SPECIAL EVOLVE LA NATURALE EVOLUZIONE DEI BASAMENTI REGOLABILI
Nuovi basamenti regolabili Special Evolve: funzionali, modulari e autolivellanti, adatti a qualsiasi tipo di pavimentazione sopraelevata da esterno.
Defined by the details of nature details
Stile, classe ed eleganza. Al
massimo livello.
Il fascino di un decking Ravaioli nella Torre Solaria a Milano
Ravaioli Legnami: soluzioni in legno per pavimenti e rivestimenti esterni. Un mondo di qualità e design naturale.
ravaiolilegnami.com
Ragionare (praticamente) sullo spazio
Da quale concetto siamo partiti per l’apertura di questo nuovo numero del magazine? Dalla definizione di spazio, quindi “il valore assoluto e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano una parte, e vi assumono una posizione, definita mediante le proprietà relazionali di carattere qualitativo, di vicinanza, lontananza, di grandezza, piccolezza, rese quantitative, già nell’antichità classica”. E il filo conduttore del progetto che presentiamo in copertina, realizzato da Progetto CMRe Progetto Design & Build, è proprio lo studio degli spazi, principalmente aperti in questo caso. Così, in una zona storica e prestigiosa di Milano, oltre 3.500 mq dialogano perfettamente con il palazzo appena ristrutturato e gli uffici di una delle società leader nelle produzioni e sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazioni di servizi IT. E di uno spazio cucito su misura ne abbiamo parlato a pagina 32 con Maurizio e Alessandra Nazzari, ragionando su uno dei materiali più cool del momento, la carta da parati. Ancora più valorizzata se realizzata in collaborazione con artisti e design, oltre che “interamente su misura e personalizzabile, come abiti sartoriali per le pareti”. E di nuove forme e spazi dell’abitare se ne è parlato alla decima edizione del Master Interior Design del Politecnico di Milano (pagina 75). Gli studenti hanno presentato sei diversi progetti sviluppati intorno al tema dell’identità, della flessibilità e della funzionalità, e così lo studio dei volumi, la selezione dei materiali e l’attenzione al dettaglio hanno definito nuove forme. Nuove forme in uno spazio con un approccio integrato che intreccia involucro, interni ed elementi di arredo, tra praticità e sostenibilità. Alla ricerca di rinnovate definizioni di spazio… Appunto.
Instagram: fra_sette floor_wall_network
L’archeologo del futuro
GUARDARE AVANTI, SENZA MAI DIMENTICARE IL PASSATO. TROVARE L’ISPIRAZIONE NELLE COSE IMPROBABILI, CONNETTENDO MONDI DIVERSI TRA LORO, PER INNOVARE
E CAMBIARE, SENZA DIMENTICARE LE PROPRIE RADICI
COLLOQUIO CON GIULIO CEPPI DI BENEDETTA MINOLITI
Creare connessioni improbabili, tra mondi diversi tra loro, essere curiosi, mettendo insieme ingredienti differen ti. Potremmo racchiudere così, molto brevemente, l’intervista con Giulio Ceppi, architetto, designer e fondatore di Total Tool Milano. Rispondendo con entusiasmo a tutte le domande, Giulio Cep pi è riuscito a trasmettere non solo la grande passione per il suo lavoro, ma anche il desiderio, e l’obiettivo, di guardare sempre avanti, verso il futuro, senza però dimenticare il passato. Ecco cosa ci ha raccontato.
Com’è nata la tua passione per il design?
In realtà io volevo fare l’archeologo subacqueo. Ad un certo punto però mi sono reso conto che l’archeologia guardava solo indietro, mentre io volevo guardare avanti. Oggi è
come se fossi un “archeologo del futuro”, perché per guardare al futuro devi sempre essere legato al passato. Il piacere del viaggiare nel tempo mi ha portato a questo lavoro, perché il progettista non si occupa solo dello spazio ma anche del tempo, soprattutto se vuoi lavorare con l’innovazione. Lavoro cercando sempre di connettere passato, presente e futuro.
Chi sono i tuoi “maestri”?
Io mi ritengo un po’ apocrifo, perché tra i miei maestri c’è Jacques-Yves Cousteau, grande esploratore degli oceani e progettista, primo a fare importanti documentari sul mare. Ho poi avuto due maestri “veri”: Ezio Manzini, da cui ho preso l’attenzione per i materiali e per l’ambiente e Antonio Petrillo, tra gli inventori del design primario.
E invece da cosa ti lasci ispirare?
Sono un onnivoro. Credo che l’ispirazione arrivi quando c’è una soglia di curiosità molto alta e ci si fanno tante domande. Soprattutto, bisogna creare connessioni improbabili. In questo mi ha sicuramente ispirato Bruno Munari, mio professore alla scuola politecnica di design, un maestro nel creare connessioni tra mondi che forse non si sarebbero parlati. Io, ad esempio, ho insegnato al Politecnico con persone che provenivano da mondi diversi, come Elio (Stefano “Elio” Belisari, frontman di Elio e le storie tese, ndr), con cui ho lavorato su sonorità e acustica degli oggetti. La curiosità e la consapevolezza sono le due fondamentali attività che deve coltivare un progettista per rimanere vivo e non diventare monotono.
Qual è invece il tuo modus operandi? È molto simile alla tecnica del collage, dove si uniscono frammenti, piccoli pezzi che attraggono l’attenzione. Mettendo poi insieme diversi ingredienti, come in cucina, capisci quali sono
quelli giusti, che ti servono per creare qualcosa di nuovo. Non credo nell’idea in assoluto, non vengono sotto la doccia. E poi, non servono a niente se non sei in grado di tradurle in realtà.
Com’è nata Totaltool?
Nasce nel 1999 come gruppo di lavoro interdisciplinare ed internazionale, dopo le mie esperienze negli anni ‘90 al Centro Ricerche Domus Academy e in Philiphs Design, entrambe realtà progettuali con queste caratteristiche ed ambizioni. Un gruppo di persone che sapessero far dialogare architettura, design, comunicazione e ricerca dentro un unico processo: allora era una forte intuizione, oggi credo siamo diventati per molti un modello di riferimento. Sono passati oltre 20 anni, ma non siamo cambiati, anche se siamo cresciuti e maturati.
C’è un progetto a cui sei particolarmente affezionato?
Questa è sempre una domanda difficile, come chiedere ad un padre se ha un figlio che ama più degli altri. Certamente abbiamo avuto clienti importanti con cui si sono instaurate relazioni lunghe nel tempo, fondamentali per fare innovazione vera, che ci hanno permesso di fare progetti belli e duraturi insieme. Con Autogrill, ad esempio, ho lavorato oltre 12 anni, arrivando poi a concepire Villoresi Est che, ancora oggi a 10 anni dalla realizzazione, credo sia un benchmark e un riferimento insuperato per la sua categoria, per caratteristiche di sostenibilità e di qualità dell’esperienza. È il locale più altovendente in Italia tra oltre 1000 punti vendita. Io poi collaboro anche con le scuole di Reggio Children, un’eccellenza assoluta nella pedagogia e lavorare per
l’infanzia e per le generazioni future con un partner eccezionale come loro mi dà grande gioia e soddisfazione.
Sul vostro sito si legge, nella sezione “mission”: “Per noi innovare è una missione”. Cosa significa?
Credo che in Totaltool non sia mai capitato di fare due progetti simili o di ripetere un tipo di commessa. Ci interessa esplorare, ricercare il nuovo e il “non noto”. Non si possono battere terre già note. Se fossimo un’imbarcazione saremmo una rompigiacchi o un ocean explorer, non una nave passeggeri. Probabilmente non è un caso che uno dei prossimi progetti sia proprio EARTH 300, un ocean explorer di 300 metri destinato a ospitare a bordo 300 persone tra scienziati, progettisti, artisti e ricercatori che collaborano sul tema del cambiamento climatico.
Nella realizzazione di un progetto, che ruolo hanno i materiali?
Primario, fondamentale. Anzi spesso per noi i materiali sono il progetto. Tra i nostri clienti ci sono aziende come 3M per le quali abbiamo lavorato sull’identità dei materiali e delle tecnologie di lavorazione, cercando nuovi mercati e trovando nuovi clienti. Questa è tra le commesse che amo di più, ritenendola più interessante rispetto al classico design del prodotto o dell’oggetto finito: un materiale è vivo, in trasformazione continua, alla ricerca di nuove soluzioni applicative.
In occasione dell’ultima Design Week avete presentato “VIVARIUM. The Educational Power of Bio-based Materials”, progetto che esplora il tema dei materiali bio-based come “ingredienti fondamentali per la scoperta e la crescita di progettualità delle nuove generazioni”. Parliamo nel dettaglio di questo progetto. Come dicevo conosco Reggio Children da oltre 25 anni e VI-
VARIUM vuole creare un approccio sperimentale e di ricerca sul tema dei materiali bio-based partendo dall’infanzia e da come i bambini possano percepire questo cambio epocale. La mostra all’Accademia di Brera è stato il primo passo di un percorso che include altri partner di prestigio internazionale e aziende leader, ma anche giovani start up. Lavorare con i bambini ci aiuta a volte a vedere le cose con occhi diversi e trovare nuove strade progettuali, soprattutto quando il tema è di natura culturale, non puramente tecnologica. Abbiamo identificato 4 grandi macrofamiglie, messe poi ironicamente in campane di vetro come nuova divinità da santificare nel nostro quotidiano. Questo per costruire un immaginario che i materiali bio-based ad oggi faticano a trovare.
Una delle quattro macrofamiglie di “VIVARIUM. The Educational Power of Bio-based Materials”
IL LEGNO CHE DISEGNA Parquet Tarsia Carbo
Yles
Il legno che permette di disegnare lo spazio e riformulare geometricamente il pavimento. Le sei finiture, unite alle 7 forme di Yles, danno vita a pattern che riscrivono le forme tradizionali del quadrato, del rettangolo e della tavola. Molteplici combinazioni per dare un nuovo significato alla materia, al parquet e alla luce che lo esalta.
an idea by Skema S.p.A.
design Arch. Franco Driusso
skema.eu
Alessandra Orengo, 24 anni, diplomata al liceo artistico, laurea triennale in progettazione artistica per l’impresa all’Accademia di Brera di Milano (2021) e Master in interior design al Politecnico di Milano (2023). Ha lavorato in diversi studi e insegna interior design e software rendering all’Accademia del lusso di Milano.
Nulla va lasciato al caso
L’ESTETICA NON BASTA QUANDO SI VUOLE PORTARE A TERMINE UN PROGETTO CHE SIA PERFETTO.
I MATERIALI RIMANGONO NEL TEMPO E, PROPRIO PER QUESTO, SONO ESSENZIALI E ALLA BASE DI TUTTO. A RACCONTARCELO È L’INTERIOR DESIGNER ALESSANDRA ORENGO
«Pavimenti e rivestimenti sono la base da cui partono i progetti, quindi sono importantissimi. Sono elementi che rimangono nel tempo, all’interno degli spazi, ed è fondamentale riuscire a progettarli e pensarli in modo corretto, in un’ottica che sia anche sostenibile. Non farlo potrebbe quasi essere considerato un errore progettuale. Questo perché i pavimenti e rivestimenti in generale danno identità estetica agli ambienti e possono influenzare la percezione che le persone hanno dello spazio. Ovviamente quando si progetta bisogna pensare, oltre all’estetica, anche alla praticità, alla durabilità e alla facilità di mantenimento. Nulla deve essere lasciato al caso, perché stiamo parlando di veri e propri elementi di design. Quando lavoro le mie ispirazioni sono varie, ma mi piace molto lasciarmi ispirare dalla natura per forme, colori e texture, e allo stesso modo dai viaggi, che mi danno la possibilità di scoprire anche tecniche nuove che poi potrò inserire nei miei progetti. Utilizzo poi moodboard e materialboard, che sono importantissime per creare il concept e capire cosa voglio raggiungere con il progetto. È la parte più importante del lavoro di progettazione, perché ti permette di avere un’idea chiara di cosa fare per capire poi come procedere con la parte più tecnica».
MARINA SUNSET - LUXURY PLEASURE
«Abbiamo progettato Spa e Penthouse del Marina Sunset - Luxury Pleasure, progetto di lusso con vista panoramica sui tramonti del golfo di Caorle. I materiali sono stati importanti perché volevamo che non facessero solo da sfondo, ma fossero anche veri e propri protagonisti degli spazi. Volendo sfruttare i colori del mare, essendo la Penthouse rivolta al’esterno, abbiamo scelto per pavimenti e pareti il microcemento, di una tonalità chiara che potesse essere “colorata” dal mare, dal sole e dai tramonti di Caorle. Inoltre, volevamo creare continuità non solo tra pavimenti e pareti, ma anche tra pavimento ed elementi d’arredo, tra i quali l’isola della cucina, i primi gradini della scale e le basi dei letti, utilizzando sempre il microcemento modellato a mano, con forme sinuose e morbide. Il progetto è quasi nato dai materiali, che hanno dato continuità agli spazi e si ritrovano anche all’interno della Spa dove, però, abbiamo progettato una parete in marmo come fosse quasi un gioiello nello spazio, cenno di preziosità a creare uno spazio elegante e lussuoso senza ostentazioni, con uno sguardo rivolto verso il mare e i suoi colori».
