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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA
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MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI • Ottobre 2021
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SOMMARIO
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
ANNO 64 - OTTOBRE
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA www.industriagomma.it
Direttore responsabile Andrea Aiello In redazione Riccardo Oldani - riccardo.oldani@edifis.it Collaborano alla rivista Giuseppe Cantalupo, Eugenio Faiella, Gianpaolo Brembati Grafica e impaginazione Barbara Aprigliano - barbara.aprigliano@edifis.it Pubblicità dircom@edifis.it Traffico Pubblicitario Francesca Gerbino - francesca.gerbino@edifis.it Stampa Centro Stampa Digitalprint S.r.l. Rimini (RN) Costo di una copia ai soli fini fiscali € 1,00 Abbonamento Italia € 90, Europa € 130, Estero € 150 abbonamenti@edifis.it Arretrati € 15,00 Amministrazione amministrazione@edifis.it
Abbiamo letto 10
RASSEGNA DELLA STAMPA TECNICA ESTERA
Mondogomma
16 INCENTIVI PER LA TRANSIZIONE 4.0: OPPORTUNITÀ UNICA PER LE IMPRESE DELLA GOMMA
I contenuti e gli interventi del nostro webinar del 14 luglio scorso sulle opportunità e le agevolazioni a cui possono accedere le aziende manifatturiere nell'ambito del Piano Nazionale Transizione 4.0.
18 L'EVOLUZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA TRANSIZIONE 4.0
Marco Colombo, consigliere giuridico del Centro Ricerche e Studi dei Laghi (Crsl), centro ricerche e trasferimento tecnologico 4.0, traccia un quadro del nuovo assetto normativo a sostegno della trasformazione digitale
22 COME MUOVERSI PER COGLIERE AL MEGLIO TUTTI I VANTAGGI
Registrazione Tribunale di Milano n. 4275 del 1.4.1957 Iscrizione Registro Operatori della Comunicazione n. 06090 Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o foto sono riservati. Manoscritti, disegni, fotografie, supporti audio e video anche se non pubblicati non saranno restituiti. Per le fotografie e le immagini per cui, nonostante le ricerche eseguite, non sia stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’Editore si dichiara disponibile ad adempire ai propri doveri. Ai sensi del Reg.EU 679/2016 l'Editore garantisce la massima riservatezza nell'utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico. Ai sensi dell'art. 15 il ricevente ha facoltà di esercitare i suoi diritti fra cui la cancellazione mediante comunicazione scritta a EDIFIS Srl - Viale Coni Zugna 71 - 20144 Milano (o ai riferimenti sotto trascritti), luogo della custodia della banca dati medesima.
L’Industria della Gomma una rivista edita da: Edifis S.r.l. Viale Coni Zugna 71 20144 - Milano - Italy Tel. +39 023451230 Fax +39 023451231 www.edifis.it
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA DI SETTORE
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
Tecnologie, ma non solo. Gli incentivi del nuovo piano Transizione 4.0 sostengono in modo massiccio anche tutta una serie di attività che premiano la capacità di innovazione e di sfruttare il know how delle aziende. Sirio Cividino, direttore tecnico-scientifico del Centro Ricerche e Studi dei Laghi spiega in che modo
24 REQUISITI DI UN MACCHINARIO 4.0 IMG Macchine è tra i principali produttori di presse per o stampaggio a iniezione della gomma. Il suo direttore di produzione, Daniele Marangoni, responsabile di produzione spiega le caratteristiche che deve possedere un macchinario Industry 4.0
26 L'APPROCCIO VINCENTE ALLA DIGITALIZZAZIONE Giorgio Protti, executive manager di Tormalina, traccia le linee guida per selezionare le soluzioni giuste per realizzare con successo un progetto di innovazione digitale
MENSILE DEGLI ELASTOMERI E DEGLI ALTRI POLIMERI RESILIENTI
SOMMARIO ANNO 64 - OTTOBRE
FOCUS MATERIALI
31 TECNOLOGIE PER L'ESTRUSIONE: NUOVE IDEE PER IL RIUTILIZZO E PER LA SOSTENIBILITÀ I processi produttivi stanno sempre di più cercando la strada del minore impatto ambientale e della riduzione di sprechi e di emissioni. Non fa eccezione il settore della gomma. In particolare, nel campo dell'estrusione i macchinari utilizzati si stanno rivelando sempre di più utili non soltanto per le attività tradizionali, ma anche per la devulcanizzazione, con nuove prospettive per il riutilizzo di molti elastomeri. In questa rassegna una serie di novità e soluzioni per migliorare i processi e renderli sempre più amici dell’ambiente E tutti stanno investendo in tecnologie, sia per il processo che per la gestione e l’analisi dei dati.
C2 u Colmec u Comerio Ercole u Maris u Paf Group u
Rubber Trade u Sermac u Suprema u UTH
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Dalle aziende
50 UN PERCORSO DI SUCCESSO VERSO L’INNOVAZIONE Nata nel 2001, Evercompounds festeggia i suoi primi 20 anni di vita all’insegna di sviluppo e innovazione. Un percorso che ha visto la progressiva adozione di nuovi macchinari e di un approccio sostenibile, orientato alla riduzione al minimo degli scarti. A tutto questo si aggiunge la spinta all’internazionalizzazione, che all’apertura nel 2015 di una sede negli Usa farà seguire il prossimo anno il ritorno alle più importanti fiere di settore
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News
56 IL TACCUINO u Dati sulla produzione industriale in Italia. Le ultime statistiche Istat aggiornate ad agosto 2021 u I dati Etrma sulle vendite di pneumatici da sostituzione nel terzo trimestre u Il servizio e-connect.expert view di Engel per l'assistenza da remoto u Corso Assogomma: le ispezioni Reach e CLP nelle imprese u Versalis completa l'acquisizione di Finproject e differenzia il business entrando nella produzione di manufatti ad alto valore aggiunto u Uno strumento intelligente per prove di fatica da Gibitre Instruments u Da SigmaSoft arriva il primo software di simulazione per lo stampaggio a compressione u Le superfici sportive in gomma riciclata protagoniste al Festival dello Sport u Wacker annuncia aumenti di prezzo per i suoi siliconi
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64 GLI INSERZIONISTI DI QUESTO NUMERO 4
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
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Per essere perfetta mancava solo un difetto... Anzi due. Braccio sproporzionato Collo sproporzionato
Sandro Botticelli, La nascita di Venere
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
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Rassegna della stampa tecnica estera www.tiretechnologyinternational.com | APRIL 2012
INTERVIEWS
Jean-Pierre Jeusette general director, Luxembourg Innovation Center, Goodyear Dunlop Roger Sanders technical manager, Continental UK
EXPO REVIE
Letter of I più interessanti articoli usciti di recente sulle riviste tecniche the law internazionali specializzate e riguardanti materiali, applicazioni, processi, prove, misurazioni e destinati al settore della trasformazione della gomma. Letti e riassunti per voi dai nostri esperti Product W de from Tir buts Technologe Expo 2012y
Revolution or rush job? Important questions remain unanswered ahead of tire labeling’s introduction in European markets
RICICLO DELLA GOMMA PROPRIETÀ DI MESCOLA DI GOMMA A BASE S-SBR CONTENENTE POLVERE DI GOMMA RICICLATA CON GETTO D’ACQUA N. Schrüwer, T. Clayfield, P. Martineau, M.J. Estudante Ventura, Tyre Recycling Solutions, Préverenges (Switzerland), S.M. Marshall, S. Hofman, S. IIisch, T. Stratton, Trinseo Deutschland, Schkopau (Germany) - email: nsc@trs-ch.com - RFP n. 2/2021, pag. 87- 95 el 2019 è stato stimato che più di 29 milioni di tonnellate di pneumatici sono giunti a fine vita di servizio nei paesi sviluppati (3,4 solo in Europa). Mentre il destino dei pneumatici a fine vita ELT (End-of-Life Tyres) varia da paese a paese, globalmente almeno il 12 % degli scarti annui sono buttati in discarica o vanno persi. Buona parte della quota rimanente viene sottoriciclata, con il recupero per produrre energia che rimane un’importante destinazione, ma il vero riciclo, con cui i pneumatici scartati sono convertiti in materiale da riutilizzare per pneumatici nuovi, rimane marginale in termini di volume riciclato. In effetti il riciclo degli ELT e dei manufatti in gomma in generale rimane una sfida tecnologica, una minaccia per l’ambiente e un peso per la società, per cui è opportuno ridurre le risosrse richieste per la produzione dei pneumatici, in termini di terreno ed acqua per la gom-
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PICTURE-PERFECT
THE NEXT TOP MODEL
UNIVERSITY FOCUS
Bridgestone’s latest take on colored sidewalls is lightweight, and simple enough to be applied by dealers
We explore the role of tire data in vehicle performance simulations. Will engineers ever know enough?
Isoprene from cellulose: how the paper industry could enter the tire supply chain
ma naturale, di acqua ed emissioni per le gomme sintetiche, nonché di tutti gli ingredienti di mescola asssociati al processo produttivo. Questo, insieme alla rimozione degli ELT dall’ambiente e all’utlizzo della polvere di gomma, ottenuta col riciclo, per sostituire parte della mescola per produrre pneumatici nuovi, costituisce un importante e positivo cambiamento ambientale e sociale. Le tradizionali polveri di gomma sono preparate per macinazione a temperatura ambiente o a freddo e, sia pure con applicazioni consolidate (superfici sportive, incorporazione in mescole nuove in piccola concentrazione), sono considerate dannose per le prestazioni del manufatto. Tuttavia si stanno sviluppando nuove tecnologie in grado di ottenere materiali riciclati ad alte prestazioni, che possono essere reincorporati in mescole nuove senza ridurre le prestazioni del manufatto. Una di queste tecnologie, alternativa e non comune, è il processo a getto d’acqua, oggetto di questo studio, che impiega getti d’acqua ad altissima pressione per micronizzare la gomma da zone mirate del pneumatico, così che si può rimuovere selettivamente il battistrada per produrre uno specifico flusso di polvere di gomma di composizione definita. Ricordando che l’interesse per produrre
mescole con polvere di gomma nacque negli anni ’70, lo studio enuncia il suo scopo: far luce in modo diverso dal passato sull’utilizzo della gomma riciclata, dimostrando che la sua incorporazione in una tipica formulazione battistrada per pneumatico autovettura può avvenire senza effetti negativi sulla prestazione, posto che non tutte le polveri di gomma sono uguali e che il loro processo produttivo ne influenza grandemente il comportamento. Lo studio, accurato e ben documentato sulla base di una ricca bibliografia (52 riferimenti), si rivela di lettura facile e interessante. Naturalmente la parte più corposa è quella relativa a risultati e discussione, che parte dalla caratterizzazione della polvere a getto d’acqua, di cui una fotografia SEM mostra chiaramente la struttura irregolare e porosa, mentre una tabella ne esemplifica la composizione chimica. L’effetto della polvere su di una miscela, a base S-SBR con silice e silani, viene verificato aggiungendo alla mescola quantità in peso % variabili da 1 a 40. I risultati sono determinati in termini di comportamento a vulcanizzazione, carico di rottura, allungamento a rottura, densità, durezza, resistenza a lacerazione, resilienza a rimbalzo e abrasione, il tutto riportato in un’esauriente tabella e in grafici specifici per visualizzare l’evoluzione
ABBIAMO LETTO PER VOI
dei valori delle singole proprietà. Alla luce dei risultati ottenuti si passa successivamente a valutare gli effetti di un aggiustamento della quantità di zolfo (da 0,001 a 0,003 phr per phr di polvere di gomma aggiunta), dal momento che la sua concentrazione è stata abbassata dall’aggiunta della polvere di gomma: nella mescola con 7,3 wt % e 1,9 phr di zolfo totali, questo determina un miglioramento del carico di rottura senza variazione delle altre proprietà. Le prove vengono completate da un’analisi dinamo-meccanica, con un grafico che mostra le tre curve della mescola di riferimento senza polvere e di quelle con il 7,3 wt % di polvere con e senza aggiustamento dello zolfo, e con una tabella che evidenzia i loro indicatori di aderenza, aderenza su ghiaccio e resistenza al rotolamento. La conclusione dello studio ribadisce che, nonostante la polvere di gomma sia vista di solito come una carica inerte, che peggiora le prestazioni della mescola, il grado ottenuto con getto d’acqua
può essere reincorporato nella mescola grazie all’elevata area superficiale e alla complessa morfologia. Questo comporta una leggera diminuzione del modulo, ma l’aumento della resistenza a lacerazione, combinata con gli inalterati allungamento a rottura e resistenza all’abrasione, fornisce un complesso di prestazioni bilanciato, che viene ulteriormente migliorato da un aggiustamento del sistema di vulcanizzazione. In definitiva, il materiale riciclato in questione potrebbe aiutare a risolvere i problemi associati ai manufatti in gomma a fine vita e cambiare la sorte dei pneumatici di scarto, permettendo la creazione di un’economia circolare in questa industria.. ELASTOMERI E APPLICAZIONI GOMMA BUTILE: UN POLIMERO UNICO CON UNA DIVERSA CHIMICA DI VULCANIZZAZIONE K. Kulbaba1, D. Adkinson1, J. Zhou2, 1Arlanxeo Canada, South Sarnia, Ontario (Canada), 2Arlanxeo Deutschland, Dormagen (Germany)
- email: kevin.kulbaba@arlanxeo.com - RFP n. 2/2021, pag. 96-102 eLa gomma butile (IIR) è un copolimero di isobutilene e isoprene (da 0.5 a 2.5 mol%), ottenuta mediante polimerizzazione per addizione cationica a temperature inferiori a - 90°C, caratterizzato da un numero limitato di legami insaturi per la vulcanizzzazione o altre reazioni di funzionalizzazione. La sua struttura, con gruppi metilici nella catena di isobutilene, la rende unica per elevata resistenza alla permeazione e allo smorzamento e per eccellente stabilità termica e chimica. La gomma butile può essere alogenata con aggiunta di cloro o bromo alla parte isoprene, ottenendo così gomma clorobutile (CIIR) o bromobutile (BIIR): l’alogenazione aumenta la velocità di vulcanizzazione e consente migliore compatibilità di vulcanizzazione con altri tipi di gomma a più alto contenuto di diene. Questo articolo prende in considerazione CIIR e BIIR, che mantengono le stesse proprietà della gomma butile, come
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bassa permeabilità ai gas e bassa resilienza, ma possiedono un’aumentata reattività, che permette maggiore versatilità di vulcanizzazione e migliore co-vulcanizzazione con gomme ad alto contenuto di diene. La tratttazione descrive alcune delle peculiari proprietà di vulcanizzazione delle due famiglie alogenate, evidenziando in particolare la natura molto versatile del grado bromurato. Interessante il paragrafo dedicato alla vulcanizzazione della gomma bromurata che, citate le applicazioni che non la richiedono (chewing-gum, e applicazioni di adesione e sigillatura) e ricordato che questo polimero accetta solo bassi livelli di carica e viene danneggiato da plastificanti e additivi, descrive brevemente i vari sistemi di vulcanizzazione, che comprendono: • zolfo (solo per BIIR); • ossido di zinco (per CIIR e BIIR); • sistemi convenzionali EV o semi EV (per tutte le gomme butile); • resina fenolo-formaldeide e ossido di zinco (per tutte le gomme butile); • esametilen-diammina carbammato (solo per BIIR); • perossido (solo per BIIR). Le reazioni tipiche di ciascun sistema vengono poi approfondite in specifici paragrafi, che ne illustrano i vantaggi che consentono l’utilizzo delle gomme butile in una grande varietà di applicazioni. PROCESSI UTILIZZO DI POLIMERI DERIVATI DA PNEUMATICO E DA SFRIDI DI GOMMA IN APPLICAZIONI PNEUMATICO E NON PNEUMATICO K. Perevosnik, North Shore Rubber, L. McCambridge, Polymerics, Cuyahoga Falls, Ohio (USA) - RubberWorld, marzo 2021, pag. 24-30 lTutti sanno che il problema dello smaltimento degli scarti di gomma, derivati sia dalla produzione dei manufatti che alla fine della loro vita di servizio, da parecchio tempo non può più essere confinato alle discariche ormai intasate, soprattutto per quanto riguarda i pneumatici, di cui solo negli USA la quantità annuale di quelli fuori uso è di 246 milioni. Tuttavia la buona notizia è che il loro riciclo è diventato un importante successo negli USA, dal mo-
