INCENTIVE CONVENTION EVENTI
Rivista mensile - n° 2 maggio-giugno 2022 - € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa
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DOSSIER
2020-2022:
UN BIENNIO DI SFIDE
IN PRIMO PIANO
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UNA PROTAGONISTA SUL PALCOSCENICO DEL MICE
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Congressi medici
MAG-GIU | 2022
numero
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RITORNO ONSITE MA SENZA RINUNCIARE AL DIGITAL
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INCENTIVE CONVENTION EVENTI LOCATION DA COPERTINA
OVER THE TOP
In una Milano dinamica, un'oasi urbana dal design contemporaneo ed elegante, progettata come un luogo in cui connettersi e condividere esperienze
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sommario editoriale La riscossa del Mice
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HOT TOPICS meeting comment Il valore della fiducia Emanuele Nasti
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incentive comment “Un passo verso il futuro”… luminoso del Mice italiano Luca Corsi 12 destinazione del mese Sanremo: una destinazione di fama mondiale
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location del mese Mercure Hotel President Lecce: restyling ecosostenibile
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DOS
SIER
in primo piano Gli eventi diventano esperienze innovative in casa Hilton
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UN BIENNIO DI SFIDE
Storia di un’evoluzione Un settore da ripensare? L’identità che fa l’unione (e viceversa) Ibrido strategico
cover story: congressi medici La stagione dei congressi medico-scientifici
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focus on Maratea per tutti i sensi
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under the spotlight Tra storia e innovazione: l’essenza di Milano secondo NH Hotel Group Accademia del cerimoniale: quando il protocollo conta
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in my opinion Incentive bizarre – Emanuela Giordano Riflessioni… in formazione – Paola Sabbatini Workout – Simona Ciotti Italy docet – Rodolfo Musco
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cover story: location tecnologiche Alla fiera delle illusioni Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel: un hub social a portata di volo
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sommario Padova Congress: dove la tecnologia supera l’immaginazione dossier: small e superprivatizzabili Un resort tutto per sé
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team building Piccoli gruppi per grandi Vip
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mice from Amerika Il nuovo business travel? Sempre più bleisure
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highlights 82 SITE INSPECTION hotel Sheraton Milan San Siro: un’oasi urbana nel cuore di San Siro Borgo Santa Giulia: tra esclusività e fascino Gusto contemporaneo al DoubleTree by Hilton Venice North
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Grand Hotel Torre Fara: la grande bellezza Admiral Park Hotel: unusual location per meeting residenziali Lloyd’s Baia Hotel: convegni top vista mare
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destinazioni Nizza, un posto in prima fila
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NETWORKING workshop ed exhibition Full Contact Pco: business, networking e un beach party
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notiziari e associazioni Federcongressi&eventi
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indirizzi 129 perché un evento in… Sicilia
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64 I NOSTRI PROSSIMI EVENTI EWORKSHOP MEDICAL PHARMA 8-9 luglio 2022 The Building Hotel, Roma
e - workshop
EWORKSHOP AGENZIE & CORPORATE 2 21-22 ottobre 2022 Hotel Excelsior Palace, Rapallo
EWORKSHOP CORPORATE & INCENTIVE 25-26 settembre 2022 Hotel Lloyds Baia, Vietri sul Mare
e - workshop
FULL CONTACT MEETING PLANNER 2 25-26 novembre 2022 Hilton Lake Como
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corporate & incentive
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BUY MICE MILANO 6 ottobre 2022 Galleria Meravigli
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LA RIVISTA DELLA MEETING INDUSTRY Organo di consultazione per dirigenti, industrie, associazioni, ordini professionali, studi di pubbliche relazioni e di consulenza aziendale, agenzie di pubblicità, sindacati, partiti politici, organismi internazionali, agenzie di viaggio, ecc. Prezzo della copia: € 5,16 più spese di spedizione
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TESTI DOSSIER TERRITORIALI Andrea Matteucci, Ilaria Sicchirollo
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ESTERO Direzione commerciale
ANNO 50° - N. 2 maggio-giugno 2022 Abbonamento annuo € 150,00 (Estero € 200,00) L’abbonamento comprende anche la “GUIDA” delle Sedi Congressuali. La rivista non è in vendita nelle edicole e viene spedita direttamente agli abbonati.
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Una destinazione oltre le rotte comuni, un arazzo di paesaggi incontaminati e di culture con tracce di un passato ancora pulsante. Una regione da assaporare a ritmi slow e, al contempo, ideale per avventure outdoor: un unicum affascinante e singolare che appone agli eventi della meeting industry il contrassegno più originale. Matera
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editoriale Il ritorno a pieno ritmo agli eventi in presenza è un segnale inequivocabile della robustezza del settore Mice italiano, ma è anche la conferma che il bisogno di conoscenza e l’esigenza di coinvolgimento e di confronto possono prosperare solamente quando l’incontro tra le persone è fisico
MARCO BIAMONTI direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it
La riscossa del Mice M
esi a prima vista curiosi, questi, in cui moltissime strutture congressuali stanno registrando richieste e occupazioni – almeno fino a ottobre – mai viste prima. E in più con tariffe particolarmente salate, a causa sia della forte domanda sia del fenomeno inflattivo. Ma andando a ben vedere, non si tratta che della naturale reazione di una molla troppo a lungo e drammaticamente compressa. Il segnale è molto importante: si tratta infatti di una prova inequivocabile non solo della robustezza del mercato Mice italiano, ma anche della essenzialità degli incontri in presenza, a spero definitiva conferma che il bisogno di conoscenza e l’esigenza di coinvolgimento e di confronto – i due motori fondamentali che lo alimentano – possono fiorire e prosperare solamente quando l’incontro tra le persone è fisico, poiché viene attivato un numero di “sensori” – sia emotivi sia cerebrali – ben superiore a quelli funzionanti da remoto.
a distanza, che ormai viene correttamente utilizzata non tanto per sostituire la presenza quanto per allargare la platea a soggetti impossibilitati a recarsi presso il luogo dell’evento. E questo rappresenta un ulteriore apprezzabile ampliamento delle dimensioni del nostro mercato. E non va anche dimenticato di quanto superiore è la motivazione di coloro che si spostano per presenziare fisicamente, dato che in molti casi hanno deliberatamente scartato l’opzione della partecipazione da remoto. Sebbene non dobbiamo farci indurre a fin troppo facili entusiasmi dall’esplosione che stiamo vivendo in questi giorni – ovviamente di breve durata – il nuovo movimento che si sta creando ci fa ben sperare in una ripresa della crescita anche con ritmi – nel medio termine – strutturalmente maggiori a quelli osservati nel passato, vuoi grazie all’ausilio della tecnologia, vuoi per la riscoperta dell’alto valore strategico del nostro settore.
Tuttavia, l’evoluzione digitale che la pandemia ha favorito ci ha messo a disposizione strumenti – a questo punto irrinunciabili – per la partecipazione
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hot topics
MEETING COMMENT
Il valore della fiducia IR^E ZSPIVPE QIXXIVI XVSTTS WYP ǻPSWSǻGS TIRWS GLI WME RIPPE REXYVE YQERE PE VMGIVGE GSRXMRYE HIP GSRWIRWS GLI TSM EPXVS RSR ² GLI YRE VMGLMIWXE HM ǻHYGME
EMANUELE NASTI General manager Htms International enasti@htmsinternational.com
H
o trovato particolarmente interessante un articolo che ho recentemente intercettato su Linkedin e che richiamava il teorema di Covey sugli ingredienti della fiducia. Una sorta di mix algebrico che mette insieme requisiti personali quali trasparenza, integrità e autocontrollo con la sfera ben diversa ma egualmente importante che ha più a che fare con le competenze acquisite per mezzo di studi ed esperienze. Elementi indispensabili e facilmente riconoscibili, che generano, appunto, fiducia. Ebbene, se ci pensate, non sono forse queste qualità che cerchiamo di mettere in mostra con i nostri post sui social? D’altronde la fiducia è una merce di scambio indispensabile alla nostra sopravvivenza perché è alla base di ogni relazione intima o sociale. Non è forse la fiducia che i giovani anelano più di ogni altra cosa dai propri genitori e che poi da grandi, inesorabilmente, restituiscono ai loro figli a prezzo di notti insonni nel week-end? Che si tratti di re-
lazioni sentimentali o di amicizia, è sempre la fiducia a regolare il flusso delle informazioni. Quanto più si ha fiducia verso l’altro, più ci si sente liberi di essere sé stessi fino in fondo. Senza questa piena verità nessuna relazione è destinata a durare. E qui veniamo a noi. La fiducia, infatti, è anche un elemento ricorrente di ogni buona comunicazione di marketing. La “brand reputation” è anch’essa una richiesta di fiducia verso la capacità di un marchio di soddisfare i bisogni del consumatore. Elementi quali etica ed esperienza sono sempre alla base di una buona pubblicità che a sua volta altro non è che una richiesta di fiducia. Ma qui intervengono quattro variabili che possono far saltare il banco. La prima è che la verità in una comunicazione commerciale è sempre relativa o incompleta; la seconda è che una azienda non può pretendere di essere consolata o perdonata per le sue debolezze da un consumatore che le vuole bene. Il consuma-
tore è giustamente spietato e ha verso il suo fornitore un unico interesse: ottenere ciò che desidera per il prezzo che è disposto a pagare; la terza è appunto il fattore prezzo, a cui molti sono più sensibili che all’etica e all’esperienza; il quarto fattore è il più pericoloso di tutti ed è il famigerato fattore esterno. Chi organizza eventi è letteralmente ostaggio delle variabili fuori dal proprio controllo perché il suo ruolo principale è quello di mettere insieme tanti “fattori esterni”. Controllarli, organizzarli, unificarli. Ma come si può controllare l’imprevisto? Pensate ai bei vecchi tempi quando l’imprevisto peggiore che potesse capitare era un volo cancellato. Oggi, pandemie, guerre, crisi energetiche, svalutazione ci obbligano a parare colpo su colpo. Altro che imprevisto! Ormai ci tocca improvvisare. E pensare che nel nostro settore l’improvvisazione è sempre stata vista come il male supremo. Oggi invece è abbastanza co-
mune ricevere dei brief anche abbastanza complessi con pochissime settimane di anticipo e non è sempre facile rispettare budget e scadenze dovendoci interfacciare con una filiera che è nella sua interezza, in grande sofferenza. Ci sono però limiti che non si possono superare. Viviamo tutti nello stesso mondo e non è difficile per nessuno comprendere che le condizioni generali siano profondamente mutate rispetto al 2019. Non si può però abusare della verità ed utilizzarla come scusa. Ciascuno deve assumersi l’onere e la responsabilità di andare oltre le difficoltà, cercare e trovare soluzioni. Per farlo è necessario liberarsi del lamentevole stato di torpore dell’era covidiana, recuperare energia, buone intenzioni, etica e attraverso una buona dose di capacità ed esperienza, tornare a meritarci la fiducia che cerchiamo dai nostri interlocutori. In questi momenti difficili, è possibile che questa fiducia, torni ad avere più valore del prezzo.
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hot topics
INCENTIVE COMMENT
“Un passo verso il futuro”…luminoso del Mice italiano Il 7 aprile di quest’anno ricorreva la Giornata Mondiale della Meeting .RHYWXV] MR YR GPMQE HM GEYXS QE KMYWXMǻGEXS SXXMQMWQS
LUCA CORSI Responsabile eventi Vorwerk Italia luca.corsi@vorwerk.it
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sattamente una settimana dopo, il 14 aprile, quel timido ottimismo diveniva realtà: l’Italia dei grandi eventi stava ripartendo davvero, prova ne era il più imponente large event del panorama italiano (e forse europeo) dopo due anni di restrizioni e lockdown. Una buona notizia per tutto il comparto, ma davvero fantastica per il sottoscritto, perché (e lo dico soltanto per la cronaca) mi riguardava particolarmente da vicino. L’evento a cui mi sto riferendo, infatti, è il lancio del nuovo sistema di pulizia senza filo Folletto VK7s, che abbiamo organizzato nei padiglioni di Fiera Roma e di cui vi parlo semplicemente perché per i numeri che lo hanno contraddistinto è una notizia davvero degna di nota: l’attesa è veramente finita! E l’Italia torna a
distinguersi nel panorama Mice internazionale. “Un passo verso il futuro” – questo il titolo del kickoff – è stato veramente un large event e perdonatemi se per inquadrare la situazione snocciolerò una lunga teoria di numeri: un palco di novanta metri lineari di lunghezza, con mega screen per ottocento metri quadrati complessivi, quasi duemila posti a sedere in sala per un pub-
blico di 3.850 venditori Folletto (suddivisi in due turni), quattro padiglioni mono planari occupati (fra show e product test), una superficie complessiva di 38mila metri quadrati al coperto, ottocento metri di passerella tra i padiglioni, 27 tra camerini e uffici, 75 postazioni di product testing, sei chilometri di americana, mille kilowatt di potenza, trenta tonnellate di materiali da allestimento (ci sono serviti ven-
ti bilici per trasportarli!), uno staff di oltre ottocento persone fra hostess, camerieri, autisti, corpo di ballo e tecnici audio-video. E poi tanto spettacolo: due concerti in esclusiva, da parte di altrettanti artisti famosi, e una Fiat 600 Multipla brandizzata con i colori della Folletto, ricostruita nella livrea aziendale degli Anni 60, che è stata protagonista sul palco dell’evento. Il nuovo Folletto, di cui non posso dire troppo perché sarebbe pubblicità, è qualcosa di davvero rivoluzionario, che non ha mai avuto eguali nella storia degli aspirapolvere. Va da sé che per presentare il prodotto “che non c’era”, il minimo fosse dare vita a un evento “che non c’era più da tempo”. Un modo coerente con la filosofia degli eventi Folletto di rispecchiare il Dna della sua forza vendite: essere sempre i protagonisti del mercato. Ora quindi, dopo due anni di “lacrime e sangue”, la luce in fondo al tunnel non soltanto si vede, ma è grande e luminosa, finalmente! E il mio augurio è che questo evento, sia soltanto il primo di una lunghissima e ininterrotta serie di large event che possano trovare nuovamente nel nostro Paese i panorami, le location e la professionalità che contraddistinguono la meeting industry italiana! Il turismo in Italia è un’eccellenza, ma il nostro Mice lo è ancora di più.
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Destinazione del mese: Sanremo
Una destinazione di fama mondiale di SILVIA FRAU
Sopra, l’iconico casinò di Sanremo, dall’elegante facciata Liberty
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l solo nominare Sanremo, la cittadina del Ponente ligure a poca distanza dal confine francese – l’aeroporto di Nizza (il secondo di Francia) è a quarantacinque minuti di transfer –, vengono subito alla mente una serie di “cartoline”: l’entrata del Teatro Ariston nei giorni del Festival della Canzone Italiana, la sagoma del Casinò in stile Liberty, l’ampio lungomare con le palme che svettano, i giardini rigogliosi e le celebri coltivazioni di rose, mimose e ginestre che le regalano anche l’appellativo di Città dei Fiori. Perché una cosa è certa: come località turistica Sanremo è conosciuta in tut-
to il mondo, e (scommettiamo) a breve lo sarà anche per l’aspetto congressuale. AFFIDARSI A PROFESSIONISTI DEL SETTORE Le potenzialità per proporsi al settore Mice ci sono, e sono tante, così come quelle – a cui l’amministrazione comunale è molto sensibile – di poter destagionalizzare la destinazione portando flussi turistici di fascia alta. Lo ha evidenziato un approfondito studio di settore fatto da una società italiana di marketing, comunicazione e organizzazio-
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DESTINAZIONE DEL MESE
ne di congressi, nonché uno dei maggiori player a livello internazionale che ha scommesso sulla destinazione. Prima di farlo ha voluto valutare le potenzialità, non solo delle strutture cittadine che si prestano a ospitare eventi – il Palafiori, l’Ariston, il cinema Centrale – ma anche le possibilità date, per esempio, da luoghi quali il Forte di Santa Tecla o il Casinò Municipale che, oltre ad avere spazi utilizzabili per riunioni e seminari, rappresentano una unicità a livello di divertimento e svago per i delegati. Un fattore in più per l’azienda leader nel settore congressuale, che avrà la gestione delle strutture e il compito di metterle a sistema insieme all’offerta alberghiera – anch’essa di tutto rispetto –, creando pacchetti da proporre ai propri clienti, quali sono grandi aziende e associazioni nazionali e internazionali; questo grazie a una decisione collegiale presa al Tavolo del Turismo fra le associazioni alberghiere e l’assessorato competente. UNA CITTÀ WALKING DISTANCE «Volevamo dei partner che avessero una conoscenza approfondita del settore, a cui
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Sanremo incarna la quintessenza del bien vivre, con il suo elegante ĬƚĹčŅĵ±ųåØ Ĝ ų±þűƋĜ palazzi Liberty, il clima mite tutto l’anno: Ÿå Ĭ± ŮÏĜƋƋº ÚåĜ ĀŅųĜŰ è una meta leisure di fama consolidata, anche la meeting e incentive industry la troverà una destinazione perfetta e versatile per tutti i propri eventi
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possa ospitare eventi con un numero medio di quattrocento partecipanti e che offra soluzioni particolari anche per l’organizzazione di incentive e post congress».
dare la disponibilità della città, che crediamo sia una destinazione perfetta per ospitare i congressi: il centro ha un’ampia isola pedonale, lunga un chilometro – spiega l’assessore al Turismo e allo Sport Giuseppe Faraldi – ed è come un salotto ricco di negozi, bar e ristoranti, piacevole in ogni stagione: godiamo infatti di un clima mite tutto l’anno. A poca distanza si trovano le principali strutture: il Palafiori, l’Ariston – che ha la sala più importante, per 1.900 persone –, e il Casinò Municipale con ingresso separato alle lussuose sale private e privatissime restaurate di recente, e poi c’è il Cinema Centrale e la sala Tabarin, tutti raggiungibili tra loro con una breve passeggiata. Pochi passi a piedi conducono anche nei principali alberghi, una quarantina quelli di classe superiore, tanto che potremmo definirla una destinazione congressuale dall’anima green». E aggiunge: «Crediamo che la destinazione
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GLI SPAZI PER EVENTI In effetti le location per ospitare eventi non mancano, iniziando dal Palafiori. Inaugurato nel 2006 è uno spazio congressuale con una sala plenaria con luce naturale da seicento persone e ampi spazi espositivi. Si trova in pieno centro e in questi anni ha ospitato differenti tipi di eventi, dai convegni alle convention, ma anche seminari, lanci di prodotto e mostre grazie alla struttura modulare delle sale alla quale si aggiunge l’offerta per la banchettistica e la possibilità di ospitare lunch, cene di gala e spettacoli privati. Il parcheggio interno, poi, e la presenza di montacarichi e scale mobili, nonché gli accessi per i soggetti diversamente abili, lo rendono una struttura up to date. Non lontano il Teatro Ariston, ospita il Festival della Canzone Italiana dal 1977, ed è uno dei luoghi più iconici di Sanremo: da qui sono passati i più grandi artisti nazionali e internazionali, applauditi dal pubblico ospitato nell’elegante sala con le poltroncine rosse che tutti conoscono e che può ospitare duemila persone. La prima casa del Festival fu, però, il Casinò (dal 1951 al 1976): l’ex edificio Kursal – anch’esso attualmente utilizzabile per ospitare eventi – fu progettato dall’architetto francese Eugène Ferret e inaugurato il 12 gennaio 1905 diventando un luogo di feste e gioco, anche se l’autorizzazione a quello d’azzardo arrivò solo alla vigilia del Natale del 1927 con decreto emesso da Mussolini. Negli anni i suoi eleganti saloni Liberty hanno ospitato tantissimi personaggi del jet set, tra questi il premio Oscar Vittorio De Sica, Re Gustavo Di Svezia, Re Leopoldo del Belgio, Ranieri e Grace della vicina Monaco.
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DESTINAZIONE DEL MESE
SERATE IN VILLA Per dare un tocco glam a un evento e renderlo davvero speciale, si può pensare di utilizzare anche parte del patrimonio storico-artistico presente nel comune. Uno dei luoghi più affascinanti nella zona è Villa Ormond, oggi sede dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario. Il suo parco, uno dei “Grandi Giardini Italiani”, è stato recentemente riportato agli antichi splendori e comprende un palmeto, la zona dei ficus, i giardini all’italiana e giapponese. Al suo interno l’ex Villa Rambaldi, che venne acquistata dal dottor Ormond con la moglie, la poetessa francese Marie Margherite Rene, e che venne ricostruita dopo il terremoto del 1887 dall’architetto Emile Réverdin in stile classico: presenta interni con ampi soffitti a cassettoni policromi e un bel salone con camino, ed è in posizione dominante rispetto al giardino, che venne reso pubblico dopo l’acquisizione del Comune. E fa parte del patrimonio della Provincia di Imperia anche un altro luogo adatto a dibattiti scientifici e culturali, ma anche a ospitare una incantevole cena di gala: Villa Nobel. La casa appartenuta ad Alfred Nobel, che vi trascorse gli ultimi anni di vita, sempre impegnato nei suoi studi, venne da lui acquisita nel 1892 e affidata all’architetto Pio Soli per i lavori di ristrutturazione che la trasformarono lasciando pressoché immutate le linee esteriori dell’edificio, che risalivano al progetto di Filippo Grossi del 1873. Negli interni l’arredamento è ispirato all’esotismo e allo stile coloniale di moda alla fine del XIX secolo. Dopo la morte di Nobel la villa subì vari passaggi fino al 2002, quando dopo la completa ristrutturazione diventò museo e luogo di incontro culturale e dialogo, con alcune belle sale adibite a conferenze. E non sono da dimenticare, tra le unicità di Sanremo anche l’Auditorium Franco Alfano, recentemente restituito alla città dopo oltre vent’anni assieme al Parco Marsaglia, uno
SANREMO
Clima mite, location eleganti e versatili, alberghi iconici e atmosfera rilassata: Sanremo è perfetta per gli eventi del Mice, con il plus della walking distance
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DESTINAZIONE DEL MESE
do noi il settore congressuale rappresenta un’ottima opportunità per allungare la stagione, con una occupazione di livello». Oltre al Royal Hotel Sanremo, che quest’anno compie 150 anni dedicati all’ospitalità – ha sei sale per eventi privati, dai board meeting per otto persone a conferenze fino a trecento delegati – l’altro cinque stelle è il Miramare The Palace Sanremo, completamente trasformato nel 2018. Entrambi hanno interni di lusso e sono attorniati da lussureggianti giardini, location perfette per un aperitivo o una cena esclusiva. E si parla di un altro cinque stelle in arrivo, seppur più defilato, sempre fronte mare.
dei luoghi più lussureggianti di Sanremo, e la presenza dell’Orchestra sinfonica, una delle più antiche e preziose realtà musicali italiane, per dare unicità a eventi e convention. DOVE SOGGIORNARE «Anche l’offerta alberghiera è un punto di forza di Sanremo. Abbiamo due hotel a cinque stelle e molti a quattro stelle», racconta ancora Faraldi, «per un totale di quaranta strutture che possono ospitare delegazioni, inoltre durante la pandemia chi ha potuto ha ristrutturato, ritrovandosi ora con alberghi in perfette condizioni». Un argomento che conosce bene anche Marco Sarlo, direttore del Royal Hotel, che lo ha preceduto nel ruolo di assessore al Turismo e ora è uno dei componenti del Tavolo del Turismo (che rappresenta Federturismo, Federalberghi e Assohotel). «Siamo il braccio operativo, quello che decide gli investimenti. In questo momento bisogna pensare a come investire i soldi che arriveranno dalla tassa di soggiorno, introdotta da due anni; secon-
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E DOPO IL LAVORO? Oltre alle scintillanti boutique di Via Matteotti, esiste un’area molto bella per lo shopping in Via Armea, con il nuovissimo mall che ospita firme del lusso, che può creare una alternativa per gli accompagnatori dei delegati. Tutto da vivere il nucleo antico di Sanremo, chiamato la Pigna: ha le case addossate l’una all’altra, e preserva anche luoghi storici, come la Cattedrale di San Siro l’Oratorio di Santa Brigida, da cui si raggiunge il Santuario Madonna della Costa; ed è splendida la chiesa Russa e la passeggiata su Corso Imperatrice. «In passato abbiamo usato anche l’area pedonale per eventi particolari, come una sfilata di auto storiche», ricorda Sarlo, che aggiunge: «Sanremo è una città versatile, anche grazie alle ridotte dimensioni, e questo dà la possibilità di organizzare anche attività ad hoc». E ricorda come anche il porto sia una risorsa per un eventuale post congress tour. «Siamo all’interno del Santuario dei Cetacei, una zona condivisa tra Italia, Francia e Principato di Monaco nella quale vivono un centinaio di queste splendide creature. Questo è un punto privilegiato per vederle, perché sono abbastanza numerose e le onde non sono mai alte; ci sono delle navi che organizzano gite con biologi che danno accurate spiegazioni scientifiche». Poi ovviamente al porto si possono organizzare anche uscite in barca o mini regate con lo Yacht Club.
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EVENTI SUL PORTO E MANIFESTAZIONI E si trova al porto anche «Un’altra struttura importante – racconta l’attuale assessore – ovvero il Forte di Santa Tecla: parte dell’Ente museale di Genova, è stata fortezza e poi carcere, e ora si sta terminando la sua integrale ristrutturazione». Si tratta di una location situata sul porto vecchio di Sanremo, con pianta triangolare, protetta da grandi muri e bastioni che nascondono un cortile interno con copertura in vetro e acciaio “sotto le stelle”, e un camminamento panoramico da cui si gode una vista che abbraccia tutta la città (e dove si prevede l’apertura di un ristorante). È aperto per mostre e iniziative culturali, ma si presta anche a ospitare eventi scenografici o tematici. «La città inoltre ha un ricco calendario di manifestazioni, che si svolgono a Sanremo durante l’anno e sono di interesse nazionale e internazionale, penso alla corsa ciclistica Milano-Sanremo, al Rally di Sanremo, alla Giraglia, la competizione velica che si tiene ad anni alterni», tutte manifestazioni alle quali è possibile affiancare un evento per dare un plus ai congressisti. DAL FOOTGOLF ALLA CITTÀ DELLE STREGHE, PASSANDO PER MONET Vi sono poi le attività sportive, che non possono non includere la pista ciclopedonale che si estende tra i pini marittimi e le spiagge: costeggia il mare per 24 chilometri, tutti dotati di connessione wi-fi, anche da fare in sella a una bici elettrica. Inoltre due circoli di tennis, un campo ippico e un golf a 18 buche. «Qui hanno anche organizzato il foot-golf, una sorta di golf giocato calciando palloni», racconta Faraldi, che sottolinea anche le grandi possibilità dell’entroterra sia per le attività outdoor – oltre mille chilometri di sentieri, per esempio per attività di mountain bike, e-bike e orienteering – e di turismo esperienziale. A meno di mezz’ora di macchi-
na poi c’è Triora, la città delle streghe, l’unica dove nel 1500 c’è stato un vero processo di stregoneria, oppure c’è il borgo di Dolceacqua con il castello dei Doria abbarbicato in posizione dominante, ritratto nel celebre quadro di Monet, che qui lo dipinse nel 1884. PER I GOURMAND E poi, non possono mancare, i tanti percorsi enogastronomici. Da quelli dell’olio di Taggiasca, con visita ai frantoi, alle piccole produzioni di formaggi, insaccati e vini. Alle immancabili cooking class dove imparare a fare il vero pesto alla ligure o la sfoglia con il formaggio; e ancora, più semplicemente un pranzo tipico in una trattoria dove assaggiare il Capponmagro o un ristorantino sul mare dove gustare il Gambero rosso di Sanremo crudo. E da assaggiare anche i prodotti De.Co (denominazione comunale, ndr): sardenaria, brandacujun e i Baci di Sanremo. E, una volta tornati a casa, Sanremo non sarà più “solo” la città del Festival della Canzone Italiana.
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LOCATION DEL MESE
Location del mese: Mercure Hotel President Lecce – Greenblu
Restyling ecosostenibile Il Mercure Hotel President Lecce SǺVI EP 2MGI RSZI PI WEPI QIIXMRK WY TMÄ PMZIPPM GETEGM HM SWTMXEVI ǻRS E UYEXXVSGIRXS TIVWSRI I TIVJIXXEQIRXI QSHYPEFMPM XVEQMXI TEVIXM QSFMPM
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n’anima barocca che accompagna il visitatore con l’eleganza della sua sinfonia. Benvenuti a Lecce, cuore pulsante del Salento, una perla che stupisce sempre per la densità di arte e cultura, per la ricchezza della proposta enogastronomica, per i paesaggi da cartolina e per le innumerevoli opportunità offerte al visitatore, sia leisure, sia congressuale. Il mare – o meglio i mari –
dalle infinite sfumature di azzurro e turchese sono infatti a pochi chilometri. Città dalla vocazione congressuale sempre più spiccata, Lecce ha fin dal 1973 un punto di riferimento per il Mice in città: Mercure Hotel President Lecce, che grazie agli ampi spazi attrezzati e alla posizione centrale, con la comodità del parcheggio privato interno, è la location ideale per ogni tipo
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LOCATION DEL MESE
Dal 1973 il riferimento della meeting e incentive industry nella bellissima Lecce, il Mercure Hotel President Lecce si ripresenta alla ribalta del palcoscenico Mice con una veste tutta nuova, frutto di sette mesi di sapiente ristrutturazione, e con una nuova gestione, quella di Greenblu Hotels & Resort
Hotels & Resort di evento, dal meeting più ristretto fino al congresso. Appena sottoposto a un’importante ristrutturazione durata sette mesi, il Mercure Hotel President Lecce si è affacciato alla stagione turistica riaprendo lo scorso mese di aprile con un vestito nuovo di zecca: Greenblu Hotels & Resort, infatti, società che ne ha rilevato la gestione dalla famiglia Montinari, ha aperto le porte a Mercure, prestigioso marchio dell’hotellerie internazionale. La recente ristrutturazione, all’insegna dell’estetica, delle nuove tecnologie e della sostenibilità, ha riguardato buona parte delle camere, degli spazi comuni e delle sale congressi, e ha saputo dosare e mixare la tradizione con l’innovazione, il futuro con un rispettoso omaggio a quanto di meglio ci ha lasciato il passato. Anche gli arredi hanno beneficiato di questa intelligente valorizzazione: «Recuperati, attraverso interventi di restauro per mano di artigiani locali, anche alcuni arredi esistenti al fine di conservare e valorizzare “pezzi unici del
di ILARIA SICCHIROLLO
passato” e di preservare le ottime condizioni degli arredi in legno massello di rovere» sottolinea Vincenzo Gentile, Ceo di Greenblu, che prosegue: «Una scelta progettuale dettata da ragioni etiche, funzionali, ambientali di cui gli ospiti non potranno che essere fieri». Del resto la sostenibilità è uno dei capisaldi della mission di Greenblu, il gruppo con sede a Noci che gestisce nove strutture tra Puglia e Basilicata. Sono 150 le camere, dalle eleganti e funzionali classic, non interessate dalla ristrutturazione, fino alle rinnovate superior e privilege, che offrono ogni comfort. Tutte sono dotate di aria condizionata, tv, telefono diretto, frigobar, cassaforte, asciugacapelli. Sono disponibili anche camere per diversamente abili. Di grande impatto visivo è anche la nuova hall, concepita come una moderna e luminosa “piazza” in cui si incrociano relazioni e scambi, per accogliere gli ospiti e rendere il loro soggiorno nel territorio salentino il più confortevole possibile.
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LOCATION DEL MESE
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LA PROPOSTA MICE Un’offerta che già sulla carta si presenta ricca e che, in base alle richieste del cliente, può essere integrata e personalizzata in ogni aspetto, fino a una costruzione realmente “su misura” dell’evento. Nove le sale meeting su più livelli, dai nomi che richiamano i mari e i venti, capaci di ospitare fino a quattrocento persone e perfettamente modulabili tramite pareti mobili, per accogliere nel massimo comfort dal piccolo meeting per 15 persone fino al congresso, con diverse soluzioni di allestimento. Filo conduttore la città di Lecce, ritratta con i suoi scorci e i paesaggi più caratteristici in tutte le sale, per ricordare in ogni momento al visitatore l’autenticità di questi luoghi fieramente rappresentati. Tra i servizi disponibili, con le più moderne tecnologie, impianto audio con microfoni, podio, schermo e proiettore, lavagna a fo-
gli mobili, linea telefonica, tavoli per oratori, oscuramento diurno, impianto di condizionamento, hospitality desk e, come proposta aggiuntiva, lavagna luminosa, proiettore, notebook, radiomicrofoni, registrazione audio/ video, connessione wi-fi, sistema di videoconferenza, allestimento floreale, servizio hostess e guardaroba. LA RISTORAZIONE: LOCAL TOPLEVEL Pranzi, coffee break o banchetti: al Mercure Hotel President Lecce c’è una soluzione per ogni tipo di esigenza. Le sale per il banqueting sono perfettamente modulabili tra loro e con le sale meeting, così da dilatare o restringere gli spazi in base alle esigenze e alle diverse forme di allestimento: buffet in piedi, buffet seduti o servizio al tavolo. Inoltre, lobby bar per aperitivi, piatti veloci e incontri
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di lavoro informali, un’ampia sala colazioni, un ristorante aperto a cena e un bar bistrot a pranzo completano la proposta. Una ristorazione in grado di soddisfare le altissime aspettative di chi arriva in Puglia per la varietà della proposta gastronomica, con la garanzia di una cucina realmente a chilometri zero, che rispetta i ritmi della natura e delle stagioni, offrendo con generosità le eccellenze e le tipicità del territorio salentino. Anche per la ristorazione ogni evento è personalizzabile con proposte e servizi su misura. IL POST CONGRESS: ESPLORANDO I DINTORNI Aspetto ormai considerato a tutti gli effetti importante quanto l’evento stesso, anche tutto ciò che segue l’evento può essere personalizzato grazie alle innumerevoli opportunità offerte dal territorio. La posizione strategica, nel centro di Lecce, permette di spostarsi agevolmente a piedi per esplorare i tesori barocchi, i palazzi e i monumenti che rivestono la città di arte e di bellezza: oltre piazza Mazzini, la Basilica di Santa Croce, piazza Sant’Oronzo, il Duomo e tanto altro ancora, che incantano i turisti da tutto il mondo che sono tornati a guardare all’Italia e alla Puglia per il turismo e per il Mice. Con l’aeroporto di Brindisi a soli cinquanta chilometri, comodamente raggiungibile con il servizio transfer dell’hotel, il President vanta una posizione privilegiata che permette di vivere un’autentica esperienza salentina. Per incantare l’ospite con le mille sfumature del mare pugliese, l’hotel ha siglato convenzioni con le più belle spiagge di San Foca, Gallipoli e Porto Cesareo e, nella costruzione tailor made dell’evento, si possono anche prevedere escursioni nelle più famose e imperdibili località salentine, da Torre dell’Orso a Baia dei Turchi, da Porto Badisco a Marina di Pescoluse, Lido Marini, Torre Lapillo. Ma tutta la Puglia può essere esplorata nelle sue meraviglie con escursioni ad hoc: solo per fare qualche
MERCURE HOTEL PRESIDENT LECCE
Un restyling all’insegna di raffinatezza e tecnologia, ecosostenibilità e tradizione, sotto l’egida del gruppo Greenblu Hotels & Resort
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LOCATION DEL MESE
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esempio, si possono organizzare gite in barca nelle grotte di Polignano a Mare, tour enogastronomici e degustazioni a Locorotondo, nella Valle d’Itria: uno dei Borghi più belli d’Italia. E poi lo scenario dei trulli di Alberobello, un paesaggio da cartolina unico al mondo che offre anche percorsi nelle grotte di Castellana, tre chilometri di canyon sotterranei tra fossili, stalattiti e stalagmiti. Ancora, street workout, per allenarsi mentre si esplorano territori indimenticabili, cooking class tenute da chef per imparare a realizzare le specialità locali, gite in auto d’epoca con itinerari dedicati, bike tour e tanto altro ancora. Per non parlare dei percorsi enogastronomici, in una delle regioni più ricche di cultura gastronomica, di materie prime e di biodiversità, per immergersi nella dieta mediterranea e non perdere nessuno dei sapori indimenticabili della Puglia.
GREENBLU HOTELS & RESORT: LA PUGLIA A PORTATA DI MICE Nove strutture a quattro e cinque stelle nel cuore della Puglia e della Basilicata, a pochi passi da patrimoni storici, artistici e culturali o affacciate sul mare. Destinazioni ideali per un viaggio d’affari, ma anche per una vacanza all’insegna di divertimento, comfort e relax. È l’offerta ricettiva di Greenblu Hotels & Resort, il Gruppo che gestisce l’Hotel President. Ogni struttura ha caratteristiche uniche: diversa nella tipologia di viaggiatori a cui si rivolge e nella proposta di accoglienza, relax, intrattenimento. MGallery Borgobianco Resort & Spa è una tipica masseria pugliese a cinque stelle, una splendida gemma bianca immersa tra uliveti e vigneti e incastonata sull’alta cima della scogliera di Polignano a Mare, con due sale meeting, piscina e spa. Ci spostiamo di pochi chilometri e siamo a Monopoli, altra località affacciata sull’Adriatico e dal paesaggio indimenticabile. Qui sorge Torre Cintola, Natural Sea Emotions, quattro stelle affacciato direttamente sul mare con cinque sale meeting, due piscine, spiaggia privata e spa. Restiamo in Puglia e, scendendo verso sud, arriviamo a Carovigno, in provincia di Brindisi, dove troviamo Torre Guaceto Oasis Emotions, quattro stelle con spiaggia privata, piscina e campi sportivi. Una location dall’impronta green, immersa nella natura come un’oasi di benessere e sostenibilità. Ci spostiamo sulla costa ionica, a Castellaneta Marina. Meta ideale vacanze di relax e divertimento, il Ticho’s Hotel è un quattro stelle con corpo centrale di tre piani fronte mare. Il catalogo pugliese di Greenblu, infine, include un urban hotel a quattro stelle a Noci, nel cuore della Murgia dei trulli: l’Hotel Cavaliere è ubicato nella posizione ideale per visitare la Valle d’Itria e la vicina terra dei trulli e delle grotte. 33 eleganti stanze e un’offerta Mice con due sale per piccoli meeting ed eventi esclusivi. Negli ultimi anni ha vissuto una vera e propria rinascita turistica e culturale, culminata
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con la sua elezione a capitale europea della Cultura nel 2019: parliamo di Matera, Patrimonio Unesco, un luogo unico al mondo per storia e fascino. Qui Greenblu gestisce Aquatio Cave Luxury Hotel & Spa, cinque stelle di charme nel cuore dei “Sassi” con 35 camere, piscina indoor e una spa ricavata nella roccia. Può ospitare piccoli eventi business fino a cinquanta persone. Restiamo in provincia di Matera ma ci spostiamo sul mare. A Policoro, sullo Ionio, sorge un altro cinque stelle con spa: il Marinagri Hotel & Spa. Con spiaggia privata, piscina e 95 camere, dispone di cinque sale meeting dalla capacità variabile dai 15 ai trecento ospiti. Poco distante, a Marina di Pisticci, Argonauti Sea Life Experience offre sette sale meeting, spiaggia privata di finissima sabbia, campi sportivi, piscina e porto turistico. “MY FRIEND PLANET”, IL TURISMO SOSTENIBILE DI GREENBLU “My Friend Planet” è la strategia green e responsabile di Greenblu. Alla base del progetto, la consapevolezza che lo sviluppo economico, sociale e tecnologico dell’ultimo secolo ci ha condotto a un modello di sviluppo non più sostenibile e che, oggi più che mai, deve essere messo in discussione, abbandonato e sostituito da nuovi modelli di sostenibilità. Ed ecco nascere, quindi, in virtù dei principi etici fondamentali di solidarietà, di attenzione al territorio e di rispetto per l’ambiente che da sempre distinguono l’impegno di Greenblu Hotels & Resort per l’ambiente, questo progetto che punta ad agire oggi per garantire un domani migliore a tutti. My Friend Planet nasce con il progetto pilota di Torre Guaceto Oasis Emotions e di Torre Cintola Natural Sea Emotion, oasi in cui tutti sono protagonisti e collaboratori attivi della strategia di sostenibilità anche con semplici azioni quotidiane. Le location sono totalmente plastic-free: le bottigliette di pla-
stica hanno lasciato il posto ai più ecologici erogatori di acqua potabile e alle borracce di alluminio a disposizione degli ospiti. Inoltre, al fine di evitare gli sprechi d’acqua e sfruttare al meglio una risorsa sempre più rara e preziosa, sono stati installati impianti per la raccolta e il recupero di acqua piovana e l’irrigazione delle aree verdi avviene con acqua salmastra opportunamente trattata. In prossimità delle camere sono state intensificate le aree verdi, per una migliore climatizzazione naturale. Tutta la ristorazione a Torre Guaceto e Torre Cintola è naturalmente a chilometri zero, con prodotti di selezionate aziende locali che rispondano ai più elevati standard di eccellenza gastronomica. Un modo per sostenere la produzione locale e favorire anche i piccoli produttori, tanto preziosi per la conservazione della biodiversità e il rispetto del patrimonio culturale ed enogastronomico della regione. La raccolta dei rifiuti è ai più avanzati livelli di differenziazione e la filosofia “zero plastica” è anche nella dotazione per la colazione e nei kit di cortesia, plastic-free e con utilizzo di materiali ecologici. Green sono anche i prodotti usati per le pulizie e molto viene fatto per incentivare la mobilità sostenibile, con la fornitura di biciclette, anche elettriche, per spostarsi nei meravigliosi dintorni delle strutture. Non si è trascurata neppure l’illuminazione, che segue la filosofia “minimal light”, con luci led a risparmio energetico sia indoor, sia outdoor. Va ricordato che il Consorzio di Torre Guaceto gestisce l’Area Marina Protetta e la Riserva Naturale di Torre Guaceto: un’area naturale estesa per 1.200 ettari sulla costa adriatica dell’alto Salento e con un fronte marino sviluppato per otto chilometri e, per rinnovare il proprio impegno al turismo responsabile, aderisce alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile, utile strumento per cooperare con le comunità del territorio e per mettere in piedi numerose iniziative.
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In primo piano: Making Moments Italian Edition by Hilton
Gli eventi diventano esperienze innovative in casa HILTON di MARIANGELA TRAFICANTE
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Gli eventi dal vivo tornano a essere fondamentali, ricercati e desiderati, ma non devono essere considerati più solo come un’occasione per ritrovarsi o svolgere business insieme. Hilton propone a±ĩĜĹč aŅĵåĹƋŸ× ÏĜĹŧƚå ƋåĵĜØ ÚåÏĬĜűƋĜ ĜĹ ĵ±ĹĜåų± ÚĜýåųåĹƋå in sette strutture del Gruppo, per dare un valore aggiunto che enfatizzi gli elementi top di ogni location con una proposta personalizzata. Partendo dal food e coinvolgendo i cinque sensi
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l Gruppo Hilton ha una grande novità: Making Moments, un modo innovativo di guardare e organizzare gli eventi, siano essi corporate o leisure. Menù accuratamente selezionati, location d’eccezione, modalità di degustazione variegate sono i punti chiave di un portfolio di proposte adatte sia a eventi aziendali di ogni tipologia sia a celebrazioni private come matrimoni, feste di compleanno, anniversari, in cui si torna finalmente a festeggiare con i propri cari o con i colleghi. Il tocco esperienziale, lo sappiamo, è ormai fondamentale, e in quest’ottica l’esperienza enogastronomica è tra le più ricercate. Per questo il Gruppo Hilton, tra le prime compagnie alberghiere a sviluppare un’iniziativa del genere, con Making Moments ha deciso di puntare su quello che è uno dei suoi asset – l’offerta food di qualità – per innovare la sua proposta Mice, valorizzando al tempo stesso le risorse e le caratteristiche distintive delle sue strutture. Con Making Moments la creatività degli chef e la fantasia degli specialisti F&B sono l’elemento portante attorno al quale avviene una narrazione molto più ampia, capace di far diventare una semplice cena, un aperitivo o un
pranzo un’esperienza unica e indimenticabile. Nato a livello corporate per il grande Gruppo dell’hospitality internazionale, il programma è stato declinato specificatamente per il mercato italiano con Making Moments Italian Edition ed è già disponibile nelle più iconiche città italiane, presso gli hotel più affascinanti del Gruppo. Ecco quindi che le imprese e il mondo Mice possono ritrovare Making Moments in sette hotel della catena in Italia. LE STRUTTURE Parliamo di Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, struttura deluxe con una grande collezione d’arte, l’esclusivo Imperial Club e il Grand Spa Club, senza dimenticare La Pergola, ristorante tre stelle Michelin; l’Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton, cinque stelle tra via Veneto e piazza Barberini; l’Hilton Milan, a un isolato dalla Stazione Centrale e in ottima posizione per partire alla scoperta del capoluogo meneghino; l’Hilton Lake Como, a pochi passi da Villa Olmo, dai parchi e dal lungolago; l’Hilton Molino Stucky Venice, iconica struttura simbolo di rigenerazione di archeologia industriale sull’isola della Giudecca; l’Hilton Sorrento Palace, con
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Cinque temi declinati in sette strutture: è la proposta Making Moments di Hilton per personalizzare ogni evento, rendendolo un’esperienza unica e memorabile
vista mozzafiato sul Golfo di Napoli; e, infine, l’Hilton Rome Airport, in posizione strategica collegato direttamente ai terminal Uno, Due e Tre dell’aeroporto di Fiumicino. Alessandro Cabella, Hilton area general manager Italy
I PUNTI CHIAVE «Anche nel settore dell’eventistica, nuovamente in grande espansione, Hilton sa anticipare le tendenze ed è in grado di offrire ai suoi interlocutori ciò di cui hanno bisogno prima ancora che questa necessità sia da loro stessi percepita. Sappiamo che il food è uno degli assi portanti in qualsiasi evento, e siamo fieri di proporre oggi, con Making Moments, soluzioni non solo di alta qualità, ma anche innovative e in grado di stupire perfino gli ospiti più esigenti e competenti», ha dichiarato Alessandro Cabella, Hilton area general manager Italy. Sette hotel per cinque temi, ciascuno pensato per valorizzare al meglio una particolare tipologia di evento, la richiesta dell’ospite e le sue esigenze. Cinque temi che però sono aperti al tailor made, un punto di partenza per costruire poi insieme al cliente l’evento e i suoi contenuti in ogni dettaglio, con un ulteriore plus. Hilton diventa infatti un punto di riferimento unico per chi al Gruppo si può affidare per allestire al meglio tutte le diverse componenti di un evento di successo, grazie alla rete di fornitori e partner dell’albergo, dagli strumenti audio e video agli allestimenti floreali all’intrattenimento. Il tutto con al centro l’esperienza e la maestria del food and
beverage di casa e seguendo la vocazione naturale di ogni struttura. Making Moments vuole quindi essere uno strumento flessibile a disposizione degli organizzatori, con il quale l’hotel è in grado di realizzare l’evento desiderato, grazie allo sviluppo di tutti gli elementi e al fine di rispondere alle esigenze espresse dell’interlocutore. Il risultato quindi è quello di dare non solo un look nuovo al proprio evento, ma anche avere la certezza di affidarsi ai professionisti dei Making Moments Team che si prendono cura di ogni aspetto dell’organizzazione, un modo innovativo per confezionare eventi di successo che esaltino il valore dell’incontro. Ciascuno degli hotel partecipanti a Making Moments Italian Edition sviluppa e propone temi congeniali alla propria location, allo spirito del luogo e alla sua vocazione. Making Moments è un nuovo concetto di intrattenimento ed evento, che mette al centro l’esperienza food e il valore della socializzazione e della convivialità, declinati di volta in volta seguendo i desiderata del cliente e la vocazione naturale della location e i suoi plus. L’obiettivo è quindi quello di rendere unici questi momenti di incontro, che sono tornati post pandemia e di organizzare eventi con un grande valore aggiunto, che coinvolga tutti i cinque sensi creando engagement e ricordi indelebili.