IL PROGETTO IN BREVE
Il progetto è stato realizzato in occasione del Master MID, in collaborazione con lo studio Simone Micheli. Progettisti: Alessandra Orengo, Alessia Nicastro, Anna Skoula, Elisa Pinna, Gianluca Travagliati
Un’idea di fiera vincente di Jacopo Fromelli
60 TECNOLOGIA
Rivoluzione… su grande formato di Benedetta Minoliti
62 NORMATIVE
Come valutare l’efficacia di un adesivo per incollaggio legno-legno? di Paolo Tirelli e Franco Bulian
66 SOLUZIONI
Il raffrescamento radiante: come e perché di Clara Peretti
Obiettivo innovazione continua di Benedetta Minoliti
“6x(2+1)”: Sei progetti per le nuove forme dell’abitare di Benedetta Minoliti
72 NUOVI MATERIALI Esigenze nuove, soluzioni innovative di Penelope Moran
RUBRICHE
9 EDITORIALE
XXX di Francesco Tozzi
10 UN CAFFÈ CON… L’archeologo del futuro di Benedetta Minoliti
14 NEW GENERATION Nulla va lasciato al caso di Benedetta Minoliti
52 SOSTENIBILITÀ
Un settore attento e dinamico di Jacopo Fromelli
54 INNOVAZIONE Addio, anidride carbonica di Jacopo Fromelli
Open space ad alti livelli
PROGETTO CMR E PROGETTO DESIGN & BUILD HANNO REALIZZATO IL PROGETTO PER LA NUOVA SEDE MILANESE DI TECHEDGE, SOCIETÀ
LEADER NELLA PRODUZIONE E SVILUPPO DI TECNOLOGIE SOFTWARE E PRESTAZIONI DI SERVIZI IT, DOVE I GRANDI PROTAGONISTI SONO GLI
Una zona storica e prestigiosa di Milano, oltre 3500 mq che dialogano perfettamente con il palazzo appena ristrutturato, in cui si suddividono su ben 5 piani, e una società leader nelle produzione e sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazioni di servizi IT. Si potrebbe riassumere così il lavoro realizzato da Progetto CMR e Progetto Design & Build per la nuova sede di Techedge. Il progetto ha preso il via con le fasi di brief con il cliente, indispensabili per capirne necessità e reali esigenze, oltre che le aspettative di Techedge sul risultato finale. Così, grazie a interviste e focus group è stato possibile raccogliere dati e capire le esigenze del cliente per costruire un workspace che rispondesse a tutti i desiderata di Techedge. Partendo dalla scelta estetica, si è partiti da una base di tipo industriale, perfetta per gli spazi del palazzo, ampi e alti, che caratterizzano ognuno dei cinque piani, bilanciata con l’utilizzo di materiali naturali. Un’armonia nei toni caldi e freddi, chiari e scuri, che si mescolano perfettamente negli ambienti di lavoro dell’azienda. Nelle aree più open sono stati utilizzati divisori progettati ad hoc dai profili
L’ambiente è caratterizzato dall’armonia tra toni caldi e freddi, chiari e scuri
MASSIMILIANO NOTARBARTOLO racconta il progetto realizzato per Techedge
«Come può il posto di lavoro adattarsi alle mutevoli esigenze future dei tuoi dipendenti? È la domanda che ci siamo posti e che ha guidato la realizzazione della nuova sede di Techedge, società all’avanguardia per innovazione digitale. Il design flessibile consente alle persone di scegliere come e dove lavorare e gli ampi spazi che si articolano per tutto il layout favoriscono l’interazione, la collaborazione e la comunicazione. Con i nuovi uffici di Techedge abbiamo creato un luogo di lavoro orientato all’innovazione, capace di riaffermare i valori fondamentali del brand e al contempo accogliente, per un’esperienza di ospitalità di alto livello»
metallici neri, distribuiti negli spazi con la duplice funzione di dividere gli ambienti senza però chiuderli e isolarli acusticamente. Come detto, a farla da padrone negli uffici milanesi di Techedge è l’armonia dei materiali, ma anche dei colori. Le tonalità della brand identity aziendale, i blu più freddi e il verde, grande protagonista in questo progetto, si accompagnano alle tonalità più calde dell’ocra e dell’arancione, andando così a creare una combinazione di colori complementare e che restituisce quella sensazione di accoglienza degli spazi moderni e confortevoli.
Oltre ai colori e ai materiali, a giocare un ruolo fondamentale nella costruzione è la sapiente articolazione degli spazi, dove tutto è aperto, ma percettibilmente ben definito. Il risultato è così una composizione di aree diverse, ma allo stesso tempo estremamente flessibili, dove le aree operative, dalle sale meeting agli spazi one to one, vengono affiancate dalle aree lounge, appartate ma sempre in ottica open space, complete di arredi imbottiti e confortevoli. Questa impostazione degli spazi fa sì che ogni ambiente possa essere utilizzato in più modalità. Un esempio perfetto è l’auditorium, al piano interrato, riconfigurabile come sala per la formazione o come spazio co-working, con arredi scelti ad hoc come i tavoli bianchi, che possono essere utilizzati anche come lavagne su cui poter scrivere. Grazie a questa visione degli spazi, il nuovo ufficio di Techedge è studiato per essere al servizio delle esigenze delle persone che fruiscono degli ambienti quotidiana-
Gioca un ruolo fondamentale l’articolazione degli spazi, dove tutto è aperto, ma allo stesso tempo ben definito
IN BREVE
• Realizzazione: Nuova sede milanese Techedge
• Superficie totale di intervento: Oltre 3500 mq
• Luogo: Milano
• Progetto:Progetto CMR e Progetto Design & Build
mente. Un luogo, quindi, dove è lo spazio a mettersi al servizio di chi lo vive, con fluidità e arredi pensati per essere sfruttati in diversi modi, e non il contrario.
I MATERIALI SONO GRANDI PROTAGONISTI DEL PROGETTO
Nel realizzare la nuova sede di Techedge anche la scelta dei materiali ha avuto un ruolo fondamentale. Per le pareti divisorie è stato utilizzato un tessuto fonoassorbente CAIMI montato su
una struttura di acciaio zincato verniciato nero, per un’estetica industriale ma allo stesso tempo pulita. Per coerenza con lo stile scelto per gli ambienti, il pavimento è stato realizzato con PVC con una texture effetto cemento. Protagonista indiscusso dei vari ambienti è anche il legno. Per i phone booth è stato ricoperto da tessuto fonoassorbente CAIMI, così come nell’area beak e nell’auditorium, dove le pareti e le armadiature della cucina sono caratterizzate da un rivestimento fonoassorbente microfonato.
L’IMPORTANZA DELLA LUCE
Progetto CMR e Progetto Design & Build per il nuovo ufficio Techedge hanno tenuto in conto anche un aspetto molto importante: la luce. L’intero ambiente è progettato affinché si possa sfruttare al meglio la luce naturale che filtra da grandi vetrati che affacciano su terrazzi arredati e cablati per essere utilizzati durante la bella stagione. Lo spazio in cui tutto questo è più evidente è lo Shed del piano terra. Si tratta di un grande piano a doppia altezza affacciato sul cortile interno che presenta ampie vetrate. Questo spazio, decisamente luminoso, è completo di zone comfort, un’area break molto grande e attrezzata e ampi spazi meeting. Anche in quest’area non poteva mancare una grandissima attenzione a colori e materiali utilizzati, scegliendo l’alternanza già presente negli altri ambienti di colori caldi e freddi e di elementi in stile industrial.
Negli uffici milanesi di Techedge a farla da padrone è l’armonia dei materiali e dei colori, con le tonalità della brand identity aziendale, blu e verde, accostate a colori più caldi, come ocra e arancione.
Due volti complementari
I PAVIMENTI IN LAMINATO A SPINA
DI PESCE DELLA COLLEZIONE
CHATEAU DI BERRYALLOC SONO
PROTAGONISTI DI UNA CASA PRIVATA
SU DUE LIVELLI. LUCE E ARMONIA
DIVENTANO ELEMENTI
FONDAMENTALI DELLA ZONA
GIORNO E NOTTE
DI BENEDETTA MINOLITI
La Collezione Chateau di BerryAlloc è protagonista di una casa privata dalle ampie metrature, disposta su due livelli. In particolare, la scelta è ricaduta su due colorazioni: Textas Light Natural, per la zona giorno, e Chestnut White, per la zona notte. Così, la casa si anima grazie a due volti e due stili con una decisa predilezione per resistenza e durata.
TEXAS LIGHT NATURAL:
CALORE E LUCE PER LA ZONA GIORNO
Arredi minimal, colori caldi e il pavimento in laminato a spina di pesce Texas Light Natural, che riesce a generare un movimento tridimensionale dello spazio, sono i grandi protagonisti della zona giorno di questa casa su due livelli. Una scelta calda, per il pavimento, che espande l’esplosione di luce favorita dalla portata vetrata, accesso esclusivo per i raggi del sole che riscaldano l’ambiente living. Così, la soluzione in laminato BerryAlloc diventa la scelta ideale per chi ama la bellezza e il calore del legno, ma allo stesso tempo necessita di una maggiore praticità e resistenza.
ZONA NOTTE: ARMONIA E SENSO DI PACE
CON CHESTNUT WHITE
Per la zona notte, invece, la scelta è ricaduta su Chestnut White per risaltare le colorazioni antracite delle pareti e la canna di fucile scelta per gli arredi. I toni del grigio scuro dei complementi
IL PROGETTO IN BREVE:
• Realizzazione: Casa privata su due livelli
• Materiali utilizzati: Texas Light Natural, Chestnut White (laminati a spina di pesce) - Collezione Chateau
Il gioco cromatico nella zona della camera principale favorisce armonia, senso di pace e relax all’ambiente
si amalgamano così alla perfezione con il sottotono chiaro della pavimentazione, un bianco che porta con sé sfumature di giallo. Non è un caso che proprio Chestnut White sia stata scelta per la zona della camera principale, cosicché il gioco cromatico favorisca armonia, senso di pace e di relax. Dal punto di vista architettonico, invece, le doghe installate a spina di pesce ampliano la percezione spaziale e interpretano al meglio il dialogo con la luce naturale che fa da fil rouge a tutto il progetto.
CHATEAU DI BERRY ALLOC NEL DETTAGLIO
I 15 decori a effetto legno naturale e le doghe uniche, piccole e strette della collezione Chateau sono resistenti ai graffi e all’u-
sura, silenziosi al calpestio, facili da pulire e semplici da installare, oltre che belli e scenografici come un vero parquet. Inoltre, sono perfetti per ricreare l’effetto a spina di pesce del parquet, com’è stato nel caso del progetto della casa privata. I listelli di piccole dimensioni (504 x 84 x 8 mm) nelle diverse finiture sono liberamente combinabili tra loro. Il formato ridotto, oltre alla classica spina italiana, è perfetto di creare molteplici disegni di posa, come lo schema a tolda di nave o l’effetto quadrotta. Infine, i laminati della collezione Chateau raggiungono la classe di resistenza 32/AC4 e sono ideali non solo per un utilizzo residenziale intensivo, ma anche per spazi commerciali soggetti a traffico medio e intenso.
La collezione Chateau è resistente ai graffi, all’usura, è facile da pulire, silenziosa al calpestio e semplice da installare
Continuità degli spazi
UN ATTICO MODERNO DI 260 METRI QUADRI NEL CUORE DI PADOVA È STATO RISTRUTTURATO UTILIZZANDO, PER IL RIVESTIMENTO DECORATIVO, MICRO VELVET DI ISOPLAM, NUOVA VERSIONE DI MICROVERLAY CHE UNISCE UN EFFETTO VELLUTATO E MARMOREO CON LA VERSATILITÀ DEL CALCESTRUZZO
DI BENEDETTA MINOLITI
Armonia e linearità tra gli elementi orizzontali e verticali. È questo il punto da cui è partito il progetto di restauro di un attico moderno di 260 metri quadri nel centro storico di Padova. Grande protagonista di questa ristrutturazione, per quanto riguarda la scelta del rivestimento decorativo, è Micro Velvet di Isoplam. Il prodotto è una nuova versione di Microverlay che unisce, in soli 3 mm di spessore, un effetto vellutato e marmoreo con la resistenza e l’estrema versatilità del calcestruzzo. L’attico, situato al quarto e quinto piano di un palazzo storico
Il cliente ha richiesto di sostituire il pavimento in doghe di legno esistente, mantenendo però il calore degli ambienti
composto da quindici unità abitative, è caratterizzato dagli ambienti disposti su due livelli. Al piano inferiore troviamo la cucina, il salotto e un ampio terrazzo con vista sulle vie del centro, mentre al piano superiore sono presenti due camere da letto, due bagni e uno studio. Unico vincolo nel progetto: il mantenimento di infissi e porte. Per quanto riguarda il pavimento, invece, il desiderio espresso è stato quello di sostituire il pavimento in doghe di legno esistente, mantenendo però il calore dell’ambiente. Per questo motivo è stato scelto Mico Velvet di Isoplam, caratterizzato anche da una superficie con movimenti non uniformi che lo rendono leggermente antiscivolo e allo stesso tempo liscio e piacevole al tatto.