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mento che dallo stoccaggio di più di 1 miliardo nel 1990 si è passati a 90 milioni nel 2017. L’introduzione dell’articolo offre una sintetica rappresentazione grafica dei processi utilizzati per ridurre il numero dei pneumatici fuori uso, riportati in una piramide gerarchica che, partendo dalla base come opzione meno vantaggiosa per sostenibilità e desiderabilità, comprende: • TDF (Tire Derived Fuel), che rappresenta il 43 % del consumo di scarti di pneumatici nel 2018 e che non è un vero riciclo, bensì un conveniente riutilizzo per produrre energia; • granulato di gomma (25 % del consumo nel 2017), usato negli asfalti; • TDA (Tire Derived Aggregate), scarti di pneumatici tagliati in forme geometriche (dimensione da 5 a 30 centimetri) e utilizzati in edilizia; • pirolisi, per ottenere petrolio e carbon black; • gomma micronizzata MRP (Micronized Rubber Powder), usata per ridurre costi e impronte di carbonio; il suo utilizzo si limita però alla funzione di carica inerte e non comprende applicazioni dinamiche che richiedono eccellenti dispersione e proprietà fisiche; • devulcanizzazone, processo mediante il quale la gomma può essere riutilizzata nelle sue applicazioni originali, grazie al fatto che si rompono i legami zolfo senza distruggere l’integrità delle molecole della gomma. Sempre nell’introduzione gli autori citano il lavoro, svolto e ancora in essere presso l’università olandese di Twente sulla tecnologia di devulcanizzazione, e il processo termo-meccanico di devulcanizzazione ideato dal professor Tzoganakis dell’università canadese di Waterloo, invenzione che si è con successo concretizzata in produzione commerciale. Questo processo ha un’efficienza del 99 % e ha dimostrato che è possibile devulcanizzare gli scarti di gomma in modo ripetibile e vantaggioso senza ricorrere a solventi e prodotti chimici. Purtroppo l’industria rimane incredula sul termine “devulcanizzato”, dopo tanti anni in cui è stato usato come sinonimo di “recupero” e tanti risultati deludenti di tecnologie precedenti. L’artico-
lo si focalizza su tre applicazioni comuni della gomma e valuta due polimeri derivati da pneumatici TDP (Tire Derived Polymer), uno da pneumatico autocarro e uno da pneumatico vettura, e un polimero derivato da sfridi SPD (Scrap-Derived Polymer) di produzioni industriali. Le applicazioni prese in esame, le prime due con l’uso di TDP e la terza con l’uso di SDP, sono le seguenti: • pneumatico fuoristrada in gomma naturale; • nastro trasportatore in gomma polibutadiene; • membrana per tetti in EPDM. Nei tre casi vengono valutate le proprietà fisiche e i costi in paragone ad opzioni non sostenibili, con la messa a punto di formulazioni, in cui le gomme devulcanizzate sono inserite a parziale o totale soatituzione delle gomme vergini e vengono, di conseguenza, cambiate le quantità di carica , olio e additivi se necessario. Corredata da numerosi grafici e tabelle, l’esposizione si articola nella descrizione delle formulazioni adottate per la specifica applicazione, della quale si menzionano le caratteristiche richieste, a cui si devono attenere i valori riscontrati delle proprietà fisiche originali e dopo invecchiamento termico, e nella valutazione del risparmio di costi. Conclusione dell’articolo è che l’utilizzo delle gomme devulcanizzate può consentire la produzione di manufatti con caratteristiche fisiche che rientrano nei valori richiesti, riducendo i costi e migliorando l’impronta di carbonio dell’azienda produttrice. PROVE E MISURAZIONI EFFETTI SIMULTANEI DI PARAMETRI DI MESCOLAZIONE SULLA MESCOLAZIONE INTERNA DI GOMMA E CARBON BLACK MEDIANTE METODOLOGIA DELLA SUPERFICIE DI RISPOSTA J. Narongthong, C. Sirisinha, Mahidol University, Phutthamonthon District, Nakhon Pathom (Thailand) - RubberWorld, marzo 2021, pag. 32-38 er ottenere una buona miscelazione delle mescole di gomma in un mescolatore interno, tutti i parametri di processo (fattore di riempi-
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mento, pressione ram, velocità del rotore, temperatura, tempo di miscelazione etc.) devono essere regolati, poiché ogni parametro del processo ha propri e diversi effetti su comportamento e qualità della miscelazione. Considerando poi che i parametri possono interagire, l’influenza del singolo parametro su una specifica proprietà cambia al cambiare di altri parametri e inoltre, nel caso di risposte non lineari, un parametro potrebbe offrire un ottimo risultato con livelli diversi di altri parametri. Si capisce quindi che, per raggiungere condizioni ottimali di miscelazione, sarebbe necessario comprendere tutti gli effetti dei parametri in gioco e la loro importanza nel controllo della miscelazione di gomma e carica, ma la complessità della situazione fa sì che, per non essere costretti ad effettuare un numero eccessivo di esperimenti, si possa ricorrere ad una strumento statistico, chiamato metodologia della superficie
di risposta RSM (Response Surface Methodology). Questo articolo si basa sullo studio dell’utilizzo della RSM per esaminare gli effetti simultanei dei parametri di miscelazione del rotore controrotante di mescolatore interno su comportamento di miscelazione, consumo di energia e grado di dispersione di carica di una miscela SBR/carbon black (N330), carica di cui si utilizza un masterbatch 50 phr in SBR al fine di evitare l’interferenza della fase di caricamento del carbon black. Di conseguenza i risultati ottenuti dovrebbero rappresentare il comportamento di miscelazione, dovuto alla modifica dei parametri di miscelazione sulla base degli esperimenti progettati dalla RSM. Gli effetti (lineari, quadratici e di interazione) vengono esaminati mediante grafici a superficie tridimensionali e l’effetto o il parametro importante per il processo di miscelazione è determinato statisticamente con analisi di varianza. Chi già mastica analisi statistiche, oltre naturalmente ad intendersi di mesco-
lazione e mescolatore chiuso nella fattispecie, apprezzerà senz’altro lo svolgimento dell’articolo che, supportato da opportune tabelle, figure e grafici, si articola nei seguenti paragrafi: • parametri di miscelazione e analisi dei dati; • comportamento di miscelazione; • energia specifica di miscelazione; • indice di dispersione. Da menzionare comunque, indipendentemente dalle specifiche conoscenze del lettore, che sono interessanti per tutti i commenti sulle interazioni positive e negative che si verificano nel corso del processo. L’articolo si conclude mettendo in rilievo il risultato che, come funzione del tempo di miscelazione, la dispersione della carica è influenzata soprattutto dal cambiamento di torque durante la fase iniziale del processo (e ne spiega i motivi), mentre l’interazionepiù importante è quella fra velocità del rotore e fattore di riempimento.
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ELASTOMERI E APPLICAZIONI EPDM KELTAN 2470E PER ECCELLENTE PRESTAZIONE ELETTRICA NEI CAVI R. Postema, P. Spanos, M. Alvarez Grima, J. Beelen, G. van Doremaele, P. Hough, Arlanxeo, Geleen (The Netherlands) - RubberWorld, marzo 2021, pag. 40-43 ’EPDM è la gomma sintetica più usata per applicazioni non pneumatico, grazie alle sue caratteristiche di resistenza ad ozono, calore e umidità, di flessibilità a basse temperature e di eccellente isolamento elettrico. L’utilizzo dell’EPDM nel settore dei cavi elettrici ha mostrato una rinnovata vitalità di crescita, negli ultimi decenni, nell’ambito di isolamento di cavi media tensione, sia per la crescita di questo settore di mercato sia per la graduale sostituzione di altri materiali, quali polietilene reticolato XLPE e PVC. Rispetto ad XLPE e PVC l’isolamento in EPDM offre una più lunga vita di servizio, un’intrinseca resistenza al fenomeno di watertreeing (formazione di cricche ramificate a forma di albero causate da acqua e umidità), migliore stabilità termica a più alte temperature di servizio e migliore flessibilità, che consente facile installazione in tutte le condizioni atmosferiche. Le tre classi di tensione dei cavi elettrici, secondo la norma internazionale IEC60038, sono la bassa tensione (LV, < 2kV), la media tensione (MV, 2-35 kV) e l’alta tensione (HV, > 35 kV): è nella media e alta tensione che l’EPDM si propone come migliore materiale per l’isolamento. Non sono molti i gradi di EPDM in grado di soddisfare le esigenti richieste dei produttori di cavi: tra questi si distingue il nuovo KELTAN 2470E di Arlanxeo (K2470E), sintetizzato con la tecnologia di polimerizzazione Ziegler-Natta, che offre bassa viscosità Mooney, ampia distribuzione di peso molecolare ed elevato grado di ramificazione a lunga catena, con diene ENB (etilidene norbornene), che è incorporato ad un livello medio di circa 4 wt% ed offre un’eccellente reticolazione sia con perossido, preferibilmente, che con sistema a zolfo. Spiegate le altre caratteristiche dei componenti del K2470E e le prestazioni nel processo di estrusione e nel cavo prodotto, l’articolo presenta uno studio su
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6 mescole per isolamento cavi media tensione, sulla base di una formulazione perossidica standard con basso livello di carica, di cui una con K2470E e cinque con altri polimeri Ziegler-Natta e (post) metallocene. Due tabelle esemplificano l’analisi dei polimeri uati e la valutazione delle mescole correlate, mentre una figura presenta la classifica di valutazione elettrica delle mescole, sulla scorta di tan δ e resistività specifica alla temperatura di 90°C. Da tutte le prove effettuate risulta che l’EPDM K2470E, a bassa viscosità Mooney ed alta cristallinità, offre un’eccellente lavorazione e alti livelli di resistività elettrica, risultando quindi più idoneo per applicazioni elettriche a media e alta tensione rispetto ad analoghi polimeri, sia polimerizzati con metodo ZieglerNatta che (post)metallocene. PROVE E MISURAZIONI CARATTERIZZAZIONE MAGNETICA E MECCANICA DI COMPOSITI DI GOMMA LEGATA A FERRITI DURE M. El Yaagoub, D. Schwegler, MS-Schramberg (Germany) - email: m.el.yaagoubi@ms-schramberg - KGK n. 1/2021, pag. 51-55 uesto studio affronta un argomento di nicchia, le gomme magnetizzate, che trova applicazioni in molti settori industriali, soprattutto in quelli dei sensori (di prossimità, controllo etc. per porte, cancelli, ascensori etc.), delle chiusure (di mobili, serramenti, astucci etc.) e dei fissaggi (di pannelli, insegne, ripiani etc.). Simili alle plastiche magnetiche, anche queste gomme presentano alta libertà geometrica e alto potenziale integrativo. Esse vengono vulcanizzate su inserti rivestiti e, con l’utilizzo di idonei promotori di adesione, assicurano l’incollaggio fra inserto e strato di gomma. Rispetto alle plastiche, le gomme possiedono una migliore resistenza termica e chimica e una migliore omogeneità di distribuzione delle particelle; quest’ultima caratteristica è particolarmente importante perché influenza molto la precisione dei manufatti. Le proprietà magnetiche, come rimanenza, coercività o prodotto di energia, sono i criteri principali per il campo di applicazione dei manufatti: di
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tutte e tre queste proprietà viene spiegato in cosa consistono, anche se per comprenderle e soprattutto per comprendere appieno l’intero studio sarebbe opportuno averne una conoscenza specifica. Semplice invece capire la linea di sviluppo dello studio stesso. Si parte dalla composizione delle 11 mescole preparate, 8 in NBR con vulcanizzazione a zolfo e 3 in HNBR con reticolazione perossidica (entrambi i polimeri sono scelti per la loro buona resistenza termica e chimica), che vengono caricate con due tipi di ferriti dure, di stronzio e di bario, tutte nella forma di piastrine che dà luogo ad una buona adesione fra particelle e catene polimeriche. Prodotte le mescole in un mescolatore interno e lavorate successivamentre in un mulino a rulli, col quale subiscono un orientamento meccanico delle particelle, si effettua la vulcanizzazione in pressa a compressione con e senza campo magnetico e i vulcanizzati così otttenuti sono designati come meccanico-magnetico orientati e meccanico orientati rispettivamente. La caratterizzazione delle mescole è sia meccanica che soprattutto magnetica e la principale valutazione è riferita all’effetto dell’anisotropia sulle loro proprietà magnetiche. PROVE E MISURAZIONI EFFETTO DELLA STRUTTURA MOLECOLARE SUL COMPORTAMENTO MECCANOCHIMICO ALL’USURA DI GOMME SBR IDROGENATE E CONVENZIONALI S. Nakano, Y. Yamahaashi, F. Kaneko, T. Zushi, T. Mabuchi,T. Kawamura, T. Tada, Sumitomo Rubber industries, Kobe (Japan) email: shinya-nakano.az@srigroup.co.jp KGK n. 1/2021, pag. 56-61 logico che la prestazione di un pneumatico cambi gradualmente nel tempo, a causa della diminuzione della profondità del battistrada e della degradazione della gomma, con il conseguente rischio di aquaplaning. Inoltre, il possibile aumento del modulo elastico del battistrada, causato da ossidazione e perdita di plastificante, provoca una riduzione del contatto fra strada e pneumatico e quindi minore
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aderenza, nonché infragilimento del battistrada. Da tutte queste considerazioni si deduce che la prestazione di aderenza del pneumatico nuovo può essere mantenuta a lungo migliorando la prestazione all’usura in termini di degradazione della gomma, ma l’effetto della degradazione sulla prestazione della gomma all’usura è stato raramente preso in esame nei materiali per pneumatico. Oltre a ciò occorre considerare che, per chiarire il dettagliato meccanismo del cambio di prestazione all’usura della gomma in risposta al processo di degradazione, è essenziale esaminare la caratteristica delle reazioni chimiche e dei cambi di struttura molecolare durante la degradazione, tenendo presente che l’usura si verifica sulla superficie. L’introduzione dello studio mette in rilievo che l’usura della gomma si può classificare in abrasiva, di fatica e sbavatura e su quest’ultima si dilunga, in particolare, sottolineando come sia do-
vuta alle larghe deformazioni ad alte temperature nell’area di contatto. Una larga deformazione provoca scissione della catena molecolare e genera radicali polimerici liberi, che reagiscono facilmente con le molecole di ossigeno ad alta temperaturta secondo processi chiamati reazione meccanochimica. Questo studio si occupa del meccanismo della reazione meccanochimica e dell’effetto della struttura molecolare sull’usura meccanochimica per un livello diverso di idrogenazione dell’SBR, al fine di migliorare la prestazione all’usura dei pneumatici riducendo le reazioni meccanochimiche che si verificano sulle superfici del battistrada. Vengono preparati vulcanizzati di SBR ed SBR idrogenata (H-SBR), che sono sottoposti, come campioni a forma di ruota, ad esami condotti in una camera climatica in atmosfera aria o azoto. L’esposizione è quasi completamente discorsiva, con poche figure che illustrano i risultati salienti delle prove, e
comprende: • calcolo chimico quantistico per esaminare l’effetto della struttura molecolare su resistenza meccanica e reattività con ossigeno; • effetto dell’ossigeno sul comportamento della gomma all’usura; • effetto della struttura molecolare sull’usura meccanochimica; • effetto dell’ossigeno sulla distribuzione del peso molecolare delle particelle generate dall’usura; • effetto della struttura molecolare sulla reattività con l’ossigeno. La conclusione dello studio è che le molecole di ossigeno accelerano la degradazione delle molecole di gomma durante il processo di degradazione e che l’usura meccanochimica costituisce più di metà dell’usura totale in aria, con l’osservazione che l’effetto dell’ossigeno sulle reazioni meccanochimiche è molto minore per l’H-SBR, la cui usura risulta essere circa la metà di quella dell’SBR..