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I TEMI Sono cinque i temi a disposizione, che vengono declinati seguendo l’anima di ciascuna tipologia di proposta: Banquet Royale È la proposta ideale per gli eventi di grandi dimensioni che valorizza gli ampi spazi di alcune delle location designate, prevedendo cena e intrattenimento in grado di coinvolgere e stupire un’audience numerosa. La location è di solito la sala principale dell’hotel – come per esempio il salone del Rome Cavalieri – e l’effetto è spettacolare. La scelta ideale per un evento che deve risultare “impressive”. E la parte ristorativa viene naturalmente declinata a tema. My Dinner Party Ecco il tema che si presta invece per una cena intima con amici e parenti, godendo di un’atmosfera tranquilla e rilassata, in un contesto piacevole e informale. A Sorrento, per esempio, è un’esperienza che si può vivere nella saletta con piscina, arricchita dagli affreschi di epoca romana. Mix & Mingle Bollicine, un calice di vino, una birra artigianale o un cocktail d’autore, insieme a canapè e finger food con un servizio informale. Ecco l’idea che riprende e sviluppa in maniera innovativa l’esperienza dell’aperitivo. Perfetto per vivere un momento di socializzazione e convivialità. Street Food Festival Convivialità e socialità sono concetti che vengono sottolineati ancora di più nel tema Street Food Festival, una vera esperienza creativa e divertente, una sorta di percorso ideato per dare risalto alle diverse eccellenze del territorio, e un vero e proprio viaggio gastronomico, in cui postazioni diverse propongono una selezione di pietanze da tutto il mondo.
Live Stations Infine, Live Stations è una soluzione informale, divertente, rilassata, che regala un’esperienza di interazione con gli chef che si dedicano alla preparazione delle proprie creazioni e alla loro personalizzazione sotto gli occhi degli ospiti. IL TEAM Atmosfera, unicità delle location, esperienza F&B, sono tra i punti chiave dell’iniziativa, con la cucina grande fiore all’occhiello del mondo Hilton. E sono loro, gli chef, i moment maker per eccellenza, gli attori più rilevanti nella creazione di questi momenti speciali, in un progetto che è stato ideato e realizzato in squadra insieme ai Making Moments Team dedicati in ciascuna struttura. All’interno dei team Mice ed eventi, infatti, è stato portato avanti un importante lavoro di coinvolgimento e di formazione per proporre al meglio questa nuova esperienza al cliente e contribuire al successo dell’evento. UNA CARRELLATA DI ESPERIENZE Cinque temi per sette hotel, si diceva, e infatti le esperienze disponibili sono molteplici e si possono confezionare anche all’insegna della personalizzazione. Qualche esempio? Eccone una carrellata. Il Banquet Royale al Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel declina per esempio l’eredità e la grandezza della Capitale riportando gli ospiti agli splendori della Dolce Vita, grazie alla proiezione di scene del celebre film di Federico Fellini e a un’orchestra che suona le musiche indimenticabili firmate da Nino Rota. Un’immersione nei magici anni Sessanta da godere in un sala decorata con gigantografie dei più famosi attori dell’epoca. L’effetto-wow poi è garantito da momenti iconici come l’entrata in scena del protagonista dell’evento a bordo di una Spider d’epoca e l’ingresso dei ballerini-paparazzi a bordo della celebre Vespa, altro simbolo dell’epoca. L’altro hotel romano protagonista di Ma-
Se la proposta gastronomica è la protagonista di Making Moments, anche l’atmosfera, l’unicità della location e la cura di ogni dettaglio sono punti chiavi che rendono unica l’iniziativa targata Hilton
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king Moments, l’Aleph Rome Hotel, propone invece un My Dinner Party declinato in chiave tecnologica grazie all’esperienza “Le Petit Chef”, un innovativo spettacolo multisensoriale che coinvolgerà gli ospiti con immagini, suoni e sapori e che vede come protagonista il più “piccolo” chef del mondo, grazie a soluzioni come videomapping e realtà aumentata, che trasformeranno i tavoli in veri e propri display dinamici sul quale si visualizzano le storie del piccolissimo personaggio. Ma l’esperienza non si ferma naturalmente solo al virtuale, i sensi saranno appagati quando gli ospiti potranno gustare proprio il piatto che Le Petit Chef ha preparato nel cartoon. All’Hilton Rome Airport si può poi optare per un Mix & Mingle che abbraccia tutte le culture, all’insegna del melting pot tipico di un aeroporto. Qui, dove si incontrano persone da tutto il mondo, gli ospiti potranno godere di un momento di aggregazione e di condivisione all’insegna del relax e di un ambiente riposante, a pochi passi dal brulicante hub. Si parte dal tradizionale aperitivo italiano, servito con prelibatezze tipiche come la focaccia pugliese con mortadella e pistacchio o la quiche di pecorino e pepe nero, per viaggiare verso sapori internazionali come i bao buns con carne glassata e burritos con guacamole. Ad accompagnare l’esperienza gastronomica ci sono i cocktail italiani più famosi a firma di esperti mixologist. Spostandoci a Milano, è di scena lo Street Food Festival all’Hilton Milan con la proposta “The 45th Parallel”, ovvero un’esperienza gastronomica al di sopra del 45esimo parallelo, attraverso le regioni del Nord Italia. Si può organizzare un vero e proprio iti-
nerario culinario dove gli stand gastronomici propongono prelibatezze tipiche del Piemonte, della Lombardia e del Veneto, esaltando sapori autentici e di eccellenza, guidati dallo chef. All’Hilton Lake Como va in scena uno Street Food Festival tutto italiano, ambientato nel sundek al settimo piano dell’hotel. Gli ospiti si ritroveranno in un insolito mercato, allestito con pallet, in cui ogni banco è dedicato a un genere di street food: dalla pizza al trancio agli arancini siciliani, agli arrosticini (cucinati nel barbecue Ofyr), senza dimenticare i gelati da scegliere nel tipico carretto, o sentirsi bambini con lo zucchero filato. Il tutto, arricchito da gustosa birra alla spina, oppure con un tocco healthy grazie alla frutta e verdura fresca con cui dare vita al proprio smoothy personalizzato. A Venezia l’Hilton Molino Stucky propone “The Venice Skyline” , uno spumeggiante Mix & Mingle sui tetti, sul magnifico rooftop dell’hotel, precisamente presso lo Skyline Bar, il bar più alto e panoramico di Venezia. Con la sua fantastica terrazza farà da scenografia a una serata conviviale tra buon cibo e drink con vista sulla città lagunare. Si propone una selezione di canapè ispirati alla tradizione veneziana, a base di carne e pesce accompagnati dai drink preparati da esperti mixologist tra cui non può ovviamente mancare il mitico Spritz, ma declinato in tanti modi originali: Spritz Select, Spritz Cynar e Spritz Italicus. Live Station a tutta Campania all’Hilton Sorrento, dove il tema non poteva che essere “Pizza School”. Circondati dalla natura nell’agrumeto dell’hotel, che ospita anche un forno, gli ospiti metteranno letteralmente le mani in pasta,
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cimentandosi a preparare la pizza, scoprendo così un modo divertente di socializzare. E lo faranno sfidandosi in squadre con tanto di cappelli da chef e grembiuli personalizzati, guidati da un animatore che spiegherà le regole base per preparare la pizza. E per rendere completo il Campania-style, un pizzaiolo professionista regalerà uno show acrobatico. Con questi modelli originali e su misura, si capisce come Making Moments Italian
Edition vuole essere un nuovo modo di approcciare l’organizzazione degli eventi. Il Gruppo naturalmente rimane aperto alle richieste e ai desideri dei clienti, ponendo l’accento su questa nuova modalità, un’iniziativa unica nel panorama alberghiero e dell’hospitality, che mette a disposizione del mondo Mice un’idea innovativa per ripartire nel migliore dei modi.
Sette strutture con carattere proprio e charme sono i “set” di Making Moments: il Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel; l’Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton; l’Hilton Milan; l’Hilton Lake Como; l’Hilton Molino Stucky Venice; l’Hilton Sorrento Palace; e l’Hilton Rome Airport
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1E WXEKMSRI dei congressi medico-scientifici . GSRKVIWWM QIHMGS WGMIRXMǻGM XSVRERS E VMYRMVI PI GSQQYRMX] WGMIRXMǻGLI RE^MSREPM I MRXIVRE^MSREPM SR WMXI QE GSR TMÄ XIGRSPSKME I WIR^E VMRYRGMEVI EPPE GSQTSRIRXI HMKMXEP ERGLI TIV QMKPMSVEVI GSRXIRYXM GSQYRMGE^MSRI I JSVQE^MSRI di ALESSANDRA BOIARDI
I
l cambiamento è la cifra più evidente dell’evoluzione dei congressi medico-scientifici di questi anni. Per il settore che ha saputo adottare la filosofia del “show must go on” sin dai primi momenti dell’emergenza sanitaria, il divenire è stata la prima condizione necessaria per non venire meno al ruolo che lo riconosce come comparto trainante di tutta la meeting industry. Sono i dati che “storicamente” lo indicano come tale: vale la pena ricordare che
secondo quelli di Icca (International Congress and Convention Association) nel 2018 i congressi medici sono stati il 17% di tutti quelli organizzati nel mondo. Tre anni e una pandemia dopo, nel 2021, il report rilasciato dall’associazione, che ha esaminato ottomila eventi programmati lo scorso anno, mostra come il numero di congressi associativi digitali e ibridi è raddoppiato, ma soprattutto come le attività sono cresciute
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del trenta per cento mentre le cancellazioni sono scese dal 61% al 31%. I congressi medici si sono evoluti sotto la spinta di un’accelerazione che è stata in primis quella tecnologica, ma non solo. Dal modo di comunicare a quello di produrre contenuti, dalla fruizione al ritorno degli incontri in presenza, il “new normal” cosiddetto è sinonimo di nuove consapevolezze. E mentre il 2022 sta scorrendo a ritmo sostenuto “a recupero” di quello che nonostante il digitale non si è potuto fare durante gli stop imposti dal Covid-19, la pianificazione dei prossimi anni dà indicazioni sul prossimo futuro. Cosa conterà di più nel comparto medical-pharma? Quali cambiamenti influiranno sull’organizzazione dei congressi medico-scientifici e sulla formazione da qui in poi? A queste e a molte altre domande rispondono alcuni dei protagonisti ed esperti di questo settore. LE COMMUNITY INTERNAZIONALI RISCOPRONO LA PRESENZA «Oggi ci troviamo a organizzare nello stesso periodo gli eventi del 2020, 2021 e 2022, mentre procede anche la pianificazione per i prossimi anni. Ci sono però delle differenze tra le dinamiche dei piccoli eventi, ossia quelli che arrivano a cento, massimo duecento persone, e quelle dei grandi congressi nazionali e internazionali» spiega Monica Sellari, amministratore delegato di MZ Congressi. A cambiare sono prima di tutto le esigenze del cliente. «La prima richiesta è quella di po-
tere avere, soprattutto per i congressi medici internazionali, sia la modalità in presenza sia virtuale, ossia un format ibrido. Da un certo punto di vista è comprensibile, si tratta di un format per certi versi allettante, incluso quello di potere ridurre le spese da parte del congresso per relatori e partecipanti. Ma stiamo comunque notando che, a eccezione della componente asiatica che ancora riscontra difficoltà di spostamento, le persone adesso sono ben disposte ad affrontare viaggi anche a lungo raggio. Dal nostro canto cerchiamo di proporre format in presenza e stiamo decisamente incontrando l’approvazione dei nostri clienti. Pubblicizziamo prima di tutto l’evento in presenza e secondo le esigenze, vicino alla data del grande congresso, apriamo le iscrizioni da remoto, magari solo per alcune sessioni, ovviamente con quote di partecipazione diverse. Ma devo dire che, soprattutto per gli eventi nazionali, e non solo, c’è davvero tanto desiderio di tornare a incontrarsi. Per questo tipo di eventi, anzi, il numero di partecipanti in presenza è aumentato, mentre sono pochissime le richieste di format ibridi, anche perché, tutto sommato, i costi da sostenere non sono certo indifferenti» continua Sellari. Le comunità scientifiche riconoscono l’importanza dell’incontrarsi in presenza: la condivisione di esperienze e informazioni è un’esigenza insostituibile, che però non impedisce di approfittare di nuove abitudini, ormai convalidate. «C’è sempre, dove necessario, la possibilità di registrare un relatore che per diversi
MONICA SELLARI, amministratore delegato di MZ Congressi n5IV KPM IZIRXM RE^MSREPM I RSR WSPS Gƶ² HEZZIVS XERXS HIWMHIVMS HM XSVREVI E MRGSRXVEVWM 5IV UYIWXS XMTS HM IZIRXM ER^M MP RYQIVS HM TEVXIGMTERXM MR TVIWIR^E ² EYQIRXEXS QIRXVI WSRS TSGLMWWMQI PI VMGLMIWXI HM JSVQEX MFVMHM ERGLI TIVGL³ XYXXS WSQQEXS M GSWXM HE WSWXIRIVI RSR WSRS GIVXS MRHMǺIVIRXM~
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COVER STORY CONGRESSI MEDICI
MADDALENA MILONE, Ceo di Meeting Planner n1E TVMQE HIGMWMSRI HE TVIRHIVI SKKM UYERHS WM HIGMHI HM SVKERM^^EVI YR IZIRXS ² WI XIRIVPS MR TVIWIR^E STTYVI SRPMRI 4KKM TSWWMEQS WGIKPMIVI I WI ² ZIVS GLI PE XIGRSPSKME RSR TSXVª QEM WSWXMXYMVWM EP GSRXEXXS YQERS I EPPE TSXIR^E HIPPI VIPE^MSRM GLI KVE^MI EKPM IZIRXM WM WZMPYTTERS HM GIVXS RSR TSWWMEQS RSR GSRWMHIVEVI GLM ERGSVE RSR TY½ ZMEKKMEVI STTYVI M WSKKIXXM JVEKMPM S WIQTPMGIQIRXI GLM RSR WM WIRXI ERGSVE WMGYVS (VIHS GLI PƶMFVMHS VIWXIVª ERGSVE TIV YR TSƶ HM XIQTS YRE FYSRE SGGEWMSRI TIV VIEPM^^EVI UYIPPƶMRGPYWMSRI I UYIPPE GSRRIWWMSRI MRWMXE RIKPM IZIRXM~
MARIA GRAZIA VACCA , Ceo di BT Congress n5IV M GSVWM HM JSVQE^MSRI PEHHSZI RSR WMERS TVIWIRXM EXXMZMXª TVEXMGLI ² TPEYWMFMPI TIRWEVI GLI PƶSRPMRI EFFME WSWXMXYMXS S WSWXMXYMVª MR QERMIVE TIVQERIRXI M GSVWM VIWMHIR^MEPM VMZSPXM E YR TYFFPMGS IWXIVS 1ƶEGGIPIVE^MSRI TSVXEXE HEP PSGOHS[R WYPPƶYXMPM^^S HIPPE JSVQE^MSRI MR ZMHIS LE HIXIVQMREXS MRSPXVI YRE HVEWXMGE WIQTPMǻGE^MSRI HIM WMWXIQM HM GSPPIKEQIRXS HE WEPE STIVEXSVME~
motivi non può essere in presenza, così come che intervenga in streaming. Questo è molto utile e avviene, oltre che per i relatori, magari per ministri e altri esponenti istituzionali ed è a mio parere una delle modalità che resterà anche in futuro» spiega Sellari. L’”eredità digitale” della pandemia è invece forse più forte sui piccoli eventi, che magari con budget ridotti e per modalità di fruizione, continuano a proporre l’online: «La tendenza anche in questo caso non è più quella di sostituire il format in presenza con quello digitale, ma semmai di affiancarli. Si tratta perlopiù, in ambito formativo, di webinar di poche ore a cui si può abbinare una Fad asincrona successiva, mentre sono tornati in presenza anche gli eventi formativi di una giornata a livello regionale» conclude l’amministratore delegato di MZ Congressi. DOPO LA PANDEMIA, LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE Il cambiamento principale è sicuramente racchiuso nel cambio di approccio all’utilizzo della tecnologia per Maddalena Milone, Ceo di Meeting Planner: «Di fronte al divieto di incontrarsi in presenza si è fatto maggior ricorso agli eventi a distanza e quindi a tutte le tipologie correlate». Nel suo libro “Gli eventi: dalla progettazione all’organizzazione” edito da Franco Angeli, con le co-autrici Morena Paola Carli e Maria Cristina Terenzio ha tracciato una classificazione degli eventi online che devono essere considerati con un proprio design, una propria programmazione, una tempistica dedicata e così via. «La prima decisione da prendere oggi, quando si decide di organizzare un evento, è se tenerlo in presenza oppure online, in base allo scopo, alle finalità e agli obiettivi degli stakeholder coinvolti. Oggi possiamo scegliere e, se è vero che la tecnologia non potrà mai sostituirsi al contatto umano e alla potenza delle relazioni che grazie agli eventi si sviluppano, di certo non possiamo non considerare chi ancora non può viaggiare (pensiamo
agli eventi internazionali), oppure i soggetti fragili o semplicemente chi non si sente ancora sicuro. Credo che l’ibrido resterà ancora per un po’ di tempo una buona occasione per realizzare quell’inclusione e quella connessione insita negli eventi. La grande sfida resta la possibilità di coinvolgere tutti i partecipanti allo stesso livello, on site e online. È una grande occasione di sviluppo a mio avviso e bisognerà continuare a lavorare con le tecniche di design, studiare e applicare creatività per favorire sempre di più l’inclusione e l’uguaglianza» sottolinea Milone. Resta, per Milone, che non esistano format più innovativi di altri, bensì format efficaci, che permettono cioè di raggiungere lo scopo dell’evento, la sua finalità e gli obiettivi degli stakeholder: «Solo con un design specifico per ogni evento possiamo produrre innovazione, cambiamento e risultati. Se abbiamo ben chiaro dove stiamo andando possiamo stabilire come andarci e quale strada percorrere, e questo tocca a noi designer: stabilire cosa deve accadere affinché si realizzi il cambiamento atteso. Per questo continuo a dire ai miei clienti e ai miei studenti che l’evento è un mezzo, non è esso stesso il fine dell’incontro e se non ne abbiamo ben chiaro “il perché” sarà l’ennesima occasione sprecata. Noi siamo quelli che fanno accadere le cose, esserne consapevoli è un grande privilegio» conclude Milone. FORMAZIONE PIÙ ACCESSIBILE CON LA TECNOLOGIA Nello scenario degli congressi medicoscientifici internazionali la digitalizzazione è entrata come canale parallelo e non sostitutivo per BT Congress, mentre «Per i corsi di formazione, laddove non siano presenti attività pratiche, è plausibile pensare che l’online abbia sostituito o sostituirà in maniera permanente i corsi residenziali rivolti a un pubblico estero» spiega la Ceo Maria Grazia Vacca, che prosegue: «L’accelerazione portata dal lockdown sull’utilizzo della formazione
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in video ha determinato inoltre una drastica semplificazione dei sistemi di collegamento da sala operatoria. Una tecnologia che sino a tre anni fa era ancora estremamente complessa e costosa risulta ormai abbastanza accessibile, permettendo un’ampia diffusione anche di corsi di chirurgia con sessioni ibride, live/registrate».
ROBERTA SEMINO, general manager sales & marketing director di Chorus Group n(M½ GLI ZMIRI VMGLMIWXS SKKM ² YRE QEKKMSVI VIEXXMZMXª TVSTVMS TIVGL³ MP QSRHS ² HMZIRXEXS QSPXS TMÄ ZIPSGI I QYXIZSPI M WSRS VIWI RIGIWWEVMI RYSZI QSHEPMXª JSVQEXMZI FEWEXI WY XIGRSPSKMI MRRSZEXMZI I WY JSVQEX QIXSHSPSKMGM YRMGM I WIQTVI TMÄ GYWXSQM^^EXM~
MATTEO BRUNO CALVERI, rappresentante “Provider Ecm” Federcongressi&eventi n(SQI MP JSVQEX GSW¶ ERGLI PE GSQYRMGE^MSRI ² GEQFMEXE VMWTIXXS EP TVI TERHIQME . WSGMEP RIX[SVO WSRS WIQTVI TMÄ YXMPM^^EXM HEM TVSZMHIV HEPPI JEVQEGIYXMGLI I HEPPI MWXMXY^MSRM WME TVI WME TSWX IZIRXS I WSRS HMZIRXEXM YR GEREPI TVMZMPIKMEXS RSR WSPS TIV TVSQYSZIVI PƶIZIRXS QE ERGLI TIV HMǺSRHIVI M GSRXIRYXM~
SUSANNA PRIORE, presidente di ECM Quality Network n1ƶIZSPY^MSRI HIP GSQTEVXS HIZI TEVXMVI HE YR RYSZS QMRHWIX GLI QMVM E WZMPYTTEVI GSMRZSPKMQIRXS WSWXIRMFMPMXª I XVEWZIVWEPMXª HIKPM EVKSQIRXM 'MWSKRE TYRXEVI E RYSZI JSVQI HM GYPXYVE GLI XIRKERS GSRXS HIPPI RYSZI IWMKIR^I I GLI WETTMERS WXMQSPEVI MP GEQFMEQIRXS TIV KIWXMVI YR JYXYVS WIQTVI TMÄ MQTVIZIHMFMPI~
PERSONALIZZAZIONE E MULTICANALITÀ Se le rapide trasformazioni in atto nella nostra società hanno avuto un inevitabile impatto anche nel mondo congressuale, come si adatta la formazione medica? «Ciò che viene richiesto oggi è una maggiore reattività e flessibilità proprio perché il mondo è diventato molto più veloce e mutevole» spiega Roberta Semino, general manager sales & marketing director di Chorus Group. «Si sono rese necessarie quindi nuove modalità formative basate su tecnologie innovative e su format metodologici unici e sempre più customizzati. Stiamo vedendo l’affermarsi di nuovi modelli di formazione blended, proprio perché flessibili e personalizzabili. L’obiettivo principale è che il medico possa autonomamente gestire tempi e modalità di fruizione della formazione sulla base delle sue reali necessità di aggiornamento professionale». Anche le modalità di comunicazione degli eventi medico-scientifici sono cambiate: «In questo mondo che cambia, è cambiata anche la comunicazione degli eventi medico-scientifici. Questa nuova era digitale ha portato a una forte spinta nella comunicazione, rendendola sempre più ingaggiante e reattiva. Le nuove tecnologie, poi, hanno favorito l’immersione e l’interazione dei partecipanti agli eventi. È importante strutturare strategie comunicative in una logica multicanale che presidi più touchpoint possibili» conclude Semino. NUOVI PERCORSI DI FORMAZIONE E COME SI COMUNICANO OGGI Secondo Matteo Bruno Calveri, rappresentante “Provider Ecm” Federcongressi&eventi, dopo i due anni di pandemia durante i quali il settore congressuale è stato uno dei più duramente colpiti dai provvedimenti per contenere il contagio, la ripresa è sotto gli occhi di tutti: «Stiamo assistendo al grande ritorno degli eventi in presenza anche se c’è un nuovo format sempre più ricercato: il phygital, i cosiddetti eventi ibridi, con quote di partecipazione in presenza e altre da remoto. Come il format, così anche la comunicazione è cambiata rispetto al pre-pandemia. I social network, LinkedIn su tutti, sono sempre più utilizzati dai provider, dalle aziende farmaceutiche, dagli stakeholder e dalle istituzioni sia pre sia post evento. I social, infatti, sono diventati un canale privilegiato non solo per promuovere l’evento ma anche per compiere i report e diffondere i contenuti emersi. Rimanendo sempre nell’ambito della comunicazione, va evidenziato anche il cambio di utilizzo delle dem. Se prima della pande-
mia erano inviate quasi esclusivamente con obiettivi di marketing oggi, invece, sono sempre più impiegate per proporre eventi e aggiornare il personale su nuovi approcci terapeutici, clinici e linee guida. Anche a livello di contenuti stiamo assistendo a un grande evoluzione. Alla luce anche di quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si stanno sviluppando nuovi percorsi di formazione. La sanità digitale, la telemedicina, il digital patient journey e la gestione del paziente dal punto di vista manageriale sono argomenti sempre più richiesti». Anche per quanto riguarda le prospettive in ottica di Educazione Continua in Medicina, secondo Calveri si punta sulla qualità. «Sicuramente ci si aspetta sia una maggiore qualità in termini di programmi scientifici erogati sia una maggiore attività di corsi in presenza e ibridi. E, chiaramente, la tanto attesa riforma del sistema Ecm. Proprio in quest’ottica l’impegno di Federcongressi&eventi attraverso Gifes-Gruppo Italiano Formazione Ecm in Sanità consiste nel rafforzare la coesione e l’unità di intenti tra gli stakeholder del settore per un miglioramento del sistema Ecm in termini sia di qualità di formazione erogata sia di perfezionamento dell’intero processo» conclude Calveri. UN NUOVO MINDSET PER NUOVE ESIGENZE L’apporto delle nuove tecnologie e i recenti sviluppi del digitale hanno sicuramente contribuito al miglioramento dei sistemi di formazione e aggiornamento, soprattutto in ambito medico scientifico secondo Susanna Priore, presidente di ECM Quality Network: «È molto importante notare che queste innovazioni possono sortire effetti diversi in relazione alla capacità di coinvolgimento e di interazione che si riesce a creare con i partecipanti. La ripresa degli eventi congressuali in presenza, deve quindi attenzionare gli addetti ai lavori nella ricerca di format innovativi che riescano a garantire la fruibilità dei contenuti per il massimo livello di apprendimento. Quindi, l’evoluzione di questo comparto deve partire da un nuovo mindset che miri a sviluppare coinvolgimento, sostenibilità e trasversalità degli argomenti. Bisogna puntare a nuove forme di cultura che tengano conto delle nuove esigenze nate dai nuovi scenari e che sappiano stimolare il cambiamento per gestire un futuro sempre più imprevedibile» spiega Priore. Se l’Educazione Continua in Medicina durante tutti questi anni ha contribuito a diffondere i concetti della medicina basata sull’evidenza, «Questo paradigma, da solo, risulta oggi in parte limitante rispetto alla necessità di trovare risposte efficaci a problemi nuovi in tempi rapidissimi» secondo Priore, che prosegue: «Occorre sviluppare un maggiore focus sulla “real life” ampliando la comunicazione scientifica tra i centri di ricerca e il territorio,
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DIFFERENT STRATEGIES FOR ONE GOAL: YOUR SUCCESS
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COVER STORY CONGRESSI MEDICI
ed è in questo “spazio” che vanno ricercate le nuove soluzioni formative per i nuovi scenari. La pandemia Covid-19, pur essendo stata gestita in maniera adeguata, ha messo in evidenza una serie di problematiche all’interno della nostra organizzazione sanitaria. Il Pnrr mira a nuovi modelli organizzativi e gestionali che implementino la medicina del territorio e garantiscano la continuità assistenziale. Quindi gli obiettivi formativi Ecm dei prossimi anni saranno principalmente orientati a una nuova governance clinica e manageriale dell’intero comparto».
343 4884:&198&8* 1& CYBERSECURITY 1E XIGRSPSKME ² WXEXE IZMHIRXIQIRXI TVSXEKSRMWXE HIP GEQFMEQIRXS HIKPM IZIRXM QIHMGS WGMIRXMǻGM MR UYIWXM ERRM HM TERHIQME (SQI TEWWEVI HEPPƶIQIVKIR^E EPPE UYSXMHMERMXª MR SXXMGE XIGRSPSKMGE I MRJSVQEXMGE$ 1S EFFMEQS GLMIWXS E Corrado Casini, chief executive & chairman di M&P Informatica GLI WTIMKE n.R UYIWXM ERRM HM TERHIQME MP QSRHS HIM GSRKVIWWM QIHMGS WGMIRXMǻGM GSW¶ GSQI XYXXS MP QSRHS HIKPM IZIRXM LE HMQSWXVEXS PE TVSTVME VIWMPMIR^E I LE VIEKMXS XVEWJSVQERHS KPM SWXEGSPM MR STTSVXYRMXª .P PSGOHS[R GM LE MRWIKREXS UYERXS WME JSRHEQIRXEPI IWWIVI FIR SVKERM^^EXM E PMZIPPS XIGRSPSKMGS SKKM TIV TSXIV GVIEVI I KIWXMVI IZIRXM +EH TIV QERXIRIVI ZMZS YR YǽGMS I GSRWIRXMVI PƶSTIVEXMZMXª HM FEWI HE VIQSXS RSR WSPS MR GSRHM^MSRM HM IQIVKIR^E QE WSTVEXXYXXS RIPPE UYSXMHMERMXª 7MGSRSWGIRHS UYIWXE RIGIWWMXª EFFMEQS HIGMWS HM GSRGIRXVEVGM QEKKMSVQIRXI WY XYXXM UYIM WIVZM^M GLI LERRS GSRWIRXMXS EM RSWXVM GPMIRXM HM TSXIV GSRXMRYEVI PI PSVS EXXMZMXª MR TEVXMGSPEVI TSXIR^MERHS PI JYR^MSREPMXª HIP RSWXVS QSHYPS HIHMGEXS EPPE +EH I EMYXERHS M RSWXVM GPMIRXM RIP GSRWSPMHEVI PE TVSTVME MRJVEWXVYXXYVE XIGRMGE GSW¶ HE GSRWIRXMVKPM YRE VETMHE VMGSRZIVWMSRI E YR PEZSVS FEWEXS QEKKMSVQIRXI WYP HMKMXEPI 2SPXM GLI WM IVERS KMª HSXEXM HM XIGRSPSKMI EZER^EXI UYEPM MP TEWWEKKMS HIM WIVZIV MR (PSYH I PƶEHS^MSRI HM GSRRIWWMSRM :TR LERRS EZYXS QIRS HMǽGSPXª EH EHEXXEVWM MGYVEQIRXI UYIWXI RYSZI QSHEPMXª HM PEZSVS WM WSRS VEHMGEXI RIP WIXXSVI GLI VMQEVVª GSR YRE GSRǻKYVE^MSRI MFVMHE XVE PEZSVS PSGEPM^^EXS I VIQSXM^^EXS~
La sicurezza informatica è un tema molto attuale anche nel settore degli eventi, sempre più digital-oriented. Come si evolve nel settore degli eventi? n:MWXE PƶEQTME QSPI HM HEXM ERGLI PI TMGGSPI I QIHMI MQTVIWI WSRS HMZIRXEXI SFMIXXMZM ƸEXXVEIRXMƹ TIV M GVMQMREPM MRJSVQEXMGM STVEXXYXXS RIP WIXXSVI IZIRXM PE TVSXI^MSRI HIM HEXM WIRWMFMPM ² JSRHEQIRXEPI TVSTVMS TIV UYIWXS EFFMEQS ZSPYXS GSRGIRXVEVGM WY XYXXM UYIM WMWXIQM GLI LERRS GSQI JYPGVS PE WMGYVI^^E MRHMZMHYEPI I GSPPIXXMZE MR ZMWXE ERGLI HIPPE VMTEVXIR^E 4KKM VMXIRMEQS WME RIGIWWEVMS WXYHMEVI YRE WXVEXIKME FIR HIǻRMXE MR EQFMXS MRJSVQEXMGS ZEPYXERHS MR TVMQMW WI WM HMWTSRKE HM XYXXM KPM EGGSVKMQIRXM XIGRMGM I RSR YXMPM TIV QMRMQM^^EVI M VMWGLM HM MRXVYWMSRM I JYVXS HM HEXM I
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Hotel Monte Sarago
Corso Mazzini, 233 Ostuni (BR) Tel. 0831.334470 www.hotelmontesarago.it
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Focus on: Maratea (Pz)
MARATEA per tutti i sensi di MARIANGELA TRAFICANTE
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ai panorami a picco sul mare ai ricchi fondali, dalla lunga storia culturale alle eccellenze del territorio da gustare nel “salottino” del borgo, strutture alberghiere che agli spazi attrezzati per eventi uniscono un’offerta sfaccettata di occasioni di relax e attività sociali: benvenuti a Maratea, la perla del Tirreno, località lucana che permette di declinare l’esperienza Mice in molteplici proposte di valore e che ai momenti di lavoro combinano la scoperta di un territorio tutto da vivere. I trenta chilometri di costa regalano piscine
naturali e calette selvagge, da esplorare anche in barca, mentre la sera ci si può rilassare con un drink o una cena tipica al porto, per poi partire alla scoperta della città delle 44 chiese o programmare un’escursione panoramica fuori porta. I SEGRETI DEL MARE BANDIERA BLU Il mare cristallino e l’offerta di servizi hanno permesso a Maratea di confermare anche per il 2022 la Bandiera Blu, il riconoscimento assegnato dalla Fondazione per l’educazione
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Un centro antico e accogliente, un mare dalle mille, irresistibili gradazioni, strutture alberghiere dalla vocazione Mice, un entroterra a tutta natura: sono gli ingredienti che decretano il successo di Maratea, destinazione tutta da scoprire
In apertura, il mare cristallino I PƶSǺIVXE HM WIVZM^M LERRS TIVQIWWS E 2EVEXIE HM GSRJIVQEVI ERGLI TIV MP PE 'ERHMIVE 'PY & ǻERGS MP ƸWEPSXXSƹ HIPPE GMXXEHMRE SXXS MP (VMWXS 7IHIRXSVI PE WXEXYE WMQFSPS HM 2EVEXIE WIGSRHE TIV HMQIRWMSRI WSPS EP (VMWXS HM 7MS HI /ERIMVS
ambientale (Fee), e che si unisce alle quattro sulla costa jonica: Bernalda, Nova Siri, Pisticci e Policoro (Matera). Per vivere un’esperienza ancora più suggestiva ed esclusiva, si può far rotta sulle spiagge più “segrete”, raggiungibili solo in barca, come Rena Carruba, e le spiaggette Funnicu Reggiu e d’i Vranne. In barca è possibile esplorare anche le grotte di San Giorgio e dei Monacelli, a cui la rifrazione del sole regala splendide sfumature di azzurro. ESCURSIONI IN BARCA Il porto turistico di Maratea è un vero punto di riferimento per chi desidera organizzare attività alla scoperta dei ricami della costa e dei tesori del mare. Le escursioni in barca portano alla scoperta di spiagge e isolotti, ma diverse sono le strutture che offrono anche l’opportunità di partecipare a immersioni guidate per scoprire fondali ricchi di flora e fauna marina, dalle gorgonie gialle e le posidonie a stelle marine, granchi e polipi.
Tra le esperienze in barca da non perdere c’è anche l’isola di Santo Janni, che secondo la leggenda fu un approdo di Ulisse durante il suo viaggio per fare ritorno a Itaca. Non sappiamo se la tradizione corrisponde a verità, quel che è certo è il fascino di questo luogo, e dei suoi fondali, che come scrigni sono ricchi di testimonianze archeologiche, come le anfore romane. All’epoca, infatti, l’isola veniva utilizzata per produrre e commercializzare il garum, una salsa ricavata dalle interiora di pesce. Dai fondali marini si sale sempre più su a ricercare panorami mozzafiato. E si incontra il Cristo Redentore, la statua simbolo di Maratea, che col suo colore bianco svetta sul mare dalla cima di Monte San Biagio. La statua è seconda per dimensione solo al Cristo di Rio de Janeiro: raggiunge infatti un’altezza di 22 metri, l’apertura delle braccia è di 19 metri. Realizzata in cemento bianco e scaglie di marmo di Carrara dallo scultore fiorentino Bruno Innocenti, dal 1965 domina tutto il Golfo di Policastro.
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MARATEA SALOTTINO PER GOURMET Maratea è da vivere in tutti i momenti della giornata. Si può passeggiare tra i suoi vicoli, fermandosi in una piazzetta per una pausa caffè e per curiosare tra botteghe e mercatini, ammirando al tempo stesso le sue vestigia di origine medievale. La sera, poi, ci si gode le luci dei suoi locali, per gustare una cena tipica in uno dei suoi ristoranti, magari proprio al porto che diventa il salotto cittadino. Senza dimenticare di fermarsi in piazza Buraglia, spesso paragonata alla famosa piazzetta di Capri, e ammirare il panorama dal Belvedere della Pietra del Sole. Una cena nel borgo o nel “salottino” del porto è anche un’ottima occasione per assaporare i prodotti tipici del territorio. Maratea vanta infatti una vera e propria Denominazione comunale, chiamata “Maratea De.C.O.”, marchio che contraddistingue eccellenze locali come i famosi pomodori rossi, le mozzarelle, la treccia e il caciocavallo provenienti dalla frazione di Massa di Maratea, la gilò (melanzana rossa allungata), la carruba, i capperi sotto sale, le alici salate, gli aliciocculi e il garum. A TUTTA ARTE E CULTURA Anche chi punta a un arricchimento culturale non rimarrà deluso da Maratea, che è chiamata la città delle 44 chiese e non a caso. Tanti sono infatti i luoghi di culto che la abbelliscono, tra cappelle, edicole e chiese vere e proprie, da visitare in un percorso che condurrà dalla più antica, risalente all’XI e XII secolo, la Chiesa di San Vito, attraverso altri luoghi come la Chiesa dell’Annunziata, caratterizzata da un coro ligneo del Quattrocento e da un campanile e una cupola rivestiti in maioliche verdi e gialle, per proseguire con una più recente – risale al Settecento – la
Chiesa dell’Immacolata, nei cui sotterranei sono stati ritrovati i resti di una chiesa molto più antica, risalente al Trecento. Colpisce poi anche per la vista panoramica l’importante Basilica di San Biagio, eretta ai piedi della statua del Redentore. La scoperta dei tesori archeologici, iniziata magari durante un’immersione, può proseguire a Palazzo De Lieto. Si tratta di un palazzo nobiliare che Giovanni De Lieto fece realizzare nel 1734 per ospitare il primo ospedale della città. Dopo un periodo di abbandono, l’edificio è stato restaurato negli anni Novanta per riportarlo al suo splendore; oggi ospita mostre ed eventi e soprattutto la pinacoteca Angelo Brando, pittore originario del borgo tirrenico e la collezione permanente di reperti di archeologia subacquea recuperati dai fondali dell’isolotto di Santo Janni. FUORI PORTA ADRENALINICO E se tra escursioni in barca e subacquee, serate gourmet in città e visite culturali c’è ancora tempo per una gita fuori porta, ecco che da Maratea si può far rotta su Trecchina. A pochi chilometri di distanza dalla costa, è nota anche come città giardino, è uno dei Borghi autentici d’Italia e regala una piacevole passeggiata nel suo centro storico adornato di palazzi nobiliari, prima di dedicarsi a una full immersion di natura e movimento perché, percorrendo un panoramico sentiero, si può anche arrivare sulla cima di Serra Pollino, a circa mille metri d’altezza, dove ammirare il panorama e soprattutto cimentarsi con il Parco delle Stelle, tra attrazioni adrenaliniche, sport outdoor o anche semplice relax nel verde. indirizzi a fine rivista
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LE STRUTTURE PER IL MICE Q Hotel Spa Villa del Mare 1ƶ-SXIP TE :MPPE HIP 2EVI WM EǺEGGME E TMGGS WY una delle insenature più spettacolari del Golfo di Policastro. Siamo ad Acquafredda di Maratea, e qui chi è in cerca di location per un evento potrà trovare il giusto mix tra spazi congressuali – una sala meeting attrezzata e salette riunioni – e diverse proposte per vivere al meglio i momenti di relax. Gli ospiti potranno usufruire della spiaggia privata nella Baia Porticello, raggiungibile con un ascensore, ma anche rilassarsi in piscina e sugli ampi terrazzi elioterapici sul mare. Per i più attivi l’hotel organizza escursioni a bordo di gozzi e altre imbarcazioni, e la sera è possibile godere di un vero e proprio cinema sotto le stelle, sulla terrazza panoramica, sorseggiando un drink e gustando stuzzicherie tipiche. Focus anche sulla mobilità dolce: l’hotel infatti ha predisposto un servizio di ricarica per e-bike e per veicoli elettrici. Se l’evento è fuori stagione, poi, gli ospiti potranno godere del “mare d’inverno” nel nuovo centro benessere dell’hotel da mille metri quadrati. Qui l’acqua viene prelevata direttamente dal mare e riscaldata a 36 gradi, TIV TVSZEVI XYXXM M FIRIǻGM HIPPE XEPEWWSXIVETME I FIEYX] farm marina accompagnati da un team di esperti.
Q Grand Hotel Pianeta Maratea Evento con vista al Grand Hotel Pianeta Maratea, che sorge in posizione panoramica lungo la collina dove svetta la statua del Cristo Redentore, ma che al tempo stesso dista solo quattro chilometri dal centro storico. Il centro convegni dell’hotel può contare su sei sale interne – di cui alcune modulabili –, per un totale di 1.100 metri quadrati, cui si aggiunge una sala esterna raggiungibile in un complesso a pochi minuti dalla struttura. E poi i dehor permettono di modulare al meglio gli eventi anche durante la bella stagione. Dall’hotel si può partire alla scoperta del territorio circostante, e del suo mare, grazie alle escursioni guidate e personalizzate che spaziano tra il centro storico di Maratea, il trekking sui sentieri, le grotte marine e le spiagge più nascoste
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Tra storia e innovazione: l'essenza di Milano NH Hotel Group svela l'ultimo gioiello dell'hotellerie milanese: nel celebre quartiere di CityLife, è nato un resort urbano frutto della perfetta sintesi tra la memoria storica di un'antica chiesa e l'avveniristica visione di nuovi spazi di NICOLETTA TOFFANO
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Milano, la grande Chiesa del Cristo Re al Portello fu inaugurata nel 1930 ma, dopo soli sessant’anni, nel 1990, venne chiusa e abbandonata. L’edificio mantenne comunque la sua importanza grazie alla posizione in quell'area, che tempo dopo sarebbe stata oggetto di uno dei principali interventi di rigenerazione urbana milanese: la riconversione della vecchia Fiera Campionaria nell'attualissimo quartiere direzionale e residenziale CityLife; è qui che oggi svettano gli edifici dei più grandi architetti dei nostri tempi, Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind.
Una storia di abbandono, come tante nelle nostre città, ma in questo caso l’epilogo è felice: sconsacrata nel 2017, la chiesa è oggi letteralmente rinata come quattro stelle NH Collection Milano CityLife grazie a NH Hotel Group, all’ingegnere Paolo Cardano (chief investment officer di Di Vincenzo Spa) e allo studio di architettura Quattroassociati. E sono stati proprio i suoi caratteri distintivi ad aver ispirato nel progetto di rinnovo lo studio milanese Quattroassociati. «Fin dall'inizio, nel percorso progettuale – spiegano gli architetti – sono risultati eviden-
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ti: la centralità dell'imponente volume della chiesa, il suo impianto morfologico, la sua localizzazione nel lotto, la sua architettura tardo-manierista e la qualità dei materiali e della costruzione. Una presenza connotativa di un luogo specifico, in un ambito urbano che in questi anni si sta trasformando radicalmente nelle destinazioni e nelle forme». DA CHIESA A HOTEL Così con il nuovo progetto si è scelto da un lato di conservare l’impianto del monumento e la sua memoria storica, d'altro lato convertirlo a un uso alberghiero secondo i moderni dettami dell’hotellerie. Da qui la conversione degli spazi della chiesa, trasformati nel maestoso ingresso dell'hotel, mentre tutti i servizi (sale congressuali, ristorante, camere, fitness) sono stati inseriti nel progetto di una nuova struttura accostata armonicamente al volume esistente. Il risultato è una location unica a Milano, dallo stile coerente e imponente, come racconta Marco Gilardi, operations director NH Hotel Group Italy & Usa: «Gli spazi comuni (il porticato di ingresso, la reception, il bar e la sua lounge, il ristorante con le aree esterne, il centro congressi) sono in relazione diretta con l’architettura della chiesa recuperata e in una condizione “straordinaria” poiché, nel rapporto tra la dimensione di questi luoghi e quella delle specifiche componenti di arredo, si realizza una sintesi distintiva». A OGNI SPAZIO IL SUO “SPETTACOLO” NH Collection Milano CityLife rappresenta quindi oggi un luogo assolutamente iconico nel panorama milanese, grazie alla coerenza progettuale che, anche all'interno, lo caratterizza; così ne parlano ancora i progettisti: «È l’interpretazione della nuova ospitalità che
ha interessato, alle diverse scale, l’immagine e la definizione di tutti gli spazi dell’hotel; anche l’apparato decorativo ovunque presente (nelle finiture, nei materiali, nel design degli elementi architettonici e di arredo) interpreta il concept del progetto generale». Un filo conduttore, quindi, che si svolge tra storia e innovazione e si ritrova anche nel design delle 185 camere (alcune ricavate nell'edificio antico) tutte dotate di particolari tecnologie come il sistema di connettività audio e Tv a grande schermo, un sistema audio esclusivo per collegare i propri dispositivi e ascoltare la musica preferita e, non banale ai fini del comfort, la possibilità di scegliersi il proprio cuscino, plus tipico del brand NH Collection. NH Collection Milano CityLife è una location ideale per organizzare un meeting o un evento, situazioni per le quali propone spazi notevoli: sei sale, illuminate da luce naturale, allestibili in 11 diversi configurazioni, e tra queste una plenaria capace di 520 posti. È inoltre disponibile un'area adiacente privata all'aperto, perfetta per i coffee break o come area espositiva, per esempio per eventi automotive. Per momenti speciali e cene di gala (l'hotel, tra gli altri servizi, dispone di un ristorante interno di cucina italiana e specialità locali e di due bar) gli spazi più emozionali sono sicuramente la grande hall, ricavata dalla navata della chiesa, o il rooftop, con la spettacolare piscina al 13esimo piano con vista panoramica sull'intera città. NH Collection Milano CityLife, la dodicesima struttura di NH Hotel Group nell'area milanese, è inoltre ideale per chi soggiorna in città per business o partecipa a un congresso: il MiCo Convention Center e le sedi centrali di Assicurazioni Generali, Allianz e PwC sono praticamente raggiungibili a piedi.