IL PROGETTO IN BREVE
• Realizzazione: Appartamento privato
• Anno di ultimazione lavori: 2022
• Luogo: Padova (PD)
• Superfici interne: Isoplam, Micro Velvet per il salotto, i gradini di accesso al terrazzo e i complementi d’arredo, colore Turtledove, finitura opaca
MICRO VELVET: LA SOLUZIONE PIÙ ADATTA
Sono diversi i motivi, oltre a quelli già citati, per cui Micro Velvet di Isoplam si è rivelato la scelta giusta per la ristrutturazione dell’attico nel cuore di Padova. Infatti, il rivestimento è caratterizzato da ottime doti di aderenza su qualsiasi tipo di supporto o materiale, dal cartongesso al marmo, dalle piastrelle alla plastica, fino al vetro. Inoltre, il basso spessore e la possibilità di essere applicato facilmente sulla superficie preesistente lo hanno incoronato come soluzione ideale non solo per il pavimento del soggiorno, la colonna presente in salotto e i gradini che portano al terrazzo, ma anche per rivestire mobili e complementi d’arredo. Questo perché Micro Velvet consente di realizzare delle texture in verti-
Micro Velvet si è rivelato al scelta giusta per l’attico padovano, grazie alla sua superficie con movimenti non uniformi che lo rendono leggermente antiscivolo, ma allo stesso tempo liscio al tatto
cale portando il cemento nella terza dimensione, grazie alla sua flessibilità e agli speciali attrezzi decorativi Isoplam. Per il progetto di ristrutturazione padovano è stato scelto come predominante il color tortora, dato dalla nuance Turtledove di Micro Velvet, che riesce a creare un’estensione cromatica che rilassa lo sguardo ed esalta “ogni possibile accezione della parola ‘casa’”. Sempre in termini di continuità, Micro Velvet assicura superfici esenti da fughe o giunzioni di dilatazione, così da facilitare la pulizia e rendere vivibile ogni centimetro di spazio. Inoltre, grazie alla sua idrorepellenza può essere applicato in situazioni a contatto con l’acqua, come ad esempio box doccia, piani di lavoro e top cucina.
CEMENTO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Micro Velvet di Isoplam è un prodotto dalle innumerevoli caratteristiche, adatto per contesti sia interni che esterni, pubblici e privati, ed è anche a basso impatto ambientale. Infatti, è formulato in base acqua ed esente da formaldeide. Un’ottima soluzione con cui conciliare design e assenza di emissioni pericolose per le persone e l’ambiente.
Per il progetto è stato scelto come colore predominante il tortora, dato dalla nuance Turtledove, che riesce a creare un’estensione cromatica che rilassa lo sguardo
Il
design
italiano
ha un cuore sostenibile: i pannelli truciolari.
L’industria italiana del mobile costruisce la sua eccellenza su pannelli truciolari 100% sostenibili.
Trasformando ogni anno 4 milioni di tonnellate di legno a fine vita in prodotti di alta qualità, i produttori italiani di pannelli truciolari sono un esempio virtuoso di economia circolare. I pannelli, realizzati con il 100% di legno di riciclo, concorrono alla creazione di elementi di arredo completamente sostenibili che tutto il mondo ci invidia.
MAURIZIO E ALESSANDRA NAZZARI, PADRE E FIGLIA, HANNO DATO VITA AD UN’AZIENDA CHE GUARDA OLTRE IL SEMPLICE CATALOGO, PROPONENDO COLLEZIONI DI CARTE DA PARATI
PERSONALIZZABILI, DOVE I GRANDI PROTAGONISTI SONO SEMPRE GLI ARTISTI E I CLIENTI FINALI
Cucito su misura
Ispirazioni, creatività, colori. Ambientha nasce da tutto questo, proponendo rivestimenti e carte da parati e di design realizzate interamente su misura e personalizzabili, come abiti sartoriali per le pareti. In occasione del Salone del Mobile di Milano, l’azienda ha presentato al Fuorisalone la nuova collezione COLPO DI SCENA - Unpredictable Wallpaper Collection 2023, realizzata da artisti e designer che hanno dato vita a grafiche fuori dagli schemi e totalmente libere. Dopo l’open house organizzato a maggio, abbiamo incontrato virtualmente Maurizio e Alessandra Nazzari per farci raccontare qualcosa di più su Ambientha e sulla collaborazione con Canon.
Qual è la storia di Ambientha? Com’è lavorare a stretto contatto? Mi sembrate molto affiatati, c’è una bella sinergia.
Alessandra: L’azienda è nata da un’intuizione di mio padre, che ha deciso di provare a percorrere strade nuove sviluppando e
creando un progetto all’interno di Cip, azienda di stampa digitale di Laura Garoglio, mia madre. L’idea era quella di dare vita ad un nuovo progetto che sfruttasse e sviluppasse le competenze della sua azienda, nata nel 1966, indirizzando il lavoro dalla comunicazione per eventi al settore dell’interior design. In quel momento io avevo finito da qualche anno gli studi, mi trovavo a Londra per un’altra esperienza, e la domanda è stata: creiamo insieme questo progetto? Così abbiamo deciso di portare avanti l’idea insieme.
E com’è nata la collaborazione con Canon?
Maurizio: Per caso, in realtà abbiamo chiesto al nostro fornitore se fosse possibile provare a instaurare una collaborazione e ha fatto da tramite. Il primo contatto è avvenuto con Enrico (Restani, ndr) che è venuto a trovarci in azienda, e poi siamo andati noi da loro e ci siamo trovati bene sia dal punto di vista professionale che umano.
Alla vostra collezione COLPO DI SCENAUnpredictable Wallpaper Collection 2023 hanno partecipato tantissimi artisti provenienti dai mondi più diversi. Quanta libertà gli lasciate e quanta, invece, loro ne lasciano a voi nel modificare le loro opere?
A: Quando facciamo interventi importanti mettiamo sempre al corrente gli artisti di quali saranno le modifiche apportate alle loro opere. Nel lavoro più di “routine”, invece, abbiamo più libertà d’azione, che è anche prevista dal tipo di accordo che stipuliamo con loro. Chiediamo sempre di avere formati e file che ci permettano di intervenire a livello grafico in totale libertà per soddisfare le esigenze dei clienti.
M: Loro hanno sicuramente molto libertà di interpretazione. Per noi l’inspiration book è fondamentale, perché è lì che sono
raccolti gli studi dei trend, ma anche tantissime ispirazioni. Il nostro è più un lavoro di supporto, dove consigliamo e diamo suggerimenti, ad esempio, sugli aspetti cromatici, ma non siamo più di tanto invadenti.
Immagino che così sì instauri anche un ottimo rapporto con gli artisti.
A: Assolutamente. Noi riusciamo a creare rapporti direttamente, essendo una piccola realtà. Ci occupiamo di tutte le fasi dei
progetti e anche quella del rapporto diretto è importante, perché dà fiducia e gli artisti si sentono liberi di essere creativi e riconoscono nel nostro lavoro una grande cura e accortezza nel gestire la loro arte.
M: Il nome dell’artista o del designer poi è presente ovunque, dal sito alla newsletter, fino alla carta da parati quando viene consegnata al cliente. Questo approccio trasparente piace molto ed è davvero apprezzato da chi lavora con noi.
A: Il fattore empatia è fondamentale. Quando si ha un rapporto diretto con le persone che mettono se stesse nei progetti si riesce a trasmettere anche la passione che noi in primis abbiamo per questo lavoro. I rapporti personali valgono tantissimo e hanno, per noi, un valore davvero molto importante. Tutto questo, poi, in qualche modo si vede anche dal lato dei clienti, che non è un classico approccio commerciale, perché noi vogliamo proprio capire di cosa hanno bisogno e come poter realizzare al meglio le loro idee.
Sicuramente poi c’è anche l’aspetto della personalizzazione che è fondamentale.
A: Abbiamo deciso di puntare sulla decorazione cucita su misura. Non è solo il catalogo, è qualcosa di più, che richiede tutto quello di cui abbiamo parlato: relazione, ascolto, supporto diretto, cura del dettaglio. Di carte da parati ce ne sono tantissime, ma il cliente vuole la sua, quella che sente al 100% e che sa di poter personalizzare come preferisce.
“Il fattore empatia è fondamentale. I rapporti personali valgono tantissimo e questo si vede anche lato cliente, perché ci teniamo a capire di cosa hanno bisogno e come realizzare le loro idee”
Alessandra Nazzari, Co-founder e Head of Communication di AmbienthaAlcune delle grafiche di COLPO DI SCENA - Unpredictable Wallpaper Collection 2023
SOSTENIBILE, DUREVOLE, PERGO LAMINATE
• Incastro Uniclic® e protezione AquaSafe garantiscono la tenuta totale del pavimento: posalo anche in cucina senza più pensieri.
• Superficie protettiva brevettata TitanXTM: la combinazione ideale tra design e durevolezza, il pavimento Pergo sarà sempre bello come appena posato.
• Vasta gamma di accessori per completare perfettamente il pavimento.
GEOMETRIE SEMPRE UNICHE E CREATIVE
Novacolor e Studio Salaris danno vita a “Texture & More”, nuova collezione che reinterpreta le forme più semplici e rigorose in una chiave inedita
Un caleidoscopio di visioni che raccontano le più diverse geometrie con originalità e unicità. È “Texture & More”, la nuova collezione di finiture decorative nata dalla collaborazione tra Novacolor e Studio Salaris, centro creativo di design milanese. Una proposta che passa dalla mitologia all’alchimia attraverso i Novacolor Ambassador, che hanno offerto la loro personale interpretazione delle intuizioni concettuali di Studio Salaris, trasformandole in texture ricreate utilizzando le più pregiate finiture del brand.
UN GRANDE PROTAGONISTA
Skyconcrete Indoor di Isoplam è stato scelto per rivestire tutti i pavimenti interni di una villa in provincia di Treviso, donando morbidezza agli spazi caratterizzati dalla predominanza di legno e ferro
Skyconcrete Indoor di Isoplam, nella colorazione Light Gray, è stato scelto dall’architetto Lisa Corte per rivestire i pavimenti di una residenza privata in un edificio storico del XVII dall’architetto Lisa Corte. Gli ambienti caratterizzati dall’utilizzo di materiali semplici ma robusti, come legno e ferro, e dal recupero di pezzi vintage, acquisiscono morbidezza attraverso il cemento Skyconcrete Indoor, utilizzato per rivestire tutti i pavimenti interni. Questo cemento risulta perfetto per questo tipo di ristrutturazione perché può essere facilmente applicato sulle superfici preesistenti senza lavori invasi di smantellamento, assicurando una soluzione resistente e ad alta aderenza. Skyconcrete è inoltre caratterizzato da resistenza all’urto, agli agenti chimici e atmosferici, all’abrasione, alla fessurazione e al gelo. Tutti aspetti che lo rendono una soluzione ideale per rivestire tutti gli ambienti, anche quelli con riscaldamento a pavimento.
www.isoplam.it
Le nuove grafiche disegnate da Michael Milesi per SpaghettiWall raccontano un mondo che mescola classico e contemporaneo, geometrico e decorativo, digitale e dipinto a mano
Un mix tra arte, moda, natura e architettura. In una parola: “Metamorfosi”. Questo è il nome della nuova collezione di grafiche realizzate da Michael Milesi, di Millesimi Design, per SpaghettiWall. Un punto di incontro tra stili, periodi storici e texture diverse che raccontano le storie più disparate, come se ci si ritrovasse catapultati in un sogno. La collezione di carte da parati viene proposta su cinque supporti differenti, per progetti residenziali e contract, ambienti living e bagno, dove il materiale in fibra di vetro con Waterproof Finish garantisce la possibilità di contatto diretto con l’acqua.
www.spaghettiwall.it
A OGNUNO LA SUA MUSA ISPIRATRICE
Quick-Step propone una nuova collezione di pavimenti in laminato
Ognuno ha la sua musa ispiratrice, e anche Quick-Step ha trovato la sua: la natura. È proprio lei la protagonista di Muse, nuova collezione di pavimenti in laminato, ispirata alla bellezza senza tempo della pietra naturale, realizzata dal team di progettazione Quick-Step. Una collezione che, grazie alla più alta ricerca estetica e tecnologica ha consentito al marchio del gruppo Unilin di raggiungere i più elevati risultati in termini di naturalezza, durevolezza e resistenza. Con Muse viene così proposta un’ampia gamma realizzata in un’ottica green, utilizzando legno di recupero, raccolto dalle segherie, che altrimenti verrebbe bruciato o distrutto.
PLURALITÀ DI LINGUAGGI
WallPepper ®/Group presenta il nuovo catalogo di carte da parati per il 2023 caratterizzate da stili e interpretazioni molto diverse tra loro, con la possibilità di realizzare prodotti su misura e personalizzabili in tutti gli aspetti
Dalle forme geometriche agli animali esotici, dai pesci più variopinti ai paesaggi bucolici, la nuova collezione 2023 di carte da parati firmata WallPepper®/Group è un mix di grafiche uniche, con stili e interpretazioni diverse. Il nuovo catalogo celebra la decorazione murale non solo come elemento per “vestire” le superfici di un ambiente, ma anche come mezzo per rendere sempre più personali gli spazi, con un prodotto resistente, durevole e sicuro. Le carte da parati della collezione 2023 sono realizzate in materiali naturali, eco-compatibili e certificati e ogni soggetto è disponibile su misura con la possibilità di personalizzare immagine, colore e disegno in base ai gusti e alle necessità del cliente.
ARIA DI NOVITÀ
Per il 2023 Pergo punta sull’innovazione con Pergo Rigid Vinyl Vorma e Odense, con doga extra wide&long disponibile in tredici nuovi decorativi ispirati dalla bellezza e dal calore nella natura
Pergo propone due nuovi prodotti: Pergo Rigid Vinyl Vorma e Odense. La prima è la vera innovazione del 2023 dell’azienda, un listoncino, dalla dimensione moderna di 630 x 126 mm, con innovativo incastro Unizip che permette di ridurre gli sprechi di materiali e velocizzare le operazioni di posa. Il Vinile Rigido con materassino integrato permette di avere un prodotto altamente tecnologico che in soli 5+1 mm di spessore diventa la soluzione perfetta in caso di ristrutturazione. Per quanto riguarda il laminato, invece, Pergo propone Odense, in tredici nuovi decorativi che celebrano la bellezza e il calore della natura, con doga extra wide&long, perfetto nei contesti in cui si richiede un pavimento ad alte prestazioni, sia nei luoghi pubblici ad elevato traffico sia in casa. La bisellatura pressata in perfetto stile Pergo SenSation e l’extra protezione AquaSafe e TitanX la rendono le scelta ideale per tutti gli ambienti.
www.pergo.it
ALL’ACUSTICA CI PENSA SONORA
Skema propone soluzioni dedicate al miglioramento della distribuzione del suono negli spazi, dai cinema ai bar, fino ai teatri e alle sale conferenze. Tra questi i rivestimenti rigidi per pareti e soffitti Fonika e Akustika
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igliorare la distribuzione nel suono negli ambienti è l’obiettivo di Sonora, soluzioni proposte da Skema. Un programma trasverdale e completo, che comprende i rivestimenti rigidi per pareti e soffitti Fonika e Akustika, per modificare e migliorare la distribuzione del suono negli spazi. La prima è la proposta di doghe fonoassorbenti a parete che sfruttano il principio dei risonatori di Helmholtz. Queste sono sottoposte a specifiche lavorazioni che creano delle cavità risonanti in grado di modificare la trasmissione delle vibrazioni. In fase di monitoraggio le doghe vengono accoppiate per creare il rivestimento, mentre sui pannelli MDF viene creato il sistema di risonatori acustici collegati all’esterno da fessure superficiali. L’intercapedine viene poi riempita con materassini minerali, per esaltare le caratteristiche di assorbimento del rivestimento.