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di Giuseppe Stabile
Incentivi per la transizione 4.0: opportunità unica per le imprese della gomma Lo scorso 14 luglio la nostra rivista ha organizzato un webinar sulle opportunità che le agevolazioni previste dal Piano Nazionale Transizione 4.0 aprono per le imprese del settore gomma. A partire dal credito d’imposta per le acquisizioni di tecnologie, hardware, software e formazione fino ai vantaggi connessi alla proprietà intellettuale, know-how e brevetti che grazie al Patent Box possono essere trasformati in moneta corrente. Nelle pagine che seguono i punti salienti degli interventi degli esperti che hanno partecipato
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ato come Piano Industria 4.0, ora è diventato Piano Nazionale Transizione 4.0. Il pacchetto di norme per stimolare la digitalizzazione delle imprese italiane ha cambiato nome, ma non gli obiettivi: favorire attraverso l’uso delle tecnologie digitali la trasformazione in smart factory delle aziende italiane, rendendole più dinamiche e competitive. In realtà, il cambio di nome ha portato con sé anche un cambio di sostanza nel sistema di incentivazione degli investimenti a sostegno di que-
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sta trasformazione, potenziando le misure, estendendo il campo delle attività agevolabili, semplificandone le procedure di accesso, ampliando così la platea dei potenziali beneficiari. Il tutto poi unito a un incremento delle risorse economiche dedicate in una visione pluriennale. PERCORSO PIÙ FACILE Così concepito il piano Transizione 4.0 offre grandi opportunità alle imprese che vogliono avviare il loro per-
corso di innovazione e investire non solo in tecnologia, ma anche in ricerca e sviluppo, formazione e valorizzare il proprio know how. Opportunità che per essere colte in pieno, però, proprio per la varietà dei campi nei quali si può intervenire, richiedono anche un nuovo approccio culturale da parte delle realtà aziendali, con una definizione chiara della direzione da intraprendere e precise strategie per concretizzarli. IL NOSTRO WEBINAR Tutti questi aspetti sono stati al centro del webinar organizzato da Edifis, l’editore de L’Industria della Gomma, lo scorso 14 luglio. Evento al quale hanno preso parte importanti esperti nel campo dell’Industry 4.0, che hanno approfondito i vari argomenti a 360°: Marco Colombo e Sirio Cividino, rispettivamente, consigliere giuridico e direttore tecnico scientifico del Crsl, Centro Ricerche e Studi dei Laghi, centro ricerche e trasferimento tecnologico 4.0, che hanno disegnato una panoramica dell’evoluzione della normativa e delle opportunità offerte dal nuovo programma per le imprese del manifatturiero, Daniele Marangoni, responsabile produzione di IMG Macchine, tra i principali produttori italiani di presse per lo stampaggio della gomma, che ha analizzato requisiti e caratteristiche di un macchinario in ottica industry 4.0, e Giorgio Protti, executive manager di Tormalina, system integrator
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informatico, che ha indicato i punti chiave che devono guidare nella scelta della tecnologia e negli investimenti quando si avvia un progetto 4.0. GLI ATTI DELL’EVENTO Dal nostro sito, www.industriagomma.it, è possibile accedere alle presentazioni, in formato pdf, dei vari relatori e a una registrazione video integrale dell’evento.Nelle pagine seguenti sono disponibili le sintesi dei vari interventi, che tutte insieme, costituiscono in sostanza gli atti dell’evento. u
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L’evoluzione delle agevolazioni per la Transizione 4.0 Marco Colombo, consigliere giuridico del Centro Ricerche e Studi dei Laghi (Crsl), una realtà specializzata nel guidare le imprese sul percorso del l’innovazione 4.0, traccia un quadro del nuovo assetto normativo a sostegno della trasformazione digitale
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a Legge di Bilancio 2020 ha rappresentato una vera e propria rivoluzione del quadro normativo di incentivazione in tema di Industria 4.0, il pacchetto di misure per favorire gli investimenti nella digitalizzazione delle imprese, quindi la loro evoluzione tecnologica e la crescita di competitività. Il primo pacchetto di misure di sostegno, Piano Nazionale Industria 4.0 (2017-2019), ha introdotto una serie di incentivi che agivano su quattro direttrici. IL PIANO INDUSTRIA 4.0 Misura principe del Piano era l’incentivo, sotto forma di credito di imposta, sulle spese per le attività di ricerca e sviluppo. A questa si affiancava il credito di imposta
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sulla Formazione 4.0, ovvero sulle attività di formazione che permettono ai dipendenti di acquisire competenze sui temi di innovazione digitale. Una misura che però presentava un grosso limite, perché prevedeva l’obbligatorietà dell’accordo sindacale, quindi un complesso e lungo iter burocratico che in molti casi disincentiva le aziende. IPERAMMORTAMENTO E PATENT BOX Altri pilastri del pacchetto erano l’incentivo sugli investimenti in beni strumentali 4.0 nella forma dell’iperammortamento, e il Patent box, un’agevolazione fiscale sui redditi derivanti dall’uso di beni immate-
riali realizzati dall’impresa (per esempio software, know how, brevetti, design) e legittimamente detenuti. Una misura pensata per incentivare le aziende a mantenere i loro asset strategici immateriali in Italia e favorire gli investimenti R&S, ma anch’essa gravata da una procedura di ruling obbligatoria, che consiste in accordo con l’Agenzia delle entrate, con tempi di chiusura della pratica estremamente lunghi, che possono arrivare anche fino a 3-4 anni, che ha scoraggiato molte imprese a fruire del beneficio. LA LEGGE DI BILANCIO 2020 Con la legge di Bilancio 2020, il quadro normativo di Industria 4.0 viene comple-
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tamente riscritto, assumendo prima il nome di Piano Nazionale Impresa 4.0 e poi di Piano Nazionale Transizione 4.0. Riscrittura che potenzia le precedenti misure sia in termini di risorse sia estendendo orizzontalmente e verticalmente le attività incentivate, semplificandone le procedure di accesso, ampliando così la platea dei potenziali beneficiari. Il nuovo Piano Transizione 4.0 (2020-2022) conferma la centralità degli investimenti in ricerca e sviluppo, ma finalmente è stata liberalizza la Formazione 4.0, per la quale cade l’obbligo di accordo sindacale, semplificando l’accesso alla misura e ampliando i costi ammissibili all’incentivo, premiando così le aziende che investono nella creazione e consolidamento delle competenze tecnologiche dei dipendenti. DALL’AMMORTAMENTO AL CREDITO D’IMPOSTA Altro passaggio cruciale è la radicale trasformazione dell’incentivo sull’acquisto o costruzione di beni strumentali ad alto va-
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lore aggiunto, ovvero macchine, sistemi e dispositivi (definiti nell’allegato A della legge 232/2016) e software (allegato B della stessa legge): l’iper e super ammortamento è stato sostituito dal credito di imposta, calcolato con alcune aliquote in funzione della tipologia dell’investimento, che ora include anche gli investimenti su beni per lo smart working. Una misura che sostiene più efficacemente il processo di transizione delle imprese e che garantisce un più rapido ritorno dell’investimento. AIUTI PER IL MEZZOGIORNO Si apre poi un nuovo focus sulle aree del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e alcune aree di Molise e Abruzzo), dove all’incentivo sugli investimenti in beni strumentali nuovi si aggiunge la proroga del Bonus Sud, misura sostiene gli investimenti iniziali in macchinari, impianti e attrezzature per la creazione di un nuovo stabilimento, per l’ampliamento della capacità di un sito già esistete, o per la diversificazione della pro-
duzione sempre di uno stabilimento già esistente. Una modifica profonda ha subito anche il Patent box dove, si è passati dall’obbligo della procedura di ruling alla possibilità di autoliquidare il beneficio, semplificando e abbreviando modalità e tempi di fruizione, rendendolo molto più appetibile rispetto al passato. INNOVAZIONE, DESIGN, CUMULABILITÀ Agli incentivi già previsti dal precedente piano sono state infine aggiunte due nuove misure: il credito di imposta a sostegno dell’innovazione e del design, che sostengono, rispettivamente, l’introduzione di prodotti o processi significativamente migliorati, rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa, e le innovazioni significative dei prodotti sul piano della forma. Ma soprattutto, altra grande novità è la possibilità di cumulare tutte le diverse misure: un vero cambio di passo rispetto all’impianto precedente, che procedeva per“compartimenti stagno”, che consente
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Spese ammissibili Transizione 4.0 BENI STRUMENTALI IN ECONOMIA
FORMAZIONE 4.0
spese di personale dipendenti o autonomi
spese del personale dipendente in formazione, docenti interni, Tutor aziendali
INNOVAZIONE
DESIGN
spese di personale dipendenti o autonomi
spese di personale dipendenti o autonomi
spese di personale dipendenti o autonomi
quote di ammortamento, leasing o altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software [30% delle spese di personale]
quote di ammortamento, leasing o altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software [30% delle spese di personale]
quote di ammortamento, leasing o altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software [30% delle spese di personale]
contratti di ricerca extra muros
contratti di innovazione tecnologica
contratti di design e innovazione estetica
costi dovuti a lavorazioni esterne relative alla produzione del bene in economia
servizi di consulenza [max 20% delle spese di personale o del contratto di ideazione estetica]
servizi vari consulenza e progettazione, oneri professionali, costi di collaudo o di verifica, costi di installazione e di assemblaggio, costi di autorizzazione all’avvio della produzione del bene in economia
spese per materiali e forniture [max 30% delle spese di personale o del contratto di ideazione estetica]
spese per materiali e forniture energia elettrica degli impianti, materiali, spese di manutenzione, forza motrice, direttamente impegnati nella produzione del bene in economia
servizi di consulenza e privative industriali [max 20% delle spese di personale o del contratto di ricerca]
spese per materiali e forniture [max 30% delle spese di personale o del contratto di ricerca]
servizi di consulenza [max 20% delle spese di personale o del contratto di innovazione tecnologica]
spese per materiali e forniture [max 30% delle spese di personale o del contratto di innovazione tecnologica]
alle imprese di utilizzare in modo sinergico i diversi incentivi, e quindi di progettare in modo organico il percorso di innovazione e ottenere più risorse. PROGRAMMARE COME INVESTIRE Una grande opportunità che richiede però da parte dell’imprenditore un approc20
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RICERCA
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investimenti in beni strumentali nuovi (fatture acquisto o leasing) aventi a oggetto beni ricompresi nell’Allegato A/B Legge 11/12/2016, n. 232
cio altrettanto organico agli investimenti in innovazione. Che passa da un’analisi del patrimonio innovativo dell’impresa, per definire i nuovi target e quindi la strategia operativa più idonea per raggiungerli e, infine, individuare le agevolazioni che permettono di dare concretezza al progetto. Il Centro di Ricerche e Studi dei Laghi,
quote di ammortamento, leasing o altre spese dei beni materiali o immateriali impiegati nella realizzazione del bene in economia
costi esterni per la docenza costi dei servizi di consulenza connessi alla formazione
che si occupa di trasferimento tecnologico, favorendo il contatto tra mondo accademico e quello delle imprese, svolge anche attività di supporto alle aziende in ambito di Transizione 4.0, aiutandole a pianificare i percorsi e a mettere a punto le strategie più efficaci per cogliere tutte le opportunità offerte dalle agevolazioni. u
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Come muoversi per cogliere al meglio tutti i vantaggi Tecnologie, ma non solo. Gli incentivi del nuovo piano Transizione 4.0 sostengono in modo massiccio anche tutta una serie di attività che premiano la capacità delle aziende di fare innovazione e di sfruttare il lor know-how. Sirio Cividino, direttore tecnico-scientifico del Centro Ricerche e Studi dei Laghi spiega in che modo
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l piano Transizione 4.0 rappresenta un’importante opportunità per la crescita e l’evoluzione tecnologica delle imprese del mondo della gomma manifatturiero, incentivando, oltre l’acquisto di macchinari evoluti e interconnessi, anche una serie di attività che chiamano in causa la loro capacità di innovazione e di sfruttare il know how. Una prima grande opportunità è rappresentata dalle agevolazioni per gli investimenti in ricerca e sviluppo, che coprono sia le attività di ricerca di base, quella più “alta e complessa” non finalizzata a una specifica applicazione, sia la ricerca applicata, quella
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orientata a uno sviluppo pratico, sia lo sviluppo sperimentale, finalizzato alla creazione di nuovi prodotti o processi, o al loro miglioramento mediante nuove metodologie o strumenti. DEFINIZIONE DI RICERCA E SVILUPPO Tali attività, però, per essere incentivate devono rispondere ai criteri fissati nel Manuale di Frascati dell’Ocse, riferimento internazionale per l’identificazione e la misurazione delle attività tecnico-scientifiche attinenti la sfera della ricerca e sviluppo. Questa viene infatti definita come il complesso di
azioni messe in campo per aumentare il patrimonio di conoscenze finalizzate alla risoluzione di problematiche tecnico-scientifiche non affrontabili con le conoscenze del momento. Per cui le attività possono godere degli incentivi quando l’azienda va a indagare un problema nuovo, non esplorato o per il quale non ci sia una soluzione nota. CHE COS’È L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA Un’altra tipologia di incentivazione ampiamente sfruttabile dalle imprese del settore è quella dedicata all’innovazione tecnologica. Anche in questo
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caso a spiegare in cosa consiste è un manuale dell’Ocse, il Manuale di Oslo, che la definisce come l’attività finalizzata alla realizzazione o all’introduzione di prodotti o processi significativamente migliorati, rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa. Innovazione è dunque tutto ciò che si va a introdurre nel processo produttivo che prima non c’era o non si faceva, per esempio andando a interconnettere o a trasformare tutta la parte software, la parte tecnologica o produttiva con delle macchine che prima l’azienda non aveva e con delle presse completamente diverse e che rende l’azienda più smart. CARATTERISTICHE DELL’INNOVAZIONE Ma non solo, perché, altro aspetto importante, vengono incentivate anche le innovazioni tecnologiche che trasformano i processi aziendali secondo i principi dell’economia circolare, rendendo più green il processo di produzione o recuperando gli scarti di produzione. L’innovazione però deve essere impattante: non godono degli incentivi le migliorie minori, la personalizzazioni di prodotti su richiesta di un committente, il controllo qualità e gli adeguamenti per soddisfare gli obblighi di legge in materia di sicurezza. Per alcune realtà del comparto può essere interessante anche l’incentivo sul design e l’ideazione estetica, che riguarda i progetti che innovano in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali.
