PetTrend Aprile 2021

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IN QUESTO NUMERO: INTERVISTA: CERERE SPA DIGITAL MKT: IL FUTURO DEL COMMERCIO MERCATO: ALIMENTI PER CANI STERILIZZATI INIZIATIVE: CODE DI CASA!

Rivista mensile inviata gratuitamente tramite Poste Italiane S.p.A - ISSN 2279-5790

ANNO 10 • N° 3 • APRILE 2021


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EDITORIALE

ASPETTANDO ZOOMARK 2021

M MARCO MORESCO

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arzo non è stato un mese brillante. Il rialzarsi della curva pandemica, il ritorno alle zone rosse in molte regioni italiane, la didattica a distanza e lo stentato decollo del piano vaccinale sono fatti concreti e ineludibili. Gli italiani sono esausti e il ritorno alla realtà pre-covid sembra ancora difficile da raggiungere. Tutto vero. Ma, com’è ormai nostra consuetudine, vogliamo destinare questo spazio della rivista per “remare contro” il pessimismo diffuso e mettere in primo piano i segnali positivi, le energie vitali e le iniziative che insistono sul desiderio e sulla volontà di riappropriarsi della normalità. Abbiamo già avuto modo di parlare della capacità delle fiere di settore di adattarsi alle esigenze del momento, prevedendo la prossima edizione di Interzoo in versione puramente digitale (dall’1 al 4 giugno 2021) e a seguire, in autunno, Zoomark International (dal 10 al 12 novembre 2021) in una modalità mista, sia in presenza sia digitale. Una soluzione pragmatica e lungimirante per segnare non solo la ripartenza a pieno regime del settore ma anche per ripristinare, a partire dal 2022, il ritorno alla consueta alternanza biennale delle rispettive manifestazioni. Data l’importanza di questa ricalendarizzazione, gli organizzatori di Zoomark International hanno deciso di realizzare una serie di webinar che, trasmessi online sul sito della fiera, scandiranno l’approssimarsi della manifestazione, aggiornando gli operatori del settore su temi di particolare interesse e attualità. Si parte il 20 aprile con uno degli argomenti venuti maggiormente alla ribalta negli ultimi mesi, “Digitalizzazione e innovazione”. In un incontro moderato da Fabrizio Vallari, la nostra Silvia Bosio interverrà portando il suo contributo, frutto di studio e aggiornamento, ma soprattutto di tanta esperienza sul campo maturata dapprima in un negozio fisico e poi nel mondo digitale. A maggio e giugno seguiranno due webinar - a cura delle altre riviste del settore, Pet B2B e Zampotta - che affronteranno ulteriori tematiche di rilievo, quali “Il canale specializzato dopo la pandemia” e “I cambiamenti nel linguaggio della comunicazione e della pubblicità”. Dopo l’estate, a settembre e ottobre, sarà la volta di altri due appuntamenti destinati questa volta rispettivamente ai toelettatori e ai negozianti. Nell’attesa di seguire insieme questa serie di interessanti approfondimenti, vi segnalo intanto l’articolo (pag. 23), sempre di Silvia Bosio, che ci illustra i risultati di una ricerca condotta da Shopify su un importante campione di consumatori e operatori professionali. Da questa indagine scopriremo come la pandemia abbia modificato in maniera importante le modalità con cui gli imprenditori si rapportano alle proprie attività commerciali e, soprattutto, come i consumatori si stiano orientando nelle loro scelte di acquisto e di pagamento. Da non perdere anche l’articolo di Alessio Arbuatti (pag. 49) su “Code di casa!”, il progetto del Ministero della Salute, in collaborazione con le più importanti sigle del mondo veterinario, che vuole promuovere un’adozione consapevole degli animali da affezione presenti nei tanti canili e gattili del nostro Paese. Due piccoli suggerimenti senza trascurare tutti gli altri contenuti di questo numero di Pet Trend che contiamo sappiano soddisfare le vostre aspettative e curiosità. Buona lettura! ●


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In questo numero

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Editoriale ASPETTANDO ZOOMARK 2021

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Ceva “SEMPRE FELICI E PROTETTI”: IL NUOVO PROGETTO CEVA 2021

Vitakraft ARRIVANO I JUMPERS, GLI SNACK SUPER APPETIBILI IN ESCLUSIVA PER I NEGOZI SPECIALIZZATI

Purina Pro Plan OPTIDIGEST PERCHÉ È IMPORTANTE SUPPORTARE IL BENESSERE INTESTINALE?

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Intervista SEMPLICITÀ E QUALITÀ DA OLTRE 40 ANNI

Lily’s Kitchen LILY’S KITCHEN CONQUISTA ANCHE I GATTI PIÙ RIBELLI

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Marketing

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Innovet

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Digital Marketing

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Ceva

Alimentazione GLI ALIMENTI MONOPROTEICI

Purina Gourmet GOURMET® RIVOLUZIONA IL MERCATO DELL’UMIDO GATTO MONOPORZIONE CON UN NUOVO LANCIO: REVELATIONS!

LE PRIVATE LABEL NEL PET CARE

REDONYL® ULTRA, IL SUPPORTO “SECONDO NATURA” IN CASO DI DERMATOSI

IL FUTURO DEL COMMERCIO

GRAFFIATURE DEL GATTO: UN SEGNALE DI STRESS?


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PUBBLIREDAZIONALE

Ceva Salute Animale S.p.A. Viale Colleoni, 15 -20864 Agrate Brianza (MB) Tel. 039 6559.442 marketing.italy@ceva.com

“SEMPRE FELICI E PROTETTI”: IL NUOVO PROGETTO CEVA 2021

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orte di una leadership ventennale nei prodotti comportamentali per la serenità di gatti cani - Feliway e Adaptil - Ceva rafforza la presenza nel Retail grazie a nuove proposte in grado di rivitalizzare segmenti maturi, come quello degli antiparassitari. Nel 2021 Ceva mette in campo un grande progetto con un team in crescita, con partner d’eccezione e con un portafoglio prodotti dai vantaggi competitivi indiscutibili, con la promessa di avere “pet sempre felici e protetti”. Il mercato degli antiparassitari esterni è importante e in crescita, con un valore di circa 120 milioni di euro. Si tratta di un ambito che, rispetto ad altri segmenti di mercato, da tempo non mostra innovazione vera, soprattutto nel canale Retail e quindi nella libera vendita. Tuttavia, il consumatore oggi è sempre più attento e informato, è alla ricerca di novità, vuole soluzioni concrete, principi attivi nuovi, sicuri ed efficaci, ampio spettro di protezione, lunga durata e facilità di applicazione. È sicuramente disposto a spendere, ma per il proprio pet vuole il meglio: per questo nel 2021, nel canale Retail, Ceva offre prodotti nuovi e innovativi, che rispondono sempre meglio alle esigenze dei consumatori. Innanzi tutto, la linea Vectra, con Vectra 3D per il cane e Vectra Felis per il gatto: una vera grande novità sul mercato, perché da medicinali veterinari su prescrizione diventano ora di libera vendita. Si parla di una formulazione unica e senza pari sugli scaffali dei retailer. Vectra 3D è l’antiparassitario esterno spot-on per cani a più ampio spettro, efficace contro pappataci, zanzare, pulci, zecche e mosche. Grazie alla sua esclusiva formulazione e alla presenza di un principio attivo nuovo, protegge il cane dalle punture dei parassiti fino a 1 mese dall’applicazione. Anche la casa è protetta dall’infestazione di uova e larve di pulci per ben 2 mesi, dopo l’applicazione sull’animale. Vectra è studiato per una facile applicazione, si distribuisce in linea continua in contropelo dalla coda fino al collo, grazie alla punta arrotondata e morbida. Vectra Felis potrebbe essere definito lo “specialista della pulce”: velocità di azione, in 2 ore elimina le pulci adulte, durata d’azione di 1 mese e protezione della casa dall’infestazione

di uova e larve di pulci per ben 3 mesi dopo l’applicazione sull’animale. È privo di componenti alcoliche che possono infastidire il gatto e la pipetta innovativa consente un’applicazione davvero semplice. Il portafoglio antiparassitari di Ceva comprende anche Duoflect cane e gatto, un prodotto che nasce da un’associazione storica: fipronil e (S)-metoprene. Associazione conosciuta per sicurezza ed efficacia, leader nel mercato degli antiparassitari esterni, soprattutto nel gatto. Duoflect ha una maggiore concentrazione di principio attivo (fipronil) rispetto alla formulazione storica che gli conferisce una lunga protezione. Nel gatto, ad esempio, protegge dalle pulci per ben 8 settimane. Non è quindi un farmaco equivalente bensì un prodotto che risponde alla necessità di un’associazione più performante contro pulci, zecche e che protegge l’ambiente da uova e larve di pulci. Anche il posizionamento di prezzo soddisfa le esigenze del cliente più attento. Aspetto importante del progetto 2021 di Ceva è il supporto ai partner del Retail. Su questo fronte Ceva cura la formazione degli staff, formandoli e certificandoli, perché il proprietario sceglie il Pet Shop in base alla competenza, che rappresenta un carattere distintivo, non replicabile e differenziante. Ceva, inoltre, supporta i partner del Retail nell’implementazione dell’“omnicanalità” con l’obiettivo di un impegno concreto per partnership di successo. ●

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In questo numero

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Monge & C. Spa, azienda leader in Italia e tra le più importanti realtà in Europa e nel mondo nel mercato petfood; proprietaria di importanti brand quali Monge Natural Superpremium, Gemon, VetSolution, Monge BWild, Excellence, Lechat, Special Dog, Simba, Leo’s; in forte crescita di fatturato dal 2000 ad oggi e con obiettivi ancora più ambiziosi nel prossimo triennio, ha intenzione di potenziare ulteriormente la sua efficace rete di vendita Specialist (catene pet, petshop, garden, agrarie, brico). Stiamo cercando un agente per le zone di Parma, Mantova e relative provincie. Il candidato/la candidata ideale: • ha una significativa esperienza ed introduzione nel settore Specialist • conoscenza dei più importanti clienti in zona • determinazione e autonomia organizzativa nel ruolo • capacità a lavorare con metodo e su obiettivi specifici

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Mercato

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Monge

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Cani di razza

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Zoodiaco

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Razze feline

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Acana

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Costume e società

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Oasy

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Iniziative

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Purina Pro Plan

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Ricerche scientifiche

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ORNITOLOGIA

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Erpetologia

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Acquariologia

STERILIZZATO: UNA NICCHIA IN CRESCITA

MONGE BWILD: LA NATURA CHIAMA, SEGUI L’ISTINTO

IL BOSTON TERRIER

PROLIFE STERILISED, UNA LINEA DEDICATA AL GATTO STERILIZZATO

IL RAGDOLL

NUOVI ALIMENTI ACANA GATTO: GUSTO E QUALITÀ SUPERIORI PER IL TUO PETSHOP

UMANI E PET: GLI EFFETTI DEL COVID

CUCCIOLI CHE PASSIONE!

È TEMPO DI... CODE DI CASA!

LA NUTRIZIONE AVANZATA CHE CONTRIBUISCE ALLA GESTIONE DELL’ALLERGENE DEL GATTO

LO STRESS SI TRASMETTE

ANATRA SPARSA

IL PITONE TAPPETO

GIOIELLI DEL SOL LEVANTE

Cosa offriamo? • Una zona con importanti fatturati e clienti già acquisiti • Coinvolgimento nella gestione dei punti vendita delle catene pet • Un portafoglio di prodotti/marchi molto ampio e al top di mercato • Interessanti trattamenti provvigionali, in grado di soddisfare candidature molto qualificate • Un piano di incentivi trimestrali, su obiettivi commerciali • Un periodo iniziale di formazione in azienda per conoscere i prodotti e la politica commerciale • Ulteriori momenti di formazione in ambito commerciale e nutrizionale Inviare il Curriculum con foto a Info: info@monge.it; Tel: 0172/747111; https://www.monge.it/


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Vitakraft - Italia S.p.a. Tel.: 075 965601 E-mail: info@vitakraft.it - www.vitakraft.it

ARRIVANO I JUMPERS, GLI SNACK SUPER APPETIBILI IN ESCLUSIVA PER I NEGOZI SPECIALIZZATI Vitakraft lancia una linea completa con 10 snack alla carne per tutte le esigenze: coccole, premio e igiene dentale

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itakraft ha appena lanciato a livello mondiale i nuovi snack per cani Jumper’s. Una linea dal grande potenziale di vendita sviluppata appositamente per il canale specializzato. L’assortimento è composto da 10 snack di alta qualità realizzati con un’elevata percentuale di carne e per questo estremamente appetibili. Una gamma ben armonizzata con tre sotto linee: “Delights”, “Minis” e “Dental” per coprire tutte le esigenze del proprietario del cane: coccole, premio e cura dei denti. La gamma è realizzata con materie prime selezionate, senza l’uso di cereali ma arricchita con gustosi ingredienti che ne incrementano l’appetibilità.

Ideali quindi per cani di piccola taglia o per l’addestramento. I Minis sono disponibili in 3 varianti: strisce al pollo; strisce al pollo con formaggio; monete di anatra.

JUMPER’S DENTAL - STICK DA MASTICARE PER PULIRE I DENTI IN MODO NATURALE Saporiti stick in pelle bovina, farciti con gustoso pollo. Ottimi per la pulizia meccanica dei denti mediante abrasione. Completamente naturali senza principi chimici. Disponibili in tre misure: S, M e L.

JUMPER’S DELIGHTS - DELIZIE DAL SAPORE STRAORDINARIO Specialità di carne ideali per le coccole, arricchite da gustosi ingredienti extra per quel tocco di gusto in più e preziosi ingredienti funzionali come acidi grassi omega 3 e omega 6 e fibre grezze. I Delights sono disponibili in quattro varianti: bocconcini di pollo con formaggio; bocconcini di pollo con formaggio e mela; ossi al calcio con anatra; sandwich al merluzzo con patate dolci.

JUMPER’S MINIS - PICCOLI SNACK GUSTOSI MA LEGGERI Deliziosi snack in piccoli pezzetti, perfetti come premio. Leggeri e gustosi con sole 3 kcal al pezzo.

Anche l’immagine e la comunicazione del prodotto viene valorizzata da Vitakraft con un pack accattivante dal design emozionale e con una finestra che permette una perfetta visibilità del prodotto all’interno. La differenziazione delle linee in tre colori, inoltre, dà un bel colpo d’occhio sullo scaffale. Per vendite fuori banco sono disponibili pratici display da 1/8 con crowner dedicati. ● PetTrend • Aprile 2021

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PUBBLIREDAZIONALE

Per ulteriori informazioni sull’azienda e sui prodotti, visitare il sito www.purina-proplan.it

PURINA® PRO PLAN® OPTIDIGEST PERCHÉ È IMPORTANTE SUPPORTARE IL BENESSERE INTESTINALE? Una maggiore attenzione alla sensibilità digestiva è fondamentale.

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lcuni cani potrebbero soffrire di una digestione sensibile non riconducibile ad una causa specifica chiaramente identificabile e non necessariamente legata ad un cattivo stato di salute. La digestione delicata si traduce spesso, ad esempio, in disturbi gastroenterici frequenti, feci scarsamente formate o flatulenze; questi disagi possono essere gestiti chiedendo supporto al Medico Veterinario che potrebbe suggerire l’impiego di un alimento completo e bilanciato che contiene nutrienti specifici.

In quali occasioni un alimento ad alta digeribilità può essere utile al tuo cane? Saltuari episodi di feci molli e flatulenze denotano la precisa esigenza di un alimento dalle caratteristiche molto digeribili. I fattori che possono influenzare la sensibilità digestiva possono essere ad esempio: una razione alimentare non bilanciata, il cambio di stagione, il cambio di alimentazione non gestito adeguatamente oppure condizioni di stress.

