Italia Ornitologica - Numero 4 2020

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ONDULATI ED ALTRI PSITTACIFORMI

FORMA & POSIZIONE PARTIAMO DALLE BASI

L’Opalino Cannella

I loci di entrambi gli alleli mutati in combinazione sono ovviamente presenti nel cromosoma Z

Testo e foto di GIOVANNI FOGLIATI

Trittico di novelle femmine Opalino Cannella

L’apparizione della mutazione Cannella, verso la fine degli anni Venti del secolo scorso, e la sua divulgazione negli anni successivi portò a frequenti incroci con altre mutazioni tra le quali l’Opalino; è quindi presumibile pensare che i primi Opalino Cannella siano stati visti ed allevati nei primi anni successivi. Questo abbinamento si rivelò presto “croce e delizia” per gli appassionati cultori dell’Ondulato e occorsero diversi anni affinché se ne comprendessero appieno le potenzialità e la corretta ereditarietà. Descrizione La mutazione Opalino-Cannella è contraddistinta dalle tipiche caratteristiche che accomunano le due mutazioni

Femmina da nido Opalino Cannella azzurro

che la compongono e che sono presenti in tutti i soggetti, sebbene non sempre con la stessa intensità di espressione. L’effetto più evidente è la rimozione più o meno profonda delle ondulazioni che si estendono su testa, collo, guance e dorso. Le ondulazioni sulle copritrici sono più grossolane e meno nette che nei Normali, ma mantengono sempre un disegno Cannella ben visibile. A partire dalla base del collo si forma gradualmente un’area dello stesso colore del corpo che si estende su tutto il dorso formando una sorta di disegno a “V” tra le ali. In questa varietà le estremità dei barbi delle copritrici assumono lo stesso colore del corpo, sostituendo in ma-

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