BENI STRUMENTALI AGEVOLABILI Enormi sono poi le opportunità offerte alle aziende dall’incentivazione a supporto degli investimenti in beni strumentali nuovi, misura studiata per dare una spinta strutturale e infrastrutturale al mondo delle imprese, sostenendone a trasformazione tecnologica e digitale. Le soluzioni agevolabili sono definite da due allegati alla legge 232 del 2016, l’allegato A (beni materiali), che include macchinari (che devono soddisfare 8 caratteristiche) controllati da sistemi computerizzati e gestiti tramite sensori e opportuni azionamenti, sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità (per esempio sistemi di sensori, per la tracciabilità dei prodotti, magazzini intelligenti, ecc.) e dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergono-
mia e della sicurezza (come sistemi di sollevamento di oggetti pesanti, ecc) dispositivi indossabili comunicanti con stazioni di controllo, ecc), e l’allegato B (beni immateriali), che include software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni, connessi a investimenti in beni materiali in logica in logica Industry 4.0. QUALE FORMAZIONE SI PUÒ FINANZIARE Altro strumento del quale si può agevolmente fruire è la misura a favore della formazione da somministrare ai dipendenti per aumentare il loro know how in tema di innovazione digitale, attraverso corsi che contengano nozioni sui big data e l’analisi dei dati, la robotica avanzata e collaborativa, i sistemi cyber fisici, la cyber security, il cloud e fog computing, la prototipazione rapida, l’internet delle cose e delle macchine, l’integrazione digitale dei processi. Così come un’opportunità alla quale prestare molta attenzione è il Patent box, un’agevolazione fiscale che va a premiare proprio il know how e la capacità di innovazione di un’impresa. Spetta infatti alle aziende più virtuose su tale fronte e consiste in un’esenzione fiscale parziale sui redditi che derivano dall’utilizzo di alcuni beni immateriali dell’azienda, beni che non comprendono solo un software protetto da copyright, brevetti, ma tutte le capacità intangibili, imprenditoriali, tecniche, produttive, di esperienza. u L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
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I requisiti che rendono incentivabile un macchinario 4.0 IMG Macchine è tra i principali produttori di presse per lo stampaggio a iniezione della gomma. Il suo direttore di produzione, Daniele Marangoni, rspiega le caratteristiche che deve possedere un macchinario Industry 4.0 per essere utile alla smart factory e godere dei vantaggi fiscali
L
a rivoluzione dell’Industry 4.0 ha come obiettivo di disegnare un nuovo sistema manifatturiero, basato sostanzialmente su due concetti: i Cyber– Physical Systems, i sistemi informatici che consentono di interagire con i sistemi fisici in campo, e le Smart factory, fabbriche intelligenti, dove si realizza l’integrazione informativa lungo tutta la catena di fornitura e in modo orizzontale sui processi di creazione del valore: in pratica il modello in cui trasformare le imprese. Ciò per permettere la customizzazione di prodotti e dei sistemi produttivi, aumentare la dinamica dei processi di business e tecnologici, rendendoli più semplici, flessibili e, soprattutto, in grado di rispondere velocemente ai cambiamenti e migliorare la produttivi-
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
tà delle aziende e l’efficienza nell’impiego delle risorse. REQUISITI PER L’INCENTIVAZIONE Nata a Brescia nel 2006, IMG Macchine, è tra i maggiori produttori italiani di presse a iniezione per lo stampaggio della gomma. Macchine concepite in logica Industry 4.0 e che rientrano tra i beni strumentali, il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati e/o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti (allegato A), che godono delle agevolazioni Transizione 4.0. Per rientrare nei beni incentivabili, le macchine devono soddisfare una serie di requisiti: controllo per mezzo Cnc o Plc; interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto del-
le istruzioni o part program; integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica e la rete di fornitura a monte e a valle o con altre macchine del ciclo produttivo; interfaccia uomo macchina semplice e intuitiva; rispondere ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro. Centrali sono il secondo e il terzo requisito, con i quali si intende spingere dunque l’acquisto di macchine avanzate interconnesse al sistema di fabbrica e con altre componenti del ciclo di lavorazione, ovvero realmente un progetto Industry 4.0 per portare la produzione a livelli molto alti di automazione e interconnessione, non solo all’interno della fabbrica stessa, ma anche tra imprese che lavorano insieme, per esempio quelle della logistica.
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Manutenzione, monitoraggio, adattività Ma le macchine devono possedere almeno due delle tre seguenti caratteristiche, che rientrano nella sfera dei sistemi CyberFisici: consentire la telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto; il monitoraggio in continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante set di sensori e la loro adattività alle derive di processo; caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo. Si tratta di aspetti chiave delle opportunità offerte da una macchina Industry 4.0 non solo per una loro gestione intelligente, ottimizzata ed efficiente, ma del processo produttivo nel suo complesso. SUPPORTO A DISTANZA La prima caratteristica permette di remotare l’HMI, interagendo con il macchinario come se un operatore vi fosse di fronte, consentendo per esempio al costruttore di fornire a distanza un supporto costante e in tempo reale per la risoluzione di eventuali anomalie. Ma anche, sempre da remoto, di debuggare in tempo reale il ciclo macchina, ovvero il programma Plc,
con risparmi di tempo e risorsa, di aggiornarlo e di ricevere allarmi o avvisi in caso di malfunzionamenti o guasti, fondamentale anche per la manutenzione preventiva. Inoltre, permette alla macchina di inviare informazioni sul suo comportamento (cumulative) per effettuare analisi predittive. SENSORI PER IL CONTROLLO La seconda caratteristica richiede che la machina sia dotata di sensoristica per il monitoraggio costante delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo e, aspetto molto delicato da realizzare tecnicamente, che abbia una capacità adattativa alle derive di processo. Queste possono essere generate sia dalla parte meccanica, per esempio, un degrado meccanico, ma anche e soprattutto da derive ambientali. Quindi, fondamentale, ed è lì che va tutta la ricerca, sia dalla parte cliente sia alla parte del costruttore, è la validazione delle nuove variabili e le loro correlazioni al processo. Un’attività dove gioca un ruolo fondamentale l’analisi dei dati mediante l’intelligenza artificiale. Il gemello digitale Con l’ultima si richiede di poter effettuare una simulazione in vari scenari, per esempio un cambio stampo o un cambio pro-
duzione, del comportamento della macchina e della smart factory nella quale viene implementata, così da valutare a priori come ottimizzare il processo stesso e i parametri che lo caratterizzano. Si tratta in pratica di realizzare una digital twin, un gemello digitale della pressa, da dare al cliente che la userà per la sua simulazione con la quale va ad analizzare i diversi scenari: una funzione che aiuta i responsabili di produzione a pianificare in maniera molto più efficiente la produzione e i parametri di processo. STANDARD DI COMUNICAZIONE Per consentire alla macchina di espletare tali funzionalità un ruolo cruciale è giocato infine dagli standard di comunicazione e sono moltissimi quelli disponibili. IMG Macchine da sempre ha optato per l’utilizzo di sistemi con standard aperti, cioè che possono interagire con sistemi in maniera aperta, quali il Vnc, per il controllo e l’assistenza da remoto, l’Ftp, per il download e l’updload della ricetta di stampaggio, l’Opc-Ua, diventato il linguaggio universale Indusrty 4.0, per lo scambio di informazioni e dati in verticale tra macchine e sistemi e in orizzontale tra macchine e macchina. u L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
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MONDOGOMMA
Come pianificare un percorso vincente verso la digitalizzazione Giorgio Protti, executive manager di Tormalina, un dinamico system integrator che affianca le imprese nella scelta delle tecnologie per la smart factory, traccia le linee guida da seguire nella selezione delle soluzioni giuste per realizzare con successo un progetto di innovazione digitale
C
ome per i macchinari, sistemi e dispositivi, anche per quanto riguarda software, piattaforme e applicazioni, sono tantissime le soluzioni disponibili sul mercato che permettono alle imprese di realizzare la loro trasformazione 4.0. Orientarsi in questo universo di possibilità è abbastanza complesso, in particolare per le medie e piccole realtà che non dispongono di gradi competenze IT. SYSTEM INTEGRATOR Con sede a Milano, Tormalina è un system integrator informatico con una
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
consolidata esperienza nel settore IT & Industry che ha come mission di accompagnare le realtà del mondo industriale nel percorso di innovazione digitale, aiutandole nella selezione delle tecnologie e delle soluzioni in linea con le loro esigenze, sulla base della reale situazione operativa e degli obiettivi da raggiungere, garantendo tempi di attuazione dei progetti concreti e realizzabili. Progetti chiavi in mano, realizzati attraverso un approccio che rappresenta un’utile linea guida, più in generale, per tutte le aziende che vogliono avviare il loro percorso di innovazione.
UN PERCORSO DA PROGRAMMARE Quello della trasformazione digitale è infatti un percorso e come tale va affrontato: un passo per volta e avendo ben chiara la direzione da prendere. Il primo passo consiste nell’individuare le aree specifiche sulle quali intervenire. L’approccio di Tormalina parte pertanto da un’attività preliminare di asset management, nella quale vengono mappati tutti i processi aziendali che compongono l’intero ciclo della produzione e della supply chain. Attività che permette di evidenziare criticità, inefficienze nascoste, gap
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da colmare e quindi le aree da migliorare. Solo successivamente ci si rivolge alla tecnologia, andando a identificare la migliore disponibile per la specifica necessità. Nella scelta della tecnologia occorre tenere conto anche di altri fattori, come la dimensione dell’impresa, la sua organizzazione, la presenza o meno di esperti IT, la dotazione tecnologica esistente, in modo da calibrare al meglio la soluzione sulla realtà aziendale. QUANTIFICARE E PIANIFICARE L’INVESTIMENTO Scelta la tecnologia, bisogna ragionare sull’investimento, ovvero capire quale tipo di investimento fare o in quanti momenti farlo. Spesso le aziende sostengono spese rilevanti per soluzioni che vanno ben oltre le loro effettive necessità, ricche di moduli e funzionalità che poi non sanno gestire o addirittura non possono utilizzare perché la loro implementazione risulta complessa e richiede molto tempo. Che si tratti dell’implementazione del Mes per la raccolta dati, di un sistema per la manutenzione programmata o si altro, la strada corretta è procedere per fasi, sviluppando un progetto alla volta: definire un obiettivo concreto, concentrarsi su quell’area specifica, investire sulla tecnologia, implementarla, metterla in opera e quindi partire con lo step successivo. In questo modo si riducono i costi di implementazione e di gestio-
ne, l’impresa può definire con chiarezza l’investimento e ottenere un beneficio concreto e immediato in quanto la soluzione è subito messa in produzione. DALLO SHOPFLOOR ALLA CYBERSECURITY Tormalina con la sua proposta di tecnologie e servizi può intervenire in tutte le aree di ottimizzazione dei processi operativi delle imprese. Per quanto riguarda l’area produzione, per esempio, può offrire soluzioni che vanno dalle piattaforme IoT per l’interconnessione dei macchinari, sia di nuova sia di vecchia generazione, alle piattaforme Mes, dalle soluzioni per la schedulazione a quelle per la gestione della qualità e per la gestione della manutenzione programmata, preventiva e predittiva. Dispone di soluzioni per lo-
gistica integrata e gestione dei magazzini, per la cybersecurity, per la protezione delle informazioni e delle macchine, per la gestione della sicurezza dei lavoratori all’interno della fabbrica, e per la gestione della tracciatura dei materiali in ingresso e in uscita e della gestione accessi dei dipendenti. SELEZIONE DEI PARTNER Un’offerta che Tormalina ha selezionato negli anni sulla base di una serie di aspetti finalizzati a garantire alle aziende l’operatività nel breve medio e lungo periodo e salvaguardarne nel tempo l’investimento. Le tecnologie proposte sono infatti tutte basate sui principali standard del mercato, elemento strategico per consentire alle imprese di investire in futuro in digitalizzazione senza dover acquisire nuove piattaforme. Sono disponibili a livello internazionale, affidabili, perché tutte dalla consolidata esperienza nel settore, facili da integrare e con le funzionalità già disponibili, per abbattere tempi e costi di implementazione, e di fornitori che garantiscono supporto h24. A questo si aggiunge l’offerta di servizi, che vanno dalla preanalisi all’installazione, con personalizzazione delle tecnologie, al successivo supporto, fino alla formazione 4.0 e alla possibilità di fornire le stesse piattaforme come servizio per quelle realtà che non possono gestirle on site. u L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
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di Riccardo Oldani
Macchinari: il settore riparte con export e sostenibilità L’assemblea dei soci di Amaplast dello scorso 16 settembre ha di fatto confermato la ripartenza del settore macchine per la gomma e per la plastica, suffragata da dati lusinghieri di ordini ed export. Centrali i temi della sostenibilità e dell’economia circolare, soprattutto per la plastica, ma anche per la gomma. Un ambito in cui l’Italia eccelle per creatività e tecnologie e che, se adeguatamente sostenuto dalle decisioni della Commissione Europea, potrebbe rappresentare un’interessante opportunità di business per le nostre aziende
S
i è tenuta giovedì 16 settembre 2021, presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese, l’annuale assemblea dei soci Amaplast, l’associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria, che raggruppa circa 170 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma. Durante l’assemblea sono stati confermati il presidente Dario Previero e i due vicepresidenti Gabriele Caccia e Massimo Margaglione per il biennio 2021-2023.
