TR Magazine Maggio 2023

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INTERVISTA: L’ecosistema per massimizzare l’efficienza dello store

Il circuito chiuso dell’R-PET di ILIP

COVER: Nel 2022 non si arresta la crescita dei pagamenti digitali

FOCUS: Il settore del packaging supporta le scelte green del consumatore

maggio 2023 magazine
RESOURCE RECYCLING CONSUMPTION ECODESIGN & PRODUCTION R-PET PACKAGING WASTE SORTING DISTRIBUTION RETAIL FILLING Ci r c u l a r E c o n o my

Ilip chiude il ciclo

Il circuito chiuso del R-PET di ILIP

Il Gruppo ILPA, di cui ILIP fa parte, ha integrato verticalmente la supply chain dell’R-PET e dispone di un impianto di riciclo all’avanguardia dove tratta con riciclo meccanico bottiglie e contenitori in PET da post consumo, per ottenere, secondo i canoni dell’economia circolare, materia prima seconda in forma di flakes per i propri prodotti.

ILIP e le società del Gruppo ILPA, con una capacità di riciclo di 60.000 tonnellate di PET riciclato annue, contribuiscono

• a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti che riciclano e di quelli che producono

• a raggiungere gli obiettivi di riciclo degli imballaggi in plastica italiani, operando nel loro territorio di elezione, l’EmiliaRomagna

• a realizzare gli obiettivi di economia circolare in Europa

T2T R-PET® di ILIP è l’acronimo di “tray to tray” in PET riciclato, di vassoi in R-PET prodotti riciclando vassoi in PET o R-PET post consumo. Si tratta della realizzazione dell’obiettivo del “closed loop”, ovvero del “ciclo chiuso”, non solo interno al Gruppo ILPA grazie all’integrazione verticale del riciclo, ma anche grazie al riciclo di imballaggi per alimenti in PET.

Tutti gli imballaggi in R-PET di ILIP sono prodotti, oltre che con bottiglie, anche con cestini e vassoi in PET riciclati.

R-PET L’approccio di ILIP

ILIP, fra i leader Europei nella produzione di imballaggi e trasformazione di plastica e bioplastica, contribuisce a migliorare la sostenibilità ambientale delle comunità in cui opera direttamente ed in cui è inserita.

QUI ED ORA.

Il tutto nel rispetto delle normative europee in materia di lavoro, salute, ambiente e tutela del consumatore. Solo evitando affermazioni unilaterali caratterizzate da quello che oggi si chiama «greenwashing», si possono avere concreti impatti positivi sull’ambiente e sulle comunità coinvolte direttamente. Per queste ragioni il nostro approccio si basa su dati e dichiarazioni verificate e verificabili ed è anche per questo che abbiamo iniziato a certificare con EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto) i nostri prodotti a partire dai modelli più venduti. Per ulteriori informazioni vedi www.environdec.com e cerca l’EPD di Ilip.

www.ilip.it

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maggio 2023

COVER: Nel 2022 non si arresta la crescita dei pagamenti digitali

INTERVISTA: L’ecosistema per massimizzare l’efficienza dello store

FOCUS: Il settore del packaging supporta le scelte green del consumatore

Film barriera pronti

per il riciclo ® CRYOVAC Brand

Recycle-Ready Barrier Display Film (Eco BDF)

Sealed Air Corporation oggi SEE®, ha ufficialmente cambiato il proprio marchio aziendale, compiendo un nuovo passo nel rinnovamento dell’Azienda. I marchi aziendali ormai iconici di Sealed Air si sono evoluti in SEE®, identificando un’Azienda orientata al mercato, al cliente e alle soluzioni di imballaggio che integrino automazione, digitale e sostenibilità, creando un valore significativo per i propri clienti.

Per quanto concerne la sostenibilità, in particolare, SEE® si impegna da tempo a progettare o promuovere la riciclabilità e il riutilizzo del 100% dei suoi materiali di imballaggio entro il 2025, oltre a perseguire l’obiettivo ancora più audace di raggiungere zero emissioni nette di carbonio nelle sue operazioni globali entro il 2040.

Di recente sono stati sviluppati imballaggi ad alte prestazioni, che mirano a ridurre l’impatto ambientale. In particolare sono stati introdotti due nuovi film barriera, pronti per il riciclo, per aiutare i produttori a migliorare la riciclabilità e ridurre l’utilizzo di plastica rispetto ai laminati spessi e ai materiali di termoformatura. Sono materiali molto versatili poichè compatibili con supporti monomateriale, in cartone, compostabili e riutilizzabili Possono essere utilizzati sia con vassoi di diverse dimensioni, sia senza vassoi. La gamma di materiali comprende Eco BDF20M, realizzato con materiali vergini al 100% e Eco rBDF20M, un film barriera contenente il 30% di Resine Circolari Certificate (CCR, Certified Circular Resins). Entrambi i film sono stati sviluppati e testati secondo i protocolli pubblicati dall’Association of Plastics Recyclers (APR) e queste pratiche sono in linea con quelle di Plastic Recyclers Europe (PRE). Ciò significa che i nuovi film possono essere riciclati in flussi di polietilene a bassa densità (LDPE).

www.sealedair.com/it

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Magazine del quotidiano online www.technoretail.it

maggio 2023

Direttore responsabile

Armando Brescia

Direttore editoriale

Fabio Massi

Responsabile di redazione

Maria Teresa Manuelli

Hanno collaborato

Tiziana Corti, Francesco Pinci.

Progetto grafico

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EDITORIALE

La spinta digitale del retail si estende su tutta la supply chain

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SHOPPING EXPERIENCE

Cresce il “buy now pay later” per gli acquisti di maggiore qualità

SUPPLY CHAIN

Nel 2022 non si arresta la crescita dei pagamenti digitali

COVER FOCUS

Il settore del packaging supporta le scelte green del consumatore

Logistica 4.0: Cls iMation sceglie la robotica di Magazino

PROTAGONISTI

Andrea Zocchi nominato nuovo ceo di Everli

CASE HISTORY

L’ecosistema per massimizzare l’efficienza dello store

INTERVISTA NEUROMARKETING

L’importanza della customer experience all’interno del negozio

Calzedonia Group: un customer journey più fluido grazie a Yext

LOYALTY

La customer service experience è essenziale per fidelizzare i clienti

VIDEO

Con l’app di Scandit la smart data capture è alla portata di tutti

SOLUZIONI PDV IMPRESE

Recla: con Sap S/4Hana per portare i salumi dell’Alto Adige nel mondo

Penny presenta tutte le sue novità nel mondo del digitale

Conad Nord Ovest inaugura il primo impianto di picking automatico dell’ortofrutta in Italia