OPTIDIGEST™: ALIMENTO COMPLETO DI PROVATA EFFICACIA NEL FAVORIRE LA SALUTE DIGESTIVA, PER CUCCIOLI E CANI ADULTI PRO PLAN® propone un’intera gamma di alimenti di mantenimento per cuccioli e cani adulti con digestione delicata, dalla capacità clinicamente dimostrata di migliorare l’equi8

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librio della microflora intestinale grazie all’integrazione di prebiotico. OPTIDIGEST™ contiene ingredienti altamente digeribili per facilitare la digestione e ridurre il carico di lavoro intestinale nei cani sensibili; contiene prebiotici, dal comprovato contributo nel migliorare l’equilibrio della microflora, e argille, come la bentonite, che migliorano la consistenza delle feci.

FORMULA AD ALTA DIGERIBILITÀ ED INGREDIENTI DI ALTA QUALITÀ Tutti gli alimenti PRO PLAN® OPTIDIGEST™ sono realizzati utilizzando ingredienti di qualità, altamente digeribili per facilitare i processi digestivi e ottimizzare la qualità delle feci. Si sono dimostrati efficaci come alimento di alta digeribilità grazie a: • le fonti proteiche (tacchino o agnello), pollo e uova per un completo assorbimento di aminoacidi essenziali; • le fonti di prebiotici e di fibre (polpa di barbabietola), per supportare l’equilibrio della flora intestinale; • la bentonite nota per il suo ruolo nel favore della buona qualità delle feci; • la formulazione “Grain Free” presenta fonti alternative di carboidrati molto digeribili (manioca 12%) e completa la gamma ad alta digeribilità che soddisfa tutti i bisogni specifici. ●


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INTERVISTA

REALIZZARE ALIMENTI SICURI ED EFFICACI PER IL BENESSERE DEGLI ANIMALI DI AFFEZIONE: È QUESTO L’OBIETTIVO DI CERERE SPA, TRA I PIONIERI DEL PET FOOD IN ITALIA

DA

SEMPLICITÀ E QUALITÀ OLTRE 40 ANNI

Stefania Colasuono Redazione Distribuzione Moderna

Italia, si fonda su tre principi: la qualità dei prodotti; la massima attenzione ai fabbisogni nutrizionali degli animali; una corretta e chiara informazione. Il successo dei nostri prodotti, infatti, è stato esclusivamente determinato dalla loro ottima e costante qualità. SC: Il vostro assortimento è carat-

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ondata negli anni ’70 dalla famiglia Schiappapietra, l’azienda piemontese si è impegnata fin da subito nella produzione di alimenti per gli animali da compagnia, basandosi su due princìpi fondamentali: specializzazione e trasparenza. Cultura imprenditoriale, professionalità e lunga esperienza nel settore fanno di Cerere Spa uno dei protagonisti del pet food nazionale, come ci racconta Lorenzo Zanichelli, Responsabile Canale Specialist del gruppo.

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SC: Andando più nel dettaglio, quali

sono le caratteristiche principali degli alimenti a marchio Pralzoo? LZ: Pralzoo è uno dei marchi storici della nostra azienda, nato agli albori del mercato italiano di settore. Una linea di alimenti completi, nutraceutici, che si è diffusa senza bisogno di grossi lanci pubblicitari, ma grazie a consigli fraterni passati da amico ad amico e devono la loro notorietà solo all’efficacia comprovata dagli stessi utilizzatori.

terizzato, quindi, da prodotti semplici ma qualitativamente elevati: come si contraddistinguono dall’offerta dei competitor? LZ: Prodotti semplici, appunto. Prodotti semplici significa pochi ingredienti, tutti di qualità superiore, ottenuti da fornitori conosciuti e di massima fiducia. In pratica: inseriamo nelle formulazioni gli ingredienti che

SC: Con il brand Pars, invece,

Lorenzo Zanichelli, Responsabile Canale Specialist di Cerere Spa.

l’azienda vuole offrire un’alimentazione flessibile e modulabile in base alle esigenze specifiche del pet: come raggiungete tale obiettivo e attraverso quali prodotti? LZ: DIETAPARS è un sistema di alimentazione basato non su un prodotto singolo, ma su una combinazione di prodotti per creare l’alimentazione mixata, variata e personalizzata, adatta a ogni singolo soggetto in ogni momento della sua vita e adatta a ogni situazione, esigenza, preferenza. È una linea costituita da alcuni alimenti secchi completi che possono essere utilizzati anche da soli per un determinato periodo oppure essere uniti ad alimenti umidi complementari e al riso soffiato per

Stefania Colasuono: Cerere opera

nel mercato del pet food da oltre 70 anni: quali sono i valori alla base della vostra attività? Lorenzo Zanichelli: In poche parole? Salute, benessere e vitalità degli animali familiari! La costante che caratterizza i nostri alimenti per animali da compagnia è di aver sempre puntato sulla specializzazione e sulla trasparenza. La cultura imprenditoriale del nostro gruppo, che vanta la più lunga esperienza nel settore in

l’animale mangerebbe per nutrirsi adeguatamente se fosse lasciato libero di scegliere ciò che può trovare in natura.


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La sede di Cerere Spa si trova a Neive, in provincia di Cuneo.

creare diete particolari, utili in determinati periodi o in specifiche situazioni. La linea PARS è dedicata, soprattutto, ai negozi specializzati ed è anche per questo che è stata studiata una grafica che comunica immediatamente il contenuto e che si distingue da tutte le altre linee presenti nel negozio. SC: A proposito del canale specia-

lizzato: collaborate con i negozianti per tenerli costantemente aggiornati o condividere con loro le migliori strategie espositive a scaffale? LZ: Proponiamo la collaborazione, e anche la formazione, da molti anni perché siamo convinti che il nego-

Le crocchette PARS Preda Intera Carni Bianche per cani sono un alimento completo, formulato con proteine derivanti da un’unica classe e un unico ordine animale (tacchini e polli) con l’aggiunta di vegetali ancestrali, come riso integrale, grano saraceno e sesamo. Sono adatte ai cani di tutte le razze, taglie ed età.

ziante non può semplicemente essere un cliente al quale vendere i nostri alimenti, ma un vero partner con il quale condividere le informazioni, oltre ad assisterlo nella sua attività. Per quanto riguarda la linea PARS, poi, abbiamo ideato un particolare servizio di assistenza, in fase di ultimazione, per supportarli nella creazione di diete specifiche che potranno proporre ai loro clienti, fidelizzandoli. SC: Restando in tema negozi: ci

racconti com’è nato e in cosa consiste il progetto aziendale Pet’s Planet, che offre la possibilità di diventare un consulente nutrizionale

Le crocchette PARS Preda Intera Carni Rosse - adatte ai cani di tutte le razze, taglie ed età - sono formulate con proteine derivanti da animali della stessa classe e dello stesso ordine - bovini e ovini - alle quali sono aggiunti vegetali ancestrali, quali riso integrale, grano saraceno e sesamo.

Le proteine selezionate per le crocchette PARS Preda Intera Pesci Oceanici, caratterizzate da un’elevata digeribilità, derivano da pesci pescati in oceano (non di allevamento), con l’aggiunta di vegetali ancestrali, quali riso integrale, grano saraceno e sesamo. Possono essere consumate dai cani di tutte le razze, taglie ed età.

“in azione” o anche di aprire un negozio monomarca. LZ: Il progetto è nato circa 20 anni fa con l’intuizione della General Manager Pet’s Planet - Vilma Tosco di creare un nuovo mestiere: il Consulente Nutrizionale per cani e gatti. È sempre stata un’organizzazione in franchising, caratterizzata sia da Consulenti Nutrizionali “in azione”, cioè coloro che vanno ad acquisire il cliente ovunque (!), consegnando poi i prodotti direttamente a domicilio, sia da Consulenti Nutrizionali che aprono un negozio monomarca (il primo monomarca di pet food in Europa). Entrambi hanno la caratteristica di proporre un’alimentazione personalizzata per ogni singolo animale e di seguirlo poi costantemente per essere pronti, in caso di eventuali variazioni dello stato fisico, a intervenire con una nuova dieta mirata. SC: Un’ultima domanda: quali novità vi aspettano nei prossimi mesi? Prevedete il lancio di nuovi prodotti o l’avvio di nuove attività? LZ: Certo: abbiamo venduto lo stabilimento di produzione di Neive (CN) anche per avere più tempo da dedicare a progetti innovativi, sia in termini di prodotto, sia in termini di organizzazione commerciale. Preferiamo, però, parlarne quando saranno realizzati, com’è nel nostro stile, da sempre. ● PetTrend • Aprile 2021

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Tel: +44 020 3146 7863 www.lilyskitchen.co.uk Italia@lilyskitchen.co.uk

PUBBLIREDAZIONALE

LILY’S KITCHEN CONQUISTA ANCHE I GATTI PIÙ RIBELLI

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raendo ispirazione dai gatti più ribelli e pensando a stuzzicare anche quelli più pigri, Lily’s Kitchen lancia una nuova linea di prelibatezze che gli amici felini non potranno che adorare. Completi e bilanciati, gli sfilaccetti Shredded e i bocconcini Tasty Cuts in Gravy sono preparati con ingredienti naturali, vera carne e vero pesce e senza zuccheri aggiunti. Sono, inoltre, squisitamente deliziosi, per soddisfare anche i palati dei gatti più difficili e schizzinosi. In grado di far arricciare la punta della coda persino ai più diffidenti, i Pillow Treat sono snack preparati - come tutte le ricette di Lily’s Kitchen - con vera carne e vero pesce, ingredienti naturali e senza zuccheri aggiunti, inoltre hanno una piacevole consistenza, croccante fuori e morbida dentro. Queste nuove ricette, come tutte le proposte della linea gatto di Lily’s Kitchen, sono prive di cereali. In natura i felini sono animali carnivori e hanno, quindi, essenzialmente bisogno di carne o pesce nella loro dieta per avere tutto il nutrimento di cui necessitano per mantenersi in perfetta salute. Inoltre, differenti ricerche hanno evidenziato che i gatti hanno difficoltà nel digerire e utilizzare i cereali presenti nella loro alimentazione. Il principale obiettivo di Lily’s Kitchen è quello di contribuire al benessere e alla felicità dei quattro zampe, spronando le loro famiglie ad alimentarli in modo salutare e divertendosi con loro. Per questo, l’Azienda ha scelto di proporre per i gatti esclusivamente ricette che, oltre a essere sane, nutrizionalmente complete e bilanciate, siano sempre anche grain-free.

Shredded (Sfilaccetti di carne e pesce in un delizioso brodino) Lily’s Kitchen ha voluto esagerare - proprio come fanno molti gatti - e ha realizzato degli sfilaccetti capaci di far

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saltare giù dal divano anche il micio più pigro. Stiamo parlando di succulenti filetti di pollo e di prelibate cozze immerse in un brodo gustoso, preparate con ingredienti naturali, senza zuccheri aggiunti - una caratteristica piuttosto rara negli alimenti per gatti - e senza cereali. Inoltre, questi sfilaccetti sono un alimento completo, ovvero contengono tutto ciò che serve ai gatti per stare bene.

In sintesi: Deliziosa consistenza a pezzettini - Preparati con vera carne e pesce - Ingredienti naturali - Senza zuccheri aggiunti - Ricetta senza cereali - Ricetta completa e bilanciata.

Tasty Cuts in Gravy (Gustosi bocconcini immersi in un ricco sughetto) La missione di Lily’s Kitchen è quella di rivoluzionare il modo di nutrirsi dei quattro zampe. Per questo ha deciso di unire la consistenza dei “pezzettoni”, che i gatti adorano, a ingredienti naturali e vera carne, per creare Tasty Cuts in Gravy, deliziosi bocconcini con uno squisito sughetto. Senza zuccheri aggiunti, questa ricetta priva di cereali farà correre gli amici felini verso la loro ciotola. Anche questa


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preparazione è un alimento completo e, quindi, ha tutto ciò di cui necessitano i gatti per stare bene.

In sintesi: Squisiti bocconcini in una gustosa salsina - Preparati con vera carne e vero pesce - Ingredienti naturali - Senza

zuccheri aggiunti - Ricetta senza cereali - Ricetta completa e bilanciata.

Pillow Treat (Snack al pollo/Snack al salmone) I gatti non potranno resistere di fronte a questi premietti a forma di piccoli “cuscini”, croccanti fuori e morbidi dentro, proprio come piace a loro. Lily’s Kitchen, infatti, ha voluto creare questi irresistibili snack, che riusciranno a svegliarli e farli scendere dal letto o dalla poltrona anche quando sembra una missione impossibile. Preparati con vero pollo e pesce, senza zuccheri aggiunti e senza cereali, possono essere proposti al proprio gatto senza alcun senso di colpa (fino a circa 10 al giorno).

In sintesi: Preparati con vera carne e vero pesce - Ingredienti naturali - Senza zuccheri aggiunti - Ricetta senza cereali - Croccanti fuori, morbidi dentro. Lily’s Kitchen è distribuita da: Ticinese Petfood 0382573789 info@laticinese.it ● PetTrend • Aprile 2021

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ALIMENTAZIONE

CONOSCERE LE CARATTERISTICHE E LE PECULIARITÀ DI QUESTI ALIMENTI È INDISPENSABILE PER FARNE L’USO PIÙ CORRETTO NEL CASO DI CANI E GATTI SOFFERENTI DI ALLERGIE O INTOLLERANZE ALIMENTARI

ALIMENTI MONOPROTEICI GLI

O Giacomo Biagi Professore Associato Dip. Scienze Mediche Veterinarie Alma Mater Studiorum Università di Bologna

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ggi, numerosi alimenti per cani e gatti vengono proposti al pubblico come alimenti monoproteici. Con questa definizione il produttore fa riferimento al fatto che l’alimento, sia esso costituito da una crocchetta estrusa o piuttosto da un alimento umido, è stato formulato impiegando una sola fonte di proteine animali: un tipo di carne o di pesce. Questa tipologia di alimenti può essere di supporto per nutrire animali che soffrono di allergie (o intolleranze) alimentari e il motivo è facilmente

comprensibile: poiché le allergie alimentari rappresentano l’esito di una reazione sbagliata del sistema immunitario nei confronti di una proteina della dieta, riducendo il numero di proteine presenti nell’alimento si riducono anche le probabilità che l’animale ve ne trovi una che non tollera.

A chi consigliarlo Ma quali sono i cani e i gatti che possono realmente beneficiare dell’assunzione di un alimento monoproteico? Innanzitutto, l’alimento mono-


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ALIMENTAZIONE

menti molto diversi gli uni dagli altri. In primo luogo, l’alimento può essere secco o umido. Gli alimenti secchi estrusi sono praticamente sempre completi e, pertanto, in aggiunta alla singola proteina di origine animale si trovano in genere anche una o più proteine di origine vegetale. Gli alimenti umidi monoproteici, diversamente, sono spesso alimenti complementari o, addirittura, alimenti semplici. In questo caso, quindi, l’umido monoproteico non potrà rappresentare l’unico alimento che l’animale riceve, ma sarà piuttosto l’ingrediente di una dieta che dovrà necessariamente comprenderne altri. Spesso gli alimenti umidi monoproteici sono costituiti da carni o pesci particolari, scelti tra le materie prime comunemente poco impiegate dall’industria del pet food (cavallo, bufalo, cervo, anatra, oca, quaglia e altro).