MEGLIO DEL PREVISTO Previero ha illustrato nella sua relazione all’assemblea l’andamento dell’industria italiana delle macchine per plastica e gomma, commentando i risultati emersi dalla prima edizione dell’Indagine Statistica Nazionale, svolta del Centro Studi MECS-Amaplast tra circa 350 aziende costruttrici (con 13.000 addetti) che, nel 2020, hanno generato un fatturato di quasi 3,6 miliardi di euro, con una quota export del 76%. Il bilancio di settore risulta meno ne-
gativo di quanto si potesse temere dopo i mesi più complicati della pandemia, grazie al recupero messo a segno dalle aziende già negli ultimi mesi dell’anno che, rafforzato dalla crescita realizzata nel primo semestre 2021, conferma la solidità e il dinamismo del comparto. Per i mesi a venire c’è fiducia, anche alla luce dei segnali positivi che si osservano in vari mercati e applicazioni. DAI SOSTEGNI ALLA SOSTENIBILITÀ Previero ha inoltre ricordato i temichiave con cui si confrontano le aziende del settore: dalle riforme e sostegni attesi per superare definitivamente la crisi alla transizione ecologica; dalle problematiche di approvvigionamento di materiali e componentistica, nonché di reperimento di personale qualificato, alla trasformazione digitale ai nuovi modelli di business post-pandemia. Dario Previero ha infine richiamato le complesse problematiche affrontate in ambito fieristico e il percorso di sinergia associativa ormai pienamente implementato con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio). I DATI DI SETTORE Il bilancio del difficile anno della pandemia si è rivelato meno negativo di
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
MACCHINE
MECCANICA STRUMENTALE - FATTURATI IN MILIONI DI EURO
Macchine e stampi per materie plastiche e gomma Macchine per ceramica Macchine e accessori per la lavorazione del legno Macchinari per l'industria grafica Macchinari per l'industria tessile Macchine per calzature e pelletteria Macchine per confezionamento e imballaggio Macchine utensili per metalli e automazione Macchine per il marmo Macchine per la lavorazione del vetro Macchine per fonderia
Le barre blu, contraddistinte anche dall’indicazione dei valori, rappresentano l’andamento del settore macchine e stampi per la plastica e per la gomma. Dati Amaplast - Prima indagine statistica nazionale 2020. quanto ci si potesse attendere, grazie alla ripresa che ha segnato un’accelerazione nell’ultimo trimestre, mitigando così il risultato finale. Il recupero riscontrato alla fine del 2020 è proseguito nel primo semestre 2021, con un incremento del fatturato di undici punti rispetto allo stesso periodo del 2020; gli ordini hanno registrato un consistente +46% e l’export ha segnato un +25%, grazie alla crescita a due cifre delle vendite verso destinazioni primarie quali Stati Uniti, Germania, Cina, Polonia. Anche la domanda del mercato interno appare in forte ripresa, con una maggiore propensione agli investimenti frutto degli incentivi previsti dai piani di politica industriale.
L’INDAGINE STATISTICA NAZIONALE Sono stati inoltre presentati i principali risultati emersi dalla prima Indagine Statistica Nazionale, svolta dal Centro Studi MECS-Amaplast, con il censimento di circa 350 aziende italiane costruttrici di macchine, attrezzature e stampi per plastica e gomma, che danno lavoro a oltre 13.000 addetti e che nel 2020 hanno generato un fatturato di quasi 3,6 miliardi di euro, con una quota export del 76%. Dal punto di vista territoriale, la maggior parte delle aziende (il 55% circa) è localizzata in Lombardia, in primo luogo nelle province di Milano, Varese e Brescia; segue l’Emilia-Romagna con il 15%, il Veneto con il 13% e il Piemonte
con il 10%. Un approfondimento in più rispetto al passato è quello dei settori clienti dei costruttori di macchinari: al primo posto l’imballaggio con il 43% del totale (31% alimentare e 12% nonfood), seguito dall’automotive con il 19% e dall’edilizia (9%), solo per citare gli sbocchi di maggiore rilievo. Quanto alle tecnologie, il 18% del fatturato è rappresentato dal segmento estrusione; al secondo posto gli ausiliari e le macchine a iniezione con il 12% ciascuno, quindi stampi/filiere per plastica con il 9%. I GIOVANI E LA FORMAZIONE Un tema molto sentito anche dalle aziende del comparto rappresentato da Amaplast è la difficoltà nel reperiL’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
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MONDOGOMMA
Imballaggio alimentare Imballaggio altro Automotive Edilizia Medicale Agricoltura Elettronica ed elettrotecnica Casalinghi e giocattoli Altro
re personale qualificato, scontando anche la concorrenza di altri settori per i quali le nuove generazioni avvertono maggiore attrazione. Amaplast ha quindi avviato a marzo la campagna social “Candida il tuo talento” per presentare ai giovani l’industria italiana delle macchine per plastica e gomma, la sua capacità di innovazione tecnologica e le opportunità di impiego che essa offre, sensibilizzandoli a valutare un percorso di studi propedeutico all’ingresso nelle aziende del settore. UN DATABASE DI CANDIDATI Inoltre, si invitano i diplomati e laureati in discipline tecnico-scientifiche (meccanica, elettrotecnica, informatica, meccatronica ecc.) in cerca di lavoro a inviare la propria candidatura attraverso un’apposita piattaforma. Si è così costituito un database di circa 120 curricula a disposizione delle aziende associate che intendano assumere nuove figure professionali. Sempre in materia di forza-lavoro, per rafforzarne la disponibilità qualificata, è stato da poco firmato un accordo quadro tra l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e ACIMAC, AMAPLAST e UCIMA per attività di ri30
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
cerca, attività di formazione, dottorati di ricerca, attività di supporto di startup Innovative. UNA TAVOLA ROTONDA SUL “GREEN” L’assemblea si è conclusa con una sessione aperta al pubblico e ai giornalisti sul tema “Sostenibilità 4.0”. Come d’abitudine in queste occasioni il focus è stato sulla plastica, ma è fuori di dubbio che anche i processi e l’industria di trasformazione della gomma nei prossimi anni dovranno confrontarsi con i temi del minor impatto ambientale e dei cambiamenti climaici. In particolare, è stato Giovanni Regano, analista del centro studi MECS-Amaplast, a illustrare una ricerca condotta dalla società di analisi Global Data, sulla percezione che i consumatori hanno dell’impatto dei polimeri plastici e del loro riuso e riciclo. VERSO IL MONOMATERIALE «Oggi», ha detto Regano, «le persone hanno più che mai la facoltà di scegliere prodotti più ecosostenibili e la pandemia le ha spinte ad essere ancor più consapevoli e selettive. Il 37% dei consumatori europei e il 32% di quelli
asiatici affermano di preferire prodotti derivanti da una filiera etica. Sensibilità invece pressoché inesistente, al momento, tra i loro “colleghi” nordamericani. A questo orientamento seguono anche normative sempre più restrittive riguardo all’uso della plastica, soprattutto per quanto riguarda le confezioni alimentari, che sempre di meno saranno in polimateriale, per facilitarne la raccolta differenziata e il riutilizzo». PROCESSI DI RECUPERO Anche l’Unione Europea punta sempre di più a un’economia circolare per ridurre al minimo sprechi e impatti sull’ambiente. In quest’ottica la filiera delle plastiche è impegnata, come ha spiegato Camillo Rovida, consulente di Amaplast, nello sviluppo di tecnologie di riciclo chimico e fisico complementari al riciclo meccanico. Rovida ha spiegato come si punti soprattutto su «depolimerizzazione e sulla pirolisi e anche sulla riduzione degli input di frazioni di petrolio nella produzione dei vari monomeri. La ricerca ora mira a ridurre la quantità di anidride carbonica generata dalla pirolisi, anche mediante l’utilizzo di catalizzatori». Resta da vedere quanto spazio verrà dato, in fu-
Fonte: dati Amaplast - Prima indagine statistica nazionale 2020.
DISTRIBUZIONE DEL FATTURATO PER SETTORE CLIENTE NEL 2020
MACCHINE
turo, all’impiego di processi di trasformazione termica nel trattamento delle plastiche (e anche delle gomme), vista la tendenza a considerare qualsiasi tipo di combustione come dannoso dal punto di vista dell’impatto sul clima. ECCELLENZE ITALIANE Definire con certezza le tecnologie per il trattamento è fondamentale anche per orientare la raccolta e separazione del rifiuto plastico. Punto su cui è intervenuto Marco Versari, presidente di Biorepack, l’ultimo tra i consorzi nati nella filiera Conai, «il primo al mondo sul fine vita delle plastiche riciclabili e compostabili». Secondo Versari, l’Italia, particolarmente virtuosa nella raccolta del rifiuto differenziato, «ha creato un modello, una filiera che ora possiamo esportare nel mondo. L’Europa non pare averlo capito appieno e sta dando troppa enfasi alla biodegradabilità, alla libertà di utilizzare so-
stanze che si cancellano nell’ambiente. Ma plastiche riciclabili e compostabili non sono fatte per essere buttate nell’ambiente. Devono comunque essere trattate, con tecnologie che sono state sviluppate in Italia prima che in ogni altro luogo. L’invito è quindi a sostenere tecnologie e aziende italiane del settore. IMPARARE DAGLI ERRORI Anche per non ripetere sanguinosi errori commessi nel passato, ricordati da Walter Ganapini, storico ambientalista e membro del comitato scientifico dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. «È incredibile», ha detto Ganapini, «come questo paese tenda a diventare il cimitero dell’innovazione. Nel 1990 già si sperimentava in Italia, in Enimont, l’utilizzo dei rifiuti plastici nel bitume per gli asfalti stradali. Vennero fatti piani regionali per raccogliere i rifiuti plastici per integrarli in quel ciclo, ma poi
non se ne fece nulla, perché per oscuri motivi si preferì la strada della valorizzazione termica dei rifiuti plastici, dove poi si sono inseriti interessi di ogni tipo, compresi quelli della criminalità ambientale». D’altro canto un’azione è necessaria e urgente, perché i livelli di anidride carbonica nell’atmosfera sono a un livello allarmante. E inoltre, ha ricordato Ganapini, «occorre fare attenzione alle soluzioni che in realtà sono soltanto “greenwashing”». RICERCA SUL PACKAGING Osvaldo Bosetti, direttore industriale Europa di Goglio Spa, ha infine fatto il punto sull’evoluzione dei packaging monomateriale che si stanno sviluppando per sostituire quelli multistrato, complessi da separare e riciclare. «L’obiettivo», ha detto, «è realizzare questi imballaggi a livello industriale con costi concorrenziali e con la capacità di
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MACCHINE
MONDOGOMMA
Distribuzione del fatturato per famiglie di macchine, dettaglio 2020 Quota % Totale
Totale €
Estrusione film/foglie/ lastre
47.327.343
365.323.283
412.650.627
5,5%
13,4%
11,5%
Estrusione tubi/profili
24.760.102
65.899.872
90.659.974
2,9%
2,4%
2,5%
Estrusione, altre
18.539.429
64.837.011
83.376.441
2,2%
2,4%
2,3%
Estrusione, attrezzature a valle
22.196.579
27.459.058
49.655.636
2,6%
1%
1,4%
189.099.244
236.629.592
425.728.836
22%
8,7%
11,9%
Macchine per soffiaggio
46.433.538
201.201.496
247.635.033
5,4%
7,4%
6,9%
Termoformatrici
24.347.549
84.639.900
108.987.449
2,8%
3,1%
3%
Saldatrici
45.677.196
36.321.803
81.988.999
5,3%
1,3%
2,3%
Recupero/ riciclo
20.426.494
193.250.000
213.676.495
2,4%
7,1%
6%
118.249.258
327.121.660
445.370.918
13,8%
12%
12,4%
Macchine e stampi per gomma
29.269.343
165.309.870
194.579.213
3,4%
6,1%
5,4%
Stampi/Filiere per plastica
72.158.874
252.414.682
324.573.556
8,4%
9,2%
9%
Altre macchine
199.307.716
709.743.400
909.051.116
23,2%
26%
25,3%
Totale
857.792.664
2.730.151.627
3.587.944.291
100%
100%
100%
Ausiliari
garantire una shelf life ai prodotti paragonabile a quella dei materiali tradizionali. I tempi per arrivare a mercato non sono lunghi, specialmente per prodotti in polietilene o poliolefine. La ricerca riguarda anche materiali compostabili, il cui sviluppo è però più indietro». Una cosa è certa, osserva Bosetti: «La vendita del prodotto alimentare sfuso non sarà la risposta per ridurre l’impiego di plastica, perché vanno consideL’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
rati, nel comparto alimentare, anche aspetti di sicurezza, igiene e conservazione di prodotti sterilizzati che solo i materiali plastici possono garantire al cento per cento OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO Chiudendo l’incontro, il presidente di Amaplast, Dario Previero, ha ricordato come «per noi costruttori di macchine il cambio di scenario è sempre un’op-
Fonte: Amaplast - Prima indagine statistica nazionale 2020.