SOMMARIO | TRM
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FABIO MASSI, DIRETTORE EDITORIALE

LA SPINTA DIGITALE DEL RETAIL SI ESTENDE SU TUTTA LA SUPPLY CHAIN

Nonostante le difficili condizioni economiche nazionali e internazionali, le aziende del settore del retail e i loro partner in tutta la supply chain non hanno interrotto la propria spinta innovativa e hanno continuato a investire nella trasformazione digitale, soprattutto in ottica di omnicanalità. Secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, infatti, lo scorso anno l’incidenza di questi investimenti sul fatturato aziendale è rimasta stabile rispetto al 2021 e pari al 2,5%. Con il pieno ritorno alla frequentazione dei negozi fisici da parte dei consumatori – mentre la penetrazione dell’e-commerce sul totale acquisti retail è rimasta inalterata (12%) – gli interventi messi in atto dalle aziende della grande distribuzione hanno riguardato soprattutto l’ottimizzazione di alcune attività nello store, come l’implementazione delle etichette smart (18% dei top retailer italiani) per gestire più facilmente e in tempo reale le variazioni di prezzo delle referenze sugli scaffali. Altre risorse sono state impiegate per rendere l’esperienza dei clienti più fluida e coinvolgente attraverso i chioschi digitali (28%) che favoriscono la conoscenza dei prodotti oppure con le soluzioni di digital signage (23%) per una comunicazione più efficace con chi frequenta il negozio. Con la rapida diffusione dei pagamenti digitali anche il punto cassa sta diventando sempre più tecnologico e il 33% dei retailer ha investito in soluzioni di mobile e contactless payment, mentre il 9% in sistemi di self checkout per snellire la fase di pagamento. Molte aziende hanno poi dedicato risorse economiche all’efficientamento delle operazioni lungo tutta la supply chain, soprattutto attraverso l’implementazione di sistemi in grado di effettuare previsioni più accurate della domanda (28%) e di soluzioni per incrementare le performance di magazzino e di tracciamento lungo tutta la filiera (16%). Senza dimenticare il packaging, il cui sviluppo tecnologico non si arresta e anzi si fa sempre più centrale per un consumo sostenibile.

EDITORIALE | TRM 3

Nel 2022 non si arresta la crescita dei pagamenti digitali di Fabio Massi

Con la spinta della pandemia e il boom degli acquisti online molti italiani hanno scoperto la comodità, la velocità e la sicurezza dei pagamenti digitali. Nel corso del 2022 – secondo l’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano – il transato derivante dai vari strumenti di pagamento digitale nel nostro Paese ha continuato a crescere a doppia cifra sfiorando i 400 miliardi di euro, un quantitativo pari al 40% dei consumi complessivi.

Circa 390 miliardi sono scaturiti da pagamenti basati su carte e wallet (+18% sul 2021) e 7 miliardi da transazioni che si appoggiano su conti correnti o conti di moneta elettronica non alimentati da carte. La crescita registrata dai digital payments lo scorso anno in Italia ha interessato tutte le tipologie, da quelle più tradizionali come le carte, i cui pagamenti contactless hanno raggiunto i 186 miliardi di euro (+45%), agli innovative payments che hanno superato abbondantemente i 20 miliardi (+107%). All’interno di quest’ultima categoria sono soprattutto le soluzioni mobile e wearable a contribuire maggiormente alla crescita per un totale transato di 16,3 miliardi di euro (+122%).

Da segnalare, per il secondo anno consecutivo, l’aumento dell’interesse da parte dei consumatori per il “buy now pay later” (Bnpl), metodo di pagamento che nel 2022 ha raggiunto i 2,3 miliardi di euro con una crescita del 253% sul 2021. Secondo una ricerca condotta lo scorso anno dall’Osservatorio Innovative Payments in collaborazione con Ipsos su un campione di 2mila consumatori, il 13% degli italiani ha dichiarato di aver già utilizzato il Bnpl per uno o più acquisti online o in store, mentre un intervistato su tre è intenzionato a servirsene per il futuro. Tra i dispositivi più utilizzati per i pagamenti digitali, lo smartphone si conferma il preferito dai consumatori grazie alla sua diffusione estremamente capillare e alle sue funzioni adatte sia a una user experience online sia in negozio, diventando di fatto l’anello di congiunzione tra il retail fisico e il digitale.

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Con il boom degli acquisti online molti italiani hanno scoperto la comodità, la velocità e la sicurezza dei pagamenti digitali.
POS LIKE A PRO WWW.PAXITALIA.COM
A920PRO

I digital payments mettono in contatto brand e consumatori di tutto il mondo

Dopo l’impulso della pandemia – secondo Pietro Candela, head of Europe business development di Alipay+ – il trend dei digital payments continua a crescere: «La ripresa del turismo cinese, la cui spesa è raddoppiata nel primo trimestre 2023, e la crescita dei pagamenti digitali nei mercati emergenti asiatici in generale sono segnali importanti anche per il Made in Italy, oltre che per il settore turistico. Negli ultimi anni abbiamo continuato a estendere la nostra mission in nuovi mercati: rendere più facile fare business, ovunque. Nel 2020 abbiamo introdotto Alipay+, una suite di soluzioni di pagamento digitale, marketing e servizi per i merchant, integrata all’interno di wallet, app bancarie e finanziarie, che consente di mettere in contatto i brand – grandi e piccoli, online e offline – con i consumatori di tutto il mondo. Attraverso una semplice e unica integrazione, le aziende possono offrire un’ampia gamma di metodi di pagamento, ma anche promozioni e servizi, raggiungendo così oltre un miliardo di consumatori e interagendo con loro attraverso l’app che loro stessi ritengono più familiare e affidabile».

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“Attraverso una semplice e unica integrazione, le aziende possono offrire un’ampia gamma di metodi di pagamento“.

I terminali SmartPos hanno una marcia in più

I pagamenti digitali hanno favorito l’adozione dei terminali SmartPos basati su tecnologia Android – commenta Andrea Zucchiatti, co-founder di Pax Italia – allo scopo di garantire la medesima user experience tra i pagamenti online e quelli in store: «In particolare, il 2022 è stato un anno importante perché ha registrato il definitivo sorpasso del turnover di questo tipo di terminali rispetto a quelli tradizionali, con il settore retail che si è adeguato adottando PinPad dotate di tecnologia Android come la nostra A35, la prima al mondo pensata per il multilane e progettata appositamente per rendere plug & play l’adozione di questa tecnologia nei segmenti retail e Gdo. Sebbene persista la richiesta di terminali legacy tra gli affezionati, parte integrante della nostra strategia è quella di puntare sempre all’innovazione con la vendita degli SmartPos. Uno dei prodotti di punta è il terminale A920Pro con le sue caratteristiche all’avanguardia, quali il processore più performante di tutto il nostro portfolio, il barcode reader per rendere più rapida la gestione dei pagamenti digitali alternativi e uno schermo da 5,5’’ ad alta risoluzione».

quelli in store“.