NH Collection Milano CityLife Milano Numero totale camere: 185 | Ristoranti: 1 | Bar: 2 | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 520 posti | Capienza sala minore: 60 posti | Saletta segreteria | Possibilità organizzazione post congress
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Uno dei libri scritti da Massimo Sgrelli, direttore WGMIRXMǻGS HIPPƶ&GGEHIQME del Cerimoniale
Quando il protocollo conta L’alta formazione dell’Accademia del Cerimoniale insegna come gestire in modo armonico e rispettoso l’arte di ricevere, la gerarchia, la prossemica, di ALESSANDRA BOIARDI i rapporti con i media, l’araldica, l’abbigliamento
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Il presidente dell’Accademia, Sandro Gori, è stato per decenni capo del cerimoniale della Presidenza della Repubblica
.P HMVIXXSVI WGMIRXMǻGS ² 2EWWMQS KVIPPM per quasi due decenni capo del cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e autore tra l’altro di due ponderosi libri sul cerimoniale, divenuti testi universitari
dispetto delle mode più avanzate e dei social, nella nostra società continua a vigere una indiscutibile ferrea garanzia: la forma è ancora sostanza! Persone di culture e tradizioni diverse, infatti, sono sempre più a contatto in un mondo globalizzato, che mette a confronto tradizioni e regole spesso diverse. Così che in occasione di eventi, la corretta gestione dei rapporti istituzionali, ma pure privati, e l’applicazione delle regole protocollari sono elementi importanti e qualificanti. Anzi, determinanti. Per questo, al mondo del Mice si rivolge l’alta formazione fornita dall’Accademia del Cerimoniale Protocol Academy, di Roma, che affianca istituzioni, privati, associazioni e pubbliche amministrazioni avvalendosi di autorevoli esperti in materia di protocollo nazionale, comunitario e internazionale, diplomatico, pubblico e privato, che hanno maturato una lunga esperienza nei settori istituzionali e d’impresa. Una formazione che punta a insegnare come gestire in modo armonico e rispettoso l’arte di ricevere, la gerarchia, la prossemica, i rapporti con i media, l’araldica, l’abbigliamento e il cerimoniale militare. PER MEETING PIÙ EFFICACI Esiste infatti una molteplicità di fattori da tenere in considerazione in ogni occasione e la peculiarità dell’Accademia del Cerimoniale consiste proprio nell’offrire una formazione
ad alto livello per imparare ad apprendere non solamente la forma protocollare, ma anche il linguaggio, i simboli e i comportamenti da adottare in occasione di meeting ed eventi, così come in qualunque circostanza della propria vita: un evento mal gestito può appannare l’immagine dell’istituzione o dell’azienda, compromettere una relazione. Così come, per contro, con la corretta gestione degli eventi e dei rapporti interpersonali si migliorano e qualificano le relazioni. La proposta formativa fornita dall’Accademia del Cerimoniale è articolata in corsi di base, di perfezionamento e di aggiornamento, tutti modulabili sulle esigenze del committente. Le lezioni si svolgono online, evitando così impegnative trasferte. Particolare attenzione è riservata a diversi temi, come la relazione tra procedure protocollari e sicurezza, i rapporti con i media e le attività di comunicazione, il protocollo diplomatico e relazioni internazionali, il cerimoniale vaticano, l’arte dell’accoglienza. Altri temi di particolare interesse per la meeting industry sono: la gerarchia e la sua rappresentazione, l’organizzazione degli eventi, ma anche la corrispondenza cartacea ed elettronica, occasioni, stili, regole e la rappresentazione di sè nell’agire sociale, il gesto, la parola, l’abito, il curriculum. indirizzi a fine rivista
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Benvenuti nella vostra esclusiva, speciale, magica esperienza presso l’Hotel Corte Valier! Location ideale per un evento unico ed indimenticabile!
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IN MY OPINION
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DIMMI QUANTE CAMERE HAI E TI DIRÒ CHI SEI… Qualche anno fa avevo già trattato sul blog di MeetingeCongressi.com questa spinosa questione che, a distanza di tempo, ancora non si dipana: quante camere hanno hotel, resort, villaggi, location. La maggior parte di queste strutture non lo indica con precisione…
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EMANUELA GIORDANO Founder e creative manager di Quid Italy emanuela.giordano@quiditaly.com
embra paradossale affrontare questo tema, e sono certa che tutti noi abbiamo incontrato più volte questo dilemma, ma partiamo a monte. Tu organizzatore di eventi, viaggi, convegni e via dicendo, cerchi un hotel o una location con camere. E fin qui tutto nella norma. Come da prassi cerchi per il tuo cliente l’hotel esclusivo o in una zona particolare, o con specifiche caratteristiche, o semplicemente cerchi una novità per non “andare nei soliti posti”, per proporre idee innovative e ricercate e stupire gli ospiti. Passi ore a setacciare i siti dei suddetti hotel, resort, eccetera. Siti il più delle volte favolosi, tradotti in 15 lingue, pure in sanscrito quasi… Saltelli come
un diavolo della Tasmania da una pagina all’altra in cerca di info dettagliate per sapere se corrispondono ai requisiti richiesti. Aguzzi la vista come un falco alla ricerca spasmodica di quell’informazione che a tuo avviso – ma non solo tuo, direi di tutti! – è fondamentale, il cardine della tua ricerca, il Santo Graal del dettaglio: quante camere ha l’hotel, resort (e no sto a ripetervi ancora tutto l’elenco) ma non si trova il benedetto numero. Tu pensi «No dai non è possibile, si occupano di questo, come può essere che non scrivano quante camere hanno». Allora riguardi il sito da capo, vai sulla voce “camere” vedi foto spettacolari, leggi tutte le tipologie e le amenity
offerte, manca solo che indichino che in bagno troverai anche la pietra pomice per i calli, ma no: il numero di camere totali che offrono non c’è. Allora pensi: «Ma come è possibile? È uno scherzo vero? Ma perché (quasi) nessuno scrive il numero delle camere? Ma no dai mi sarà sfuggito, riguardo», e invece niente. Allora ti partono i trip mentali tipici di quando devi consegnare il progetto per ieri e perdi un sacco di tempo che ti servirebbe per fare altro, tipo: «Sarà forse questo il terzo mistero di Fatima?... È per questo che gli alieni sulla terra non si sono palesati apertamente? (non sanno dove dormire)… È una congiura degli hacker pagati dalla concorrenza che entrano di nascosto nei siti dei malcapitati e gli cancellano per sfregio il numero di camere?... È un’usanza tradizionale del mondo dell’hotellerie?». Per carità testa mia fermati! A questo punto ti attacchi per ore al telefono (e un po’ anche al tram) per scoprire questo dettaglio. Io non mi capacito proprio di questo fatto. Ma perché? Perché? Svelateci questo mistero a noi poveri mortali nonché organizzatori: perché non le indicate? Non che il mondo della ristorazione sia da meno eh?! Anche moltissimi ristoranti non indicano la capacità di coperti. Lancio l’ennesimo appello al mondo dell’accoglienza e ristorazione: agevolateci suvvia! Sul sito scrivete per favore quante camere avete, se i letti sono divisibili o solo matrimoniali, quanti coperti ha il ristorante, invece di raccontarci la storia della location dall’età della pietra, o che i tappetini del bagno sono di cotone filato a mano nel deserto del Sahara nelle notti di plenilunio. Siate gentili, aiutateci ad aiutarvi per portare i gruppi nelle vostre strutture, preservando la nostra salute mentale, evitandoci ore di ricerche e telefonate per chiedere quante camere avete, quante sale meeting, quanti coperti ha il ristorante. Siate buoni con noi: una mano lava l’atra e tutte due si fregano nell’asciugamano, rigorosamente di lino intessuto sulla stazione lunare. Pensateci. Ad maiora semper!
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IN MY OPINION
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Diversity e inclusion Tra pochi anni chiuderemo il primo quarter del 21esimo secolo. A che punto siamo con l’inclusione? Possiamo brindare ed essere ottimisti? Oppure c’è ancora del lavoro da fare? E nel caso, quanto?
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PAOLA SABBATINI Formatore, coach e senior partner Newcom Consulting paola.sabbatini@newcomconsulting.it newcomconsulting.it/digital-trainer
a qualche tempo mi ritrovo a discutere con diverse persone sul tema del“diversity”e su quanto si stia facendo, più o meno abbastanza, per colmare i gap e lavorare per costruire davvero un mondo migliore, più rispettoso, equo e giusto. Ho notato che quando si parla di questo argomento, ci sono tre tipologie diverse di reazioni: chi si entusiasma per i passi avanti e celebra i successi; chi si arrabbia e punta il dito verso ciò che ancora c’è da fare; e chi se ne disinteressa come se il problema non esistesse o non l* riguardasse… In effetti, di passi avanti ne abbiamo fatti tanti! Moltissime aziende in tutto il mondo, Italia compresa, stanno sempre più sentendo la responsabilità del cambiamento, facendosene portavoce, spinte anche dalle scelte dei propri clienti che preferiscono acquistare marchi inclusivi. Attraverso le loro policy, stanno attuando cambiamenti in diversi ambiti, non soltanto per raggiungere la parità di genere, ma più in generale, per creare am-
bienti di lavoro più accoglienti, attenti alla specificità di ciascun individuo e aperti alle diversità. Molte le politiche utilizzate: l’adozione della flessibilità e/o smart working ancor prima che la pandemia lo imponesse; il supporto alla maternità; la promozione della multiculturalità; la mobilità internazionale; la definizione di target numerici o Kpi per misurare l’impatto dei cambiamenti sull’inclusività; lo sviluppo di processi che garantiscano pari opportunità di carriera e trattamento salariale; azioni di work-life balance… solo per citarne alcune. Diversi sono i percorsi di formazione, mentoring e coaching rivolti esclusivamente alle donne, per potenziare l’autostima e l’empowerment. Lavorare su queste competenze, significa creare una leadership al femminile in grado di esprimere se stessa, attraverso la valorizzazione di quelle caratteristiche tipiche, che la rendono diversa e complementare a quella maschile, senza sentire il bisogno di imitarla, rischiando spesso di trasformarsi in una brutta copia. I prodotti e i servizi offerti dal mercato sono sempre più inclusivi: aziende come Mattel e Lego, per esempio, hanno da tempo iniziato a scardinare alcuni stereotipi legati all’aspetto fisico, producendo bambole e personaggi di diversi colori, etnie, religioni e fattezze fisiche. Siamo figl* della Tv, diceva qualcuno… e il mondo dei media, del marketing e dell’entertainment sta promuovendo una società sempre più aperta, insegnandoci a osservare, riconoscere, familiarizzare e accettare la diversità in ogni sua forma.
Quindi, il bilancio è positivo? Insomma… È necessario ricordare, anche, che molti passi sono ancora da fare! Primo fra tutti, non bisogna dimenticare che tutto ciò sta accadendo nel mondo occidentale, mentre il resto sta ancora arrancando con i diritti primari. Il Global Gender Gap (del World Economic Forum) mostra che le donne, nel mondo, occupano solo il 34% dei posti manageriali e soltanto il dieci per cento sono Cape di Stato. Ciò significa che dobbiamo ancora fortemente migliorare, da parte delle donne, le opportunità di contribuire a prendere le decisioni che contano! In Italia, secondo l’Istat, nel 2021 le donne lavoratrici sono state meno della metà: il 49%, contro il 63% delle lavoratrici europee. Siamo dietro persino a Malta, Spagna e Grecia! E per giunta, ancora continuano a guadagnare meno degli uomini. L’Italia è, infatti, scesa al 76esimo posto nella classifica mondiale dei Paesi che attuano la parità salariale, con un danno economico incredibile: il 18% del Pil italiano, stimato da money.it. Sicuramente possiamo brindare ai successi e a tutti gli uomini e le donne che si stanno impegnando fortemente per costruire una società più equa, giusta e inclusiva e allo stesso tempo, però, c’è poco da stare felici: dobbiamo rimboccarci le maniche poiché sicuramente c’è ancora molto, molto lavoro da fare! Per coloro, invece – sia maschi sia femmine –, che si disinteressano del problema, beh…che dire… Tutti noi stiamo lavorando per costruire un mondo che garantisca anche a voi il diritto di voltarvi dall’altra parte!
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IN MY OPINION
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Gli OKR degli eventi La consapevolezza di gruppo può diventare la guida del progetto, a patto di cambiare il mindset sottostante
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SIMONA CIOTTI Hr manager e coach simona.ciotti.MeC@gmail.com
a redazione mi ha chiesto di parlare degli Okr (acronimo di Objectives and Key Results, Obiettivi e risultati chiave) applicati alla gestione degli eventi. Se partiamo dalla definizione, capiamo che gli Okr rappresentano un sistema che supera il concetto di “raggiungimento dell’obiettivo” e di valutazione della performance personale fini a sé stessi, e li inserisce in un contesto di condivisione dei compiti e delle sfide aziendali. La leva principale è quella di rendere i collaboratori partecipi e autonomi nel contribuire al successo dell’azienda. Da questo punto di vista è uno strumento che si inserisce nel più ampio passaggio da una cultura del compito (task) e del controllo, a quella della delega e della fiducia nel raggiungimento di un obiettivo in questa nuova forma: capiamo tutti bene dove dobbiamo andare (l’obiettivo rappresenta il what), decliniamo le attività
in key result (how, come raggiungiamo il what che ci siamo posti come obiettivo), individuiamo quindi gli Okr di ogni singolo team o collaboratore. Con trasparenza organizzativa, tutti sono informati di quello che è il contributo di tutti al conseguimento dell’obiettivo. Periodicamente si valuta lo stato di avanzamento, e questo permette di capire se la direzione in cui si sta andando è corretta o se ci sono delle variazioni da fare a livello macro e micro. A differenza dei Kpi – acronimo di key performance indicator – che rappresentano solo meri dati, gli Okr non sono “scolpiti” in budget annuali e sono flessibili per adattarsi alla situazione e, soprattutto, permettono di collaborare in modo più efficace e trasparente in azienda. Fiducia dei capi, autonomia dei collaboratori, cooperazione all’interno dei team e una cultura dell’errore, sono alla base dell’approccio degli Okr al rag-
giungimento dell’obiettivo unico aziendale. Fissare degli obiettivi di medio-lungo periodo è ormai obsoleto, mentre le valutazioni trimestrali permettono di stare al passo con le nuove esigenze e le nuove sfide di mercato. Per poter utilizzare questo metodo l’organizzazione deve esser già allenata ad avere chiara la visione aziendale, ad essere trasparente, a condividere le performance e gli obiettivi di tutti, coltivare la cultura del feedback. Inoltre, è opportuno non legare gli Okr a un incentivo economico, perché in quel caso il rischio è di sostituire alla motivazione di raggiungere un obiettivo collettivo sfidante, la motivazione a lavorare maggiormente per un premio monetario individuale. Ma come si può calare tutto ciò nell’organizzazione del lavoro di chi opera negli eventi? Se pensiamo alle doti che un buon event manager deve avere, che sono quelle relazionali di leadership, flessibilità, dinamismo, capacità di gestire autonomamente il tempo e alta resistenza allo stress, serve aggiungere anche la capacità di gestire in modo partecipativo i team, e non basarsi quindi solo su budget le cui date e volumi si spostano man mano che si accumulano i ritardi. Le gestione di eventi si fa con team piccoli o grandi, generalmente eterogenei, per cui si rischia di essere disarticolati, di non capire la big picture e l’impatto che ogni singola attività ha sulla realizzazione del progetto. Alla delega – che è necessario dare maggiormente alle persone del team –, serve aggiungere anche la gestione di momenti di condivisione rapidi ma efficaci, che permettano a tutti di essere aggiornati e di collegare sempre le micro attività con i key result rilevanti a una realizzazione ideale dell’evento. Oltre a questo anche le dimensioni costo e tempo, possono essere degli indicatori da suddividere in sottoparti per permetterne la gestione autonoma delle persone del team. Con l’applicazione quindi degli Okr l’event manager diventa un amministratore di risorse e persone più che il diretto esecutore del progetto, e la sua bravura starà nella capacità di comunicazione e aggregazione di tutti gli stakeholder del progetto.
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IN MY OPINION
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*ZIRXM$ .FVMHM$ La partecipazione in presenza ai convegni consente ai delegati di ricavare molto di più rispetto alla partecipazione a distanza: vi spiego perché
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orrei prenderla un po’ alla larga e partire da una precisazione linguistica e da un excursus etimologico. I veri professionisti sanno infatti che “meeting” è il termine inglese che raccoglie tutti i tipi di convegni, ovvero riunione di persone che si “incontrano” per discutere, scambiarsi informazioni, acquisire nuovi sapere per le proprie attività professionali, e così via. “Eventi” è un termine che da solo non si connette al mondo dei convegni: evento è qualunque cosa unica e irripetibile, come la nascita di un figlio, la caduta di un aereo, una tempesta improvvisa, ecc. Si dovrebbe aggiungere almeno “… di comunicazione”. Il termine “convegni”, invece, ha lo stesso significato del termine inglese “meeting” e viene dal latino cum venio, convenire, riunirsi e i convegni prevedono che la comunicazione si svolga tra più persone anche per scambiarsi pareri ed esperienze, conoscersi, avviare nuove relazioni professionali ed amicali. Quindi, nel concetto di convegno è già insito quello di riunirsi, ovvero dunque, della presenza dei convegnisti, proprio perché
è l’essere on-site che offre molte più possibilità di accrescere sapere e relazioni umane e professionali. Certamente nulla vieta di ascoltare le relazioni e i dibattiti a persone che non possono essere presenti nella sala dei convegni. Però teniamo presente che chi partecipa a distanza raramente può porre domande per comprendere meglio i concetti espressi, e la sua partecipazione può essere interrotta anche più volte da telefonate e domande di colleghi o conviventi. Questo può causare la perdita di collegamento con quanto ascoltato prima e quanto ascoltato dopo l’interruzione indesiderata. È vero che il collegamento a distanza consente di risparmiare costi e tempo per i trasferimenti per e dalle sedi del convegno, ma teniamo presente che – è stato stimato – il loro “ritorno dall’investimento” è più o meno del venti per cento, mentre i convegni in presenza e ben gestiti consentono un Roi (Return On Investment) valutabile scientificamente dall’ottanta fino al duecento per cento. Al di là delle differenze tra onsite e on-line, mi chiedo perché
definiamo “ibridi” i convegni ai quali si può partecipare sia in presenza, sia da remoto? Ho avuto la curiosità di cercare il significato di “ibrido”. In Wikipedia è definito “un individuo, un animale o un vegetale generato dall’incrocio di due organismi di specie diverse che differiscono per più caratteri”. Nell’ambito delle scienze biologiche ha differenti significati. Sul vocabolario Treccani ho letto: ibrido/ [dal latino hybrĭda “bastardo”, di etimo incerto]. • s. m. 1. (biologia) individuo animale o vegetale prodotto dall’accoppiamento di due specie o razze diverse ≈ bastardo, meticcio. 2. (figurativo) insieme di elementi che presentano proprietà radicalmente diverse, per lo più in senso negativo ≈ commistione, mescolanza, mistura. • (aggettivo) di cosa formata di elementi diversi, che non legano bene tra loro. Ecco, elementi che non legano bene tra loro: noi esperti di convegni dovremmo smettere di usare il termine “ibrido” e diffondere l’uso del termine “remoto”, certamente più corretto.
RODOLFO MUSCO Pubblicista e meeting architect Certificato CMP, CMM, CME-it musco@motivationandevents.com
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Alla fiera delle illusioni Si fa presto a dire tecnologie avanzate! Con questo articolo cerchiamo invece di dare una risposta a domande precise: quali sono i nuovi sviluppi applicativi nell’industria Mice? Su quale tipologia puntano le location per proporsi sul mercato? Quale sviluppo potrà avere la nascita dei mondi virtuali per le venue del futuro? di NICOLETTA TOFFANO
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egli ultimi due anni, nel mondo degli eventi, abbiamo scoperto nuovi modi per comunicare contenuti e facilitare la collaborazione tra i delegati. La necessità di distanziamento e la ricerca di soluzioni per la partecipazione a distanza hanno costituito il mix perfetto per accelerare la messa a punto e l’uso di tecnologie altamente innovative che, oltre ad andare ad amplificare tendenze già in atto, hanno attinto, proprio per creare enga-
gement, a piene mani da altri settori come il gaming, i programmi Tv o i social. E oggi, che tornano finalmente i “large event” in presenza cosa rimane di questa esperienza? Abbiamo fatto questa domanda ai responsabili di location che più di altre si sono mosse nel campo tecnologico, adeguandosi in maniera camaleontica al succedersi dei fatti e alle nuove esigenze del mercato, e abbiamo cercato, grazie a opinioni ed esperienze dirette,
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Padova Congress MARCO VALSECCHI, direttore generale di Padova Hall «I segnali che stiamo ricevendo dal mercato ci confermano che la domanda di eventi in presenza è oggi più forte che mai e al tempo stesso l’accelerazione della digitalizzazione impressa dalla pandemia ha reso gli organizzatori di eventi – e i fruitori – ancor più attenti per quanto riguarda gli aspetti tecnologici: la tecnologia deve garantire la qualità degli interventi in presenza o in collegamento da remoto, ma al tempo stesso contribuire a fare del convegno un’esperienza immersiva».
di individuare quelli che saranno i “tech trend” relativi ai filoni che si svilupperanno in un prossimo futuro e a quelli destinati a esaurirsi. I MUST HAVE Sicuramente i due argomenti che negli ultimi anni hanno attirato maggiore attenzione nel campo delle dotazioni tecnologiche di una location sono tutto ciò che riguarda il mondo audio e video digitale. Ma vediamo oggi quali sono le tendenze, anche in virtù del ritorno degli eventi live, come spiega Marco Valsecchi, direttore generale di Padova Hall: «I segnali che stiamo ricevendo dal mercato ci confermano che la domanda di eventi in presenza è oggi più forte che mai e al tempo stesso l’accelerazione della digitalizzazione impressa dalla pandemia ha reso gli organizzatori di eventi – e i fruitori – ancor più attenti per quanto riguarda gli aspetti tecnologici: la tecnologia deve garantire la qualità degli interventi in presenza o in collegamento da remoto, ma al tempo stesso contribuire a fare del convegno un’esperienza immersiva. In particolare i ledwall sono in grado di “trasformare” la resa di qualsiasi tipologia di evento, soprattutto quelli che sfruttano le dinamiche dell’infotainment». Tra i must di Padova Congress, centro congressuale di 12mila metri quadrati con una capienza complessiva 3.334 posti, inaugurato il 7 aprile, ci sono infatti i grandissimi ledwall, come quello di 152 metri installato nella sala Giotto e quello
di venti metri che abbraccia la platea nella sala Mantegna. L’intero sistema multimediale, basato su tecnologia di trasmissione del segnale Av over Ip, è composto inoltre di 54 diversi monitor distribuiti negli spazi dell’imponente struttura. Gli schermi ledwall in alta definizione Hdr e i radiomicrofoni digitali (che garantiscono un segnale più pulito rispetto ai tradizionali) sono tra i “must have” di Palariccione, moderna e poliedrica struttura nel cuore della città romagnola con i plus di una plenaria di 1.800 metri quadrati e di panoramici spazi all’aperto. Laura Colonna, sales manager aggiunge poi: «Ciò che ci si aspetta da una struttura come la nostra è la qualità in termini di tecnologia; la definizione delle immagini diventa fondamentale in alcuni settori, specialmente in quello medico-dentistico o dermatologico dove è importante per esempio la distinzione dettagliata del colore delle gengive, della pelle o degli organi interni. Siamo particolarmente orgogliosi della multiproiezione con videoproiettori da trentamila ansilumen a sorgente laser; la definizione e la luminosità dello schermo, unitamente alla sua forma particolare, sono di grande impatto per i partecipanti che entrano in sala. Parlando infine di videoriprese, forniamo un servizio broadcast in 4K, con ottiche fino a 90X, con controlli camera per la colorimetria e collegamenti in fibra ottica». Se fin qui abbiamo parlato di grandi centri
LAURA COLONNA, sales manager di Palariccione «Ciò che ci si aspetta da una struttura come la nostra è la qualità in termini HM XIGRSPSKME PE HIǻRM^MSRI HIPPI MQQEKMRM diventa fondamentale in alcuni settori. Siamo particolarmente orgogliosi della multiproiezione con videoproiettori da trentamila ansilumen a sorgente PEWIV PE HIǻRM^MSRI I PE PYQMRSWMXª HIPPS schermo, unitamente alla sua forma particolare, sono di grande impatto per i partecipanti che entrano in sala».
Palariccione
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DAVIDE MILANA, It manager e socio di East End Studios «Nel 2020 e 2021 avevamo allestito due ledwall e un limbo per rispondere alla crescente richiesta di eventi digitali, ma con la ripresa degli eventi live ci siamo resi conto che l’allestimento di strutture e tecnologie residenti possono rivelarsi un’arma a doppio taglio e in alcuni casi costituire paradossalmente un limite, se non in linea con quanto richiesto dal cliente. Abbiamo quindi optato TIV XSVREVI E YRE GSRǻKYVE^MSRI libera degli spazi».
VERONICA TASSONE, key account manager di Physical Spaces «Abbiamo creato un polo di sperimentazione, dove all’inizio si è trattato di applicare tecnologie già note nel campo del cinema e della televisione, per poi ottimizzarle per eventi digitali, rendendole pop: più smart e a prezzi accessibili, abbandonando anche tecnologie complesse e costose. Interessante inoltre, per dilatare il tempo di un evento, l’implementazione di piattaforme pre e post meeting dove le persone si incontrano, discutono e condividono contenuti».
East End Studios
Talent Garden Studios
congressuali, diversa è invece l’esperienza degli East End Studios di Milano, un “events point” richiestissimo dal mondo della comunicazione, della moda, del design e dello spettacolo, ai quali offre spazi polifunzionali per un totale di diecimila metri quadrati divisi in più location vicine tra loro, già predisposte per l’istallazione di complessi apparati scenografici e tecnologici. Ci racconta l’oggi della location Davide Milana nella veste di It manager e socio, dell’azienda: «Nel 2020 e 2021 avevamo allestito due ledwall e un limbo per rispondere alla crescente richiesta di eventi digitali, ma con la ripresa degli eventi live ci siamo resi conto che l’allestimento di strutture e tecnologie residenti possono rivelarsi un’arma a doppio taglio e in alcuni casi costituire paradossalmente un limite, se non in linea con quanto richiesto dal cliente. Abbiamo quindi optato per tornare a una configurazione libera degli spazi e senza strutture e una delle ragioni di questa nostra scelta è stata anche la continua evoluzione della tecnologia legata agli eventi,
che dopo poco tempo è già superata da soluzioni più innovative e coinvolgenti. Da qui la decisione di puntare tutto sulla connettività, lasciando al cliente la possibilità di scegliere la tecnologia più all’avanguardia da impiegare per il suo evento. Attraverso le nostre connessioni e forniture garantiamo l’accessibilità e la perfetta funzionalità del sistema (può sembrare scontato, ma anche un’importante fornitura elettrica può costituire un elemento discriminante nella scelta di una location), potenziando e ottimizzando la connettività e la gestione dei dati al fine di consolidarne la stabilità e l’affidabilità, in modo da supportare anche molteplici flussi di streaming in contemporanea a migliaia di persone connesse in modalità wireless». COSE DEGLI ALTRI MONDI Gli esperti non hanno dubbi, il futuro degli eventi è l’ibrido e la tecnologia utilizzata dovrà essere capace di creare coinvolgimento su tutti i piani, reali e virtuali, tanto che si stanno
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affermando anche professionalità specifiche, come per esempio l’utilizzo di una doppia regia per l’evento in presenza e per l’evento a distanza. A dare una mano alla creatività interverranno le tecnologie spesso derivate dal gaming: quella della realtà aumentata – che aggiungerà più dimensioni cognitive a quelle percettive relative al luogo in cui realmente ci troveremo –, e quella della realtà virtuale, che ci proietterà altrove grazie a simulazioni immersive di realtà spaziotemporali diverse, anche di fantasia, generate da un computer. Emblematico esempio di realtà virtuale è stato, l’autunno scorso, l’evento Mondogenius, realizzato in East End Studios per la presentazione della nuova collezione di Moncler Genius, come racconta Milana: «Un’esperienza digitale immersiva, che ha connesso gli spettatori di tutto il mondo in un unico evento, portandoli in cinque diverse città attraverso l’Europa, l’Asia e l’America, per raccontare la visione degli undici designer Genius. Accompagnato da Alicia Keys, il pubblico ha compiuto un viaggio tra il fisico e il digitale alla scoperta delle ispirazioni e dell’estetica di ogni collaborazione, esplorata attraverso l’arte e le performance multidisciplinari». L’evoluzione delle due realtà (aumentata e virtuale) nel campo degli eventi sarà poi rappresentata dalle immersive room, ossia stanze fisiche tecnologicamente attrezzate per rendere la simulazione ambientale ancora più efficace. All’Enterprise Hotel di Milano (catena Planetaria Hotels) la Room360° è una grande green box, implementata con dispositivi audio-video per la realizzazione di eventi ibridi: immagini e filmati vengono proiettati su quattro pareti, con uno sviluppo totale di oltre 250 metri quadrati di superficie visiva intorno ai partecipanti. Ogni azienda può scegliere come personalizzare gli sfondi: se utilizzare quelli già predisposti, oppure creare per la sua audience una situazione che li immerga nella realtà aziendale. È orientato agli eventi phygital (termine coniato per unire fisico e digitale) anche lo Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Center, dove, grazie alla collaborazione con Dhs Event Solution, è possibile allestire un virtual studio: un luogo dove ricreare scenografiche soluzioni virtuali e di 3D motion graphic, grazie all’attrezzatura di una sala dotata di tecnologie all’avanguardia e di realtà aumentata. E se fino a oggi le realtà virtuali si sono concentrate sullo sviluppo di attrezzature capaci di coinvolgere vista e udito, presso l’avveniristico Padova Congress si sta compiendo un passo in più verso l’inclusione di altri sensi. Questo avviene grazie all’utilizzo del branding olfattivo, capace di agire su una diversa dimensione sensoriale: durante la nona edizione di TedxPadova (evento di networking dedicato proprio alla condivisione di idee innovative) un laboratorio specializzato ha creato ad hoc un aroma diffuso attraverso i profumatori tecnologici presenti in sala per evocare e suscitare emozioni strettamente
collegate ai temi al centro dell’evento. E intanto, guardando al futuro, sul tema delle realtà parallele, è naturale il riferimento al Metaverso: occasione o minaccia per il mondo Mice? Ecco cosa risponde Marco Valsecchi: « Per Padova Congress rappresenta una nuova possibilità. Siamo collocati al centro di un quartiere fieristico che è vocato all’innovazione, in cui sta sorgendo anche la nuova facoltà di ingegneria e la sede del Competence center. La peculiarità tecnologica del centro congressi ci offre un vantaggio in questo senso e i nostri spazi potrebbero proprio diventare teatro di sperimentazioni su questo fronte». SPAZI E TEMPI DILATATI Si chiama Physical Spaces ed è una realtà che nasce a Milano nel marzo del 2020 dalla fusione di elementi appartenenti a diversi ambiti: digitale/tecnologico da una parte e immobiliare dall’altra. Tra gli spazi coinvolti ci sono i Magazzini Generali, il Talent Garden Studios, il Brera Site e il Motel D. In pratica un hub di più di cinquemila metri quadrati dotato di tecnologie avanzate quali virtual reality, ledwall, green screen, schermi interattivi, scenografie 3D digitali, in cui lavora un team di aziende, agenzie e professionisti focalizzati proprio sul digitale. Tutti fattori che in pratica dilatano lo spazio fisico in maniera infinita, a costi sempre più accessibili, come spiega Veronica Tassone, key account manager: «Abbiamo creato un polo di sperimentazione, dove all’inizio si è trattato di applicare tecnologie già note nel campo del cinema e della televisione, per poi ottimizzarle per eventi digitali, rendendole pop: più smart e a prezzi accessibili, abbandonando anche tecnologie complesse e costose, come la Xr Technologies. Infatti un evento digitale può essere completamente gratuito (basti pensare che per una riunione le piattaforme più usate sono gratuite) e da lì si possono ampliare servizi, effetti e funzioni, utilizzando la tecnologia in maniera creativa. Interessante inoltre, proprio per dilatare il tempo di un evento, l’implementazione di piattaforme pre e post meeting dove le persone si incontrano, discutono e condividono contenuti».
NH: TECNOLOGIA IN UN CLICK
Tecnologia negli eventi è anche gestione e accesso alle informazioni in modalità smart, come ci racconta Ambra Lee Agnoletti, director of business development NH Hotel Group Italia: «Abbiamo appena lanciato in Europa “Click&Meet”, una nuova funzionalità all’interno di NH Ppr (la piattaforma online che permette di centralizzare e gestire in un unico sito web tutta l’operatività di agenzie, aziende e organizzatori di eventi) per la prenotazione online di spazi per riunioni ed eventi». Grazie a questo nuovo strumento, gli utenti possono accedere, in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo o dispositivo, a oltre 1.600 spazi in 103 hotel di 14 Paesi. «Un altro tool è poi il Customized ,VSYT ;IFWMXI GLI SǺVI EP GPMIRXI una pagina web personalizzata per gestire più facilmente eventi e pernottamenti dei partecipanti: gli organizzatori possono pubblicare e aggiornare i dettagli del proprio evento (programma dell’evento, HEXI HM GLIGO MR GLIGO SYX XEVMǺI strutture dell’hotel, tipologia di camere, come arrivare, etc.) mentre gli ospiti possono tenersi EKKMSVREXM WYPPE TMERMǻGE^MSRI prenotare, pagare e consultare le informazioni sull’evento».
Superstudio
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ANTONIO TOCCARELLI, digital product manager di Superstudio «Cyberspace è la piattaforma virtuale targata Superstudio, che, unica nel suo genere, permette agli utenti di creare un proprio avatar e di accedere a uno spazio completamente personalizzato da parte dell’organizzatore dell’evento. Rispetto alle altre soluzioni presenti sul mercato, l’interazione rappresenta sicuramente una delle peculiarità della nostra piattaforma, insieme EPPE WYE ǼIWWMFMPMXª I EǽHEFMPMXª~
Su questo tema si concretizza Cyberspace il nuovo spazio digitale, aggiunto ai trentamila metri quadrati fisici che compongono, sempre a Milano, i mitici Superstudio. Ce ne parla Antonio Toccarelli, digital product manager: «Si tratta della piattaforma virtuale targata Superstudio, che, unica nel suo genere, permette agli utenti di creare un proprio avatar e di accedere a uno spazio completamente personalizzato da parte dell’organizzatore dell’evento. All’interno dello spazio, infatti, i booth possono ospitare materiali grafici, documenti e link a video a disposizione dei visitatori, che hanno inoltre la possibilità di dialogare fra loro e con gli espositori, grazie a servizi di chat e di video-call nelle aree meeting. Rispetto alle altre soluzioni presenti sul mercato, l’interazione rappresenta sicuramente una delle peculiarità della nostra piattaforma, insieme alla sua flessibilità e affidabilità». E il 2022 ai Superstudio è iniziato proprio con due eventi che hanno visto l’applicazione della nuova piattaforma. Il primo è stato (Un)fair, una fiera dedicata
OCCHIALI CON I SUPERPOTERI
Che gli occhiali potessero non essere solo elementi correttivi HIPPE ZMWXE S ǻPXVM TIV PE PYGI WSPEVI è da molto tempo nell’aria: occhiali “binocolo” per vedere vicine le cose lontane, occhiali “microscopio” per vedere grandi le cose piccole, SGGLMEPMRM TIV M ǻPQ ) SGGLMEPM GSR semplici led per illuminare una pagina. Che un giorno ci sarebbero stati occhiali con i superpoteri fu intuito già negli anni Settanta quando furono realizzate visiere per i piloti militari capaci di visualizzare informazioni sulla guida dei velivoli e sugli obiettivi nel campo visivo. I primi esperimenti commerciali sono del 2013-2014: arrivano i googleglass, dotati di memoria propria e auricolari, connessi e capaci di
visualizzare in alta risoluzione una realtà aumentata attraverso richieste vocali, e successivamente capaci anche di interpretare i movimenti degli occhi. Huaweii, Xiaomi, Amazon e altri brand hanno seguito Google ma questi “smartglasses” ǻRSVE WSRS WXEXM YR ǼST 5IV½ l’industria non demorde, Facebook e Ray-Ban da un lato e Apple dall’altro ci investono, forse nell’ottica social di proiettare l’umanità nel 2IXEZIVWS +EXXS ² GLI )IP :IGGLMS e Zuckerberg nel 2022 hanno deciso di mettere a punto occhiali di ultima generazione in cui la tecnologia si fonderà alla moda e al design, probabilmente insieme al prezzo, MP ZIVS YRMGS SWXEGSPS GLI ǻRS E SKKM RI LE MQTIHMXS PE HMǺYWMSRI
all’arte contemporanea svolta presso Superstudio Maxi: seguendo le indicazioni degli organizzatori è stato allestito lo spazio virtuale creando una mostra tematica, con opere presenti fisicamente in fiera e cataloghi scaricabili con i dettagli delle gallerie. Il secondo evento è stato la OnMetaverse Conference, la prima conferenza italiana dedicata al Metaverso, durante la quale la piattaforma Cyberspace è stata utilizzata da più di centosessanta persone, che hanno seguito da remoto la diretta della conferenza: un evento che ha permesso di acquisire feedback altamente qualificati da parte del mondo del tech, e di entrare in contatto con aziende interessate al mondo del Metaverso e degli eventi ibridi. TRA COMFORT E SOSTENIBILITÀ Tecnologia in una location ha tante e differenti declinazioni, non ultima un’attenzione al discorso salute e comfort attraverso l’utilizzo di dispositivi e materiali assolutamente innovativi. Un esempio sono i sensori a pavimento capaci di raccogliere informazioni sull’ambiente circa la temperatura, che viene monitorata per calcolare le condizioni ideali, e la presenza, in grado di rilevare gli spazi effettivamente occupati dalle persone, anche in movimento in una sala. Informazioni che inviate ai dispositivi Hvac (riscaldamento, ventilazione, aria condizionata) permettono di aprire/chiudere e ottimizzare i flussi d’aria, soddisfacendo esigenze complesse di climatizzazione in un’ottica di risparmio energetico. Sostenibilità e comfort passano anche dai nuovi materiali smart, dove smart indica la capacità di quei materiali di rispondere abilmente alle sollecitazioni. Esempi sono i materiali compositi, in cui l’unione di due materie ne crea una terza che ha proprietà e prestazioni superiori ai materiali costituenti come per esempio i Frp (materiali compositi fibrorinforzati) oppure i nanomateriali e quindi le nanotecnologie, che garantiscono lo sviluppo di materiali per l’edilizia resistenti, leggeri e di lunga durata. Parliamo quindi di due materiali specifici, tra i più utilizzati nella realizzazione delle strutture congressuali, sia che si tratti di nuove edificazioni, sia di recuperi di manufatti esistenti: cemento e vetro. Si parla oggi di cemento green, ossia dell’applicazione di un processo che permette di eliminare le emissioni di carbonio derivanti dalla produzione di cemento, una delle principali cause a livello globale delle emissioni di gas a effetto serra. L’idea è quella di un cemento capace di catturare la Co2 sfruttando il processo di mineralizzazione dell’anidride carbonica nei processi industriali e delle centrali elettriche. La Co2 di scarto viene quindi «riciclata» venendo inserita all’interno dei processi di realizzazione del cemento. Se ne ottiene un cemento che contribuisce a “eliminare” parte della Co2 prodotta, riutilizzandola per produrre un materiale da costruzione dall’enorme diffusione. Quali novità tecnologiche invece riguardano
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le superfici vetrate? Si tratta degli Oled (Organic Light Emitting Diode) già utilizzati in alcuni televisori e smartphone di alta fascia; queste innovative sorgenti luminose organiche sono da oggi integrate anche nelle finestre per illuminare gli interni degli edifici, in assenza di luce solare diurna, grazie alla loro capacità di diffondere luce naturale con un contenuto spettrale regolabile; inoltre sono efficienti, cioè a basso consumo, e costano
poco, poiché utilizzano materiali facilmente reperibili, biodegradabili, riciclabili, quindi ecocompatibili. Con questa nuova applicazione è possibile realizzare superfici vetrate “intelligenti” che di giorno svolgono il normale compito di far entrare la luce naturale, mentre dal crepuscolo in poi, grazie agli Oled inseriti nel vetro, mantengono il livello desiderato di luminosità per esempio di un’intera sala congressi.
ACCADEMIA )*11& CYBERCRUSCA )MGMEQSGIPS JVERGEQIRXI le Big Tech (Google, Amazon, Apple e Facebook) non hanno pietà per i comuni mortali. Oltre a sfornare nuove tecnologie, la loro gara consiste nel coniare nuove parole che immancabilmente minano le certezze che abbiamo acquisito, ci fanno impazzire per comprendere cose di cui ancora non abbiamo esperienza e ci danno spesso la sensazione che il nostro interlocutore sia un passo avanti a noi. Per chi ne avesse bisogno, pubblichiamo questo elementare glossario, su alcuni termini che di questi tempi vanno per la maggiore. Realtà aumentata: ² PƶIǺIXXS che si ottiene attraverso uno strumento tecnologico che ha la capacità di integrare le percezioni e le informazioni, che siamo naturalmente capaci di desumere dalla realtà che ci circonda, con informazioni audiovisive relative a contenuti memorizzati dai sistemi informatici e relativi al luogo in cui ci troviamo. Realtà virtuale: è una realtà inesistente, una simulazione immersiva creata da un computer, fatta di visioni, suoni e sensazioni e che proietta un nostro avatar PE VETTVIWIRXE^MSRI KVEǻGE HIPPE nostra identità all’interno di un ambiente di realtà virtuale) capace di interagire in ambienti, epoche e con esseri creati da un computer e di muoversi anche in modalità “teleportation”, il teletrasporto virtuale. Nella realtà virtuale si entra attraverso strumenti tecnologici (normalmente i visori :V GLI GM EWXVEKKSRS XSXEPQIRXI dall’ambiente in cui realmente ci troviamo o, per esperienze sensoriali e motorie ancora più complete grazie a immersive room tecnologicamente attrezzate per rendere la simulazione ambientale ERGSVE TMÄ IǽGEGI
Metaverso: è presentato come l’evoluzione di internet, un ambiente di realtà virtuale totalmente immersivo al quale si accederà con ZMWSVM :V I GM WM QYSZIVª EXXVEZIVWS il proprio avatar. Al contrario della realtà virtuale, il metaverso è in stretta correlazione con la struttura spazio-temporale dell’universo ǻWMGS I MR IWWS WM TSWWSRS ZMZIVI esperienze quali la partecipazione a eventi e tutto ciò che avviene nel cyberspazio, ovvero l’universo creato e alimentato dalle reti globali di comunicazione. Ovviamente la corsa alla creazione del metaverso è scattata e ognuno cerca di arrivare primo creando il proprio; i metaversi oggi più famosi hanno i seguenti nomi: 'PSOXSTME )IGIRXVEPERH *EVXL 2, Fortnitelegacy, Meta, Netvrk, Omniverse, Roblox, Somnium TEGI 8LI )MZMWMSR 3IX[SVO 8LI 3IQIWMW 8LI ERHFS\ :VGLEX QE Gƶ² KMª GLM RI TVSKIXXE PƶYRMǻGE^MSRI .RXIPPMKIR^E &VXMǻGMEPI .E è la capacità del computer di avere comportamenti e risposte simili a quelli umani. Questi risultati sono il frutto della capacità dei computer di raccogliere e analizzare i dati relativi ai comportamenti, alle informazioni, alle conoscenze immagazzinate (Machine Learning) e quindi rispondere in modo sempre più simile a quello dell’uomo. Questi computer possono controllare attrezzature, veicoli, robot (macchinari autonomi E GSRXVSPPS RYQIVMGS QSPXS HMǺYWM nell’industria) e possono essere collegati a periferiche multimediali per interagire anche vocalmente e visivamente; quando le forme e le modalità di interazione e movimento replicano l’uomo, prendono il nome di androidi. Green screen: è l’allestimento speciale di un ambiente (pareti, TEZMQIRXM I WJSRHM TIV IǺIXXYEVI
riprese digitali in cui occorre realizzare l’unione di più sorgenti ZMHIS 5IV JEVI GM½ WM MHIRXMǻGE YR colore chiave (il Chroma-Key) che nelle riprese diventerà trasparente: un tempo il più usato era il Blue screen, oggi quello più usato è il verde (Green screen – Pantone 354). 5VSMI^MSRM SPSKVEǻGLI altro non WSRS GLI PI ǻKYVI XVMHMQIRWMSREPM create da proiettori laser guidati da computer in cui esistono le informazioni dimensionali delle ǻKYVI HE GVIEVI WSRS XIGRSPSKMI RSXI HE ERRM I HM KVERHI IǺIXXS SKKM WIQTVI TMÄ VEǽREXI I facilmente reperibili. 1I TVSMI^MSRM SPSKVEǻGLI TSWWSRS essere create per realizzare ambienti e interlocutori virtuali. Smart: ² MP TVIǻWWS GLI contraddistingue molte cose HMǺIVIRXM .SX .RXIVRIX SJ 8LMRKW e che indica solo che esiste della tecnologia informatica all’interno di esse e che agisce in collegamento con la rete. Smart-wearable: sono accessori indossabili intelligenti, capaci di interagire con l’individuo e con l’ambiente reale o virtuale (es. smartglasses, smartwatch). Smart-device: sono elementi della domotica ovvero della automazione HIKPM IHMǻGM MRXIPPMKIRXM (smart building). Blockchain: se c’è un termine usatissimo che non c’entra nulla con tutto quello di cui abbiamo ǻRSVE TEVPEXS ² UYIWXS Tuttavia è bene sapere che si tratta di una tecnologia alla base delle transazioni sicure in rete che gestisce i registri dei movimenti attraverso sistemi di replica automatica su molti nodi della rete I UYMRHM MQTIHMWGI PE GSRXVEǺE^MSRI I PE JEPWMǻGE^MSRI HIM HEXM È una delle tecnologie alla base delle criptovalute (Bitcoin etc..).