Come effettuare la scelta proteico completo può essere impiegato anche per alimentare un animale che non presenta alcuna problematica, senza che vi sia alcuna controindicazione. Come si è già detto, però, gli alimenti monoproteici, sebbene spesso non siano alimenti dietetici in senso stretto, possono essere d’ausilio in cani e gatti che soffrono di patologie riconducibili ad allergie o intolleranze alimentari. Questo è, per esempio, il caso delle dermatiti allergiche da cibo, ma esiste evidenza del fatto che anche molte gastroenteriti croniche del cane e del gatto possono riconoscere una componente allergica e quindi bene-

ficiare dell’impiego di un alimento monoproteico. Ovviamente, il consiglio al ricorso di un alimento di questo tipo, in presenza di una patologia, dovrebbe provenire dal veterinario, in quanto esistono molte cause di dermatite e gastroenterite che nulla hanno a che vedere con la dieta.

Le differenze tra umido e secco Ammettiamo che un animale soffra di una delle condizioni patologiche sopra citate, in presenza delle quali un alimento monoproteico può essere consigliato: come scegliere quello più idoneo? Cominciamo col dire che la dicitura monoproteico riunisce ali-

LE CONTAMINAZIONI OCCULTE È bene sottolineare come il processo produttivo di un alimento monoproteico debba essere caratterizzato da un livello di attenzione particolarmente elevato per evitare contaminazioni da parte di proteine non desiderate (si parla in questo caso di “allergeni occulti”). Queste contaminazioni possono avere luogo se residui di alimenti precedentemente prodotti entrano nella composizione dell’alimento monoproteico o, ancora, se vengono impiegati oli e grassi animali non perfettamente raffinati, e quindi ancora contenenti tracce di proteine. Naturalmente, queste proteine sono innocue negli animali sani, ma potrebbero ridurre l’efficacia dell’alimento monoproteico impiegato come strumento a supporto della gestione di una allergia alimentare.

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E veniamo così a quello che dovrebbe essere il primo criterio di scelta di un alimento monoproteico da destinare a un animale affetto da allergia alimentare, ovvero il tipo di proteine in esso presenti. Il più delle volte, infatti, quando si sospetta un’allergia alimentare in un animale non si conosce l’ingrediente responsabile: la scelta dovrebbe ricadere su alimenti che contengano poche proteine tra quelle che molto raramente vengono impiegate nell’alimentazione del cane e del gatto. Infatti, sebbene non esistano dati epidemiologici molto affidabili, l’esperienza ci insegna che i nostri animali hanno reazioni avverse agli ingredienti con cui vengono più frequentemente a contatto, come pollo, manzo e frumento, ma anche pesce e soia. Quindi, nel caso in cui non si conosca la proteina responsabile dell’allergia, la scelta dovrebbe ricadere su un alimento che contenga proteine “non convenzionali”, valutando anche il tipo di proteine di origine vegetale che sono presenti. È proprio da queste considerazioni che origina la presenza sul mercato di crocchette a base di carni quali cervo, cavallo e anatra o, addirittura, di proteine animali molto “alternative”, per esempio quelle ottenute da alcuni insetti. Similmente, vengono spesso utilizzate fonti di amido meno tradizionali, come patate, tapioca e legumi, quali piselli e lenticchie e altro. ●


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MARKETING

CRESCE ANCORA NEL MERCATO DEL PET CARE LA QUOTA DI VISIBILITÀ A VOLANTINO DELLE PRIVATE LABEL: PROMOZIONI E ANDAMENTO DEI PREZZI Fabrizio Vallari Giornalista e docente di Fondamenti di marketing e cultura d’impresa

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Berg - il principale Istituto di Ricerca italiano nei servizi di price intelligence e strategie assortimentali cross canale (flyer, punti vendita fisici, e-commerce e newsletter) - ha analizzato con IRI il fenomeno delle private label nel mondo dei beni di largo consumo per verificare se ci siano stati cambiamenti di rilievo nell’utilizzo delle private label sui volantini di ipermercati, supermercati e superette, confrontando il 2019 con il 2020.

Un aumento significativo nel 2020 Il mercato pet (Pet Food e Pet Care) ha registrato nel 2020 l’aumento maggiore delle promozioni di prodotti a marchio privato nel largo consumo rispetto alle altre macrocategorie prese in considerazione (drogheria alimentare, bevande, conserve, cura casa e persona, peso variabile, fresco e freddo). Dall’analisi della Qp4 (quota di visibilità a volantino, ponderata se-

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PRIVATE LABEL

NEL PET CARE condo il potenziale di sellout derivato dalla Directory TopTrade® di IRI) per macrocategoria, si evidenzia infatti che gli aumenti più considerevoli si registrano nel Pet Care (+2.16%), cura della persona (+2.04%) e drogheria alimentare (+1.95%). Dalla ricerca emerge inoltre che nel Pet Care le private label nel 2020 sono arrivate a pesare il 16,1% sul totale delle promozioni nel largo consumo. Un altro dato che scaturisce da quest’analisi è che comunque il mercato del Pet Care è ancora fortemente brandizzato visto che sia nel 2019 che nel 2020, i 10 top brand del settore hanno confer-

mato una quota di visibilità attorno al 76%, anche se in leggera contrazione anno su anno.

La quota di visibilità della private label Se passiamo ad analizzare l’andamento del prezzo medio delle private label nei diversi segmenti, emerge che il cibo per cani ha registrato un delta prezzo in crescita del +13.2% nel 2020 rispetto al 2019. Un altro segmento con il segno positivo è quello degli accessori gatto con un delta prezzo del +2%; al contrario i segmenti che vedono diminuire il loro prezzo medio PetTrend • Aprile 2021

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sono il cibo per gatti (-5.4%) e l’igiene pet (-7%) ma soprattutto gli accessori cane dove il prezzo medio cala di quasi il 15%. L’analisi invece della variazione 2020 vs 2019 della quota di visibilità (Qp4) delle private label nei volantini promozionali, ci restituisce un quadro di crescita in tutti i segmenti, tranne che nell’igiene pet, dove la quota delle private label cala di quasi il 3%. Cresce invece sia nel cibo cani che cibo gatti, ma è soprattutto il mondo accessori cane a registrare la crescita maggiore con un delta del +7,45% rispetto all’anno precedente.

Un’importante fonte di marginalità per il Retail La private label nel mondo dei beni di largo consumo non è di certo un fenomeno nuovo: si è parlato molto tra Retail e Industry di questo tema. Ma di sicuro ciò che è fuori discussione è quanto le private label siano un’importante fonte di marginalità per il Retail: è per questa ragione che tali prodotti, oltre ad aver guadagnato posizioni sempre più preminenti sugli scaffali dei punti vendita fisici, oramai già da anni l’hanno guadagnata anche sui volantini promozionali. Fabrizio Pavone, Business Development e Marketing Manager di QBerg, afferma a riguardo: “Lo sconto è una meccanica dalla forte valenza evocativa di convenienza, specialmente all’interno di un volantino promozionale già di per sé percepito come una vetrina di convenienza tout-court. Il fatto che il Retail faccia ultimamente meno leva su questa tipologia di azione promozionale, ci porta ad un’analisi di dettaglio sull’utilizzo delle meccaniche utilizzate per le private label tra il 2019 e il 2020. È cambiato qualcosa in modo sensibile: meno “convenienza”, meccanica promozionale che raggruppa sconti, multibuy, prodotti omaggio, sconti quantità; meno “fedeltà”, azione che raggruppa gli sconti fedeltà, l’accumulo punti, l’acquisto riservato ai possessori di carta, un tempo fortemente rappresentata nel panorama delle private label a volantino come ulteriore incentivo all’acquisto ma più “branding” ovvero più esposizione privilegiata, più concorsi a premio e attività per la valorizzazione del brand”. ● 20

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REDONYL® ULTRA, IL SUPPORTO “SECONDO NATURA” IN CASO DI DERMATOSI Cani e gatti affetti da dermatosi hanno a disposizione un esclusivo alimento dietetico complementare a base di PEA-um per migliorare la loro salute nel rispetto della fisiologia cutanea PEA-um: un endocannabinoide al centro della ricerca Skinalia® Da più di un ventennio la PEA (palmitoiletanolamide) è stata individuata dalla Ricerca scientifica come una sostanza lipidica naturalmente prodotta da molti tessuti animali, cute compresa e capace di contrastare danni di varia origine tramite un meccanismo del tutto fisiologico chiamato ALIA (Autacoid Local Injury Antagonism). La scoperta di tale meccanismo è avvenuta agli inizi degli anni Novanta ad opera del premio Nobel Rita Levi Montalcini, e fino ad oggi è stata percorsa molta strada nel settore della dermatologia veterinaria. Un contributo sostanziale viene in particolare dal progetto Skinalia®, grazie al quale sono stati identificati i meccanismi con cui le Aliamidi (PEA e molecole “sorelle” come l’Adelmidrol) mantengono la naturale omeostasi cutanea. Oggi sappiamo che la PEA agisce rinforzando un sistema fisiologico protettivo a cui è affine e di cui condivide le complesse vie recettoriali: il sistema degli endocannabinoidi. In virtù di queste interazioni funzionali, la PEA regola la reattività delle cellule cutanee che esprimono i recettori per gli endocannabinoidi. Tra queste, i mastociti, primariamente coinvolti nel prurito allergico di cani e gatti. Con il progetto Skinalia® si sono anche dimostrati i benefici clinici della supplementazione dietetica della forma più attiva e biodisponibile di PEA: la PEA-um o palmitoiletanolamide ultra-micronizzata. In particolare, in cani con dermatite atopica spontanea, la somministrazione orale di PEA-um è risultata utile nel controllo di prurito e lesioni, con un significativo miglioramento della qualità della vita sia degli animali che dei loro proprietari.1 Uno studio condotto su gatti con dermatite allergica, ha dimostrato che la PEA-um è in grado di prolungare gli effetti della terapia con cortisone (effetto pro-attivo).2 Redonyl® Ultra è l’alimento dietetico complementare di 22

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Innovet a base di PEA-um. Formulato in capsule birillo monodose, Redonyl® Ultra reintegra le riserve endogene di PEA e, così facendo, ottimizza i fisiologici meccanismi di equilibrio della cute mediati dagli endocannabinoidi. Le due differenti confezioni di Redonyl® Ultra 50 (per gatti e cani fino a 12 kg) e di Redonyl® Ultra 150 (per cani di peso superiore ai 12 kg), consentono di somministrare facilmente la PEA-um ad animali di tutte le taglie, massimizzandone l’efficacia e ottenendo un notevole risparmio sul costo del trattamento. Info dettagliate nella sezione “Prodotti” di www.innovet.it

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Noli C et al. Efficacy of ultra-micronized palmitoylethanolamide in canine atopic dermatitis: an open-label multi-centre study. Vet Dermatol. 2015; 26 (6): 432-e101 2 Noli C et al. Effect of dietary supplementation with ultramicronized palmitoylethanolamide in maintaining remission in cats with nonflea hypersensitivity dermatitis: a double blind, multicentre, randomized, placebo-controlled study. Vet Dermatol. 2019; 30 (5): 387-e117


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DIGITAL MARKETING

DA UNA RICERCA CONDOTTA DA SHOPIFY SU UN IMPORTANTE CAMPIONE DI CONSUMATORI E OPERATORI PROFESSIONALI EMERGE UNA NUOVA VISIONE DEL COMMERCIO COME INTERAZIONE E RAPPORTO TRA AZIENDA E CLIENTI

FUTURO COMMERCIO IL

DEL SILVIA BOSIO

E-commerce specialist e divulgatrice silvia.bosio@me.com

Dallo studio sono emerse 5 previsioni Shopify, soluzione per il commercio elettronico ormai ben nota anche in Italia, ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio realizzato grazie ai dati forniti dai merchant che utilizzano la piattaforma per il loro e-commerce. Da questa ricerca sono emerse 5 previsioni molto interessanti che riguardano il futuro del commercio e, di conseguenza, il futuro di tutti noi. Accanto ai dati dei merchant sono stati raccolti e analizzati i risultati di sondaggi condotti su consumatori in tutto il mondo per ottenere un quadro com-

Mohamed Hassan - Pixabay

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l 2020 ha dato il via a un cambiamento epocale in molti ambiti della nostra vita, sia privata che professionale. Tra questi, il commercio, non solo quello elettronico ma anche quello fisico più tradizionale, è stato tra i settori maggiormente interessati dal passaggio alla nuova normalità. La pandemia ha proiettato in avanti il settore retail di almeno un decennio, modificando in maniera per molti versi permanente il modo in cui gli imprenditori avviano, gestiscono e fanno crescere le attività commerciali, e il modo in cui i consumatori scelgono di effettuare i loro acquisti e i pagamenti.

pleto di ciò che ci aspetta. Tra il 9 e il 28 settembre 2020 l’azienda canadese ha infatti intervistato circa diecimila consumatori maggiorenni in 11 paesi (Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Giappone, India, Nuova Zelanda, Australia, USA e Canada), chiedendo agli intervistati di fornire risposte riferite al periodo che andava da metà marzo a metà settembre 2020. Dal confronto e dall’analisi dei dati forniti dai merchant e da quelli emersi dai consumatori, sono state delineate cinque previsioni per il prossimo futuro. Vediamole in dettaglio: il primo trend è senza dubbio quello più interessante, un vero e proprio driver per il futuro.

I giovani preferiscono l’e-commerce Una prima evidenza sottolinea che i consumatori più giovani si dichiarano

restii a tornare a fare acquisti nei negozi fisici. Per conquistare questa fascia di clientela e per garantirsi una stabilità sul mercato, le aziende sono chiamate a rafforzare le strategie omnicanali, a coltivare la presenza sui social media e dimostrare la propria autenticità. L’84% dei consumatori intervistati negli undici paesi ha fatto acquisti online durante la pandemia, contro il 65% che ha fatto acquisti in negozio. Di coloro che hanno fatto acquisti in negozio, il 38% attualmente sceglie questa soluzione meno che nei primi mesi del 2020. Negli ultimi sei mesi oltre la metà (53%) dei consumatori ha evitato gli orari e le situazioni di maggiore affollamento nei negozi e il 46% ha dichiarato di sentirsi a disagio a fare acquisti di persona. Il 79% dei consumatori ha affermato che nei prosPetTrend • Aprile 2021

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simi 6 mesi farà regolarmente acquisti online, mentre una percentuale inferiore (57%) ha affermato che farà acquisti nei negozi fisici. Il 61% degli italiani intervistati ha dichiarato di aver cambiato in modo significativo il proprio modo di fare acquisti per via del Covid-19. Al primo posto troviamo il Regno Unito dove la percentuale sale al 68% nonostante l’abitudine ad acquistare online fosse già parecchio radicata, essendo uno dei mercati più maturi. I consumatori più giovani sono quelli che hanno incrementato in misura maggiore gli acquisti online, determinando un nuovo approccio delle aziende al commercio. Le nuove generazioni dominano il trend, con il 67% in più di acquisti online rispetto all’inizio dell’anno, aumento che supera quello delle fasce di età più adulte (del 57% per i consumatori di 35-54 anni e del 41% per gli over 55). Guidano la classifica i consumatori di Regno Unito e Italia.

Anche i social media sono utilizzati dai giovani I consumatori più giovani sono anche i più propensi a fare acquisti tramite i social media e a considerare l’impatto sociale delle loro scelte, motivo per cui le aziende dovranno adeguare il 24

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modo in cui operano alle nuove aspettative dei consumatori. Le nuove generazioni scoprono e acquistano i prodotti tramite i social media: il 54% dei consumatori più giovani acquista da negozi indipendenti dopo averli scoperti sui social media, percentuale che scende al 43% per i consumatori di età media (35-54 anni) e al 25% per quelli di età più avanzata (over 55). Il 28% dei consumatori più giovani afferma di aver fatto acquisti tramite i social media, percentuale che scende al 20% per i consumatori di età media e all’8% per quelli di età più avanzata. Il 62% dei consumatori più giovani preferisce acquistare prodotti sostenibili ed ecologici, percentuale che scende al 53% per i consumatori di età media e al 44% per quelli di età più matura. Il 32% dei consumatori più giovani che ha acquistato da negozi indipendenti da quando è stata dichiarata la pandemia dice di averlo fatto per produrre un impatto positivo sulla società, percentuale che scende al 28% per i consumatori di età media e al 23% per quelli di età maggiore.