Akustika, invece, è il sistema di doghe e pannelli fonoassorbenti per pareti e soffitti in MDF di alta qualità, che può essere lasciato grezzo e colorato, rivestito in laminato o in legno. Gli elementi sono fresati in superficie e forati all’interno per creare delle cavità di risonanza dove il suono, in collaborazione con il materassino posto sul retro, viene assorbito e disperso.
È TUTTA UNA
QUESTIONE DI TEXTURE
Antolini presenta la sua nuova collezione dove tattilità, estetica e prestazioni elevate sono le caratteristiche principali di una serie di finish pensati per valorizzare al meglio progetti d’arredo residenziale e contract
Orientare i trend e assecondare le molteplici esigenze di architetti, stylist e decoratori d’interni che cercano per i loro progetti superfici e rivestimenti unici. Possiamo raccontare così TEXTURES+ Collection, la nuova collezione di Antolini caratterizzata da un’ampia proposta di pietre naturali che rivelano, grazie a innovativi processi di lavorazione, una serie di finiture altamente specifiche. La tattilità è la caratteristica principale delle pietre appartenenti alla collezione, capace di contraddistinguere e valorizzare progetti d’arredo residenziali e contract. Non mancano poi estetica, funzione e prestazioni elevate. Antolini, in particolare, presenta tre delle molteplici textures della nuova collezione: SAFE finish, HYDRO finish e FLAXEWAVE finish. rispettare le norme antiscivolo, come piscine, SPA e centri benessere; HYDRO finish offre texture inedite particolarmente indicate per le superfici verticali; infine, FLEXWAVE finish conferisce tridimensionalità alle superfici, creando espressioni estetiche dinamiche.
www.antolini.com
A PROVA DI FUOCO
Firewall è la nuova collezione di rivestimenti per l’esterno, per progetti di tipo residenziale, pubblico e contract, proposta da Déco, caratterizzata da un innovativo scudo termoplastico
Rivoluzionare i rivestimenti per l’outdoor con una collezione che sia non solo ad alte prestazioni e affidabile, ma che restituisca anche la bellezza e il calore del legno naturale. Déco prova a rendere tutto questo possibile con Firewall, nuova proposta di rivestimenti per l’outdoor in legno composito con capacità di reazione al fuoco certificata in classe B. L’azienda propone così una collezione pensata per rispondere alle molteplici necessità della progettazione di tipo residenziale, pubblica e contract. Tutti i profili della linea sono realizzati sfruttando le moderne tecniche di coestrusione e rivestiti da un innovativo scudo termoplastico, già impiegato nel settore automotive, andando così a soddisfare la normativa europea BS
EN 13501 1:2018 di classificazione di reazione al fuoco (Classe B), uno dei livelli più alti. La gamma prevede la possibilità di realizzare applicazioni decking, cladding e controsoffitto, tutto in totale sicurezza, ed è composta da: doghe, moduli a effetto listellato Firewall Twix e profili frangisole Firewall Stilo.
TERRA, QUI SEI LA GRANDE PROTAGONISTA
I quattro elementi sono protagonisti dell’allestimento realizzato da Archiproducts Milano, curato da Studiopepe.
Un progetto che si concretizza attraverso l’utilizzo di quattro finiture che rimandano in particolare ai colori della Terra
Dai quattro elementi, terra, fuoco, acqua e aria, nasce La Calce del Brenta. In particolare la Terra, da cui tutto ha origine, è diventata il motore del concept e il titolo dell’allestimento di Archiprodutcs Milano curato da Studiopepe. Per trasmettere il “potere evocativo” de La Calde del Brenta sono state selezionate quattro finiture che rimandano proprio ai colori più vivi della Terra: Riva col. Caffè 7238, versatile e semplice, un perfetto equilibrio tra natura, bellezza e colore; Contrasto col. Caffè 7248, che pur essendo a base di calce rievoca il cemento in diverse sue caratteristiche; Zer04 col. Tortora 5052, nuovo concept di design multisensoriale per le superfici verticali, e Infine col. Cashmere 5048, finitura sobria ed elegante che nasce dalla ricerca della simbiosi perfetta tra calce e marmo.
ASTROLOGY
Floor For You presenta una nuova collezione di pavimenti vinilici con un'ampia gamma di colori ispirata ai segni zodiacali
Ariete, Toro, Bilancia, Scorpione. No, non stiamo cambiando settore per dedicarci all’oroscopo, perché quelli che abbiamo elencato sono solo alcuni dei nomi dei pavimenti vinilici della collezione Astrology di Floor For You. Si tratta di un ESP, struttura multistrato basata sull’impiego di polimeri a base vinilica, altamente performante, semirigido ma allo stesso tempo flessibile, garanzia di resistenza e stabilità. Realizzati in spessore 6,5 mm per essere applicati in tutti i contesti abitativi e commerciali, i pavimenti della collezione Astrology sono caratterizzati da un ridotto riverbero del suono (21 db), totalmente impermeabili e resistenti all’umidità e ai ristagni d’acqua, resistenti al calore e al fuoco (ignifugo Classe Bfl-s1). Inoltre, Astrology offre un’ampia gamma di colori, con una scelta che va dalle sfumature presenti nel legno naturale alle tonalità del nero e del bianco. Il design, infine, reinterpreta la tecnica modulare della lunga tradizione del parquet classico in chiave moderna e contemporanea, offrendo così soluzioni estetiche originali.
TUTTO IN UN UNICO PRODOTTO
MiniPro è il primo supporto per pavimenti flottanti da esterno progettato con un’unica testa di Impertek. Uno strumento versatile, innovativo e completo
Per Impertek l’innovazione è fondamentale. Proprio per questo motivo presenta MiniPro, il primo supporto per pavimenti flottanti da esterno progettato con un’unica testa sia per la posa di piastre in ceramica e pietra sia per la posa di doghe in decking. MiniPro è caratterizzato da una speciale escursione che consente di coprire altezze da 25 a 50 mm con un singolo prodotto. Ma non solo. Perché ciò che rende questo prodotto di Impertek unico è la doppia funzionalità della testa. La sua struttura infatti è adatta per ospitare piastre di piccolo, medio e grande formato in ceramica e pietra scegliendo lo spessore della fuga tra 2 e 4 mm. Inoltre, grazie all’esclusivo design delle alette del sistema Easy On, la testa permette anche il facile e veloce aggancio di magatelli standard in alluminio senza ulteriori fissaggi e garantendo la massima stabilità di posa. Con la speciale escursione e la duplice funzione di MiniPro, Impertek riesce a ridurre a un singolo prodotto il ventaglio di referenze e teste ad oggi in circolazione nel mercato, ottimizzando gli spazi di stoccaggio in magazzino e la gestione logistica nei cantieri, riducendo i costi di trasporto e semplificando il calcolo delle quantità necessarie al progetto.
www.impertek.it
GLI ANNI ‘80 NON SONO MAI STATI COSÌ COOL
I legni ALPI Sottsass sono stati scelti per rivestire le pareti di Capsule BAR, il bar di Spazio Maiocchi inaugurato durante la Milano Design Week
ALPI Sottsas Red è il legno disegnato da Ettore Sottsass negli anni ‘80 e divenuto nel tempo uno dei prodotti più iconici della collezione di ALPI. Caratterizzato dal pattern che definisce la collezione, con venature scure marcate che valorizzano i colori del legno, è disponibile in quattro varianti cromatiche: rosso, arancio, marrone e grigio. Proprio il primo è stato scelto per rivestire le pareti di Capsule Bar, il bar di Spazio Maiocchi di Milano, inaugurato durante la Design Week e progettato dall’architetto Paul Cournet. Lanciato da Kaleidoscope, il progetto è stato presentato all’interno del format espositivo Capsule Plaza, che dà voce a designer e brand provenienti da diversi settori creativi e offre ai visitatori un’esperienza immersiva grazie ad un programma ricco di attività, incontri e collaborazioni.
A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
Adesiv propone Euro Platinum, adesivo bicomponente per pavimenti in legno caratterizzato da bassissime emissioni VOC, ottima spatolabilità e alte prestazioni
Euro Platinum è l’adesivo epossi-poliuretanico bicomponen te esente da acqua con bassissime emissioni VOC di Adevis, specifico per l’incollaggio di pavimenti in legno di qualsiasi tipo su sottofondi cementizi o su pavimentazioni preesistenti non assorbenti, come marmo, piastrelle, palladiana e supporti legnosi. Su supporti preesistenti poco o non assorbenti prevede sempre un’opportuna abra sione della superficie, seguita da adeguata pulizia, prima di procede re con l’incollaggio. Euro Platinum, inoltre, è caratterizzato da alte prestazioni (adesione e tenacità), un’ottima spatolabilità ed è esente da acqua e solvente.
TRA ESTETICA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Floorpan presenta la sua nuova collezione WINGS, con pavimenti adatti al calpestio, perfetti per le ristrutturazioni e di facile installazione
Innovazione tecnologica, qualità ed estetica sono i plus della nuova collezione WINGS di Kastamonu. Questa infatti risponde alle richieste del moderno mercato grazie all’alta tecnologia del materiale, poiché quello che viene proposto è un pavimento adatto all’alto calpestio grazie alla sua resistenza all’abrasione (33AC5) e perfetto per le ristrutturazioni, grazie ai suoi 8 mm. Inoltre, i pavimenti della collezione WINGS sono di facile installazione grazie al sistema ad incastro fold-down Unidrop by Unilin. WINGS è una collezione di pavimenti in laminato caratterizzata da una vasta scelta di colori che esaltano il decorativo legno, dall’effetto ultra matt e dalla spazzolatura naturale.
UN SETTORE ATTENTO E DINAMICO
IN ITALIA, IN QUATTRO ANNI, I MOBILI REALIZZATI CON MATERIA PRIMA DA FONTI RESPONSABILI SONO CRESCIUTI DEL 56%. A MOSTRARLO SONO I DATI DELLA CERTICAZIONI FSC
DI JACOPO FROMELLIIl settore del legno-arredo diventa sempre più sostenibile. A dimostrarlo sono i dati delle certificazioni FSC ®: in quattro anni in Italia i mobili realizzati con materia prima da fonti responsabili sono cresciuti del 56%. Infatti, se alla fine del 2018 le certificazioni in questo segmento produttivo erano 408, a fine 2022 il loro numero è arrivato a 637. Crescono anche le aziende che vogliono garantire ai consumatori la possibilità di scelte consapevoli. A livello mondiale i certificati FSC® nel settore sono passati da 6mila a 10mila dal 2018 al 2022, segnando così un aumento del 60%. «Le aziende stesse confermano che i consumatori sono sempre più istruiti sulle questioni relative alla sostenibilità e che ricercano preferibilmente marchi che includano messaggi green relativi a materiali o processi». A dirlo è Giuseppe Bonanno, presidente di FSC Italia. «Un’attenzione che in parte spiega anche il ruolo di prim’ordine che il legno ha ritrovato nella progettazione di mobili e complementi d’arredo. Tuttavia, non tutta la materia prima è uguale: anche se la produzione di mobili non è la prima causa di deforestazione, l’industria del legno-arredo ha comunque la responsabilità di garantire l’origine legale e sostenibile del legno che utilizza». Anche a livello europeo l’industria del mobile risulta essere un settore dinamico. Infatti, secondo la Commissione Europea quasi due mobili su tre di alta gamma venduti nel mondo sono prodotti nell’Unione Europea. Proprio nel settore dell’arredo-legno FSC® ha investito negli ultimi cinque anni con un progetto e con FSC Fornutire Awards, concorso che ha premiato in quattro edizioni 40 aziende virtuose.
IL CONCORSO NEL DETTAGLIO
L’FSC Forniture Awards conta quattro edizioni ed è stato voluto da FSC Italia per valorizzare le migliori realtà certificate nel legno-arredo. Dal 2021 il riconoscimento è stato portato a livello europeo, allargandosi a Regno Unito, Germania, Polonia e Croazia. Nel 2022 il premio si è ulteriormente esteso ad altri 20 Paesi europei. Inoltre, sono state rinnovate le categorie in gara. Questo per premiare non solo i produttori più impegnati nell’ambito della sostenibilità, ma anche i migliori rivenditori, in linea con il motto “Better living, healthy forests”.