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Un hub social a portata di volo (SRXIQTSVERIS GSRRIWWS HMREQMGS I ǼIWWMFMPI WSRS UYIWXI PI TEVSPI GLI VMEWWYQSRS M FIRIǻX HM LIVEXSR 2MPER 2EPTIRWE &MVTSVX -SXIP (SRJIVIRGI (IRXIV WXVYXXYVE EZZIRMVMWXMGE TIV WIVZM^M MRRSZEXMZM I WSWXIRMFMPM TIVJIXXM TIV M FYWMRIWW XVEZIPPIV di ANDREA MATTEUCCI
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heraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Center è l’unico albergo con accesso diretto al Terminal 1 dell’aeroporto internazionale di Malpensa e distante circa trenta minuti dal centro di Milano, facilmente raggiungibile grazie al servizio treno Malpensa Express. Con le sue 437 camere e suite insonorizzate, ampie, luminose e arredate con uno stile di elegante semplicità e dotate di tutti i comfort del marchio Sheraton l’hotel, dal sobrio design unico e contemporaneo, è la scelta ottimale sia per i viaggiatori alla ricerca di un luogo confortevole in cui soggiornare e riposare tra un volo e l’altro, sia per chi lo sceglie per puro piacere personale. Gli ospiti avranno a loro disposizione anche una raffinata proposta culinaria: presso il ristorante Il Canneto, un ambiente lumi-
noso che ricorda un giardino mediterraneo, è possibile ritagliarsi una pausa di tranquillità a pranzo e cena assaporando deliziose creazioni ispirate alla tradizionale cucina italiana. Il Monterosa Bar, invece, è il luogo perfetto per una rigenerante pausa con incantevole vista sul Monte Rosa, abbinata a una proposta di snack internazionali e a una ricca selezione di long drink e cocktail. MICE AL VOLO Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Center si classifica anche come uno degli hotel con il centro congressi più grande d’Italia, vantando più di trenta spazi meeting completamente insonorizzati e adattabili per ospitare qualsiasi tipo di evento aziendale, dalle piccole riunioni ai ricevi-
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menti di gala privati fino ai grandi congressi internazionali. L’imponente area convegni, che nella sua interezza occupa più di duemila metri quadrati, con soffitti alti fino a sei metri, può accogliere fino a 1.110 ospiti nella sala plenaria principale, garantendo uno spazio su misura per ogni tipo di esigenza professionale. Il team, esperto e appositamente dedicato, di giovani professionisti dinamici e creativi è in grado di dare vita a soluzioni innovative per creare eventi business dagli scenari unici e caratteristici, facendo sempre fede al programma di meeting sostenibili, al fine di ridurre l’impatto ambientale degli stessi. La principale sala plenaria Orion, che può essere divisa modularmente in otto ambienti, è valorizzata da un ampio foyer adiacente che dà la possibilità di intrattenere gli ospiti con ricche pause caffè, cocktail e servizi di catering personalizzati di ogni genere. A questa si affiancano, nell’offerta degli spazi dell’hotel, altre 22 sale meeting dotate di moderne attrezzature tecniche audio-video. La grande esperienza e versatilità nella gestione e nell’organizzazione di eventi fa sì che tutto venga pianificato e gestito in modo da assicurare il massimo successo di ogni ricorrenza. Molte delle spaziose sale possono, infatti, ospitare anche cene di gala per eventi privati o aziendali di alto profilo. Tutti i servizi di catering sono guidati dall’executive chef Giuseppe Losciale, che reinterpreta materie prime e tipici sapori mediterranei in chiave contemporanea e internazionale. Su richiesta è possibile anche far allestire una sala in modalità phygital, unione fra reale e digitale, che consente di ospitare nello stesso ambiente partecipanti in presenza e da remoto. Questo virtual stu-
3YQIVS XSXEPI GEQIVI ` 7MWXSVERXM ` EPI QIIXMRK ` (ETMIR^E WEPE QEKKMSVI TSWXM ` (ETMIR^E WEPE QMRSVI TSWXM ` EPIXXE WIKVIXIVME ` QU HM EVII IWTSWMXMZI ` 5SWWMFMPMXª SVKERM^^E^MSRI TSWX GSRKVIWW
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Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre Ferno (Va)
dio, curato in collaborazione con Dhs Event Solution, può essere attrezzato con tecnologie all’avanguardia e di realtà aumentata in grado di ricreare scenografiche soluzioni virtuali e di 3D motion graphic. Ci sarà, quindi, l’opportunità di dare vita a esperienze immersive e coinvolgenti del tutto nuove, in grado di gestire idealmente eventuali restrizioni in tema di viaggi e spostamenti, locali e internazionali, tuttora parzialmente in essere. L’offerta di Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Center, destinata alla clientela leisure e Mice, si completa con mille metri quadrati di spa con piscina coperta, una crew lounge e un ambiente dedicato al fitness per pause rigeneranti per fisico e mente. indirizzi a fine rivista
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Dove la tecnologia supera l’immaginazione Stupire per design, capienza e tecnologia, la formula del successo è ben nota a Padova Congress: a poche settimane dall’inaugurazione, la nuova struttura suscita entusiasmo, raccoglie consensi e soprattutto richieste per eventi nazionali e internazionali di NICOLETTA TOFFANO Padova Congress Padova Sale meeting: 11 | Capienza sala maggiore: 1.566 posti | Capienza sala minore: 20 posti |saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.000 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 1.000 posti | Possibilità organizzazione post congress
«P
adova Congress, oltre a essere uno straordinario gioiello architettonico e uno spazio moderno, polifunzionale e flessibile è un luogo dotato di tecnologie avanzatissime: un elemento distintivo della nostra struttura su cui in queste prime settimane dall’apertura abbiamo già raccolto un riscontro fortissimo». A parlare è Marco Valsecchi, direttore generale di Padova Hall e fa riferimento a un apparato tecnologico al servizio della convegnistica tra i più avanzati d’Europa a complemento di quell’eccezionale centro congressuale che è Padova Congress, progettato dall’architetto giapponese
Kengo Kuma e inaugurato il 7 aprile. Collocato in posizione strategica, negli spazi della Fiera di Padova – ma a pochi minuti dal meraviglioso centro cittadino –, con un’ampia area parcheggi, si estende su 12mila metri quadrati, con una capienza complessiva 3.334 posti. Si tratta del più grande centro congressuale del Veneto, dove in ognuno dei suoi spazi è stata predisposta una dotazione tecnologica avanzata, studiata ad hoc per massimizzare l’esperienza durante lo svolgimento di eventi che sfruttano le dinamiche dell’infotainment. A incominciare dalla sala Giotto, da 1.566 posti, con il grande schermo
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ledwall di 152 metri quadrati con risoluzione 4k nativa e due schermi più piccoli di quasi 13 metri quadri ciascuno. E poi la sala Mantegna, da 988 posti, dove quattro grandi schermi, installati fianco a fianco, compongono uno schermo unico lungo venti metri che letteralmente abbraccia la platea. Accanto alle due sale principali troviamo altre sei sale polifunzionali, con capienza variabile da 16 a 160 posti, tutte dotate di monitor e di grandi lavagne multimediali touch (strumenti versatili che si prestano a diverse modalità di fruizione dei contenuti) mentre ulteriori 54 monitor, collocati in diversi punti, si aggiungono alla dotazione tecnologica. Completano l’imponente struttura altri spazi funzionali, tra cui una moderna press room, un ristorante con terrazza e un bistrot. ESPERIENZE IMMERSIVE: VISTA, UDITO OLFATTO Case history emblematica nell’utilizzo di tutte le potenzialità tecnologiche messe in campo al Padova Congress, è stata, a maggio, la nona edizione di TedxPadova, evento di networking dedicato proprio alla condivisione di idee innovative, che ha coinvolto migliaia di persone ed è stato trasmesso anche in streaming: i monitor della struttura sono stati tutti utilizzati dagli organizzatori, attraverso il sistema di digital signage, con messaggi diversificati in base al programma e agli sponsor, mentre per i ledwall, lo staff di Padova Congress e Circuitozero hanno declinato il concept grafico dell’evento utilizzando immagini e motion graphics appositamente create. L’impatto visivo ed emotivo è stato esaltato anche dal particolare allestimento tecnico, come quello dello stage-plot (il disegno del palco) curato dallo staff Tedx: ogni dettaglio è stato studiato per massimizzare la resa dell’e-
vento e questo è stato possibile grazie alla stretta collaborazione fra gli organizzatori e lo staff di Padova Congress. Il grande ledwall ha qui mostrato le sue potenzialità: un’immensa tavola bianca che ha dato vita a un’opera in continua evoluzione capace di sorprendere con la definizione delle sue immagini e di amplificare le parole degli speaker che si sono alternati sul palco. Fra le possibilità immersive offerte da Padova Congress, anche l’utilizzo del branding olfattivo, per arricchire l’evento agendo su una terza dimensione sensoriale, oltre alla vista e all’udito, utilizzata per evocare o suscitare emozioni strettamente collegate ai temi al centro dell’evento. Non solo effetti speciali per eventi wow: «Oggi anche i congressi scientifici si avvalgono di dotazioni tecnologiche d’avanguardia – spiega Stefania De Toni, responsabile eventi di Padova Congress (nonché membro del neoeletto direttivo di Federcongressi) – infatti stanno profondamente cambiando i loro format: sono chiamati ad adottare ritmi incalzanti e fare largo uso dei multimedia per stimolare l’attenzione e il coinvolgimento. Si fa strada al tempo stesso la domanda di eventi ibridi, cui Padova Congress è in grado di dare risposta garantendo la possibilità di tenere insieme la partecipazione in presenza e da remoto». E in una struttura come Padova Congress, l’uso della tecnologia non poteva che essere interpretato anche in chiave di sostenibilità e rispetto per l’ambiente: tra le avveniristiche soluzioni sono infatti qui presenti un impianto fotovoltaico da cento kiloWatt e un impianto di trigenerazione con emungimento da pozzi, a servizio dell’impianto di climatizzazione a pavimento e per la produzione di energia elettrica.
Marco Valsecchi
Stefania De Toni
indirizzi a fine rivista
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Un RESORT tutto PER SÉ di MARIANGELA TRAFICANTE
Dimore storiche vista mare, casali immersi nelle vigne oppure oasi urbane: quando l’evento è per piccoli gruppi e chiede l’esclusiva per riconnettersi e vivere insieme un’ esperienza con la garanzia di privacy, la scelta migliore sono le location di dimensioni contenute, tutte da privatizzare
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Nelle foto, due immagini di Borgo Condé Wine Resort, sulle colline romagnole
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solarsi per riconnettersi, con se stessi ma anche e soprattutto con i colleghi, lo staff, i partner di business. Gli eventi tornano dal vivo e spesso, accanto agli appuntamenti come presentazioni di brand e prodotti, sono occasione per rinsaldare i rapporti, riprendere incontri al vertice in un’atmosfera rilassata, ma anche gratificare una squadra con cui si è lavorato fianco a fianco in questi anni difficili. E per farlo le aziende e le organizzazioni hanno a disposizione, in giro per l’Italia, una carrellata di boutique hotel, dimore storiche, piccole strutture di charme che, già scelte consolidate per eventi privati – in primis i destination wedding –, si sono attivate per essere affittate in esclusiva per un evento o un’azienda, proponendo an-
che un corollario di esperienze. Sono strutture che spesso, vista la loro essenza, non hanno una sala congressuale canonica ma questo non costituisce una pecca, anzi, perché sono state capaci di modulare gli ambienti. Nascono così spazi di lavoro non convenzionali, da un’ex chiesetta a una barca privata a una reading room, senza dimenticare il potenziale delle aree esterne, dai giardini che diventano palestre o terreno per team building open air, ai vigneti che ospitano un board in maniche di camicia. «Oggi il mercato cerca principalmente luoghi carichi di ispirazione, portatori di nuove energie, con la possibilità di vivere territorio e natura – spiega Cinzia Primatesta Cannavacciuolo, anima insieme al marito, chef Antonino, oltre che di Villa Crespi a Orta San Giulio anche dei tre Laqua Resort, strutture boutique tra il Piemonte e la Campania –. Ci piace poter incrociare il momento di puro meeting con la scoperta di luoghi come Orta San Giulio al Laqua by the Lake, dove organizziamo anche tour privati in barca elettrica. Al Laqua Countryside invece organizziamo anche le cene nell’orto, ideale per i piccoli eventi».
CINZIA PRIMATESTA CANNAVACCIUOLO, maitre de maison di Villa Crespi e owner di Laqua Resort «Oggi il mercato cerca principalmente luoghi carichi di ispirazione, portatori di nuove energie, con la possibilità di vivere territorio e natura. Ci piace poter incrociare il momento di puro meeting con la scoperta di luoghi come Orta San Giulio al Laqua by the Lake, dove organizziamo anche tour privati in barca elettrica. Al Laqua Countryside invece organizziamo anche le cene nell’orto, ideale per i piccoli eventi».
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& ǻERGS &RXSRMRS (ERREZEGGMYPS e la moglie Cinzi Primatesta; sopra il Laqua by the Lake, struttura di lusso sempre di proprietà della coppia
GIULIA PAZIENZA, general manager di Sikelia «Cerchiamo di organizzare in modo MRJSVQEPI ERGLI M QSQIRXM ǻREPM^^EXM al lavoro, possiamo allestire la “sala” ovunque, e abbinarla a esperienze nella natura, dal trekking alla bike».
FABIO ANGELINI, resort manager di Borgo Condè «Le aziende qui possono trovare anche meeting ibridi, con il board dirigenziale in presenza e il resto in connessione a distanza. Questo risponde alle esigenze di distanziamento e controllo dei costi».
LOCATION ESPERIENZIALI Incontri di alta dirigenza, board meeting, Cda allargati, sono tra gli eventi che meglio si prestano, e che più si rivolgono, a location piccole e capaci di garantire privacy ma anche relax, con una forte connotazione e un territorio intorno che diventa quasi un’estensione degli spazi alberghieri per ospitare i diversi momenti. È il caso di Pantelleria, dove sorge il Sikelia, luxury resort da venti suite ospitate nei tipici dammusi e privatizzabile, dove l’evento si può vivere sull’intera isola. «Cerchiamo di organizzare in modo informale anche i momenti finalizzati al lavoro – racconta la general manager Giulia Pazienza –, possiamo allestire la “sala” ovunque, e abbinarla a esperienze nella natura, dal trekking alla bike». E qui i riflettori si accendono sul team building, che riporta i partecipanti letteralmente alla terra, invitandoli per esempio a potare una pianta secolare. «Potare un antico albero di ulivo riesce a liberare il cervello da qualsiasi stress aziendale e permette di riprendere poi l’attività in modo differente». Altro che metaverso: chi va in cerca di un hotel formato mini lo fa puntando spesso a vivere esperienze molto concrete, con la tranquillità di poter disporre di una struttura tutta per sé. Succede anche a Borgo Condè, wine resort tra le colline di Forlì, che vede l’evento aziendale distendersi e farsi più esperienziale. La struttura ha due sale congressi ma molto accade tutto intorno, nei 110 ettari di vigna, e lungo i cinque chilometri del Sentiero della Pace che la circonda, e che diventa sede di happening. Dai wine-tour di vigne e cantine con degustazione finale, alla cooking-class con “l’azdora” romagnola che insegna a fare piadina, tagliatelle e ragù, alla vinoterapia – nuovo progetto in cantiere –, le opzioni “aggreganti” per i gruppi che affittano il resort
sono molteplici, come spiega il resort manager Fabio Angelini: «Le aziende qui possono trovare anche meeting ibridi, con il board dirigenziale in presenza e il resto in connessione a distanza. Questo risponde alle esigenze di distanziamento e controllo dei costi». PRIVACY DIFFUSA Ci sono anche strutture piccole, ma collegate ‘in rete’, che diventano una sorta di albergo diffuso, aprendosi anche a numeri più alti ma senza trascurare la privacy. Come Matera Collection nella Città dei Sassi, che propone un hub principale che può ospitare fino a 150 persone per un meeting e sei piccole strutture, per un totale di 88 camere, a “walking distance” e privatizzabili. «Hanno un forte carattere perché nascono
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)YI WGSVGM HM (Eƶ HM )MS GEWE ZIRI^MERE HIP GSQTPIXEQIRXI VMWXVYXXYVEXE
in edifici tipici come palazzi nobiliari, grotte e masserie – racconta il Ceo Giacinto Marchionna –. Ogni hotel offre servizi orientati a clientela di alta gamma e la possibilità dell’uso esclusivo delle camere e degli spazi comuni. Per gli eventi, il cliente, sia italiano ma soprattutto straniero, viene affiancato da professionisti locali come event manager o wedding planner. Ricordo di un aperitivo itinerante a bordo di tuc tuc Piaggio tra le viuzze dei Sassi di Matera, per esempio. Il tutto per festeggiare il compleanno importante di un ambasciatore straniero. Quindi servizi personalizzati non solo all’interno delle strutture ma anche nella destinazione». E poi ci sono i casi in cui la stessa dimora può essere considerata a pieno titolo la destinazione da chi la sceglie per un evento. Come
Villa TreVille a Positano, indirizzo frequentato da artisti e intellettuali fin dagli anni Venti e creatura di Franco Zeffirelli, che la trasformò in residenza di charme grazie alla collaborazione con l’architetto Renzo Mongiardino. Conta 37 posti letto in 16 suite, che diventeranno 22 con l’acquisto della quinta villa. «Il concept – illustra il general manager Martino Acampora – è combinare il lusso con la storia del posto e la semplicità, dal laboratorio nel Bianca Bar che era il salotto di Zeffirelli ai distillati prodotti in casa, alla barca che porta gli ospiti a pescare». VIA DALLA PAZZA FOLLA Lontani da rumori e affollamenti, «I meeting manageriali diventano occasioni di team
GIACINTO MARCHIONNA, Ceo di Matera Collection n4KRM LSXIP SǺVI WIVZM^M SVMIRXEXM E GPMIRXIPE di alta gamma e la possibilità dell’uso esclusivo delle camere e degli spazi comuni. Per gli eventi, il cliente, sia italiano QE WSTVEXXYXXS WXVERMIVS ZMIRI EǽERGEXS da professionisti locali come event manager o wedding planner».
Due immagini di Casa di Langa, resort a cinque stelle aperto RIPPE TVMQEZIVE
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Masseria Fontana di Vite
Sikelia, gioiello di Pantelleria
MARTINO ACAMPORA, general manager di Villa TreVille «Il concept è combinare il lusso con la storia del posto e la semplicità, dal laboratorio nel Bianca Bar, che era il salotto HM >IǽVIPPM EM HMWXMPPEXM TVSHSXXM MR GEWE EPPE barca che porta gli ospiti a pescare».
NADIA FINELLI, direttrice generale di Villa della Pergola «I meeting manageriali diventano occasioni di team building, un momento per sviluppare rapporti non solo a livello aziendale ma anche interpersonale, la tendenza è quella di creare situazioni di svago e relax per ricaricarsi di energie e motivazione. E il nostro giardino botanico permette di realizzare attività come meditazione, yoga, percorsi sensoriali, team building, e tutto quel che riguarda la mindfulness e la consapevolezza».
building, un momento per sviluppare rapporti non solo a livello aziendale ma anche interpersonale, la tendenza è quella di creare situazioni di svago e relax per ricaricarsi di energie e motivazione – racconta Nadia Finelli, direttrice generale di Villa della Pergola, dimora storica di Alassio, parte di Relais & Chateaux – . E il nostro giardino botanico permette di realizzare attività come meditazione, yoga, percorsi sensoriali, team building, e tutto quel che riguarda la mindfulness e la consapevolezza». La struttura, con 15 camere doppie, può ospitare un massimo di trenta ospiti e la capacità ristorativa può arrivare a quaranta. Di recente poi i lavori di ristrutturazione hanno ripristinato la chiesetta della Madonna del vento, costruita nel XIII secolo dai pescatori locali, che diventerà disponibile come spazio congressuale e di lavoro. Si possono privatizzare, per un minimo di due notti, anche le 39 suite di Casa di Langa, resort cinque stelle aperto nella primavera 2021 tra i noccioleti e i vigneti di Cerretto Langhe in Alta Langa dall’imprenditore statunitense Kyle J. Krause, Ceo del gruppo statunitense Krause Group. «Solitamente per gli eventi diamo in uso esclusivo la nostra sala meeting, Villa Agreste, una struttura adiacente all’hotel di circa cento metri quadrati», racconta la sales manager Emanuela Carosso. E anche qui il punto di forza è il territorio intorno: 42 ettari di vigne, boschi e noccioleti. OASI URBAN Un’oasi si può ricavare anche in una città affascinante ma spesso brulicante come Venezia, ed è quello che punta a fare Ca’ di Dio, una casa veneziana del 1273 completamente ristrutturata, come spiega Marina Caiafa, head of Mice department di Vretreats, di cui fa parte la struttura, che conta 66 tra camere e suite: «Ci piace sfruttare ogni angolo con diverse destinazioni d’uso, una reading room
può diventare una sala meeting informale dove tenere conferenze e workshop, oppure ospitare un board. Possiamo “giocare” con gli spazi e creare ambienti idonei a business meeting ovunque». Anche le proposte in termini di esperienze puntano a giocare sull’insolito, quindi anche una Venezia alternativa: «non solo maschere e gondole, ma natura, arte, valorizzazione della laguna considerando anche le isole minori parte integrante». ESPERIENZE IN ESCLUSIVA Privatizzando i resort è possibile anche vivere in esclusiva le esperienze nel dettaglio, come anche quelle gastronomiche, dei due resort Laqua by the Lake e Laqua Countryside, grazie alla cucina dello chef Antonino. «Il classico meeting aziendale a Laqua by the Lake si può ambientare all’aperto, nel giardino di duecento metri quadrati che privatizziamo all’occorrenza. I brainstorming di gruppo in camicia e cravatta al lago possono cambiare forma ed essere organizzati sulla nostra spiaggia privata. Abbiamo studiato anche attività di gruppo concentrate solo sul respiro, come le sessioni legate all’uso della respirazione per aiutare un team nella gestione delle emozioni quotidiane quali ansia e stress – racconta Cinzia Primatesta –. Inoltre, a Laqua by the Lake da settembre ci sarà un nuovo spazio coperto per meeting e attività di team building, così da poter vivere la destinazione anche in autunno». L’accento sulle esperienze lega tutti i resort che puntano all’esclusiva. Tra le attività su misura al Sikelia ci sono un pic-nic gastronomico al Lago di Venere o una gita in barca privata con cena a bordo cucinata dagli chef al momento, su L’Esperanza, un peschereccio tunisino messo a nuovo dove possono trovare posto fino a trenta ospiti. Un altro luogo “unconventional” è la lounge all’aperto immersa nei vigneti della Tenuta Coste Ghirlanda che domina la piana sottostante.
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Qui e a destra, la splendida Villa TreVille a Positano
EMANUELA CAROSSO, sales manager di Casa di Langa «Solitamente per gli eventi diamo in uso esclusivo la nostra sala meeting, Villa Agreste, una struttura adiacente all’hotel di circa cento metri quadrati».
Casa di Langa invece offre la ricerca del tartufo nei boschi adiacenti alla struttura, che può essere fatta in gruppo (fino a un massimo di 12 o 15 partecipanti). «Altrimenti possiamo prevedere degustazioni di vino (anche qui per gruppi di 10/15 persone) con il nostro sommelier» conclude Carosso.
A Borgo Condè al momento il segmento wedding destination dall’estero è quello trainante. «Ma in qualunque ambito cresce l’interesse, senza dimenticare che questa zona è il paradiso dell’automotive e delle moto» ricorda Angelini. Al Ca di Dio, accanto alle cerimonie, la privatizzazione della proprietà viene richiesta «Sia per eventi incentive da parte delle agenzie, sia per presentazioni di prodotto, in particolare il settore fashion e i brand del lusso e di profumi. Riceviamo anche richieste più di nicchia e specializzate in eventi minori: inaugurazioni o presentazioni di progetti, con una partecipazione di media tra le 25 e le trenta persone, che possano vivere l’esperienza, anche se di business, sempre più personalizzata e disegnata sul cliente».
MARINA CAIAFA, head of Mice department di Vretreats «Ci piace sfruttare ogni angolo con diverse destinazioni d’uso, una reading room può diventare una sala meeting informale dove tenere conferenze e workshop, oppure ospitare un board. Possiamo “giocare” con gli spazi e creare ambienti idonei a business meeting ovunque».
L’elegante Villa della Pergola
DALL’AUTOMOTIVE AL LUSSO Le aziende che privatizzano puntano a scegliere attività per motivare le persone, regalare loro momenti di serenità accompagnati da buona cucina e buon vino. «Dal team building per imparare a fare il pesto e la focaccia, alla degustazione di vini in cantina, dalle uscite in barca in esclusiva ai percorsi in e-bike intorno ad Alassio, dove sono cresciute le ciclovie», spiegano da Villa della Pergola. Ma ci sono settori più propensi all’uso esclusivo? Automotive, moda, gioielli, sono quelli che maggiormente richiedono la privatizzazione: «Questo avviene soprattutto per i lanci di nuovi prodotti sul mercato» spiega Marchionna. Anche Villa Treville viene richiesta in esclusiva, come spiega Acampora: «Noi suggeriamo eventi non superiori alle cento persone. Registriamo presentazioni di auto e moto, e non dimentichiamo che la Costiera è famosa per gli amanti di veicoli vintage; arrivano poi molte richieste dal settore moda, e per eventi di board meeting».
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TEAM BUILDING
Piccoli gruppi per GRANDI VIP di EMANUELA GIORDANO
Dopo la ripresa post pandemica, anche i team building tornano in essere, ma con un occhio di riguardo per aspetti che prima erano meno considerati e che oggi vengono invece privilegiati. Uno di questi è la scelta di programmare le attività per piccoli gruppi di partecipanti, MR QSHS HE SǺVMVI YRE QEKKMSV GYVE HIPPƶMRHMZMHYS un insegnamento importante che la pandemia ci ha lasciato. E se le discipline tra le quali si può spaziare sono molte, il valore aggiunto sul quale puntare è la presenza di un Vip
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bbiamo imparato l’importanza di curare il singolo, il significato di avere tempo e attenzione per ogni individuo, e scoperto quanto le relazioni interpersonali tra colleghi siano ancora più importanti per migliorare il lavoro in team: conoscersi per conoscere insieme l’obiettivo comune. E allora: sì alle attività con grandi numeriche, ma doppio sì alle attività per piccoli gruppi, meglio se con un plus che crei memorabilità, dalla località esclusiva, al tipo di attività inconsueta, al coach “vip”. E proprio su quest’ultima tipologia vogliamo focalizzarci: cosa offre in più un team building capitanato da un personaggio famoso o comunque affermato nella sua professione? Senza dubbio comprovata esperienza, empatia, raggiungimento – e in molti casi superamento – degli obiettivi, tutti concetti formativi importanti. La presenza di un volto noto innesca partecipazione, spinge a emulare lo spirito di volontà e la tenacia del personaggio, senza trascurare il lato umano: abbiamo la tendenza a immaginare i vip come star inavvicinabili, ma il più delle volte quello che accende l’entusiasmo nei partecipanti è la grande umanità e disponibilità che, chi ha scelto di fare il coach e il motivatore, ha come vessillo professionale. Anche perché un maestro senza passione non è un maestro, è un divulgatore. Ci siamo fatti raccontare da alcuni di loro che format di team building propongono, scoprendo che il numero ristretto di partecipanti diventa una variabile indispensabile per godere a pieno dell’esperienza.
GEOLOGIA E SCENEGGIATURA: LE NUOVE FRONTIERE PER FARE SQUADRA La geologia per esempio ci propone più di un’opportunità a numero ridotto di partecipanti: dall’avventura in grotta (accessibile anche a neofiti) con speleologi esperti, allo studio della terra in tutte le sue forme (vulcani inclusi): «La terra è viva, come viva è un’azienda. Conoscere profondamente un’azienda per centrare gli obiettivi e costruirne il futuro è come conoscere la terra per un geologo: questo ti permette di costruire su di essa qualcosa di stabile e solido nel tempo» svela Cesare Bocci attore, geologo e sceneggiatore (lo conoscete tutti nei panni di Mimì Augello nella serie “il Commissario Montalbano”, ma pochi sanno che è anche un geologo! n.d.r.). Bocci è un fine dicitore che affascina e conquista con simpatia, arguzia, entusiasmo e semplicità umana, coinvolgendo i partecipanti in attività geologiche decisamente inconsuete – sui vulcani, nelle cave, nei canyon, per esempio – che esalta punti formativi d’eccellenza come l’indagine, il lavoro di gruppo e la cura del particolare. Ma non si ferma qui. “Mimì” propone infatti anche un laboratorio di scrittura di gruppo, mettendo a disposizione la sua grande esperienza attoriale e di sceneggiatore: «La scrittura di una sceneggiatura è un lavoro di gruppo, può partire da un singolo, ma poi devi sentire i tuoi cosceneggiatori, i collaboratori e chi supervisiona il lavoro. Il confronto tra tante menti è indispensabile, non restare affezionato a
CESARE BOCCI, attore, geologo, sceneggiatore «La scrittura di una sceneggiatura è un lavoro di gruppo, può partire da un singolo, ma poi devi sentire i tuoi co-sceneggiatori, i collaboratori e chi supervisiona il lavoro. Il confronto tra tante menti ² MRHMWTIRWEFMPI RSR VIWXEVI EǺI^MSREXS a quello che scrivi è indispensabile, WMKRMǻGE QMKPMSVEVI~
Alcune immagini di Maurizia Cacciatori, dal campo da pallavolo all’aula in veste di formatrice e team builder
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UNO SGUARDO ANCHE IN CUCINA: UN MUST DEL TEAM BUILDING Una delle proposte più esclusive e al contempo più golose di team building con vip è una cake class con lo chef Ernest Knam (conosciuto ai più come “Il Re del Cioccolato” e l’implacabile giudice di Bake Off Italia), proposta nella sua scuola di cucina milanese, e riservata a sole otto persone E PI^MSRI 1ƶEXXMZMXª LE PE HYVEXE HM GMVGE XVI SVI 9RƶIWTIVMIR^E unica per seguire in prima persona le ricette dello chef,
quello che scrivi è indispensabile, significa migliorare». Ci spiega in modo semplice concetti di collaborazione tra membri di un team e l’importanza del singolo, delle sue idee al servizio della collettività, e conclude: «Il confronto con gli altri, come lo scontro di idee, è produttivo».
MAURIZIA CACCIATORI, campionessa di pallavolo, opinionista, formatrice «Fondamentale è il ruolo della panchina, anche nel team building, perché non è importante solo chi scende in campo, ma anche chi lavora perché tutti possano dare la migliore performance. E UYIWXS WM ZIHI ERGLI MR E^MIRHE le persone appena entrate in un team sono come giocatori non titolari, è necessario però dare valore anche E GLM RSR ² TVSXEKSRMWXE IH IZMHIR^MEVI PƶMQTSVXER^E HM IWWIVI WIQTVI TVSRXM I TVITEVEXM~
PALLAVOLO E KART: L’INDIVIDUO, IL FOCUS COMUNE Passando in ambito sportivo, e focalizzando l’attenzione sul singolo individuo come parte fondante dei successi di un team, sono di indubbio interesse il team building sulla pallavolo proposto da Maurizia Cacciatori (coach/motivatore ed ex-campionessa italiana, nominata la migliore pallavolista al mondo) e quello di guida sui kart con Giancarlo Fisichella (pilota automobilistico di fama mondiale). Nella pallavolo i team sono composti da sei giocatori per squadra più un libero, un giocatore che può entrare in campo quando chi occupa i posti centrali è sulla seconda linea in difesa. Anche questo è un caso di
chiedere consigli, provare a scoprirne i segreti. In cucina si impara il rigore, la precisione, affrontare l’imprevisto, a fare “saving” (un termine molto amato RIPPI E^MIRHI E VMWTIXXEVI M VYSPM M XIQTM I PI WGEHIR^I Ma si sviluppa anche armonia, spirito collaborativo, passione IH IRXYWMEWQS UYEPMXª GLI WSRS in ognuno di noi, basta scoprirle ERGLI GSR YR TM^^MGS HM HSPGI^^E e con il sorriso sulle labbra.
attività per piccoli gruppi dove mettersi in gioco e allenare l’empatia, utilizzando strumenti che abitualmente non vengo usati: «La squadra entra in campo e i giocatori insieme cercano delle soluzioni, sviluppano metodo. Si trova anche confusione ed è importante in questo caso creare un allineamento, comunicare, fare team, e tutto in breve tempo» spiega Cacciatori e aggiunge: «La stessa cosa accade in un’azienda. Con questa attività porto in campo la mia esperienza di campionessa e come ho vissuto io lo spogliatoio e la squadra, rapportato alle dinamiche aziendali, perché un’azienda è una squadra». Ci sono figure che non giocano in campo ma che sono altrettanto basilari per la riuscita di una partita, infatti Maurizia afferma che: «Fondamentale è il ruolo della panchina, anche nel team building, perché non è importante solo chi scende in campo, ma anche chi lavora perché tutti possano dare la migliore performance. E questo si vede anche in azienda: le persone appena entrate in un team sono come giocatori non titolari, è necessario però
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GIANCARLO FISICHELLA, ex pilota automobilistico «Ci sono tantissimi punti in comune JVE PE QME EXXMZMXª I PI XIQEXMGLI E^MIRHEPM forse il più importante è quello che vede MP TMPSXE GSQI MP ǻREPM^^EXSVI HM YR MQQIRWS lavoro di squadra che parta dalla factory. Nel nostro sport siamo una squadra che deve essere compatta e motivata, dal meccanico all’ingegnere, ǻRS EH EVVMZEVI SZZMEQIRXI EP TMPSXE~
dare valore anche a chi non è protagonista ed evidenziare l’importanza di essere sempre pronti e preparati». Un team building sulla pallavolo significa enfatizzare al massimo chi hai nel tuo team: cimentarsi in un’attività che non ti appartiene è già una sorta di crescita a livello di skill e di emozioni, avendo la necessità di trovare soluzioni eliminando gli alibi, proporre idee e strategie, tutto in una giornata, coadiuvati da una campionessa; entrare in campo con la consapevolezza di creare qualcosa che va oltre: nessuno diventa campione in quella giornata, però si ricreano i rapporti, i contatti, la risata, il valore di un collega che non avevi saputo apprezzare in passato: «Io credo che il team building sulla pallavolo sia proprio l’esaltazione delle persone che credono nel team, la valorizzazione di ogni individuo, la cura ai dettagli, alle persone e a come si sentono. Io posso darti una palla brutta, ma è il modo in cui ti do questa palla, mettendoti nella migliore condizione di riceverla, che conta» conclude Cacciatori. Un format, quindi, dal forte impatto emotivo ed emozionale soprattutto per quelle aziende che sono state in smart working; l’occasione vincente per rimettersi in campo e ricostruire la squadra di lavoro. Per quanto riguarda l’esperienza in kart con Giancarlo Fisichella, anche se può sembrare uno sport individuale e competitivo, ci sono diverse analogie con i contenuti formativi di uno sport di squadra come la pallavolo: in realtà, infatti, è sottolineata anche qui l’importanza del team, e Giancarlo lo evidenzia bene durante l’attività, trasmettendo al contempo
l’amore e passione che prova per la sua professione. È senza dubbio uno dei format più motivanti e adrenalinici che si possa vivere e scendere in pista coadiuvati da un campione dei motori, ascoltare i suoi consigli e la sua esperienza è oltremodo elettrizzante. Tra l’altro, la scelta del kart è voluta: a otto anni Fisichella già correva in kart, è cresciuto tra i motori – suo padre aveva un’officina – e questo suo amore giovanile lo ha spinto a fondare Proracing, società che si occupa della crescita dei ragazzi che dal kart vogliono passare
Team building adrenalinici a bordo di kart e auto da corsa: benché possa sembrare un’attività individuale, la vittoria è in realtà MP VMWYPXEXS HM YR EǽEXEXS PEZSVS HM WUYEHVE
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Un’originale attività di team building? )STTMEVI YR ǻPQEXS XVEHYGIRHS e preparando i dialoghi, adattandoli poi agli “spazi” del girato
LUIGI ROSA, Doppiatore e direttore di doppiaggio n4KRM WIXXSVI HIZI HEVI MP QIKPMS EǽRGL³ MP PEZSVS EPXVYM TSWWE ǻPEVI ETTSVXERHS MP QEWWMQS HIPPI GSQTIXIR^I TIVWSREPM j1E XVEHY^MSRI TIV IWIQTMS RSR TY½ IWWIVI YRE WIQTPMGI XVEHY^MSRI QE HIZI IWWIVI ǻREPM^^EXE EP PMRKYEKKMS I aiutare al contempo l’adattatore del dialogo a capire di che cosa si tratta. Ogni comparto ha un compito e il risultato deve combaciare perfettamente con quello degli altri, solo così si può ottenere un risultato eccellente. 1S WXIWWS EGGEHI MR SKRM E^MIRHE XYXXS HIZI JYR^MSREVI GSQI YR SVSPSKMS HM TVIGMWMSRI~
nelle Formule: «Ci sono tantissimi punti in comune fra la mia attività e le tematiche aziendali, forse il più importante è quello che vede il pilota come il finalizzatore di un immenso lavoro di squadra che parta dalla factory – afferma Fisichella –. Nel nostro sport siamo una squadra che deve essere compatta e motivata, dal meccanico all’ingegnere fino ad arrivare ovviamente al pilota». In azienda come nel motorsport nulla è lasciato al caso e ogni ruolo è indispensabile all’interno dell’intera squadra. Se ci sono problemi o lacune, vanno analizzate e risolte tutti insieme, il team vince e perde insieme, ognuno contribuisce dando il massimo nel proprio ambito ed è fondamentale che sappia dove sbaglia e dove può migliorarsi. ALLA RICERCA DELLA NOVITÀ: IL TEAM DUBBING Come abbiamo visto all’inizio dell’articolo, accanto a format e attività “classiche” la ricerca della novità porta le aziende a provare discipline sempre diverse per i propri team building; tra le proposte più originali del momento, c’è sicuramente il doppiaggio, che coinvolge i partecipanti in un’attività “in sala”. Luigi Rosa doppiatore, direttore di doppiaggio e adattatore di dialoghi, ha iniziato la sua carriera all’età di 13 anni e ora ha una professionalità di 43 anni e un curriculum infinito: dalla voce ufficiale al Festival di Sanremo alla voce fuori campo a “Quelli che il calcio” e a quella di entrambi i personaggi di Trevor e Amish del Pets Show; e ancora: voce ufficiale di Gabriel Corrado (famoso attore argentino
di telenovelas) e, per i ragazzi, voce di “Crystal il Cigno” nei Cavalieri dello Zodiaco e di Lupin III nel film “il Conte di Cagliostro”. Lunga è anche la sua esperienza come direttore di doppiaggio, è titolare di Arte e Comunicazione International (società di doppiaggio) della quale ci dice con fierezza: «È l’unica società italiana del settore ad aver lavorato in vari progetti per la Televisione di Stato Cinese e ad aver realizzato il doppiaggio multilingue di tre documentari su Si Gin Pin (segretario generale del Partito Comunista Cinese) prodotti appositamente in occasione della sua venuta in Italia per la firma dei patti con il nostro Paese». Una simile professionalità, unita alla voglia di mettersi sempre in gioco lo ha spinto a realizzare il format “Team Dubbing”. Nel doppiaggio è particolarmente ricono-
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L’APNEA PER GESTIRE LO STRESS E LE EMOZIONI .P ZEPSVI HM YRƶIWTIVMIR^E HM GSEGLMRK GSR YR ZMT legato allo sport e al benessere psicofisico lo hanno compreso anche diverse location, come il Verdura Resort – la struttura di lusso targata Rocco Forte e situata a Sciacca, sulla costa sudoccidentale della Sicilia – che offre ai propri ospiti un progetto esclusivo, “Accademia con le Star” con professionisti di fama MRXIVRE^MSREPI 8VE PI TVSTSWXI WTMGGERS TIVWSREKKM come Gianluca Zambrotta, Serginho, Alessandro Nesta, Javier Saviola (Football Legends Academy) – Tania Cagnotto (immersione e giochi d’acqua) – Domenico Gemma ed Erica Nicoli (taekwondo) – Gregorio Rebecchini (rugby) – Jury Chechi (calisthenics) – Mike Maric (respiro e apnea), e molti altri. Nello specifico, Mike Maric (campione mondiale di apnea nel 2004) TVSTSRI YRƶIWTIVMIR^E WY VIWTMVS I ETRIE MR QEVI o piscina) per favorire il benessere, vincere l’ansia e
sciuto il direttore, che in termini di team building altri non è che un capo squadra o capo progetto aziendale. All’interno di questa squadra ci sono diversi “settori”: dalla traduzione all’adattamento dei dialoghi, dal fonico di ripresa all’assistente al doppiaggio da chi fa il sinc a chi mixa, via via fino, naturalmente, ai doppiatori. Ma quale valenza formativa ha questa esperienza? «Ogni settore deve dare il meglio, affinché il lavoro altrui possa filare, apportando il massimo delle competenze personali – spiega Rosa –. La traduzione, per esempio, non può essere una semplice traduzione, ma deve essere finalizzata al linguaggio, deve rispettare la lingua e aiutare al contempo l’adattatore del dialogo a capire
PS WXVIWW YXMPM^^ERHS ZEVMI XIGRMGLI n1E VIWTMVE^MSRI è la principale forma di autocontrollo che l’essere YQERS LE I KVE^MI EP VIWTMVS TSWWMEQS KIWXMVI ERWME WXVIWW IQS^MSRM Ƴ EJJIVQE 2EVMGƳ GSR PƶETRIE SZZIVS UYMRHM GSR PE TVMZE^MSRI HIPPE VIWTMVE^MSRI ERHMEQS E GETMVI PƶMQTSVXER^E HIPPE VIWTMVE^MSRI WXIWWE MP XYXXS nell’ambiente acqua, che è un grande amplificatore di segnali, che ci permette di lavorare sull’ascolto dei RSWXVM TIRWMIVM I WYPPI RSWXVI IQS^MSRM~ )STS YR FVMIJ MRM^MEPI WYPPI XIGRMGLI HM VIWTMVE^MSRI I HM KIWXMSRI dello stress, ci si cimenta con le prove di apnea statica in acqua «Dove andremo a lavorare sulle aspettative, PE KIWXMSRI HIPPI IQS^MSRM PE TEYVE I ERGLI WYP WIRWS di coraggio che ci permette di trasformare la self confidence e il momento di “making decision” per capire quando è il momento di uscire per respirare e UYERXS TSWWS ERHEVI SPXVI~ GSRGPYHI 2EVMG
di che cosa si tratta. Ogni comparto ha un compito, e il risultato deve combaciare perfettamente con quello degli altri, solo così si può ottenere un risultato eccellente. Lo stesso accade in ogni azienda: tutto deve funzionare come un orologio di precisione». Il format ha anche un aspetto decisamente divertente, poiché anche gli errori possono trasformarsi in spunti giocosi per comprendere il valore professionale delle figure coinvolte, apprendendo anche l’importanza di avere creatività, spirito di adattamento e iniziativa personale (per esempio nell’interpretazione della recitazione per i doppiatori), superare i propri limiti sperimentando senza timori.
La respirazione è la principale forma di autocontrollo che l’essere umano ha e grazie al respiro si può gestire ansia, stress, emozioni; con l’apnea si va a capire l’importanza della respirazione stessa, MP XYXXS RIPPƶEQFMIRXI EGUYE GLI ² YR KVERHI EQTPMǻGEXSVI HM WIKREPM
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Il nuovo BUSINESS travel? Sempre più BLEISURE dal nostro corrispondente a New York DOMENICO MATARAZZO
Due eventi internazionali organizzati in continenti opposti e ai quali hanno preso parte i vertici di governo, i responsabili 2MGI I KPM STIVEXSVM XYVMWXMGM HM IGSRSQMI HMǺIVIRXM GSRZIVKSRS WYP JYXYVS HIM ZMEKKM HƶEǺEVM *GGS YRE WMRXIWM
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tutt’oggi, chi acquista un biglietto aereo online con Delta, EasyJet o Southwest, prima di effettuare il pagamento deve indicare se il viaggio e per business o di piacere. A giudicare dalle tendenze attuali, molto presto le linee aeree dovranno aggiungere una terza opzione o dare la possibilità ai viaggiatori di scegliere ambedue le opzioni contemporaneamente (cosa che non è possibile oggi, almeno per le linee aeree citate). I vertici del turismo internazionale riunitisi a Manila nelle Filippine durante il congresso del World Travel and Tourism Council (Wttc) hanno infatti confermato nei rispettivi Paesi e settori di competenza, la tendenza dei business traveller ad abbinare il viaggio d’affari con visite di piacere. Il primo a confermare la tendenza è stato Craig Smith, group president per Marriott International, il quale ha evidenziato la tendenza degli ospiti di aggiungere due giornate al normale viaggio di due giorni per lavoro: «Rimangono per quattro giorni ma lavorano mezza giornata durante ognuno di questi quattro giorni e poi si liberano anziché lavorare due giorni interi», ha dichiarato il manager di Marriott durante un panel sull’argomento. Un’altra osservazione, legata a questa tendenza, è la perdita d’importanza della stagionalità. Tradizionalmente alcuni hotel del gruppo vendevano stanze per l’utenza affari per tre giorni a settimana o dal lunedì al venerdì, e i rimanenti giorni erano per il target famiglie. Ora questa divisione sta svanendo, sia per quanto concerne la permanenza settimanale sia il concetto tradizionale proprio di stagionalità. SMART WORKING MA LIVE MEETING Inevitabilmente in questo tipo di eventi è rimbalzata la domanda-tormentone del settore: video e social network rimpiazzeranno i business meeting? Craig Smith ha fornito la risposta forse meno diplomatica ma più diretta che abbiamo ascoltato: «Cosa pensate che succeda quando il vostro concorrente vola in tutto il mondo e visita i clienti di persona, mentre voi state dietro a uno schermo?». I responsabili di Marriott sanno bene che il mondo è fatto di relazioni, ci sono vantaggi nei contatti da remoto, ma fattori quali la stretta di mano o l’incontro informale continueranno ad avere un ruolo importante. «È vero che vi sono business che nascono dalla stanza di un college, è vero che nuove piattaforme rendono certe operazioni più facili, ma solo interagendo con le persone ed entrando in contatto con la realtà di un posto si può avere un’idea di ciò che accade realmente oltre ai confini del proprio ufficio» ha dichiarato il relatore ospite. Lavoro a distanza e una forza lavoro distribuita, o in remoto, inoltre incentivano i viaggi d’affari poiché le persone si sposteranno meno ma vorranno avere più occasioni di incontro in meeting di rilievo come le conferenze del settore. I dati raccolti da American Express Global Business Travel, la società di
meeting gestita da American Express e altri partner, confermano le dichiarazioni del manager di Marriott. I dati citati indicano che le prenotazioni per meeting ed eventi registrate negli ultimi mesi sono superiori alle prenotazioni dei soli viaggi per affari. Inoltre, se è vero che con la pandemia il settore ha perso il 95% dei ricavi praticamente da un giorno all’altro, è anche vero che il rimbalzo è stato altrettanto rapido. Per esempio, sia i checkpoint Tsa – i controlli nelle aree di sicurezza di un aeroporto –, sia il RevPar degli hotel (il reddito per stanza disponibile) hanno raggiunto o superato i livelli del 2019, nonostante le varianti Covid dello scorso inverno. La ripresa però non è uniforme: Usa, Europa e alcune zone del Medio Oriente sono ai livelli pre-pandemici. Tra i Paesi asiatici, invece, solo Singapore ha alleggerito le restrizioni relative al Covid, ma, nonostante ciò, il volume d’affari si avvicina appena al cinquanta per cento del valore tradizionale.