I negozi locali: avvantaggiati se scelgono il cambiamento Le esperienze di acquisto omnicanale aiuteranno i negozi fisici. I

commercianti più intraprendenti punteranno su tecnologia ed esperienza per veicolare i clienti dall’online all’offline e viceversa, soddisfacendo così le esigenze di tutti. Adattandosi con nuove strategie e tecnologie alle mutate abitudini di acquisto dei consumatori, i dettaglianti Shopify intervistati hanno rimpiazzato con le vendite online il 94% delle vendite fisiche perse nelle prime sei settimane della pandemia. Le nuove strategie, sia quelle già messe in atto che quelle pensate per il futuro, includono i pagamenti contactless, gli appuntamenti in negozio, le opzioni alternative per ritiro e consegna. Su questo ultimo punto la prossimità diventa un’ottima leva per aumentare le vendite. Se il 54% dei consumatori che hanno fatto acquisti online durante la pandemia ha ricevuto la merce tramite spedizioni tradizionali, molti stanno utilizzando metodi di ritiro e consegna alternativi: 28% ha ricevuto gli articoli tramite la consegna locale; 23% ha ritirato gli articoli in negozio o davanti al negozio; 21% ha prelevato gli articoli in un punto di ritiro. Tra gli acquirenti online che hanno optato per la consegna locale troviamo il 31% degli italiani.

I consumatori apprezzano i negozi indipendenti I consumatori hanno espresso il desiderio di fare acquisti nei negozi indipendenti ma non rinunciano ai marketplace, considerati vincenti sul piano della comodità. I brand indipendenti che aumenteranno la loro visibilità e punteranno a raggiungere un’efficienza logistica simile a quella delle grandi piattaforme sono destinati ad avere successo. Gli acquirenti sono propensi a sostenere i negozi indipendenti (il 50% cerca attività indipendenti da sostenere, il 65% afferma di sostenere i piccoli negozi). L’intenzione dei consumatori di sostenere i negozi indipendenti non si riflette però ancora pienamente nelle loro abitudini di acquisto: i grandi rivenditori e i marketplace online rimangono dominanti, ma con la stabilizzazione delle abitudini di acquisto legate alla pandemia, ci si aspetta che i negozi indipendenti guadagneranno terreno. Nonostante l’intenzione di sostenere i brand indipendenti, solo il 34% dei consumatori ha fatto realmente ac-


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DIGITAL MARKETING

conversazionale e la possibilità di fare acquisti attraverso i social media aiuteranno i negozi indipendenti a garantire comodità e affidabilità.

Negozi locali e prodotti sostenibili: sempre più amati

quisti in negozi indipendenti dall’inizio della pandemia. Di questi, oltre la metà (54%) fa questa scelta più spesso rispetto a prima che venisse dichiarata la pandemia. Anche se i consumatori fanno ancora prevalentemente acquisti da GDO e marketplace, le loro abitudini sono orientate a cambiare in futuro, infatti solo il 55% del campione dichiara che continuerà a fare acquisti

abitualmente sui marketplace nei prossimi sei mesi. I consumatori che fanno acquisti nelle grandi catene apprezzano la vasta scelta di prodotti, i prezzi più bassi e l’affidabilità, mentre chi sceglie i negozi indipendenti lo fa per dare sostegno all’imprenditoria, per l’unicità dei prodotti e la qualità del servizio clienti. Caratteristiche come la spedizione veloce e gratuita, il commercio

Come evidenziato nel trend precedente, i consumatori sono sempre più propensi a sostenere i negozi locali e i prodotti sostenibili, a patto però che i brand dimostrino loro autenticità, trasparenza e responsabilità. Questa sensibilità è particolarmente spiccata nel nostro paese, il 60% dei consumatori italiani infatti preferisce prodotti ecologici o sostenibili e il 67% dei consumatori italiani risponde positivamente ai negozi che fanno una donazione per una causa benefica a ogni acquisto. L’Italia è prima in questa speciale classifica tra i 5 paesi europei analizzati nello studio (Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Germania). I consumatori che sostengono i negozi locali lo fanno per principio. Il principale motivo (58% del campione) per cui i consumatori italiani fanno acquisti nei negozi locali, sia online che instore, è il supporto all’economia locale. Altri motivi sono il desiderio di contribuire a creare opportunità di lavoro locali e l’investire nella propria comunità.

La rivoluzione delle nuove soluzioni finanziarie L’accesso rapido e semplificato al credito, i pagamenti veloci con i portafogli virtuali e le soluzioni di pagamento flessibili come per esempio le rateazioni istantanee saranno sempre più popolari. Pur essendo ben chiaro questo nuovo trend, il sistema bancario tradizionale non sembra aver capito la realtà attuale e le esigenze degli imprenditori e delle piccole attività commerciali. Ce lo dice il 24% dei commercianti che hanno richiesto un finanziamento e che hanno dichiarato: “La mia banca o istituto finanziario non comprende le esigenze della mia attività”. Ancor più grave quanto emerge daI 36% dei commercianti che si trovano ad affrontare le problematiche legate a Covid-19 che hanno dichiarato: “La mia banca o istituto finanziario non comprende le esigenze della mia attività.● 26

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GRAFFIATURE DEL GATTO: UN SEGNALE DI STRESS? forte e chiaro di sicurezza e familiarità nel suo ambiente, in grado di risolvere non solo le graffiature ma tutte le maggiori manifestazioni di disagio. È un alleato senza pari per i negozianti, che possono contare su una soluzione sicura e clinicamente provata e senza effetti collaterali - non si tratta di farmaci - e per tutti i clienti con un gatto che graffia in casa. Gli studi sul nuovo Feliway Optimum hanno mostrato che il 93% dei proprietari coinvolti nella ricerca ha notato maggiore serenità nel gatto in 1 mese, con efficacia dimostrata su tutti i segnali di stress più comuni, tra i quali le graffiature. Per rendere più sereno il gatto è anche utile predisporre al meglio la casa in modo che vi siano tutte le risorse importanti per il suo benessere e che siano collocate nelle zone più adatte: dalle ciotole di acqua e cibo (disporre più punti cibo in diversi luoghi dell’abitazione, sempre lontano dai luoghi rumorosi e dalle cassette igieniche) alla lettiera (da mettere lontano dal luogo in cui mangia), ogni suo bisogno fisiologico deve essere rispettato. Per questo è importante dotarsi di un tiragraffi, possibilmente a torretta, e collocarlo vicino al luogo dove ama graffiare.

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n comportamento che i proprietari di gatti conoscono molto bene sono le graffiature, spesso considerate fisiologiche perché il gatto, come spesso si dice, “deve farsi le unghie”. In effetti, graffiare è un comportamento normale per i gatti: lo fanno per affilare gli artigli o per marcare il territorio depositando segnali visivi (lacerazioni) e chimici dalle loro zampe. I gatti sono predatori ed è per loro naturale tenere in esercizio le unghie, così come è anche un ottimo gioco e un sistema anti-noia per un gatto che vive in casa. Tuttavia, le graffiature possono anche essere un segnale di stress: per questo è importante aiutare il proprietario a riconoscere le graffiature e capire se il gatto sta manifestando disagio. Le graffiature causate da stress di norma si distinguono perché sono diffuse (su mobili, divano, sedie, ecc) e si trovano vicino a porte o finestre; accadono più frequentemente se in famiglia vivono più gatti o se ci sono stati cambiamenti in casa (mobili nuovi o traslochi). Il nuovo Feliway Optimum rappresenta un valido aiuto per il gatto che graffia a causa dello stress, un fenomeno osservato dal 50% dei proprietari. La sua particolare efficacia nasce dall’innovativa formula a base di un complesso di feromoni felini di nuova generazione, miscelati nella concentrazione idonea per mandare al gatto un messaggio

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MERCATO

IL COMPARTO DEGLI ALIMENTI PER CANI STERILIZZATI CRESCE E LE AZIENDE SONO PARTICOLARMENTE OTTIMISTE PER IL FUTURO PUNTANDO A INFORMARE I NEGOZIANTI SPECIALIZZATI PER DIFFONDERE UNA CONOSCENZA SEMPRE MAGGIORE ANCHE TRA I PET OWNER

SHUTTERSTOCK

STERILIZZATO: UNA NICCHIA IN CRESCITA Stefania Colasuono Redazione Distribuzione Moderna

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L’Industria del pet food lavora incessantemente per offrire ai consumatori prodotti in linea con le diverse esigenze dell’animale. In quest’ottica, seppur non ancora sviluppato come quello dedicato ai gatti, anche il comparto degli alimenti per cani sterilizzati ha ampliato la sua offerta e mostra un trend positivo: «attualmente - sottolinea Alessia Zanni, Senior Brand Manager Non Scientific Brand di PURINA - vale l’1% a valore del totale nel mercato cane, ma nell’ultimo anno ha visto una crescita del 9% rispetto al 2019 (dati IRI, totale anno 2020)». Una tendenza che conferma il sempre maggior interesse da parte dei proprietari al benessere dei propri pet: proprietari informati e consapevoli, che scelgono prodotti adatti agli specifici bisogni del cane premiandone qualità ed efficacia. «I risultati decisamente positivi registrati dal settore nel corso dell’anno passato e nei primi mesi di quest’anno - dichiara il Dott. Massimo Casaburi, Medico Veterinario Prolife (Zoodiaco) - denotano un’attenzione particolare nei confronti delle esigenze

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dei soggetti sterilizzati, oltre che un aumento del loro numero. Il pet owner, infatti, acquista di più e con più contezza rispetto alle necessità specifiche del proprio animale da compagnia».

L’importanza del veterinario Così come il ricorso alla sterilizzazione (o castrazione) è di per sé una decisione da prendere con il medico veterinario, per analizzarne pro e contro, anche tutto ciò che riguarda il post intervento chirurgico - alimentazione compresa - dev’essere valutato attentamente con l’aiuto di un esperto. La ciotola di un cane sterilizzato non

può certo essere riempita con alimenti standard, per gli eventuali cambiamenti a livello metabolico che possono verificarsi dopo l’operazione: la tendenza a ingrassare, a causa del rallentamento del metabolismo, necessita di particolari accortezze dal punto di vista nutrizionale, perciò diventa fondamentale affidarsi a formulazioni ad hoc, con caratteristiche e proprietà specifiche. «La sterilizzazione - conferma a questo proposito Diana Vergnano, Veterinario nutrizionista di Morando - può alterare gli equilibri ormonali dei nostri amici a quattro zampe, influendo sul loro metabolismo fisiologico, con un conseguente pos-


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Sterilizzato non è sinonimo di sovrappeso

Miocane Sensitive Sterilized è la novità per cani sterilizzati con cui Morando ha arricchito la propria linea superpremium, dedicata ai pet con cute e intestino sensibili. Al gusto Tacchino, è caratterizzata da un’unica fonte proteica animale, un ridotto contenuto di grassi e fibre selezionate.

sibile aumento di peso. Per questo motivo è importante fornire ai cani sterilizzati un’alimentazione bilanciata, caratterizzata da prodotti con un apporto energetico ridotto». Ma quali sono le peculiarità di questi alimenti? «Sicuramente una quantità inferiore di grassi, un tenore adattato in proteine e una specifica miscela di fibre per favorire il senso di sazietà, insieme a tutti i nutrienti necessari per una nutrizione completa ed equilibrata» dichiara Simona Neglia, Medico Veterinario di Royal Canin Italia.

Oltre a distinguerli dagli alimenti standard, i prodotti per cani sterilizzati non devono essere confusi con quelli per soggetti in sovrappeso: «la sostanziale differenza risiede nel fatto che gli alimenti per il sovrappeso vengono consigliati e somministrati quasi sempre in seguito a un aumento di peso conseguito, mentre quelli per cani sterilizzati prevengono l’insorgenza di tale condizione» commenta Massimo Casaburi. Dello stesso avviso Simona Neglia, che ribadisce come si tratti di due approcci completamente differenti: «nel caso degli Sterilised, parliamo di alimenti fisiologici appositamente formulati per favorire il mantenimento del peso forma in cani sani. Nel caso, invece, di pet in sovrappeso e/o obesi, sarà il medico veterinario a raccomandare alimenti dietetici dai profili nutrizionali specifici, atti a favorire la riduzione dell’eccesso di peso corporeo».

Un’ampia scelta Il proprietario di un cane sterilizzato ha la possibilità di scegliere tra una ricca offerta di prodotti: accanto a quelli secchi si trova anche una discreta disponibilità di alimenti umidi, per garantire un’alimentazione quanto più completa e variegata. «Le due tipologie - spiega Massimo Casaburi - si differenziano fondamentalmente per la percentuale di umidità: i prodotti secchi vengono definiti tali quando contengono un tenore di umidità massima del 14%, quelli umidi invece de-

vono superare almeno il 34%». Sono due le soluzioni specifiche offerte da Prolife: Sterilised Sensitive Mini Pork & Rice - per i soggetti di piccola taglia - e Sterilised Sensitive Medium-Large Pork & Rice, per quelli di taglia media e grande. Entrambe sono formulate con maiale fresco disossato, unica fonte proteica di origine animale per ridurre il rischio di reazioni avverse nei pet tendenzialmente sensibili; sono, inoltre, prive di glutine, coloranti e conservanti per mantenerne la naturalità. Punta sul segmento dry anche PURINA, con i prodotti della gamma Pro Plan® Optiweight Light/Sterilised, la cui realizzazione si basa su ricerche di veterinari e nutrizionisti per offrire soluzioni nutrizionali efficaci per esigenze specifiche; caratterizzati da un elevato contenuto di proteine, carboidrati complessi e un adeguato livello di fibra, questi alimenti aiutano a mantenere snella la corporatura dell’animale nonché a supportare le articolazioni per una vita attiva del cane. Varie, invece, le proposte di Royal Canin, il cui assortimento include tre prodotti secchi e uno umido, in morbido paté. Alimenti che rispondono sia ai fabbisogni nutrizionali che alle specifiche sensibilità delle diverse taglie (Mini, Medium e Maxi): i prodotti Royal Canin Sterilised secchi, infatti, sono crocchette a forma di ciambella con dimensioni differenti, per adattarsi alle mascelle di tutti i cani incoraggiando la masticazione e rallentando la velocità di ingestione. Mentre Mini Sterilised, contribuisce alla salute den-

La linea Royal Canin Sterilised include tre alimenti secchi, caratterizzati da crocchette di dimensioni diverse per adattarsi alla mascella di tutti i pet. Rispondono, inoltre, alle specifiche sensibilità di ciascuna taglia: Mini Sterilised favorisce la salute dentale, Medium Sterilised contribuisce al contrasto dei radicali liberi, Maxi Sterilised aiuta il benessere articolare.

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MERCATO

Meno calorie, meno gusto? A differenza di quanto si potrebbe pensare, l’alimentazione dei cani sterilizzati - seppur a ridotto contenuto energetico - non è povera di gusto. Questo grazie alle tecniche produttive dei player del settore che, attraverso la collaborazione di esperti nutrizionisti e veterinari nonché il lavoro di efficienti reparti di ricerca & sviluppo, riescono a formulare prodotti efficaci senza rinunciare all’appetibilità. «Quest’ultima è direttamente proporzionata all’utilizzo di grassi animali: quindi, quando dobbiamo ridurre la loro percentuale, agiamo indirettamente anche su di essa. Esistono, però, anche altri elementi che rendono particolarmente appetibile il cibo: trattasi di proteine animali provenienti dall’utilizzo di carne fresca. I cani hanno un olfatto molto sviluppato, in grado di fiutare naturalmente questo aroma» spiega Massimo Casaburi. Un aspetto che Royal Canin affronta utilizzando materie prime di elevata qualità, «attentamente selezionate secondo rigorosi standard di sicurezza e sostenibilità - afferma Simona Neglia -. Poniamo particolare attenzione a tutte le

PURINA Pro Plan® Optiweight Light/Sterilised è l’alimento completo per cani sterilizzati di tutte le taglie, caratterizzato da un’elevata quantità di proteine, carboidrati complessi e fibre. Oltre a favorire il corretto mantenimento del peso, contribuisce al supporto delle articolazioni del pet.

