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Climi e terreni adatti alle viti franche di piede
DOVE VA LA VITICOLTURA di mario fregoni
Presidente onorario OIV
In molti Paesi si continua la vecchia tradizione, in quanto la fillossera esiste ma i danni si possono limitare con regole sanitarie alquanto sopportabili. Vi sono anche zone immuni. Vigneti franchi di piede esistono da molti anni in Cina, Cile, Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Russia e Paesi dell’ex Unione Sovietica, in diversi Paesi Europei, quali l’Italia con 500 ettari, ecc… Vanno poi aggiunti molti milioni di Vitis silvestris (selvatica) sparse nei boschi dell’Europa e del mondo, tutte piante franche di
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Sono circa 150 anni che si ritiene risolto il problema della resistenza agli attacchi radicicoli della fillossera, innestando le varietà di Vitis vinifera sulle specie e sugli ibridi portinnesti americani. Per milioni di anni la nostra vite è vissuta franca di piede ed è stata moltiplicata per talea o per propaggine.
piede e mai trattate sulle radici e sulle foglie, che per tanti secoli sono state vinificate assieme alle varietá di Vitis vinifera. Si può affermare che, da oltre un secolo abbondante, gli istituti di ricerca si sono limitati a selezionare nuovi portinnesti ibridi (la Sicilia ne è un esempio mondiale) di alcune specie americane resistenti alla fillossera, assenti invece in Asia. Fra gli studi dimenticati vi sono anche quelli sulla definizione precisa delle esigenze della fillossera per compiere i 2 cicli annuali, radicale e fogliare. In proseguo si tenta di sintetizzare le avversità antifillosseriche ambientali, ignorate anche da chi potrebbe piantare franco di piede con piante che
durerebbero secoli (contro i 15-25 anni dell’innestato), senza contare la qualità distinguibile all’analisi sensoriale dei vini franchi di piede. Dove può o potrebbe vivere la vite franca di piede?