Fiabe classiche
Hänsel e Gretel Wilhelm e Jacob Grimm
In un tempo lontano, al limitare di un bosco, viveva il taglialegna Gustav con i figli e la seconda moglie Irda. I figli, che si chiamavano Hänsel e Gretel, erano bravi, obbedienti e molto laboriosi. Senza che nessuno lo chiedesse, essi si davano da fare spontaneamente in lavoretti utili: prendevano l’acqua al ruscello, pulivano la radura davanti a casa e raccoglievano rami secchi per il camino. Inoltre, poiché spesso accadeva che in casa il pane scarseggiasse, erano diventati molto abili nella ricerca di frutti selvatici, bacche e radici commestibili. Irda, sposata dopo che la prima moglie era morta dando alla luce Gretel, era una donna dura e autoritaria, spesso imbronciata e poco incline al sorriso; a modo suo, però, voleva bene ai bambini e sicuramente questo era il motivo per cui Gustav l’aveva presa con sé. Di fatto però la famiglia era molto povera, e il taglialegna riusciva a malapena a sfamare consorte e figlioli, spesso per sé dimezzava la razione di cibo o, addirittura, saltava il pasto. Venne purtroppo un tempo di piogge torrenziali, violente come non se n’erano mai viste. Gustav non poteva lavorare nel bosco, i figli non riuscivano a raccogliere nulla da mangiare e la moglie non poteva andare in città a vendere i cestini di giunco che intrecciava. Ben presto la fame cominciò a tormentarli. Una sera, mentre l’uomo si girava e rigirava nel letto poiché brutti pensieri lo tenevano sveglio, Irda parlò così: “Non possiamo andare avanti in questo modo, la miseria ci ucciderà. Salviamo almeno i due bambini!” “Salvarli?” “Certo, marito mio...” 6