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fasi del processo produttivo, dalla miscelazione dell’impasto al confezionamento, al fine di garantire consistenze ottimali e un’adeguata preservazione degli aromi».

Un comparto in evoluzione Soddisfare pienamente le esigenze dei pet owner e dei loro animali da

compagnia è l’obiettivo primario di ogni azienda: per questo il segmento è in continuo fermento e viene arricchito di novità. Morando è stato, senza dubbio, uno dei player maggiormente attivi nel settore: ha ampliato, infatti, la sua gamma superpremium - dedicata ai cani con cute e intestino sensibili introducendo nella linea Miocane SenSHUTTERSTOCK

tale, Medium Sterilised aiuta a contrastare i radicali liberi e Maxi Sterilised supporta il benessere articolare.

BUONE PROSPETTIVE PER IL FUTURO Cosa ci si potrebbe aspettare nel prossimo futuro? I player del settore sono piuttosto ottimisti, soprattutto per i due principali fenomeni che continuano a caratterizzare la società odierna: la grande attenzione al benessere dei pet e l’urbanizzazione. Elementi che possono favorire il ricorso alla sterilizzazione e, di conseguenza, la crescita dei relativi prodotti nutrizionali. «Questo, unito a una crescente sensibilità dei proprietari per la salute dei propri animali andrà, secondo noi di Royal Canin, a premiare le soluzioni qualitativamente superiori e di maggiore valore scientifico» afferma Elisabetta Bracci. Positivi circa un ulteriore sviluppo del comparto anche in PURINA, che spinge sull’importanza di sensibilizzare i pet owner: «la crescita della categoria in Italia è guidata da trend che si riscontrano anche nello human food e che porta a considerare il pet come parte integrante della propria famiglia. In particolare, per l’alimentazione specifica per cani sterilizzati, certamente una maggiore sensibilizzazione è sempre di aiuto per aumentare il livello di consapevolezza del proprietario: per questo continueremo a fornire informazioni sul tema e a invitare i pet owner a fare sempre riferimento al proprio medico veterinario per la corretta gestione delle necessità dell’animale» afferma Alessia Zanni. Convinti di una possibile evoluzione del comparto verso nuove categorie di prodotto, infine, in Prolife, come sottolinea Massimo Casaburi: «c’è un fronte aperto da poco, ancora molto poco sviluppato. Noi abbiamo lanciato una nuova sfida - quella della nutrigenomica - e secondo me, come già accade in campo umano, ci sarà la possibilità di costruire sempre di più un’alimentazione su misura anche per i pet».


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(un acido grasso Omega3) - che supporta il corretto funzionamento della barriera cutanea - e zeolite, un ingrediente di origine minerale che influenza positivamente la composizione della flora batterica intestinale (il microbiota)».

Comunicare attraverso il negozio

Prolife Sterilised Sensitive Pork & Rice è la linea dedicata ai cani sterilizzati di tutte le taglie. Disponibile nelle due varianti Mini e Medium-Large, offre ai pet un alimento completo ricco di maiale fresco disossato (unica fonte proteica animale) e riso. Privi di glutine, coloranti e conservanti, i prodotti sono formulati secondo i principi della nutrigenomica.

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sitive (disponibile nel canale specializzato e nelle farmacie) una nuova ricetta proprio per cani sterilizzati. «Le crocchette Miocane Sensitive Sterilized al gusto Tacchino - racconta Diana Vergnano - sono formulate con un’unica fonte proteica animale, in

grado di apportare proteine di elevato valore biologico, hanno un contenuto di grassi moderato e contengono fonti di fibre selezionate (polpa di barbabietola essiccata, fibra di piselli e lignocellulosa). Contengono, inoltre, alghe Schizochytrium, fonte di DHA

Affinché i proprietari abbiano una conoscenza quanto più ricca e corretta sugli effetti della sterilizzazione e sulla giusta alimentazione da fornire al proprio cane, è fondamentale puntare sull’informazione: per questo un elemento chiave è la collaborazione delle aziende non solo con i medici veterinari, ma anche con i negozianti specializzati. I responsabili di vendita infatti, con la giusta formazione e i continui aggiornamenti, possono soddisfare il desiderio dei pet owner di essere costantemente informati sull’evoluzione del comparto e orientati verso gli alimenti più idonei agli specifici bisogni del cane. Ecco, allora, che le attività formative e i materiali comunicativi realizzati dalle aziende, così come i consigli sulla migliore esposizione a scaffale, assumono un’importanza imprescindibile, come evidenzia Alessia Zanni: «all’interno dei punti vendita, ogni prodotto PURINA prevede una propria raccomandazione espositiva e materiale informativo a supporto. Il ruolo del personale, poi, è fondamentale e insostituibile: grazie alla forte relazione che abbiamo con i partner del canale specializzato, mettiamo a loro disposizione sempre più strumenti, così da permettere un aggiornamento costante rispetto alla nutrizione animale e al benessere dei pet per renderli sempre più capaci di fornire all’acquirente la migliore consulenza possibile». Grande impegno anche da parte di Morando - che sviluppa appositamente materiali di comunicazione per dare visibilità ai nuovi prodotti e raccontarne i benefici in modo chiaro ed efficace - e Royal Canin: «valenza scientifica e nutrizione su misura sono per noi elementi fondamentali, e le veicoliamo con tutti gli strumenti di comunicazione a nostra disposizione (dal packaging ad attività espositive, fino al nostro sito web)» -. spiega la Marketing and Trade Marketing Manager Elisabetta Bracci L’obiettivo principale, anche all’interno dei punti vendita specializzati, è quello di fare educazione». ● PetTrend • Aprile 2021

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Monge www.monge.it

PUBBLIREDAZIONALE

MONGE BWILD: LA NATURA CHIAMA, SEGUI L’ISTINTO

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cani e i gatti possiedono un desiderio innato di correre, vagare e stare all’aria aperta. Questi impulsi naturali ci hanno portato a sviluppare una linea di alimenti in grado di fornire l’energia e i nutrienti essenziali per permettere ai nostri animali di vivere seguendo il loro istinto naturale. Nella linea innovativa Monge BWILD “Feed the Instinct” puoi ritrovare il naturale benessere del tuo animale. L’elevata inclusione di ingredienti di origine animale, maggiore del 65%, supporta la vitalità e l’appetibilità ottimale in ogni ricetta, oltre all’alta digeribilità proteica grazie all’inclusione di carne fresca. Il risultato della ricerca Made in Italy ha permesso lo sviluppo di una nutrizione avanzata e più consapevole, mediante l’utilizzo di ingredienti comunemente definiti come “funzionali”, ingredienti appartenenti alla categoria “superfood” e mix di frutta e verdura selezionati per le loro proprietà nutrizionali. Nella linea Bwild Grain Free è possibile trovare ingredienti come gli Xilo-Oligosaccaridi per il supporto del benessere intestinale, i Mannano-oligosaccaridi per la regolarizzazione del tratto intestinale, la Spirulina una micro alga con descritte proprietà antiossidanti per neutralizzare i radicali liberi, Yucca Schidigera per limitare gli odori sgradevoli, la Glucosamina per il supporto della cartilagine e il solfato di Condroitina per il favorire l’elasticità articolare. I superfood sono ingredienti descritti come ricchi di nutrienti in grado di supportare il benessere fisiologico dell’animale. Ne citiamo alcuni come i semi di lino per la morbidezza e la lucentezza del pelo e l’avena ricca in fibre insolubili per un regolare assorbimento intestinale. Nel pieno rispetto della sua filosofia nutrizionale, Monge Bwild è formulata senza coloranti e conservanti artificiali. La conservazione è favorita dall’utilizzo di estratti di tocoferolo da oli vegetali. Una linea di prodotti completa e bilanciata studiata sia per cani che per gatti, differenziata per taglia, età e stile di vita. Monge Bwild si suddivide in Low Grain e Grain Free. Monge Bwild Low Grain sono formulazioni senza patate e con un ridotto contenuto di cereali*, con fontI proteiche animali alternative come Cervo, Oca e Cinghiale per il cane e Lepre, Acciughe e Oca per il gatto.

Monge Bwild Grain Free sono ricette formulate senza cereali, con fonte di carboidrati alternative come le patate, i piselli e le lenticchie. Sette referenze per il cane nei gusti Agnello, Salmone, Acciughe e Anatra e quattro referenze gatto con le proteine animali: Merluzzo, Bufalo, Tonno e Salmone. Ci sono inoltre gli umidi Grain Free per cane in lattina da 400g in cinque varietà tutte con zucca e zucchine (Puppy & Junior Anatra, Adult Agnello, Adult Salmone, Adult Tacchino, Mini Adult Anatra) e per gatto in buste monodose da 85g e vaschette da 100g, entrambi ai gusti Bufalo per ogni fase di vita, Acciughe, Merluzzo, Salmone, Tonno e Cinghiale. Monge Bwild è Made in Italy e No Cruelty test. Disponibili nei pet shop e negozi specializzati. ● *rispetto al prodotto di mantenimento standard (special dog excellence medium adult pollo)


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CANI DI RAZZA

UNA RAZZA CHE COMBINA CARATTERISTICHE DA VERO ATLETA ALLE MIGLIORI DOTI DI CANE DA COMPAGNIA. SVEGLIO, ADDESTRABILE, DOCILE, MA ANCHE FIERO E CORAGGIOSO: È IL CANE A 360°

BOSTON TERRIER

IL

C Nicolas Patrini Psicologo, educatore cinofilo Foto di Tommaso Urciolo Si ringraziano: Gottwj Kennel di Marco Vanoli e Roberta Bettoni Allevamento Macaribó di Beltrame Martina

ome facilmente intuibile dal nome, questo cane è originario degli Stati Uniti. Più precisamente, la sua storia si intreccia con quella della città di Boston. Nel 1800 andavano di moda negli Stati Uniti i combattimenti tra cani e spesso venivano impiegate specie autoctone, come il Bulldog, per gli incroci finalizzati a rendere il cane più forte e rapido. A questo scopo, spesso, la scelta ricadeva sui terrier, che con la loro tempra e rapidità rendevano il molosso un più temibile avversario nei ring. Il boston terrier, per come lo conosciamo oggi, affonda le proprie origini proprio in questi incroci.

La storia Si deve a Robert C. Cooper il progenitore della attuale razza. Il suo Judge venne infatti incrociato più volte e possiamo con esattezza far risalire al 1865 la nascita del primo, vero, boston. Dai primi esemplari ne nacquero altri e, grazie al lavoro metodico di alcuni allevatori statunitensi, vennero isolate le prime caratteristiche morfologiche e comportamentali. Il nome boston terrier non venne dato PetTrend • Aprile 2021

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CANI DI RAZZA

LO STANDARD Aspetto generale. Il boston terrier è un cane a pelo liscio, compatto, con la coda corta, ben proporzionato. La testa è proporzionata alla taglia del cane mentre il corpo è piuttosto corto e ben strutturato. Le proporzioni importanti vedono la razza potenzialmente iscrivibile in un quadrato. Si tratta di un cane robusto, che non deve apparire né affusolato né grossolano. Testa. Il cranio è quadrato, piatto sulla sommità, senza rughe e con fronte scoscesa. Lo stop è ben definito e il muso termina con un tartufo nero e largo. Le labbra sono piuttosto profonde, ma non pendenti; ricoprono completamente i denti quando la bocca è chiusa. Le mascelle si presentano ampie e squadrate, con denti regolari e corti. La chiusura è a tenaglia o prognata sufficientemente per dare quadratura al muso. Occhi. Sono ben distanziati, larghi, rotondi e di colore scuro, sistemati perpendicolarmente all’asse del cranio e con gli angoli esterni allineati alle guance, se visti dal davanti. Orecchie. Piccole e portate erette. Collo. Scendendo visivamente verso la groppa troviamo un collo leggermente arcuato e ben inserito nelle spalle. Corpo. La linea superiore è dritta, con dorso corto e groppa che si incurva leggermente solo all’inserzione della coda. Coda. È inserita bassa e va assottigliandosi verso l’estremità: diritta o avvitata, non deve alzarsi al di sopra dell’orizzontale. In sede di concorso si preferisce la coda la cui lunghezza non superi un quarto della distanza tra la sua inserzione e la punta del garretto. Arti. Gli arti anteriori sono moderatamente distanziati e in linea con l’estremità superiore della scapola; l’ossatura è dritta. I posteriori hanno cosce forti, ben muscolose e correttamente posizionate. I piedi sono piccoli e compatti, con unghie corte. Mantello. Corto, liscio, lucido e di fine tessitura. Colori. Possono variare dallo striato al focato nero con macchie bianche. Le macchie richieste sono: striscia bianca attorno al muso e fra gli occhi, petto bianco. Peso. Esistono tre taglie: sotto i 6,8 kg; da 6,8 a 9 kg; da 9 kg ad un massimo di 13,5 kg.

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subito, nella storia della razza ci sono infatti molti altri modi in cui questo cane venne chiamato: boston bulldog, terrier americano, gentleman americano, per citarne alcuni. Le cose cambiarono con la fondazione del primo club di razza, l’American Bull Terrier Club, nel 1889. Grazie all’unione di alcuni allevatori, che disponevano di una trentina di esemplari, il boston terrier venne riconosciuto dall’American Kennel Club. Era il 1893. In seguito al riconoscimento, la strada per l’affermarsi della razza fu spianata e la popolarità di questo piccolo cane crebbe costantemente. Basti pensare che nel 1915 il boston terrier era la razza più popolare negli Usa. Le cose non cambiarono fino agli anni ’60. Tra le date da ricordare c’è anche il 1976, anno del bicentenario della Dichiarazione di Indipendenza, quando il boston terrier venne scelto come simbolo della manifestazione. Tre anni dopo, anche il Massachusetts lo scelse come cane ufficiale dello stato. Questo fa comprendere quanto gli americani tengano al proprio boston, rispettato e acclamato anche come mascotte ufficiale di numerosi college e squadre sportive locali. Nel nostro Paese si contano circa 500 registrazioni al libro genealogico ogni anno, numero costantemente in crescita da ormai un decennio.

