INFORMANDO [SCENARI DI INFORMATION & DIGITAL TECHNOLOGIES]
DATI, INFORMAZIONI E CONOSCENZA Massimo Nannini* Viviamo nell’era dei Big Data della Digital Transformation. Un approccio corretto alle tecnologie dell’informazione è fondamentale. L’evoluzione dei sistemi informatici, dentro e fuori le aziende, non può prescindere dalla chiarezza delle definizioni a partire dai dati e delle metodologie preposte alla loro gestione. La definizione di Informatica tratta dal dizionario Garzanti della lingua italiana recita «scienza che studia l’informazione e, più specificamente, l’elaborazione dei dati e il loro trattamento automatico per mezzo di elaboratori elettronici». In primis abbiamo a che fare con una scienza e non con una tecnologia come erroneamente potremmo essere portati a pensare, visti i notevoli campi applicativi in cui l’informatica viene oggi utilizzata. L’informatica è dunque quella scienza che si occupa e studia l’informazione. È proprio sull’informazione e sulla sua successiva elaborazione mediante elaboratori automatici che si basa la scienza informatica e come diretta conseguenza la totalità delle applicazioni realizzate. Differenza tra dati, informazioni, conoscenza e saggezza Spesso sentiamo utilizzate le parole “dato” e “informazione” quali sinonimi quando in realtà non lo sono. A chi non è capitato all’interno di una azienda, in presenza di problemi legati all’infrastruttura informatica o problemi di sicurezza, di sentir dire che si è verificata una perdita di dati e/o di informazioni utilizzando le suddette parole in modo interscambiabile. In queste occasioni quello che si è andato a perdere realmente non sono dati bensì informazioni. 82
EDITORIALE DELFINO
I dati I dati possono essere considerati come una raccolta e la misura di osservazioni che nella loro forma base sono definiti attraverso simboli e caratteri diversi il cui significato diventa chiaro solo quando vengano collegati ad un specifico contesto. Quindi il dato è la descrizione di un determinato elemento in uno specifico istante di tempo, mentre l’informazione è il risultato dell’interazione del dato con il contesto di riferimento. Ecco dunque la spiegazione all’affermazione sopra. I dati rappresentano l’elemento da descrivere sulla base delle misurazioni su di esso effettuate e dunque non possono essere persi salvo non avere più a disposizione l’elemento stesso. Mentre l’organizzazione del dato e soprattutto l’interpretazione dello stesso mediante un contesto di riferimento creano l’informazione che può essere eventualmente perduta. La confusione tra i dati e le informazioni deriva dunque dal fatto che le informazioni sono fatte di dati ed inoltre i dati vengono spesso interpretati come fatti e pertanto considerarti alla pari delle informazioni. Le informazioni I dati che assumono un livello più strutturato quando vengono calati in un determinato contesto, organizzati, processati e debitamente aggregati si trasformano in informazione. Un banale esempio è la sequenza di caratteri 15062006 che scollegata da un ben determinato contesto non assume nessun significato. Se aggiungiamo però un contesto in cui si definisce che la sequenza rappresenti una data possiamo