Due soluzioni per pagamenti self-service

Con il consolidamento dell’uso delle soluzioni di pagamento in ambito self-service, Pax Italia ha arricchito la sua offerta. «Abbiamo registrato una fortissima richiesta di terminali unattended all-in-one – spiega Andrea Zucchiatti – a cui abbiamo risposto con due device: IM20, semplice, robusto e ideale per soluzioni agili e, più recentemente, IM30 per progetti più evoluti e complessi. In particolare, quest’ultimo sarà il prodotto cardine per il 2023/2024, grazie alle sue caratteristiche complete è destinato a diventare il fulcro di svariati sistemi self-service, dall’EV charging al self checkout o integrato nelle vending machine più evolute».

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“I pagamenti digitali hanno favorito l’adozione dei terminali SmartPos basati su tecnologia Android allo scopo di garantire la medesima user experience tra i pagamenti online e

I dati sui pagamenti digitali in Italia nel 2022 – secondo Luca Giambartolomei, direttore commerciale di Cofidis – dimostrano che la crisi pandemica ha cambiato strutturalmente le abitudini dei consumatori: «Oggi questi mezzi sono considerati sempre più comodi, veloci e sicuri, portando il mercato a crescere a ritmi superiori rispetto a quelli pre-Covid e l’Italia è uno dei Paesi a maggior crescita nell’ultimo anno (+33,6%). Tra i servizi correlati al pagamento che stanno destando sempre più interesse tra i consumatori ci sono sicuramente quelli di dilazione al pagamento. Il 13% degli italiani ha dichiarato di avere già utilizzato questo tipo di servizio per uno o più acquisti online e/o in negozio, mentre il 33% è intenzionato a servirsene in futuro. Proprio per questo puntiamo a investire sempre di più su soluzioni innovative come PagoDil E-commerce, con l’ambizione di rivoluzionare l’esperienza d’acquisto proprio per lo shopping online: un servizio completo e personalizzabile che permette di rateizzare ticket di carrello più alti e con durate più lunghe, garantendo inoltre un +30% di conversion rate, un +35% di average order value e un +46% di Aov ai partner».

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Cresce l’interesse per i servizi di dilazione al pagamento
“La crisi pandemica ha cambiato strutturalmente le abitudini dei consumatori. Oggi questi mezzi sono considerati sempre più comodi, veloci e sicuri“.
Il primo quotidiano online sulla sostenibilità nel retail greenretail.news

Se lo smartphone diventa un Pos

Secondo Nicola Cassoli, direttore commerciale e marketing di Rch, il 2022 è stato per l’azienda un anno positivo grazie anche al lancio di un’interessante novità per il retail: «Rch Pay è il sistema di pagamento “tap on phone” che consente agli esercizi commerciali di accettare transazioni contactless sui differenti circuiti utilizzando il proprio smartphone come se fosse un Pos. Questa soluzione ha il grande vantaggio di non prevedere hardware aggiuntivi, né costi di attivazione o canoni mensili, basta utilizzare un semplice smartphone o tablet Android. Il valore aggiunto di Rch Pay è la possibilità di essere implementata su un numero illimitato di device assegnati agli operatori del punto vendita o del locale, connessi allo stesso punto cassa, snellendo così le procedure di pagamento che possono essere effettuate anche direttamente al tavolo o in mobilità, ad esempio per le consegne a domicilio. Inoltre, la tecnologia alla base di Rch Pay è conforme ai massimi standard di sicurezza richiesti ed è inoltre dotata della soluzione Pin on glass, per inserire il Pin sullo schermo del telefono in totale sicurezza».

E c’è anche la versione di Worldline

Worldline, leader mondiale nel settore dei pagamenti, ha recentemente lanciato sul mercato italiano Tap on Mobile, una soluzione che trasforma qualsiasi dispositivo Android in un terminale Pos. Basta scaricare l’app su uno smartphone o un tablet per elaborare velocemente i pagamenti tramite Nfc, senza la necessità di tastierini o hardware aggiuntivi. Tap on Mobile accetta carte di debito, carte di credito e anche pagamenti da smartphone, ideale per moltissime applicazioni, tra cui endless aisle, pop-up store, pagamenti alla consegna, vendite assistite e pagamenti al tavolo.

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“Rch Pay è il sistema di pagamento ‘tap on phone’ che consente agli esercizi commerciali di accettare transazioni contactless sui differenti circuiti utilizzando il proprio smartphone come se fosse un Pos“.

Il settore del packaging supporta le scelte green

del consumatore

In un contesto economico complicato come quello attuale, caratterizzato da una forte spinta inflazionistica, in cui sia l’industria sia i consumatori stanno mettendo in campo strategie di risparmio per ridurre costi e sprechi, il tema della sostenibilità continua a ricoprire un ruolo fondamentale. Secondo i risultati dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo curato da Nomisma, il rispetto dell’ambiente passa anche dalle scelte d’acquisto che prendono in considerazione le caratteristiche del packaging, un veicolo di valori e di informazioni diventato sempre più importante per il 92% degli intervistati. Nell’ultimo anno, infatti, il 65% delle famiglie italiane ha inserito nel proprio carrello uno o più prodotti con una confezione più sostenibile rispetto a quella di altri brand, mentre il 19% ha smesso di acquistare un determinato prodotto poiché il packaging non era ritenuto sostenibile.

Nell’ambito degli imballaggi alimentari le tre caratteristiche maggiormente ricercate dai consumatori sono assenza di overpacking (58%), completa riciclabilità (56%) e ridotto quantitativo di plastica (47%), mentre nelle bevande il cartone è il materiale percepito come più sostenibile (59%). L’etichetta dei prodotti ricopre un ruolo molto importante per il consumatore e tra le principali informazioni contenute che influenzano le sue scelte d’acquisto le modalità di riciclo della confezione (48%) è dietro solo all’origine delle materie prime (54%), mentre il 76% degli intervistati vorrebbe trovare sulle etichette delle immagini o dei punteggi che indichino il livello di sostenibilità dei prodotti alimentari e delle loro confezioni. Anche con un consumatore così informato ed esigente sui temi ambientali, ma al contempo alla ricerca di convenienza per il suo carrello della spesa, l’intera filiera del largo consumo è chiamata ad adeguare la sua offerta, con le aziende del settore del packaging che svolgono un ruolo di primo piano, proponendo imballaggi sempre più green, innovativi e performanti.

di Fabio Massi
Nell’ultimo anno, il 65% delle famiglie italiane ha inserito nel proprio carrello uno o più prodotti con una confezione più sostenibile rispetto a quella di altri brand.