& 2ȠRMțȠ RIțțI +MțMTTMRI WM ² WZSțȳS Mț GSRKVIWWS ȵIț ȓSVțȵ 8VȠZIț ȠRȵ 8SYVMWQ (SYRGMț ȓȳȳG QIRȳVI Ƞ )ȠZSW MR ZM^^IVȠ WM ² ȳIRYȳS țƶȠRRYȠțI ȓSVțȵ *GSRSQMG +SVYQ
GLI ALTRI TREND: DAL LUSSO ALLA “REJUVINATION” Tra le altre tendenze emerse alla convention del Wttc vi è da segnalare il trend crescente della domanda di viaggi di lusso. Questa è alimentata dalla fascia alta dei consumatori – che ha risparmiato a livello record durante la pandemia –, dalla continua crescita della classe media globale e dalla crescita del potere economico degli ultraricchi. Contemporaneamente assistiamo anche a un crescente interesse verso destinazioni raggiungibili in auto, almeno fino a quando vi saranno incertezze e restrizioni nei viaggi oltre i confini nazionali. In più occasioni è stato anche ricordato che se
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vi è una ripresa, il merito va anche e soprattutto agli operatori del settore. Questi hanno saputo adattarsi alle continue normative dettate dalla pandemia e hanno introdotto tecnologie in tempi record per migliorare l’esperienza di viaggio e sfruttare nuove opportunità. Un mese dopo il meeting della Wttc, a Davos in Svizzera si è tenuto il World Economic Forum e ancora una volta erano i dirigenti del gruppo Marriott International ad aprire i lavori facendo notare come nelle due crisi
precedenti, legate la prima all’attacco delle torri gemelle dell’11 settembre 2001 e la seconda alla recessione del 2008, il settore ha impiegato cinque anni per riprendersi pienamente, mentre per la pandemia la ripresa è avvenuta in due anni. L’importanza della tecnologia digitale è stata ribadita in pressoché ogni commento, ma, legata al digitale, è anche l’importanza dei dati. L’Arabia Saudita si sta muovendo molto aggressivamente come destinazione e la principessa Haifa Bin Mohammed Al Saud, presente a Davos in rappresentanza del Ministero del Turismo dell’Arabia Saudita, ha illustrato come il suo ministero abbia investito nella raccolta dei dati integrando dieci diversi enti governativi per garantire disponibilità e accessibilità dei dati in ogni istante. Questo permette per esempio di creare pacchetti di soggiorno in brevissimo tempo, non appena viene registrato un interesse verso una destinazione che non sia parte delle offerte tradizionali. La rappresentante del Ministero del Turismo dell’Arabia Saudita ha anche fatto notare come le tendenze attuali non siano che un’evoluzione del settore i viaggi. Questi in origine erano rivolti prima alla scoperta della natura, poi della cultura e oggi all’esperienza, in particolare condivisa con gruppi con gli stessi interessi. Il turismo musicale è l’esempio più eclatante: negli ultimi due anni a Riyad, la capitale saudita, hanno organizzato duemila concerti, e solo tra gennaio e marzo 2022 questi hanno attirato 15 milioni di visitatori. La stessa tendenza era stata anticipata un mese prima al Wttc nelle Filippine: Greg O’Hara, managing director di Certares, una delle maggiori società di investimento globale su viaggi e ospitalità con miliardi di dollari in gestione, aveva illustrato una rinnovata enfasi su viaggi che si concentrano su “ciò che fai” piuttosto che su “dove vai”, e le espe-
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rienze all’aria aperta, camping, avventura, salute e benessere sono le richieste principali. Un termine insolito che è rimbalzato sia al Wttc sia a Davos è stato “rejuvination”, ovvero il recupero, in associazione con termini più comuni quali ripresa e riconnessione. Quando si parla di ripresa, infatti, non bisogna pensare a un ritorno al passato ma in termini di recovery, reconnection e rejuvination ovvero recupero, riconnessione e ringiovanimento. Per recovery si intende il potenziamento delle strutture aeroportuali dato che queste già prima della pandemia avevano evidenziato un’arretratezza rispetto all’aumento del numero di viaggiatori. Per reconnection si intende l’integrazione attraverso le reti digitali dei requisiti sanitari dei viaggiatori, non solo per la situazione attuale, ma anche per crisi future. Rejuvination, infine, è la capacità di integrare la sostenibilità in ogni progetto di sviluppo. Sia le nuove generazioni sia quelle precedenti, infatti, durante il lockdown hanno riscoperto il colore delle acque, respirato aria senza smog, riscoperto la fauna locale e vogliono mantenere intatti questi elementi. L’aeroporto di Singapore, per esempio, aveva iniziato e poi sospeso per la pandemia il potenziamento del suo Terminal 5. I lavori sono poi ripresi, ma solo dopo aver riveduto completamente il progetto per renderlo più sostenibile. UN NUOVO WORKLIFE BALANCE Il cambiamento non riguarda solo chi viaggia ma anche gli addetti ai lavori. Sempre secondo il managing director di Certares, la settimana lavorativa tradizionale di otto ore al giorno per cinque giorni, per esempio, sta
già cambiando: «In alcune parti del mondo i nostri associati tornano in ufficio e chiedono di lavorare dieci ore quattro giorni alla settimana. E in realtà abbiamo avuto alcuni sindacati che hanno detto di sì, e anche le autorità locali hanno detto che potrebbe funzionare». Di conseguenza alla Certares stanno aumentando i lavori part-time. «Anziché avere una settimana piena di quaranta ore, stiamo riempiendo l’organico con persone che lavorano anche solo venti ore, più anziani e persone più giovani che vogliono lavorare mentre vanno a scuola. È un cambiamento, ma è stimolante». Lo stesso argomento è stato trattato a Davos, dove hanno suggerito di non trattare l’argomento come una divisione tra casa e lavoro, ma di creare un ambiente che renda più produttivo l’individuo e, nello stesso tempo rispetti ciò che è importante per l’individuo stesso. Per esempio, l’aspetto sociale ha un’importanza molto maggiore per i giovani lavoratori piuttosto che per coloro con già una certa esperienza. Un fattore importante per acquisire personale in un momento in cui la domanda supera l’offerta, non è porre un semplice annuncio tipo “cercasi personale”, ma illustrare le possibilità di carriera disponibili iniziando anche dal lavoro part-time. In Marriott International, per esempio la maggior parte degli ottomila manager del gruppo ha iniziato dai lavori meno qualificati e retribuiti. TECNOLOGIA E VELOCITÀ PER I NOMADI DIGITALI Se la velocità è uno dei fattori competitivi delle nuove piattaforme digitali, il settore
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deve competere con le stesse armi e ridurre le perdite di tempo. Chi viaggia per turismo si può permettere un allungamento dei tempi. Ma per l’utenza d’affari è importante arrivare a destinazione, ottenere l’incontro, vincere il business, tornare indietro e redigere il tutto, piuttosto che subire distrazioni su quali test e documentazione fornire al momento dell’imbarco (sulle misure in corso per ridurre i tempi di transito negli aeroporti vedi MeC n.2/2021). I vertici del turismo di alcuni Paesi, come Spagna e Porto Rico, hanno annunciato concetti innovativi per accomodare le nuove abitudini di viaggio, ma non sono stati offerti dettagli. Ciò che le autorità di questi Paesi hanno rilevato è che un numero crescente di lavoratori, soprattutto dagli Usa, si trasferisce ai Caraibi o a Porto Rico per lavorare da lì. Sono i nomadi digitali che vogliono andare a vivere da qualche parte per un periodo di tempo, sperimentare la cultura del Paese e lavorare ancora da remoto. I pacchetti riguardano con tutta probabilità questo segmento e anche l’Italia ha fatto notizia all’estero con il nuovo decreto relativo ai permessi per i lavoratori digitali. Se però da un lato l’idea di lavorare con veduta mare affascina, dall’altro vi sono ostacoli dovuti alla regolamentazione su temi quali il regime fiscale da applicare, l’assicurazione sanitaria, la tracciabilità dei soggetti. Come dimostrano le destinazioni citate, le mete preferite dai nomadi digitali sono pre-
valentemente posti soleggiati, ma anche le indagini di mercato lo confermano. L’economia della Repubblica Dominicana si basa prevalentemente sul turismo ed è tra le mete principali del Sudamerica. Il nuovo presidente, Luis Rodolfo Abinader Corona, presente a Davos, ha illustrato come il suo governo punti sul potenziamento di questo settore e, a tal proposito, ha fatto realizzare un focus group per sondare le preferenze dei potenziali visitatori. Nella maggioranza dei casi la scelta cadeva su sole e mare. L’unico turbamento derivava alla domanda: “cosa succede se mi ammalo”? Il governo dominicano ha agito su questa preoccupazione sostenendo i costi per vaccini e cure per i nuovi residenti. «E il costo è stato inferiore al costo sostenuto se i viaggiatori non fossero venuti» ha dichiarato il primo cittadino della Repubblica Dominicana. Un’ulteriore verifica di questa tendenza si avrà con tutta probabilità il prossimo anno con la prossima edizione del World Economic Forum. Tradizionalmente l’appuntamento di Davos in Svizzera si tiene in inverno. Quest’anno l’evento si è tenuto a maggio, data la cancellazione dell’edizione 2021. Dalle prime sessioni a cui abbiamo assistito, abbiamo visto volti più sorridenti e commenti positivi sulla versione estiva dell’evento. Se l’edizione del 2023 sarà confermata per la primavera, i planner dovranno cominciare la ricerca di posti al sole per eventi durante l’intero anno.
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HIGHLIGHTS
EVENTI Per ulteriori approfondimenti, leggi le notizie sul nostro sito, www.meetingecongressi.com
di ALESSANDRA BOIARDI
DESTINAZIONI
CONVENTIONS MALTA DIVENTA VISITMALTA INCENTIVES & MEETINGS Conventions Malta cambia nome e diventa VisitMalta Incentives & Meetings. Una ricerca sui mercati internazionali ha fatto comprendere la necessità di mettere in rilievo il brand VisitMalta anche nel settore Mice per consolidare la riconoscibilità dell’ente in un unico marchio. La creatività è stata affidata all’agenzia che lavora con Malta Tourism Authority da qualche anno, la Oliver Ireland, e che ha realizzato un’ampia e diversificata suite di immagini attraverso cui racconta la vasta offerta e i valori fondamentali del segmento Mice a Malta. I tag come Corporate Culture Like No Other, The Meeting Point
SICUREZZA
of the Mediterranean, Fresh Air, Clean Thinking, e A Break from Convention, sono tutti collegati alla linea già adottata da Mta con #moretoexplore. Ciascuno di questi tag illustra le ragioni per cui un’azienda dovrebbe scegliere Malta come destinazione ideale per i propri viaggi incentive e meeting, come per esempio: trecento giorni di sole l’anno, destinazione mediterranea europea, ottima connettività, Dmc e fornitori professionali, varie opzioni di programma, diverse strutture per meeting, valore aggiunto della destinazione e, naturalmente, splendide location all’aperto.
MICE FOR FUTURE A LECCE DALL’8 AL 10 LUGLIO
Lecce accoglierà la 31esima edizione della convention annuale Mpi Italia, che si terrà dall’8 al 10 luglio 2022, con il patrocinio di Enit. “Mice for Future” è il titolo della convention, che ricade quest’anno nel cinquantesimo anniversario dell’associazione internazionale e sarà accolta negli spazi del Best Western Plus Leone di Messapia Hotel & Conference. Tra gli speaker del 9 luglio ci sono la life coach e psicologa del lavoro Monica Bormetti, che curerà una sessione dedicata al benessere e al work-life balance, e il voice coach Matteo Rinaldi, che condividerà dritte per condurre con successo conversazioni professionali e personali attraverso la colorazione della propria voce. Quest’anno la convention aprirà le porte ad Aiicc – Association Internationale des Interprètes de Conférence. Asset del programma di questa 31ma edizione saranno una visione sul futuro con le nuove professioni. Novità assoluta sarà lo Student Award: un’apposita commissione di gara eleggerà l’elaborato più meritevole al quale andrà un premio in denaro e l’iscrizione al chapter italiano per un anno, offerti da BeAcademy.
DVRE, ARRIVA LA VERSIONE SEMPLIFICATA
Federcongressi&eventi ha presentato la versione semplificata del Dvre, il Documento di Valutazione del Rischio Biologico in Evento. La fine dello stato di emergenza decretato dal Governo, il costante miglioramento del contesto epidemiologico nazionale e il conseguente allentamento delle misure di prevenzione dal contagio da Covid19 hanno infatti spinto l’associazione della meeting industry italiana a redigere una versione aggiornata, disponibile per tutti gli organizzatori di eventi e congressi che vogliano migliorare le proprie procedure interne e dare evidenza documentale alla propria opera di prevenzione. Il documento consta di tre checklist finalizzate alla definizione e al con-
trollo delle misure di mitigazione del rischio da contagio: checklist di pianificazione preevento, checklist di verifica e controllo in sede di evento e checklist di riesame e verifica post-evento. Con la collaborazione di aziende associate, virologi e rappresentanti
di categorie imprenditoriali coinvolte nella gestione degli eventi, entrambe le versioni del Dvre sono state redatte dal gruppo di lavoro di Federcongressi&eventi composto dai soci Sandro Cuccu, Giulio Ferratini, Mauro Zaniboni e Paolo Zona.
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PERSONE Ray Bloom, chairman e founder di Imex Group e Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia e direttrice di Destination Florence Cvb
CARLOTTA FERRARI RICEVE IL PAUL FLACKETT IMEX ACADEMY AWARDS Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia e direttrice di Destination Florence Cvb, ha ricevuto il Paul Flackett Imex Academy Awards durante la cena di gala di Imex 2022, l’importante fiera internazionale dedicata all’industria degli eventi e dei congressi. Un premio, hanno spiegato gli organizzatori, «per l’impegno a lungo termine, la professionalità, la dedizione e per aver spinto l’innovazione oltre i confini». Ferrari, che è stata anche vicepresidente di Federcongressi&eventi dal 2013 al 2017,nel corso degli anni ha trasformato il Firenze Convention Bureau, di cui è direttrice, da un piccolo consorzio con pochi soci che agiva solo nel campo congressuale, a un consorzio privato con oltre trecento imprenditori del settore che lo sostengono e un forte supporto delle istituzioni locali. Nel 2015 ha poi lanciato una nuova divisione, Tuscany for Wedding, riservata ai matrimoni internazionali, che resta un unicum nel panorama nazionale e internazionale e nel 2018 Destination Florence, allargando il campo d’azione al turismo generalista. A livello nazionale, nel 2013, supportata dalle grandi associazioni nazionali (Federcongressi, Confindustria, Confcommercio e Confesercenti), in un momento di commissariamento di Enit, Ferrari decide di fondare con una spinta dal basso il Convention Bureau Italia, la prima rete di imprese nel turismo a livello nazionale.
PERSONE
PATRIZIA SEMPREBENE BUONGIORNO, VP AIM GROUP, PREMIATA COME GLOBAL MEETINGS EXECUTIVE OF THE YEAR 2022 Sherrif Karamat, presidente e Ceo di Pcma (asso- Aim Group International e anche presidente ciazione globale dei professionisti degli eventi) di Aim Communication, l’open innovation network parte del e Cema (Corporate gruppo, specializEvent Marketing zato nella comuAssociation), ha nicazione per il consegnato a Pasettore healthcare. trizia Semprebene Attiva nel settore Buongiorno, vicedegli eventi da presidente di Aim Group International, La foto della cerimonia con Sherrif Karamat, presidente trent’anni, insee Ceo di Pcma (a sinistra), Patrizia Semprebene Buongiorno gna gestione del il premio quale Glo- e Ray Bloom, chairman e founder di Imex Group turismo, organizbal Meetings Executive of the Year 2022. Il premio, presentato zazione di eventi, green meeting, marketing alla cena di gala durante Imex Francoforte, la e comunicazione in diversi master universitari fiera internazionale dedicata al Mice, riconosce presso l’Università La Sapienza e l’Università gli organizzatori di eventi aziendali che hanno LUISS di Roma, l’Università IULM e l’Università dimostrato impegno, visione e passione per il Bicocca di Milano, la Business School del Soprogresso e la formazione del settore. Patrizia le24Ore di Milano, l’Università Glion Università Semprebene Buongiorno è vicepresidente di Svizzera e l’Università di Parma.
DESTINAZIONI
ABU DHABI RILANCIA IL MICE
Si chiama Advantage Abu Dhabi Meetings & Incentives 2.0 il nuovo programma per il Mice del Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi. Il programma è l’ultima fase della strategia di Dct Abu Dhabi rivolto al settore Mice dopo la pandemia. Dopo la riapertura degli eventi e con le destinazioni globali che fanno sempre più offerte e attirano gruppi aziendali, l’emirato punta infatti sulla sua competitività. Advantage Abu Dhabi Meetings & Incentives 2.0
è basato sull’attuale programma Aad M&I lanciato nel 2019 e offre nuovi vantaggi agli operatori che desiderano ospitare eventi nella capitale emiratina. Segue il lancio di diverse iniziative, tra cui una recente collaborazione con Etihad Airways per offrire vantaggi ai gruppi aziendali che desiderano organizzare eventi aziendali ad Abu Dhabi, come biglietti aerei scontati, sconti per le prenotazioni di gruppo, voli gratuiti e tariffe speciali per i viaggi di ispezione in loco.
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DESTINAZIONI PERSONE
CARLA SIBILLA CONFERMATA PRESIDENTE DI MEET IN LIGURIA Carla Sibilla è stata riconfermata presidente di Meet in Liguria per il triennio 2022-2024. Past president e attuale membro del consiglio d’amministrazione di Convention Bureau Genova, Sibilla è stata eletta all’unanimità dall’assemblea dei soci del 12 maggio 2022 e rimarrà in carica per altri tre anni. «L’efficace azione promozionale svolta dal consorzio risulta ancora più strategica in una fase di crescita postpandemia in cui destagionalizzazione e consolidamento della destinazione diventano fondamentali anche per il complessivo settore turistico» ha affermato la presidente, aggiungendo: «La sinergia creatasi tra Meet in Liguria, la Regione Liguria e l’Agenzia Regionale In Liguria è uno dei più eccellenti esempi di fattiva collaborazione tra pubblico e privato e la condivisione degli obiettivi e delle strategie sono le carte vincenti per una promozione del territorio sempre più coesa ed efficiente».
MILANO SEMPRE PIÙ DESTINAZIONE MICE
Congressi e grandi eventi sono tra i focus della promozione internazionale di Milano nel 2022, così come è HOTEL emerso dal Tavolo Turismo che si è tenuto il 24 maggio 2022 a Palazzo Giureconsulti. Con il supporto di YesMilano Convention Bureau, Milano si candida così quale destinazione congressuale di livello internazionale e questo anche attraverso la partecipazione alle princiFour Seasons assumerà la gestione dello storico Hotel Danieli di Venezia. Dopo pali fiere del settore. un’ampia ristrutturazione, l’hotel di lusso sarà rilanciato nel 2025 come Four Sea«Il turismo è centrale nello sviluppo economico del sons Hotel Danieli. territorio, il solo speso dei turisti internazionali su MiPrima della riapertura, l’albergo sarà sottoposto a un ampio progetto di ristrutturalano nel 2022 è previsto per 1,38 miliardi di dollari e zione, che vedrà la supervisione degli interni affidata a Pierre-Yves Rochon, già firma crescerà a 1.95 miliardi di dollari nel 2023 (fonte Toudel design di diverse proprietà storiche di Four Seasons in Europa, tra cui Firenze, rism Economics). La nascita del convention bureau in Parigi, Cap-Ferrat e Megève. Durante il periodo di ristrutturazione, l’albergo sarà seno a Milano&Partners ha permesso alla città di avere gestito dal Gruppo Statuto con il nome di The Hotel Danieli e rimarrà aperta con una regia con tutti gli attori del territorio per compeuna selezione di servizi e comfort. tere sul mercato internazionale dei grandi eventi e L’Hotel Danieli è noto da sempre come uno degli alberghi più lussuosi di Venezia e congressi» ha dichiarato Luca Martinazzoli, direttore occupa una posizione strategica nel cuore della città. Situato nella Riva degli Schiagenerale di Milano&Partners, che ha aggiunto: «L’ovoni, lungo il Canal Grande e adiacente a Piazza San Marco, l’Hotel è composto da biettivo è portare Milano tra le prime dieci città della tre edifici collegati tra loro: Palazzo Dandolo, risalente al XIV secolo, Palazzo Casa classifica Icca, il ranking globale delle città che ospitaNuova e Palazzo Danieli Excelsior, entrambi aggiunti nel XIX secolo. La struttura dino eventi Mice nel mondo». spone, tra l’altro, anche di quattro ristoranti e bar con una splendida vista, e di sette sale per riunioni ed eventi.
FOUR SEASONS GESTISCE L’HOTEL DANIELI DI VENEZIA
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HOTEL
HOTEL MULINO DI FIRENZE ENTRA IN BWH HOTEL GROUP ITALIA L’Hotel Mulino di Firenze entra in Bwh Hotel Group Italia. L’albergo quattro stelle superior di Firenze, nell’adesione al network, ha optato per Worldhotels e in particolare per il brand Crafted Collection. Situato a pochi minuti dal centro storico di Firenze e immerso nelle sue colline, Mulino di Firenze offre 41 camere. Officine Condotte è lo spazio multifunzionale del Mulino di Firenze per ricevimenti, meeting, mostre e installazioni. Due le aree: l’Anfiteatro, uno spazio all’aperto di circa quattrocento metri quadrati per accogliere fino a 240 persone e la Sala Plenaria, 250 metri quadrati circa per eventi da 210 a 320 persone modulabile in tre ulteriori spazi. A disposizione anche il transfer per il centro di Firenze e un parcheggio coperto gratuito. All’interno dell’albergo il Ristorante Grano D’Oro, un’eccellenza del territorio con vista sull’Arno, dispone di cinquanta coperti e d’estate amplia la sua capienza grazie alla terrazza all’aperto. Ricavato da un salone dell’antico mulino è il contesto ideale per catering in occasione di eventi e meeting. Gioiello dell’Hotel Il Mulino di Firenze è la spa, ricavata dalle antiche vasche della macina del Quattrocento.
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HOTEL
Un’oasi urbana nel cuore di San Siro Un moderno ed elegante hotel, a marchio e Dna Sheraton, perfetto per una clientela leisure e Mice EPPE VMGIVGE HM FIRIǻX QSHIVRM I HM IGGIPPIR^E UYEPMXEXMZE PS LIVEXSR 2MPER ER MVS ² YR ZIVS I TVSTVMS VMJYKMS YVFERS GSR WTE^M TIRWEXM TIV JEZSVMVI PƶMRXIVE^MSRI WSGMEPI di ANDREA MATTEUCCI
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Sheraton Milan San Siro Milano Numero totale camere: 310 | Ristoranti: 2 + 1 bar | Sale meeXMRK ` (ETMIR^E WEPE QEKKMSVI TSWXM ` (ETMIR^E WEPE QMRSVI TSWXM ` EPIXXE WIKVIXIVME ` QU HM EVII IWTSWMXMZI ` 5SWWMFMPMXª SVKERM^^E^MSRI TSWX GSRKVIWW
heraton Milan San Siro sorge in una verde oasi urbana nel quartiere residenziale di Milano, a cui il nome si ispira. Situato in posizione strategica per i business traveller – data la vicinanza ai grandi centri congressi e fieristici dell'area circostante e per raggiungere facilmente il centro della città, gli aeroporti di Linate e Malpensa e il nuovo polo di CityLife –, l’hotel offre un design unico, progettato per rimanere connessi e condividere esperienze. L'albergo è dotato di 310 camere e fornisce ai propri ospiti tutti i principali servizi del marchio Sheraton, tra cui lo Sheraton Club Lounge, una spa di 450 metri quadrati e il centro Sheraton Fitness. L’intera struttura è stata pensata e realizzata col principio di “sharing community” che ha guidato sia la progettazione degli spazi privati sia quella delle ampie strutture per conferenze e banchetti. Sono 21 sale le riunioni, con ingresso dedicato: di queste 19 vantano luce naturale. SPAZI IN E OUTDOOR Due le sale plenarie con set-up e configurazione flessibili; l’offerta Mice di Sheraton Milan San Siro è quindi di grandi spazi per riunioni aziendali ed eventi privati che si
estendono su un totale di 2.500 metri quadrati, garantendo un’esperienza meeting di grande qualità in grado di rispondere appieno alle diverse esigenze congressuali. La sala principale, Magnolia, si estende su un’area di cinquecento metri quadrati, ospitando fino a cinquecento persone in allestimento a platea. Nei periodi di bella stagione gli eventi posso estendersi anche all’aria aperta, nel portico esterno, nel giardino terrazzato o a bordo piscina, perfetti per cocktail, ricevimenti privati e coffee break. Il valore aggiunto dello Sheraton Milan San Siro è sicuramente nella proposta della banchettistica, a cura dell’executive chef dell’hotel e arricchita, su richiesta, dalla proposta di El Patio del Gaucho, Javier Zanetti, la steakhouse argentina ospitata all’interno dell’albergo, con un menu dedicato. Pur essendo un hotel con forte impronta congressuale, Sheraton Milan San Siro ha una spiccata attitudine leisure, affermandosi come un’oasi urbana in una Milano dinamica, con ampi spazi progettati per la socializzazione. L'hotel dispone anche di un parcheggio privato, dotato di colonnine di ricarica per auto elettriche. indirizzi a fine rivista
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HOTEL
Meeting esclusivi tra fascino e relax Circondato dalle morbide e verdi colline della Franciacorta, Borgo Santa Giulia racconta ai suoi ospiti tutta l’eleganza e lo charme HM YRE VEǽREXE HMQSVE HIPPƶ4XXSGIRXS 9RE PSGEXMSR HM JSVXI MQTEXXS TIV VMGIZMQIRXM I WIVEXI HM KEPE GLI TVSJYQERS HM KPEQSYV
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ncastonato come una gemma fra colline verdeggianti, nel cuore della Franciacorta – a pochi chilometri dal Lago d’Iseo –, Borgo Santa Giulia, a Timoline di Corte Franca, è una storica dimora ottocentesca di esclusività, bellezza e fascino, circondata dai vigneti e ispirata alla quiete delle acque del lago. Tra le pareti delle sue sale nobiliari si respira il profumo della storia e dell’aroma del vino delle cantine Barone Pizzini, che qui ebbero la loro sede originaria. Lo charme delle sale eleganti e ricercate della location è esaltato dal porticato esterno, che disegna un cortile
di ANDREA MATTEUCCI
dall’atmosfera seducente. Il ristorante interno si presenta raffinato e dai sapori inconfondibili, con una cucina specializzata in proposte gastronomiche tipiche del territorio, esaltate dal nuovo format – idea esclusiva del management del ristorante Borgo Santa Giulia –, chiamato “Slow Experience in Franciacorta”, basato su prodotti sostenibili, di provenienza locale e a chilometro zero. Una soluzione fortemente connotante della Franciacorta, che unisce sapori, tradizione e territorio in un unico mondo, quello della tavola. Si tratta di proposte gastronomiche che fanno bene al
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Borgo Santa Giulia TImoline di Corte Franca (Bs)
corpo e alla mente, buone, pulite e giuste, assaporate in un luogo autentico quale è il borgo franciacortino che fa da cornice al ristorante. Prodotti di filiera corta acquistati da produttori locali sono gli ingredienti di piatti di una tradizione gustosa e sostenibile, che esaltano la cucina e le produzioni del territorio, come la sardina essiccata del lago d’Iseo, presidio Slow Food, il manzo all’olio di Rovato, i formaggi delle valli bresciane (tra i quali spicca il Fatulì, anch’esso presidio Slow Food) e diverse altre proposte da abbinare ai Franciacorta Docg della carta dei vini del ristorante. Questa è l’autenticità della tradizione di un luogo ricco di suggestioni tutto da assaporare. SLOW E DI CHARME Agli ospiti del boutique hotel sono riservate anche sette camere, tra junior suite e superior, eleganti, luminose e caratterizzate, ognuna, da un’atmosfera unica, fortemente identitaria, senza rinunciare a dotazioni complete e comfort di livello superiore. Borgo Santa Giulia è anche un centro congressi funzionale, del tutto particolare e prestigioso. Le sale per meeting ed eventi sono cinque, tutte dotate di luce naturale, tecnologia all’avanguardia e flessibilità d’uso; la principale, che può accogliere fino a trecento persone, può essere divisa in tre diversi ambienti tra loro comunicanti. Un luogo dove il relax e la tranquillità si fondono con la vista esclusiva sul paesaggio delle colline e i vigneti della Franciacorta per un soggiorno, tra momenti di puro piacere e sessioni dedicate al lavoro, che si configura come un percorso che coinvolge tutti i sensi, nel segno comune dell’ospitalità, per un bouquet davvero completo e di intenso
garbo. La gestione di Borgo Santa Giulia è di PNGroup che, attraverso un management moderno e preparato, fa di qualità, atmosfera, territorialità, ristorazione, ospitalità di alto livello e un forte orientamento all’eccellenza la propria mission, volta ai risultati e al passo con i tempi, pronta a recepire, se non ad anticipare, i cambiamenti, le nuove esigenze e necessità della meeting industry, in un universo business mai fermo.
Numero totale camere: 7 | Ristoranti: 1 | Posti: 34 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 30 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 538 | Possibilità organizzazione post congress
IL FIRMAMENTO DI PNGROUP PNGroup, attraverso una formula imprenditoriale figlia di un pensiero strategico, disegna i nuovi paradigmi dell’ospitalità Mice in un territorio ricco e completo per spunti di interesse professionali, naturalistici, culturali e di svago. Oltre a Borgo Santa Giulia sono quattro le sue location (Relais Franciacorta, Villa Fenaroli Palace Hotel, Ristorante Pio Nono, il primo nato, e la Colombera Golf Resort), tra loro diverse ma accomunate da un Dna identitario di alto livello e inserite in un contesto unico, una grande oasi verde facilmente raggiungibile dalle città del Nord e ben servite da autostrade e aeroporti. Cinque location di charme per una regia comune per qualsiasi tipo di evento, anche quello che prevede un numero importante di ospiti che necessitino di sinergie costanti tra tutte le dimore, garantendo elevati standard qualitativi per ristorazione, ospitalità alberghiera e fornitura di sale e servizi congressuali. Sono location poste in un territorio bello e particolare, perfette anche per attività di team building di ogni tipo, grazie alla loro vicinanza con importanti città d’arte, cultura e suggestioni. indirizzi a fine rivista
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HOTEL
Gusto contemporaneo in salsa meeting Design, posizione strategica e un plateau di servizi, congressuali e non, completi e di alto livello: il DoubleTree by Hilton Venice North si palesa come una delle più iconiche e importanti realtà di accoglienza alberghiera moderna e dal cuore antico di ANDREA MATTEUCCI
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n elegante e moderno hotel, voluto per venire incontro alle esigenze e necessità della clientela d’affari e, nello specifico, dell’universo Mice: tutto questo, e altro ancora, è DoubleTree by Hilton Venice North, a pochi minuti dal centro di Venezia e a quel-
lo di Treviso. Un vero e proprio punto di riferimento per eventi professionali nazionali e internazionali per una struttura che unisce design, un’offerta congressuale completa e una posizione strategica: la sua ubicazione è infatti decisamente indovinata, vicina alle
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principali autostrade, alle stazioni ferroviarie e aeroportuali dell’area veneziana. A disposizione dei clienti dell’hotel una navetta che collega agli aeroporti di Venezia e di Treviso, a piazzale Roma, alla stazione di MestreVenezia e al porto crocieristico della città lagunare. 203 sono le sue camere, di cui 18 suite, tutte dotate di flat screen, wi-fi, frigorifero e letto sweet dreams: spaziose, moderne e luminose ma, nel contempo, eleganti e dotate di tutti i comfort per rispondere alle esigenze di ogni tipo di viaggiatore, leisure e business-oriented. DESIGN E SPAZI VERSATILI Dall’hotel un tunnel in vetro trasparente conduce direttamente al foyer del centro congressi, tecnologicamente completo e funzionale: interamente personalizzabile e dotato di attrezzature all’avanguardia, è disposto su un unico piano per dieci sale, totalmente modulabili e dotate, tutte, di luce naturale. Sono ampi ambienti dedicati a meeting e congressi, con grandi accessi alle singole sale, che consentono un facile ingresso a merci e veicoli di dimensioni importanti. La sala Scarpa è la più ampia del DoubleTree by Hilton Venice North, dispone di quattro mega schermi, e può ospitare fino a quattrocento persone a teatro; la sua altezza è di oltre cinque metri, a piano terra, per facilitare le operazioni di scarico e carico e semplificare ogni tipo di allestimento. È modulabile in quattro ambienti più piccoli ed è totalmente automatizzata, con i più avanzati sistemi
multimediali, per ideali caratteristiche di flessibilità, comfort e personalizzazione. La sala Tancredi, invece, può accogliere fino a 180 ospiti ed è divisibile in tre diversi ambienti, mentre la sala Santomaso (divisibile in due piccole salette) è di dimensione e capienza più raccolte: due spazi, questi ultimi, adiacenti il giardino e la piscina, perfette location, quindi, per cene di gala e cocktail suggestivi e di forte impatto. La sala Guidi, infine, è la più piccola, e si presenta ideale per servizi di segreteria e accoglienza degli ospiti, grazie anche al suo accesso diretto dal piazzale esterno della struttura. L’Arco Garden è uno spazio esterno nel cuore dell’albergo, tra l’area congressi e quella della ristorazione: grazie a un arredo composto da eleganti sedute, gazebo e tendaggi è ideale per cocktail, show cooking, cene all’aperto ed esposizioni di prodotto. Non ultimo il Foyer, di 540 metri quadrati con pareti personalizzabili – è particolarmente adatto per l’allestimento di coffe break, aperitivi e pranzi, oltre che per la registrazione dei partecipanti agli eventi di lavoro – e più di duemila metri quadrati di aree espositive, indoor e outdoor. SERVIZI E PROPOSTE TOP La proposta di ospitalità di DoubleTree by Hilton Venice North si arricchisce con il ristorante Arco, che propone, nelle sue eleganti sale e negli spazi esterni, piatti propri sia della cucina internazionale sia di quella regionale, la Brasserie, per lunch informali e pranzi di lavoro, il lounge, il fitness center e la spa, mentre la piscina esterna è pensata anche come ampio spazio utilizzabile per aperitivi e cene, ideale per intrattenere i partecipanti nei loro momenti liberi dagli impegni professionali. Un’area parcheggio con più di cinquecento posti auto completa un’offerta esclusiva, pensata per creare eventi di qualità totalmente personalizzabili, grazie anche agli innumerevoli spunti di interesse per momenti di incentivazione e post congress offerti dal territorio che ospita il DoubleTree by Hilton Venice North: oltre alle suggestioni culturali e artistiche delle vicine Venezia e Treviso e dei mille isolotti che compongono la laguna, la regione presenta, solo per citare alcune idee e percorsi, le splendide ville del Palladio, le dolci colline che accolgono le cantine che producono il celebre Prosecco e il vicinissimo campo da golf da 27 buche di Villa Condulmer. indirizzi a fine rivista
DoubleTree by Hilton Venice North Mogliano Veneto (Tv) Numero totale camere: 203 | Ristoranti: 2 | Posti: 60 e 400 | Sale meeting: 10 | Capienza sala maggiore: 400 posti | Capienza sala minore: 50 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 2.000 | Possibilità organizzazione post congress
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La grande bellezza 9R IHMǻGMS YRMGS MRXIVRM GYVEXM PƶMRGVIHMFMPI TSWM^MSRI E VMHSWWS HIP QEVI WSRS UYIWXI EPGYRI HIPPI GEVEXXIVMWXMGLI GLI VIRHSRS MP ,VERH -SXIP 8SVVI +EVE YRE PSGEXMSR IWGPYWMZE I HM SVMKMREPI ETTIEP TIV WSKKMSVRM EPPƶMRWIKRE HM KEVFS I SWTMXEPMXª di ANDREA MATTEUCCI
Grand Hotel Torre Fara Chiavari (Ge) 3YQIVS XSXEPI GEQIVI ` 7MWXSVERXM ` 5SWXM ` EPI QIIXMRK ` (ETMIR^E WEPE QEKKMSVI TSWXM ` (ETMIR^E WEPE QMRSVI TSWXM ` QU HM EVII IWTSWMXMZI ` 5SWWMFMPMXª SVKERM^^E^MSRI TSWX GSRKVIWW
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osto all’interno del maestoso ed elegante complesso architettonico razionalista realizzato nella prima metà del Novecento, il Grand Hotel Torre Fara, realizzato nella prima metà del Novecento, vanta una suggestiva vista sull’azzurro mare del Golfo del Tigullio e getta lo sguardo sino a Portofino e Santa Margherita Ligure. Le quattro stelle del resort di Chiavari, punto di riferimento per chi desidera avere un’ampia gamma di servizi di alto livello, presentano agli ospiti leisure e Mice 31 camere e due suite, spaziose, luminose, dotate di tutti i comfort e di accesso diretto alla spiaggia, realizzate e studiate per rispettare e integrarsi con lo stile razionalista della struttura, accuratamente insonorizzate e arredate con raffinatezza. Ognuna di esse presenta caratteristiche peculiari che la rendono unica, così come gli spazi esterni delle singole stanze sono stati pensati per garantire ai propri ospiti assoluta privacy e, al contempo, una meravigliosa vista sul mare.
Bistrot si inserisce armoniosamente nell’ambiente naturale che lo circonda. Grazie al suo staff altamente qualificato, l’offerta di Grand Hotel Torre Fara è rivolta a una clientela internazionale esigente; la struttura diventa quindi anche la location ideale per l’organizzazione di eventi privati e aziendali. La moderna sala congressi, dotata di tutte le attrezzature audio e video e a cui si affiancano aree espositive, è infatti il luogo ideale in cui aziende, imprese e associazioni potranno organizzare meeting, riunioni di lavoro e convegni di prestigio. L’offerta dell’hotel si completa con una suggestiva terrazza vista mare dove rilassarsi sorseggiando un buon drink, e con la piscina privata esterna, oasi di riservatezza e pace immersa nella natura del parco dell’albergo. indirizzi a fine rivista
TUTTO PER IL MICE Il suo ristorante, situato in uno degli ambienti più iconici del resort, propone gustosi piatti à la carte o soluzioni half o full board ai propri clienti e si palesa ideale per importanti pranzi di lavoro così come per prestigiose cene di gala. L’ospitalità è declinata in una gamma di attenzioni, piccole e grandi, per far sentire gli ospiti a proprio agio. Location perfetta per un cocktail o per un lunch informale, il Lounge &
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Unusual location per meeting residenziali 9R FSYUYIX GSQTPIXS HM WTE^M MRHSSV QSHIVRM GSRJSVXIZSPM I ǼIWWMFMPM EFFMREXM a un enorme e rigoglioso parco: l’Admiral Park Hotel si presenta come soluzione di eccellenza, ed elevato livello, per l’organizzazione di qualsiasi tipo di evento Mice di ANDREA MATTEUCCI
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nserito in un grandissimo contesto verde di rara bellezza e, allo stesso tempo, così vicino ai più importanti svincoli autostradali e all’aeroporto di Bologna le quattro stelle superior dell’Admiral Park Hotel, a Zola Predosa, rispondono ai concetti di charme,
comfort e tradizione. Una struttura elegante, moderna e all’insegna della praticità, ma senza inutili eccessi, ideale sia per soggiorni di puro piacere personale sia per viaggi di lavoro, convegni e meeting di ogni tipo: le sue camere, 120 in tutto e di differenti ti-
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pologie, si presentano spaziose, luminose e insonorizzate, dai caldi e morbidi colori. Ciascuna di esse è caratterizzata dal design innovativo e contemporaneo senza rinunciare a benefit di comfort e dotazioni completi e di livello superiore: in più, l’ampiezza dei corridoi dai quali si accede ai singoli ambienti è più unica che rara: percorrendoli, infatti, si può ammirare una mostra permanente di opere d’arte originali e contemporanee. Si tratta di Tracce d’Autore Art Gallery, progetto di attività espositiva di pittori, le cui opere sono visibili sia all’interno delle camere sia negli spazi comuni. RAFFINATI MOMENTI CONVIVIALI Il raffinato ristorante Il Tulipano può accogliere fino a 250 persone in un’unica elegante sala e presenta una carta sempre diversa che sposa piatti della tradizione emiliana, oltre a quelli italiani e mediterranei, utilizzando prodotti legati alla stagionalità dei singoli alimenti. Il menu degustazione, originale e creativo, parte da materie prime del territorio che vengono rielaborate in maniera innovativa e all’insegna dei sapori. Alle proposte gastronomiche si affiancano quelle enologiche, sempre nel segno dell’originalità e dell’eccellenza, grazie a una carta dei vini, scelta dal sommelier dell’hotel, focalizzata innanzitutto sulla produzione locale delle colline bolognesi e romagnole, per poi proporre il meglio della produzione italiana. È, quella della cornice del ristorante Il Tulipano, la location perfetta sia per veloci light lunch sia per importanti pranzi di lavoro sia, in ultimo, per cene di gala a chiusura di convegni ed eventi aziendali. DAI MEETING AI TEAM BUILDING L’Admiral Park Hotel si configura come sede perfetta per eventi Mice di successo, grazie al suo centro congressi: sono spazi interni ed esterni versatili, anche per meeting residenziali, da tenersi in 11 differenti sale, gran parte
delle quali a luce naturale e con pareti modulabili per soddisfare ogni tipo di esigenza, che possono ospitare, grazie ai diversi tipi di allestimento, fino a 850 persone. La dotazione tecnologica, audio e video, è completa, all’avanguardia e di prim’ordine, gestita da personale appositamente dedicato in grado di seguire i clienti business dal primo contatto fino alla fine dell’evento aziendale. Eventi aziendali che trovano nell’immerso parco che abbraccia la struttura una soluzione di sicura riuscita e forte impatto: spazi esterni fanno dell’Admiral Park Hotel la scelta ideale per qualsiasi tipo di convegno, in particolare per alcune tipologie di presentazioni come quelle dedicati all'automotive, soprattutto lanci di nuovi modelli con la possibilità di esporre le auto, oltre che all’interno della sala principale, anche nel grandissimo parcheggio esterno di tremila metri quadrati per oltre duecento posti auto che diventa, in questo caso, un vero e proprio set. In più, l’area espositiva interna di più di mille metri quadrati e i ben 250mila metri quadrati di parco verde, perfetti sia per differenti e personalizzabili attività di team building (una delle più apprezzate è quella dedicata all’ orienteering: l'area verde infatti è strutturata con tre percorsi corrispondenti a tre livelli di difficoltà, tutti con partenza dall'ingresso principale dell'albergo) sia per rilassanti passeggiate nella natura, sono le principali caratteristiche che rendono l’Admiral Park Hotel in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza, congressuale e non. Un hotel che si presenta anche come unusual location, per ospitare serate e buffet, grazie alla piscina panoramica scoperta, con una vista che spazia sul verde dei colli bolognesi, giardini interni e inaspettati cortili di design. Una struttura ideale e versatile per meeting residenziali: un'unica soluzione dove c’è tutto il necessario per organizzare i propri eventi congressuali, con la possibilità di personalizzare tutti i servizi.