Quota % Export
Export €
Macchine a iniezione
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Quota % Italia
Italia €
portunità. Quando si verificano rivoluzioni epocali, concettuali e sociali, si aprono le sfide, che bisogna saper cogliere, con la capacità di innovazione che il nostro settore ha sempre dimostrato di possedere. La nostra categoria è molto brava a riconoscere queste opportunità. Non abbiamo soluzioni o capacità di prevedere il futuro, ma certamente abiamo capacità di interpretare i tempi e trovare soluzioni». u
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I processi produttivi stanno sempre di più cercando la strada del minore impatto ambientale e della riduzione di sprechi e di emissioni. Non fa eccezione il settore della gomma. In particolare, nel campo dell'estrusione i macchinari utilizzati si stanno rivelando sempre di più utili non soltanto per le attività tradizionali, ma anche per la devulcanizzazione, con nuove prospettive per il riutilizzo di molti elastomeri. In questa rassegna una serie di novità e soluzioni per migliorare i processi e renderli sempre più amici dell'ambiente
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
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FOCUS
C2
L'arte di revisionare macchinari usati
L
a C2 srl è un'azienda meccanica, con sede a Vigevano, in provincia di Pavia, che ha maturato un’esperienza di oltre 40 anni nel settore del macchinario per la lavorazione della gomma. Tra le altre attività, revisiona completamente, nel rispetto delle normative di sicurezza vigenti, qualsiasi macchinario per il settore gomma, comprese le trafile per l'estrusione. Tutte le lavorazioni vengono eseguite nell'officina dell'azienda. Durante la revisione vengono considerate innanzi tutto le richieste del cliente inerenti a specifici aspetti o problemi della lavorazione. Vengono approntate viti a tolleranza iniziale e, soprattutto, profili a disegno dell'utilizzatore. Per quanto riguarda il cambio del filtro, la soluzione adottata da C2 consiste nell'installazione di un bloccaggio testa a "clip-clap", che consente una maggiore rapidità di intervento durante le fasi di manutenzione. I quadri elettrici di nuova costruzione, preparati internamente dai tecnici dell'azienda, vengono corredati di inverter per una maggior versatilità della velocità produttiva. In questi mesi successivi alla fase acuta della pandemia anche C2, come tutte le aziende del settore, riscontra una notevole difficoltà a reperire il materiale necessario a effettuare una buona revisione. Finora però, dicono in azienda, «siamo riusciti ad accontentare le richieste, sempre più puntuali e precise, della nostra clientela». C2 può contare anche su un deposito rifornito di macchinari usati di varie taglie e dimensioni, con cui riesce a soddisfare completamente le esigenze dei suoi clienti. u
www.c2macchinegomma.it 36
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
ESTRUSIONE
Colmec
La nuova gamma all'insegna della "rivoluzione verde"
A
Anche durante il periodo più buio del Covid, Colmec non ha mai smesso di investire nello sviluppo tecnologico, ponendo particolare attenzione al tema della sostenibilità. Dopo più di due anni di ricerca, sviluppo e test sul campo, infatti, l'azienda, certificata ISO 9001, 14001 e 45001, ha presentato la sua nuova gamma di linee di estrusione e vulcanizzazione di tubi e profili in gomma e silicone a basso consumo energetico. Una “rivoluzione verde” che pone il produttore di Busto Arsizio (Varese) come benchmark del mercato. Il rinnovamento ha coinvolto tutti gli aspetti della linea: dall’estrusore alla revisione completa dei forni, alla gestione software integrata. Il nuovo estrusore è ottimizzato per ridurre il consumo dell’acqua, risorsa preziosa, con conseguente diminuzione della potenza riscaldante. Allo stesso modo il suo software dedicato integra e gestisce in tempo reale i dati in arrivo da tutti i sensori di cui è dotato allo scopo di ridurre al minimo le dispersioni termiche. In sostanza, il nuovo estrusore riesce a produrre gli stessi kg/h con una riduzione dei consumi di circa il 20-25% rispetto al sistema tradizionale. Il forno, cuore della vulcanizzazione, è stato completamente riprogettato. Oggi è possibile combinare l’alta resa produttiva data dall’alta velocità dell’aria, tecnologia già utilizzata da Colmec, con il recupero del calore espulso dai camini del forno per preriscaldare la nuova aria di reintegro. Questo, non solo mantiene stabile la densità dell’aria all’interno della camera di vulcanizzazione, aumentando la qualità della vulca-
nizzazione, ma garantisce un notevole risparmio energetico. Questa nuova canalizzazione dell’aria ha permesso a Colmec di sfruttarla per creare una barriera che blocca termicamente la fuoriuscita di energia dal forno. Anche in questo caso la riduzione dei costi di energia supera il 30% a pari velocità produttiva. u
www.colmec.it L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
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ESTRUSIONE
FOCUS
Comerio Ercole
L'estrusione per il recupero di gomma dai PFU
L
roseguono gli investimenti di Comet in ambito mescole silia produzione di manufatti di qualità da scarti è la sfida del riciclaggio nel settore degli elastomeri. Con una produzione globale di 1-1,5 miliardi di unità all'anno, la gomma da pneumatici fuori uso (PFU) offre un bacino enorme di materia prima seconda (MP2). Il riciclaggio della gomma da PFU si sta evolvendo in un vero e proprio settore, a risparmio energetico e commercialmente redditizio. È muovendo da queste premesse che Comerio Ercole, in collaborazione con Polygummi, ha sviluppato un rivoluzionario sistema di estrusione per il
riciclo della gomma da PFU o da articoli tecnici in genere. Anche rifiuti termoplastici, non-tessuti, fibre minerali, segatura di legno, polvere di cuoio possono essere lavorati con tale sistema. L'impianto, denominato ETP®, è basato su uno speciale estrusore monovite con dispositivo di vuoto provvisto di camera di mescolazione brevettata, in cui le cariche vengono omogeneizzate con una matrice termoplastica. Il sistema è progettato e realizzato affinché la carica non venga alterata termicamente, grazie a opportuni sistemi di raffreddamento e degasaggio. Il processo si completa con una fase di stampaggio a compressione oppure con una calandra calibratrice, con diverse opzioni di tavola, e poi con unità di taglio sfridi e raccolta prodotto (a rotoli o in lastre). I campi di utilizzo dei manufatti ETP, alcuni dei quali in fase di sviluppo, comprendono edilizia, sport, zootecnia, mobilità e sicurezza stradale, trasporti pubblici e relative infrastrutture, calzature e altri ancora. u
www.comercole.it 38
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MAGGIO 2021
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FOCUS
Maris
Devulcanizzare la gomma per riutilizzare gli scarti
L
a devulcanizzazione è un processo di rottura selettiva dei legami S-S e C-S dell’elastomero che apporta solo una limitata degradazione della struttura polimerica (legame C-C). La Maris, attiva da oltre 10 anni nel settore, ha sviluppato un processo sinergico termo-meccanico (senza l’ausilio di additivi chimici), che comporta il passaggio della gomma da un sistema elastomerico-reticolato (gomma vulcanizzata) ad un sistema plastico-non reticolato (gomma devulcanizzata). La devulcanizzazione termo-meccanica è possibile perché i legami S-S, C-S e C-C hanno diverse caratteristiche; una sensibile differenza in termini di costante elastica di legame (kcc≈100 > kcs > Kss≈3) ed un’energia di legame differente (rispettivamente 270, 310, 370 kJ/mol). Grazie all’opportuna combinazione di energia termica ed energia meccanica è possibile rompere selettivamente i legami S-S e C-S. Mediante il processo di devulcanizzazione Maris, è possibile processare le seguenti tipologie di gomme: PFU – Pneumatici fuori uso; pneumatici auto, camion e fuoristrada, ACM – gomma poliacrilica; BR – butadiene; EPDM – monomero di etilene propilene diene; FKM – fluorelastomeri; IIR – gomma butilica; IR – gomma isoprenica; NR – gomma naturale; Q – gomma siliconica; SBR – stirene-butadiene Da analisi chimiche e reologiche effettuate sul materiale devulcanizzato a base NR-IR, si rileva che, da questo processo, si ottiene una resa di devulcanizza-
IR Vergine
Modulus at 100% (M Pa)
0.95
0.90
Modulus at 300% (M Pa)
1.78
1.75
22.91
19.94
Elongation at break (%)
891
835
IRHD Hardness
67.1
62.2
Elastic Yield
48.4
42.8
Tensile strength (M Pa)
zione pari al 70-80%. Inoltre, è possibile riutilizzare in generale il materiale devulcanizzato dal 15 al 50% nella stessa applicazione di origine e in funzione dell’utilizzo finale del materiale è possibile aumentare la percentuale di materiale devulcanizzato nel compound finale (sopra il 50%). In termini di proprietà meccaniche del compound finale, nella tabella qui sopra si confronta un compound vulcanizzato a base IR (100% vergine) e un compound vulcanizzato che contiene il 40% di IR devulcanizzata, utilizzati per la stessa applicazione e vulcanizzati allo stesso modo. Dalla tabella si evidenzia che le perdite in termini di proprietà meccaniche del sistema vergine-devulcanizzato sono trascurabili e comparabili con il prodotto vergine e ciò conferma ulteriormente l’efficacia di questo processo termo-meccanico per la devulcanizzazione della gomma. La devulcanizzazione consente, quindi un uso efficace dei rifiuti in gomma vulcanizzata, consentendo di ottenere una materia prima seconda, riducendo i costi e il consumo di materiale vergine. u
www.mariscorp.com 40
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
IR Devulcanizzato (40 %) Vergine (60 %)
ESTRUSIONE
PAF Group
Vulcanizzazione ibrida irraggiamento-convezione
D
MA Heat Technology è la divisione della PAF Group che si occupa della progettazione, costruzione e installazione di linee di vulcanizzazione e forni post-curing, tra i più moderni e performanti oggi presenti nel mercato, dagli estrusi in gomma al silicone. Tutte le linee sono modulari e adattabili alle esigenze di ogni cliente, dalla tipologia di prodotto trattato alle dimensioni dell’impianto. L’esclusiva linea DMA per gomma e silicone è un tunnel con flusso ad altissima efficienza di aria calda in combinazione con un sistema ad irraggiamento.
• sistema di tensionamento automatico dei nastri del forno e del profilo in uscita dalla linea • sistema esaustore fumi interni • breve tempo per raggiungere la temperatura di esercizio ed avvio ciclo produttivo • rilevazione automatica ed archiviazione dei consumi relativi al lotto di produzione effettuato • altissimo rendimento e consumi energetici ridotti. u
Questo particolare sistema di trasferimento del calore permette di raggiungere rendimenti senza pari nel mercato. Caratteristiche principali della linea: • sistema di allarme in caso di rottura del nastro • gestione ed impostazioni multiple delle temperature in modalità indipendente lungo il tunnel • ispezionabilità totale del tunnel per pulizia interna tramite porte ad apertura automatica • temperature impostabili fino a 450 °C • velocità di produzione fino a 50 m/min • sistema di raffreddamento ad aria integrato nella parte bassa della linea per un maggior risparmio di spazio nello stabilimento produttivo
www.pafgroup.eu L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
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ESTRUSIONE
FOCUS
Rubber Trade
Raffreddamento di alta qualità dopo l'estrusione
N
ell’ambito dei processi di estrusione per la produzione di mescole nel formato di striscia continua, l’esigenza di raffreddare e raccogliere il prodotto finale garantendone il mantenimento della qualità e delle caratteristiche fisiche ottenute in uscita dall’estrusore, pur essendo evidente, è spesso anche trascurata. Durante il raffreddamento devono essere garantite la stabilità e l’uniformità del processo all’interno del batch-off, oltre che un trattamento “gentile” della striscia. Queste caratteristiche sono necessarie soprattutto durante i primi secondi dopo l’uscita dalla testa di estrusione, quando la temperatura del materiale scende rapidamente. In queste fasi, differenze nella tensione della striscia possono incidere sulla sua geometria definitiva in termini di spessore e larghezza, mentre la scarsa accuratezza nella fase di asciugatura può provocare accumuli indesiderati di antiadesivo sulla sua superficie. Trattandosi in definitiva di un materiale semilavorato, questi inconvenienti potrebbero sembrare trascurabili ma in
realtà non è così. Oggi la massima qualità deve essere ricercata in ogni dettaglio del processo di produzione. La soluzione che garantisce una totale uniformità di processo e un trattamento della striscia che sia uguale e costante in ogni sua parte è rappresentata dal raffreddatore STC di Rubber Trade Machinery (nella foto). Questo innovativo batch-off raffredda le mescole provenienti da estrusore in due fasi, prima ad acqua a temperatura controllata e poi ad aria durante l’avvolgimento su un aspo rotante con controllo della tensione di traino. All’interno del tunnel di raffreddamento il trasporto della striscia avviene senza alcuna azione meccanica e la forte ventilazione presente garantisce la totale assenza di acqua ed accumuli di antiadesivo alla fine del processo. Per quanto riguarda la raccolta finale, Rubber Trade Machinery è in grado di fornire ogni tipo di formato con una raccolta ad elevatissima precisione e in modalità completamente automatica, senza necessità di intervento manuale o cali di produttività durante il ciclo di cambio cassa. u
www.rubbertrademachinery.it 42
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MAGGIO 2021
ESTRUSIONE
FOCUS
Sermac
Forni a tunnel Air-Jet per linee ad alta produzione
N
el settore gomma, grazie alle competenze acquisite sul campo, in oltre 30 anni di collaborazione con le aziende del distretto industriale del Sebino, nonché con numerosi partner internazionali, che operano su scala mondiale. I forni a tunnel serie AIR-JET per linee di estrusione ad alta produzione sono ventilati, modulari per linee di estrusione ad alta produzione di profilati in gomme, siliconi e per tutti i materiali in genere. Hanno la caratteristica di avere la camera interna in acciaio inox, il coperchio di accesso alla camera interna ad apertura elettro-pneumatica. Il riscaldamento con resistenze elettriche corazzate, di lunga durata ad alta efficienza, o con sistema ad irraggiamento IR e ventilazione forzata. Il sistema di isolamento a taglio termico di alta affidabilità per il massimo contenimento dei consumi energetici. Il nastro trasportatore può essere in fibra di vetro caricato o in acciaio inox. La regolazione della velocità del nastro trasportatore viene gestita direttamente dal quadro comandi.
