CANARINI DI COLORE
Eumo: divagazioni sul tema testo e foto MIMMO ALFONZETTI
Abstract Erano gli anni ’80 quando la mutazione eumo irruppe prepotentemente nei nostri allevamenti. Una mutazione di particolare originalità che, al contrario delle precedenti che influenzavano il tono delle eumelanine in termini di riduzione (in misura minore le feomelanine), provocava essenzialmente una drastica riduzione delle feo quasi prossima ad una inibizione. Numerosi sono gli articoli interessanti e completi sulla mutazione eumo e la disponibilità di materiale tecnico ben elaborato è facilmente fruibile; le digressioni che seguono sono frutto di laboriose ricerche sul web, quindi non vogliono aggiungere nulla a fatti già noti se non la modesta presunzione di perfezionarne la conoscenza. Forse l’approccio con cui descriverò le caratteristiche dei tipi influenzati dal fattore eumo sarà innovativo perché fatti rientrare nel capitolo più generale dell’albinismo. Un po’ di storia Correva l’anno 1981: la scena è l’allevamento del sig. Van Haaf a Radewijk (Paesi Bassi), la gabbia quella relativa ad una coppia gialla AGATA x ISABELLA, figlio per madre, la covata era la terza. L’obbiettivo era una prole di isabella con un disegno evidente. Nel cestino alla schiusa apparvero, tra gli altri, due pulli che destarono subito l’attenzione del sig. Van Haaf. Sembravano due isabella con occhi visibilmente rossi, ma c’era qualcosa di diverso. La presenza di eumelanina nera diventava evidente man mano che i pulli si arricchivano in piumaggio, ma
Il fattore EUMO è caratterizzato da una riduzione della eumelanina nera (nei neri e nel tipo agata), della eumelanina marrone (nei tipi bruno e isabella)
meno marcatamente rispetto alle agata classiche; per giunta gli occhi rimasero leggermente rossi. Era apparsa la mutazione “EUMO”. A fine muta, l’allevatore scoprì che i due mutanti erano un maschio e una fem-
Fig. 1 - Copritrice agata eumo mosaico giallo. In evidenza l’interstria che appare quasi bianca (tracce di lipocromo giallo) per riduzione della feomelanina e la ristrettezza della striatura
mina, deducendo che il fattore mutante fosse autonomo e recessivo, cosa che è stata confermata in seguito. Difficoltoso fu negli anni successivi l’accoppiamento in purezza: la salute dei pulli era scarsa, segno evidente della loro natura albinoide. Fu la ragione per cui divenne difficile creare un mutato in purezza negli anni seguenti. I risultati dell’allevamento hanno dimostrato, in seguito, che i novelli più sani sono coerenti con l’accoppiamento di puro x portatore. Soltanto nel 1992, presso l’allevamento di Mr. Van Boven in Wichelen (comune belga fiammingo) il fattore rosso fu trasferito nei canarini “EUMO”. Perché il nome “eumo” Nel momento in cui appare una nuova mutazione nasce il problema di come denominarla. Inizialmente, fu assegnato il nome di mutante di “VAN HAAF” rispetto all’allevatore che l’aveva concretizzata. Non è usuale, tuttavia, nominare una mutazione con il nome dello scopritore. Alla riunione del comitato tecnico dei Paesi Bassi, fu proposto il nome EUMO. La denominazione EUMO fu scelta in base alla particolarità del fattore genetico che lasciava visibile solo eumelanina. Eumelanina = EUM. La “O” (oeil) sembra che fosse stata aggiunta per ricordare che gli occhi sono rossi. Effetti della mutazione eumo Il fattore EUMO è caratterizzato da una riduzione della eumelanina nera (nei neri e nel tipo agata), della eumelanina marrone (nei tipi bruno e isabella) e cosa importante una
GENNAIO 2020
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