L’utilizzo di packaging più ecosostenibili è ormai trasversale

Secondo Filippo Rossi, responsabile commerciale mercato domestico di Biopap, il continuo aumento dei prezzi e la difficoltà di reperimento delle materie prime ha sicuramente complicato la normale operatività degli operatori economici, a cui deve aggiungersi lo scoppio della guerra in Ucraina che ha aumentato l’incertezza: «Negli ultimi anni la tendenza delle aziende di utilizzare packaging meno impattante per l’ambiente è sempre stata in crescita e anche nel 2022, nonostante il quadro economico non facile, il trend è rimasto positivo. Inoltre, rileviamo che l’utilizzo di imballi più ecosostenibili è ormai trasversale: se in passato questo tipo di attenzione riguardava principalmente le aziende attente alle tematiche “green”, negli ultimi anni anche le imprese legate a packaging caratterizzati da materiali tradizionali si stanno rivolgendo a imballi meno impattanti per l’ambiente. La nostra azienda da sempre produce unicamente contenitori biodegradabili, compostabili e riciclabili a marchio Biopap, utilizzabili dal freezer a tutti i tipi di forno. Investiamo molto in ricerca e sviluppo per proporre ai nostri clienti soluzioni innovative».

Tante novità green e performanti

L’anno scorso l’azienda ha lanciato sul mercato un nuovo contenitore. «Biopap Map è biodegradabile e compostabile – spiega Filippo Rossi – resistente dalle basse alle alte temperature e idoneo al confezionamento in atmosfera modificata con film di chiusura anch’esso compostabile. Entro luglio di quest’anno inizieremo la produzione della linea di contenitori Biopap Hercules, sempre biodegradabile, compostabile, riciclabile e utilizzabile dalle basse alle alte temperature, con elevata rigidità perimetrale per resistere ai sistemi di confezionamento che richiedono robustezza al contenitore, come nel caso dell’utilizzo di film stretch, termoretraibili e Bdf».

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“Investiamo molto in ricerca e sviluppo per proporre ai nostri clienti soluzioni innovative“.

Il consumatore chiede packaging sicuri, antispreco e riciclabili

In ambito Gdo e retail – secondo Silvia Ortolani, direttrice commerciale di Esseoquattro – il 2022 ha registrato una maggiore predilezione del banco servito da parte del consumatore che, oltre a essere sensibile alle tematiche di igiene e sicurezza alimentare, è molto attento alla sostenibilità degli imballi: «Per questo chiede packaging sicuri, anti spreco e riciclabili, come il nostro salvafreschezza Ideabrill che è in grado di preservare le caratteristiche organolettiche di carne, affettati e formaggi più a lungo dei pack tradizionali. Tutti i packaging di questa linea sono riciclabili direttamente nella carta o separabili nei loro componenti principali, per agevolare la raccolta differenziata. Grande successo hanno riscosso i prodotti della nostra linea Olà, sacchetti e carte mono materiale realizzati in carta avana naturale antigrasso della cartiera Gascogne Papier, come il nostro Paniké Olà, che ha vinto il premio francese Snacking d’Or 2023, come il packaging monouso dell’anno: uno speciale sacchetto porta panino che consente di cuocere toast e panini sulla piastra elettrica e, utilizzato correttamente, evita la contaminazione incrociata dei cibi».

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“Il consumatore, oltre a essere sensibile alle tematiche di igiene e sicurezza alimentare, è molto attento alla sostenibilità degli imballi“.

Soluzioni sempre più calibrate per specifiche esigenze

Roberto Zanichelli, business development & marketing director di Ilip, afferma che nel 2022, per far fronte all’aumento di tutte le voci di costo, la sua azienda ha adottato diverse strategie: «Tra le altre iniziative, abbiamo differenziato la nostra proposta commerciale in nuovi mercati e prodotti a più alto valore aggiunto, oltre ad aver investito in tecnologie innovative e soluzioni digitali. Una delle principali tendenze del mercato europeo degli imballaggi per prodotti freschi è la crescente domanda di packaging sostenibili ed ecologici, realizzati con materiali riciclati e circolari. Tra gli imballaggi su cui abbiamo puntato molto nell’ultimo anno rientrano i prodotti Sprint, che nascono dal nostro costante impegno di offrire la nostra esperienza e professionalità per soluzioni innovative e sostenibili, sempre meno seriali e sempre più calibrate su specifiche esigenze, come EzySplit, ad esempio, il primo cestino ibrido in plastica riciclata e cartone per il confezionamento di frutta premium. Grazie al supporto in cartoncino che garantisce un’ottima consistenza, abbiamo potuto alleggerire la componente in plastica del 45%».

Tante soluzioni per ogni settore

Sono davvero tanti i settori coperti dall’offerta di Ilip. «La versione Bioactive di Life+, ad esempio – spiega Roberto Zanichelli – è una soluzione per prolungare la shelf life del prodotto confezionato, combattendo lo spreco alimentare. Per il comparto carne e alimenti freschi proponiamo due gamme di vassoi: SealMaster per il confezionamento in atmosfera modificata (Map) e WrapMaster specificamente per i sistemi di confezionamento con linee automatiche che utilizzano film estensibile o flow pack. Le due gamme offrono cinque formati di vassoi, ciascuno declinabile in diverse altezze, progettati secondo i principi dell’eco-design e riciclabili al 100%».

“Una delle principali tendenze del mercato europeo degli imballaggi per prodotti freschi è la crescente domanda di packaging sostenibili ed ecologici, realizzati con materiali riciclati e circolari“.
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Prosegue in Gdo l’inserimento di casse riutilizzabili e riciclabili

Il 2023 – commenta Monica Artosi, direttrice generale di Cpr System – è un anno di conferme e novità per la sua azienda: «Prosegue infatti a pieno ritmo il piano di inserimento della nuova cassa Redea in Gdo, in sostituzione delle tradizionali casse verdi. Tutte le insegne nostre associate hanno aderito a questo processo e oggi quelle che utilizzano Redea sono già circa il 50%. A conclusione del percorso di trasformazione, che dovrebbe concretizzarsi nel 2024, si arriverà alla sostituzione di 16 milioni di casse verdi e alla relativa rigranulazione e trasformazione in Redea. Nel 2022, nonostante le grandi difficoltà legate all’aumento dei costi logistici ed energetici in tutto il mercato europeo, per noi i numeri delle movimentazioni totali sono stati molto soddisfacenti: circa 167 milioni tra casse, pallet e minibins nell’ortofrutta, nel settore carni, nell’ittico e nella gastronomia, cifra che testimonia la solidità e la validità delle nostre scelte strategiche, da sempre a fianco della filiera produttiva e della distribuzione per raggiungere la massima efficienza economica, sociale e ambientale».

“Nel 2022 abbiamo movimentato 167 milioni tra casse, pallet e minibins, cifra che testimonia la solidità e la validità delle nostre scelte strategiche, da sempre a fianco della filiera produttiva e della distribuzione per raggiungere la massima efficienza economica, sociale e ambientale“.

