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Lenza
LA FAMIGLIA
DA 140 ANNI PROTAGONISTA DELL’AGRICOLTURA SALERNITANA
andrea cappelli
Questa intrigante storia familiare si dipana dal lontano 28 marzo 1881, quando Stanislao Lenza acquistò i terreni del Conservatorio di Santa Sofia situati nella frazione Macchia di Montecorvino Rovella.
Fin dagli albori questa azienda agricola fu coltivata in gran parte a vigneti, vista la vocazione naturale dell’area, tanto che addirittura la strada che la costeggiava era denominata “Volta delle Vigne”. Nel 1920 la famiglia Lenza ri-
Guido Lenza con la moglie Ida Tascone
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levò dalla casa principesca dei Doria di Angri gran parte del feudo La Picciola a Pontecagnano Faiano in provincia di Salerno, vasta area semi impaludata nella parte settentrionale della pianura di Paestum. L’azienda dei Lenza prese il nome di Tenuta Valentinia e il suo centro aziendale costituisce ancor oggi un pregevole esempio di pro-
totipo dei canoni estetici e funzionali dell’architettura razionalista degli anni Venti del Novecento applicata all’agricoltura cosiddetta allora “industriale”, il cui scopo era quello di restituire all’uso collettivo le ampie terre impaludate della piana di Paestum. La famiglia Lenza diede un importante contributo all’imponente opera di bonifica della ferti-
le Piana del Sele iniziata dai Borboni, trasformando così negli anni Trenta il latifondo in uno dei primi esempi di azienda agricola moderna per gli standard dell’epoca, concepita cioè per essere completamente autonoma e autosufficiente, dotata cioè delle strutture che ospitavano le famiglie delle maestranze che vi lavoravano e di tutte le attività necessarie all’intera comunità, come il forno per il pane. La Tenuta Valentinia fu adibita a coltivazioni industriali e fu una delle poche a vedere tra le sue attività l’allevamento equino, infatti fino agli anni Cinquanta i cavalli furono il principale strumento per le attività di bonifica, essendo in grado di raggiungere anche i luoghi più impervi delle zone impaludate, altrimenti inaccessibili, consentendo la progressiva realizzazione di strade e infrastrutture. Protagonista di questa “storia di frontiera”, per le proprie attività imprenditoriali la famiglia ebbe importanti riconoscimenti di merito dal Governo Nazionale e nel 1956 Valentino Lenza venne insignito dal Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi dell’ambito titolo di Cavaliere del Lavoro. L’azienda passò poi di mano da Valentino a Guido e infine ancora a Valentino, attuale titolare, che ha orientato l’attività verso i cavalli da corsa al trotto. Ma l’antica vocazione familiare per il vino, che data addirittura a fine Ottocento, è stata negli an-