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L’Opalino Cannella
FORMA & POSIZIONE PARTIAMO DALLE BASI
L’Opalino Cannella
Testo e foto di GIOVANNIFOGLIATI
Trittico di novelle femmine Opalino Cannella
L’apparizione della mutazione Can- nella, verso la fine degli anni Venti del secolo scorso, e la sua divulgazione negli anni successivi portò a frequenti incroci con altre mutazioni tra le quali l’Opalino; è quindi presumibile pensare che i primi Opalino Cannella siano stati visti ed allevati nei primi anni successivi. Questo abbinamento si rivelò presto “croce e delizia” per gli appassionati cultori dell’Ondulato e occorsero diversi anni affinché se ne comprendessero appieno le potenzialità e la corretta ereditarietà.
Descrizione La mutazione Opalino-Cannella è contraddistinta dalle tipiche caratteristiche che accomunano le due mutazioni
Femmina da nido Opalino Cannella azzurro
che la compongono e che sono presenti in tutti i soggetti, sebbene non sempre con la stessa intensità di espressione. L’effetto più evidente è la rimozione più o meno profonda delle ondulazioni che si estendono su testa, collo, guance e dorso. Le ondulazioni sulle copritrici sono più grossolane e meno nette che nei Normali, ma mantengono sempre un disegno Cannella ben visibile. A partire dalla base del collo si forma gradualmente un’area dello stesso colore del corpo che si estende su tutto il dorso formando una sorta di disegno a “V” tra le ali. In questa varietà le estremità dei bar - bi delle copritrici assumono lo stesso colore del corpo, sostituendo in ma -
niera più o meno accentuata il colore di fondo. Questa soffusione del colore del corpo nelle ali produce l’effetto opalescente che ha contribuito a dare il nome alla mutazione. Le remiganti sono costituite, in ogni ala, da 10 primarie e 10 secondarie. Su ogni remigante di un soggetto Normale, a partire dalla 2° primaria fino all’8° secondaria, è presente una banda chiara che ad ala chiusa è invisibile, ma ad ala aperta forma una barra chiara continua. Questa barra è visibile solo sulla parte inferiore dell’ala. Nell’Opalino Cannella questa banda chiara è presente su ogni remigante ed è molto più ampia. Solo la metà distale delle remiganti è scura, con la zona chiara che si estende dal punto medio fino alla base. Poiché la zona chiara è più ampia, con l’ala ripiegata si forma uno specchio triangolare. Un effetto simile si verifica anche nelle copritrici delle ali primarie e secondarie e pure nelle sei timoniere laterali. Le due timoniere primarie mostrano una zona chiara più o meno variabile lungo l’asse. Gli Opalino-Cannella presentano un colore del corpo più chiaro rispetto al corrispondente colore del Normale,
Giovane femmina Opalino Cannella verde chiaro
Femmina Opalino Cannella azzurro fortemente ticchiolata
ciò non è dovuto ad una diluizione, ma al fatto che la mutazione CANNELLA produce solo eumelanina bruna e non nera, inoltre è anche più “appastellato” e meno netto che nei Cannella, effetto dovuto alla mutazione OPALINO. La caratteristica finale dell’Opalino Cannella è il colore delle piume dei novelli da nido, che sono bianche invece del solito grigio, e questo consente di identificare questa muta zio ne in età molto precoce.