L’IMPORTANZA DEL LEGNO CERTIFICATO
SOSTENIBILE IN FORMATO VIDEO
FSC International ha lanciato due video, uno rivolto al mondo B2B delle imprese e uno al B2C, per sottolineare l’importanza di scegliere un legno certificato secondo standard di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. «Abbiamo pensato a questi brevi contenuti come uno strumento per le 10mila aziende certificate nel mondo (5mila in Europa) attive nel legno-arredo, utile a diffondere la conoscenza del legno da fonti responsabili e del marchio FSC» ha spiegato la coordinatrice del progetto, Alexia Schrott, Marketing Manager di FSC Italia. «Immagini e grafiche raccontano come è costituita una filiera sostenibile, il significato delle etichette FSC e l’impegno nell’assicurare foreste per tutti, per sempre. È un buon punto di partenza per spiegare a fornitori, brand, retailer e consumatori il valore di un impegno che è molto più di un semplice bollino verde».
PAVIMENTO + WALL VINILICO SPC
LE CARATTERISTICHE UNICHE DI RESISTENZA E IMPERMEABILITÀ DEL PAVIMENTO VINILICO SPC LO PORTANO AD ESPLORARE NUOVI TERRITORI
CON UN RIVESTIMENTO DA MURO RIVOLUZIONARIO, ANCORA PIÙ LEGGERO DEL SUO GEMELLO PER IL PAVIMENTO PERCHÉ SOTTILE E PRIVO DEL TAPPETINO. RESISTENTE, SOTTILISSIMO, ECOFRIENDLY E SENZA EMISSIONE DI FORMALDEIDE. RICAVATO APPOSITAMENTE DAI DECORATIVI GEMELLI DEL PAVIMENTO,
PERMETTE DI FARE DIVERSI ABBINAMENTI O CREARE UN AMBIENTE UNICO
CON LO STESSO DECORATIVO CHE DIVENTA PAVIMENTO E PIASTRELLA A PARETE.
IDEALE ANCHE PER IL BAGNO PERCHÉ 100% WATERPROOF.
IL NUOVO RIVESTIMENTO È PERFETTO PER UNA RISTRUTTURAZIONE VELOCE DI GRANDE EFFETTO, PERCHÉ PUÒ ESSERE POSATO DIRETTAMENTE
SULLA PARETE PREESISTENTE CON COLLE SPECIFICHE IN BASE ALLA SUPERFICIE ORIGINALE DA RICOPRIRE (VETRO, LEGNO, ECC.)
I VANTAGGI RIVOLUZIONARI DELL’SPC? ATTACCATELI AL MURO!
ADDIO, ANIDRIDE CARBONICA
UN GRUPPO DI RICERCATORI HA SVILUPPATO UN PROGETTO INNOVATIVO CHE POTREBBE
OFFRIRE LA POSSIBILITÀ DI PRODURRE
STRUTTURE IN LEGNO CAPACI DI ASSORBIRE, E QUINDI RIDURRE, LA CO2
DI JACOPO FROMELLI
Non si parla mai abbastanza di cambiamenti climatici e di possibilità per provare ad arginarli, attraverso strutture e progetti sostenibili. I ricercatori della Rice University di Huston e dell’Università di Calgary in Canada hanno presentato sulla rivista Cell Reports Physical Science un progetto innovativo che offrirebbe la possibilità di produrre strutture lignee capaci di assorbire l’anidride carbonica. Il materiale proposto, inoltre, permetterebbe anche di essere più resistente rispetto al legno normale.
«Abbiamo fabbricato una struttura funzionale in legno con prestazioni meccaniche migliorate attraverso un approccio top-down che incorpora una struttura metallo-organica (MOF) ad alte prestazioni» si legge nell’introduzione al progetto sulla rivista scien-
tifica. Così, il legno viene trattato partendo dalle sue componenti essenziali: cellulosa, emicellulosa e lignina. Proprio quest’ultima è la prima componente che viene eliminate, attraverso un trattamento chimico in due fasi con sostanze ecologiche. In seguito alla rimozione della lignina, vengono usate candeggina o perossido di idrogeno per eliminare l’emicellulosa e il legno viene immerso in una soluzione che contiene microparticelle di MOF, una struttura metallo-organica, chiamata in questo specifico caso Calgary Framework 20 (Calf-20).
«Il legno è un candidato biodegradabile interessante per la progettazione di materiali funzionali innovativi grazie alla sua architettura porosa, alla modularità, alle eccezionali prestazioni meccaniche e alla facilità di modifica chimica» spiegano i ricercatori. Inoltre, secondo quanto emerso dalla ricerca pubblicata su Cell Reports Physical Science, questi legni lavorati hanno anche dimostrato di essere un’alternativa sostenibile ai materiali strutturali sintetici per il loro basso costo e a livello di sostenibilità ambientale.
Così, il lavoro dei ricercatori della Rice University di Houston e dell’Università di Calgary in Canada apre una possibile strada verso lo sviluppo di composti sostenibili che potrebbero essere utilizzati per catturare la CO2 e per le applicazioni strutturali.
UNA GIORNATA DI PURA FORMAZIONE
IL 4 MAGGIO SI È TENUTO A VENEZIA “ITALIAN ‘SPC’ FLOOR DAY”, INCONTRO
DEDICATO ALL’APPROFONDIMENTO DELLE NUOVE
PAVIMENTAZIONI EPC, SPC, LVT, HDF IDRO. UN MOMENTO PER PARLARE E APPROFONDIRE NOVITÀ E NORMATIVE, PARLANDO
DI PRODOTTI E NON DI AZIENDE
Al settore del sistema pavimenti mancava un incontro o, per me glio dire, una giornata di formazione. Così da una chiacchierata durante una fiera è nato “Italian ‘SPC’ Floor Day”, un incontro per approfondire con grossisti, distributori e importatori italiani alcune tematiche importanti per il settore, dalle normative alla posa, fino ai nuovi materiali. Ne abbiamo parlato con l’ideatore di questa giornata Junior Antonio Lenoci di Geom srl.
Com’è nata l’idea dell’incontro?
È nato durante Domotex da una chiacchierata con i distributori italiani. Abbiamo notato che mancava un incontro tecnico in cui si parlasse di prodotto e non di marchi. Da qui l’idea di organizzare un evento con grossisti, distributori e importatori italiani.
E quali sono stati i temi principali?
Siamo partiti dai documenti che servono per importare correttamente extra CEE, con lo studio Nicoletti Associati. Franco De Nardi ha parlato dei documenti che la comunità europea vuole a
corredo per l’importazione dei materiali e ha spiegato quali sono i rischi, civili e penali, di un’importazione non corretta. Siamo poi passati a parlare dei materiali, spiegando cos’è un SPC, la normativa di riferimento 16511, i test che vengono fatti, dalla resistenza all’abrasione, fino al rigonfiamento. Abbiamo così analizzato pro e contro, andando a vedere a cosa bisogna prestare attenzione quando andiamo a posare il prodotto. Ci siamo poi focalizzati sulla posa, con gli interventi di due aziende: Isolmant e Wacol, grosso gruppo tedesco che vende materiali a base cemento. Con loro abbiamo parlato dell’importanza di una posa corretta, che è fondamentale affinché il pavimento duri nel tempo. Questo primo incontro si è chiuso con un occhio ai “nuovi” materiali che stanno arrivando sul mercato italiano.
Chi ha partecipato e qual è stato il feedback ricevuto su questo primo incontro?
Hanno partecipato buona parte dei grossisti, importatori e distri butori italiani. Il livello della platea è stato ottimo, si capiva che c’era un forte interesse a trovarsi e parlare di argomenti tecnici. Non siamo mai entrati su discorsi commerciali, sui prezzi, o sulle
differenze vere o presunte di qualità dei materiali importanti. È stata una giornata di pura formazione. Il feedback è stato positivo e ci è stato chiesto di organizzare altre giornate, magari dandogli una cadenza annuale.
Un ottimo riscontro.
Sono 30 anni che lavoro in questo settore e non avevo mai visto così tanta apertura. I partecipanti hanno dimostrato volontà di capire cosa comprano, senza soffermarsi semplicemente sul prezzo.
E per quanto riguarda le normative, chi ha partecipato ha mostrato interesse, o si è trovato in difficoltà su questi argomenti così specifici?
Va fatta una premessa: ho trovato un ottimo livello di conoscenza tecnica. Questo perché molti erano tecnici delle aziende che hanno partecipato all’evento. Di base c’era la voglia di parlare di un argomento complesso, andando anche a toccare i particolari.
«Il livello della platea è stato ottimo, si capiva che c’era un forte interesse a trovarsi e parlare di argomenti tecnici, senza andare a fare discorsi commerciali o sui prezzi»
Junior Antonio LenociTutti i dettagli sull’evento Italian “SPC” Floor Day del 4 maggio all’Antony Hotel di Venezia
UN’IDEA DI FIERA VINCENTE
CON I FLANDERS FLOORING DAYS SI AMPLIA
IL CONCETTO DI FIERA COMMERCIALE, PORTANDO
GLI OLTRE 1.500 PROFESSIONISTI DELL’INDUSTRIA
DELLA MOQUETTE E DELLA PAVIMENTAZIONE A SCOPRIRE
LE AZIENDE IN UN RAGGIO DI SOLI 25 CHILOMETRI
DI JACOPO FROMELLI
Più di 1.500 professionisti dell’industria internazionale della moquette e della pavimentazione, provenienti da 68 Paesi, hanno preso parte dal 22 al 25 ai Flander Flooring Days. La manifestazione, che si caratterizza per essere molto simile ad una classica fiera commerciale, ma organizzata nelle “case” dei produttori, ha portato i professionisti a visitare 10 aziende e i loro 13 showroom in un raggio di soli 25 chilometri. Così, per la seconda volta, un gruppo di attori chiave del settore, con sede nelle Fiandre, ha unito le forze per rendere possibile questo progetto unico nel suo genere.
PROIETTATI VERSO IL FUTURO: LE NOVITÀ PER L’EDIZIONE 2024
I 1.553 ospiti, provenienti da tutto il mondo, hanno così consolidato la reputazione di Flander Flooring Day, una fiera pensata in primo luogo per scoprire le innovazioni del settore e poter entrare più a stretto contatto con i suoi attori principali, avendo la possibilità di visitare tante aziende a pochi passi l’una dall’altra. Il punto di vista degli addetti ai lavori rimarrà anche il centro dell’edizione 2024. Ma non solo. Perché i partner organizzati di FFD vogliono rispondere alla crescente richiesta di partecipazione dall’estero. Per
questo motivo, nel 2024 i Flander Flooring Day, che si terranno dal 13 al 16 maggio, vedranno anche la partecipazione di produttori stranieri, che esporranno i loro prodotti in showroom allestiti a Kortrijk Xpo, moderno spazio espositivo nella città fiamminga di Kortrijk. L’iniziativa renderà così l’evento ancora più importante per i grossisti, i rivenditori e i “consulenti per gli acquisti”, come gli arredatori d’interni.
«In qualità di cofondatore del FFD, è un vero piacere constatare che l’affluenza di questa seconda edizione dimostra che il concetto di questo evento non era affatto una cattiva idea». A dirlo è Jan Dossche, Presidente del Flanders Flooring Days. «La reputazione della nostra Regione, le Fiandre, e per estensione del Belgio, come area ospitale situata proprio nel cuore dell’Europa, è una risorsa importante quando si tratta di organizzare questo tipo di eventi internazionali. La nostra regione è davvero unica: la sua accessibilità, le sue splendide città, la qualità della vita e le infrastrutture di ospitalità di prima classe non sono seconde a nessuno. Il fatto che la maggior parte dell’industria della pavimentazione abbia sede nelle Fiandre/Belgio conferma e avvalora la rilevanza di questa splendida iniziativa».
Jan Dossche, Presidente Flanders Flooring Days
«È un vero piacere constatare che l’affluenza di questa seconda edizione dimostra come il concetto di questo evento non era affatto una cattiva idea»
RIVOLUZIONE… SU GRANDE FORMATO
LA STAMPA DIGITALE HA RIPORTATO IN AUGE LA CARTA DA PARATI, SVECCHIANDOLA E RENDENDOLA ATTRATTIVA PER AMBIENTI DIVERSI, DAI RISTORANTI AI LUOGHI DI LAVORO. CANON CON LA STAMPANTE
COLORADO E LA TECNOLOGIA UVGEL RIESCE A PORTARE SUL MERCATO
UNA PROPOSTA INTERESSANTE E INNOVATIVA
Una collaborazione nata da un “amico comune” e che mette in risalto le qualità dell’UVgel, inchiostro ecologico sul quale sono bassati i sistemi Colorado proposti da Canon. Ne abbiamo parlato con Enrico Restani, National Sales Manager (Large Format Grapichs) di Canon Italia.
Com’è nata la collaborazione con Ambientha?
Da un amico comune: Euroscreen, partner di rivendita di Canon con cui collaboriamo da circa 5 anni. Euroscreen ha una conoscenza molto forte del settore della carta da parati e ha venduto
diverse Colorado in questo mondo. Noi avevamo chiesto a Euroscreen se alcuni dei loro clienti avessero piacere di stabilire una relazione diretta con noi e allo stesso tempo Ambientha aveva chiesto a Euroscreen se avessimo piacere di incontrarli. Da qui è nato un dialogo e poi la collaborazione.
E siete soddisfatti di questa collaborazione?
Ambientha è fresca e propositiva, quindi la collaborazione è molto positiva. Noi eravamo già connessi su LinkedIn, vedevo cosa facevano e mi piaceva molto.
Tutto quello che è il mondo della carta da parati è stato sempre visto un po’ come “vecchio”. Aziende come Ambientha sono riuscite a svecchiarlo è adesso è sicuramente più cool rispetto a qualche anno fa.
Sono certamente cambiati l’approccio e le possibilità. La carta da parati è sempre stata una cosa “da nonna”, con l’immaginario del tappezziere che arrivava a casa con il libro con fiori e trame predefinite che non si potevano personalizzare. La carta da parati nel tempo è andata un po’ in disuso, fino a quando la stampa digitale non è diventata sempre più ecologica e robusta. Così si è iniziato a pensare di poter decorare gli ambienti interni in sicurezza e con grafiche fantasiose e da poter cambiare a proprio piacimento. Da qui l’utilizzo della carta da parati è cresciuto moltissimo in tutti gli spazi che utilizziamo, dalla casa agli hotel, fino agli esercizi commerciali, ai ristoranti e agli ambienti di lavoro e di svago.