Un nuovo mercato e un nuovo pallet da materie riciclate

Tra le novità più importanti di Cpr System c’è l’inserimento della cassa Redea in distribuzione nella ristorazione collettiva. «Si tratta di un progetto che porterà la nostra cassa nelle mense scolastiche, una grande novità che apre ulteriori sbocchi all’utilizzo di Redea in ottica di riduzione dei rifiuti e sostenibilità ambientale ed economica. Un’altra importante innovazione del 2023 è il nuovo pallet Noè, realizzato con materie prime seconde ottenute dal Tetra Pak e nato dalla partnership con Lucart, con cui abbiamo dato vita a Newpal, una società dedicata alla produzione di questo tipo di pallet, con sede a Gallo, in provincia di Ferrara».

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Verso packaging in grado di integrare automazione, digitale e sostenibilità

La sostenibilità rimane un punto cardine per Alessandro Beltrami, sales director Italy food packaging di Sealed Air, anche in un periodo di forti cambiamenti. «È notizia ufficiale di questi giorni il cambio del nostro marchio aziendale in See, che identifica oggi una realtà orientata al mercato, al cliente e alle soluzioni di packaging in grado di integrare automazione, digitale e sostenibilità. L’inflazione e l’aumento dei costi hanno avuto un grosso impatto sulla capacità di spesa dei consumatori, con l’industria che ha necessariamente dovuto allinearsi e la nostra strategia è stata quella di proporre soluzioni capaci di coniugare produttività, efficienza e costo totale di confezionamento, andando incontro non solo alle esigenze dei nostri clienti diretti, ma anche della Gdo. Per noi il tema della sostenibilità si traduce nello sviluppo di packaging ad alte prestazioni che mirano a ridurre l’impatto ambientale con materiali più leggeri, a efficientare i trasporti e ridurre le emissioni di carbonio grazie all’ottimizzazione delle dimensioni delle confezioni, a prolungare la shelf life e a diminuire gli sprechi alimentari».

Prodotti sempre più performanti

Sealed Air presenta molte soluzioni di packaging performanti e sostenibili. «I film Cryovac Bdf pronti per il riciclo – spiega Alessandro Beltrami – sono sviluppati e testati secondo i protocolli pubblicati da Plastic Recyclers Europe (Pre) e compatibili (o pronti per il riciclo) con il flusso di riciclo Ldpe4. La gamma di materiali Cryovac Darfresh è invece una soluzione di confezionamento sottovuoto con una migliorata riciclabilità, data dall’introduzione di un contenuto di Pet riciclato di almeno il 30%. Segnalo anche la gamma di sacchi Cryovac per il sottovuoto, che ha visto l’inserimento di formulazioni ancora più sottili e dalle ottime performance».

“See, identifica una realtà orientata al mercato, al cliente e alle soluzioni di packaging in grado di integrare automazione, digitale e sostenibilità“.
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Si lavora per offrire packaging a prova di futuro

Secondo Paolo Maggi, presidente di Tetra Pak South Europe, lo scorso anno per il settore del packaging l’attenzione alla sostenibilità si è confermata una direttrice imprescindibile, condivisa anche dai consumatori: «Una direttrice che porta con sé l’impegno per numerosi produttori di imballaggi ad aumentare l’impiego di materiali rinnovabili di provenienza certificata e responsabile per rispondere alle decisive sfide globali che riguardano l’impatto ambientale della catena del valore agroalimentare. A livello globale, la nostra azienda investe 400 milioni di euro all’anno per migliorare ulteriormente il profilo ambientale dei propri cartoni per bevande (rimozione dell’alluminio, riduzione della plastica vergine di origine fossile e incremento della quota di carta) che già oggi sono tra le soluzioni di imballaggio a più basse emissioni di carbonio, ma l’obiettivo, ormai prossimo, è quello di offrire packaging che possiamo definire “a prova di futuro”, realizzati per l’appunto interamente con materiali rinnovabili, riciclati e riciclabili e, ovviamente, in grado di continuare a garantire la qualità e la sicurezza alimentare di sempre».

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“L’obiettivo è quello di offrire packaging che possiamo definire “a prova di futuro”, realizzati interamente con materiali rinnovabili, riciclati e riciclabili e in grado di continuare a garantire la qualità e la sicurezza alimentare di sempre“.

L’ecosistema per massimizzare l’efficienza dello store

Con un portafoglio di soluzioni tecnologicamente evolute e interconnesse, Zebra Technologies realizza ecosistemi su misura per ottimizzare i flussi operativi del punto vendita.

Rendere l’attività più efficiente, migliorare l’esperienza d’acquisto dei consumatori e avere a disposizione dati in tempo reale sono vantaggi competitivi di grande valore che il retail può ottenere solo attraverso soluzioni avanzate. Ce ne parla Enzo Tumminaro, country manager di Zebra Technologies, azienda che offre un range completo di soluzioni hardware, software, robotiche, di machine vision e automatizzate interconnesse tra loro nel Modern Store Zebra.

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di Tiziana Corti

Qual è la mission di Zebra e quali valori la contraddistinguono?

Il nostro obiettivo è quello di consentire alle aziende di gestire e ottimizzare i propri flussi di lavoro attraverso un portafoglio di prodotti che include hardware, software, soluzioni robotiche, di machine vision, automazione e gestione del processo digitale. Abbiamo alle spalle oltre 50 anni di esperienza nelle soluzioni di scanning, tracciabilità e mobile computing. Grazie a un ecosistema di oltre 10mila partner attivi in 100 nazioni, siamo in grado di fornire soluzioni ad aziende di tutte le dimensioni, incluso l’80% delle imprese elencate tra le Fortune 500. Inoltre, Newsweek ha recentemente riconosciuto Zebra come uno dei luoghi di lavoro più amati e uno dei migliori ambienti professionali in termini di inclusività.

Quali sono i vantaggi di questo ecosistema per il retail?

Nel retail avere informazioni basate su dati in tempo reale è fondamentale. Le soluzioni Zebra permettono l’accesso a queste importanti informazioni consentendo ai propri clienti di agire in modo mirato come, dove e quando serve. È così possibile ottenere il massimo sfruttando i dati estrapolati in tempo reale per prendere decisioni utili e proficue. Le soluzioni Zebra sono progettate per funzionare in un ecosistema di piattaforme integrate, in grado non solo di comunicare tra di loro ma anche di evolversi in risposta alle esigenze contingenti. Nel concreto, permettono di connettere personale, risorse e dati, ottenere una maggiore visibilità sulle attività dell’azienda, velocizzare i processi lavorativi, operare con maggiore precisione e offrire un’esperienza sempre più positiva al cliente.

In cosa consiste il Modern Store di Zebra?

È il nostro framework innovativo, progettato per aiutare i retailer a superare le sfide più complesse nella gestione dei loro punti vendita. Supportato da servizi e partner globali, il Modern Store di Zebra permette ai retailer di coinvolgere al meglio i collaboratori, ottimizzare l’inventario e migliorare l’esperienza del consumatore. Progettato per supportare il successo a lungo termine del retail, si avvale di dispositivi mobili innovativi e funzionalità complementari tra cui la possibilità di comunicare e collaborare in modo avanzato e ottimizzare la gestione della forza lavoro.