L’ereditarietà La combinazione di mutazioni OPALINO-CANNELLA, frutto del crossingover ricombinante tra la mutazione sesso legata CANNELLA e la mutazione sesso legata OPALINO, è ovviamente anch’essa legata al sesso. La probabilità di combinazione, che dipende dalla distanza genetica esistente tra i loci interessati, in questo caso tra il “locus cannella” e il “locus opalino”, è del 33%. I loci di entrambi gli alleli mutati in combinazione sono ovviamente presenti nel cromosoma Z. Negli uccelli, il maschio ha due cromosomi Z mentre la femmina ha un cromosoma Z e uno W. Quindi nelle femmine, qualunque sia l’allele, o la combinazione di alleli mutati, presen te sul singolo cromosoma Z, è completamente espresso nel fenotipo. Le femmine sesso-legate non possono essere portatrici per la mutazione (o qualsiasi combinazione di mutazioni “sex linked”). Nei maschi il discorso è diverso in quanto possiamo avere soggetti mutati e soggetti portatori della combinazione OPALINO-CANNELLA. I soggetti mutati (in questo caso OPALINO-CANNELLA) avranno in entram - bi i cromosomi Z la combinazione delle due mutazioni. Per contro esistono due diversi tipi (genotipicamente parlando) di maschi portatori della combinazione OPALINO-CANNELLA, entrambi possono trasmettere la combinazione di mutazioni ma in percentuali probabilistiche diverse. Il primo tipo avrà un cromosoma Z con alleli non mutati (tipo selvatico) e l’altro con entrambi gli alleli mutati per la combinazione OPALINO-CANNEL - LA, che possiamo indicare con la formula genetica seguente: Z Z op-can . Il secondo tipo di maschio portatore di CANNELLA e di OPALINO, fenotipicamente COMUNE come il primo ma genotipicamente diverso da esso, avrà l’allele mutato CANNELLA su un cromosoma Z e l’allele mutato OPALINO sull’altro cromosoma Z, che possiamo indicare con la formula: Z can Z op . Entrambi possono trasmettere alla discendenza sia la combinazione di mutazioni sia le singole mutazioni, ma come detto con probabilità percentuali diverse. Accoppiati con una femmina COMU NE daranno femmine: COMUNI, OPALINO-CANNELLA, OPALINO e CAN NEL - LA, stesso tipo di discenden za per i maschi portatori: COMUNI, portatori di OPALINO-CANNELLA, portatori di OPALINO e portatori di CANNELLA. Di seguito, a titolo esemplificativo, si indicano i rapporti di discendenza (rapporti derivanti dal calcolo probabilistico della frequenza con cui avviene crossing-over ricombinante) per le femmine generate dai due tipi di maschi portatori. Dai maschi portatori del primo tipo (Z Z op-can ), generati dall’incrocio di un maschio OPALINO-CANNELLA con una femmina COMUNE o viceversa, a loro volta accoppiati con una femmina COMUNE, si otterranno figlie fem - mine nelle seguenti proporzioni: • Un terzo COMUNI • Un sesto CANNELLA • Un sesto OPALINO • Un terzo OPALINO-CANNELLA Dai maschi portatori del secondo tipo (Z can Z op ), derivanti dall’incrocio di un maschio OPALINO con una femmina CANNELLA o viceversa, anche loro accoppiati con una femmina COMU - NE, si otterranno figlie femmine nelle seguenti proporzioni: • Un sesto COMUNI • Un terzo CANNELLA • Un terzo OPALINO • Un sesto OPALINO-CANNELLA
Accoppiamenti ideali per ottenere l’Opalino Cannella • Opalino Cannella X Opalino Cannella • Opalino Cannella X Cannella • Opalino Cannella X Opalino • Opalino Cannella X Normale
In ricordo di Peppino Diegone N on avremmo mai voluto venire a conoscenza di questa brutta notizia. Avremmo voluto incontrarti ancora a Reggio Emilia o a Bari, a ricordare i tempi in cui ci davi consigli sugli accoppiamenti dei canarini e soprattutto, a noi ragazzi, consigli su come affrontare la vita. Ricordiamo l’entusiasmo e la determinazione con cui affrontavi l’organizzazione delle varie esposizioni ornitologiche della tua AOP di Bari, della quale sei stato presidente per innumerevoli anni. Peppino Diegone era un grande conoscitore di canarini di colore, di cui era anche giudice; nella sua vita aveva allevato di tutto, dai cardellini ai verdoni mutati, agli innumerevoli ibridi che gli avevano regalato tante soddisfazioni. Era stato anche coordinatore dei giudici nel raggruppamento Puglia-Basilicata. Aveva un carattere forte e schietto, ma era generoso, un amicone e un punto di riferimento per tutti. Il Coronavirus lo ha portato via dall’amore della sua famiglia e dal nostro sincero affetto, ma, per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, rimane il ricordo di una gran bella persona, che rimarrà nei nostri cuori per sempre. Ciao, Peppino, grazie per tutto quello che ci hai trasmesso e insegnato: non ti dimenticheremo. I TUOI“RAGAZZI” LELLO EMICHELE