Per noi è stata una piacevole sorpresa, perché sapevamo che con Colorado avremmo toccato il mondo dell’interior decòr, ma non ci aspettavamo così tanta richiesta ed interesse.
A proposito di Colorado, parliamone nello specifico.
Nel mondo della stampa di grande formato la piattaforma principale che noi produciamo e commercializziamo da anni è una famiglia di sistemi flatbed che si chiama Arizona, un UV a letto piano su cui si appoggiano supporti rigidi e sui quali si vanno a realizzare diversi tipi di applicazione, principalmente di comunicazione visiva, ma non solo. Ci serviva però un’evoluzione tecnologica per conquistare il mondo della stampa a bobina dove ci sono i grandi volumi. Fino al 2017 nella stampa roll-to-roll
Canon non aveva una proposta outdoor, cioè sistemi che avessero la possibilità di realizzare
stampe robuste, resistenti agli agenti atmosferici, che durassero nel tempo e che avessero anche le certificazioni ecologiche per poter essere utilizzate anche in ambienti indoor. Per poter rispondere a questa esigenza, Canon ha quindi scelto di lanciare una nuovissima tecnologia: l’inchiostro ecologico UVgel sul quale i sistemi Colorado sono basati.
E quali sono le caratteristiche di questo inchiostro?
L’UVgel è un incontro di consistenza gelatinosa, con diversi vantaggi che ne derivano. Ad esempio, il fatto che sia gelatinoso permette di manipolarlo in modi diversi dall’UV tradizionale. È poi costruito con logiche ecologiche, non ha odore, non emette nell’aria componenti dannose, è incredibilmente robusto e inoltre, poiché la polimerizzazione può avvenire anche in un secondo tempo, si possono ottenere diversi effetti dall’UV tradizionale. L’UV tradizionale infatti è un inchiostro liquido che, se non polimerizzato subito, genera dot gain facendo perdere di dettaglio alla stampa. La polimerizzazione immediata rende però le stampe opache, il che non è un male in sé, ma previene la possibilità di creare effetti e nuove possibilità. Con UVgel, invece, si possono realizzare stampe opache polimerizzando subito, o farlo dopo e ottenere stampe lucide. Così, sulla stessa stampante si possono realizzare effetti diversi senza alcuno sforzo. Inoltre, per mezzo dell’utilizzo delle lampade LED è anche possibile ottenere opaco e lucido contemporaneamente, realizzando effetti particolari molto interessanti in un mercato che cerca differenziazione. La famiglia di stampanti Colorado è diventata così un affiancamento di altissimo livello alla proposta Arizona. Oggi Colorado sta riscuotendo un grande successo di mercato, per tutti gli argomenti che ho indicato e soprattutto per la grande versatilità. È possibile infatti utilizzare decine e decine di materiali diversi, realizzando applicazioni anche molto diverse tra loro che toccano molti settori di utilizzo. Oggi abbiamo circa 200 sistemi installati in Italia sui quali i clienti realizzano interior decòr di alta gamma, ma anche comunicazione visiva, stampe tecniche, applicazioni industriali, decorazioni veicoli e molto altro ancora.
COME VALUTARE L’EFFICACIA DI UN ADESIVO PER INCOLLAGGI LEGNO-LEGNO?
COME SCEGLIERE UN ADESIVO PER AMBIENTI ESTERNI?
TROVIAMO LE RISPOSTE IN DUE NUOVE NORME TECNICHE PER GLI ADESIVI PER LEGNO NON STRUTTURALE
DI ING. PAOLO TIRELLI E DOTT. FRANCO BULIAN*
Il mondo degli adesivi per legno è da sempre caratterizzato da una fondamentale suddivisione tra i prodotti per applicazioni “strutturali” e quelli che, al contrario, servono per l’assemblaggio di elementi cosiddetti “non strutturali”. L’adesivo chiamato “strutturale” è un prodotto utilizzato per realizzare giunti che, una volta posti in opera, saranno potenzialmente sottoposti a sollecitazioni meccaniche rilevanti com’è appunto il caso di quelli impiegati in ambito edile per la realizzazione di elementi portanti. Per questi adesivi, il quadro normativo europeo risulta chiaro e ben definito con norme che servono a individuare l’ambito di impiego di un certo adesivo (ad esempio “interno” o “esterno”) con i requisiti che devono necessariamente essere soddisfatti in termini di prestazione. In termini molto generici le norme prescrivono che si debba verificare che un incollaggio, realizzato secondo certe modalità definite dalle norme di riferimento, resista a determinati carichi dopo opportuni trattamenti in acqua e/o condizionamenti. Se l’ambito strutturale risulta così ben definito, non altrettanto completo era fino a poco tempo fa il settore dell’applicazione del legno in ambiti “non strutturali”, ovvero quelli che non prevedono che i giunti incollati siano sottoposti a carichi meccanici importanti durante l’impiego finale. A questa carenza il mondo della normazione ha cercato di rispondere con due norme molto utili per la caratterizzazione e la scelta degli adesivi.
ADESIVI NON STRUTTURALI PER AMBIENTI ESTERNI, COME SCEGLIERLI?
Le domande che più spesso venivano poste ai tecnici del Catas durante i corsi per il settore dei pavimenti, dei rivestimenti in genere, dell’arredo urbano ecc, erano queste: “Che adesivo devo utilizzare per realizzare un pavimento o un rivestimento in legno per l’esterno? Che requisiti deve rispettare l’adesivo?”. Come detto queste semplici domande, fino a poco tempo fa, non potevano trovare una risposta tecnica che servisse a classificare gli adesivi per legno non strutturale. Sebbene non del tutto appropriate, per superare questa carenza tecni-
ca, spesso venivano adottate anche in quest’ambito le norme per le applicazioni strutturali, con il conseguente impiego di adesivi adeguati per questa tipologia di giunti. Questa situazione portava tuttavia a dubbi, interpretazioni e discussioni non sempre facilmente dirimibili. Questa carenza tecnica-normativa e le sue conseguenze erano avvertite in molti ambiti europei tanto da suggerire la creazione di una norma specifica per questo settore anche in considerazione della rilevanza economica che rappresenta. Questi lavori normativi, a cui ha partecipato attivamente anche il Catas, hanno condotto a una lunga attività preliminare di sperimentazione con svariate prove interlaboratorio e confronti fra le esperienze di laboratorio di vari Paesi europei. Il 10 novembre 2021 il gruppo di lavoro WG12 del comitato tecnico di normazione europeo CEN/ TC193/SC1 ha finalmente completato l’iter per la pubblicazione della norma “EN 17619 Classificazione degli adesivi per legno per prodotti in legno non strutturali per uso esterno” recepita come norma UNI a fine febbraio 2022. Questo nuovo documento stabilisce una classificazione degli adesivi per legno per applicazioni non strutturali per uso esterno e va ad aggiungersi alle due storiche norme di classificazione degli adesivi per applicazioni sostanzialmente da interni, che sono rispettivamente la “UNI EN 204:2016 Classificazione degli adesivi termoplastici per legno per applicazioni non strutturali” e la “UNI EN 12765:2016 Classificazione degli adesivi termoindurenti per legno per applicazioni non strutturali”. Questo nuovo documento colma un vuoto normativo nella classificazione degli adesivi utilizzati in ambito non strutturale outdoor offrendo, a questo punto, al mercato un quadro normativo sufficientemente completo e dettagliato. La norma nello specifico prevede tre classi di durabilità: XT5, applicazioni esterne con rare esposizioni dirette agli agenti atmosferici nelle quali il prodotto di legno incollato si trova dietro rivestimenti o protetto da tettoie, capannoni aperti ecc.; XT6, applicazioni esterne con occasionali ma non persistente esposizione diretta agli agenti atmosferici; XT7, applicazioni esterne con frequente esposizione diretta agli agenti atmosferici ma non in contatto con il terreno. I relativi requisiti minimi prestazionali che l’adesivo deve raggiungere per poter essere inserito in una di queste tre classi prevedono l’iniziale preparazione di appositi provini di legno incollati con l’adesivo in esame. Questi provini sono poi divisi in due gruppi che vengono sottoposti a due distinti trattamenti di condizionamento preliminare, dopo i quali segue una prova di trazione. Gli esiti di queste determinazioni devono evidenziare il soddisfacimento dei requisiti mini di resistenza riportati nella seguente tabella:
amente sono quindi due, sia per garantire delle prestazioni in condizioni cosiddette “umide” che a caldo, aventi lo scopo di valutare la potenziale tenuta di un adesivo per legno in ambienti esterni.
SCELTA DELL’ADESIVO PER INCOLLAGGI LEGNO-LEGNO NON STRUTTURALI.
MA L’ADESIVO TIENE?
La seconda norma europea pubblicata, dal titolo “UNI EN 17618:2022 Adesivi - Incollaggi legno - legno per impieghi non strutturali - Determinazione della resistenza al taglio per compressione” specifica un metodo per determinare la resistenza al taglio per compressione e la percentuale di cedimento coesivo del legno (asportato) di incollaggi legno-legno.
La resistenza al taglio ed il relativo tipo di cedimento sono parametri fondamentali per valutare l’efficacia di un incollaggio, permettendo innanzitutto di valutare se un adesivo è adeguato per l’incollaggio legno-legno e, in seconda battuta, di valutare e di bilanciare diverse proprietà dello stesso adesivo legato al suo impiego. La prova può essere infatti eseguita per stabilire ad esempio il tempo di pressatura necessario ma, in generale, per verificare gli effetti di tutte le operazioni (spalmatura, tempo aperto, ecc) che possono influire sull’esito finale del processo di incollaggio. Tale metodo può essere quindi utilizzato per definire i parametri per il corretto impiego di un certo adesivo, per settare un processo e, infine, anche come strumento per i controlli di produzione effettuato direttamente in fabbrica. All’interno del documento risultano particolarmente interessanti sia la possibilità di utilizzare qualsiasi tipo di legno per la prova (previa una sua caratterizzazione) sia il supporto fotografico fornito a corredo della
norma, quale utile strumento per la valutazione dell’asportato. Ricordiamo infatti che l’asportato rappresenta l’area del giunto, in termini percentuali, in cui si osserva un cedimento coesivo del legno. Maggiore è questo dato migliore è tendenzialmente l’incollaggio effettuato dato che le forze adesive del processo realizzato superano addirittura le forze coesive interne del legno. Questo dato, così importante, è ricavato visivamente e la guida fornita dalla norma rappresenta pertanto un utile supporto pratico per queste valutazioni. In conclusione, questi due nuovi documenti normativi, per come sono stati pensati e realizzati, vogliono essere un utile strumento per supportare sia il comparto dei produttori degli adesivi che quello degli utilizzatori finali. Ricordiamo infine che il Catas è in grado di eseguire entrambe queste prove che vanno a completare i servizi che il laboratorio offre in merito ad adesivi e incollaggi.
Alla carenza normativa sull’applicazione del legno in ambiti “non strutturali” si è cercato di rispondere con due norme utili per la caratterizzazione e le scelta degli adesivi
IL RAFFRESCAMENTO RADIANTE: COME E PERCHÉ
I sistemi radianti sono denominati ad “alta” temperatura in raffrescamento per via della ridotta differenza di temperatura tra l’acqua e l’ambiente. Nella climatizzazione radiante estiva, infatti, l’acqua circola a una temperatura di circa 18°C. Le superfici attivabili in raffrescamento sono i soffitti, i pavimenti e le pareti. Gli sviluppi nel campo del condizionamento degli ambienti con sistemi radianti stanno stimolando l’interesse verso le tematiche sul trattamento dell’aria. Il problema dell’elevata umidità specifica si presenta nella stagione estiva perché in inverno, anche in condizioni di elevata umidità relativa esterna (ad esempio nel caso di giornate piovose o nebbiose), l’umidità specifica è bassa. Un sistema radiante fornisce potenza sensibile, ovvero modifica la temperatura dell’aria; non può però fornire o asportare potenza latente o agire sull’umidità. In questo caso tutta la potenza latente richiesta dall’ambiente deve essere gestita da un sistema di trattamento dell’aria integrativo (come, ad esempio, un sistema di deumidificazione e/o di ventilazione meccanica controllata).
GLI ASPETTI DA CONSIDERARE NELLA PROGETTAZIONE
Il raffrescamento radiante, similmente al riscaldamento, ha come obiettivo la variazione della temperatura interna del locale da climatizzare. Nelle tubazioni del circuito radiante circolerà acqua
a una temperatura di circa 18°C. Per valutare le prestazioni di un impianto radiante, conoscendo la temperatura media della superficie raffrescata, è possibile determinare attraverso l’uso di
RAFFRESCAMENTO
Le temperature dell’aria e media radiante nel caso estivo di raffrescamento sono rappresentate per i sistemi convettivi a sinistra e per i sistemi radianti a destra.
una formula la resa del sistema: la differenza di resa del sistema, a parità di temperatura media superficiale Tm, dipende dal coefficiente di scambio termico α; moltiplicando il coefficiente α per la differenza di temperatura tra aria e ambiente si ottengono i Watt al metro quadro forniti (vedere tabella “L’esempio applicativo per pavimento, soffitto e parete radiante”). Per la progettazione di sistemi radianti in raffrescamento devono essere considerati due aspetti: le potenzialità del sistema (ovvero il coefficiente di scambio termico e la resa massima) e il comfort. Per i sistemi a pavimento vi è infatti un limite fisiologico dettato dallo standard UNI EN ISO 7730 (e richiamato nella UNI EN 16798-1) che è la temperatura minima. Tale valore è 19°C. I limiti per il soffitto e le pareti sono invece meno stringenti e riguardano l’asimmetria della temperatura piana radiante. Per tutte le soluzioni (a pavimento, parete e soffitto) è necessario evitare la formazione di condensa superficiale, mantenendosi lontani dal punto di rugiada.
