La Fattoria Medicea di Cascine di Tavola | Giuseppe Alberto Centauro, David Fanfani

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la fattoria medicea di cascine di tavola • a. g. centauro, d. fanfani

dai componimenti classici. Questo solido orientamento metodologico, coniugato con lo studio dei luoghi e delle loro criticità ambientali, ha permesso di creare una forte interrelazione tra architetture e spazi aperti, individuando nel corso dell’Ombrone l’elemento di unione tra la parte collinare e quella valliva ma anche, a causa delle frequenti alluvioni causate dal torrente, l’anello debole del sistema da mettere in sicurezza idraulica. 1.1.2. La storia economica e rurale della Fattoria Laurenziana: crescere cibo e costruire paesaggio La zootecnia e la “manifattura” del cacio hanno costituito la prima molla produttiva e, a lungo, le attività predominanti, tanto da soddisfare il mercato fiorentino che fino ad allora si era servito della produzione lombarda. Gli stessi terreni erano, per la maggior parte, tenuti a praterie per il pascolo bovino e la produzione di foraggere, intorno alle case coloniche prevaleva invece la coltura promiscua, caratterizzata da fasce di seminativo lunghe e strette, intercalate da filari di viti, maritate con aceri campestri (oppi), olivi o salici. A queste produzioni dominanti si aggiungevano altre attività, come l’allevamento dei conigli situato in una collinetta artificiale circondata da fossato, l’uccellagione praticata nelle ragnaie e la piscicoltura sviluppata nei “vivai”, dove venivano allevate specie ittiche pregiate come i gamberi neri. Importanti erano anche l’apicoltura e la bachicoltura. L’innovazione produttiva voluta da Lorenzo fu implementata nel corso del Cinquecento da Francesco I de’ Medici che impiantò un complesso sistema di risaie a ovest della tenuta originaria, costruendo in contiguità della Cascina il Magazzino dei risi e il Brillatoio per la conservazione e la trasformazione del raccolto. Le attività produttive, che per secoli hanno caratterizzato la Tenuta, sono sempre state affiancate da quelle ludiche e di svago. Il dono che il Soldano (Sultano) di Babilonia fece a Lorenzo nel 1487, andò sicuramente ad arricchire le attrazioni in essa previste; infatti gli animali esotici, di cui veniva fatta mostra all’interno del recinto delle Pavoniere, erano molteplici. La caccia era molto praticata nei barchi medicei della Tenuta, come quello delle Pavoniere (residuo della foresta planiziaria originaria) e quello di Buonistallo, vicino alla Villa Ambra. Tra gli spettacoli più rinomati vi era invece la Corsa dei Daini neri inseguiti dai levrieri, che si svolgeva in un luogo viale rettilineo delle Cascine di Tavola che affiancava il cosiddetto canale della Corsa. Lo stesso Lorenzo aveva fatto venire i daini neri dalle Indie, per poi allevarli e addestrarli all’interno del recinto delle Pavoniere, riprendendo una pratica già presente in Spagna. Il progetto mediceo ha continuato ad essere valorizzato per tutto l’Ottocento, prima dai Lorena e poi dai Savoia; purtroppo, già dall’avvio del XX secolo, prende forma il declino della Tenuta. Esso assume caratteri importanti a partire dal


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7.1.3. Il Podere del Caciaio, il Canale della Corsa e il Bosco della Pantiera

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pages 249-250

8.3. Il “design” di un possibile schema di governance patrimoniale

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pages 273-274

6.2.2. Il ruolo del sistema idraulico come fornitore di servizi ecosistemici

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pages 227-228

e riconoscimento collettivo

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pages 270-272

Tenuta delle Cascine di Tavola

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pages 260-268

la rigenerazione patrimoniale di Cascine di Tavola

25min
pages 275-300

7.1.2. Il Barco delle Pavoniere, la Casa del Guardia e la Rimessa delle Barche

6min
pages 242-248

6.1.2. Connettività agro-ecologica: integrazione delle infrastrutture ecologiche

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pages 220-224

5.2.2. I nodi della rete: i nuovi patterns agro-paesaggistici e funzionali

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pages 212-216

5.2.1. Gli elementi lineari della connettività

1min
page 211

3. Le criticità ambientali dell’attuale sistema di conduzione agricola

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pages 163-166

agro-ambientale delle aree fondiarie del Parco Mediceo di Cascine di Tavola

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pages 208-210

5.1.2. Il Progetto di Territorio: elementi costitutivi e principi guida

4min
pages 206-207

2.2. Assetto del sistema idraulico dei canali e criticità attuali

3min
pages 160-162

1.7.6. L’ambito della Fattoria Laurenziana

3min
pages 153-156

1.7.5. “Le Prata”, il Podere e la Casa delle Polline

4min
pages 149-152

1.7.3. Il Canale della Corsa e il Bosco della Pantiera

5min
pages 144-146

1.7.4. Il Podere del Caciaio

3min
pages 147-148

1.7.2. Il Barco delle Pavoniere

12min
pages 135-143

1.7.1. L’accesso principale al parco da via Traversa del Crocifisso

3min
pages 133-134

1.7. Il paesaggio attuale della Fattoria mediceo-lorenese

2min
page 132

1.6.2.2. Il Paesaggio di Ferdinando III e di Leopoldo II di Lorena

42min
pages 102-122

1.5. La nascita e l’assetto della Fattoria Medicea al tempo di Lorenzo

9min
pages 58-63

1.3. L’ager centuriatus e la colonizzazione romana

10min
pages 40-45

1.2.2. Il recupero delle “buone terre” come principio fondativo del paesaggio etrusco della piana

17min
pages 31-39

1. La rete dei canali della Fattoria Medicea nel quadro del sistema

3min
pages 4-6

1.6.3. I cambiamenti del paesaggio nel periodo postunitario fra Otto e Novecento

13min
pages 123-131

1.1.2. La storia economica e rurale della Fattoria Laurenziana: crescere cibo e costruire paesaggio

2min
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del sistema delle gore nel medioevo

20min
pages 46-57
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