la dimensione patrimoniale della fattoria medicea e del paesaggio agrario storico
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Foto 35 Il ponte in muratura di mattoni, con scalinate di accesso in pietra, ancora esistenti in corrispondenza della curva sud del canale della Corsa. Consentiva il collegamento tra le Prata delle Polline e del Prata del Pantano; tale manufatto, attualmente in stato di rudere, non permette più la connessione tra le due sponde del corso d’acqua, in quanto privo della parte centrale.
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Foto 36 Il “Porto” (o Darsena meridionale) sul canale della Corsa, contiguo allo Stradone del Caciaio e situato a sud dell’omonima Casa. Emergono sia l’apertura ad arco sul muro di contenimento, per il passaggio delle acque che alimentavano il Mulino della Cascina/ Brillatoio, che quella destinata a far defluire parte delle acque del canale a sud.
da nord (entrambi alimentati dalla derivazione della gora di Gello). In particolare, quello più a est era chiamato gora del Mulino della Cascina, o gorone del Brillatoio, proprio perché, fin dall’epoca medicea, ha alimentato l’opificio idraulico contiguo alla Fattoria di Lorenzo. Nel secondo-terzo decennio dell’Ottocento, è stata creata, in prossimità della Casa del Caciaio e in contiguità all’omonimo Stradone, un “Porto”, deviando una parte dell’acqua del canale della Corsa verso sud, con conseguente realizzazione di un approdo per le imbarcazioni; queste potevano navigare fino alla Darsena posta di fronte alla Rimessa delle Barche, percorrendo un ampio anello all’interno delle Pavoniere. Tale Porto sud è stato recentemente restaurato, anche se si trova di nuovo in stato di abbandono (Foto 35, 36, 37, 38). Sul canale della Corsa era anche presente, fin dal Seicento, un ponte, che collegava la Casa del Caciaio, e quindi le Prata delle Polline, con il Bosco della Pantiera e le Prata del Pantano; di questo manufatto permangono alcuni resti dei supporti laterali. 1.7.4. Il Podere del Caciaio L’ambito attualmente non ha un ruolo ben definito all’interno del parco; originariamente faceva parte delle Prata delle Polline ed era caratterizzato da pascoli articolati da una tessitura a maglie larghe, le cui trame erano segnate da fossi per il deflusso delle acque piovane, da
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