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Più spazio alle Private Label

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Quali vantaggi competitivi permette di ottenere?

I vantaggi sono diversi. Il Modern Store Zebra permette infatti di ridurre il turnover dei dipendenti, raggiungere il completamento dell’attività nella quasi totalità dei casi, diminuire la spesa per la manodopera del punto vendita, ridurre il tasso di differenza di stock, raggiungere grande accuratezza di inventario, localizzare facilmente i prodotti nello store, contribuire a migliorare la soddisfazione del consumatore riducendo il tempo di attesa.

Offrite anche dei servizi post-vendita?

Certamente. Dopo aver acquistato i nostri prodotti, Zebra offre diversi servizi di manutenzione, che non prevedono semplicemente la garanzia o le riparazioni in caso di guasto, ma anni di ottimizzazioni costanti per proteggere gli investimenti dei clienti nella tecnologia. L’approccio non è lo stesso per tutti, ma esistono programmi personalizzati, a seconda delle esigenze e urgenze delle varie aziende.

23 INTERVISTA | TRM

L’importanza della customer experience all’interno del negozio

Il modo in cui un negozio viene percepito dai consumatori è fondamentale ai fini della vendita e del successo rispetto ai competitor.

Oggi i consumatori hanno molta più scelta rispetto ad alcuni decenni fa, hanno la possibilità di poter decidere il proprio acquisto tra una varietà di prodotti simili, o addirittura prodotti che svolgono la stessa funzione ma caratterizzati da brand diversi.

L’importanza del negozio per la vendita gioca un ruolo cruciale, e spesso non riguarda soltanto ciò che stiamo cercando ma anche la sensazione di sicurezza che proviamo nel luogo in cui stiamo effettuando l’acquisto. Per questo motivo, il modo in cui un negozio viene percepito dai consumatori coinvolge tutti i loro sensi, rendendo ogni elemento presente nell’ambiente importante per influenzare il comportamento d’acquisto.

Il primo negozio di Apple in Italia aprì a Roma nel 2007, per poi raggiungere più di 20 store in giro per l’Italia in città e zone strategiche; strategia ripresa da molti altri colossi americani.

Il negozio costituisce grande parte del brand, e ogni dettaglio come luce, suoni e odori sono considerati strumenti di marketing fondamentali in uno store, poiché, se usati correttamente, possono aiutare i clienti a sentirsi a loro agio e a orientarsi durante l’acquisto. In un’epoca in cui il commercio al dettaglio sta cambiando rapidamente, i venditori devono innovare continuamente per battere la concorrenza.

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di Francesco , Pinci

La qualità della luce è uno degli aspetti fondamentali che può attirare l’attenzione dei clienti, migliorando la risoluzione delle immagini presenti nel negozio. La scelta della giusta intensità, temperatura e angolo di illuminazione può anche creare un’atmosfera unica e invitare i clienti a rimanere più a lungo e a tornare in futuro.

Secondo le neuroscienze, circa il 50-80% degli acquisti non programmati sono influenzati da stimoli neuronali generati all’interno del punto vendita. Una ricerca condotta nel 2012 dal Point of Purchase Advertising International (Popai) – l’associazione internazionale che promuove la cultura del marketing nel retail – denominata “Shopper Engagement Study”, ha utilizzato la strumentazione per elettroencefalogramma (Eeg) con l’obiettivo di rilevare gli elementi più coinvolgenti durante l’attività di acquisto dei clienti. È emerso che un packaging innovativo con personalizzazioni grafiche attrae l’attenzione dei consumatori, così come la disposizione dei prodotti sugli scaffali, che rende più facile trovare ciò che si cerca. Inoltre, un minor sforzo mentale richiesto durante lo shopping rende l’esperienza più piacevole, insieme alla presenza di elementi che confermano la provenienza e la qualità dei prodotti.

Un altro caso famoso in termini di studio del comportamento dei consumatori è quello di McDonald’s, che ha utilizzato il neuromarketing per migliorare l’esperienza dei clienti nei propri ristoranti e aumentare le vendite. In particolare, il colosso americano del fast food ha utilizzato la tecnologia dell’eye tracking per monitorare il movimento degli occhi dei clienti mentre guardano il menu e per identificare le aree del menu che attirano maggiormente la loro attenzione.

McDonald’s ha anche utilizzato la tecnologia della risonanza magnetica funzionale (fMri) per studiare la risposta del cervello dei clienti alle immagini di cibo e alle esperienze di acquisto: l’insegna è stata in grado di identificare i fattori che influenzano le decisioni di acquisto dei clienti e utilizzare queste informazioni per migliorare la presentazione dei prodotti e il design degli ambienti nei propri ristoranti.

Inoltre, McDonald’s ha utilizzato la tecnologia di riconoscimento biometrico per monitorare la risposta fisica dei clienti alle esperienze di acquisto, come la sudorazione, la frequenza cardiaca e la respirazione. Questi dati sono stati utilizzati per identificare le esperienze più piacevoli e soddisfacenti per i clienti e per migliorare il design degli ambienti e dei prodotti nei propri ristoranti.

In generale, l’obiettivo di McDonald’s nell’utilizzo del neuromarketing è stato quello di migliorare l’esperienza dei clienti nei propri ristoranti e di aumentare le vendite attraverso l’ottimizzazione del design degli ambienti e dei prodotti, oltre all’utilizzo di tecniche di marketing più efficaci.

25 NEUROMARKETING | TRM

Scandit, leader nel settore della mobilità aziendale e nell’acquisizione dati, ha annunciato un’applicazione no-code in grado di trasformare istantaneamente smartphone e tablet iOS o Android in dispositivi sofisticati per la smart data capture, chiamata Scandit Express (già conosciuta con il nome di Keyboard Wedge).

Il processo tradizionale di scansione dei codici a barre – che consiste in un operatore che scansiona i codici uno per uno, utilizzando un apposito scanner – non si è evoluto in modo significativo da decenni. È inefficiente, dispendioso, soggetto a errori, lento nella scalabilità, disgiunto da altri processi e sistemi, e risulta essere monotono per i lavoratori.

È anche abbastanza comune per le aziende non utilizzare alcuna tecnologia per l’acquisizione dei dati; infatti, alcune di esse si affidano ancora ai vecchi metodi carta e penna o a un inserimento manuale. Quindi, riuscire a risolvere questo problema fondamentale legato alle modalità con le quali acquisiamo i dati, offre vantaggi aziendali di notevole portata.