Il carattere Intelligente, sveglio e affettuoso, il boston terrier condensa in una taglia contenuta molte caratteristiche tipiche dei cani da compagnia, a cui aggiunge però doti peculiari. Innanzitutto occorre da subito dire che si tratta di un cane estremamente addestrabile, qualità che lo rende devoto al proprietario e pronto a seguirlo in qualsiasi attività gli venga proposta. La propensione a soddisfare il conduttore guida dunque gran parte dell’attenzione che questo cane ripone nelle attività condivise, ma come rovescio della medaglia lo espone a una scarsa sopportazione della solitudine. Dal punto di vista temperamentale, il boston terrier è sempre equilibrato e mai eccessivo nelle reazioni. A differenza di molti cani di taglia simile, non si tratta di un abbaiatore, caratteristica che va di pari passo con la grande sicurezza che ha in se stesso. Si può senza dubbio dire che il boston terrier sia fiero, spavaldo, mai pauroso, ma nemmeno attaccabrighe. Il suo carattere bonario


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lo rende un cane adatto anche a chi è alle prime esperienze. Occorre specificare però come il boston terrier sia un vero sportivo, pronto a seguire il conduttore nei momenti di sport all’aria aperta così come in lunghe passeggiate. Tutto ciò lo rende anche un ottimo compagno per chi desidera introdurlo all’agility, al disc dog o ad altre discipline dove a buone dosi atletiche è associato un alto grado di partnership tra cane e proprietario. Tra le caratteristiche peculiari ce n’è una in particolare che lo rende atipico rispetto a molti altri terrier: la socievolezza verso i conspecifici. Il boston terrier si adatta bene anche in famiglie dove sono presenti altri animali da compagnia, verso i quali non è mai aggressivo. Allo stesso modo, tollera anche i bambini, dimostrandosi affettuoso e paziente in ogni circostanza. Per concludere, possiamo dire che non esiste un conduttore ideale: ogni boston terrier si adatta bene alla vita della propria famiglia, mutuandone le routine per trasformarle in momenti di condivisione, qualsiasi attività sia all’ordine del giorno. ●


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PUBBLIREDAZIONALE

Zoodiaco - Via della Cooperazione 16 - 45100 Rovigo Tel. area Nord 0425474645 - Fax 0425474647 Tel. area Centro-Sud 0744943287 - Fax 074494464 www.zoodiaco.com - zoodiaco@zoodiaco.com

PROLIFE STERILISED, UNA LINEA DEDICATA AL GATTO STERILIZZATO

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alla ricerca condotta dai nutrizionisti e medici veterinari Prolife nasce una linea dedicata ai gatti sterilizzati, per rispettare le esigenze di ogni soggetto in base alle specifiche necessità. Ricco in manzo fresco disossato e riso, Sterilised Adult Beef & Rice è studiato per il mantenimento del gatto adulto sterilizzato. Con l’88% di proteine di origine animale, per coniugare nutrimento e gusto. Sterilised Sensitive White fish & potato, la soluzione nutrizionale ideale per il gatto sensibile sterilizzato; un alimento completo ricco in pesce bianco fresco diliscato, prima voce di cartellino e unica fonte proteica, e patate, senza glutine per limitare il rischio di reazioni avverse. Sterilised Sensitive Pork & Rice è invece formulato con un’elevata percentuale di maiale fresco disossato, come unica fonte proteica, e riso. Anche questo senza glutine. La preziosa inclusione di sogliola fresca diliscata caratterizza Sterilised Grain Free Sensitive Sole Fish & Potato, fonte di pregiate proteine, di queste il 61% di origine animale. Le patate apportano preziosi carboidrati. Ai soggetti sterilizzati sensibili è dedicato Sterilised Grain Free Sensitive Quail & Potato, ricco in quaglia fresca disossata e patate, con il 74% di proteine di origine animale, privo di glutine. Per il gatto sterilizzato con problemi di sovrappeso c’è Sterilised Light Beef, Goose & Rice, due carni fresche disossate che apportano gusto e nutrimento senza appesantire, grazie all’86% di proteine di origine animale. Sterilised Mature Beef & Rice è l’alimento ideale per il gatto sterilizzato anziano; grazie al manzo fresco disossato che apporta pregiate proteine di origine animale, le più adatte alle sue esigenze, e al riso, fonte di carboidrati priva di glutine. Tutte le carni e i pesci freschi usati da Prolife sono in origine destinati al consumo umano: si tratta di materie prime della stessa qualità ma non destinate al consumo umano per motivi commerciali. Sono state scelte le migliori

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materie prime disponibili, per portare nella ciotola dei nostri pet il meglio, coniugando sempre qualità e gusto. È la qualità delle materie prime a determinare, infatti, la bontà di un alimento. Tutti gli alimenti sono privi di coloranti e conservanti aggiunti, per garantirne la naturalità. Da oggi è possibile conoscere l’origine di tutte le materie prime incluse in ogni alimento Prolife visitando il sito www.prolife-pet.it o tramite il QR code stampigliato su ogni confezione. Verità, chiarezza e trasparenza sono i valori su cui si fonda, da sempre, la filosofia di Prolife. Il 90% delle materie prime impiegate è di origine italiana: dove possibile, infatti, e a parità di condizioni, sono stati privilegiati fornitori provenienti dal nostro paese, che gode di favorevoli condizioni climatiche e ambientali. Coniugare qualità e territorio, innovazione tecnologica e tradizione, competitività e tutela ambientale è l’obiettivo che Prolife si pone e rinnova ogni giorno. ●


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RAZZE FELINE

Francesca Serena Medico veterinario Master II liv in Medicina Comportamentale Vice presidente Commissione Tecnica Centrale ANFI Presidente Assemblea Allevatori con Affisso ANFI

UN BEL GATTONE DAL PELO SEMILUNGO E DAGLI ACCATTIVANTI OCCHI BLU. FAMOSO PER IL SUO CARATTERE MITE E AFFETTUOSO. TUTTE CARATTERISTICHE CHE RITROVIAMO RACCHIUSE NEL SIGNIFICATO DEL SUO NOME: “BAMBOLA DI PEZZA”

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RAGDOLL

Ph. © Silvia Pampallona

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a storia del Ragdoll inizia nei primi anni ’60 del secolo scorso grazie ad Ann Baker, un’allevatrice di persiani che viveva a Riverside, nella California meridionale. Mrs Baker aveva una gatta domestica di nome Josephine, una miciona tipo angora dagli occhi azzurri e dal pelo semilungo. Una gatta con un temperamento abbastanza riservato che aveva avuto alcune cucciolate tutte contraddistinte dallo stesso tipo di carattere. Poi accadde che, nel 1963, Josephine venne investita da un’automobile: la gatta riuscì a cavarsela ma, a seguito dello spavento, fece perdere le sue tracce per

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un paio di giorni. Quando fu trovata venne portata alla locale Università di veterinaria dove si riprese. Josephine tornò a casa e continuò ad avere gattini, ma il carattere di questi ultimi era inspiegabilmente cambiato, i gattini nati dopo l’incidente mostravano infatti caratteristiche insolite. A differenza della madre, erano estremamente amichevoli: quando venivano presi in braccio si rilassavano a tal punto da lasciarsi andare come “bambole di pezza”, da cui il nome Ragdoll scelto poi da Mrs Baker, che decise di dar vita a una razza di bell’aspetto ed estremamente docile. Ann Baker di-

mostrò in seguito un notevole approccio imprenditoriale, registrando il nome della razza e iniziando a promuoverla con pubblicità, articoli e trasmissioni televisive. Il nome «Ragdoll» era registrato e chiunque volesse allevarli poteva farlo solo sulla base di un franchising con registrazione tramite la International Ragdoll Cat Association di Ann Baker. In seguito gli allevatori iniziarono a contestare queste regole stringenti e l’allevamento della razza divenne più diffuso. Oggi ogni grande associazione felina riconosce il Ragdoll che possiamo ammirare in tutte le esposizioni feline.


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Il mantello e i colori Il Ragdoll ha una pelliccia semilunga con sottopelo medio. Il pelo può essere più corto negli adulti non sterilizzati e subisce variazioni durante le stagioni, infatti nelle stagioni calde è ammessa una minore lunghezza e tessitura. Il pelo deve essere setoso e morbido, e fasciare il corpo aprendosi a ciocche mentre il gatto si muove. Il pelo è più lungo intorno al collo, formando una collaretta di pelliccia molto visibile nei maschi, e anche ai bordi esterni del muso. Il pelo è corto sul muso e aumenta di lunghezza dalla parte superiore della testa progressivamente sulle scapole fino alla parte posteriore della spalla; sui lati e sullo stomaco è da medio a lungo; diventa spesso e corto sulle zampe anteriori mentre sulle zampe posteriori è medio lungo e con la consistenza di una piuma. I Ragdoll si presentano in 6 colori diversi: seal, chocolate, rosso e nelle varianti «diluite» blu, lilla e crema. Il mantello può presentare inoltre tre diversi disegni: Point (naso, orecchie, coda e zampe nei colori specifici e senza bianco); Mitted, con zampe bianche, mento e pancia, con o senza fiamma (una linea bianca sul viso); Bicolor, con calze alte bianche, «V» invertita bianca sul viso, pancia bianca e spesso macchie bianche sul retro. Le variazioni includono il «tortie point» a tre colori (seal screziato di rosso o blu con crema), tipico delle femmine per motivi genetici, e Lynx (motivo a strisce su coda, viso ed estremità) che può essere trovato in tutti i colori. La particolare distribuzione del colore del mantello colourpoint nel Ragdoll è causata da un enzima termosensibile, la normale temperatura del corpo ini-

Ph. © Silvia Pampallona

Ph. © Silvia Pampallona

ASPETTO GENERALE E STANDARD Aspetto generale. Il Ragdoll ideale è un gatto ben bilanciato, senza caratteristiche estreme. I maschi pesano dai 6 ai 9 kg; le femmine sono proporzionalmente più piccole e di solito pesano dai 4,5 ai 6 kg, raggiunta la maturità. I Ragdoll crescono lentamente, mostrando il colore definitivo del mantello a due anni e le dimensioni e il peso completi a quattro. Testa. È a forma di cuneo tronco con i profili arrotondati, fronte leggermente arrotondata con una zona piana fra le orecchie, che sono mediamente grandi e posizionate a continuazione della forma a cuneo del viso, larghe alla base, con inclinazione leggera in avanti, punta arrotondata, presenza di ciuffi di pelo all’interno. Occhi. Di colore blu, grandi, ovali in linea con la base dell’orecchio. Guance. Ben sviluppate, più nel maschio che nella femmina, che ha un aspetto più gentile del muso. Mento. È particolarmente importante, deve infatti essere forte e ben portato. Collo. In relazione al corpo forte e strutturato, deve essere corto, pesante e muscoloso. Corpo. Lungo e robusto con la cassa toracica piena, bacino portato leggermente più alto delle spalle, scapole vaste ma non prominenti. La struttura del corpo presenta caratteristiche decisamente «cobby», ossia larga di spalle, robusta e con zampe forti e muscolose, spesso negli adulti è presente un pannicolo di grasso nella parte bassa dell’addome. Zampe. Posteriori leggermente più alte delle anteriori, e piedi grandi e rotondi, meglio se con ciuffi di pelo nella parte inferiore. Coda. È di lunghezza pari al corpo, media alla base e sfoltisce in fondo, viene portata leggermente più in alto della linea del corpo. Difetti rispetto allo standard di razza. Coda corta, orecchie con presenza di spot bianchi (essendo gatti point, le orecchie devono essere totalmente pigmentate), gambe corte, corpo troppo cobby (ossia corto e tozzo come quello del persiano), naso romano.

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RAZZE FELINE

bisce la produzione di pigmenti su quasi tutto il corpo, ma nei punti in cui la temperatura è inferiore l’enzima viene attivato e il pelo risulta pigmentato. A causa della sensibilità alla temperatura i cuccioli nascono bianchi e assumono il colore definitivo alcune settimane dopo la nascita.

Il carattere I Ragdoll sono gatti docili e non aggressivi, in altre parole, estremamente «rilassati». In particolare tendono a rilassarsi quando vengono presi in collo. Sono molto orientati alle «persone» e amano stare intorno agli altri, il che spesso significa che amano salutare gli ospiti che arrivano in casa e seguire i loro proprietari come cani. Sono spesso un’attrazione nelle esposizioni feline a causa del loro temperamento così amichevole che anche i giudici possono toccarli e posizionarli senza che loro se ne risentano. In generale, i Ragdoll non sono molto vocali, ma sanno far capire le loro intenzioni e desideri. Si divertono con tutti i tipi di giocattoli e sanno mantenersi sempre miti e gentili, non usando quasi mai gli artigli. Inoltre amano essere coinvolti in qualsiasi «attività» vedano svolgersi attorno a loro nella casa dove abitano.

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La cura del pelo e la salute Non perdono molto pelo e hanno bisogno di poca cura per mantenere il loro mantello in buone condizioni. La loro morbida pelliccia non tende ad aggrovigliarsi e richiede una pettinatura o una spazzolatura occasionali per essere perfettamente a posto, per esempio ogni due giorni: tutto ciò a eccezione della pelliccia più lunga intorno ai quarti posteriori che deve essere pettinata regolarmente. In generale, ai Ragdoll non dispiace essere spazzolati e, in effetti, la maggior parte delle volte si godono le sessioni di toelettatura. Il mantello è costituito principalmente da lunghi e morbidi peli di guardia. L’assenza del sottopelo spesso e denso si traduce in una riduzione dello spargimento di pelo in giro per casa. Per quanto riguarda la salute, anche se questa razza è generalmente considerata robusta e sana, bisogna stare attenti a patologie genetiche come la cardiomiopatia ipertrofica (HCM). La HCM è ritenuta la più comune patologia cardiaca dei gatti, è provocata da un ispessimento

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del muscolo cardiaco e può essere diagnosticata mediante un esame chiamato ecocardiografia. Oggi è disponibile anche un test genetico per la

HCM, che consente agli allevatori più responsabili di escludere dall’accoppiamento gli animali che ne sono affetti. ●


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Acana Italia Petfoods Numero verde: 800 555040

NUOVI ALIMENTI ACANA GATTO: GUSTO E QUALITÀ SUPERIORI PER IL TUO PETSHOP

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CANA è orgogliosa di presentare quattro nuove ricette per la linea Gatto, suddivise in base alla fase di vita: per gattini, gatti adulti e gatti sterilizzati/che vivono in casa. Questi alimenti, a base di prede di piccole dimensioni, includono benefici specifici e sono pensati per garantire un’alimentazione ricca di proteine animali nutrienti e un gusto irresistibile. Contengono dal 65 al 70% di ingredienti da animali di piccole dimensioni, 1/3 dei quali costituito da pollame e pesce fresco o crudo, consegnato ogni giorno nelle pluripremiate cucine Champion Petfoods.

Le prede di piccole dimensioni, come pollo, tacchino, quaglia allevati a terra e pesce intero pescato in natura, sono ciò che gli antenati del gatto avrebbero cacciato e mangiato in natura. Nel rispetto della filosofia Biologically Appropriate, ACANA le utilizza nelle proporzioni della preda intera, ossia includendo carne, organi, cartilagine e ossa per fornire naturalmente tutti i nutrienti necessari. Il segmento PREMIUM secco gatto è in crescita ed evidenzia una sempre maggiore attenzione verso un’alimentazione specifica per gatti, che prende in considerazione fattori come età, razza e stile di vita, ritenuti sempre più importanti. I nuovi alimenti ACANA Gatto riflettono tali esigenze in evoluzione, offrendo una nutrizione equilibrata, benefici specifici e un gusto di qualità superiore. ●

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COSTUME E SOCIETÀ

LA PANDEMIA HA RIVOLUZIONATO LE NOSTRE VITE. SONO CAMBIATE LE NOSTRE ABITUDINI QUOTIDIANE MA ANCHE QUELLE DEGLI ANIMALI CHE VIVONO CON NOI. E NON SOLO

UMANI E PET: GLI EFFETTI DEL COVID

C Lorena Bassis Giornalista pubblicista

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i siamo messi alle spalle un anno difficile e complicato. Il 2020 verrà ricordato come l’anno della pandemia da Covid-19, tra l’altro non ancora debellata. In questi mesi abbiamo imparato a usare parole nuove, come assembramento, distanziamento, lockdown, e a sfoggiare un nuovo look fatto di mascherine a volte anche bizzarre. Abbiamo imparato a salutare sfiorandoci il gomito e a fare a meno degli abbracci. Molti lavorano in smartworking (che in pratica vuol dire,

una postazione tra la cucina e la sala), gli amici li salutiamo in videocall e il caffè lo prendiamo da asporto. Potevano gli animali rimanere estranei a questa rivoluzione? Praticamente impossibile. Vediamo, allora, in che maniera sono stati coinvolti.