Admiral Park Hotel S Zola Predosa (Bo) Numero totale camere: 120 | Ristorante: 1– Il Tulipano | Posti: 250 | Sale meeting: 11 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 4 posti | Saletta segreteria | Mq. di aree espositive: 1.118 | Possibilità di organizzazione post congress
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Convegni top vista mare Un nome, quello del Lloyd’s Baia Hotel, da tempo celebre come simbolo HM UYEPMXª HIM WIVZM^M SǺIVXM GLEVQI IWGPYWMZMXª IH IPIKER^E 6YM UYEPWMEWM WSKKMSVRS PIMWYVI S 2MGI SVMIRXIH XVSZIVª PE WYE PSGEXMSR TIVJIXXE GSR FIRIǻX HM EPXS ZEPSVI EKKMYRXS di ANDREA MATTEUCCI
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osto a picco sul mare, il Lloyd’s Baia Hotel, ubicato nei pressi dell’autostrada A3 e facilmente raggiungibile dal porto e dalla stazione ferroviaria, è un elegante albergo a quattro stelle di Vietri sul Mare, celebre località della Costiera Amalfitana famosa per le sue iconiche ceramiche. Conosciuto come emblema dell’ospitalità intesa come arte dell’eccellenza, esibita nello stile delle sue camere, nei benefit proposti e nei servizi concepiti su misura per il turista leisure e businessoriented, l’hotel si propone ai suoi clienti con un bouquet particolarmente completo, di vero charme e alta qualità, perfetto per ogni necessità. Le sue camere e suite di diverso
tipo, 132 in tutto, sono spaziose, luminose, accoglienti e adornate da raffinati elementi di arredo per uno stile ricercato ma senza eccessi, oltre a essere dotate di tutti i comfort e di livello superiore, che includono anche il servizio di concierge, per soggiorni ideali, pensati per gli ospiti più esigenti. Sono tre i ristoranti interni, oltre al Baia Bianca, aperto nella sola stagione estiva e ospitato sulla bella spiaggia privata dell’hotel: il Lloyd’s Baia Restaurant assicura una gustosa pausa pranzo nelle sue eleganti sale e un freschissimo buffet sulle splendide terrazze panoramiche con vista sul Golfo di Amalfi. Nel periodo estivo gli ospiti potranno essere ac-
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colti e serviti anche nella spiaggia privata, un ambiente alternativo e di forte suggestione, un luogo molto apprezzato dove scambiare in tranquillità nuove idee e opinioni di fronte al mare cristallino. Il ristorante stellato Re Maurì, invece, è un iconico luogo d’incontro, dallo stile essenziale, tra il gusto, la qualità e i piaceri della vita, un appuntamento prelibato riservato a palati esigenti e raffinati per concedersi un’esperienza enogastronomica unica e a 360 gradi, grazie alla sua alta cucina della tradizione, rivisitata con estro e fantasia, e alla preziosa carta dei vini. SPAZI PER OGNI ESIGENZA La proposta convegnistica del Lloyd’s Baia Hotel risponde invece al nome di business center: il connubio fra charme e lavoro si esprime perfettamente nelle sue sale, ideali per congressi, workshop, convention e meeting d’affari. Gli ambienti destinati al mondo delle professioni e all’utenza Mice sono in tutto sette, di ampiezza differente e in larga parte a luce naturale per allestimenti personalizzati, attrezzature tecnologiche audio e video complete e all’avanguardia; alcune sale sono tra loro modulabili per creare uno spazio del tutto ideale, sia che si tratti di riunioni riservate a un numero ristretto di partecipanti sia che vi siano necessità di organizzare convegni destinati a platee più importanti. A tutto provvede un team di esperti in business meeting appositamente formato e dedicato, per affiancare i professionisti del mondo del lavoro nell’organizzazione e supportarli sin dalle fasi preliminari occupandosi di ogni aspetto e assicurando la totale soddi-
sfazione di promotori e invitati. L’offerta business si completa con spazi destinati ai servizi di segreteria e alle esposizioni di prodotti, ai desk di accoglienza e registrazione degli ospiti e alle terrazze disponibili per coffee break e light lunch. POST CONGRESS TRA MARE E CULTURA Diverse, e per tutti i gusti, le possibilità di attività post congress del Lloyd’s Baia Hotel: la palestra attrezzata con i migliori macchinari completa un soggiorno ideale per chi non vuole rinunciare alla cura della propria forma fisica, mentre la sala benessere riserva trattamenti specifici per chi desidera eliminare i segni dello stress e per pause rigeneranti per corpo e mente. La spiaggia privata dell’hotel, poi, rappresenta uno scenario unico e spettacolare in piena Costiera: la si raggiunge direttamente attraverso ascensori panoramici ed è completamente attrezzata con lettini e ombrelloni e, per uno spuntino veloce, il bar propone piatti estivi e veloci. Il suo aspetto cambia alla sera: grazie alle Rocce Rosse, disco e dinner club, gli ospiti potranno godersi una cena-spettacolo con intrattenimento e musica dal vivo, immersi in un'atmosfera unica e suggestiva. Una location unica, ideale per la clientela corporate e leisure, che si palesa anche come base di partenza ideale per andare alla scoperta della costa e dei suoi borghi e paesi più caratteristici e belli, come la stessa Vietri sul Mare, Amalfi, Positano, Maiori e la vicina Salerno, solo per citarne alcuni.
Lloyd’s Baia Hotel Vietri sul Mare (Sa) Numero totale camere: 136 | Ri WXSVERXM Ƴ 7I 2EYV¶ 1PS]HƶW 'EME Restaurant, Baia Bianca – | Posti: ` EPI QIIXMRK ` (ETMIR^E WEPE QEKKMSVI TSWXM ` (ETMIR ^E WEPE QMRSVI TSWXM ` EPIXXE WIKVIXIVME ` 2U HM EVII IWTSWMXMZI HE E ` 5SWWMFMPMXª SVKERM^ ^E^MSRI TSWX GSRKVIWW
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Nizza, un posto MR TVMQE ǻ PE Nizza, Patrimonio dell’Umanità, città aperta al mondo con il secondo aeroporto di Francia e cinque milioni di visitatori all’anno, si propone al Mice come destinazione ideale per le sue intramontabili bellezze, le strutture dai numeri importanti, le tante novità e le inedite esperienze altamente sensoriali di NICOLETTA TOFFANO
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ell’estate 2021 Nizza è entrata a fare parte della lista Unesco con il titolo di “Città di villeggiatura invernale della Riviera”, un dovuto riconoscimento a quel patrimonio paesaggistico e urbanistico, esempio eminente della fusione di influenze culturali internazionali, plasmate dalla metà del XVIII secolo alla metà del XX secolo dal cosmopolita turismo invernale. Oggi di quella Nizza che ha accolto principi, sovrani e potenti del mondo ma anche scrittori, artisti e poeti, rimangono i palazzi, la celebre Promenade des Anges, gli hotel in stile Liberty e mille particolari urbani che creano un’atmosfera unica. Una bellezza intramontabile, che negli ultimi anni ha aggiunto gli spunti di nuove prospettive, come la Promenade du Paillon, una spina verde di 12 ettari (che dal centro della città arriva fino al mare) che verrà ampliata di ulteriori otto ettari, andando così a modificare l’assetto di molte strutture
ludiche e culturali collocate lungo il suo percorso. Tra queste il Museo di Arte Moderna e Contemporanea, che verrà rivisitato con l’obiettivo di migliorarne la qualità degli spazi espositivi e di promuoverne nuovi contenuti dedicati all’arte sperimentale. Sono anche partite le procedure per gli interventi che riguarderanno il Palais des Expositions, posto all’estremità della futura estensione della Promenade du Paillon: costruito tra il 1956 e il 1964, è un edificio di 18mila metri quadrati che verrà riconvertito in spazio culturale. Tante poi le novità che interesseranno direttamente il mercato Mice, collocate nel settore ovest della città, vicino all’aeroporto, dove nascerà, entro il 2025, il nuovo Centro Espositivo e Congressuale (Pec): struttura ecologica, digitale e completamente connessa, mentre l’Acropolis (l’attuale palazzo dei congressi inaugurato nel 1984) verrà gradualmente smantellato.
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DESTINAZIONI
DALL’ORO AL DIAMANTE, I NUOVI HOTEL A questo fermento urbano corrisponde un grossa trasformazione del ricettivo, tanto che si prevede entro il 2024 la creazione di 1.500 nuove camere, ottocento delle quali proprio nel quartiere ovest, Aeroporto/Arénas. Aperti qui da pochi mesi il Crowne Plaza, quattro stelle con 129 camere e 430 metri quadrati di spazi congressuali, caratterizzato da una cortina di facciata d’oro luccicante e, vicino a questo, l’Holiday Inn Express, con 131 camere; nella stessa area stanno arrivando anche brand quali Sheraton, Marriott, B&B, Nêho Group e Okko. Non mancano poi novità per gli hotel già esistenti e direttamente affacciati sul mare, oggetto di importanti interventi di restyling, come quello del Le Méridien Nice, panoramica struttura dotata di un centro conferenze di mille metri quadrati. Nel cuore della città, si segnalano invece l’apertura di boutique hotel (Yelo di 54 camere e l’Hotel Riviera Collection con 36 camere) e diversi rebranding di favolose strutture – che passeranno da quattro a cinque stelle –, come il Boscolo B4 Nice Park Hotel oggi trasformato nel Le Victoria Hotel della Maison Albar e il Boscolo Plaza Hotel ora Anantara Plaza Hotel, brand del Gruppo NH. Infine, vicino alla stazione ferroviaria di NiceVille, è attesa l’apertura dell’Hilton Garden Inn, struttura di 120 camere che avrà sede all’interno di Iconic, un edificio a forma di diamante progettato dall’archistar Daniel Libeskind: oltre seimila metri quadrati ispirati all’innovazione tecnologica, una superficie che, oltre all’hotel, accoglierà una sala eventi da seicento posti, uffici per società di startup, uno spazio fitness e tre ristoranti. DESTINAZIONE SENSORIALE Nizza offre un clima mite tutto l’anno e la possibilità, rivolta al mercato Mice, di organizzare eventi legati alla natura o ispirati alla tradizione in un territorio che raccoglie mare e montagna in una manciata di chilometri. I temi, che propongono esperienze sensoria-
li, prendono spunto per esempio dai gusti genuini della cucina sostenibile, a base di prodotti locali, semplici e stagionali, come quella messa in campo dalla chef e scrittrice Rosa Jackson nel suo atelier Les Petits Farcis, nel cuore della città vecchia: si svolgono qui corsi, coocking class e degustazioni. Inebriano i sensi invece i sentori dei vini prodotti allo Château de Bellet, dove ha origine una delle più antiche denominazioni protette francesi, il Bellet, il vino di Nizza. La splendida cantina si trova a trecento metri di altezza e qui si organizzano visite ai vigneti e degustazioni in un’antica cappella sconsacrata; si allestiscono inoltre buffet e cene sulla terrazza, la cui vista spazia dal blu del mare alle colline, fino al Parco Nazionale del Mercantour, con vette che superano i tremila metri. La sensorialità olfattiva è infine il tema che accompagna la visita alla fabbrica della storica azienda di profumi Fragonard a Éze, un borgo gioiello arroccato su uno sperone di roccia a 11 chilometri da Nizza che, tra le varie curiosità, ospita il giardino botanico più panoramico del mondo! indirizzi a fine rivista
UN FAM TRIP CON GATTINONI 5*7 8473&7* Ƹ.3 .*2*ƹ
A
novembre è stata Nizza PE HIWXMRE^MSRI WGIPXE HEPPE HMZMWMSRI ,EXXMRSRM 2MGI TIV MP TVMQS JEQ XVMT HIP KVYTTS HSTS M QIWM HM GLMYWYVE SVKERM^^EXS TIV PSVS HE &XSYX +VERGI MR .XEPME Ƴ +VERGI (SRZIRXMSR 'YVIEY I HEP (SRZIRXMSR 'YVIEY HM 3M^^E I HIPPE WYE 2IXVSTSPM 8VI KMSVRM HIHMGEXM EPPƶMRGSRXVS GSR KPM STIVEXSVM HIP WIXXSVI I EPPE WGSTIVXE HIPPI XERXI RSZMXª 1I WMXI MRWTIGXMSR LERRS MRGPYWS RYSZI VIEPXª GSQI MP (VS[RI 5PE^E ,VERH &VIREW E SZIWX HIPPE GMXXª WXVYXXYVI ETTIRE VMRRSZEXI GSQI 1I 2IVMHMIR
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Full Contact Pco: oltre 750 incontri business, tanto networking e un beach party
Dopo due anni Full Contact torna al Palace Hotel di Milano Marittima, per la prima volta con Fc Pco. Giorni intensi di incontri business, dove non poteva mancare l’occasione di festeggiare
di ALESSANDRA BOIARDI
L
a bella stagione non poteva essere inaugurata in modo migliore che con l’edizione 2022 di Full Contact Pco. Un appuntamento tra i più classici di Ediman e sempre tra i più attesi, il workshop si è tenuto quest’anno per la prima volta negli eleganti spazi del Palace Hotel di Milano Marittima. Quello nel prestigioso cinque stelle si tratta in realtà di un graditissimo ritorno, visto che l’apprezzata location ha già ospitato molte edizioni di Full Contact Meeting Planner per tornare, dopo due anni, di nuovo con un workshop Ediman. È SUCCESSO AL FULL CONTACT PCO Dal 22 al 24 maggio Full Contact Pco ha animato una due giorni in perfetto equilibrio tra
business, networking e relax, confermando (se ce ne fosse bisogno) tutta l’efficacia del format Full Contact per il settore Mice e in questo caso per il segmento delle agenzie di organizzazione congressuale. Per tutta la giornata di lunedì 23 maggio e nella mattinata di martedì 24 maggio si sono svolti gli appuntamenti business. Un totale di 715 incontri one-to-one tra 31 supplier presenti in rappresentanza delle migliori strutture e destinazioni congressuali, e 76 buyer, meeting planner di agenzia selezionati e presenti esclusivamente su invito. A scandire gli appuntamenti le agende organizzate nei minimi dettagli dal sempre presente staff organizzativo Ediman, sulla base
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WORKSHOP ED EXHIBITION
E-WORKSHOP AGENZIE & CORPORATE ALLA SCOPERTA DI PADOVA
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d aprire la stagione 2022 degli e-workshop di Ediman è stato l’e-workshop Agenzie & Corporate che si è tenuto dal 29 al 30 aprile 2022 all’NH Padova. Un’occasione unica per buyer e supplier grazie alla formula esclusiva degli e-workshop targati Ediman: i 31 buyer presenti, rigorosamente su invito, ognuno al suo desk, hanno incontrato 21 supplier interessati a presentare loro PE TVSTVME SǺ IVXE Molto apprezzata la serata di benvenuto, il giorno prima, nella WYKKIWXMZE PSGEXMSR HIP (EǺ ² XSVMGS Pedrocchi, nel centro di Padova, un’icona della città e cornice ideale TIV PƶETIVMXMZS I PE GIRE SǺ IVXM HE Padova Congress – Fiera di Padova. E dopo gli incontri, i partecipanti hanno avuto l’occasione di scoprire meglio Padova in un pomeriggio
intenso e molto interessante SVKERM^^EXS I SǺ IVXS HE 5EHSZE Convention & Visitors Bureau. Direttamente a piedi dall’NH Padova, il tour è iniziato dal Padova Congress presso la Fiera di Padova, novità del panorama congressuale cittadino e italiano, già punto di riferimento per la meeting industry nazionale e internazionale, con spazi polifunzionali per 3.600 persone. Si è poi proseguito alla scoperta del bellissimo centro storico. La giornata si è conclusa per i buyer con una cena all’Osteria Al Vecchio Pozzetto, locale tipico del centro storico e pernottamento all’NH Hotel.
Il giusto mix tra lavoro, networking e convivialità, assieme a un parterre ultraselezionato di buyer e supplier e a una location esclusiva, sono gli ingredienti che garantiscono il successo dei Full Contact
di preferenze e interessi espressi dai buyer stessi prima dell’evento. I momenti di lavoro sono stati intensi e proficui, perfettamente controbilanciati dai momenti di relax e ancora di più dalle occasioni di condivisione anche lontano dagli stand. Come sempre, il workshop si è aperto con la welcome dinner, una cena informale per “rompere il ghiaccio”. Sempre molto graditi anche i lunch, un modo per ritemprarsi durante le giornate di lavoro. Immancabile poi al Palace Hotel è l’ormai “mitico” party in spiaggia negli eleganti spazi sul mare allestiti dall’hotel. Ottimo cibo, dj-set e allegria per festeggiare nuove conoscenze, trascorrere del tempo piacevolmente e, perché no, divertirsi.
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NOTIZIARIO FEDERCONGRESSI
Gabriella Gentile: “Prioritario Ź±ýƐŇŹǍ±ŹåƐĮŷĞÚåĻƒĞƒº ƐƐƐƐƐƐƐƐÚåĮƐžåƒƒŇŹåŶ Potenziare il ruolo dell’associazione di interlocutore delle istituzioni per progetti e azioni a sostegno della meeting industry e supportare le imprese con formazione tailor made e scambio di best practice anche internazionali. Sono questi alcuni dei punti cardine del programma della presidente Gabriella Gentile
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urante la convention nazionale svoltasi a Treviso, i soci di Federcongressi&eventi hanno eletto all’unanimità Gabriella Gentile quale presidente per i prossimi tre anni. Un meritato riconoscimento per una nota professionista del settore, da sempre attiva nel sostenere le attività dell’associazione e pronta a raccogliere la nuova sfida. Ecco come.
Sopra, Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&eventi
Qual è il principale obiettivo che si pone con il suo mandato? «Direi che l’obiettivo prioritario consiste nel rafforzare e affermare l’identità del settore quale fattore di crescita economica, sociale e culturale. Durante l’emergenza sanitaria il nostro comparto ha ottenuto, come mai prima di allora, il riconoscimento e l’attenzione da parte delle istituzioni. Sono però convinta che questo sia il punto non di arrivo ma, al contrario, di partenza per far comprendere
tutto il valore della nostra industria. Non è una mission facile, lo sappiamo, anche per la molteplicità di professionalità che ci caratterizza, ma è fondamentale potenziare il processo avviato con successo. Proprio in quest’ottica la mia visione è fare dell’associazione un vero e proprio punto di riferimento per le istituzioni: Federcongressi&eventi è l’unica associazione che rappresenta l’intero settore dei congressi e degli eventi e, dunque, è l’unico e naturale interlocutore con il quale le istituzioni possono confrontarsi per compiere le scelte più opportune ed efficaci per sostenere tutta la filiera del comparto». Durante il suo periodo più buio il settore ha dato indiscutibilmente prova di grande resilienza ma vediamo bene come il contesto economico, politico, legislativo e sociale sia entrato in loop di cambiamenti sempre più veloci e spesso repentini. In che modo l’associazione può dare
LE NUOVE CARICHE Nel corso del suo primo Consiglio Direttivo dopo il rinnovo delle cariche elettive avvenuto durante la convention, Federcongressi&eventi ha nominato vice presidente Nicola Testai (Oic Group), eletto
anche rappresentante categoria Organizzazione Congressi ed Eventi. Confermato assistente al revisore dei conti dell’associazione Lorenzo 5MKREXXM 8IVVEIZIRXW .Rǻ RI ² KMª WXEXS rinnovato il Comitato Gifes-Gruppo
.XEPMERS +SVQE^MSRI *GQ MR ERMXª I nuovi membri sono: Matteo Bruno Calveri (Summeet), Irene Bortolotti (Planning Congressi), Monica Serratore (Delphi International), Nicola Vicari (Medical Net) e Paolo Zona (Cluster).
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sostegno alla meeting industry per affrontare uno scenario così mutevole? «Fornendo consulenza, sicuramente, ma anche formazione. Chi mi conosce sa bene quanto la formazione sia sempre stata al centro del mio impegno nell’associazione. Fornire alle aziende occasioni di specializzazione e aggiornamento professionale è un’attività strategica per la crescita delle aziende, dei loro collaboratori e del settore nel suo complesso. Proprio per questo organizzeremo seminari per dare risposta alle esigenze di tutte le categorie dei soci e proseguiremo i percorsi formativi già avviati, come la Destination Academy, l’Italian Destinations’ Retreat, la Pcco Academy, i Gifes Live Talk, Junior for Training, la Study Session in preparazione all’esame di certificazione del Meeting and Event Manager e altri progetti in campo. La crescita delle imprese sarà inoltre sostenuta dallo scambio di best
practice anche a livello internazionale». Federcongressi&eventi è l’unica associazione che rappresenta tutta la filiera della meeting industry. Ma come dare sempre più ascolto alle esigenze di tutti? «La considerevole crescita dei soci durante l’emergenza sanitaria è il dato inconfutabile che certifica il riconoscimento della nostra associazione come la sola capace di dare voce alle tante anime del settore. Proprio per essere più vicini ai soci e rispondere quindi ai loro bisogni stiamo costituendo i Comitati, secondo quanto definito dall’ultimo Regolamento Associativo. L’esperienza positiva già in essere da parte dei Provider tramite il Gruppo Gifes è un punto di riferimento per lo sviluppo di gruppi di lavoro legati alle tre categorie funzionali: Destinazioni e Sedi, Organizzazione Congressi ed Eventi, Servizi e Consulenze».
L’evento è aperto a tutti i professionisti del Mice previa registrazione
A LUGLIO LA PRESENTAZIONE DELL’OICE Appuntamento martedì 5 luglio a Roma per la presentazione dell’Oice, l’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi. Presso la sede di Enit alle ore 11.00 saranno infatti illustrati i risultati dell’ottava edizione dell’unico
studio di settore che annualmente monitora l’andamento della meeting industry italiana. Promossa da Federcongressi&eventi e realizzata come consuetudine da Aseri-Alta Scuola di Economia e Relazioni
.RXIVRE^MSREPM HIPPƶ9RMZIVWMXª (EXXSPMGE PE VMGIVGE JEVª IQIVKIVI PƶERHEQIRXS delle sedi di eventi e congressi nel 1E TVIWIRXE^MSRI WEVª MRSPXVI l’occasione per delineare i trend della ripresa del post-pandemia.
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1952MC_Riempitivo1_Layout 1 14/06/16martedì 15:06 Pagina 1
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MICE: YR FMIRRMS HM WǻHI STORIA DI UN’EVOLUZIONE
2020-2022: dalla riorganizzazione in emergenza alla discesa in piazza del mondo degli eventi, dall’ideazione di nuovi format destinati a durare al new normal: ripercorriamo i momenti clou del Mice attraverso la narrazione che ne ha fatto in questi due anni Meeting e Congressi
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2020-2022: UN BIENNIO DI SFIDE
ARTICOLO RIPRESO DAL N. 2/3 GIULUG 2020
Un settore da ripensare?
Surreale. È l’aggettivo che più di ogni altro rende l’esperienza Covid-19. Con l’aiuto di alcuni esperti della Mice industry, abbiamo provato a delineare gli scenari futuri del settore, cercando di individuare anche qualche risvolto positivo SIMONA P.K. DAVIDDI
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e è vero che ogni crisi racchiude in sé nuove opportunità, è anche vero che un’esperienza “distopica” come quella del coronavirus ci costringe a riscrivere quasi tutte le regole del gioco, almeno per il prossimo futuro. Ma cosa cambierà in concreto per gli eventi nell’era post Covid? Lo abbiamo chiesto agli addetti ai lavori ed ecco cosa ci hanno risposto. FLESSIBILITÀ E NUMERI CONTENUTI «Il Covid ci ha lasciato in eredità un rinato spirito di squadra e una maggior volontà di supporto» afferma Patrizia Semprebene Buongiorno, vice-president di Aim Group
International, alla quale fa eco Gabriella Gentile, fondatrice di Meeting Consultants: «La componente umana nelle relazioni b2b assumerà un valore sempre più rilevante sia come leva di vendita sia per rassicurare i partecipanti agli eventi; la collaborazione e la flessibilità, che peraltro sono tra i primi elementi che fortunatamente un po’ tutti gli attori della filiera hanno messo in campo da subito, saranno fondamentali per ottimizzare costi ed entrate sia della domanda sia dell’offerta e quindi per far ripartire la macchina del Mice». Ed è proprio la flessibilità, dunque, una delle parole-chiave dell’era post Covid, intesa a 360 gradi in una riformulazione totale di relazioni, regole ma anche contratti commerciali: «Stanno cambiando anche le policy di prenotazione delle strutture – afferma Eleonora Papaleo, venue consulting manager di Ediman –, che sembrano ben disposte ad adattarsi alle esigenze dei clienti e si dimostrano più aperte di prima a trattative tailor made. Anche
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le cancellazioni e i posticipi hanno vincoli meno stringenti: dopo il primo deposito, infatti, quasi tutte le realtà consentono di annullare o spostare le date senza penali mentre i depositi successivi sono stati slittati molto sotto data». E a proposito di date, se quelle di riapertura stabilite dal Governo, recepite – e modificate – dalle diverse Regioni hanno creato incertezze al comparto, oltre a uno scenario quanto mai variegato, soprattutto i corporate planner hanno iniziato a riprogrammare gli eventi delle proprie aziende, spostandoli nella seconda metà dell’anno: «Se molti puntano sul 2021, non sono tuttavia rari i casi di realtà aziendali che hanno già ripianificato e confermato i propri eventi a partire da fine settembre, allungandosi in tutto il periodo autunnale – illustra la situazione Papaleo –; si tratta perlopiù di eventi di dimensioni contenute, dai quaranta ai settanta partecipanti. Interessante è la presenza, seppur timida, di qualche azienda straniera che non esclude di organizzare il proprio evento nel nostro Paese verso novembre, mentre esemplare è il caso di un’impresa informatica che ha addirittura implementato la propria programmazione per il 2020 inserendo in calendario due nuove convention, per gratificare anche quei reparti – i programmatori e i consulenti – che normalmente non partecipano alla convention annuale».
PATRIZIA SEMPREBENE BUONGIORNO vice-president di Aim Group International «Il Covid ci ha lasciato in eredità un rinato spirito di squadra e una maggior volontà di supporto».
LOCATION: TRA SICUREZZA E GREEN Accanto alla flessibilità, è la sicurezza l’altro tema clou dell’era post pandemia, che non significa solo distanziamento e quindi spazi per eventi che andranno ripensati nelle dimensioni “pro-capite”, ma anche – e soprattutto – sanificazione e protocolli meticolosi e condivisi da applicare a ogni momento di interazione e a ogni ambiente per garantire il benessere fisico e psicologico di ospiti e di-
GABRIELLA GENTILE fondatrice di Meeting Consultants n1E GSPPEFSVE^MSRI I PE ǼIWWMFMPMXª che peraltro sono tra i primi elementi che fortunatamente un po’ tutti gli attori HIPPE ǻPMIVE LERRS QIWWS MR GEQTS HE WYFMXS WEVERRS JSRHEQIRXEPM per ottimizzare costi ed entrate sia della HSQERHE WME HIPPƶSǺIVXE I UYMRHM TIV JEV ripartire la macchina del Mice».
LE SOFT SKILL CHE SERVIRANNO 2EEXQS\ EKIR^ME WTIGMEPM^^EXE MR JSVQE^MSRI IWTIVMIR^MEPI LE WZSPXS YRƶMRHEKMRI XVE ETVMPI I QEKKMS TIV ZIVMǻGEVI l’impatto che il coronavirus avrebbe potuto avere sui progetti formativi in azienda. Se “rompere gli schemi” delle EFMXYHMRM ² VMWYPXEXE PE RIGIWWMXª TVMQEVME TIV EHIKYEVWM EPPE RYSZE RSVQEPMXª WSRS GEQFMEXI ERGLI PI GSQTIXIR^I GSQTSVXEQIRXEPM HE WZMPYTTEVI GSR PE ǼIWWMFMPMXª TIV EHEXXEVWM EP GEQFMEQIRXS EP TVMQS TSWXS
Fonte: Maatmox Esperienze formative
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ELEONORA PAPALEO venue consulting manager di Ediman «Stanno cambiando anche le policy HM TVIRSXE^MSRI HIPPI WXVYXXYVI che sembrano ben disposte ad adattarsi alle esigenze dei clienti e si dimostrano più aperte di prima a trattative tailor made».
pendenti (a tal proposito, abbiamo dedicato un approfondimento all’interno della cover story sulle compagnie alberghiere proprio ai protocolli di sanificazione studiati dalle diverse catene). «Cambieranno tutti i momenti di interazione, anche all’interno di un congresso: dovremo fare appello a tutta la nostra creatività e affidarci al meeting design per far sentire le persone insieme ma in totale sicurezza» afferma Buongiorno. Ça va sans dire che, soprattutto nell’immediato, complice la stagione calda, gli eventi in presenza confermati hanno scelto location all’aperto e possibilmente inserite in un contesto green, in modo da facilitare il distanziamento e rassicurare i partecipanti: non più quindi solo terrazze e giardini, ma anche masserie di charme in campagna, resort incastonati nella natura, spazi verdi all’aperto; «Accanto alla costa romagnola e ai laghi lombardi, stanno iniziando a essere richieste anche destinazioni “minori” come Marche, Abruzzo e Molise, per la loro forte componente naturalistica e l’ampia disponibilità di contesti en plen air» conferma Papaleo.
100% VIRTUALI? SOLO A BREVE TERMINE! Una cosa va subito detta: la pandemia ha accelerato un processo che era già presente a livello embrionale, il passaggio di (gran) parte della nostra vita online. Dopo gli smartphone diventati irrinunciabili strumenti di gestione, ecco arrivare lo smart working a cambiare abitudini lavorative e gerarchie aziendali e a ridefinire il work-life balance. E anche gli eventi, quelli che non sono stati annullati o posticipati, si sono trasferiti online. Non stiamo parlando solo di webinar, web conference o delle semplici riunioni aziendali – le quali hanno potuto usufruire di una pletora fin troppo nutrita di piattaforme di videoconferenza assolutamente user-friendly, che tuttavia hanno avuto spesso il pregio di eliminare i meeting inconcludenti – ma ci riferiamo a veri e propri eventi strutturati, per i quali sono state studiate architetture web complesse, piattaforme tecnologicamente all’avanguardia e veri e propri studi televisivi con green screen e attrezzature sofisticate, per permettere
VALENTINA AQUILINO amministratore delegato di PV Agency «Gli eventi digitali non saranno TMÄ PƶIGGI^MSRI QE YRE ƸRYSZE VIKSPEƹ YRE HMQIRWMSRI TEVEPPIPE GLI MR EPGYRI situazioni potrà garantire un livello di spettacolarizzazione anche superiore all’evento tradizionale».
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lo stesso grado di trasferimento della conoscenza ma anche interazione e networking simili alla loro versione in presenza. «Alle prime avvisaglie siamo partiti subito trasformando in virtuale un congresso medico – afferma Buongiorno –; il digitale era l’unica soluzione possibile a breve termine per rispondere con tempismo alle nuove abitudini e anche alle disponibilità economiche cambiate (nella cover story dedicata ai congressi medici, più avanti su questo numero, trovate un resoconto del congresso, ndr). Abbiamo fatto anche site visit in 3D e candidature per congressi che si svolgeranno nel 2023 e 2024 su Zoom». «Per un’importante private bank abbiamo organizzato un “digital road show”: 11 tappe con una serie di incontri virtuali suddivisi in quattro giornate, duemila partecipanti dislocati in tutta Italia e trenta relatori, un vero successo» racconta Valentina Aquilino, amministratore delegato di PV Agency. E ancora, una delle edizioni 2020 del Buy Mice, l’evento targato Ediman per far incontrare il meglio della domanda e dell’offerta Mice, è diventato Buy Mice Online e si è avvalso di una piattaforma supersofisticata – LiveForum, la stessa che ha ospitato il Netcomm Forum Live 2020: 170 stand e oltre 12mila visitatori unici –, in grado di consentire non solo gli stessi incontri one-to-one della versione in presenza, ma anche di ottimizzare i “tempi morti” che possono crearsi tra un incontro e l’altro, consentendo ai diversi partecipanti di chattare tra loro o inviare messaggi, o ancora di partecipare a riunioni o workshop che si svolgono in parallelo in stanze dedicate, per non fare che solo qualche esempio. «Credo che gli eventi torneranno a riempire le nostre vite – interviene ancora Aquilino –. Quando non possiamo saperlo, ma tutti noi ci siamo resi conto di quanto possa mancare il confronto e il contatto “fisico”. Tuttavia siamo convinti che la parte “digitale” della comunicazione, che ha avuto una fortissima accelerazione durante il lockdown, non scomparirà e non tornerà materia di nicchia, ma affiancherà e supporterà gli eventi fisici. Gli eventi
digitali non saranno più l’eccezione, ma una “nuova regola”, una dimensione parallela, che in alcune situazioni potrà garantire un livello di spettacolarizzazione anche superiore all’evento tradizionale». I SUPERPOTERI DEL NUOVO MICE È opinione diffusa, quindi, nonostante l’entusiasmo iniziale, che gli eventi virtuali non avranno vita lunga, al contrario di quelli ibridi, che invece sono destinati a tracciare il trend di sviluppo futuro del settore, se è vero che, come abbiamo già accennato, numerose location si stanno attrezzando con studi televisivi e attrezzature di ripresa e stanno venendo alla ribalta futuristiche location virtuali dalle possibilità fantasmagoriche: «Ci stiamo affacciando a un periodo di ipercreatività grazie ai nuovi strumenti digitali – afferma Roberto Silva Coronel, amministratore delegato e fondatore di MMM Group, società specializzata in comunicazione digitale e creatrice della piattaforma LiveForum – e a quelli che chiamo i “superpoteri” digital: l’importante, infatti, è che l’evento online non cerchi semplicemente di replicare quello reale ma presenti dei plus, i superpoteri, appunto: dalla traduzione simultanea in qualsiasi lingua degli speech alla possibilità di saltare da una sala all’altra in un solo click – azzerando quindi il tempo perso per i trasferimenti – dalla possibilità di incontrare chi vuoi quando vuoi contattando la persona che ti interessa senza andare mille volte al suo stand sperando di trovarla libera alla possibilità per chiunque di “salire sul palco” durante un webinar e fare una domanda (LiveForum, per esempio, ha una tasto per alzare la mano e il relatore attiva poi videocamera e audio) e ancora, dalla possibilità di tenere traccia di tutti gli incontri fatti a quella di rivedere un workshop alla velocità 1.3, utile se per esempio mi collego in ritardo e voglio allinearmi alla diretta». Ma i vantaggi di un evento ibrido non sono ancora finiti: dalla possibilità di allargare l’audience praticamente all’infinito superando anche eventuali problemi di confini, al risparmio a livello di costi (di trasporto in
ROBERTO SILVA CORONEL amministratore delegato e fondatore di MMM Group n(M WXMEQS EǺEGGMERHS E YR TIVMSHS di ipercreatività grazie ai nuovi strumenti digitali e a quelli che chiamo i “superpoteri” HMKMXEP PƶMQTSVXERXI MRJEXXM ² GLI PƶIZIRXS online non cerchi semplicemente di replicare quello reale ma presenti dei plus».
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QUANDO LO SMART WORKING INCONTRA IL TURISMO (E LO SOSTIENE) Dal 30 aprile al 2 maggio si è svolto -EGO JSV 8VEZIP LEGOEXLSR SRPMRI promosso da The Data Appeal (SQTER] )IWXMREXMSR 2EOIVW I 4RHI &PXI GLI LE ZMWXS GSMRZSPXM SPXVI partecipanti e novanta team con lo scopo di trovare soluzioni innovative per rilanciare il turismo post Covid. In UYIWXS GSRXIWXS PE WXEVXYT YT ]SY attiva nel campo della sostenibilità (con un interessante progetto di messa a dimora di alberi ogni volta che un cliente alberghiero rinuncia E JEVWM VMJEVI PE GEQIVE LE TVSTSWXS MP GSRGITX ;SVO =SYV ;E] YR QSHS tutto nuovo di fare smart working: M PEZSVEXSVM ER^MGL³ PEZSVEVI HEPPE PSVS GEWE TSWWSRS HIGMHIVI HM JEVPS
WSKKMSVRERHS HE YRS E QIWM MR YRE struttura situata nelle destinazioni minori d’Italia. Diverse sono state le destinazioni candidatesi per il TVSKIXXS TMPSXE GSW¶ GSQI QSPXM sono stati gli smart worker interessati a prenderne parte. Il progetto è stato premiato da Enit e Mibact per rilanciare il turismo post Covid ed Enit si è dichiarata pronta a collaborare per rendere il progetto attivo il prima possibile. L’idea è quella di inserire Work your Way nei programma di welfare aziendale: i lavoratori sarebbero incentivati nel lavorare in sicurezza in bei posti in giro per l’Italia e il settore turistico ne trarrebbe giovamento. primis); dal minor impatto ambientale (pensiamo alla carta, agli stand, agli spostamenti, agli sprechi di cibo, e così via) alla personalizzazione sia dei tempi di fruizione – live o on demand in base alle necessità di ognuno –, sia delle modalità: da casa, in ufficio o persino in movimento.
RENATO FARINA presidente di Top Team Incentive & Convention n GLMEVS GLI RIPPE WMXYE^MSRI EXXYEPI un evento per grandi numeri si può fare WSPS MR WTE^M ETIVXM QE ² GSQYRUYI necessario già da ora ottimizzare PI RYQIVMGLI MRZMXERHS QIRS SWTMXM e utilizzando il digitale per fare collegamenti live – durante le convention per esempio – con il resto delle persone che non hanno potuto partecipare».
ONSITE: FOR VIP ONLY Ma allora, se gli eventi virtuali mostrano tutti questi vantaggi, che ne sarà degli eventi reali, in presenza? Gran parte della meeting industry concorda: un core reale sarà sempre fondamentale, soprattutto per quelle tipologie di eventi che richiedono una forte interazione tra i partecipanti, ma si tratterà di eventi super-esclusivi per piccoli numeri – almeno all’inizio dell’era post Covid –: «Non ci sarà più la corsa ad avere tanta gente: partecipare – in tutta sicurezza – a un evento onsite sarà un privilegio riservato a persone davvero importanti» afferma Coronel. Sulla stessa linea di
pensiero anche Renato Farina, presidente di Top Team Incentive & Convention: «È chiaro che nella situazione attuale, un evento per grandi numeri si può fare solo in spazi aperti, ma è comunque necessario già da ora ottimizzare le numeriche, invitando meno ospiti e utilizzando il digitale per fare collegamenti live – durante le convention per esempio – con il resto delle persone che non hanno potuto partecipare: lo speech dell’amministratore delegato lo metti online in streaming e poi dividi i partecipanti e fai convention con piccoli numeri. Le aziende tenderanno sicuramente a suddividere le numeriche facendo delle mini convention per le elité e per i target più rappresentativi». Piccoli numeri, dunque, con una rinnovata modalità di fruizione degli spazi, ma quello che cambierà, come si evince già dalle dichiarazioni, saranno anche i format, con il tv show che ha già preso largamente piede: dirette tv, collegamenti da più studi televisivi allestiti nelle location più tecnologiche, e messa in onda di contributi digitali. E LE AGENZIE? Da tutti questi stravolgimenti viene da chiedersi quale futuro aspetta le agenzie di organizzazione eventi, con staff strutturati e super-specializzati ma con ricavi rosicati “dall’ibridazione degli eventi”: «Le agenzie dovranno cambiare pelle. Dovranno adeguarsi ai nuovi bisogni dei clienti, ascoltarli e interpretarne le necessità con proposte diverse e innovative; ma una competenza su tutte sarà fondamentale: la flessibilità» ribadisce ancora Gabriella Gentile. Sarà dunque necessaria anche una ristrutturazione degli organigrammi, con l’inserimento di nuove professionalità, e vincente sarà l’ampliamento del proprio ventaglio di servizi: «Siamo partiti dalle nostre competenze interne, che abbiamo ridefinito, e abbiamo messo a punto una nuova linea di servizi e di consulenze da offrire per rispondere ai nuovi bisogni sorti con l’emergenza Covid» afferma Emanuele Nasti, general manager di Htms, che
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EMANUELE NASTI general manager di Htms «Siamo partiti dalle nostre competenze MRXIVRI GLI EFFMEQS VMHIǻRMXS e abbiamo messo a punto una nuova linea HM WIVZM^M I HM GSRWYPIR^I HE SǺVMVI per rispondere ai nuovi bisogni sorti GSR PƶIQIVKIR^E (SZMH ~
prosegue: «Dalla fornitura di servizi di sanificazione certificata a quella di manager on demand, dalle consulenze in ambito food a quelle in materia di cost saving». Della stessa opinione anche Luca Aquilino, amministratore delegato di PV Agency: «Proprio in virtù del fatto che l’avvento dei digital event sembra un processo inarrestabile, la agenzie dovranno necessariamente aggiornarsi, strutturarsi e dotarsi di figure professionali dedicate al digitale. Non parlo solo dal punto di vista tecnico, che ovviamente avrà la priorità, ma mi riferisco anche alla forza commerciale, che da subito dovrà iniziare a parlare il linguaggio “digital” per riuscire a far comprendere ai propri clienti il valore di un’esperienza virtuale, ma immersiva, che possa affiancare l’incontro fisico». WEB TEAM BUILDING E REALTÀ AUMENTATA Quale sarà, invece, il futuro delle attività che presuppongono un contatto fisico per antonomasia, ovvero i team building? «Sicuramente tutte le attività spostate momentaneamente su piattaforme digitali hanno aperto nuove frontiere che potremmo sfruttare a nostro vantaggio anche in futuro, ma non le reputo sostitutive di quanto proposto in passato»: a parlare è Emanuela Giordano, founder & creative manager di Quid Italy. Che prosegue: «Il team building presuppone che qualsiasi ostacolo possa essere un’occasione per superare i propri limiti. Questo ci permette di sfruttare anche le problematiche legate ai vincoli posti dalle autorità per la sicurezza delle persone come un’occasione di crescita: la necessità è che ognuno “faccia la sua parte” a distanza o separato dagli altri. Quindi tutti i team building che presuppongono creatività, arte, costruzione – come dipingere murales o quadri di grandi formati; costruire una carton-car,
o dei giardini pensili – permettono a ogni membro di realizzare una parte del progetto e di assemblarlo al lavoro degli altri. Tutto questo rispettando il distanziamento sociale, le norme igieniche, e sviluppando concetti formativi importanti per favorire la collaborazione tra i membri di un team anche in una situazione di disagio, come può essere il distanziamento sociale o lo smart working, ai quali non eravamo abituati in precedenza». Così anche alcune attività più fisiche e sportive come possono essere l’orienteering o una caccia al tesoro culturale in giro per la città sono assolutamente proponibili, poiché ogni membro svolge il suo compito e poi il risultato che avrà ottenuto si sommerà a quello degli altri componenti del suo team. «In merito alle numeriche delle attività immagino gruppi ridotti di una cinquantina di partecipanti circa per cominciare, magari in più turni o in più location, o in location molto grandi che consentano in ogni caso il rispetto gli spazi necessari. Personalmente ritengo che le attività siano gestibili anche con grandi numeri, con le dovute distanze, organizzando sottogruppi, e avendo ovviamente location che consentano attività di questa portata, con gli spazi indicati dalla normativa vigente. Con il buon senso si può superare qualsiasi ostacolo» conclude Giordano. Più tecnologico il futuro secondo Valentina Aquilino: «Abbiamo una piattaforma tecnologica di ultima generazione che ci consente di studiare – e sviluppare – progetti complessi e articolati, mentre una location totalmente virtuale ci permette di proporre attività sfidanti – e create su misura – a team aziendali i cui partecipanti sono collegati da remoto, ognuno dalla propria postazione: proprio questa possibilità dà ai web team building una marcia in più, soprattutto nel caso in cui i committenti siano multinazionali con
LUCA AQUILINO amministratore delegato di PV Agency «Proprio in virtù del fatto che l’avvento dei digital event sembra un processo MREVVIWXEFMPI PE EKIR^MI HSZVERRS necessariamente aggiornarsi e dotarsi HM ǻKYVI TVSJIWWMSREPM HIHMGEXI al digitale. Non parlo solo dal punto di vista XIGRMGS QE QM VMJIVMWGS ERGLI EPPE JSV^E GSQQIVGMEPI GLI HE WYFMXS HSZVª MRM^MEVI a parlare il linguaggio “digital” per riuscire a far comprendere ai propri clienti il valore HM YRƶIWTIVMIR^E ZMVXYEPI QE MQQIVWMZE GLI TSWWE EǽERGEVI PƶMRGSRXVS ǻWMGS~
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EMANUELA GIORDANO founder & creative manager di Quid Italy «Il team building presuppone che qualsiasi ostacolo possa essere un’occasione per superare i propri limiti. Questo ci permette di sfruttare anche le problematiche legate ai vincoli posti dalle autorità per la sicurezza delle persone come un’occasione di crescita: la necessità è che ognuno “faccia la sua parte” a distanza o separato dagli altri».
staff dislocati in diverse parti del mondo che devono collaborare tra loro» illustra Valentina, che prosegue: «La realtà aumentata, poi, è l’asso nella manica per assicurare engagement e connessione tra i partecipanti».
SILVIA POZZI GLMIJ PSKMWXMGW SǽGIV HM ,EXXMRSRM «Nei prossimi mesi le aziende punteranno E ZMEKKM MRGIRXMZI HM TVSWWMQMXª ZSPXM UYMRHM alla riscoperta della nostra Italia. Il trend RSR VMKYEVHIVª WSPS PI KVERHM GMXXª QE ERGLI FSVKLM ERXMGLM PEKLM I QSRXEKRI . VMǼIXXSVM WEVERRS TYRXEXM ERGLI ZIVWS UYIPPI VIKMSRM GLI ǻRS E SVE LERRS suscitato meno interesse per il mondo 2MGI TVSTVMS TIV EQTPMEVI PƶSǺIVXE HM TVSHSXXS~
SHOW MUST GO ON Un’altra tipologia di evento particolarmente penalizzata dall’emergenza sanitaria è sicuramente quella delle convention, nate quasi per far “fare assembramento” tra i collaboratori di una stessa azienda. «C’è voglia di “normalità”, di tornare a confrontarsi face-to-face, pur nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza richieste – interviene Renato Farina –: noi abbiamo organizzato una convention dall’1 al 3 di luglio dedicata agli agenti di una multinazionale leader nel proprio settore. In futuro si punterà sicuramente su una maggiore spettacolarizzazione delle convention che però saranno soggette ai budget, che prevediamo essere sicuramente più ristretti, almeno all’inizio. A tal proposito, le strutture alberghiere si sono attrezzate molto bene tra sanificazione e gestione del catering per fare in modo che non ci siano troppe penalizzazioni per il cliente finale. Sono convinto che anche la parte di food and beverage si saprà reinventare alla grande e in molti si sono già ingegnati per servire il cibo in maniera differente, ma pur sempre garantendo il livello di servizio, dai box preparati in anticipo con packaging accattivanti al buffet servito dal cameriere. Il catering sarà più strategico e si inventerà soluzioni spiritose, per esempio anche con gadget da portare a casa».