Le lunghezze possono variare da 2,5 a 10 metri ed oltre. L’innovativo sistema di ventilazione e di termoregolazione a zone controllate garantisce un’uniformità termica in ogni punto del forno. Come tutti i forni Sermac, a bordo macchina vi è la possibilità di installare un pannello operatore o un PLC per connettere alla rete il dispositivo e accedere così le ultime agevolazioni fiscali 4.0. I primi forni a tunnel AIR-JET costruiti nel 2000 sono ancora perfettamente funzionanti e operativi, a garanzia della bontà costruttiva e di qualità della gamma forni Sermac. u
www. sermac.it 44
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
ESTRUSIONE
FOCUS
Suprema
Macchine ibride tra stampaggio ed estrusione
S
uprema Rubber Machinery è un produttore di macchinari per la gomma specializzato in presse a iniezione e pompe di estrusione. La mission aziendale è la progettazione e la realizzazione di macchine innovative per l’industria della gomma, in cui vengono combinate la tecnologia dell’iniezione con quella tipica dell'estrusione. Nascono in tal modo macchine ibride che trovano applicazione in particolari campi produttivi, sia nello stampaggio che nella produzione di tubi e profilati estrusi. Tra le applicazioni di maggiore impatto sviluppate negli ultimi tempi, la pompa di intrusione (foto sotto) è un estrusore-pompa ad alta capacità, che combinando una vite a geometria propellente a una tradizionale pompa a ingranaggi riesce a sviluppare una pressione molto elevata, mediamente superiore ai 500 bar. Questa macchina trova applicazione come riempitore di stampi di grande volume se equipaggiata con ugello e come estrusore ad alta pressione per rivestimento cilindri e tubi con strati molto
fini una volta equipaggiata con adeguate teste di estrusione e relative matrici. Sempre nel campo degli estrusori pompa Suprema offre anche un programma completo di pompe ad ingranaggi autonome o da accoppiare a estrusori (da 30 a 180 mm), singoli o bivite. Le pompe sono disponibili con volumi variabili da pochi centimetri cubi sino ai 2.500 kg/h, con ingranaggi lineari, a spirale oppure a lisca di pesce (foto sopra). Tra le applicazioni più interessanti, il filtraggio mescole gomma a caldo o freddo, la preformatura di precisione e il retrofit di estrusori per la stabilizzazione della portata e l’incremento di produttività. Suprema è peraltro una delle prime aziende a realizzare macchine idonee a processare gomma rigenerata e fornisce attraverso propri partner anche linee complete di estrusione complete di forni ad aria calda e microonde (foto a destra). u
www.supremamachines.com 46
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MAGGIO 2021
RubbeRevolution Lavoriamo con l'ambizione di tracciare un'evoluzione nel mondo delle mescole, dimostrando che tutto è perfezionabile. È per questo che siamo alla ricerca continua di soluzioni in grado di dimostrare che da ogni ricetta possono nascere una o più versioni che "rivoluzionano" la prima, potenziando e arricchendo le attuali formulazioni, perchè se si vuol vincere la competizione non basta essere preparati, bisogna essere soprattutto reattivi ai cambiamenti.
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ESTRUSIONE
FOCUS
UTH
Pompe a ingranaggi per filtraggio ed estrusione
G
li estrusori con pompa ad ingranaggi hanno dimostrato di essere la risposta alle sfide presentate dal filtraggio e dall’estrusione di precisione di gomma e silicone mediante processi che siano allo stesso tempo delicati verso il materiale ed economicamente vantaggiosi. L’innovativo estrusore a ingranaggi roll-ex® prodotto da UTH è progettato per adattarsi a fasi di processo così sensibili. I vantaggi in termini di tecnologia di processo risiedono nel trattamento del materiale in maniera particolarmente delicata, anche in applicazioni ad alta pressione. Il sistema modulare roll-ex® permette il filtraggio fine sia in linea che fuori linea. Grazie alla sua ridotta lunghezza, l’unità di filtraggio roll-ex®, accoppiata ad un’unità TRF (two-roll feeder) può essere facilmente integrata nella linea di mescolazione o in altre linee di produzione esistenti.
Grazie alla sua costruzione modulare, è possibile utilizzare differenti sistemi di alimentazione a seconda delle applicazioni, quali estrusori a vite o a doppia vite conica. La produttività delle pompe a ingranaggi standard varia da 70 kg/h fino a 10.000 kg/h. Il sistema roll-ex® permette facili operazioni di pulizia e una lavorazione confortevole per l’operatore. L’estrusione di precisione è un altro campo di applicazione degli estrusori a ingranaggi roll-ex® che, grazie alla loro avanzata tecnologia, possono essere utilizzati a pressioni di esercizio fino a 800 bar. In quest’area, UTH fornisce linee complete (foto sotto) che rappresentano la soluzione per la produzione di cavi rivestiti in gomma, filati, o componenti in fibra. Lo speciale sistema di estrusione roll-ex® permette di processare il materiale in tutti i formati comunemente utilizzati negli impianti di produzione nelle principali fasi della lavorazione, quali strisce, lastre, granulati o blocchi. u
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA MAGGIO 2021
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DALLE AZIENDE
di Gianpaolo Brembati
Un percorso di successo verso l'innovazione Nata nel 2001, Evercompounds festeggia quest’anno i suoi primi 20 anni di vita all’insegna di sviluppo e innovazione. Un percorso che ha visto la progressiva adozione di nuovi macchinari e di un approccio sostenibile, orientato alla riduzione al minimo degli scarti. A tutto questo si aggiunge la spinta all’internazionalizzazione, che all’apertura nel 2015 di una sede negli Usa farà seguire il prossimo anno il ritorno alle più importanti fiere di settore
La sede di Evercompounds a Fusignano, in provincia di Ravenna.
N
el 2001 la CM Manzoni, consolidata da 36 anni sul mercato delle mescole di gomma nera e colorata, si rese conto che la sua produzione richiedeva ormai nuovi spazi, che rispondessero alle crescenti esigenze di espansione. Con l’acquisizione, sempre a Fusignano (Ravenna) dove ha sede il gruppo, dell’area di proprietà del gruppo Phoenix, nacque così Evercompounds, che si focalizzò da subito sul settore dell’articolo tecnico, alla luce delle crescenti richieste di mescole in quest’ambito. All’inizio dell’attività produttiva si costituì un team integrato con il personale proveniente dall’acquisita VIG di
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L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
Mescola in granuli.
MESCOLAZIONE
Castel Maggiore, che nel suo stabilimento produceva già mescole colorate, dando così nuovo impulso alla produzione di mescole preesistenti, per esempio per il settore elettrodomestico (oblò lavatrice). Nello stesso tempo fu avviata la produzione di mescole per i tubi di Caterpillar, in precedenza presente nello stabilimento di CM Manzoni, ma ampliata sulla linea produttiva di Evercompounds.
Profili estrusi realizzati con mescole Evercompounds.
UNO SVILUPPO PROGRESSIVO Nel corso degli anni seguenti i volumi di produzione aumentarono considerevolmente, anche per supplire alla difficoltà di CM Manzoni nell’esaudire le richieste del mercato, a causa della ristrettezza del suo sito produttivo: nel 2015/2016 fu così deciso di potenziare ulteriormente la produttività di Evercompounds, con il trasferimento di una linea della CM Manzoni. Oggi, il polo produttivo è così suddiviso: 2 linee nello stabilimento di CM Manzoni, una dedicata
Mescola lavorata al mescolatore chiuso.
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
51
DALLE AZIENDE
Mescole nere e bianche in festoni (foto sopra e foto sotto). alle mescole nere e una alle mescole colorate, e 6 linee in Evercompounds (4 in Italia e 2 negli Usa). Questa situazione di dominanza nel gruppo ha fatto sì che in Evercompounds si siano concentrate le strutture organizzative comuni tra cui, particolarmente importante, il centro Ricerca & Sviluppo, che lavora per tutte le aziende di CM Manzoni, compresa Evercompounds LLC in USA. L’IMPEGNO IN RICERCA E SVILUPPO Lo sviluppo attuato nell’ambito tecnico ha cambiato drasticamente la situazione del 2012, quando solo due persone lavoravano in R&D e Flavio Venturoli svolgeva il ruolo di tecnologo in CM Manzoni. Sotto la responsabilità di quest’ultimo l’organico è stato portato a otto persone che seguono gli sviluppi nei diversi settori applicativi delle mescole di Evercompounds (tubi, articoli tecnici, cavi, farmaceutico e altri settori) e di CM Manzoni (pneumatici, nastri trasportatori, e altri). Questo focus nella ricerca e nell’innovazione ha avuto la sua mas52
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
sima espressione nel 2020 quando, in seguito a un investimento da due milioni di euro, è stato realizzato un nuovo laboratorio per test e analisi, cuore del reparto di Ricerca & Sviluppo, esteso su 1.000 metri quadri. PERCORSO DI CRESCITA Tra i passi più importanti compiuti di recente da Evercompounds spicca il rinnovamento del parco macchine: dal 2005 sono stati installati due mescolatori da 250 litri, a cui si è aggiunto un terzo nel 2011 per le mescole colorate, e un altro ancora da 135 litri tre anni fa, molto versatile. L’attuale parco produttivo costituito da quattro linee, che continuano ad essere aggiornate per effetto della politica di investimenti della società in tecnologia di mescolazione e delle opportunità offerte dal piano Industria 4.0, utilizzate sia per il parco macchine che per le apparecchiature di laboratorio. Altro passo fonda-
Mescola trafilata.
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Mescolatore interno compenetrante ad interasse variabile tipo ITM-CV. DA 20 A 440 LITRI.
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DALLE AZIENDE
mentale è stata poi l’internazionalizzazione, avviata nel 2015 con l’apertura dello stabilimento Evercompounds LLC negli USA. RINNOVAMENTO NEL SOFTWARE E NELLE PERSONE Per quanto riguarda la tipologia delle mescole prodotte, vengono praticamente seguiti tutti i settori industriali, dall’automotive ai tubi, dall’articolo tecnico all’elettrodomestico, dall’edilizia ai cavi, dal farmaceutico alla ricostruzione battistrada: tutto questo viene realizzato con una forza lavoro che conta 150 persone in Italia, e 40 negli USA. Molto importante è stato il cambio del gestionale, attuato dal 2017, che ha richiesto la riorganizzazione di tutta la parte uffici dell’azienda e soprattutto del personale, con nuove figure e nuove leve che, anche in seguito ai pensionamenti avvenuti nel frattempo, hanno contribuito ad abbassarne considerevolmente l’età media.
MESCOLAZIONE
duttivi, concentrandosi su sicurezza ed ambiente di lavoro, con particolare attenzione alla gestione dei macchinari e delle aree interne dell’azienda. Pensando, inoltre, alla sicurezza informatica presente e futura, vengono rinnovati periodicamente i pacchetti di protezione e si adottano tutti i miglioramenti ideati per facilitare il lavoro non in presenza, con aumento di videoconferenze con clienti e fornitori, il che ha permesso di ridurre del 50 % gli appuntamenti fuori sede. PRESENZA ALLE FIERE Probabilmente le fiere, riorganizzate
in questi due anni di pandemia Covid per lo svolgimento nel 2022 (DKT e K2022) e nel 2023 (Plast), saranno molto frequentate per la voglia dei vari operatori del settore di rincontrare i produttori di macchine e materie prime, nonché i clienti e i fornitori, e di recuperare, anche psicologicamente, una situazione di normalità sospesa per troppo tempo. Evercompounds prevede quindi una presenza mirata alle fiere dei prossimi anni, che offrano concrete opportunità di acquisizione di nuovi clienti e nuovi mercati o, comunque, interessanti seminari tecnici a cui partecipare. u
AMBIENTE E APPROCCIO “GREEN” Le problematiche ambientali sono prese in seria considerazione da Evercompounds, che si è dotata di una propria politica ambientale come elemento fondamentale per la sua azione di sviluppo e di presenza sul mercato. L’obiettivo è integrare il sistema di gestione ambientale nell’organizzazione interna dell’azienda e migliorare continuamente le proprie prestazioni ambientali con l’adozione di metodologie specifiche di controllo e di audit. Un aspetto importante in merito è costituito, sulla scia delle tendenze green, dalla gestione degli scarti di produzione, che l’azienda è molto attenta a ridurre il più possibile attraverso il controllo del processo produttivo. Analogo passo è stato avviato con alcuni cliente, con cui sono in programma collaborazioni mirate all’eliminazione degli scarti. SICUREZZA DEI PROCESSI E CYBER Evercompounds lavora continuamente per migliorare i processi pro54
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
Mescola lavorata al mescolatore aperto.
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TACCUINO
NEWS
Dati sulla produzione industriale in Italia. Le ultime statistiche Istat aggiornate ad agosto 2021
S
econdo gli ultimi dati Istat, ad agosto si è registrata una lieve diminuzione congiunturale della produzione industriale, dopo due mesi di crescita; nella media degli ultimi tre mesi la dinamica congiunturale risulta comunque positiva. Rispetto a febbraio 2020, mese antecedente l’inizio dell’emergenza sanitaria, il livello dell’indice di agosto è superiore dell’1,5%, al netto dei fattori stagionali. L’analogo confronto a livello settoriale evidenzia un calo per i beni di consumo e l’energia (rispettivamente -3,7% e -6,0%), una sostanziale stazionarietà per i beni strumentali e una crescita marcata per i beni intermedi (+4,6%). Più nel dettaglio, ad agosto 2021 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,2% rispetto a luglio. Nella media del trimestre giugno-agosto il livello della produzione cresce dell’1,1% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per i beni strumentali (+0,8%), mentre diminuisce per l’energia (-2,1%), i beni di consumo (-2,0%) e i beni intermedi (-1,3%). Al netto degli effetti di calendario, ad agosto 2021 la produzione è invariata rispetto all’anno precedente (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 contro i 21 di agosto 2020). Crescono in misura accentuata i beni intermedi (+4,9%) e i beni strumentali (+4,4%); diminuiscono, invece, i beni di consumo (-5,4%) e, in misura più marcata, l’energia (-6,6%). I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo (+16,6%), la fabbricazione di macchi-
56
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
nari (+10,3%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+6,3%). Viceversa, le flessioni più accentuate si osservano nella fabbricazione di mezzi di
trasporto (-23,7%), nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati (-20,9%) e nelle attività estrattive (-17,7%). u
PRODUZIONE INDUSTRIALE, INDICE DESTAGIONALIZZATO E MEDIA MOBILE A TRE MESI - DATI ISTAT
PRODUZIONE INDUSTRIALE PER SETTORE- DATI ISTAT
NEWS
I dati Etrma sulle vendite di pneumatici da sostituzione nel terzo trimestre
E
trma, l'associazione europea dei produttori di pneumatici e della gomma ha pubblicato i dati sulle vendite di pneumatici da sostituzione nel Vecchio Continente del terzo trimestre 2021 (vedi la tabella sotto). I numeri sono forniti dalle aziende associate ed elaborati dall'associazione. Tutti i segmenti in cui si articola il mercato degli pneumatici sono "piatti", come quelli per le automobili e per i camion, oppure negativi. In questo caso spicca la "performance" del -16% fatta registrare dalle coperture per usi agricoli. Il segmeno consumer ha fatto registrare una crescita del 20% per quanto riguarda le gomme quattro stagioni e un decremento dell'11% per quanto concerne invece le gomme estive, mentre le coperture invernali restano stabili.