Adozioni in aumento e cresce la solidarietà È un boom di adozioni. Un piccolo miracolo della pandemia. Dopo anni di segno meno, nel 2020 hanno trovato


Helena Lopes - Pexels

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casa quasi 20mila tra cani e gatti facendo registrare una percentuale del +15% rispetto al 2019 ma che in alcune città è arrivata a sfiorare il +40% (Fonte Enpa). Alcuni canili hanno addirittura dovuto esporre il cartello “chiuso per mancanza di cani”, con grande soddisfazione dei volontari che hanno visto anche tanti pet anziani o ritenuti difficili lasciare le gabbie. Parallelamente, però, occorre fare i conti con il rovescio della medaglia. La crisi economica ha messo in difficoltà molte famiglie che, di contro, non ce la fanno più a far fronte alle spese per il mantenimento dell’amato animale. Non a caso nel luglio scorso si è arrivati alla Lettera aperta al Governo e al Parlamento, firmata da diverse sigle del settore tra cui Anmvi e Assalco, per chiedere la rimodulazione permanente dell’Imposta Iva allo scaglione unico al 10%, tanto per gli alimenti per cani e gatti quanto per le prestazioni veterinarie (oggi al 22%). Tra settembre e ottobre dello scorso anno sono inoltre aumentate del 20% le cessioni di animali da una famiglia all’altra. Questo passaggio di proprietà tra privati, purtroppo, è stato troppo spesso determinato da ragioni ben più

tristi di quella economica. L’elevato numero di malati, i ricoveri e purtroppo i molti decessi, hanno lasciato cani, gatti e altre specie senza custodia. Un’emergenza che ha aperto la strada alla solidarietà tra le persone e spinto le diverse associazioni attive sul territorio a dare vita a una task force per accudire temporaneamente gli animali delle persone ricoverate e comunque a prendersene cura.

Più felici insieme Sui compagni di quarantena a quattro zampe s’è scherzato molto. Sui social un non finire di battute e meme. In realtà, chi è rimasto chiuso per lunghe settimane con un cane o un gatto se l’è passata davvero meglio di chi invece ha condiviso gli spazi di casa solo con congiunti umani. Anche ora, che stiamo cercando, sia pur lentamente, di avviarci verso una sorta di normalità, avere accanto a sé un pet può aiutarci a gestire l’ansia del tornare a uscire di casa. Da secoli viene ribadito che gli animali instaurano con l’uomo un legame profondo e indissolubile. Un concetto che in questi mesi difficili è stato ampliato. Un recente sondaggio della Waltham

Foundation (confermato anche da uno studio condotto da AstraRicerche) ha rivelato che l’86% degli intervistati ritiene di essersi legato ancora di più al proprio animale dopo il lockdown, mentre il 60% pensa che sia stato d’aiuto per mantenere una routine regolare e per il 43% la sua presenza abbia contribuito a ridurre l’ansia. Un effetto positivo apprezzato ancora di più dalle persone che vivono da sole e da coloro che hanno intrapreso lo smartworking dove, per il 58%, il pet è stata la ragione e la motivazione per una maggiore produttività.

Attenzione a non infettare il pet di casa È stato più volte ribadito e confermato da diversi studi scientifici che non esiste alcuna evidenza sul ruolo epidemiologico degli animali da compagnia nella diffusione del virus di SARS-COV-2. E anche se in diversi Paesi sono stati segnalati casi di positività in animali sia allevati che da compagnia, non risulta che i felini o i cani giochino un ruolo nella diffusione della malattia. Ma se non trasmettono il virus all’uomo possono però essere contagiati dall’uomo stesso. È il risulPetTrend • Aprile 2021

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COSTUME E SOCIETÀ

tato di uno studio CovidinPet realizzato dai ricercatori dell’Università Statale di Milano e dall’Università di Bari e pubblicato sulla rivista scientifica “Nature Communication”. Se, quindi, da un lato i risultati confermano che il ruolo dei pet nell’infezione umana è molto limitato, al contrario i proprietari positivi possono trasmettere il virus ai quattro zampe. Nel caso perciò di un umano positivo, durante la sua quarantena, è meglio che siano evitati contatti stretti con il pet di casa. Ricordiamoci comunque che è sempre buona regola di igiene lavarsi le mani con soluzioni alcoliche prima e dopo essere stati a contatto con il pet, la sua lettiera o la ciotola.

Animali protagonisti

UN PET FA BENE A TUTTE LE ETÀ Secondo uno studio condotto dall’Università di York nel Regno Unito, soprattutto in questo momento la presenza di un animale tra le mura domestiche è giusto quel che più serve per alleviare lo stress e diminuire l’ansia. In altre parole, una compagnia preziosa che ha una valenza diversa a seconda dell’età. La presenza di un animale domestico rappresenta, per esempio, uno stimolo molto importante per la crescita affettiva, emotiva e psicologica di un bambino. “Tra il piccolo e il suo amico a quattro zampe si instaura un rapporto molto particolare, grazie al quale il bambino impara a rapportarsi con un essere vivente diverso da sé, adattandosi alle sue esigenze e riversando il proprio affetto verso qualcuno diverso dai genitori imparando a essere maggiormente indipendente”, spiega la psicologa Valentina Cavandoli, impegnata nel sostegno psicologico e psicoterapia per adolescenti e giovani adulti (psicoterapiamilano.com) a Milano. Questo rapporto virtuoso può risultare particolarmente prezioso in questo momento storico anche per l’adulto. Quante volte ci è sembrato di vedere nei nostri amici animali una sorta di manna dal cielo nei momenti più tristi? Ma ancora di più lo sarà per un anziano perché accudire un pet può aiutarlo a scandire le proprie giornate, sentendosi meno solo e più impegnato. “La presenza di un animale in tal caso è un toccasana. Prendersi cura delle necessità di un essere vivente fa sentire ancora utili, oltre a impegnare molto tempo. In più, nel caso di un cane, la necessità di movimento fisico mobilita anche l’anziano, costringendolo a non restare inerte all’interno della propria abitazione”, conclude la dottoressa Cavandoli.

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Nei mesi scorsi si sono visti caprioli passeggiare in paese, un tasso per le vie della città, lupi sui marciapiedi e persino un’aquila reale sui cieli di Milano. In realtà l’elenco potrebbe continuare ancora. E, per quanto in Rete girassero una serie di fotomontaggi, spesso si è trattato di panorami reali le cui cause sono da attribuirsi alla riduzione delle attività umane durante il lockdown di primavera e alle zone rosse più recenti. L’assenza dell’uomo ha invitato gli animali a vincere ogni timore e a lanciarsi nell’esplorazione delle zone urbanizzate della città. In questo periodo gli animali, e in particolare i cani, sono anche protagonisti nella ricerca diretta a contrastare il virus SARSCOV-2. Non è ancora chiaro che cosa i cani fiutino e quale sia l’odore del Covid, ma di fatto, sulla base di alcuni esperimenti (condotti inizialmente a Helsinki e proseguiti in Francia, Germania, Stati Uniti e Regno Unito), i cani con il loro fiuto sarebbero in grado di percepire un’infezione da Coronavirus. Il test è semplice. Ai viaggiatori in arrivo all’aeroporto viene chiesto di asciugarsi il sudore del collo con una particolare salvietta che viene poi riposta in una scatola e collocata dietro una parete insieme ad altre sostanze odorose. Se il campione appartiene a un soggetto positivo al virus, il cane inizierà a ululare e toccare con la zampa la parete; in caso contrario non avrà alcuna reazione. Nelle prove i cani hanno fiutato i positivi con un’accuratezza del 100% anche quando asintomatici. ●


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Servizio Clienti Numero Verde: 800-555040 www.oasy.com oasyitalia

CUCCIOLI CHE PASSIONE! A ognuno la giusta nutrizione grazie agli alimenti Oasy Puppy. Scopri l’offerta completa per il tuo pet shop

L

’ingresso di un cucciolo in famiglia è da sempre un momento molto delicato e coinvolgente. In tale fase trovare risposte ai tanti quesiti e alle specifiche esigenze è fondamentale per il nuovo proprietario. Per questo il ruolo del negoziante assume un’importanza determinante nell’esperienza di acquisto, nonché nella crescita del nuovo arrivato. Per un’offerta completa e differenziante, Oasy propone per il tuo pet shop 3 differenti tipologie di alimenti secchi e umidi dedicati al cucciolo, che lo accompagnano dallo svezzamento all’età adulta.

Oasy Lifestage Puppy & Junior è l’alimento a base di Pollo disponibile nelle versioni Small, Medium e Large per rispondere alle esigenze di cani di ogni taglia. Contiene il 42% di ingredienti animali e proprio grazie agli ingredienti naturali, favorisce difese immunitarie forti, corretta digestione, pelle e pelo sani, oltre a prendersi cura di ossa e articolazioni. Oasy One Animal Protein Puppy & Junior, sia per cani di taglia Small/Mini che Medium/Large, è l’alimento con una sola fonte di proteine animali, ideale anche per cuccioli con intolleranze alimentari, sensibilità intestinali o cutanee. Contiene il 48% di Agnello o Salmone e la carne fresca è sempre il primo ingrediente per il massimo della digeribilità e del gusto. Contiene lievito di birra, ricco di Vitamine del gruppo B e di importanti Minerali (Fosforo, Potassio, Magnesio), che aiuta i cuccioli a sviluppare un sistema immunitario forte. Oasy Grain Free Formula Puppy, anche questo in versione Small/Mini e Medium/Large, è l’alimento di alta qualità preparato senza cereali e con tanta carne da una sola fonte proteica animale. Contiene il 50% di Tacchino e la carne fresca è sempre prima nella lista degli ingredienti, per un gusto eccezionale. L’inclusione di Mela come fonte alternativa di fibra e l’esclusivo Vegetal Complex assicurano benefici specifici ad ogni piccolo amico a quattro zampe. Per ogni linea sono disponibili anche alimenti umidi Puppy, come il Paté Lifestage Pollo, il Paté monoproteico Salmone o Agnello e infine il tenero Macinato di Agnello Grain Free Formula. ●

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Alexandra - Pixabay

INIZIATIVE

HA PRESO IL VIA UN PROGETTO DEL MINISTERO DELLA SALUTE, IN COLLABORAZIONE CON LE PIÙ IMPORTANTI SIGLE DEL MONDO VETERINARIO, PER L’ADOZIONE CONSAPEVOLE DEGLI ANIMALI DA AFFEZIONE

TEMPO DI... CODE DI CASA! È

P Alessio Arbuatti Medico Veterinario

ochi eventi arricchiscono la vita di una persona come accogliere un pet nella propria casa. Un gesto sicuramente nobile ma che deve essere effettuato con la giusta consapevolezza e formazione. È questo l’obiettivo della nuova campagna nazionale di sensibilizzazione “Code di casa”, promossa dal Ministero della Salute, grazie anche alla collaborazione dell’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), della FNOVI (Federazione

Nazionale Ordini Veterinari Italiani), della SIMeVep (Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva).

Un approccio multilivello “Ogni animale è una grande storia, a scriverla sei tu”, con questa dichiarazione ha preso il via la campagna che pone l’attenzione su tre grandi tematiche: sensibilizzazione nei confronti del problema dell’abbandono, il randagismo e il possesso responsabile. PetTrend • Aprile 2021

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Tonda Tran - Pixabay

INIZIATIVE

stratori che, attraverso i corsi preadozione, possono consigliare l’esemplare più adatto, sia in relazione alle caratteristiche del singolo pet, sia a quelle del potenziale adottante. Infatti, nonostante la grande distribuzione dei pet in Italia che registra la presenza di un cane o un gatto in una famiglia su tre, è ancora ampiamente diffusa una scarsa conoscenza delle reali esigenze di questi animali e spesso il rapporto si basa su tradizioni e improvvisazioni. Scegliere il pet più corretto in relazione alle caratteristiche del nucleo familiare e al luogo dove vive è una pietra angolare per vivere appieno il proprio animale da compagnia, un compagno che arricchisce la vita come citato dalla campagna ministeriale che ribadisce a tal proposito il ruolo del medico veterinario come persona più idonea e competente nel fornire consigli, nella scelta del cane o del gatto e nella loro gestione.

Il moderno proprietario responsabile L’ambizioso progetto ha visto la collaborazione dell’ANMVI, della FNOVI, della SIMeVep nella definizione ed elaborazione del messaggio di sanità veterinaria. Alla medesima campagna aderiscono anche le principali associazioni che si occupano di protezione e difesa degli animali a livello nazionale.

Un problema spesso dimenticato Nonostante la società moderna consideri sempre più i pet come componenti del nucleo familiare, in pochi sanno che solo nel 2019 presso i canili sanitari sono stati registrati gli ingressi di 86982 esemplari, mentre nei rifugi il numero si è attestato a 45695. Ciò a dimostrazione di quanto sia ancora grave il problema dell’abbandono e quello del randagismo in Italia. L’abbandono di un animale e il conseguente randagismo generano una serie di problemi e riflessioni non solo di tipo sanitario. Gli esemplari vaganti non sterilizzati possono riunirsi in branchi e riprodursi in gran numero, aumentando il numero dei randagi sul territorio per di più non controllati dal punto di vista sanitario. Questi possono divenire fonte di diffusione di patogeni di varia natura per gli altri animali e, in taluni 50

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casi, anche di zoonosi. In alcuni territori possono rappresentare un pericolo per le specie zootecniche e per la fauna selvatica. Non da ultimo in ordine d’importanza, possono essere causa di incidenti, anche mortali. Chi abbandona un cane o un gatto può divenire dunque responsabile di omicidio colposo: è bene infatti ricordare che l’abbandono di animali è un reato ai sensi dell’Art. 727 del Codice penale. Non a caso quando si ritrova un animale vagante è fondamentale contattare immediatamente le autorità, ossia l’ASL Veterinaria competente per territorio e uno degli organi di Polizia giudiziaria (Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale e Guardia Forestale).

Adottare nei canili e nei gattili Un gesto che riempie il cuore e la vita sia di chi adotta sia del cane e del gatto. Talora alcuni potenziali proprietari possono però essere timorosi nell’adottare un pet da tali strutture temendo di non poter gestire animali che hanno già avuto un vissuto non sempre facile. A tal proposito è importante ricordare che i canili e i rifugi moderni, oltre a essere seguiti da medici veterinari, sono supportati da comportamentalisti veterinari e adde-

Accogliere in casa un pet è un gesto che deve essere accompagnato da una grande responsabilizzazione sia sanitaria, rivolta alla salute del cane e del gatto, sia civica. Si conferma dunque il ruolo fondamentale dei medici veterinari che devono essere sempre il primo e unico riferimento sanitario. Un percorso che parte dalle prime visite cliniche fino a quelle specialistiche passando attraverso i checkup periodici. I trattamenti antiparassitari, le vaccinazioni e la scelta della corretta alimentazione sono solo alcuni dei primi aspetti che saranno affrontati nella struttura veterinaria di fiducia. Responsabilità sanitaria, sicurezza e senso civico si interconnettono in un altro gesto tanto semplice quanto importante, l’inoculazione sottocute del microchip entro il secondo mese di vita e l’iscrizione all’anagrafe. Il veterinario curante saprà inoltre illustrare le singole disposizioni in relazione alle specifiche esigenze dei proprietari dei pet (es. passaporto). Microchip e iscrizione anagrafica sono obbligatorie dal 2005 per tutti i cani, mentre sono su base volontaria per gatti (anche colonie) e per i furetti, con l’eccezione della Lombardia dove sono obbligatorie. Laddove l’inocula-


zione del microchip e l’iscrizione anagrafica non sono obbligatorie per i felini, queste sono comunque sempre vivamente consigliate poiché consentono la tracciabilità, il controllo e la possibilità di risalire al proprietario in caso di smarrimento. A tal proposito, per i gatti è attivo dal 2011 un ulteriore strumento su base volontaria, trattasi dell’Anagrafe Nazionale Felina (ANF) www.anagrafenazionalefelina.it, una banca dati informatizzata promossa dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) e da Boehringer Ingelheim Animal Health Italia. L’ANF ha inoltre ottenuto il patrocinio della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) ed è segnalata dal Ministero della Salute per agevolare il riscontro di quei gatti che non risultino presenti in altre anagrafi regionali o nazionali di animali d'affezione. Il senso civico del moderno proprietario deve includere ulteriori comportamenti e conoscenze di base, come avere sempre la museruola con

Lettore microchip - Autore: Sternrenette

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sé durante ogni uscita, condurre correttamente il proprio cane al guinzaglio, raccogliere le deiezioni, smaltirle correttamente, l’importanza della sterilizzazione e, non da ultimo, sapere che si è responsabili civilmente e pe-

UNA CAMPAGNA MEDIATICA SENZA PRECEDENTI Al sito internet ufficiale www.codedicasa.it sono state affiancate le relative pagine social Instagram, Youtube e Facebook, dove giornalmente sono proposti video, approfondimenti e contest dedicati a cani e gatti dei followers. Un progetto che vede anche un testimonial d’eccezione di fama internazionale, Tiziano Ferro, da sempre amante degli animali. Attraverso brevi video, il cantautore dimostra ancora una volta la sua grande sensibilità verso gli animali da compagnia presentando Jake, detto Giacomone, un cane dal passato difficile e costellato di maltrattamenti che Tiziano ha appena adottato da un canile. Lo stesso cantautore evidenzia quanto sia importante accogliere un cane adulto, un aspetto che talora scoraggia chi vorrebbe adottare un pet. In aggiunta, la campagna digitale ospita anche tre brevi corti animati creati dall’artista visuale Giordano Poloni e dedicati al gatto Martino, alla cagnolina Neve e all’Underdog, in soli 30 secondi riescono a toccare le corde più profonde del tema dell’adozione di cani e gatti.

nalmente per eventuali danni e lesioni provocati dal proprio pet a persone, altri animali e cose.