In via preliminare dovranno essere fissati i seguenti limiti operativi per il corretto funzionamento degli impianti:
• temperatura superficiale minima (estate): pari al punto di rugiada meno due gradi (il punto di rugiada varia in funzione delle condizioni di temperatura e umidità relativa interne);
• temperatura minima di mandata estiva: in linea generale la temperatura dovrà essere tale da non causare fenomeni di condensazioni sulle superfici; le temperature di mandata più usuali si aggirano attorno ai 15÷16 °C, ma potranno essere adottati valori anche inferiori compatibilmente con le caratteristiche delle strutture. Temperature meno contenute (adozione di superfici “attive” più estese) privilegiano il comfort e permettono migliori rendimenti dei refrigeratori (contenimento dei consumi).
Il sistema di climatizzazione radiante viene ottimizzato quando viene abbinato a un sistema di termoregolazione avanzato, che possa con molta precisione determinare i parametri di funzionamento,
LA PROBLEMATICA ESTIVA
a seconda delle situazioni climatiche ambientali, e far intervenire gli attuatori di conseguenza. Da evidenziare quanto sia importante dimensionare opportunamente i sistemi di deumidificazione, relazionandoli all’uso degli ambienti, al fine di ottenere il giusto comfort in estate. Per quanto riguarda la progettazione e il dimensionamento sia in caldo che in freddo è preferibile dimensionare l’impianto partendo dai parametri del solo raffrescamento, in quanto più vincolante, a eccezione dei bagni che non vengono raffrescati e per i quali si procede al dimensionamento in solo riscaldamento. L’esperienza insegna che un buon dimensionamento in raffrescamento porta certamente ad avere un impianto dimensionato correttamente anche per il riscaldamento.
CONFRONTO TRA SISTEMI RADIANTI E CONVETTIVI
La temperatura dell’aria è il parametro più utilizzato per definire le caratteristiche termiche di un ambiente. Viene inoltre utilizzato come parametro per la progettazione e per il dimensionamento di tutti i sistemi impiantistici. Tale parametro però non è l’indicatore della temperatura per il comfort termico. Vi è infatti un ulteriore aspetto da considerare insieme alla temperatura dell’aria, ovvero la temperatura media radiante, data dalla media delle temperature superficiali dell’ambiente. La media di queste due grandezze fornisce la temperatura operativa (o temperatura operante) che è il parametro di riferimento per il comfort:
Le temperature dell’aria e media radiante nel caso estivo di raffrescamento sono ben visibili nello schema “Raffreddamento”, sia per i sistemi convettivi che per i sistemi radianti. Nel caso di
In estate si verifica spesso che l’umidità specifica esterna sia maggiore rispetto a quello che viene usualmente considerato il valore massimo accettabile nell’ambiente interno, 12 gv/kgas (secondo UNI EN 16798-1). Oltre tale valore di umidità specifica c’è il rischio che, a seguito di un raffrescamento a umidità specifica costante, ci si porti a livelli elevati di umidità relativa aumentando il rischio di condensazione. Bisogna poi tener conto che la generazione interna di vapore contribuisce ulteriormente a incrementare il livello di umidità specifica nell’ambiente interno. Da qui la necessità, in estate, di deumidificare l’aria.
raffrescamento convettivo la temperatura media radiante risulta maggiore della temperatura dell’aria (a sinistra in figura). Al contrario, nel caso di raffrescamento radiante la temperatura media radiante risulta minore della temperatura dell’aria (a destra in figura). Si può quindi affermare che per ottenere una temperatura operante uguale in entrambi i casi potrò impostare, in caso di sistema radiante una temperatura dell’aria superiore, ottenendo lo stesso (se non maggiore) comfort termico. Tale aspetto si traduce anche in risparmio energetico. Inoltre, si de ve notare come le condizioni interne siano mediamente più omogenee (a parità di temperatura operante) con un raffrescamento radiante rispetto ad un raffrescamento convettivo. Un altro aspetto importante nel confronto tra sistemi radianti e sistemi convettivi è l’abbinamento con generatori efficienti, come le pompe di calore. Per valutare le prestazioni estive di una pompa di calore si utilizza l’indice EER (Energy Efficiency Ratio - rapporto di efficienza energetica). Se un climatizzatore genera 5 kW di raffrescamento da una potenza in ingresso pari a 1 kW, il suo EER è pari a 5.0. Più alti sono i valori di EER, più i dispositivi saranno efficienti. Per confrontare con più precisione dispositivi per la climatizzazione è stato introdotto l’indice SEER, che viene calcolato nell’arco di un intero anno in tre fasce climatiche (approfondimento nella tabella “Indici EER a confronto”).
RADIANTI O CONVETTIVI?
Correnti d’aria
Comfort Strategie di regolazione
Abbinamento con pompe di calore
Costo di installazione
prodotta a circa 15°C, l’EER della pompa di calore sarà migliore rispetto al caso convettivo Se vi è già installato un sistema radiante per il riscaldamento il costo di installazione riguarda solo gli elementi di produzione del freddo e i collegamenti idraulici
rispetto al caso radiante
Installazione di un sistema indipendente: costo del sistema di emissione, della regolazione, dei collegamenti e del sistema di produzione
Costo di esercizio
Costi di manutenzione
Ridotti costi di esercizio dati dall’abbinamento con pompe di calore
Nessun costo di manutenzione del sistema di emissione
Maggiori costi di esercizio rispetto al caso radiante
Costi di manutenzione: pulizia e sostituzione dei filtri
Ahead of evolution
Bologna, 25-29 settembre 2023
Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno
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L’evento per scoprire in anteprima le tendenze degli spazi architettonici. Il luogo d’incontro di progettisti, contractors e operatori del trade provenienti da tutto il mondo.
In collaborazione con Promosso da CONFINDUSTRIA CERAMICA Organizzato da Con il supporto diOBIETTIVO INNOVAZIONE CONTINUA
I4F FESTEGGIA I DIECI ANNI DI ATTIVITÀ NEL 2023,
TRA SUCCESSI, SFIDE PER IL FUTURO ED COSTANTE RICERCA DI NUOVE TECNOLOGIE CHE PORTINO VALORE
ALL’INDUSTRIA, AIUTANDO IL MERCATO A CRESCERE
Rivoluzionare il settore dei pavimenti, dando sempre più valore al settore dei pavimenti. È l’obiettivo di i4F, azienda che da dieci anni si occupa di sviluppare tecnologie brevettate che possano migliorare gli ambienti in cui le persone vivono attraverso tecnologie sempre più innovative. Abbiamo parlato della storia dell’azienda, degli obiettivi per il futuro e di alcune tecnologie con Matthieu Dekens, Chief Commercial Officer per il Nord America e l’Europa di i4F.
Quest’anno i4F festeggia i suoi primi 10 anni di attività. Qual è la vostra storia?
L’azienda è nata con l’invenzione della tecnologia Drop-Lock, che prima di i4F non esisteva e si utilizzava quello che viene chiamato “one piece”, un piccolo pezzo di plastica che va aggiunto nel profilo. Così, nel 2009 abbiamo sviluppato questo sistema e nel 2013 abbiamo ottenuto il brevetto. Da qui è nata i4F. Ad oggi, con i risultati ottenuti, siamo riusciti a prendere una buona fetta del
la tecnologia AquaProtect
mercato mondiale per quanto riguarda gli LVT, perché il sistema è praticamente perfetto per questi materiali e rende l’installazione veloce, snella e facile. Un grande successo, contando anche che ci sono 150 fabbriche che hanno la licenza per produrre questo sistema. L’azienda poi ha il suo quartier generale in Belgio, a Bruxelles, ma abbiamo uffici anche negli Stati Uniti, che per noi rappresenta il mercato più importante, in Cina e in Vietnam.
E quali sono i principali obiettivi che avete per il futuro?
Continuiamo a lavorare sui sistemi a incastro, cercando di portare sempre più valore all’industria. Potremmo limitarci ad essere soddisfatti per il successo del nostro sistema, ma non ci basta, non è il nostro obiettivo. Quello che vogliamo fare è portare nuove tecnologie e innovazioni affinché l’industria del pavimento possa avere sempre più rilievo nella spesa dei consumatori. L’idea alla base di tutto è sempre la dinamicità del settore, che può raggiungere il successo solo attraverso l’innovazione.
Come sviluppate le vostre nuove tecnologie?
Principalmente in due modi: sviluppiamo i nuovi progetti in partnership con le aziende, facendo fin da subito ricerca insieme e aiutandole in tutto quello che riguarda l’ottenimento del brevetto, oppure con le licenze, ovvero offrendo le nostre tecnologie agli altri.
Per quanto riguarda i sistemi che proponete, come funziona i-Click4U® per i laminati?
Bisogna partire da un elemento basilare: nel laminato è presente il legno, che assorbe l’acqua. Questo aspetto è da tenere in forte considerazione per spiegare il funzionamento della tecnologia, perché i-Click4U® fa sì che l’acqua non entri all’interno del pavimento. Così, proponiamo l’unico Drop-Lock che resiste alla penetrazione dell’acqua, dove non sono necessari spray chimici o sigillanti aggiuntivi. C’è anche
➢ PEDROSS FIRMA L’ACCORDO DI LICENZA PER LE TECNOLOGIE PER PARETI E SOFFITTI DI I4F
i4F ha annunciato che Karl Pedross SpA, azienda di accessori per battiscopa e pavimenti con sede in Italia, ha firmato un contratto di licenza per l’utilizzo delle tecnologie per pareti e soffitti. Il portfolio di i4F comprende varie tecnologie e applicazioni, tra cui l’innovazione brevettata sviluppata dal partner Li&Co. Questa particolare tecnologia consente una maggiore flessibilità di progettazione e una migliore estetica su vari lati dei pannelli decorativi. Inoltre, è adatta all’uso su pannelli acustici per pareti e soffitti.
un’altra tecnologia, in combinazione con questa, pensata proprio per il laminato.
Qual è?
AquaProtect, tecnologia brevettata che in combinazione con i-Click4U® è perfetta per il laminato. Questo sistema di impregnazione ad alta precisione riduce notevolmente il rischio di rigonfiamento dei pannelli in laminato e aumenta in modo significativo la resistenza all’acqua. Questa tecnologia è ad alta precisione e riesce a proteggere i pannelli in laminato fino al 75%, aumentando così notevolmente la loro impermeabilità complessiva.
Il funzionamento della tecnologia AquaProtect
“Potremmo limitarci ad essere soddisfatti per il successo del nostro sistema, ma non ci basta. Noi vogliamo portare nuove tecnologie e innovazioni affinché l’industria del pavimento possa avere sempre più rilievo nella spesa dei consumatori”
Matthieu Dekens, Chief Commercial Officer per il Nord America e l’Europa di i4F
ESIGENZE NUOVE, SOLUZIONI INNOVATIVE
MOGU, DESIGN COMPANY ITALIANA, PROPONE SISTEMA FORESTA E PLUMA, DUE SISTEMI DI PANNELLI PER RIVESTIMENTI MURALI CHE SI ADATTANO AI NUOVI BISOGNI DEI LUOGHI DI LAVORO
Nel mondo post-pandemico le aziende hanno dovuto fortemente ripensare i luoghi di lavoro, anche e soprattutto in un’ottica volta alla sostenibilità. Mogu, design company italiana, propone due soluzioni rivolte proprio verso questa “nuova” esigenza: i primi sistemi di pannelli fonoassorbenti a base di micelio al mondo, realizzati insieme ad Arup, il Sistema Foresta, e Pluma, collezione di pannelli slim per rivestimento murale, sempre a base di micelio.
Comfort acustico con il Sistema Foresta
Il Sistema Foresta è pensato anche nell’ottica di migliorare il comfort acustico negli spazi interni di lavoro, ma non solo. Questo perché contribuisce anche allo stoccaggio della CO2, in quanto durante il ciclo di crescita vegetative della materia il micelio immobilizza le componenti di carbonio che risiedono all’interno dei terreni di crescita stessi. Il sistema Foresta, inoltre, è stato progettato per affiancare le imprese nella transizione verso l’economia circolare, lontano dal sistema “Take-Make-Waste”. I pannelli, infatti, sono composti da moduli acustici realizzati con residui agricoli dell’industria tessile su cui viene coltivato un tessuto vegetativo di micelio e sono supportati da un’intelaiatura di legno di faggio. Queste colture di funghi si combinano e si interconnettono con le fibre tessili naturali e, dopo un trattamento termico, creano un nuovo materiale biocomposito durevole con proprietà fonoassorbenti comprovate. Sempre in un’ottica volta alla sostenibilità, i pannelli acustici sono completamente biodegradabili, mentre la struttura in legno può essere riutilizzata, riducendo così i rifiuti prodotti sia dai singoli utilizzatori sia nell’industria delle costruzioni.
RIVESTIMENTI 100% CIRCOLARI CON PLUMA
Mogu ha lanciato la nuova collezione di pannelli slim per rivestimento murale Pluma, caratterizzati da una nuova tecnologia sviluppata dall’azienda, potenziata e resa possibile dalle proprietà del micelio, rendendo i prodotti della linea unici nel loro genere. I pannelli, inoltre, sono stati progettati non solo per ottenere elevate prestazioni acustiche e termoisolanti, ma anche per donare un aspetto innovativo e naturale a tutti gli spazi. Il team Mogu ha sviluppato quattro diverse texture ispirate alle forme della natura: Reed, Leaves, Needles e Mycelium. Queste, insieme allo spessore variabile, permettono di creare pannelli di qualsiasi forma, proponendo quindi un alto livello di personalizzazione del prodotto.