In migliaia*
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III trim. 2019
Il segmento degli pneumatici di sostituzione per i camion e i veicoli commerciali si è dimostrato un po' puù dinamico. Se si osserva infatti l'evoluzione di questo mercato si può notare un incremento del 2% rispetto al 2019, dovuto alla ripresa economica, che si è rivelata più alta di quanto ci si attendesse. Effetti positivi sono
III trim. 2020
III trim. 2021
anche derivati dal rifornimento degli stock. Tuttavia il confronto tra il terzo trimestre 2021 con lo stesso periodo del 2020 mostra una decrescita dell'1%. Secondo Fazilet Cinaralp, segretario gnerale di Etrma, «come nel 2020, l'argomento principale del 2021 rimane la forte crescita del segmento quattro-stagioni, a dispetto di un generale declino di tutto il mercato. I dati inoltre mostrano che l'inizio della ripresa non è ancora consolidato nel comparto pneumatici». u
Variazione Q3 2021/Q3 2020
Variazione Q3 2021/Q3 2019
Pneumatici di sostituzione di consumo
61.580
60.467
60.555
0%
-2%
Di cui gomme estive
16.575
18.702
16.628
-11%
0%
Di cui gomme 4 stagioni
4.848
5.843
6.993
20%
44%
Di cui gomme invernali
27.869
23.414
23.462
0%
-16%
Pneumatici di sostituzione camion
3.506
3.610
3.564
-1%
2%
Pneumatici di sostituzione agricoli
262
293
245
-16%
-7%
Pneumatici di sostituzione moto&scooter
1.868
2.368
2.179
-8%
17%
L’INDUSTRIA DELLA GOMMA OTTOBRE 2021
TACCUINO
Il servizio e-connect.expert view di Engel per l'assistenza da remoto
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i chiama "e-connect.expert view" ed è il servizio messo a punto da Engel durante la pandemia da coronavirus grazie al contributo di numerosi clienti che hanno collaborato per testarne le funzionalità quando non era possibile prestare assistenza in loco. Un'innovazione che ha consentito al gruppo di aumentare notevolmente il numero di casi di assistenza risolti positivamente. Tra i vantaggi la riduzione dei tempi di downtime, la riduzione dei costi di servizio e, in sostanza, un tempo più lungo di operatività delle celle di produzione. Nella formula classica di supporto online il tecnico Engel ha accesso all'interfaccia di controllo della pressa a iniezione. La nuova applicazione web e-connect.expert view utilizza
invece video per fornire informazioni aggiuntive sullo stato dei componenti della macchina e sull'ambiente operativo della pressa. In questo modo può essere individuato un numero maggiore di cause d'errore, senza la necessità di un intervento fisi-
co sul posto. Il tutto attraverso una connessione remota. Tecnico interno della manutenzione ed esperto Engel possono così collaborare, anche attraverso sistemi che consentono di ingrandire i particolari della macchina o di leggere il codice identificativo dei componenti per indicarli con precisione nel "ticket" di assistenza. L'accesso al sistema può avvenire nella massima semplicità mediante smartphone o tablet. u
Corso Assogomma: le ispezioni Reach e CLP nelle imprese
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i tiene nella mattinata di giovedì 4 novembre su piattaforma web, dalle ore 9,15 alle ore 13, il corso di formazione "LE ispezioni Reach e CLP nelle imprese", organizzato da Sviluppo Servizi Gomma, il braccio operativo di Assogomma, l'associazione confindustriale fra le industri della gomma, cavi elettrici e affini. L’iniziativa intende fornire alle imprese utili indicazioni per affrontare nel modo migliore un'ispezione volta a verificare l’applicazione dei regolamenti Reach e CLP. L’attività ispettiva, in ripresa dopo l’interruzione imposta dalla situazione pandemica, si è progressivamente affinata nel corso del tempo, andando a coprire sempre più aspetti di queste complesse normative, con verifiche non solo di tipo documentale ma anche analitico. Il corso sarà calato nella situazione nazionale attuale, evidenziando gli aspetti sui quali le attività ispettive risultano maggiormente focalizzate, con una descrizione del quadro sanzionatorio. Una sezione illustrerà inoltre le procedure di avviamento di eventuali ricorsi, sia a livello nazionale che europeo. Il corso è rivolto principalmente a responsabili aziendali in materia di regulatory affairs, sicurezza prodotti, sicurezza impianti, igiene industriale, ambiente, RSPP, nonché, più in generale, a funzioni direttive aziendali interessate alla materia. Per informazioni sulle modalità di iscrizione e i costi contattare assogomma@federazionegommaplastica.it. u
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Versalis completa l'acquisizione di Finproject e differenzia il business entrando nella produzione di manufatti ad alto valore aggiunto
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ersalis ha annunciato di aver esercitato l’opzione di acquisto della rimanente quota del 60% delle azioni del gruppo industriale marchigiano Finproject, leader italiano nel settore del compounding e nella produzione di manufatti ultraleggeri, per far giungere la propria partecipazione al 100%. L’operazione, che si concluderà formalmente con il closing previsto nel quarto trimestre 2021, fa seguito all’acquisizione iniziale del 40%, avvenuta a luglio 2020, delle quote del fondo VEI Capital, già azionista di Finproject, e conferma la strategia di Versalis per divenire leader italiano nel settore delle applicazioni di polimeri formulati ad alte prestazioni. Finproject è primo operatore in Italia nella produzione di compound reticolabili e termoplastici per utilizzi industriali e nello stampaggio di prodotti, in particolare per il settore calzaturiero, e di manufatti in materiali espansi ultraleggeri commercializzati con il brand XL EXTRALIGHT® che, in co-branding con alcuni tra i più importanti marchi, sono destinati al mercato del consumatore finale.
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L’acquisizione ha l’obiettivo di creare una piattaforma di competenze tutta italiana, che basa il suo potenziale sulla sinergia tra la leadership tecnologica e industriale di Versalis nell’industria chimica e il posizionamento di Finproject sul mercato delle applicazioni ad alto valore aggiunto, business più resiliente alla volatilità dello scenario dell’industria chimica. La piena proprietà consentirà alla società chimica di Eni di sviluppare soluzioni tecnologiche innovative per importanti brand nei settori della moda, design, calzature e applicazioni industriali quali cavi, tubi, energia rinnovabile, edilizia e automotive, con significative prospettive di crescita a livello internazionale utilizzando
una rete commerciale consolidata a livello globale. Grazie a questa acquisizione, Versalis, primo produttore italiano di polimeri, estende la propria offerta commerciale con prodotti a maggiore specializzazione e con una importante componente di sostenibilità, in quanto derivati anche da materie prime rinnovabili o da riciclo, certificati ISCC Plus, in linea con la strategia Eni focalizzata sulla decarbonizzazione, economia circolare e sostenibilità. 2 «L’acquisizione del totale pacchetto azionario di Finproject – ha commentato Adriano Alfani, amministratore delegato Versalis – è un passo strategico per accelerare ulteriormente il percorso di Versalis verso la specializzazione del portafoglio e per l’accesso a nuovi mercati. L’unione delle nostre competenze e quelle di Finproject ci consentirà di realizzare una piattaforma tecnologica integrata e di crescere rapidamente nello sviluppo congiunto di prodotti e soluzioni di grande valore». L’operazione è soggetta all’autorizzazione delle autorità antitrust competenti. u
Uno strumento intelligente per prove di fatica da Gibitre Instruments
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i chiama Fatigue Check AI Camedi deformazione tra ra lo strumento per prove di fa60 e 300 rpm, la cortica di Gibitre Instruments che sa tra 0 e 60 mm, la impiega un algoritmo di intelligenza distanza tra i morartificiale in grado di rilevare automasetti (max 100 mm) ticamente il numero di cicli a cui si vee il numero di cicli rifica la prima cricca in un articolo tecprima dello stop nico in gomma. automatico (max Lo strumento, prodotto in accordo al1.000.000). le norme internazionali, permette di Il dispositivo portaeffettuare prove di resistenza a solleprovini è alloggiato citazione ciclica di provini in gomma all’interno di una Tecno Compounds vulcanizzata a temperatura controllacamera climatica ta. Può essere utilizzato per prove di per l’esecuzione resistenza alla fatica e di accrescimendelle prove a temto della cricca in flessione con proviperatura controllaTecno Compounds a suitable solution for every challenge no tipo De Mattia (ISO 132) e per prota. La temperatura Tecno Compounds ve di resistenza alla fatica in trazione della camera climati(ISO 6943). ca può essere impostaIn base al metodo di prova è possibile ta tra -40°C e +200°C. a suitable solution for every challenge suitable for every èchallenge regolare la temperatura di prova a(da La solution camera climatica -40 a + 200 °C), la frequenza del ciclo dotata di finestra di ispe-
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Da SigmaSoft arriva il primo software di simulazione per lo stampaggio a compressione
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a presentazione è avvenuta all'ultima edizione di Fakuma, la fiera dedicata alle tecnologie per lo stampaggio della plastica, ma la novità riguarda lo stampaggio degli elastomeri e, in particolare, quello a compressione. Durante la fiera di Friederichshafen, infatti, Sigma Engineering ha svelato gli ultimi sviluppo del suo software di simulazione SigmaSoft, che ora consente anche la simulazione dei processi di stampaggio a compressione di mescole elastomeriche. Finora, dicono i tecnici dell'azienda tedesca, i sistemi di simulazione degli stampi e del processo hanno riguardato soprattutto le moderne tecnologie di stampaggio a iniezione. Dal momento che Sigma Engineering collabora proficuamente con molti produttori di stampi ha sempre avuto la richiesta di sviluppare tool per la simulazione dei processi meno innovativi, che comunque si rivelano ancora oggi indicati per la produzione di parti di precisione e di o-ring in piccole serie, soprattutto quando occorre combinare la qualità del prodotto finale con il controllo dei costi. Tino Gebauer, Chief Technical Officer dell'azienda, spiega come, «anche se poteva sembrare facile, la sfida di sviluppare un software di simulazione per lo stampaggio a compressione si è rivelata tutt'altro che semplice. In questo processo i preformati utilizzati si riscaldano, plastificano e si deformano durante il processo, modificando continuamente le condizioni operative. Non avremmo quindi potuto portare a termine questo sviluppo senza i continui consigli e senza la validazione dei nostri clienti». A differenza del settore dei termoplastici, nell'industria della gomma sono disponibili soltanto poche mescole standard, un altro ostacolo che Sigma Engineering ha dovuto superare creando un proprio sistema per riprodurre le leggi di comportamento dei materiali, basato su misure interne ed esterne. «È interessante notare», dice Gebauer, «come con questo approccio non ci siano differenze sostanziali tra lo stampaggio a compressione e lo stampag-
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gio transfer, per cui il nostro software di simulazione si rivela efficace anche per questo tipo di processo. Ora siamo curiosi di verificare come questo approccio avanzato alla simulazione nello stampaggio degli elastomeri venga accolto dai trasformatori della gomma, soprattutto in relazione ai processi di trasformazione meno avanzati». La nuova release di SigmaSoft, la 5.3.1, non comprende però soltanto la prima soluzione per simulare lo stampaggio a compressione degli elastomeri. Offre anche numerose innovazioni, soprattutto per quanto riguarda l'area dei polimeri termoplastici, riguardanti in particolare alcuni comportamenti particolari di questi materiali dopo lo stampaggio, che tendono a deformarsi o a ridursi in volume. La funzionalità dell'Ottimizzazione Autonoma inclusa nel software, inoltre, ora è in grado di essere applicata anche a parti a due componenti. Anche il data base dei materiali, su cui si fonda la capacità di simulazione del software, è stata ampliata per rendere sempre più precisi e veritieri i risultati dei calcoli e delle previsioni. u
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Le superfici sportive in gomma riciclata protagoniste al Festival dello Sport
Wacker annuncia aumenti di prezzo per i suoi siliconi
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l Festival dello Sport di Trento, in programma da 7-10 ottobre, i materiali ottenuti da gomma riciclata da pneumatici fuori uso sono stati utilizzati pre realizzare quattro aree dimostrative per basket, tennis e padel. L'iniziativa è stata condotta dal consorzio Ecopneus in partnership con Mapei. Un materiale ecofriendly con il quale si possono realizzare campi da gioco per quasi ogni disciplina sportiva, dal basket al calcio, dalla pallavolo al tennis, dall’equitazione al padel, disciplina in dirompente crescita in tutta Europa. Novità assoluta è il campo Tyrefield per il padel, realizzato con la collaborazione di Waterproofing, partner tecnico di Ecopneus. Ingrediente "segreto" dei quattro campi da gioco è quindi la gomma riciclata dei Pneumatici Fuori Uso, un materiale prezioso ed ecofriendly con il quale si ottengono superfici sportive apprezzate anche ai massimi livelli, grazie ai tanti vantaggi che consentono: prestazioni e giocabilità ottimali, protezione antitrauma per gli atleti, resistenza ad ogni condizioni meteo. In questi campi la gomma riciclata viene impiegata come tappetino elastico su cui poi vengono applicati fondi riempitivi. u
acker Silicones ha programmato, a partire dal 15 ottobre, ulteriori rincari per i suoi prodotti. L'apprezzamento è in media del 30%, o superiore, per tutto il portfolio prodotti nell'ambito dei siliconi, che comprende prodotti fluidi, emulsioni, gomma siliconica, resine, silani, la silice pirogenica HDK, sigillanti e polimeri silano-terminati. La misura, spiega il gruppo, «si è resa necessiara per i continui e significativi aumenti di prezzo di alcune materie prime strategiche, specialmente per quanto riguarda il silicio metallico, oltre che per la logistica, il confezionamento e le misure di sicurezza imposte per il contenimento della pandemia da coronavirus. Molti componenti critici nella supply chain hanno moltiplicato il loro costo». u
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