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V EDIZIONE DELL’EVENTO “LE DONNE NELL’ARTE DEL FLAMBÉ” SULL’ISOLA DI GRADO
GARANZIA DI SERIA PREPARAZIONE PROFESSIONALE E MORALE DEI MAÎTRES L’Amira (associazione maîtres italiani ristoranti e alberghi) nasce nel lontano 1955 presso lo storico ristorante Savini di Milano, ubicato in Galleria su idea del mitico commendator Guido Ferniani, che ne era direttore di sala, al fine di sostenere la cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità, da sempre vere risorse turistiche. melissa sinibaldi Oggi Amira, associazione nazionale di categoria a carattere esclusivamente professionale, riunisce i maîtres italiani e d’origine italiana o di nazione membra dell’Uimh (Union des Métiers et des Industries de l’Hôtellerie) e conta su un’organizzazione di 50 sezioni su scala nazionale, a seconda dell’importanza turistica della zona, oltre a diverse rappresentanze estere (Shanghai, Ungheria e Canada), che raggruppano circa cinquemila soci, cifra non elevatissima, data la severità dei requisiti richiesti ai nuovi associati. Il suo fine è la salvaguardia della professionalità e il motto dell’associazione è: “La cortesia non costa niente e rende molto!”. Distintivo dell’Amira è il “farfallino d’oro”, unico emblema che distingue un maître professionista. Men-
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tre una speciale selezione di ristoranti che seguono un protocollo distinguendosi per classe e serietà professionale con severi requisiti quali la presenza di un maitre in sala, la ricezione, il servizio, il menù, la carta dei vini, è riunita nella catena dei locali del “Cravattino d’Oro”, che raggruppa aziende piccole, medie e grandi, ma tutte dirette da un socio Amira Nell’isola di Grado (Go) si è tenuta, dall’8 all’11 novembre, la 65° Assemblea Internazionale Amira per il rinnovo delle cariche, che ha ottenuto una vastissima presenza partecipativa da parte di tutte le sezioni dello Stivale, importante momento di rincontrarsi per i tanti iscritti e iscritte al sodalizio dei maîtres. Valerio Beltrami, Gran Maestro della Ristorazione, originario di Domodossola, resta presidente ed è stato riconfermato anche il verbanese Claudio Recchia, responsabile della ristorazione all’Hotel Relais & Chate-
aux Villa Principe Leopoldo di Lugano, come Cancelliere dei Gran Maestri della Ristorazione. Nel corso delle quattro giornate si sono dibattute le problematiche del settore e si è in particolare discusso sul come affrontare la ripresa, studiando tutte le azioni possibili per una riconquista dell’attività pre Covid, ovviamente con le necessarie nuove vedute e impegni al fine di ridare all’Amira in campo nazionale quello splendore che ha sempre dimostrato di avere coi suoi artefici dell’accoglienza e ospitalità. Tra le sue varie attività culturali, Amira si prefigge di raggiungere anche l’obiettivo della valorizzazione professionale del maître donna, sempre più inserita nel contesto della ricezione turistica, alberghiera e
della ristorazione, stimolandone l’interesse e promuovendone l’immagine. E tra gli impegni dei maître c’è anche quello d’esibirsi sul tavolo alla “lampada”, speciale fornello per flambare le pietanze davanti ai commensali in sala con speciali preparazioni. Così, contestualmente all’assemblea Internazionale, patrocinata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, si è tenuta la V edizione dell’evento “Le donne nell’arte del flambé”, ideata dal vice presidente nazionale Giacomo Rubini, maître della struttura ospitante l’evento e apprezzata molto dal presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, a cui hanno partecipato 11 squadre, divise in due categorie, professionisti e scuola. Quella che si è tenuta presso la