Le applicazioni abilitate alla smart data capture dedicate alla scansione dei codici a barre e rese disponibili su smartphone o tablet possono far accelerare il workflow delle attività fino a 10 volte. Inoltre, la smart data capture utilizzata su dispositivi intelligenti costa in genere due terzi in meno rispetto agli scanner dedicati. Infine, velocizzano le task più monotone, consentendo ai lavoratori di concentrarsi su attività di maggior valore. Scandit Express è ideale per le aziende in cui i tempi di implementazione sono decisivi, le risorse a disposizione sono limitate o inesistenti o le applicazioni non possono essere facilmente modificate. Sfruttando dispositivi intelligenti di uso comune, più economici e scalabili, l’app affida le attività più noiose e ripetitive alla tecnologia, eliminando gli errori e velocizzando le attività di acquisizione dei dati, in modo che i lavoratori possano dedicare tempo prezioso ad altre attività di maggior valore.

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Con l’app di Scandit la smart data capture è alla portata di tutti

Recla: con Sap

S/4Hana per portare i salumi dell’Alto Adige nel mondo

Recla, azienda familiare leader nella produzione di salumi tipici del territorio e di alta qualità, in particolar modo lo speck Alto Adige Igp, ha scelto il passaggio da Sap Ecc a Sap S/4Hana per poter proseguire senza interruzioni un percorso di innovazione e trasformazione digitale verso nuovi obiettivi, tra cui una maggiore espansione internazionale.

Lo stabilimento produttivo di Recla è andato negli anni espandendosi, fino a estendersi oggi per oltre 50mila mq, con più di 330 collaboratori. L’azienda opera prevalentemente sul mercato italiano, ma esporta circa il 30% della produzione: tra i Paesi più importanti Germania, Austria, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Canada e Stati Uniti, mercato in cui Recla è stata la prima azienda al mondo a riuscire a esportare lo speck Alto Adige Igp. Lo sviluppo internazionale, insieme ai numerosi accordi commerciali con importanti partner della Gdo, dell’industria alimentare e delle grandi catene di ristorazione, hanno garantito a Recla una crescita del fatturato del 50% negli ultimi 15 anni.

Sono cinque i pilastri strategici che guidano le azioni dell’azienda nel rispetto dei diversi interlocutori: ambiente e risorse, clienti, dipendenti e società, prodotto, industria 4.0. Punto centrale che indirizza il business, la vision e i valori aziendali è l’attenzione a tutti gli ambiti di innovazione che permettono a Recla di poter migliorare in tutti i contesti organizzativi e produttivi. Ed è in questo scenario che si inserisce la scelta del passaggio a Sap S/4Hana.

«In un mondo dove la tecnologia evolve rapidamente – afferma Markus Gruber, chief financial officer di Recla – Sap S/4Hana pone le basi per lo sviluppo futuro della nostra azienda e ci permette di rimanere competitivi. Le funzionalità del nuovo sistema Sap ci offrono maggiore rapidità decisionale, grazie a un reporting in tempo reale, e una migliore accessibilità ai dati rispetto al passato».

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IMPRESE | TRM
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Cresce il “buy now pay later” per gli acquisti di maggiore qualità

Secondo un sondaggio condotto da Alma, la scale-up retail-tech a più rapida crescita in Europa nel settore dei pagamenti rateali, il 71% degli acquirenti italiani ha già sentito parlare dei metodi di pagamento rateali, e di questi il 32,2% utilizza abitualmente questa modalità di pagamento per compiere i suoi acquisti.

Dai risultati dell’indagine, realizzata insieme all’Istituto Piepoli con oltre mille interviste su un campione rappresentativo della popolazione italiana di uomini e donne dai 18 anni in su, emerge che la categoria “tecnologia” è la più popolare tra chi compra con metodi di pagamento rateali (56% degli acquisti totali), seguita da elettrodomestici (51%) e abbigliamento e calzature (14%). Sono, infatti, le categorie di prodotti con tagli di spesa più alti, dove la qualità assume un ruolo fondamentale, a essere al centro delle preferenze di chi sceglie il “buy now pay later”: il 75% degli intervistati dichiara di riuscire, in questo modo, ad accedere all’acquisto di prodotti migliori – più duraturi nel tempo, sostenibili e di qualità – mentre l’85% conferma di riuscire ad affrontare le spese in maniera più serena e di gestire meglio le proprie finanze.

«Il risultato di questo sondaggio conferma la bontà dell’idea che ha dato vita alla nostra azienda – commenta Riccardo Schiavotto, general manager Italia di Alma – ovvero creare un sistema di pagamento a rate che permetta alle persone non di consumare di più, ma di consumare meglio, facendo scelte d’acquisto di migliore qualità. “Buy better”, il claim di Alma, significa proprio questo: aiutare il consumatore ad acquistare il prodotto giusto, della qualità giusta, al momento giusto. La propensione verso acquisti di qualità è un’attitudine sempre più marcata anche nei più giovani, specialmente quando si tratta di acquistare accessori e capi d’abbigliamento, tra gli intervistati che utilizzano pagamenti rateali, il 65% è infatti di età compresa tra i 18 e i 34 anni».

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SHOPPING EXPERIENCE | TRM
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Logistica 4.0: Cls iMation sceglie la robotica di Magazino

Cls iMation amplia ulteriormente il suo portfolio di servizi logistici con le soluzioni di Magazino, azienda tedesca specializzata nello sviluppo di robot intelligenti in grado di supportare l’operatività in modo autonomo e sicuro.

Tra le soluzioni di punta spicca Soto, il robot autonomo appositamente sviluppato per la supply chain, dotato di sensori, telecamere 3D e il sistema operativo all’avanguardia Acros AI, che analizza l’ambiente circostante, risponde tempestivamente alle esigenze del contesto produttivo e apprende le procedure più indicate per portare a termine i task nella maniera più efficiente possibile grazie all’apprendimento sul campo.

Soto si integra perfettamente nella fabbrica 4.0 grazie a una configurazione flessibile e veloce che gli consente di affiancare il personale e le altre soluzioni dell’architettura preesistente nell’operatività quotidiana in totale sicurezza. La soluzione è in grado di prelevare, movimentare e depositare nello stesso tempo più cassette all’interno della catena produttiva. Completamente autonomo e a navigazione naturale, Soto può muoversi senza un’infrastruttura sottostante dedicata ed è capace di evitare ostacoli per portare a termine la missione di prelievo/deposito nelle varie isole della produzione.

Grazie alla pinza rotante, Soto consente di ruotare i supporti di 90° o 180° all’interno della macchina, in questo modo i contenitori pieni possono essere depositati su uno scaffale (ad esempio, sul lato lungo), mentre quelli vuoti possono essere prelevati dal lato corto. Inoltre, la soluzione è capace di movimentare in maniera ottimale supporti carico di varie dimensioni fino a 20 kg di peso e può gestire contemporaneamente più movimentazioni grazie a un sistema di pinze intelligenti in grado di spostare i contenitori disposti su posizioni e altezze differenti.

