il patrimonio enologico nazionale, la cui sede centrale è ad Asti ma con delegazioni su tutto il territorio del Belpaese e all’estero… “Il mio primo approccio sensoriale al mondo del vino lo devo proprio all’Onav, di cui seguii il corso nel 1981/82 con lo scopo d’elevare l’arte dell’assaggio in modo completo e sublime. Infatti lo scopo di chi intraprende il percorso formativo Onav è quello di vivere l’assaggio in modo completo, sentire l’esperienza del vino e imparare a descriverla in modo efficace. Perciò sono molto legata a questa associazio-