VIAGGI INCENTIVE: L’ESCLUSIVITÀ DELLA SICUREZZA Webinar, video emozionali, visite virtuali, ma anche corsi di cucina e di cultura locale: durante il lockdown le destinazioni, a livello mondiale, si sono sbizzarrite per mantenere i riflettori accesi sulle proprie realtà e l’Italia appare sempre tra le mete più desiderate dal turismo leisure (i cui trend, tuttavia, influenzano spesso quello incentive): a fine maggio, infatti, le citazioni su web legate al viaggio in Italia sono state circa 753mila, producendo oltre 207 milioni di interazioni (dati Enit) e mentre scriviamo è in corso il live tour “Italia on the Road”, un viaggio alla scoperta della Penisola organizzato da Lonely Planet e patrocinato da Enit. E, secondo le previsioni l’Italia sarà la destinazione principale – obtorto collo, ma forse non soltanto – dei prossimi viaggi incentive nazionali: «Nei prossimi mesi le aziende punteranno a viaggi incentive di prossimità, volti quindi alla riscoperta della nostra Italia – afferma Silvia Pozzi, chief logistics officer di Gattinoni –. Il trend non riguarderà solo le grandi città, ma anche borghi antichi, laghi e montagne. I riflettori saranno puntati anche verso quelle regioni che fino a ora hanno suscitato meno interesse per il mondo Mice, proprio per ampliare l’offerta di prodotto. Anche noi di Gattinoni, in questo periodo stiamo studiando attentamente diverse possibilità, per offrire ai nostri clienti esperienze sempre nuove, che permettano agli ospiti di scoprire le infinite bellezze del nostro Paese». Anche Elisabetta Boschetto, Mice expert
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di Htms, commenta la situazione contingente: «Le previsioni per il restante annus horribilis 2020 e almeno sino alla seconda metà del 2021, non sono rosee e il business rimasto in programmazione, se non cancellato, verrà riprotetto Italia su Italia, dove comunque la tecnologia, insieme a un imprescindibile supporto di regia sull’evento, resta lo strumento principe per cercare di centrare gli obiettivi». Ma qualche spiraglio di ottimismo si sta già facendo strada: «Dal punto di vista Mice, non appena si riapriranno le varie destinazioni si tornerà a viaggiare in maniera più ampia organizzando quindi viaggi più articolati. Si punterà alle esperienze, a far vivere agli ospiti momenti sempre più memorabili e unici» afferma Farina, al quale fa eco Boschetto, che racconta: «Durante i mesi di lockdown si è respirato il desiderio predominante da parte di tutti di tornare, dopo tanto “girare e sentire virtuale”, alla tradizione del viaggio e all’evento live. Non sappiamo se e quando il tutto sarà pienamente possibile, ma il volano è stato attivato e anche se lentamente e nel rispetto degli adeguamenti imposti dalle nuove norme sanitarie, torneremo a viaggiare non solo per una questione emotiva ma anche per la sopravvivenza del settore. A tal proposito sono rimasta stupita che, al contrario delle nefaste previsioni, la domanda abbia di fatto spinto l’offerta a reagire prima del previsto sin dallo scorso maggio, durante la Fase 2. Abbiamo infatti ricevuto richieste da alcune prestigiose incentive house che si rivolgevano all’estero con realizzazione già dal prossimo autunno 2020: tra le aree attualmente di maggior interesse figurano Medio Oriente, Grecia, Sri Lanka e Maldive ma anche, con sommo stupore, la Cina con Shanghai e Hong Kong che, tuttavia, è restata in programmazione per solo un
paio di settimane e poi cancellata per il recente ritorno in lockdown di Pechino». Dalla fotografia che abbiamo scattato del Mice italiano, appare chiaro che il settore stia scalpitando e la voglia di ripartenza abbia dato gas ai motori della creatività e propulsione alla volontà di unire le forze verso un obiettivo comune, cercando quelle soluzioni e proposte che il Governo, forse per miopia, forse per poca conoscenza del comparto e della sua complessità, non è (ancora) riuscito a trovare. ELISABETTA BOSCHETTO Mice expert di Htms «Durante i mesi di lockdown si è respirato il desiderio predominante da parte di tutti HM XSVREVI HSTS XERXS ƸKMVEVI I WIRXMVI ZMVXYEPIƹ EPPE XVEHM^MSRI del viaggio e all’evento live. Non sappiamo se e quando il tutto sarà pienamente TSWWMFMPI QE MP ZSPERS ² WXEXS EXXMZEXS e anche se lentamente e nel rispetto degli adeguamenti imposti dalle nuove norme WERMXEVMI XSVRIVIQS TVIWXS E ZMEKKMEVI~
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ARTICOLO RIPRESO DAL N. 5 NOVDIC 2020
L’identità che fa l’unione (e viceversa) Un 2020 di svolta per la meeting industry che, anche grazie alla spinta HM +IHIVGSRKVIWWM IZIRXM TIV PE TVMQE ZSPXE WM TVSǻPE GSQTEXXE I VMGSRSWGMFMPI È il risultato dell’impegno di tante associazioni che ne compongono il complesso QSWEMGS I HM GYM EFFMEQS VEGGSPXS HMǽGSPXª HYFFM QE ERGLI WTYRXM I MHII di ANTONELLA ANDRETTA e NICOLETTA TOFFANO
L
a meeting industry può avere un’identità solo in quanto unita. E può essere unita solo in quanto espressione di un’identità. Ne avremmo fatto tutti volentieri a meno, ma sembra proprio che ci volesse uno tsunami come il Covid a dare una spinta, una spallata, ai mille, diecimila, centomila campanili del settore che non erano mai riusciti a suo-
nare davvero all’unisono e a farsi ascoltare oltre il proprio confine. Ma ora, rimanendo in metafora, la musica è cambiata. Per fare il punto della situazione (e cercare almeno di sbirciare oltre l’orizzonte giornaliero cui ci siamo dovuti abituare tra un Dpcm e l’altro) abbiamo ascoltato tante voci, raccolto opinioni e fatto domande.
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Tante domande. Ma prima ancora di rendere conto delle risposte, occorre proprio capire lo switch di questi mesi e per farlo partiamo dalla narrazione di un evento, tanto inusitato quanto efficace: la manifestazione di Roma. La spallata finale, insomma. L’industria dei congressi e degli eventi, come ormai noto, è infatti scesa in piazza a ottobre per chiedere aiuto al Governo. Dopo aver rivolto vari appelli rimasti inascoltati, non rimaneva altro da fare che innalzare cartelli e manifestare davanti a Palazzo Chigi per far sì che qualcuno prestasse attenzione a un comparto che genera un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro/anno e impiega 569mila addetti. «Tutti questi soldi? – devono essersi finalmente detti dentro al Palazzo – Forse sarà il caso che li stiamo ad ascoltare...». FEDERCONGRESSI&EVENTI: LA MARIANNA DEL MICE Scendendo più nei dettagli, la manifestazione era stata indetta da Federcongressi&eventi con l’adesione di Admei – Association of Destination Management Executives International, Alleanza Cooperative Italiane, Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia, Associazione Nazionale Banqueting e Catering, Club degli Eventi e della Live Communication, Convention Bureau Italia, Icca Italian Committee, Mpi – Meeting Professionals International Italia Chapter e Site – Society for Incentive Travel Excellence – Italy Chapter. Queste dieci realtà da marzo si sono unite nel progetto #ItaliaLive, iniziativa nata proprio con l’obiettivo di far pervenire al Governo le proposte per l’attivazione di interventi economici a tutela di un’industria in agonia. E proprio dal concetto portante di “industria” che siamo partiti parlando con Alessandra Albarelli, che di Federcongressi&eventi è presidente: «Il nostro obiettivo è quello di essere considerati come un comparto industriale a tutti gli effetti e quindi rientrare negli ambiti di
competenza, non solo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ma anche dei ministeri dello Sviluppo economico e degli Affari esteri, proprio per le connessioni che il nostro settore ha con ambiti di importanza fondamentale come la ricerca, la sanità, il territorio, ma anche per la spinta che fornisce all’internazionalizzazione. Ciò che serve sono interventi strutturali importanti perché la meeting industry andrà incontro, nel 2021, a uno scenario peggiore di quello del 2020. Serve un vero e proprio piano industriale che tracci il solco del percorso da intraprendere e speriamo che le nostre richieste vengano prese in considerazione nella legge di bilancio che verrà discussa a dicembre. Il Governo, nei tavoli già avviati in questi ultimi mesi, si è dimostrato attento alle nostre istanze, per quanto certamente il nostro settore non venga percepito come una priorità, anche perché l’opinione pubblica non lo conosce e non lo tiene quindi in considerazione. Semplicemente manca la conoscenza e la cultura di cosa siamo e di cosa facciamo. In ogni caso il Governo non solo ci sta ascoltando ma ci ha anche riconosciuto di aver fatto un gran lavoro, per esempio sui codici Ateco, necessari per accedere ai ristori previsti: sui 26mila presenti, noi ne abbiamo individuati più di duecento che corrispondono alle attività delle aziende del nostro settore, anche se non coprono ancora ogni ambito, tale e tanta è la varietà delle attività che contribuiscono al grande affresco che compone la meeting industry. Tra gli altri obiettivi: proroga della cassa integrazione o altri sgravi sul personale in grado di consentire alle aziende di non licenziare; la possibilità di diluire le perdite di esercizio in più anni per aziende a bassa capitalizzazione, in modo che possano rimanere a galla grazie anche all’effetto sinergico di altri strumenti, come i crediti d’imposta; un decreto ristori più centrato e con cifre più consistenti. Ogni impresa inoltre dovrebbe poter trovare ogni appiglio per
ALESSANDRA ALBARELLI, presidente di Federcongressi&eventi «Ciò che serve sono interventi strutturali importanti perché la meeting industry andrà incontro, nel 2021, a uno scenario peggiore di quello del 2020. Serve un vero e proprio piano industriale che tracci il solco del percorso da intraprendere e speriamo che le nostre richieste vengano prese in considerazione nella prossima legge di bilancio».
Nelle immagini, alcuni momenti della manifestazione, capitanata da Federcongressi&eventi, che lo scorso 27 ottobre ha visto la meeting industry scendere in piazza a Roma, davanti alla sede del Governo
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MADDALENA MILONE, presidente di Mpi Italia Chapter «Conserveremo tutto quanto di buono abbiamo sviluppato: le aziende si sono adoperate per trovare soluzioni, strade alternative, per esempio la nostra equipe di interpreti ha messo a punto delle app per la traduzione a distanza: una tecnologia che potremo sfruttare per eventi residenziali, abbattendo di conseguenza i costi. (…). E poi, lasciatemelo dire: con gli eventi digitali ci siamo abituati alla puntualità. E questo è pure un grande successo!»
Sotto, l’incontro tra il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e la delegazione di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi); tra i rappresentanti Fipe era presente anche Paolo Capurro, presidente dell’Associazione Nazionale Banqueting e Catering
tamponare l’emergenza attuale. Ne cito uno, tra i tanti, che può essere la valorizzazione del proprio marchio, che si può mettere a bilancio, ma non tutti lo sanno: il sistema è complesso e anche per questo motivo è importante potersi confrontare e affidare a un’associazione che funga da capofila in grado di dare informazioni e di fornire strumenti di formazione ai suoi associati e soprattutto di essere portavoce unica di una miriade di imprese in molti casi piccole o piccolissime. Ciò che conta ed è davvero importante è che ora la meeting industry si sta muovendo compatta: mai come ora il ruolo di Federcongressi&eventi è stato importante e ora tutti lo comprendono». MEETING PROFESSIONALS INTERNATIONAL ITALY CHAPTER: APPELLO ALLA CONCRETEZZA «Ce la faremo se rimarremo concreti e uniti: è finito il tempo delle parole, ora bisogna agire con volontà»: queste le parole di esortazione anche di Maddalena Milone presidente di Mpi Italia Chapter. Grande e tempestivo il lavoro svolto da Mpi, che a livello mondiale ha subito aperto una piattaforma di formazione e di assistenza gratuita. Recepita a livello nazionale e divulgata ai soci attraverso un piano di comunicazione, che li invitava a sfruttare questa grande opportunità per continuare a formarsi (e informarsi) ad alto livello e restare al contempo “in the flow” con i propri colleghi. «Abbiamo messo in atto una grande operazione di sharing; attraverso i chapter leader ci sono state tantissime call di supporto, su come noi potevamo aiutare i nostri soci a diversi livelli: inviando documenti, facendo circolare notizie, scambiando buone pratiche. Mentre verso l’esterno ci siamo uniti al gruppo #italialive con la finalità di arrivare a scrivere il manifesto in difesa degli eventi». Ci spiega poi, la presidente, come il doversi fermare, a marzo, sia stato un vero shock per la categoria dei meeting planner, ma peggio ancora è stato lo stop and go. Un fatto che da un lato ha creato grosse incertezze negli operatori, i quali preparandosi alla ripartenza hanno molto investito
per conformare i protocolli di sicurezza, fare degli acquisti di materiali, formazione di personale, adeguare i documenti di valutazione dei rischi, creare una filiera con tutti i fornitori. D’altro canto nei clienti si è accentuata la paura legata alla salute: aziende che temono per i propri dipendenti, ma ci sono anche insicurezze tra i medici e il personale sanitario, coloro che hanno vissuto la pandemia da vicino, e che partecipano alla formazione dell’ambito medico scientifico. «Anche se in linea di massima non ci sono state cancellazioni, ma rinvii all’estate 2021, e la prossima riapertura ci concederà la possibilità almeno di riprendere la programmazione. Molti di noi inoltre lavorano con il mercato estero, dove il problema sono i diversi Governi che prendono decisioni ad horas, senza un’unica regia, rendendo impossibile pensare ad alcuna ripartenza». Abbiamo infine chiesto a Maddalena Milone come pensa che cambierà il mondo degli eventi: «Conserveremo tutto quanto di buono abbiamo sviluppato: le aziende si sono adoperate per trovare soluzioni, strade alternative, per esempio la nostra equipe di interpreti ha messo a punto delle app per la traduzione a distanza: una tecnologia che potremo sfruttare per eventi residenziali, abbattendo di conseguenza i costi. Cambieranno le destinazioni, a favore di quelle che sapranno, tornando sul tema della concretezza, infondere con i fatti il senso di sicurezza, e questa è la sfida più grande: per esempio Dubai, oltre ad avere rivisto il costo dei voli e a condividere immagini di strade sanificate, offre, nel caso di positività al virus, la quarantena gratuita in alberghi cinque stelle. E poi, lasciatemelo dire: con gli eventi digitali ci siamo abituati alla puntualità. E questo è pure un grande successo!» ASSOCIAZIONE NAZIONALE BANQUETING E CATERING: LA TRASFORMAZIONE DI UN COMPARTO «Appartenere alla filiera del congressuale vuole dire andare alla ricerca di un’identità per le società di banqueting e catering, il cui fatturato è costituito al cinquanta per cento
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proprio dal settore Mice». Torna il tema della riconoscibilità nella nostra intervista con Paolo Capurro, presidente di Anbc, rappresentante di un settore che crea ricchezza, occupazione e immagine: duemila aziende, 150mila addetti e un fatturato di due miliardi e mezzo di euro annuo e che, essendo legato alle eccellenze alimentari del prodotto nazionale, contribuisce fortemente alla promozione della destinazione Italia sul mercato internazionale. «Eppure la complessità del comparto è poco conosciuta sia all’interno del congressuale sia nell’ambito della ristorazione: a ottobre, proprio per illustrare le nostre istanze e gli ulteriori danni che sarebbero stati causati da nuove misure restrittive, siamo stati compresi nella delegazione ristretta di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) per un incontro con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Momento in cui abbiamo avuto modo di sottolineare l’urgenza di interventi importanti come lo stanziamento di contributi a fondo perduto per chi ha subito una maggior perdita di fatturato (per tutto l’anno 2020 e non solo per il mese di aprile!) poi azioni volte alla riduzione dei costi come il credito di imposta sulle locazioni, in seguito misure atte a creare liquidità sostenibile per le imprese: finanziamenti a vent’anni con preammortamento di 48 mesi e possibilità di “spalmare” le perdite 2020/2021 in almeno 15 anni; e infine la proroga per il prossimo anno degli ammortizzatori sociali per i dipendenti e l’abolizione degli oneri sociali per tutto il 2021». Paolo Capurro sottolinea anche i tanti passi che l’associazione ha intrapreso sin dall’indomani della chiusura degli eventi, avvenuta a febbraio, per mettere a punto norme e procedure per gestire da subito quelle che avrebbero dovuto essere la fase due e la fase tre post pandemia, una gradualità di riaperture che nei fatti non è poi avvenuta. «Come associazione ci siamo dotati di un protocollo ancora più severo di quello predisposto dalle autorità, alle quali abbiamo anche offerto spunti (nella realtà dei fatti non colti) come per esempio fornire preventivamente l’elenco degli eventi per potere effettuare i controlli necessari in loco. Inoltre ci siamo dotati delle metodologie di servizio utili a rispettare i capisaldi del distanziamento come privilegiare il servizio seduto, oppure l’utilizzo di lunch box, e poi tanti investimenti: sanificazioni, disinfettanti, corsi per il personale, trasporti, lavanderie, dispositivi di protezione individuali, barriere antisplit...». La domanda a questo punto è: al domani delle riaperture del mercato degli eventi come si presenterà il settore, e quali saranno i futuri punti di forza? «Innanzi tutto saremo impegnati a reinventare la convivialità, che sarà basata su principi completamente differenti e per fare questo dovremo lavorare tutti insieme: noi, autorità e clienti. Permarranno poi i valori che si sono affermati, soprattutto nel campo della sostenibilità, come l’uso oculato delle risorse, l’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente e l’at-
tenzione allo spreco con il recupero del cibo non consumato. Bisognerà anche ripensare ai contratti di lavoro, ancor più flessibili, ma non a scapito della protezione sociale: in fasi di emergenza, come quella legata al Covid-19, bisognerà garantire una copertura sociale che sia degna di questo nome. Infine, come settore penso che ne usciremo riorganizzati, a livello di aziende ci saranno delle aggregazioni: abbiamo scoperto che molte realtà sono troppo piccole per potere resistere a lunghi periodi di incognita come quello che stiamo vivendo, bisognerà lavorare a differenti forme di organizzazione (geografiche, merceologiche, di capitale...) che siano strutturalmente più forti». SOCIETY FOR INCENTIVE TRAVEL EXCELLENCE ITALY CHAPTER: LA FORZA DI UNA COMUNITÀ INTERNAZIONALE Lucida l’analisi sulle prospettive della meeting industry fornita da Daniela Oddo, presidente di Site Italy Chapter: «Questa crisi non è destinata a finire presto, siamo stati i primi a uscire e sicuramente gli ultimi a rientrare e per chi di noi lavora correntemente con una clientela internazionale, non ci saranno grandi possibilità purtroppo nemmeno nel 2021. Molti eventi Mice operano secondo uno schema rotazionale e questo è stato fondamentalmente interrotto, quindi ci vorrà del tempo per ristabilire il ritmo». E il presidente aggiunge anche commenti sulla sua visone futura dello specifico segmento incentive travel: «A fine 2019, i dati inseriti nel contesto dell’Incentive Travel Industry Index (promosso da Site Foundation, Fcip e Irf con la collaborazione di Oxford Economics) riportavano una previsione di crescita dei viaggi di incentivazione, riferito al 2020-2022, di circa il tre per cento, con una capacita di spesa pro-capite per partecipante del +2%. Numeri che avrebbero dovuto essere forieri di un ottimo triennio: prospettiva bloccata repentinamente a febbraio dalla serie di eventi legati al Covid-19. E con molta onestà, mi sento di dire che sarà difficile applicare la tecnologia a distanza all’incentive travel, la cui caratteristica è proprio quella di trasmettere emozioni: esperienze che, intese dalle aziende come leva per motivare la rete commerciale, sono insostituibili. Solo nel medio e lungo termine l’industria stabilirà una nuova normalità in cui si svolgeranno eventi, ma con tutta una serie di nuovi protocolli. Destinazioni come l’Italia ritorneranno a essere richieste anche se una comunicazione diversa dovrà essere affrontata per rendere il Paese maggiormente accattivante». Nonostante le intrinseche difficoltà, l’associazione si sta impegnando su diversi fronti, primo fra tutti il sostegno e l’informazione ai soci: «Siamo grati all’Ibod (International Board of Directors) per aver messo da parte fondi da investire per mantenere forte la nostra comunità. Da qui è nato il lancio del Moira Hearn Memorial Fund per offrire una
PAOLO CAPURRO, presidente dell’Associazione Nazionale Banqueting e Catering «Come settore penso che ne usciremo riorganizzati, a livello di aziende ci saranno delle aggregazioni: abbiamo scoperto che molte realtà sono troppo piccole per potere resistere a lunghi periodi di incognita come quello che stiamo ZMZIRHS FMWSKRIVª PEZSVEVI E HMǺIVIRXM JSVQI HM SVKERM^^E^MSRI KISKVEǻGLI merceologiche, di capitale...) che siano strutturalmente più forti».
DANIELA ODDO, presidente di Site Italy Chapter «Con molta onestà, mi sento di dire GLI WEVª HMǽGMPI ETTPMGEVI PE XIGRSPSKME a distanza all’incentive travel, la cui caratteristica è proprio quella di trasmettere emozioni: esperienze che, intese dalle aziende come leva per motivare la rete commerciale, sono insostituibili. Solo nel medio e lungo termine l’industria stabilirà una nuova normalità in cui si svolgeranno eventi, ma con tutta una serie di nuovi protocolli. Destinazioni come l’Italia ritorneranno a essere richieste anche se una comunicazione diversa dovrà IWWIVI EǺVSRXEXE TIV VIRHIVI MP 5EIWI maggiormente accattivante».
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TOBIA SALVADORI, direttore del Convention Bureau Italia «BoxIT è uno strumento semplice e intuitivo che in comune con altre piattaforme digitali ha solo il fatto di trovarsi in rete. Tutto il resto è innovativo, a partire dal fatto che BoxIT è una vera e propria vetrina digitale (…). L’idea di fondo è quella di una scatola digitale, una “box” appunto, dove chi accede possa trovare l’Italia intera in modo semplice, moderno, smart. E questo ci sembra il modo giusto per trovarci pronti a ripartire al più presto con tutto il nostro potenziale di destinazione di eccezionale appeal».
SXXS PS WXEǺ HIP (SRZIRXMSR 'YVIEY .XEPME durante un incontro virtuale con i soci trasmesso in streaming a inizio dicembre
facilitazione economica per le iscrizioni 2020 e anche 2021. Inoltre abbiamo reso disponibile il nostro programma di formazione, convertito su piattaforme on line, a prezzi molto vantaggiosi». L’impegno poi dello specifico Site Italy Chapter è quello di essere innanzi tutto attivo presso le istituzioni governative e poi perseguire un atteggiamento positivo e propositivo: in tal senso, lo scorso 2 luglio a Roma, si è svolto (nel rispetto dei protocolli sia in numeriche sia in distanziamento) un momento di incontro a visu per fare il punto, trovare motivazione e “celebrare” quello che sembrava essere l’inizio della ripresa. CONVENTION BUREAU ITALIA: IL BELPAESE IN UNA BOX A proposito di destinazioni: l’Italia è da sempre nei sogni di tutti gli organizzatori, e non solo deve restarci, ma bisogna fare in modo che i sogni sempre più possano diventare realtà nel modo più semplice ed efficace possibile. Una bella iniziativa l’ha avuta il Convention Bureau Italia che in questi (ormai) lunghi mesi non ha mai smesso di essere propositivo attraverso numerose attività rivolte a buyer e supplier e ha anche appena lanciato un prodotto destinato a far parlare di sé e ad avere un impatto duraturo sul settore. Si chiama BoxIT e lasciamo che a descriverlo sia il direttore Tobia Salvadori: «BoxIt è uno strumento semplice e intuitivo che in comune con altre piattaforme digitali ha solo il fatto di trovarsi in rete. Tutto il resto è innovativo, a partire dal fatto che BoxIT è una vera e propria vetrina digitale destinata, e qui sta una delle novità più rilevanti, a restare sempre on line e a crescere nel tempo, a differenza di quanto avviene, per esempio, con le fiere che predispongono ambienti virtuali di incontro e scambio destinati a chiudersi quando la fiera finisce. Il nostro sistema prevede invece che resti sempre operativo e che vi possa accedere in ogni momento una platea praticamente illimitata di buyer nazionali e internazionali alla ricerca di informazioni, spunti, offerte sulla destinazione Italia. Certo, raccontarlo non rende l’idea di cosa è vera-
mente BoxIt: è sì un ambiente virtuale ma non generalista ed è suddiviso per tipologie, con possibilità di contatti diretti. Tra i punti di forza, c’è infatti la possibilità di contatto diretto tra supplier e buyer senza intermediazione. Insomma, una piattaforma pensata come naturale integrazione di eventi di ogni genere, da quelli online a quelli fisici, e che a partire da febbraio 2021 sarà disponibile anche sotto forma di app. L’abbiamo chiamato BoxIT proprio perché l’idea di fondo è quella di una scatola digitale, una “box” appunto, dove chi accede possa trovare l’Italia intera in modo semplice, moderno, smart. E questo ci sembra il modo giusto per trovarci pronti a ripartire al più presto con tutto il nostro potenziale di destinazione di eccezionale appeal». ASSOCIAZIONE DIRETTORI D’ALBERGO: INVESTIMENTI E ORGANIZZAZIONE Affrontiamo ora il fronte delle strutture: teoricamente quelle alberghiere non sono mai state chiuse per decreto anche se, complice il fatto che tutti gli altri soggetti produttivi (compresi quelli della filiera congressuale) hanno dovuto forzatamente interrompere le proprie attività, tutto il settore della ricettività ha ricevuto un forte contraccolpo. Lo confermano i dati diffusi dall’Oice a fine luglio che evidenziano proprio quanto gli alberghi congressuali siano stati fortemente colpiti, con una media del 71,2% di eventi definitivamente cancellati, l’11,2% posticipati e il 17,6% rinviati al 2021. Eppure proprio le strutture alberghiere sono state tra le prime a procedere a investimenti di contenimento del Covid-19, come ci spiega Alessandro D’Andrea, presidente nazionale Ada: «Negli alberghi ci siamo adoperati da subito per adeguarli ai nuovi standard e protocolli per garantire sicurezza ai collaboratori e agli ospiti, per formare il personale, per convertire spazi e servizi, anche con importanti investimenti economici e nonostante i ricavi azzerati. Ma volevamo ripartire». E, parlando di eventi, tra le varie innovazioni inserite c’è stata quella tecnologica, anche se la più complessa da attuare è stata senz’altro la gestione dei flussi di persone al fine di evitare assembramenti e incroci: sono quindi stati creati veri percorsi (anche strutturali) di accesso e uscita e all’interno delle sale. Inoltre è un settore, quello dell’ospitalità, che avrebbe sin da subito potuto mettere a disposizione delle istituzioni la propria expertise per trovare soluzioni che avrebbero permesso di lavorare in sicurezza, ma le proposte fatte, come abbiamo visto, sono rimaste inascoltate. Punta poi il dito il presidente «Sugli interventi governativi generalizzati che hanno colpito proprio chi stava tentando di ripartire esortando d’ora in poi, come altri operatori, interventi ad hoc sulle situazioni realmente gravi, controllando, verificando e sanzionando chi opera in modo non adeguato». E il fatto che
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più aggrava la situazione è il futuro scenario di indeterminatezza e torna il presidente «sulla necessità di avere qualche certezza per avviare almeno una programmazione, soprattutto per il settore Mice: i grandi eventi hanno bisogno una lunga pianificazione e a oggi, per esempio, non si conoscono ancora gli operativi delle compagnie aeree, non si sa nulla sul sistema dei trasporti urbani, ma soprattutto, e lo dico con grande dispiacere, non sappiamo quante strutture alberghiere, chiuse dal primo lockdown, decideranno mai di riaprire. Come prospettiva positiva sono sicuro comunque che l’albergo verrà sempre più percepito come un posto sicuro, tecnologicamente attrezzato, ben strutturato negli spazi e un domani avrà un ruolo fondamentale, che andrà ben oltre il solo pernottamento: sarà sempre più utilizzato come uno spazio pubblico dove lavorare, incontrarsi, distrarsi».
ASSOCIAZIONE DIMORE STORICHE ITALIANE: QUANDO LA CULTURA INCONTRA GLI EVENTI, E MOLTO ALTRO Parlando di location per eventi sul territorio nazionale non si può fare a meno di includere il patrimonio delle dimore storiche, in particolare quelle di proprietà e gestione privata, ben 9.400 siti: un vero museo a cielo aperto che, secondo i dati forniti dall’Osservatorio del Patrimonio Culturale Privato Italiano (promotore, nel 2020, del primo rapporto dedicato al comparto) ogni anno accoglie un totale di 45 milioni di visitatori (per avere un’idea del volume, a confronto il patrimonio dei musei pubblici “genera” 49 milioni di visite). «Tra ville, masserie, castelli, rocche, ma anche parchi, giardini e tenute agricole costituiamo una realtà caleidoscopica – dice
ALESSANDRO D’ANDREA, presidente dell’Associazione Direttori d’Albergo «Come prospettiva positiva sono sicuro comunque che l’albergo verrà sempre più percepito come un posto sicuro, tecnologicamente attrezzato, ben strutturato negli spazi e un domani avrà un ruolo fondamentale che andrà ben oltre il solo pernottamento: sarà sempre più utilizzato come uno spazio pubblico dove lavorare, incontrarsi, distrarsi».
LE ATTIVITÀ DI FEDERCONGRESSI&EVENTI NELL’EMERGENZA COVID-19 In questi mesi Federcongressi&eventi ha svolto un ruolo di grande rilevanza, attivando e coltivando relazioni istituzionali e avviando tavoli di discussione anche per quanto riguarda il discorso ristori. Ha inoltre aperto e VEǺSV^EXS MP HMEPSKS GSR associazioni di settori EǽRM I GSQTPIQIRXEVM Ricostruiamo più dettagliatamente le tappe fondamentali di questo impegno a partire dal momento in cui, il 21 febbraio, viene divulgata la notizia dei primi casi di Covid-19 in Italia. Il 9 marzo viene deciso il lockdown per tutto il territorio nazionale. Aprile: Federcongressi&eventi è tra le associazioni che danno vita a #ItaliaLive, un’iniziativa congiunta per portare all’opinione pubblica e alle istituzioni un grido di allarme sulla crisi del settore. Presenta anche i provvedimenti di natura igienico-sanitaria e comportamentale per l’organizzazione di convegni ed eventi aggregativi in sicurezza biologica (Virus Covid-19). Queste linee guida vengono inviate a Regioni
e Governo. Giugno: l’associazione entra a far parte della task force che Iapco (l’Associazione Internazionale dei Professional Congress Organizers) ha istituito per supportare a livello globale l’industria dei congressi e degli eventi nella fase di ripresa. La task force di Iapco è costituita dai rappresentanti dalle associazioni di settore di dieci Paesi: Argentina, Australia, Corea, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Messico, Sri Lanka e Uruguay e si riunirà a GEHIR^E QIRWMPI ǻRS E luglio 2021. I principali obiettivi della task force sono tre: creare un documento con le linee guida internazionali per la sicurezza sanitaria degli eventi mettendo a sistema i protocolli dei singoli Paesi; trasmettere alle istituzioni quanto gli eventi 2MGI WMERS HMǺIVIRXM dagli eventi di massa; MQTIKREVWM EǽRGL³ il valore economico, sociale e culturale degli eventi sia riconosciuto e quindi sostenuto dai governi dei diversi Paesi. Luglio: lancia la ricerca
“L’impatto del Covid-19 sulla meeting industry italiana: la prospettiva delle sedi per eventi e congressi” realizzata in collaborazione con l’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Aseri). La survey è condotta nell’ambito dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi. Settembre: presenta il Documento di Valutazione del Rischio biologico in sede di Evento-Dvre, redatto dalla stessa associazione, con la collaborazione di decine di aziende associate, virologi di fama e rappresentanti di categorie imprenditoriali coinvolte nella gestione degli eventi. Il documento è uno strumento che nasce con l’obiettivo di tutelare gli organizzatori dando loro la possibilità di dimostrare di aver adottato tutte le misure possibili per garantire il contenimento del virus durante un evento. Sempre a settembre presenta la sesta edizione dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-Oice. Realizza
inoltre webinar per organizzare in sicurezza congressi ed eventi e per fornire ai provider Ecm aggiornamenti sulla formazione a distanza. Parallelamente continua con i percorsi formativi della Pcco Academy, di Junior for Training e della Mice Destination Academy. Ottobre: Federcongressi&eventi scende per la prima volta in piazza a Roma con le associazioni che fanno parte di #ItaliaLive. Il ritrovo è davanti a Palazzo Chigi per protestare, chiedere le ragioni per cui il settore è stato chiuso in modo discriminatorio dal recente Dpcm e, soprattutto, chiedere ristori concreti per il comparto. A seguito di tale manifestazione viene istituito presso il Mise un tavolo di lavoro permanente. Federcongressi&eventi nel frattempo diventa anche centro di esame per la GIVXMǻGE^MSRI HM 2IIXMRK and Event Manager, un lungo processo iniziato nel 2017 e conclusosi nel 2020 sotto la competenza della commissione tecnica di Uni, Ente Italiano di Normazione.
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2020-2022: UN BIENNIO DI SFIDE Giacomo Di Thiene, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, con cui abbiamo fatto una lunga intervista – polo d’attrazione, non solo per il suo valore intrinseco, ma anche per le variegate tipologie di attività che può ospitare (visite, pernottamenti, matrimoni, congressi, eventi privati e aziendali) apportando ai territori di riferimento delle ricadute di grande valore, anche in termini occupazionali. In questo
GIACOMO DI THIENE, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane «Siamo entrati in Club Italia (il programma di adesione volontaria, promosso da Enit, per il potenziamento della promozione dell’immagine dell’Italia all’estero) e stiamo facendo accordi con Dmc e con aziende italiane attive sul mercato russo. E poi progetti con le scuole: importantissimi poiché saranno proprio i piccoli di oggi quelli che un domani, in un mondo sempre più globalizzato, andranno a lavorare all’estero e rappresenteranno i migliori ambasciatori del prodotto culturale italiano».
momento la conseguenza di tale eterogeneità rende difficile includere le molteplici attività nella questione dei codici Ateco, criterio invece adottato dal governo per stanziare i ristori economici a quei settori – tra cui il congressuale – che hanno subito chiusure a causa dell’emergenza pandemica: nel nostro caso è la location nella sua specificità fisica a essere scelta per la sua capacità di destare meraviglia, qualunque sia l’evento
IN QUESTO ARTICOLO PARLIAMO DI... Associazione Dimore Storiche Italiane – Adsi Nata nel 1977, riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia e conta circa 4.500 soci. Promuove attività di sensibilizzazione per favorire la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore, EǽRGL³ XEPM MQQSFMPM di valore storicoartistico e di interesse per la collettività, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.
servizi che l’associazione SǺVI EM WYSM EWWSGMEXM 1E struttura organizzativa si avvale di una sede nazionale a Roma e di comitati regionali.
associazioni di categoria.
Meeting Professionals International Italia Chapter – Mpi Nata nel 1991, è l’associazione Associazione Nazionale italiana appartenente alla community Banqueting e Catering internazionale – Anbc Rappresenta e tutela gli Meeting Professionals International, fondata a interessi sociali, morali Dallas nel 1972 con oltre ed economici delle 18mila soci in tutto società di banqueting il mondo. Obiettivo e catering italiane che primario è creare operano sia nel mondo degli eventi sia in quello momenti di formazione e wedding. Aderisce a Fipe di networking per l’intera community, composta – Federazione Italiana da organizzatori di eventi Pubblici Esercizi – e a e convegni, strutture, Federcongressi&eventi, fornitori di servizi e promuove l’immagine studenti, futuro della del settore come punto d’eccellenza del sistema meeting & event industry. economico e aderisce al progetto Food 4 Good Society for Incentive Travel Excellence, Italy TIV MP VIGYTIVS E ǻRI sociale delle eccedenze Chapter – Site Society for Incentive alimentari nel mondo Travel Excellence è degli eventi. l’associazione di eventi Convention Bureau Italia aziendali dedicata esclusivamente – CbItalia all’industria globale Network di oltre 3.500 Associazione Direttori dei viaggi incentive. aziende italiane che d’Albergo – Ada Fondata nel 1973, promuove l’Italia nel Fondata nel 1955, si l’Associazione a oggi mondo come Mice propone di valorizzare, annovera più di 2.500 destination, agendo accrescere e difendere membri situati in novanta come punto di contatto la professionalità e Paesi. Dà valore ai propri iniziale e fonte l’immagine dei direttori membri attraverso d’informazione per tutti d’albergo. Attualmente reti, risorse online, coloro che scelgono conta circa settecento MWXVY^MSRI GIVXMǻGE^MSRI soci: direttori e manager il nostro Paese come destinazione per i propri e supporto. Attenzione d’albergo che hanno particolare viene data eventi. CbItalia ha dato scelto di iscriversi alla formazione della vita all’evento “Italy at all’associazione nuova generazione Hand” e alla divisione consapevoli di poter grazie alla gestione di un “Italy for Weddings”. condividere con altri programma per giovani CbItalia collabora con professionisti i valori leader di alto livello e Enit ed è riconosciuto e etici e morali di questa una conferenza annuale TVSJIWWMSRI I FIRIǻGMEVI supportato dedicata. dalle principali di tutte le attività e i
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RINNOVATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA CBITALIA ED ENIT
Il 2 dicembre, durante un incontro virtuale trasmesso in live streaming ai suoi soci, il Convention Bureau .XEPME LE VMRRSZEXS PE ǻVQE HIP Protocollo d’Intesa con Enit, che conferma la collaborazione strategica tra le due realtà di promozione turistica nazionale, collaborazione che prevedere – tra l’altro – la progettazione e realizzazione congiunta di importanti iniziative di promozione della destinazione Italia a livello mondiale nei prossimi anni. Punto chiave del Protocollo d’Intesa è quello di ricostituire il Tavolo di Coordinamento delle azioni per lo WZMPYTTS HIPPƶSǺIVXE GSRKVIWWYEPI un organo fondamentale – al quale siederanno, oltre a CbItalia ed Enit, anche le grandi associazioni di categoria e le Regioni – per puntare a un rilancio concreto e operativo del Mice italiano. Questo Tavolo di Coordinamento ha subito visto aumentare il suo peso istituzionale grazie all’adesione, avvenuta in diretta, di Andrea Corsini, assessore a Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio dell’EmiliaRomagna (regione che presiede la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome): «Raccolgo senza esitazioni l’invito a partecipare al Tavolo di Coordinamento a WYTTSVXS HIP 2MGI Ƴ LE EǺIVQEXS Corsini, chiamato sul palco virtuale dell’incontro –. Abbiamo visto come il settore sia stato tra i più colpiti dalla pandemia; per questo, non ci sarà bisogno solo di strategie, ma anche di risorse concrete che lo Stato e quelle regioni che vogliano puntare su questo segmento in maniera decisa, devono mettere a disposizione EǽRGL³ ZIRKE VMTVMWXMREXS quell’indotto economico nei territori che sono sede di convention bureau PSGEPM I VIKMSREPM 3IPPS WTIGMǻGS QM farò carico di riferire al presidente dell’Emilia-Romagna Bonaccini la RIGIWWMXª HM YRE VMǼIWWMSRI I HM YRE condivisione strategica proprio con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, di cui Bonaccini è presidente».
che venga svolto al suo interno». Di conseguenza la sospensione, ormai da marzo, di tutte le attività che sostengono l’esistenza stessa delle dimore storiche, crea preoccupazione all’interno di Adsi che stima, secondo i dati dell’Osservatorio, una perdita legata all’emergenza Covid-19 che si aggira intorno agli 1,8 miliardi di euro, con circa trentamila posti di lavoro a rischio. A fronte di queste prospettive è stato rapido l’intervento dell’associazione impegnata su diversi fronti: «Innanzi tutto, presso il Mibact, abbiamo chiesto l’attuazione di incentivi fiscali per le attività di restauro e manutenzione straordinaria: in breve, la nostra richiesta consiste nell’utilizzare la Legge 2 agosto 1982, che già prevede la detrazione fiscale del 19% degli interventi su immobili soggetti a vincolo storico e architettonico e portare tale detrazione al cento per cento (ricordiamo che gli immobili sottoposti a vincolo sono sostanzialmente esclusi dal super-bonus del 110%). L’agevolazione avrebbe un duplice risultato: utilizzare questo periodo di inattività per aggiornare le strut-
ture, anche sotto il profilo tecnologico, per potere ripartire subito con il mercato Mice e inoltre favorire la filiera delle microimprese presenti sul territorio: artigiani, florovivaisti, artisti, tecnici...». Interventi che andrebbero nella direzione, di cui si è tanto parlato negli ultimi mesi, di attuare una sostenibilità territoriale sia sul profilo ambientale sia su quello economico e sociale. E poi Adsi si è occupata di informazione rivolta ai soci, di stringere sinergie (per esempio con Confartigianato) e di promozione, già proiettandosi al futuro, come spiega il presidente: «Siamo entrati in Club Italia (il programma di adesione volontaria, promosso da Enit, per il potenziamento della promozione dell’immagine dell’Italia all’estero) e stiamo facendo accordi con Dmc e con aziende italiane attive sul mercato russo. E poi progetti con le scuole: importantissimi poiché saranno proprio i piccoli di oggi quelli che un domani, in un mondo sempre più globalizzato, andranno a lavorare all’estero e rappresenteranno i migliori ambasciatori del prodotto culturale italiano».
IL COMITATO ESECUTIVO DI FEDERCONGRESSI&EVENTI Federcongressi&eventi è l’associazione nazionale di imprese private ed enti che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, attività di formazione continua accreditata e non, di Dmc, di incentivazione, di comunicazione, di eventi e cerimonie. Sono soci: destinazioni e sedi, organizzazione congressi ed eventi, servizi e consulenze (allestimenti, catering, servizi audio-video e web software, soluzioni
fad, tecnologie). Il comitato esecutivo è costituito da sette persone, oltre alla presidente Alessandra Albarelli, quattro delle quali sono rappresentanti delle categorie alle quali appartengono i soci, mentre tre sono indipendenti dalle categorie di appartenenza. Vicepresidente e rappresentante della categoria organizzazione congressi ed eventi:
Giulio Ferratini Rappresentante della categoria destinazioni e sedi: Carla Sibilla Rappresentante della categoria servizi e consulenze: Paolo Novi Responsabile provider Ecm: Alberto Iotti Rappresentanti indipendenti dalla categoria di appartenenza: Nazzareno Giarola, Marica Motta, Pietro Piccinetti.
Nella foto, da sinistra: Paolo Novi, Nazzareno Giarola, Giulio Ferratini, Carla Sibilla, Alessandra Albarelli, Alberto Iotti, Pietro Piccinetti e Marica Motta
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DOS SIER
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Ibrido strategico
ARTICOLO RIPRESO DAL N. 1 MAGGIU 2021
Eventi ibridi sì o no? La valutazione parte dai vantaggi del format che mette insieme digitale e in presenza e tiene in considerazione gli obiettivi dell’evento stesso. L’evoluzione degli eventi deve essere, quindi, prima di tutto strategica di ALESSANDRA BOIARDI
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li eventi ibridi sono uno degli aspetti più evidenti del cambiamento che “l’effetto pandemia” ha avuto sulla meeting industry. Lo scorso anno, secondo i dati Oice, ne sono stati organizzati circa cinquemila, in un momento in cui, per le restrizioni anti-contagio, tutta la platea ha dovuto necessariamente partecipare da remoto. Con la ripresa degli eventi dal vivo, le modalità ibride si moltiplicano e permettono di accogliere parte dell’audience o dei relatori in presenza continuando a prevedere format digitali che, in streaming oppure on demand, possano coinvolgere anche chi “resta a casa”. Ma se tutti sono d’accordo sul valore aggiun-
to dei format live, quale evoluzione deve compiere l’ibrido per diventare strategico? Perché lo sia, si deve guardare a risultati misurabili, in termini di audience, ritorno sull’investimento, ma anche di brand awareness e diffusione dei contenuti. Si deve partire insomma, dagli obiettivi dell’evento stesso. COSA È UN EVENTO IBRIDO Secondo il Planner Confidence Index di IMeet, il 63% dei professionisti degli eventi prevede formule ibride anche con il ritorno agli eventi dal vivo. Ma cosa è un evento ibrido? Gli eventi ibridi, che qualcuno chiama anche phygital dalla crasi di physical (fisico) e digital (digital), sono per l’appunto eventi
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che uniscono la parte live e quella digitale. Vuol dire, in estrema sintesi, che è previsto sia l’evento dal vivo – con relatori e partecipanti in presenza – sia l’evento digitale, con la loro partecipazione da remoto. Il mix dei due può dare vita a diversi format, in base alla strategia e agli obiettivi dell’evento, così come alle necessità logistiche. Per esempio, ci potrebbero essere l’esigenza di avere alcuni relatori in streaming e altri sul palco, anche se di solito si pensa all’ibrido più per la fruizione. Un evento ibrido è tale perché prevede un’audience dal vivo così come un’audience da remoto, che può accedere ai contenuti digitali in streaming, ossia “in diretta”, partecipare live in maniera interattiva a pool, Q&A e questionari e così via. Ma un format ibrido potrebbe anche prevedere parte dei contenuti on-demand, che i partecipanti possono cioè fruire prima o dopo l’evento stesso.
Da tutto quello che abbiamo visto, pare anche chiaro come invece la domanda “meglio in presenza o ibrido?” non abbia mai una risposta univoca. La risposta dipende proprio dalla strategia dell’evento stesso e dal presupposto che si possano sfruttare al meglio le potenzialità di uno o dell’altro format. In presenza o ibrido non sono quindi uno in contrapposizione all’altro, o per dirla ancora meglio, non si dovrebbero rivolgere alla stessa audience. Certo, in un momento in cui le restrizioni imposte dalle misure anti-contagio da Covid19, prima fra tutte il distanziamento fisico, l’ibrido offre una soluzione pratica, ossia quella di permettere la partecipazione a numeri più elevati rispetto a capienze che sono necessariamente ridotte negli spazi fisici. Ma guardando in prospettiva, è una soluzione destinata a durare nel post-pandemia?
IBRIDO O IN PRESENZA? Tutto ciò porta, come è evidente, a un nuovo concetto di audience, che idealmente si moltiplica raggiungendo più persone rispetto al solo live. Questo è sicuramente un vantaggio dell’ibrido, che d’altro canto porta a un maggiore sforzo degli organizzatori, nella misura in cui è ancora più indispensabile non solo individuare i giusti target, ma anche produrre contenuti ad hoc sia per i partecipanti in presenza sia per quelli da remoto. Ecco perché la scelta di un evento ibrido deve essere consapevole: chi voglio raggiungere? Come li ingaggio? Come faccio interagire le persone collegate da computer con chi è in sala, relatori e altri partecipanti? Sono tante le domande da porsi quando si deve decidere di organizzare un evento ibrido.
IL FUTURO DELL’IBRIDO È INTERNAZIONALE «L’esperienza di questo ultimo anno e mezzo ci ha mostrato tutte le potenzialità del virtuale. L’ibrido continuerà a essere una risorsa anche per il futuro, soprattutto per gli eventi internazionali» spiega Rosangela Quieti, managing director congress department AIM Group International. Questo prima di tutto perché gli eventi ibridi offrono molte più possibilità di inclusione: «Per la recente edizione ibrida di un importante congresso medico internazionale, abbiamo avuto una partecipazione doppia rispetto a quelle degli anni passati in presenza. Oltre a partecipanti che per motivi di budget, tempo a disposizione così come per le restrizioni ancora vigenti non avrebbero comunque partecipato
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ROSANGELA QUIETI managing director congress department AIM Group International «L’esperienza di questo ultimo anno e mezzo ci ha mostrato tutte le potenzialità del virtuale. L’ibrido continuerà a essere una risorsa anche per il futuro, soprattutto per gli eventi internazionali».
