IL CANTIERE | in copertina
Mario Tedeschi, il protagonista dell’intervista di questo numero.
Come un pon t
…tra la progettazione e la realizzazione. Si definisce così Mario Tedeschi, capo giardiniere di Hortensia Garden Design. Ed è proprio così, da lui prende forma la gestione operativa di ogni lavoro. In una piacevole chiacchierata ci ha svelato le peculiarità del suo ruolo di Daniela Stasi TEMPO DI LETTU R A: 8 minuti
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N°029
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uando pensiamo a chi intervistare in queste pagine, che ormai da qualche tempo aprono ogni numero della nostra rivista, cerchiamo di scegliere giardiniere e giardinieri che possano rappresentare, ciascuno a modo loro, l’enorme e sfaccettato mondo del giardinaggio professionale – chi frequenta altri settori, non si rende conto di quanto sia vario l’universo dei professionisti del verde. Questa volta abbiamo optato per un capo giardiniere, ruolo interessante da indagare, e abbiamo fatto una piacevole e interessante chiacchierata con Mario Tedeschi dello studio milanese di progettazione e realizzazione giardini Hortensia Garden Design (www.hortensia. it). L’intervista – finalmente – è avvenuta in presenza, debitamente a distanza, seduti intorno a un tavolone. Mario, aria pacata e sorriso costante, ci ha raccontato quali sono le sue responsabilità nei confronti dei suoi collaboratori, dei clienti e dei progettisti, che contano su di lui per vedere
realizzate le loro idee. Un ponte, così si è definito, tra la progettazione e la realizzazione. Lasciamo la parola a lui. Come e perché hai deciso di diventare giardiniere? Nel lontano 1992 mi sono diplomato all’istituto tecnico agrario, scelto perché da sempre mi piaceva stare all’aperto e a contatto con gli animali. Dopo la maturità ho tentato altre strade, nel negozio di famiglia e frequentando diversi corsi per poter lavorare al computer. Ma il desiderio di avere a che fare con la natura era più forte, così ho cercato lavoro nel settore del verde, prima in un negozietto di piante e poi come giardiniere presso una grande azienda. Ho lavorato un solo giorno e me ne sono andato: non avendo dimestichezza con la pala, il piccone e la carriola, non ho calibrato bene le forze