Cultura
RINASCERE NEL SACRO, GESTAZIONE DI UN’OPERA La cappella dell’Immacolata Concezione nella Chiesa di San Giovanni Maria Vianney a Falsomiele (Palermo) Irene Luzio*
Figura 1. Chiesa di S. Giovanni Maria Vianney, Palermo, quartiere Falsomiele. Particolare del nartece rivestito di cocciopesto e della statua del Santo Curato d’Ars di Giuseppe Di Caro. Foto di Guido Santoro.
I
l caso “San Giovanni Maria Vianney”, nel panorama dell’architettura sacra più recente, è del tutto singolare [1]. Sperimentazione e originalità accedono al sacro talamo della tradizione. Il sovrannaturale si china sul mondo naturale. Il simbolo informa la materia. Ne va nascendo un corpo caldo, radioso, pulsante di energia vitale e al tempo stesso ricco e funzionale in ogni sua parte — sulle orme di Gaudí — capace di
rispecchiare la fede, la personalità e la storia degli uomini che l’hanno concepito. Il sacerdote, la comunità parrocchiale e le maestranze — in gran parte locali — sono ancora nel pieno del travaglio: grazie alla pia sollecitazione dei fedeli, la cappella dell’Immacolata Concezione è sul punto di vedere la luce. Si può già riconoscere, addossato alla Miancata sinistra della chiesa, un ambiente longilineo, coperto da una volta a sezione
*Università degli Studi di Palermo.
22
Theriaké
Anno IV n. 35 – Settembre – Ottobre 2021