IPM Italia. Gli Specialisti dei pavimenti in resina.
Versatili e performanti. Sono i rivestimenti in resina IPM Italia ideali per le pavimentazioni di differenti tipologie di ambienti: dall’hangar allo showroom, dalle sale d’attesa nei terminal ai ristoranti, dagli hotel ai musei. Oltre alla capacità di sostenere elevati picchi di afflusso e alla facilità di pulizia e igienizzazione i rivestimenti IPM Italia hanno una naturale predisposizione al design. Ne è un esempio il Sistema IPM Venexian, utilizzato presso l’aeroporto di Linate a Milano, nel quale i leganti vengono miscelati a materiali di pregio, quali marmi e quarzi. Progetto sviluppato in collaborazione con Pavimart.
“6X(2+1)”: SEI PROGETTI PER LE NUOVE FORME DELL’ABITARE
UNILIN IN COLLABORAZIONE CON GLI STUDENTI DELLA X EDIZIONE DEL MASTER INTERIOR DESIGN DEL POLITECNICO DI MILANO GESTITO DA POLI.DESIGN IN COLLABORAZIONE
CON SPD SCUOLA POLITECNICA DI DESIGN PRESENTA SEI PROGETTI SVILUPPATI INTORNO AL TEMA DELL’IDENTITÀ, DELLA FLESSIBILITÀ E DELLA FUNZIONALITÀ
Dal workshop al progetto o, per meglio dire, sei progetti, concretizzati in una mostra. Unilin Italia, leader nel mondo delle superfici, nella primavera 2023 ha realizzato un workshop con gli studenti dalla XX edizione del Master Interior Design del Politecnico di Milano, gestito da POLI.design, in collaborazione con SPD Scuola Politecnica di Design. Da qui sono nati i sei progetti racchiusi in “6x(2+1): Sei progetti per due persone più un ospite”, dove gli studenti hanno lavorato ai temi dello spazio minimo e delle nuove forme dell’abitare. Infine, è nata anche una mostra, visitabile fino al 29 settembre presso lo showroom Unilin in viale Bligny 54 a Milano.
I sei progetti sono stati sviluppati in sei luoghi diversi per due utenti e un ospite intorno ai temi dell’identità, della flessibilità e della funzionalità. Lo studio dei volumi, la selezione dei materiali e l’attenzione al dettaglio caratterizzano i progetti attraverso un approccio integrato che intreccia involucro, interni ed elementi di arredo, tra praticità e sostenibilità.
BLUE LINE
Il gruppo composto da Silvia Anticoli, Mirco Baldelli, Maria Tera
Cepi e Sara Kekic ha presentato “Blue Line”, progetto realizzato al Burji Park di Dubai realizzato per la coppia composta dal sommelier Lorenzo Vecchioni e dalla psicologa Emily Moore, con il loro ospite, il pilota d’aereo Trevor Moore, fratello di Emily. Tra i materiali scelti per il progetto troviamo: il laminato rovere terracotta di Pergo e il marmo di Carrara di Lapitec.
CANCAN
Il secondo gruppo, composta da Eva Aquilanti, Nancy Guzman, Ya Sin Hung, Francesca Lucente e Chiara Masaneo ci porta a Parigi, più precisamente a Casa Cancan, rifugio artistico che prende vita grazie a Teodor e Jean Jacques, giovane coppia a cui spesso la madre del secondo, Brigitte, fa visita.
DIETRO LE QUINTE
Il gruppo composto da Annalura Bignozzi, Valeria Giannini, Alessandro Malgoverno, Domenica
Lituma e Maria Chiara
Tommasini ha scelto Chardonne, un paese della Svizzera francese, per sviluppare il proprio progetto. Lo spazio abitativo, che vede la presenza per i pavimenti anche del Modello Rovere
verniciato naturale di Quick-Step, è pensato per la commercialista
Josephine, il meccanico Massimo e l’archeologa Tiziana.
SAUDADE
Da Parigi voliamo a Cascais, in Portogallo, con il progetto presentato da Giulia Cappelletti, Carolina Cevallos, Marina Maione, Martina Pereyra e Siid Tata. Anche in questo caso il progetto è pensato per la coppia composta dal chirurgo Vera e dal paesaggista Pietro, con ospite il pensionato Mario. Per i materiali, in particolare per i pavimenti, sono stati scelti dal gruppo il laminato e il vinile.
MAISON LOTUS
Dal Portogallo andiamo in Corsica, più precisamente a Bonifacio, con il progetto realizzato per la coppia composto da Iris e Quentin, con ospite la sorella di lei, Adele, realizzata dal gruppo composto da Aicha Hamrouni, Michele Con Pirani, Stefania Trotta e Valeriya Dzyuba.
PROGETTI
SHORELINE HOUSE
Il sesto progetto, realizzato da Anna Grosso, Claudia Marullo, Carla Spanò, Enrico Pala e Angie Ortiz, ci riporta in Italia, più precisamente in Sardegna, a Santo Stefano. Per questo progetto, di cui sono grandi protagonisti laminati e vinilici Quick-Step, i tre protagonisti sono la coppia composta da Carlo e
LA “PRIMA VOLTA” DI DECORTECH CONFERENCE
Il Palacongressi di Rimini è stato animato dalla prima edizione in modalità stand-alone dell’evento, creato con l’obiettivo di ribadire come le finiture di qualità, anche estetica, siano un vantaggio competitivo nel mercato delle superfici. 80 partecipanti, 5 speech, 3 ore di business meeting e 3 giornate di eventi. Questi sono i numeri della prima edizione di Decortech Conferenze, il convegno internazionale dedicato alle tecnologie e ai trend estetici per le superfici di ultima generazione. L’evento coordinato da Ice-Agenzia, nella giornata del 14 giugno al Palacongressi di Rimini, ha richiamato visitatori e operatori del settore, ma anche una delegazione di buyer internazionali di alto profilo provenienti da Europa, Africa Subsahariana, America Latina, America del Nord e Area MENA. Nata da Italian Exhibition Group in collaborazione con Acimac come percorso tematico a Tecna 2022, Decortech Conference è stata proposta quest’anno in modalità standalone con l’obiettivo di ribadire quanto la migliore finitura e qualità estetica possibile rappresentino un vantaggio competitivo nel mercato delle superfici. I 5 speech tenutisi a Decortech Conference hanno affrontato tematiche diverse, dal rapporto tra design e tecnologie fino alle nuove applicazioni per vetro e legno, passando per la tecnologia a eccimeri fino agli effetti 3D e alla stampa digitale. L’evento ha rappresentato una tappa intermedia sulla strada di Tecna, salone internazionale delle tecnologie e forniture per le superfici che tornerà alla fiera di Rimini a settembre 2024.
SUPERFACES, DOVE RIVESTIMENTI E MATERIALI SONO PROTAGONISTI
Il primo marketplace b2b dedicato a tutti i tipi di rivestimenti e materiali per l’architettura, l’interior e il design. In poche parole: Superfaces, da quest’anno parte integrante di InOut The Contract Community che si terrà dall’11 al 13 ottobre 2023 al Quartiere Fieristico di Rimini. L’evento unisce le quattro manifestazioni del settore indoor e outdoor: Superfaces, SIA Hospitality Design, Sun Beach&Outdoor e la nuova Greenscape. In Superfaces tradizione e nuove tecnologie trovano la perfetta sintesi creativa per quanto riguarda soluzioni e materiali per rivestimenti, pannelli e pavimentazioni. Durante questa edizione sarà riservata particolare evidenza a superfici resilienti e viniliche, resina e cemento, legno e fibre naturali, oltre a tutti i materiali di nuova generazione. Inoltre, grazie alla vicinanza con il SIA - Hospitality Design, le aziende potranno coinvolgere anche gli operatori del settore dell’hotellerie per presentare soluzioni innovative per ristrutturazioni e nuovi progetti.
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MAPEI È MAIN PARTNER DEL LANDSCAPE FESTIVAL 2023
Mapei, per il quarto anno consecutivo, è main partner del Landscape Festival 2023, l’evento di rilievo internazionale dedicato alla promozione della cultura del paesaggio. Nata a Bergamo nel 2011, la manifestazione si inserisce quest’anno nel palinsesto di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023” come punto di riferimento per i temi del paesaggio e dell’ambiente nei territori. “Grow Together - Crescere insieme” è il filo conduttore dell’edizione 2023 di Landscape Festival, nella piena consapevolezza delle sfide che il nuovo Millennio ci chiede di affrontare. Tra tutto, la sostenibilità gioca un ruolo importantissimo e Mapei ne ha piena consapevolezza. Per questo da anni si impegna per contribuire, con la sua capacità di innovazione, ad un’edilizia sempre più sostenibile a beneficio non solo del pianeta, ma anche delle persone. Nei suoi laboratori, collocati in 20 Paesi, l’azienda lavora per permettere il recupero e il riutilizzo dei prodotti, per contenere il consumo di materie prime vergini all’ingresso e per la parziale sostituzione di quelle ad alto impatto ambientale, sia nelle formulazioni che nel packaging. L’azienda, per offrire ai diversi attori del settore soluzioni innovative a basso impatto ambientale ed elevate prestazioni, ha recentemente sviluppato e arricchito la gamma Mapestone GR-ECO Line. I fuganti sostenibili GR-ECO sono a base di fibre naturali vegetali, esenti da cemento e calce, filtranti e autorigeneranti.Grazie alla loro formulazione unica consentono all’acqua di filtrare e, una volta asciutte, ritornano ad essere compatte. Inoltre Mapei, proprio a Bergamo, ha appena partecipato alla riqualificazione del Centro Piacentiniano, nel cuore della città bassa. In questo progetto gli oltre 15mila metri quadrati pavimentati ad asfalto sono stati sostituiti dalle più nobili pavimentazioni in lastre e cubetti di pietra posate con il sistema Mapestone. L’esperienza è stata analoga anche a Brescia in via dei Musei, il chilometro che collega il sito UNESCO della Brixia romana e i più importanti musei cittadini.
CERSAIE COMPIE 40 ANNI
Spegne nel 2023 ben 40 candeline Cesarie, appuntamento internazionale con il design delle superfici, dell’arredo del bagno e delle finiture per lo spazio architettonico che si terrà dal 25 al 29 settembre a BolognaFiere. Per la quarantesima edizione saranno proposti ben 15 padiglioni su 145mila metri quadrati, con un percorso in cinque stazioni con diverse iniziative per festeggiare l’importante anniversario. «Cersaie è una fiera internazionale ed è una vetrina mondiale del Made in Italy. In questa 40° edizioni possiamo annunciare che il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sarà tra i relatori del convegno inaugurale, lunedì 25 settembre alle ore 11 al Palazzo dei Congressi». A dirlo è stato Giovanni Savaroni, Presidente di Confindustria Ceramica, durante la conferenza stampa di presentazione di Cersaie 2023. Savaroni, inoltre, ha sottolineato come nel 2022 l’intera industria ceramica ha superato gli 8 miliardi di euro di fatturato con una forte crescita. Emilio Mussini, Vice Presidente di Confindustria Ceramica, ha poi sottolineato come, a 4 mesi dall’apertura, quella di settembre sarà un’edizione da “tutto esaurito”: «Nei 15 padiglioni disponibili quest’anno registriamo alcune migliaia di metri quadrati in più rispetto al 2022. Anche gli espositori sono in crescita di alcuni punti percentuali rispetto ai 624 dello scorso anno».
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SI TERRÀ DALL’11 AL 13 OTTOBRE 2023
INOUT|THE CONTRACT COMMUNITY, EVENTO PENSATO PER ATTIRARE E ISPIRARE TUTTA L’INDUSTRIA DELL’HOSPITALY, AL QUARTIERE FIERISTICO DI RIMINI
ARIA DI NOVITÀ
Un nuovo format catalizzatore del mondo contract e delle forniture per l’ospitalità. È InOut|The Contract Community, un solo marketplace per unire le quattro manifestazioni del settore indoor e outdoor: SIA Hospitality Design, Sun Beach&Outdoor Style, Superfaces e la nuova Greenscape. Il format debutterà in contemporanea con TTG Travel Experience dall’11 al 13 ottobre 2023 al Quartiere Fieristico di Rimini.
Un evento pensato per attrarre e ispirare l’intera hospitality industry attraverso proposte, formazione, strumenti, contaminazioni e networking in grado di tracciare le coordinate future del settore. Il tema scelto per questa edizione è “Utopia”, intenso nella sua accezione positiva, utilizzando nel senso di “ideale realizzabile”. “Il progresso è la realizzazione
dell’Utopia” è la frase, di Oscar Wilde, scelta per accompagnare la tematica, a sottolineare quanto il pensiero utopico possa sfociare nella piena concretezza.
LE QUATTRO SEZIONI ESPOSITIVE
InOut|The Contract Community si articolerà in quattro sezioni espositive, ognuna dedicata a materiali, tecnologie, idee ed estetica, per rispondere alle esigenze dei turisti. I visitatori ritroveranno le due storiche manifestazioni di IEG, SIA Hospitality Design, dedicata agli elementi d’arredo, e Sun Beach&Outdoor Style, pensata per le attrezzature e servizi per il balneare. Ci saranno poi la più recente Surfaces, dedicata ai materiali e all’insegna della sostenibilità, e infine Greenscape, novità di quest’anno, che sarà dedicata alla progettazione di spazi dove esterni e interni sono definiti dal verde.
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N° 18 giugno 2023 / Trimestrale tecnico-professionale del sistema pavimenti e rivestimenti
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