La Centrale – Nuvola Lavazza
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2020-2022: UN BIENNIO DI SFIDE a un’edizione dal vivo, abbiamo registrato la partecipazione di Paesi, come per esempio l’India, che non era mai stata presente nella storia di questo congresso. Questo tipo di affluenza è la vera potenzialità dell’ibrido, che permette di raggiungere segmenti di mercato e partecipanti che diversamente non ci sarebbero» sottolinea Quieti. Un’opportunità che diventa dunque ricchezza anche dal punto di vista dei contenuti. «Con partecipanti da più Paesi, c’è uno scambio maggiore di conoscenze, così come di esperienze e opinioni. Ognuno porta un punto di vista diverso, un plus importante per gli eventi, che oltre a essere luoghi di conoscenza scientifica sono occasioni importanti di networking» aggiunge Quieti. La presenza di un’audience internazionale più vasta offre nuove opportunità anche agli sponsor, che più facilmente possono raggiungere mercati emergenti e non solo. «Oggi possiamo mettere a frutto l’esperienza dello scorso anno anche per migliorare la partecipazione degli sponsor in format ibridi. Le aziende, soprattutto le multinazionali, hanno già colto le potenzialità dei format ibridi» sottolinea Quieti. Più che su stand virtuali in 3D o grandi effetti tecnologici, gli sponsor puntano sull’erogazione di contenuti scientifici, sui momenti di networking e follow-up, così come su contenuti di approfondimento che più che concentrarsi sul
marketing di prodotto mirano ad avvicinare la comunità prima, durante e dopo l’evento. E soprattutto nel caso di eventi internazionali, l’ibrido contribuisce alla costruzione delle community. «Quello che all’inizio era il nostro limite, ossia il non potersi incontrare, ci ha spinto a trovare soluzioni creative per permettere alle persone di continuare a coltivare le relazioni. Da lì, è nata la necessità di tenere vive le community oltre la durata dell’evento» conferma Quieti. La gestione di un evento ibrido è dunque una questione piuttosto complessa: si devono gestire relatori, partecipanti e aziende in presenza e da remoto, il che significa anche produrre contenuti diversi, e così via. Si tratta cioè di una progettazione complessa che valorizza le professionalità degli organizzatori, ma richiede anche team strutturati con diverse figure e competenze. «L’obiettivo del prossimo futuro dovrà essere anche quello di fare comprendere il valore di un evento ibrido in termini di effort e di risorse, e quindi anche di costi, rispetto ai vantaggi che offre» precisa Quieti. DAI DATI ALLA PERSONALIZZAZIONE Tra gli aspetti più importanti offerti dalla tecnologia ibrida, non ultimo è quello della raccolta dati, che permette di profilare gli utenti in modo sempre più sofisticato. I dati
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permettono di conoscere i comportamenti dell’utente sulla piattaforma in maniera dettagliata – su cosa clicca, quanto tempo passa su un contenuto, come risponde alla call to action, e così via – e da lì di personalizzare i contenuti, come per intenderci fa Netflix con il “potrebbe piacerti anche” per suggerire film simili a quelli che abbiamo visto o Facebook che modifica la nostra bacheca in base agli interessi che mostriamo sul social, alle persone con cui interagiamo, e così via. Questo nuovo approccio ai contenuti sta cambiando anche il modo di “vendere” e “comprare” gli eventi, che si sposta verso nuove modalità. «Cambia l’approccio delle società scientifiche nella costruzione delle proprie membership – conclude Quieti –, che inizia a incentrarsi più che sul concetto classico di seniority sulla classificazione per livelli (base, plus, platinum, ecc., ndr), così come in ambito corporate si sta andando verso formule in abbonamento. In pratica, a diverse fasce di prezzo corrispondono più o meno contenuti che vengono erogati sulla piattaforma durante il corso di un intero anno». E sull’importanza strategica dei dati non ha dubbi Cristiano Montorio, titolare di Different Web, azienda che fornisce prodotti dedicati all’e-learning: «Con l’utilizzo di piattaforme tecnologiche avanzate, è possibile ottenere una doppia linea di raccolta dati. Oltre alla tracciatura degli aspetti formativi, per esempio nel caso di eventi Ecm (educazione continua in medicina), la piattaforma permette di tracciare i dati sia dei comportamenti online sia di quelli offline, che tradotti in informazioni sull’utente hanno un importante valore per la creazione di progetti formativi sempre più mirati sulle esigenze e sugli obiettivi del cliente». Per questo, secondo Montorio, gli eventi ibridi offrono possibilità aggiuntive nel breve così come nel lungo termine permettendo anche di «puntare su aspetti molto attuali come quello della sostenibilità ambientale con la riduzione degli spostamenti e quello della sicurezza soprattutto in un momento
in cui non ci sono ancora normative precise, così come allargare panel e audience coinvolgendo comunità di più ampio respiro. Tutti aspetti che indicano come l’evoluzione tecnologica sia arrivata per restare» conclude Montorio. INTEGRAZIONE TRA COMUNICAZIONE E LOGISTICA Se il digitale ha permesso di continuare a comunicare con i clienti anche durante la pandemia, le aziende si sono spesso poste il problema di come farlo in maniera efficace. «L’anima logistica e quella della comunicazione si sono ulteriormente integrate, sviluppando insieme nuovi modi di pensare l’evento e di farlo vivere» spiega Silvia Pozzi, chief logistics officer di Gattinoni Mice. «Il digitale è un’opportunità perché è lo strumento che ha semplificato il dialogo tra agenzie e aziende, permettendoci di rimanere attivi e propositivi durante mesi di profonda crisi e rivoluzione del normale modus operandi. Ci ha permesso di raggiungere i diversi target e di farli sentire vicini alle proprie aziende. È stato non solo lo strumento più efficace per mantenere le relazioni e conoscere meglio i nostri clienti, ma anche la modalità più performante per veicolare i messaggi e per proseguire a investire in formazione. Le piattaforme utilizzate per supportare gli eventi online, in questi 12 mesi si sono completamente trasformate ed evolute, diventando sempre più user friendly per gli utenti, con user experience più coinvolgenti e immersive, e rispondendo alle richieste degli organizzatori di rendere la fruizione del partecipante tridimensionale e ingaggiante. Tutto questo ha posto ulteriore attenzione sui servizi di guest management per un’assistenza sempre più personalizzata e puntuale. Gli eventi in streaming vengono anche corredati dall’invio presso l’abitazione di prodotti legati all’evento stesso. Il digitale quindi ha fatto evolvere questo servizio di logistica rendendo la relazione tailor made un vero plus, ma ha permesso sia di customizzarlo, sia di affinarlo rendendolo più snello e fruibile lato operatore e cliente. Anche in
CRISTIANO MONTORIO XMXSPEVI HM )MǺIVIRX ;IF «Con l’utilizzo di piattaforme tecnologiche avanzate, è possibile ottenere una doppia linea di raccolta dati. Oltre alla tracciatura degli aspetti formativi, per esempio nel caso di eventi Ecm, la piattaforma permette di tracciare i dati sia dei GSQTSVXEQIRXM SRPMRI WME HM UYIPPM SǾMRI~
SILVIA POZZI GLMIJ PSKMWXMGW SǽGIV HM ,EXXMRSRM 2MGI «L’anima logistica e quella della comunicazione si sono ulteriormente integrate, sviluppando insieme nuovi modi di pensare l’evento e di farlo vivere. Il digitale è un’opportunità perché ² PS WXVYQIRXS GLI LE WIQTPMǻGEXS il dialogo tra agenzie e aziende».
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questo caso, quindi, un’opportunità e una partnership costante» sottolinea Pozzi. Da questo punto di vista l’evento ibrido è secondo Pozzi «la diretta evoluzione del digital. Mi aspetto – conclude – un periodo con eventi in presenza per un numero più o meno ristretto di ospiti e un numero potenzialmente illimitato di persone. Questo porterà le agenzie a costruire palinsesti e scalette di eventi che possano essere vissuti da entrambi i pubblici. Ci saranno eventi dove per ragioni di budget, di sicurezza o di costo-persona, si sceglierà di far partecipare solo alcune persone. Di nuovo una relazione sempre più stretta tra logistica e comunicazione, tra fisico e digitale».
FABIO DE SANTIS direttore divisione events & congress IEG «L’integrazione continuerà a esistere proprio per permettere la partecipazione di chi non avrebbe comunque partecipato e di aprire a interventi di illustri relatori GLI HMǽGMPQIRXI WM WEVIFFIVS WTSWXEXM~
IBRIDO E VALORIZZAZIONE DELLE SEDI A differenza del fully digital, l’evento ibrido, come del resto quello in presenza, non può svolgersi ovunque. È per questo che nell’integrazione ibrida, le sedi tornano a essere protagoniste. Nel corso della pandemia, una buona parte di location – dai centri congressi agli hotel – si sono dotate di tecnologia avanzata per permettere la fruizione da re-
moto degli eventi. Oggi, con il ritorno dei live, tutto questo bagaglio di servizi e knowhow viene ottimizzato nell’ibrido, ma si torna a puntare molto sulla valorizzazione di sedi e destinazioni. «Il feedback che ci sta restituendo il mercato è proprio questo – spiega Fabio De Santis, direttore divisione events & congress IEG –. L’integrazione continuerà a esistere proprio per permettere la partecipazione di chi non avrebbe comunque partecipato e di aprire a interventi di illustri relatori che difficilmente si sarebbero spostati. In buona sostanza avrà valore per gli oversea, ma i nostri clienti puntano del resto a tornare agli eventi in presenza, che hanno margini molto più interessanti. Come divisione events & congress di Italian Exhibition Group ci stiamo attrezzando per avere tecnologie e connessione di livello in tutte le sale, ma soprattutto vogliamo offrire un servizio di produzione, regia e post-produzione di valore che facciano la differenza. È solo con gli eventi in presenza o ibridi che riusciamo a trasmettere i nostri valori di sede e di destinazione, le nostre caratteristiche, la nostra professionalità» conclude De Santis.
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Perché un evento in...
Sicilia ȇȒȇȤȋȄ ȲȄ șȺȷȀȣȇ ȄȤ ȃșȇȤȷȀȄ ȲȷȜ ȧȷȃșȄȤȨ ȣȄȜȜȇȤȷȀȄȨ
La Sicilia seduce sempre e comunque, ma non si crogiola nel suo immenso patrimonio artistico: al contrario, l’isola del mito si prepara a una stagione di grandi restyling e novità, a tutto vantaggio del Mice I_Sicilia COP 02_2022.indd 1
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Perché un evento in... Sicilia
Una regione che guarda avanti La terra del mito non si crogiola nella sua millenaria bellezza ma – forte di irresistibili assi nella manica – punta su restyling e ammodernamento di strutture e infrastrutture per il rilancio in chiave Mice
È
quando si può contare sulla solidità del passato che si trova la spinta per guardare al futuro. E il passato certo non manca a questa regione che conta sette siti Unesco (l’area archeologica di Agrigento, Villa del Casale di Piazza Armerina, i gioielli barocchi della val di Noto, Siracusa e le necropoli di Pantalica, la Palermo normanna con le cattedrali di Monreale e di Cefalù, le Isole Eolie e l’Etna) e che ha tutte le carte in regola per attirare un turismo di quali-
tà. Un turismo che apprezzi non soltanto il mare GSR PI WYI MRǻRMXI WJYQEXYVI HM FPY PI WTMEKKI I M TERSVEQM QS^^EǻEXS QE WSPY^MSRM FYWMRIWW con proposte di post congress tra natura e arte, tra cultura ed enogastronomia, con attenzione al benessere e alla sostenibilità. Dopo aver pagato il pegno di anni di immobilismo e di gap infrastrutturali, la Sicilia emerge dallo stop della pandemia decisa a ripartire, attraverso una sapiente valorizzazione di ciò che
di ILARIA SICCHIROLLO
Sopra, Piazza Pretoria, uno degli angoli ŤĞƩƐžÏåĻŇĀÏĞƐÚĞƐ{±ĮåŹķŇ
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Perché un evento in... Sicilia
FĻƐ±ĮƒŇØƐƣĻ±ƐŤ±ĻŇŹ±ķĞϱƐ±åŹå±Ɛ dell’isola di Ortigia, che ospita il cuore antico di Siracusa ƐĀ±ĻÏŇØƐƣĻŇƐžÏŇŹÏĞŇƐÚĞƐ åü±ĮƩ Nella pagina accanto, ƐĞĮƐƒŹ±ķŇĻƒŇƐ±Ɛ ƣĮϱĻŇ
ha e una lucida analisi di tutto ciò che c’è ancora da migliorare. La Sicilia è la regione del Sud Italia che ha registrato, negli ultimi anni, la maggior crescita turistica in termini di presenze, pur rimanendo al decimo posto tra le regioni italiane, con il 3,5% del mercato. Gli indicatori danno ora il 2023 come il vero anno della ripresa. E a contribuire alla ripartenza sarà proprio il Mice, che torna al centro del dibattito politico regionale, dopo la chiusura del Sicilia Convention Bureau nel 2019. E non è solo perché è tempo di elezioni – che notoriamente smuovono idee, progetti e risorse –, ma anche perché il Covid ha cambiato le carte in tavola e una ripartenza vera e propria non può più prescindere da un comparto così strategico.
Palermo: un nuovo centro congressi Con l’obiettivo di portare la regione e il suo capoluogo al centro delle rotte turistiche congressuali italiane e internazionali, Palermo si doterà di un nuovo centro congressi. Il progetto, presentato a febbraio di quest’anno, prevede una grande sala con quattromila posti a sedere e numerosi spazi modulari per ospitare eventi di ogni tipologia e dimensione. La sede sarà il Padiglione 20 dell’ex Fiera del Mediterraneo, spazio utilizzato come hub vaccinale in piena emergenza Covid e ora tornato, anche simbolicamente, spazio a disposizione dei grandi eventi. Una struttura po-
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PMJYR^MSREPI I ǼIWWMFMPI TVSKIXXEXE GSR GVMXIVM HM WSWXIRMFMPMXª EQFMIRXEPI IH IǽGMIR^E IRIVKIXMGE (MVGE GMRUYIQMPE M QIXVM UYEHVEXM HM WYTIVǻGMI HM cui tremila di area espositiva, con tutte le caratteristiche per diventare una delle principali strutture per eventi di tutta l’isola. «Una città come Palermo» ha dichiarato il presidente della Regione Musumeci «non può non avere un centro congressi di grande prestigio, adeguato a introdurre il capoluogo regionale nel circuito internazionale di questo segmento turistico».
Il rinnovamento delle infrastrutture &ǽRGL³ WME ZEPSVM^^EXS MP WYS EPXMWWMQS TSXIRziale di richiamo per l’utenza business con imTSVXERXM FIRIǻGM E GEWGEXE ERGLI WYP GSQTEVto culturale, enogastronomico e dei servizi, gli sforzi dovranno tendere a rendere l’isola attrattiva tutto l’anno. Per questo si partirà da un doveroso potenziamento delle infrastrutture che riguarderanno in primis l’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, oggetto di un piano di rilancio che ne amplierà l’estensione del cinquanta per cento e che porterà alla realizzazione di aree completamente rinnovate dedicate alla ristorazione, impianti di smistamento bagagli, pontili di imbarco e sbarco, interventi con tecnologia avanzata sulla sicurezza, area cargo, con particolare attenzione alla sostenibilità. Secondo quanto dichiarato da Giovanni
Scalia, amministratore delegato di Gesap, società di gestione dell’aeroporto, ci saranno nuovi banchi check-in, nuovi gate e varchi di sicurezza. L’impronta green sarà data dalla produzione di energia da fonti rinnovabili e dal riutilizzo idrico. Per il solo 2022 l’investimento è di 42 miliardi e i lavori dovrebbero concludersi a metà del 2023. Il vento di rinnovamento tocca anche un’altra storica carenza regionale, quella del trasporto su rotaia. Già nel 2021 è stata inaugurata la nuova fermata ferroviaria “Catania aeroporto Fontanarossa”. L’infrastruttura, realizzata in due anni e costata cinque milioni di euro, ha permesso di collegare per la prima volta l’aeroporto Vincenzo Bellini alle linee ferroviarie regionali. Ma in generale tutta la rete ferroviaria siciliana sarà oggetto di un importante intervento. Il Piano industriale 2022/2031 di Ferrovie dello Stato destina alla regione venti miliardi, distribuiti sui quattro nuovi poli del rinnovato assetto organizzativo (Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano). Le risorse serviranno a disegnare un nuovo scenario di mobilità più interconnessa, integrata, soWXIRMFMPI GSR PƶSFMIXXMZS HM MRGVIQIRXEVI Ƴ ǻRS E raddoppiare rispetto al 2019 – il trasporto merci su ferro e ridurre il gap tra nord e sud del Paese, puntando su energie rinnovabili, così da contribuire alla transizione ecologica. Con un investimento economico complessivo di circa 9,3 miliardi di euro, l’intervento più rile-
Emozioni su rotaia E mentre i trasporti si rinnovano con uno sguardo al futuro e a una mobilità ŸåĵŞųå ŞĜƠ åþÏĜåĹƋå e sostenibile, il Fai valorizza il passato organizzando il viaggio sui treni storici sulla Ferrovia dei Templi Agrigento-Porto Empedocle, con partenza da Agrigento Centrale. È successo questa primavera, nelle giornate Fai di marzo, e ci auguriamo si possa ripetere l’esperienza anche nelle giornate aperte che il Fai propone ogni anno.
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Sopra, lo splendido borgo di Petralia Soprana, sulle Madonie
vante è il nuovo collegamento veloce PalermoCatania-Messina, che risponde alle esigenze di medio e lungo periodo della domanda di trasporto pubblico su ferro, migliorando regolarità, frequenza e sviluppo. Tra gli altri interventi ci sono quelli che interessano il nodo di Palermo (Passante e Anello), quello di Catania (con il potenziamento del collegamento con l’aeroporto +SRXEREVSWWE MP VMTVMWXMRS I PƶIPIXXVMǻGE^MSRI HIPla linea Palermo-Trapani, la Caltagirone-Gela, il bypass di Augusta, il potenziamento della linea Palermo-Agrigento-Porto Empedocle, il collegamento con l’aeroporto di Trapani Birgi. Una Sicilia più fruibile per i turisti ma anche per i siciliani. Fino al 31 dicembre 2022 i residenti in VIKMSRI ETTEVXIRIRXM E WTIGMǻGLI GEXIKSVMI YRM-
versitari fuorisede, disabili gravi, dipendenti fuori VIKMSRI GSR VIHHMXS ǻRS E QMPE IYVS QMKVERXM sanitari con la stessa soglia di reddito) possoRS YWYJVYMVI HM XEVMǺI WGSRXEXI WYPPƶEGUYMWXS HM biglietti aerei da e per l’isola, collegandosi alla piattaforma Siciliavola.it. Prorogata, nel frattempo, la concessione a Danish Air Transport (Dat) delle rotte in regime di “continuità territoriale” ǻRER^MEXI HE XEXS I 7IKMSRI MR WGEHIR^E MP giugno, mentre è appena stato pubblicato il nuovo decreto per le rotte dal 1 dicembre sui servizi aerei tra gli aeroporti di Trapani, Palermo e Catania per le isole di Lampedusa e Pantelleria. Tra le principali novità, la richiesta di un collegamento tra Pantelleria e Catania non più solo stagionale, ma per tutto l’anno.
Benessere e meditazione Coccolare il corpo e liberare la mente. La richiesta per il post evento è sempre più esperienDŽĜ±Ĭå å ŅųĜåĹƋ±Ƌ± ±Ĭ ÆåĹ域åųå ŞŸĜÏŅĀŸĜÏŅţ %Ĝ čų±ĹÚå ƋåĹÚåĹDŽ±Ø Ĝ ųĜƋĜųĜ ƼŅč±Ø Şåų ƚű Şų±ƋĜϱ rilassante all’aria aperta e, possibilmente, con scenari naturali all’altezza delle aspettative che il turista ripone nei confronti dell’isola. La pratica a contatto con la natura permette un’esperienza più intensa e con una migliore carica energetica, in particolare nei mesi da marzo a maggio e in settembre/ottobre, quando le temperature miti favoriscono il relax. Tante le possibilità sull’isola, a cominciare dall’elemento più a portata di mano: in spiaggia fronte mare, ŅŞŞƚųå ĜĹ Æ±ųϱţ åĵŞųå ŞĜƠ ųĜÏĘĜåŸƋŅ ±ĹÏĘå Ĭű±ÆÆĜűĵåĹƋŅ Ƌų± ƋųåĩĩĜĹč å ƼŅč±Ø Şåų Şų±ƋĜϱųå ĜĹ ƴåƋƋ± ÏŅĹ ĵ±čĹĜĀϱ ƴĜŸƋ± ÏĘå ŸŞ±DŽĜ± ±ĬĬűĜĹĀĹĜƋŅ Ņ Şåų ÏŅĹÏåÚåųŸĜ ĵŅĵåĹƋĜ ÚĜ ĵåÚĜƋ±DŽĜŅĹå å relax dopo la camminata.
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Tra arte e imprenditoria Abbiamo intervistato Ornella Laneri, presidente della società di gestione di Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center e presidente della Fondazione Oelle – Mediterraneo Antico, per avere un commento da “insider” sulla situazione attuale
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a Sicilia, nello spiraglio che si è aperto nel 2020, ìƐžƒ±ƒ±ƐĮ±ƐŤŹĞķ±Ɛ±Ɛü±ŹƐŹĞŤ±ŹƒĞŹåƐďĮĞƐåƽåĻƒĞØƐķåĻƒŹåƐ Įŷ垃±ƒåƐžÏŇŹž±ƐìƐžƒ±ƒ±ƐĮ±Ɛķ僱ƐĮåĞžƣŹåƐŤĞƩƐď僃ŇĻ±ƒ±Ɛ ŦĞĻžĞåķåƐ±ĮĮ±Ɛ{ƣďĮбŧ×Ɛ±ÚåžžŇƐ±ƐÏĚåƐŤƣĻƒŇƐžĞ±ķŇů «Dopo l’emergenza pandemica, abbiamo fatto i conti con l’aumento dei costi dell’energia e dei carburanti che sembrava essere un deterrente per organizzatori di eventi e turisti nello scegliere la Sicilia facendo presagire un’ulteriore stagione in calo. Fortunatamente, invece, le prenotazioni inducono all’ottimismo». ŇķåƐ ìƐ ϱķÆбƒ±ØƐ žåƐ ìƐ ϱķÆбƒ±ØƐ Į±Ɛ ĞÏĞĮбƐ ÚåĮƐ aĞÏåƐĻåĮƐŤŇžƒƐŤ±ĻÚåķбů «Di sicuro si è ripartiti con eventi di dimensioni minori, gruppi più ridotti, ma è anche vero che le persone, costrette in casa praticando smart working e riunioni su zoom, desiderano fortemente stare all’aperto e riprendere la socialità. Da pochi mesi possiamo dire di aver ripreso il VMXQS HIKPM IZIRXM TMÄ KVERHM SǺVIRHS PSVS WSPYzioni en plain air in terrazza o su una piattaforma a mare, aggiungendo anche la componente esperienziale di qualità, grazie alla nostra galleria d’arte. Di contro, sono molto incrementate le prenotazioni last minute anche per grandi eventi, che ci costringono a lavorare nell’organizzazione con tempi brevissimi». ƣƐŭƣ±ĮĞƐŤƣĻƒĞƐÚĞƐüŇŹǍ±Ɛžƒ±Ɛü±ÏåĻÚŇƐĮåƽ±ƐŤåŹƐ±ƒƒĞŹ±ŹåƐ ƒŹ±þÏŇƐ åƐ ŭƣ±ĮĞƐ žƒŹƣķåĻƒĞƐ žĞƐ žƒ±Ɛ ķ僃åĻÚŇƐ ĞĻƐ ϱķŤŇƐŤåŹƐĞĻƒåŹÏ僃±ŹåƐĞĮƐaĞÏåƐĞĻƒåŹĻ±ǍĞŇĻ±Įåů «Premesso che resta indispensabile il potenziamenXS I PE VMUYEPMǻGE^MSRI HIP WMWXIQE EIVSTSVXYEPI GVScieristico e dell’infrastrutturazione viaria e ferroviaria per attrarre i grandi eventi nell’isola, noi sicuramente puntiamo sull’appartenenza alla catena di alberghi più grande al mondo, Marriott, che garantisce alti standard qualitativi e di know-how. Ma allo stesso tempo, offriamo una forte personalizzazione del WIVZM^MS GLI KYEVHE EP XIVVMXSVMS EPPE ǻPMIVE GSVXE EPPI attenzioni all’ambiente, all’arte. Possiamo contare WY YR GIRXVS GSRKVIWWM QSPXS ǼIWWMFMPI HM SPXVI QIXVM UYEHVEXM WYP PEZSVS HM YRS WXEǺ IWTIVXS GSR mentalità creativa e su fornitori in grado dare supporto per eventi ibridi, che tuttora vengono richiesti».
X±ƐŤ±ŹŇĮ±ƐÚŷŇŹÚĞĻåØƐŇďďĞØƐìƐåÏҞҞƒåĻĞÆĞĮЃº×ƐÏŇķåƐ ƽĞåĻåƐÚåÏĮĞĻ±ƒ±ƐĻåĮƐžƣŇƐ±ĮÆåŹďŇů «Negli ultimi cinque anni, abbiamo preso a cuore un importante impegno: assumerci la responsabilità di rimettere in discussione pratiche quotidiane e processi interni ed esterni in tutte le aree organizzative dell’azienda in modo tale che la sostenibilità diventi il principio ispiratore di ogni azione, GSMRZSPKIRHS MR UYIWXS TIVGSVWS WXEǺ GPMIRXM JSVnitori e partner. Eliminazione di plastica monouso, YXMPM^^S HM GEVXE VMGMGPEXE I TEGOEKMRK MR ǻFVI ZIKItali, dispenser per prodotti alimentari e per l’igiene TIVWSREPI EGUYE QMGSVǻPXVEXE I MQFSXXMKPMEXE VMHYzione dei consumi di energia elettrica e di acqua, WQEPXMQIRXS TMÄ MRXIPPMKIRXI HIM VMǻYXM I VMHY^MSRI dell’utilizzo di prodotti chimici, sono solo alcune delle iniziative implementate. Nel contesto della mobilità sostenibile, l’’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche, la “Bike Room” e l’introduzione di un servizio di noleggio di biciclette elettriche sono una prova tangibile di questo impegno. Dal 2019, con il progetto “Less Plastic, More Planet”, l’hotel ha ottenuto il riconoscimento di “Pioniere Plastic Free” di Legambiente Catania. Nel 2017 a Milano e poi nel 2020, l’hotel si è aggiudicato il premio Smau per la start up dell’”Horto”, il nostro orto sinergico dal quale lo chef preleva ingredienti a centimetro zero per i suoi piatti, e per “L’ ospitalità a impatto zero”. Nell’ambito della meeting industry, grandi sono l’attenzione e l’impegno verso la realizzazione di green meeting ovvero eventi a basso impatto EQFMIRXEPI MRXIVEQIRXI TPEWXMG JVII GSR YRE Iǽciente gestione delle eccedenze alimentari attraverso la donazione a enti caritatevoli del territorio. Di recente abbiamo ospitato centomila api sul tetto del nostro albergo in collaborazione con il Museo HIPPƶ&TMGSPXSVI HM >EǺIVERE EHSXXEXS YRS WTE^MS verde pubblico in una piazza importante a Catania e superato il cinquanta per cento del numero di collaboratrici donne nell’organico. Non meno importante, il continuo coinvolgimento degli ospiti ad assumere un comportamento di viaggio green e a partecipare attivamente con suggerimenti e consigli perché la marcia verso il traguardo della piena sostenibilità è possibile solo se condivisa».
±ƒ±ĻбƐåƐŴŵ±ƐķƣĻƒ±ďĻ±ŶØƐĮŷ)ƒĻ±
Ornella Laneri, presidente della società di gestione di Four {ŇĞĻƒžƐÆDžƐ ĚåŹ±ƒŇĻƐ ±ƒ±ĻбƐ BŇƒåĮƐ¼Ɛ ŇĻüåŹåĻÏåƐ åĻƒåŹ
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Parola d’ordine: 365 giorni
È una Sicilia da vivere tutto l’anno la Sicilia dei congressi e dei viaggi incentive, del team building e della formazione aziendale. Tutto l’anno perché le temperature massime sono in media 18 gradi anche nei mesi più freddi, e perché il calendario degli eventi punta sempre più ad attrarre turisti anche al di fuori dei canonici mesi estivi, con proposte, anche outdoor, lungo tutto il corso dell’anno
D FĻƐ±ĮƒŇØƐ ±žƒåĮĮ±ķķ±ŹåƐ ÚåĮƐ:ŇĮüŇØƐĞĻƐŤŹŇƽĞĻÏбƐÚĞƐ Ź±Ť±ĻĞ
ici Sicilia e pensi subito alle acque cristalline che bagnano spiagge da sogno, ma PƶMWSPE SǺ VI QSPXS HM TMÄ TEIWEKKM MRGSR taminati e una natura protagonista, generosa di colori, profumi e sapori. Quattro i Parchi naturali (Madonie, Nebrodi, Parco dell’Etna e il Parco Fluviale Alcantara) e ben 76 riserve naturali tra mare e montagna, in tutte le province. La rinascita dell’isola passa anche da qui, da una ritrovata salvaguardia del patrimonio naturalistico dopo un passato da dimenticare di abbandono e di sfruttamento del territorio.
Innumerevoli, per esempio, le possibilità di fare trekking sulle creste montuose, con cornici naturali senza eguali ad accompagnare il cammino, che vanno dal blu del mare al fascino di VITIVXM EVGLISPSKMGM ǻ RS EPPI VSGGI PEZMGLI I EP TERSVEQE QS^^Eǻ EXS HIPPƶ*XRE . TIVGSVWM HM ZE ria lunghezza e intensità, hanno durata dall’ora I QI^^E ǻ RS EPPI SVI 8VE M TMÄ WYKKIWXMZM i percorsi vulcanici come quello di Stromboli (che richiede rigorosamente l’accompagnamento di una guida) con un panorama di crateri fumanti, ancora più suggestivo man mano che
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La tradizione: un patrimonio inestimabile
si avvicina il tramonto, e quello al gran cratere dell’isola di Vulcano, con vista aperta su Alicudi, Filicudi e Salina. È di soli tre chilometri, invece, la camminata di Capo Milazzo, nel messinese, che si snoda lungo un paesaggio mediterraneo TYRXIKKMEXS HM ǻGLM HƶMRHME I YPMZM I GLI WGIRHI verso la costa incontrando le incredibili “Piscine di Venere”, laghetti naturali di acqua di mare incastonati negli scogli, che si raggiungono con scalini secolari ricavati nella roccia. Questi sono solo alcuni esempi, ma per un’immersione nella natura più autentica non possiamo non citare la Riserva naturale dello Zingaro, a nord ovest dell’isola, dove percorrere sentieri nella natura, ammirare panorami a picco sul mare e accedere a spiagge e calette che ogni anno richiamano migliaia di turisti (aperta tutti i giorni dalle 7,30 alle 19,30) e l’Oasi faunistica di Vendicari, a sud di Siracusa, che ospita fenicotteri, aironi, cicogne in paesaggi indimenticabili tra vegetazione e spiagge.
XåƐ:ŇĮåƐÚåĮĮŷ ĮϱĻƒ±Ź±ØƐŤåŹü僃åƐ per post congress adrenalinici
Restiamo in provincia di Siracusa e qui non possiamo non nominare il teatro Greco. La sua stagione di tragedie è ancora prettamente estiva QEKKMS PYKPMS QE SǺVI YRƶIWTIVMIR^E MRHMmenticabile per rivivere le suggestioni delle antiche tragedie greche quali Agamennone, Edipo 7I .ǻKIRME MR 8EYVMHI I EPXVI ERGSVE MHIEPM TIV YR evento aziendale di inizio estate. Sicilia è anche profonda tradizione religiosa, intrisa di fede e di misticismo, e il 5 febbraio si celebra la festa di Sant’Agata, una delle manifestazioni di culto tra le più sentite al mondo, la cui intensità è paragonabile solo alla Settimana santa di Siviglia, e alla festa del Corpus Domini a Cuzco, in Perù. Devozione e folclore si fondono in uno spettacolo suggestivo e indimenticabile. Ed è patrimonio immateriale dell’Unesco l’Opera dei Pupi, teatro di marionette nato nel XIX secolo come intrattenimento improvvisato per le classi lavoratrici, tra storie cavalleresche, poemi rinascimentali e vite di santi e di banditi, questo intrattenimento popolare è sopravvissuto ai secoli arricchendosi lungo il percorso di nuovi WMKRMǻGEXM I WZMPYTTERHS ZIVI I TVSTVMI WGYSPI di eccellenza, quelle di Catania e di Palermo in particolare, e da rappresentazioni locali sono diventati patrimonio mondiale da salvaguardare.
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Da sinistra, Įŷ±ĻƒĞÏŇƐƒåķŤĞŇƐďŹåÏŇƐ ÚĞƐ ±ŇŹķĞĻ±ƐƐ e le Saline dello Stagnone ƽĞÏĞĻŇƐ±Ɛa±Źž±Į±
La gastronomia Troppo facile inserire la cucina siciliana tra le ragioni per cui vale la pena andare in Sicilia. Eppure è certamente uno dei motivi che fanno rimpiangere l’isola e sorgere il desiderio di tornare. E considerata la varietà di materie prime disponibili e la ricchezza del patrimonio cultuVEPI GSR PI MRǼYIR^I KVIGLI I VSQERI EVEFI e normanne, non potrebbe essere che così. L’isola vanta 16 ristoranti stellati (di cui due con due stelle) ma il tripudio di sapori e di gusto si
ritrova anche nelle ricette più semplici. La natura qui fornisce tutto, dall’antipasto al dolce: verdure in quantità e pesce dettano le regole di piatti che viaggiano nella storia e che sposano i migliori principi della dieta mediterranea. E per chiudere il pasto in bellezza, mandorle, cioccolato e agrumi fanno il resto regalando dolci e prelibatezze che resteranno nel cuore. .P XYXXS MRREǽEXS HE ZMRM )SG WIXXI .KX I YR Docg (Cerasuolo di Vittoria, un rosso fruttato di straordinaria morbidezza).
Quando la tradizione diventa tendenza: le teste di moro %± ŅččåƋƋŅ ÚåĬĬ± Ƌų±ÚĜDŽĜŅĹå å ÚåĬĬű±ųƋĜčĜ±Ĺ±ƋŅ Ƌų±ÚĜDŽĜŅűĬå ĬŅϱĬå ± ƴåų± å ŞųŅŞųĜ± ŅŞåų± artistica di pregio e richiesta a livello internazionale. Le teste di moro realizzate in ceramica a Caltagirone, Sciacca e Santo Stefano di Camastra, con precise tecniche di cottura e smaltatura, che adornano case, giardini, davanzali e scale, portano la manifattura siciliana in tutto il mondo. All’origine c’è una drammatica storia d’amore e di gelosia. Un’antica leggenda narra che intorno all’anno 1100, quando la Sicilia era sotto la dominazione dei Mori, una ragazza che viveva a Palermo, nel quartiere Kalsa, venne notata da un Moro che se ne innamorò, da lei ricambiato. Quello che la ragazza non sapeva, però, era ÏĘå Ĭű±ĵ±ƋŅ ±ƴåƴ± čĜº ĵŅčĬĜå å ĀčĬĜ ĹåĬĬ± Ÿƚ± Ƌåųų± ÚűŅųĜčĜĹå å ÏĘå ŞųåŸƋŅ Ÿ±ųåÆÆå ƋŅųűƋŅ da loro. Quando lo scoprì, lo uccise nel sonno e gli tagliò la testa, che poi utilizzò come vaso per il basilico. La pianta crebbe rigogliosa e da allora per tradizione si cominciarono a costruire vasi a forma di teste. Oggi le teste di moro sono un souvenir acquistabile in tutta l’isola, da semplici oggetti per turisti a vere e proprie opere artigianali di alto valore artistico ed economico: reminder perfetto per gli ospiti Mice.
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Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference F
our Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center appartiene al gruppo Marriott International, tra le più grandi catene di alberghi di lusso al mondo, della quale condivide gli elevati standard qualitativi. Il suo punto forte è la vocazione RIPPƶSǺVMVI YRE ZEWXE KEQQE HM servizi dall’alto contenuto esperienziale. La straordinaria vista sul mare e la posizione strategica, lontana dal caos cittadino ma a pochi chilometri dal centro storico della città, rende il l’hotel una combinazione innoZEXMZE HM EǺEVM I HM TMEGIVI MQmersa nella bellezza autentica dei paesaggi del Sud Italia.
Per Mice, leisure e… bleisure Da molti anni la struttura è il punto di riferimento per i viagKM HƶEǺEVM MR MGMPME KVE^MI E YRƶSǺIVXE GLI SPXVI E WYKKIrire soluzioni congressuali ed espositive versatili, lascia ampio spazio al tempo libero. Le sue camere, 168 in totale e di informazione pubblicitaria
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Ospitalità di alto livello, ampio ventaglio di servizi, esperienze e professionalità: ecco i principali ingredienti per un cocktail al gusto Mice di sicuro successo grandi convention, presentazioni di nuovi prodotti, congressi medici, fashion show, cocktail party, eventi culturali, motor show e tanto altro ancora. Ciascun evento viene pianiǻGEXS GSR GYVE I EXXIR^MSRI RIP minimo dettaglio e con il massimo supporto per garantirne la riuscita: mille metri quadrati, 19 combinazioni di sale, ampi spazi anche all’aperto per cofJII FVIEO WXERHMRK FYǺIX ǻRS a settecento persone e cene HM KEPE ǻRS E GSQQIRWEli. Notevoli anche le possibilità di attività post congress: la TMWGMRE YRE ǻXRIWW VSSQ YR campo da tennis e i servizi di Arantia Rubra Mediterranean Wellness, oltre naturalmente alle proposte outdoor, tra cui il trekking sul vulcano Etna o le escursioni in barca.
Four Points by Sheraton Catania Hotel & Conference Center Via Antonello da Messina, 45 95021 Aci Castello (Ct) Tel. 095 7114111 Fax 095 271380 sales@fourpointscatania.com www.fourpointscatania.com
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Perché un evento in... Sicilia
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CDSHotels Terrasini Location esclusiva, esperienze all inclusive e servizi di altissimo livello fanno del resort siciliano un indirizzo privilegiato del Mice nazionale e internazionale, GSR MR TMÄ MP TVSJYQS HIP QEVI I HIPPE QEGGLME QIHMXIVVERIE
I
mmerso in un parco di ben IXXEVM GSR YPMZM GEGXYW ǻGLM d’india e una lussureggiante QEGGLME QIHMXIVVERIE WSspeso tra il profumo del mare e quello delle zagare: CDSHoXIPW 8IVVEWMRM ² MR KVEHS HM SǺVMre agli ospiti un’esperienza di rara bellezza sul Golfo di Castellammare. Il resort a quattro stelle è una delle più famose strutture ricettive di alto livello della Sicilia e punto di riferimento per la clientela italiana e straniera, sia leisure sia Mice. La sua posizione strategica permette di raggiungere facilmente e in breve tempo numerosi siti storici, naturalistici e culturali di elevato valore, oltre a essere comodamente accessibile dalla rete viaria e a TSGLM GLMPSQIXVM HEPPƶEIVSTSVto di Palermo. 9R GSQTPIWWS EPFIVKLMIVS I
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congressuale all inclusive, nel quale parte delle camere, le terrazze, le piscine, i ristoranti e i bar si inseriscono armonioWEQIRXI RIPPE WGSKPMIVE GLI digrada verso il mare, permetXIRHS GSW¶ YRE ZMWXE QS^^EǻEXS 3EXYVE VIPE\ I YRƶSǺIVXE GSRgressuale completa sono i plus GLI JERRS HM () -SXIPW 8IVrasini una location per eventi unica, a cui si aggiungono tanti servizi di livello superiore.
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soluzioni perfette per pranzi di lavoro informali, così come per eleganti cene di gala. .P VMWXSVERXI GIRXVEPI LE UYEXtro sale, di cui alcune con vista QEVI I SǺVI YRE GYGMRE MXEPMERE I MRXIVRE^MSREPI E FYǺIX Il Siciliano è immerso nel parco I TVSTSRI VMGIXXI XMTMGLI HIPPE VIKMSRI &TIVXS E GIRE SǺVI PE possibilità di gustare, in un’atQSWJIVE VEǽREXE I VMPEWWEXE PI EYXIRXMGLI WTIGMEPMXª HIPPE XVEdizione culinaria siciliana, dalle arancine e panelle alle busiate fatte a mano, dalle melanzane e dalle sarde preparate in tanti modi diversi ai cannoli. E poi ancora cassate e tantissime altre specialità. L’Oasi, con vista sul mare, è un VMWXSVERXI ZIKIXEVMERS I SǺVI antipasti, contorni, insalate, seGSRHM JVIHHM I WLS[ GSSOMRK HM primi piatti. 1E (ETERRYGGME MRǻRI ² PE informazione pubblicitaria
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Perché un evento in... Sicilia
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Costa degli Ulivi Hotels Un tris d’assi per strutture uniche in luoghi straordinari: sono, queste, le caratteristiche dei resort del gruppo palermitano, location di charme per eventi glamour
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a storia di Costa degli Ulivi Hotels dimostra come sia possibile fare impresa di ospitalità di alto livello in Sicilia. Fondato nel lontano 1957, il gruppo risponde a mission quali ambizione, innovazione, familiarità: sono queste le parole chiave che si celano in ciascuna struttura e attività, tutte “made in Palermo”. Il centralissimo Grand Hotel Piazza Borsa ha restituito a nuova vita il seicentesco convento dei padri Mercedari, di cui resta intatto il grande chiostro. La sapiente ristrutturazione di metà Ottocento, che trasformava il convento in sede della Borsa, LE EVVMGGLMXS PƶIHMǻGMS GSR PE grande sala delle Grida, oggi ristorante e spazio banchetti dell’albergo, e con la sala del Consiglio, oggi sala Ducrot, monumentale ambiente dedicato ai convegni. Le camere e suite, calde e luminose, presentano in gran parte terrazzini e balconi e arredi di elegante praticità uniti a comfort di livello superiore, mentre il ristorante Kemonia è un’esperienza gastronomica unica: grazie
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alla sua sontuosità, alla qualità della sua cucina e alla sua carta dei vini è il luogo ideale per QSQIRXM MQTSVXERXM I VEǽREXI cene di gala. L’hotel è anche la location perfetta per eleganti meeting e convegni, convention, eventi e show room: tutte le sale sono con luce naturale, dettaglio che rende unici questi luoghi ancora oggi ricchi di tradizione. Spazi eleganti, con EVVIHM EǺVIWGLM I EGGIWWSVM testimoni del Liberty siciliano. Ognuno di loro rappresenta una parte della storia della struttura, dalla sala Ducrot, con mobili importanti, alla più moderna Sala del Giardino d’InZIVRS GSR KVERHM ǻRIWXVI GLI WM EǺEGGMERS WYP VSWSRI HIPPE
chiesa di San Francesco. Ogni area congressuale presenta un forte carattere unito a tecnologie sempre all’avanguardia per eventi che riescono a conciliare classe e funzionalità. Per momenti di puro relax psicoǻWMGS PƶLSXIP HMWTSRI MRSPXVI HM una spa interna.
Tutto lo charme di Mondello Lo Splendid Hotel La Torre si trova invece nella località balneare di Mondello, poco distante da Palermo. Sorge su un promontorio roccioso a ridosso sul mare, sovrastato da una torre saracena, e regala un’impareggiabile vista dell’intera costa di Mondello e informazione pubblicitaria
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scelti per voi
Un po’ hotel, un po’ villaggio
della riserva di Capo Gallo. Le camere, 170 in tutto e di differenti tipologie, presentano GEVEXXIVMWXMGLI I FIRIǻX YRMGM in gran parte dispongono di XIVVE^^MRS S FEPGSRI I SǺVSRS un panorama suggestivo sul mare o sul parco dell’hotel. Il ristorante è un’esperienza di sapori in riva al mare in cui assaggiare, in terrazza, il meglio della gastronomia siciliana: un’attenta selezione di materie prime, la valorizzazione del prodotto locale e la riscoperta dei gusti tradizionali rappresentano i primi tre punti cardine della sua cucina. L’area meeting, con settecento metri quadrati di area congressuale con luce naturale e con buoinformazione pubblicitaria
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na parte delle sale congressi con vista mare, può ospitare da dieci a trecento persone, ed è dotata dei più attuali sistemi audiovisivi. Un moderno sistema di pareti mobili fonoEWWSVFIRXM VIRHI PI WYTIVǻGM adattabili a ogni esigenza del cliente. Una struttura perfetta per incontri di lavoro, riunioni e convegni in una location di alto livello con un panorama capace di impreziosire qualsiasi evento. La dotazione, per rilassanti momenti post congress, si arricchisce con una palestra, una grande piscina con acqua salata, piattaforme a mare, una piccola spiaggetta e ampi spazi all’aperto con prati e pinete.
.RǻRI PƶLSXIP 8SVVI 3SVQERRE sorge su un promontorio privato circondato da ulivi e pini secolari in un luogo, Altavilla Milicia, che regala profonde suggestioni. Le camere, 144 in hotel e 128 in villaggio, si affacciano sul mare e sono caratterizzate da uno stile semplice e contemporaneo unito a comfort superiori: molte di esse presentano anche un terrazzino privato. Il ristorante si presenta con una ricca scelta di piatti freschi e preparati con cura, per proposte che incontrano i gusti e le abitudini alimentari dei suoi ospiti, che possono pranzare e cenare all’aperto, in spazi coperti da eleganti vele e al riparo dal sole. All’interno si trova un centro congressi capace di SWTMXEVI HE XVI ǻRS E TIVsone. La sala principale, Carlo Magno, ha una capienza di ottocento posti a sedere; tutti gli spazi sono dotati di moderne pareti mobili insonorizzate e di attrezzature audio-video e regia sempre innovative e adatte E SKRM IWMKIR^E 3SR HE YPXMmo, il centro congressi dell’hoXIP 8SVVI 3SVQERRE WM EǺEGGME su un’ampia terrazza esterna vista mare adatta per organiz^EVI GSǺII FVIEO FYǺIX PYRGL o anche gala dinner in un ambiente esclusivo.
Costa degli Ulivi Hotels Via Cartari, 18 90133 Palermo Tel. 091 584601 direzione@costadegliulivihotels.it www.costadegliulivihotels.it
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Eventi
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Al Four Points by Sheraton Catania Hotel, accoglienza e professionalità convivono con arte, cultura, rispetto dell'ambiente e del territorio
Varcate la soglia della hall per perdervi fra le opere e le sculture della fON Art Gallery. Sorprendete lo chef mentre raccoglie nell'Horto i sapori che gusterete durante il vostro cocktail al mare. Lasciatevi semplicemente viziare con servizi come piscina, piattaforma mare, centro benessere, palestra e campo da tennis
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