SUPPLY CHAIN | TRM
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Conad

Andrea Zocchi nominato nuovo ceo di Everli

Everli, il marketplace della spesa online, annuncia il nuovo ceo: Andrea Zocchi, il quale succederà a Federico Sargenti, che ha guidato l’azienda dal maggio 2016.

Andrea Zocchi, che vanta solide competenze sviluppate negli anni in ruoli di amministratore delegato e independent senior advisor, è direttore emerito di McKinsey & Company, una nomina ricevuta dopo 23 anni di esperienza nella multinazionale, in cui ha ricoperto il ruolo di direttore e di leader della Practice Largo Consumo per il Sud Europa. Nel corso della sua lunga carriera, che include anche un periodo alla direzione generale di Esselunga, ha fondato Digitail – società partecipata da Coop Alleanza 3.0 che ha creato e sviluppato EasyCoop, servizio di spesa online e consegna a domicilio dell’insegna – di cui è stato amministratore delegato fino agli inizi del 2021. Inoltre, è membro del consiglio di amministrazione del Gruppo Bauli e di GoVolt, startup italiana operante nell’ambito della logistica dell’ultimo miglio.

Nato a Torino nel 1960, Zocchi ha conseguito una laurea in ingegneria meccanica a indirizzo energetico al Politecnico di Milano, prendendo parte anche ad attività di ricerca all’Harvard University e al Mit. Nel corso degli anni ha poi continuamente aggiornato e diversificato la sua formazione grazie alla partecipazione a corsi executive presso alcune tra le più prestigiose business school europee, come il programma in finanza svolto all’Institut Européen d’Administration des Affaires (Insead) e quello in advanced marketing presso la Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano. Ancora attivo nel mondo della formazione, Andrea Zocchi è visiting professor all’Imt, Scuola di Alti Studi di Lucca dove insegna tecniche avanzate di problem solving ai dottorandi.

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PROTAGONISTI | TRM
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Calzedonia Group: un customer journey più fluido grazie a Yext

Calzedonia Group – che vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore del fashion retail e che comprende marchi come Calzedonia, Intimissimi, Tezenis, Falconeri, Intimissimi Uomo, Atelier Emé e la catena di rivenditori di vini italiani Signorvino – ha scelto la piattaforma Yext per rafforzare la strategia di acquisizione digitale dei suoi otto marchi e per incrementare il traffico sia online sia in negozio.

La portata globale di Yext ha consentito a Calzedonia Group – presente in 56 Paesi con oltre 5.300 punti vendita – di offrire un customer journey e un’esperienza senza pari in qualsiasi ambiente, sia fisico sia digitale e senza confini geografici. Per migliorare la visibilità online dei suoi punti vendita attraverso diverse piattaforme, come i motori di ricerca che spaziano da Google al motore di ricerca russo Yandex, ma anche attraverso spazi come Facebook, Instagram, Tripadvisor ecc., il gruppo italiano ha preso il controllo delle informazioni legate ai propri negozi con l’aiuto di Yext. La complementarità degli strumenti Listings e Reviews di Yext ha permesso di gestire meglio i dati relativi ai point of sale (orari di apertura, indirizzi, foto, servizi disponibili, recensioni ecc.), traendo al contempo insegnamenti strategici per migliorare i piani di attivazione commerciale a livello locale.

Con l’implementazione di Yext i team IT e marketing sono stati liberati dal laborioso aggiornamento manuale dei dati locali (orari di apertura, chiusura per lavori ecc.) che presentava rischi di distorsione e ritardo. Centralizzando la gestione i team del gruppo hanno raccolto la sfida di garantire l’affidabilità e il costante aggiornamento dei dati per tutti i negozi delle otto reti di retailer, su scala internazionale. Grazie alla dashboard di Yext basata su 158 piattaforme digitali, sono stati armonizzati e automatizzati ben 22.300 orari di apertura.

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CASE HISTORY | TRM

Secondo uno studio realizzato da Medallia, leader globale nelle soluzioni per la gestione dell’esperienza dei clienti e dei dipendenti, il 95% dei consumatori si aspetta che la customer service experience fornisca un aiuto per identificare una soluzione che soddisfi le loro esigenze e che venga loro dedicato un tempo adeguato a comprendere perché stanno contattando il servizio clienti.

Non è tutto, perché ben il 52% degli intervistati afferma che le esperienze non soddisfacenti con il customer care/contact center sono motivo per non consigliare un prodotto o un servizio e il 66% dichiara di prendere addirittura in considerazione di cambiare brand.

Il sondaggio di Medallia, intitolato “The New Customer Expectations for the Contact Center: Understanding the Key Factors Shaping the Customer Service Experience” e condotto su circa un migliaio di consumatori statunitensi che hanno interagito con un servizio clienti di un’azienda nei sei mesi precedenti, ha anche tracciato che tipo di supporto i consumatori si aspettano dall’organizzazione che contattano. Il 43% ritiene prioritario avere una risposta rapida, il 60% afferma di essere disposto a trascorrere al massimo 10 minuti sul sito web di un’azienda per trovare una risposta o la soluzione alle sue necessità prima di intraprendere un’altra azione. Il 53% degli intervistati, inoltre, considera 1-5 minuti un tempo ragionevole di attesa prima di essere messo in contatto con un operatore del contact center, il 34% è disponibile ad attendere fino a 15 minuti, ma non oltre, mentre il 66% ha confermato di preferire essere ricontattato piuttosto che rimanere in attesa.

La grande maggioranza dei consumatori desidera che i contact center li riconoscano e conoscano la loro storia. Nel dettaglio il 79% si aspetta che siano al corrente delle loro precedenti interazioni con l’help line e l’81% degli acquisti effettuati.

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32 LOYALTY | TRM
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Penny presenta tutte le sue novità nel mondo del digitale

Bruno Bianchini, strategic marketing director di Penny Italia, realtà del Gruppo Rewe che conta oggi 384mila dipendenti in 21 Paesi per oltre 84,8 miliardi euro di fatturato annuo, racconta ai microfoni di Technoretail tutte le soluzioni tecnologiche e digitali messe a punto dall’insegna: dalla carta fedeltà alla funzionalità di gamification dell’app aziendale, dalla digitalizzazione dei volantini al lancio del canale WhatsApp, fino al quick commerce.

Conad Nord Ovest inaugura il primo impianto di picking automatico

dell’ortofrutta in Italia

Dalle parole di Paolo Vadalà, direttore supply chain di Conad Nord Ovest, e di Luigi Panzetti, amministratore delegato di System Logistics, le caratteristiche della nuova struttura logistica completamente automatizzata di Montopoli Val d’Arno, in provincia di Pisa. Il nuovo impianto di picking automatico dedicato ai prodotti ortofrutticoli si sviluppa su un’area di oltre 6mila mq, con una superficie coperta di circa 55mila mq, di cui oggi 23mila sono refrigerati e 32mila destinati ai generi vari.

VIDEO | TRM 33
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