considerazioni conclusive: la rigenerazione della fattoria medicea di cascine di tavola
È questa la fase in cui avviene la selezione delle risorse –principali e complementari del progetto -o meglio in cui esse vengono assunte pienamente come tali- e la loro ricomposizione nel progetto stesso attraverso la individuazione delle “regole strutturali di lunga durata”. Ciò in particolare affinando e ampliando il riconoscimento di dotazioni patrimoniali come risorse interessate dal progetto, selezionando possibilità di impiego di risorse territorializzate complementari presenti sul territorio (in termini materiali, cognitivi e progettuali) e strutturando il progetto come una “ricomposizione” del quadro patrimoniale, attraverso le risorse individuate e con l’obiettivo della ri-abilitazione e ri-abitazione del patrimonio riconosciuto. Ciò restituisce la dimensione “costruttiva” e non data a priori del patrimonio, soggetto ed oggetto di composizione. Tuttavia, ciò avviene sotto certe condizioni congiunte necessarie che riguardano: una composizione che seleziona caratteristiche specifiche del territorio, la presenza di un obiettivo di costruzione/trasformazione del territorio stesso, il progetto come frutto di una azione collettiva/situata. Ciò permette di “ri-territorializzare” la pratica di “costruzione” e trasformazione sulla base di una coalizione di attori consapevoli, di far evolvere il patrimonio e di produrre al tempo stesso valore aggiunto territoriale (Magnaghi, 2010, cit.). Il secondo aspetto determinante, diremmo cruciale, di questa fase è che da questo processo di ricomposizione materiale, funzionale e simbolica della risorsa, generata da un progetto “comune” di un soggetto collettivo, si pongono le condizioni per un vero e proprio progetto di sviluppo territoriale e locale. Ciò attraverso la “ricombinazione” delle risorse create, intesa come articolazione di queste con i vari settori economico e culturale e delle istituzioni presenti sul territorio e/o in quelli vicini (Boissenin, 2020, p. 443). Incardinato nella ri-attivazione delle dotazioni di lunga durata e nelle diverse dimensioni dell’abitare Il progetto di ri-abilitazione si configura a questo punto anche come un vero e proprio “progetto di territorio”. 8.4. Un approccio critico/riflessivo e qualche indicazione per la rigenerazione patrimoniale di Cascine di Tavola Quanto evidenziato nel paragrafo che precede, ed a partire da una definizione evolutiva, relazionale e strutturale del concetto di patrimonio che abbiamo cercato di delineare nel paragrafo 2, evidenzia in maniera chiara la natura processuale e complessa del processo di patrimonializzazione, natura rispetto alla quale risulta del tutto evidente il ruolo chiave della governance del processo stesso (Boissenin, 2020, cit.). Ciò permette anche di inquadrare in modo più preciso le potenzialità effettive ed il ruolo della proposta avanzata da questo studio entro il suo effettivo contesto non solo territoriale, ma anche di politiche ed azioni di livello comunale e regionale.
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