Tempo d'estate in collaborazione con FARMACIE DOLOMITI
Sole, lago, mare e abbronzatura
L
’abbronzatura è quel particolare fenomeno, naturale o artificiale, mediante il quale la nostra pelle si scurisce per effetto dell’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) provenienti dal sole o a quelli della luce artificiale generati da lampade al quarzo o altre fonti. E il corpo diventa abbronzato in quanto avviene un maggiore rilascio e quindi produzione di un pigmento detto melanina che ha la precipua funzione di proteggere la nostra epidermide dai raggi solari, specialmente da quelli dannosi. E’ bene ricordare che, purtroppo, una lunga esposizione può causare un danneggiamento alla nostra pelle e determinare quindi la comparsa di patologie più o meno gravi quali eritemi, scottature anche serie, cheratosi, danni agli occhi, invecchiamento precoce della pelle. Ma il pericolo più grave di una esposizione non controllata ai raggi del sole non solo può causare l’invecchiamento della pelle, ma soprattutto la formazione di lesioni precancerose che nel tempo possono generare la comparsa di tumori della pelle tra i quali il melanoma che, purtroppo, può causare anche la morte. Ecco perché è necessario non solo abbronzarsi lentamente e con cautela ma anche e principalmente proteggere la nostra pelle dall’incidenza dei raggi UV (Ultravioletti -A-B-C-). Purtroppo i raggi solari non si vedono e non fanno rumore, ma alla lunga possono creare danni cutanei che si manifestano anche a distanza di moltissimi anni dopo l’esposizione.
La moderna cosmetica e le ricerche farmaceutiche, per fortuna, mettono a nostra disposizione moltissimi prodotti per ogni tipo di esigenza e di pelle, quali creme più o meno potenti, oli, latte, gel, spray, acqua solare e sostanze specifiche dopo sole e idratanti. Il consiglio degli esperti è di non esagerare con l’esposizione al sole e la quantità di tempo, ma farlo in maniera intelligente. Intanto è bene proteggere sia il capo con un cappellino che gli occhi con occhiali. Di poi è bene sapere che bisogna evitare di farlo nelle ore calde 12/15 (da preferire la mattina presto fino massimo alle 11 e pomeriggio dopo le 16/17) ricordandosi anche che ci si può abbronzare rimanendo sotto l’ombrellone o in zona d’ombra. La cosa più importante da fare, però, specialmente nei primi giorni, è quella di proteggere (anche abbondantemente) la pelle con apposite creme solari che abbiano un
fattore protettivo di almeno 15/20 o anche di più, e che siano, possibilmente, ad ampio spettro e a doppia protezione, sia nei confronti dei raggi UVA che di quelli UVB. Creme che devono essere sempre usate, non solo per garantirsi una buona abbronzatura e protezione, ma anche e soprattutto per evitare di arrecare danni, anche seri, alla pelle. Ed è buona regola quella di spalmarsi, la sera, una crema “doposole” idratante o emolliente in quanto i raggi del sole determinano una “secchezza” della pelle che nel tempo può creare patologie epidermiche. In ogni caso è da evitare sempre il famoso “fai da te” e quindi buona cosa è rivolgersi a medici,dermatologi, farmacisti e/o esperti i quali saranno in grado di dare i giusti e appropriati consigli sul tipo di creme e di specifiche protezioni da utilizzare in base al tipo di pelle.
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