POMEZIA-NOTIZIE
Maggio 2022
CARITEO ENDIMION A LA LUNA di Carmine Chiodo
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RAZIE a questo bel libro si vengono a conoscere nuove notizie sulla vita, sulle opere di Benet Garret (il Cariteo), appartenente a una famiglia di religione ebraica ma - come precisa lo studioso - <<[…] non pochi esponenti della famiglia Garret furono importanti personalità negli apparati amministrativi, politici ed ecclesiastici in terra spagnola>> (p. 10) e ciò spiega probabilmente <<l’ascesa di Cariteo nei quadri dirigenti della Napoli aragonese>>, persona ritenuta all’altezza dei suoi incarichi. Comunque, nella sua opera <<Endimione>> sono presenti vari riferimenti autobiografici, tra i quali viene detto che nacque non a Tortosa, ma a Barcellona, forse intorno al 1450: <<il dolce luogo dove io nacqui pria>> e poi viene in seguito nominato ai vv 12-14 del sonetto IV dell’<<Endimione>> il luogo natale e qui è contenuta pure una profezia: <<poi del mio fin sarà
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quieta /l’invidia che si pasce hor di me vivo;/et avrà Barcellona il suo poeta>>. A Napoli tra il 1466 e il 1468 - approda il Cariteo e non si sa per qual motivo lasciò la sua patria; sulla sua vita esistono alcune notizie certe e molte altre incerte, e ciò è dovuto pure al fatto che mancano tantissimi documenti e ad esempio il poeta viene ricordato ancora vivente in un atto notarile del 20 aprile 1512, in cui si dice del permesso - <<accordato dal Cariteo all’Estaurita di San Pietro ad Arco - di ricavare acqua da un pozzo di proprietà del catalano>> (v, p. 13). Ora come ora si sono aggiunte altre testimonianze che ci presentano e ci fanno conoscere altre vicende esistenziali e culturali del Cariteo, soprattutto lettere che erano apparse in Spagna ma che erano sfuggite agli studiosi italiani e ora pubblicate da Ivan Parisi. Comunque, da Carlomusto sono bene analizzati i vari incarichi che il poeta ebbe sotto i sovrani aragonesi e le modalità con le quali eseguiva e svolgeva il suo operato istituzionale. Certamente non si può dire che il poeta fosse una spia <<al servizio del Cattolico>> ma con certezza si può affermare che egli fu una <<personalità di livello internazionale>> che si muove sul terreno poco noto <<delle relazioni tra il re d’Aragona e il regno di Napoli>> (p. 14). (Qui lo studioso riporta un giudizio del nominato Parisi). Alessandro Carlomusto in fin dei conti sottolinea il fatto che bisogna effettuare indagini sistematiche negli archivi specie di interesse aragonese, Per comprendere meglio il Cariteo politico e uomo di cultura, cioè per capire meglio un <<personaggio per certi versi ancora misteriosi come Benet Garret>> (ivi). Ci viene offerta una ineccepibile edizione filologica e commentata di quest’opera del Cariteo nella quale si narra di una vicenda amorosa dello stesso poeta, vicenda proiettata nel mito di <<Endimione a la Luna>>. Inoltre sono colte le varie sfumature di tal vicenda, l’<<esperienza infernale>> come pure le tre parti dell’opera ben fuse e come si sa nei canzonieri il componimento di apertura ha un valore, un significato <<strategico>>