La Fattoria Medicea di Cascine di Tavola | Giuseppe Alberto Centauro, David Fanfani

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la dimensione patrimoniale della fattoria medicea e del paesaggio agrario storico

la sua Cascina e di attuare le ultime necessarie bonifiche intorno all’ancor insicura asta fluviale dell’Ombrone, mettendo al riparo dal rischio di esondazione le nuove terre strappate agli acquitrini e da recuperare al fine di incrementare la produzione cerealicola per i bisogni di Firenze onde evitare gli allora paventati rischi di carestia. Si tratta di una vicenda storica plurimillenaria che solo in questi ultimi vent’anni è balzata in primo piano, sulla scorta di nuovi studi geo-ambientali e, soprattutto, della scoperta a Gonfienti in Val di Marina di un’estesa città di fondazione etrusca e del suo strategico porto fluviale realizzato sul Bisenzio dopo averlo canalizzato in un unico alveo, unitamente al rettificato corso della Marinella, deviandolo in direzione S-SE per andare a confluire, piuttosto che nell’Ombrone, direttamente in Arno presso il porto di Signa, posto a Nord della stretta della Gonfolina (Centauro, 2018). Su questo assetto idrografico dovuto alle regimazioni di matrice etrusca, dopo il depauperamento e l’abbandono delle terre legato alla profonda crisi demografica e politica dell’epoca barbarica, interagirà il complesso sistema idrico medievale (a partire dal XI sec.) che andrà a realizzare quella capillare rete di canali che, dipartendosi dal cosiddetto Cavalciotto, pescaia posta allo sbocco vallivo del Bisenzio (loc. San Lucia), recupererà questi antichi saperi e secolari e mai sopite vocazionalità caratterizzanti tutta la Piana con i suoi 55 km di gore (cfr. fig. 1), modellando la peculiare ossatura del paesaggio agrario pratese (si veda, ultra, cap. 1.4). 1.2.2 Il recupero delle “buone terre” come principio fondativo del paesaggio etrusco nella Piana In questa prima parte affronteremo le origini di questa remota antropizzazione, consapevoli che per quasi tutto il XX sec. la conoscenza di questi territori sia stata dominata dagli studi archeometrici sulla sedimentazione centuriale romana, la cui storia è iniziata solo a partire dal I sec. a.C., cioè dopo la definitiva conquista sillana e la conseguente ripartizione delle terre della piana fra i legionari (n.d.A.: quasi che prima di allora non vi fosse stata alcuna preesistente forma strutturata di sfruttamento agricolo di quelle stesse terre). Dimostreremo, al contrario, come la piana fosse già stata organicamente ripartita secondo i principi di articolata griglia fondiaria disposta dagli Etruschi. L’Etruscologia, sollecitata dalle più recenti acquisizioni archeologiche, ha messo in evidenza in modo definitivo come si debba attribuire alle élites principesche precocemente insediate nelle Valli dell’Arno, la realizzazione di ingegnosi e capillari sistemi di drenaggio sviluppando le tecniche idrauliche praticate in Egitto, Mesopotamia e, soprattutto, nelle regioni mediterranee di provenienza, al fine di riconvertire le aree paludose in fertili territori agricoli. D’altronde, proprio l’agricoltura rappresentava nell’organizzazione tribale etrusca, la principale risorsa per la vita e la crescita economica

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7.1.3. Il Podere del Caciaio, il Canale della Corsa e il Bosco della Pantiera

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pages 249-250

8.3. Il “design” di un possibile schema di governance patrimoniale

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pages 273-274

6.2.2. Il ruolo del sistema idraulico come fornitore di servizi ecosistemici

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pages 227-228

e riconoscimento collettivo

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pages 270-272

Tenuta delle Cascine di Tavola

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la rigenerazione patrimoniale di Cascine di Tavola

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pages 275-300

7.1.2. Il Barco delle Pavoniere, la Casa del Guardia e la Rimessa delle Barche

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6.1.2. Connettività agro-ecologica: integrazione delle infrastrutture ecologiche

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5.2.2. I nodi della rete: i nuovi patterns agro-paesaggistici e funzionali

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pages 212-216

5.2.1. Gli elementi lineari della connettività

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page 211

3. Le criticità ambientali dell’attuale sistema di conduzione agricola

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pages 163-166

agro-ambientale delle aree fondiarie del Parco Mediceo di Cascine di Tavola

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pages 208-210

5.1.2. Il Progetto di Territorio: elementi costitutivi e principi guida

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pages 206-207

2.2. Assetto del sistema idraulico dei canali e criticità attuali

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pages 160-162

1.7.6. L’ambito della Fattoria Laurenziana

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pages 153-156

1.7.5. “Le Prata”, il Podere e la Casa delle Polline

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pages 149-152

1.7.3. Il Canale della Corsa e il Bosco della Pantiera

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pages 144-146

1.7.4. Il Podere del Caciaio

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pages 147-148

1.7.2. Il Barco delle Pavoniere

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pages 135-143

1.7.1. L’accesso principale al parco da via Traversa del Crocifisso

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pages 133-134

1.7. Il paesaggio attuale della Fattoria mediceo-lorenese

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page 132

1.6.2.2. Il Paesaggio di Ferdinando III e di Leopoldo II di Lorena

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pages 102-122

1.5. La nascita e l’assetto della Fattoria Medicea al tempo di Lorenzo

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pages 58-63

1.3. L’ager centuriatus e la colonizzazione romana

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pages 40-45

1.2.2. Il recupero delle “buone terre” come principio fondativo del paesaggio etrusco della piana

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pages 31-39

1. La rete dei canali della Fattoria Medicea nel quadro del sistema

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pages 4-6

1.6.3. I cambiamenti del paesaggio nel periodo postunitario fra Otto e Novecento

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pages 123-131

1.1.2. La storia economica e rurale della Fattoria Laurenziana: crescere cibo e costruire paesaggio

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del sistema delle gore nel medioevo

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pages 46-57
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