La corretta formazione Trasmettere le informazioni corrette in modo efficace è parte del successo del progetto. Sul sito www.codedicasa.it sono disponibili diversi poster monotematici in formato pdf. Grazie a una grafica accattivante e una comunicazione chiara, possono essere stampati ed esposti da tutti gli operatori della filiera pet, non solo veterinari ma anche educatori cinofili, pet shopper e toelettatori che sono parte integrante nel supporto tecnico e commerciale per lo sviluppo della cultura del possesso consapevole. La formazione dei moderni proprietari passa anche attraverso i percorsi formativi volontari che permettono innanzitutto di comprendere al meglio il mondo canino e felino. Tali corsi sono periodicamente organizzati da strutture private veterinarie, Comuni, Servizi Veterinari delle Aziende sanitarie locali e rilasciano al termine un attestato/patentino a dimostrazione dell’avvenuto percorso formativo. Al fine di garantire il benessere del pet, è infatti anche importante avere una conoscenza di base di temi come l’etogramma, la comunicazione intra ed interspecifica, l’aggressività e la convivenza in casa. Queste tematiche, sulle quali è importante consultare il veterinario ben prima dell’arrivo del pet, sono trattate anche nel materiale didattico consultabile e scaricabile gratuitamente sul sito del Ministero della Salute. ● PetTrend • Aprile 2021

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Per ulteriori informazioni sull’azienda e sui prodotti, visitare il sito www.purina-proplan.it

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LA NUTRIZIONE AVANZATA CHE CONTRIBUISCE ALLA GESTIONE DELL’ALLERGENE DEL GATTO

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li esseri umani possono essere sensibili a una serie di allergeni differenti, che se sommati possono determinare un effetto cumulativo, il cosiddetto “carico allergenico totale”. Quando un individuo aumenta la propria esposizione a un singolo allergene o a una somma di allergeni differenti, la propria soglia allergenica viene superata e si innesca una reazione allergica. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un aumento nel numero di persone con sensibilità del sistema immunitario a diverse sostanze, come il polline, determinati alimenti, medicinali, e altri. Attualmente, nel mondo, circa 1 adulto su 5 è sensibile agli allergeni del gatto. La maggior parte degli individui sensibili agli allergeni del gatto reagiscono a un particolare allergene, conosciuto come Fel d 1 che è prodotto ad esempio nelle ghiandole salivari e sebacee dei gatti. Questi allergeni vengono trasferiti su pelle e pelo del gatto durante la toeletta e successivamente si diffondono nell’ambiente attraverso la perdita del pelo e della forfora. Essendo molto leggero, il Fel d 1 può essere facilmente trasferito sul vestiario e, come risultato, l’allergene è on-

Gattini < 1 anno Ricco in Tacchino

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Gatti Adulti Sterilizzati 1+ anno Ricco in Tacchino

nipresente: può essere rilevato nelle abitazioni senza gatti, sui mezzi di trasporto e negli edifici raggiungendo livelli che eccedono il valore limite associato alla sensibilizzazione. Nonostante molti proprietari di gatti sarebbero disposti a compromettere il proprio benessere personale pur di tenere il proprio gatto, essi non sarebbero propensi ad accettare soluzioni che possano potenzialmente mettere a rischio la salute e il benessere del proprio gatto. Oggi, Purina® Pro Plan® LiveClear® presenta un nuovo approccio, sicuro per il gatto, basato su un alimento completo e bilanciato, che riduce, in media, l’allergene sul pelo e la forfora del gatto del 47%, a partire dalla terza settimana di alimentazione quotidiana e per almeno dieci settimane di alimentazione continuata. Quando il gatto mangia Pro Plan® LiveClear®, una proteina chiave derivante dalle uova si lega al Fel d 1 e contenuto nella sua saliva, neutralizzandolo. Pro Plan® LiveClear® è un approccio sicuro ed efficace che permette di gestire l’allergene del gatto, offrendo una nutrizione, quotidiana e dal gusto eccellente. ●

Gatti Adulti Sterilizzati 1+ anno Ricco in Salmone

Gatti Adulti Sterilizzati 7+ anni Ricco in Tacchino


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Eric - Ward - Unsplash

RICERCHE SCIENTIFICHE

SECONDO UNO STUDIO SVEDESE I CANI PRESENTANO LO STESSO LIVELLO DI STRESS MANIFESTATO DAI LORO PROPRIETARI. MA CHI INFLUENZA CHI? GLI SCIENZIATI RITENGONO DI AVER TROVATO LA RISPOSTA

STRESS TRASMETTE

LO SI

S MARCO MORESCO

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ulla rivista Scientific Reports è stato pubblicato un interessante studio condotto dall’Università di Linköping, in Svezia. In base ai risultati della ricerca appare evidente che i livelli di stress osservati nei cani vanno di pari passo con quelli dei loro proprietari. L’obiettivo dei ricercatori svedesi era quello di accertare, per mezzo di uno specifico studio, se i livelli di stress manifestati dai cani fossero in qualche modo influenzati dal loro stile di vita e dalle persone conviventi. Un punto di partenza per questo studio sono stati i ri-

sultati di un lavoro precedente che aveva già dimostrato come gli individui appartenenti alla stessa specie tendano a influenzarsi reciprocamente, rispecchiando gli uni gli stati emotivi degli altri. A quest’ultimo proposito un esempio lampante è dato dalla correlazione appurata tra lo stress a lungo termine nei bambini e nelle loro madri. Lo studio dell’Università di Linköping ha voluto andare oltre i confini della stessa specie e indagare se una simile influenza, capace di produrre livelli di stress a lungo termine, possa ravvi-


Lauren Whitaker - Pexels

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sarsi anche tra il cane e il suo proprietario.

Il cortisolo Lo studio ha preso in esame un campione costituito da alcuni cani e dai loro proprietari. In particolare sono stati selezionati 25 border collie e 33 cani da pastore delle Shetland, tutti appartenenti a donne, al fine di ridurre le variabili da esaminare. La ricerca si è svolta nell’arco di diversi mesi attraverso un costante monitoraggio dei livelli di stress espressi tanto dai cani quanto dalle loro proprietarie. Ciò è stato possibile grazie al controllo della concentrazione di un ormone dello stress, il cortisolo, che è presente sia nei peli dei cani sia nei capelli degli esseri umani. In due occasioni diverse, a distanza di alcuni mesi tra loro, si è così proceduto a prelevare dai cani e dalle loro proprietarie i campioni necessari all’esperimento. Dalle misurazioni effettuate è risultato che i livelli di cortisolo presenti nei cani erano sempre “sincronizzati” con quelli rilevati nelle loro proprietarie: in altre parole è stato appurato che le proprietarie con alti livelli di cortisolo hanno cani con alti livelli di questo ormone, mentre alle proprietarie con bassi livelli di cortisolo corrispondono cani con bassi livelli di questo ormone.

Stress a breve e a lungo termine Per essere certi dell’attendibilità dei risultati ottenuti, i ricercatori

hanno tenuto presente anche il tipo di attività praticata dai vari cani che hanno partecipato all’esperimento. L’attività fisica infatti può aumentare i livelli di cortisolo e per questo motivo, durante il periodo in cui si è realizzato l’esperimento, i ricercatori hanno tenuto presente i diversi livelli di attività fisica svolta dai cani partecipanti. Alcuni di questi erano cani da compagnia, mentre altri praticavano abitualmente agiliy e obedience. Il grado di attività fisica di ogni cane è stato perciò monitorato per mezzo di un apposito collare che registra ogni movimento effettuato dall’animale. Lo studio ha così permesso di eseguire anche un raffronto sulle influenze determinate dalle concentrazioni di cortisolo a breve termine (presente nella saliva) e dalle concentrazioni di cortisolo a lungo termine (presente nei peli). Alcune ricerche precedenti hanno infatti già dimostrato che i livelli di cortisolo a breve termine aumentano in modo sincrono nel cane e nel proprietario che stanno svolgendo assieme un’attività competitiva. Lo studio svedese, al contrario, ha rilevato che l’attività fisica dei cani non ha alcuna influenza sui livelli di cortisolo a lungo termine presenti nel loro pelo.

Il cane è influenzato dal suo proprietario Al fine di accertare che i livelli di stress rilevati non dipendessero da tratti della personalità dei cani e/o

delle loro proprietarie, i ricercatori hanno chiesto a queste ultime di rispondere a un questionario riguardante la loro personalità e quella dei loro animali. Dai dati raccolti non è stato riscontrato alcun effetto significativo che il temperamento del cane possa aver influito sullo stress a lungo termine, mentre si è visto che la personalità della proprietaria ha avuto un’influenza importante in questo senso. Tutto ciò fa ritenere che il cane rispecchi lo stress del suo proprietario e lo studio suggerisce quindi che il livello di stress dell’animale sia influenzato dal suo partner umano. Prima di poter trarre conclusioni sulla causa di questa correlazione, sono tuttavia necessari ulteriori approfondimenti. A questo proposito i ricercatori stanno pianificando di effettuare esperimenti analoghi a quello svolto coinvolgendo però altre razze canine. Sia il border collie che lo Shetland sheepdog sono infatti cani da pastore, razze che sono state selezionate per collaborare attivamente con gli esseri umani e per rispondere con precisione a specifiche richieste. Il gruppo di ricerca svedese sta pensando di indagare se una sincronizzazione simile a quella registrata durante l’esperimento sia osservabile anche con altre razze, come per esempio quelle da caccia che sono state addestrate per essere più indipendenti dei cani da pastore. Un’altra linea di ricerca esaminerà se il sesso del proprietario svolge un ruolo in questa correlazione tra stress umano e canino. I risultati di questi studi sono particolarmente interessanti perché consentiranno di offrire spunti importanti per migliorare gli abbinamenti caneproprietario dal punto di vista della gestione dello stress. ●

Le fonti • IFM Biology, AVIAN Behavioural Genomics and Physiology group, Linköping University, 581 83, Linköping, Sweden, Ann-Sofie Sundman, Enya Van Poucke, Ann-Charlotte Svensson Holm, Per Jensen & Lina S. V. Roth. • Department of Medical and Health Sciences, Linköping University, 581 85, Linköping, Sweden, Åshild Faresjö. • Department of Clinical and Experimental Medicine, Linköping University, 581 85, Linköping, Sweden, Elvar Theodorsson.

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ORNITOLOGIA

QUESTE ANATRE DAL PIUMAGGIO NERO PETROLIO HANNO UN FASCINO CHE SUSCITA EMOZIONI

ANATRA

L Diego Cattarossi Medico veterinario accreditato Fnovi per la cura degli animali esotici Fotografie dell’autore

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SPARSA

’Anatra sparsa (Anas sparsa) è anche nota con il nome di Germano nero africano. È un uccello appartenente alla grande famiglia degli anatidi, se ne conoscono due sottospecie: Anas sparsa leucostigma: Germano nero dell’Etiopia; e Anas sparsa sparsa: Germano nero sudafricano. Sono anatre con colorazione del piumaggio uniformemente scura color terra, fatte salve alcune piume bianche sul corpo e verdi iridescenti sulle ali all’altezza delle spalline. Le zampe sono giallo arancio mentre il becco è grigio scuro. La dimensione media sia dei maschi che delle femmine è di un peso medio di 500-1200 grammi e una lunghezza del corpo di 30-45 centimetri.

Comportamento Animali diffidenti e schivi, non presentano solitamente problemi nella convivenza con altre anatidi fuori dal periodo riproduttivo, se lo spazio a disposizione è sufficiente. Convive con anatre di generi diversi e difende il territorio con veemenza solo durante il periodo degli amori, con femmina nel nido a covare oppure in presenza dei piccoli. Hanno una discreta capacità di arrampicarsi sugli alberi utilizzando le unghie ben sviluppate. Depongono nei tronchi degli alberi e alla schiusa i piccoli devono fare un bel salto per raggiungere il suolo per ricongiungersi alla madre che li chiama da sotto il nido.


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Riproduzione Non esiste un evidente dimorfismo sessuale (caratteri esterni che indichino con certezza il sesso del soggetto) con l’eccezione di una colorazione più carica e iridescente nel maschio, soprattutto durante il periodo riproduttivo. Spesso il maschio adulto presenta anche una taglia leggermente superiore rispetto alla femmina e un portamento del corpo più eretto sugli arti. La maturità sessuale viene raggiunta solitamente nel secondo anno di età, sia per il maschio sia per la femmina. Le femmine depongono da sei a otto uova che verranno covate per 25-26 giorni, fino alla schiusa degli anatroccoli. La femmina si occupa

interamente della crescita e svezzamento dei piccoli. Lo svezzamento degli anatroccoli avviene a circa sei settimane di vita, momento che corrisponde alla capacità di volo. Anche dopo questo periodo i giovani resteranno a lungo vicino alla madre. Questa specie nidifica in anfratti del terreno, tane abbandonate da altri animali e cavità all’interno di alberi morti. Spesso raccoglie rami e vegetali trasportati dalla corrente per costruirsi il nido al limite delle zone emerse lungo i fiumi. La femmina durante la cova si bagna spesso per trasmettere umidità alle uova e per evitare il loro surriscaldamento.

CURE E SALUTE Per permettere alle nostre anatre di vivere a lungo e in salute è importante allestire bene la voliera che le ospiterà. Dovrà essere sufficientemente grande da permettere dei brevi voli da un posatoio all’altro. Dovrà essere presente un prato erboso dove pascolare e la possibilità di prendere il sole come pure di ripararsi in zona ombreggiata. L’acqua dovrà essere sempre pulita e dovranno esserci tane dove potersi nascondere e fare il nido in numero superiore ai soggetti ospitati. Questa specie gradisce molto la presenza di un canneto ai lati del corso d’acqua, che può essere creato piantando bambù, canne di palude e altre piante perenni da fossato. Lasciare a disposizione anche tronchi di alberi scavati al loro interno che possano fungere da riparo e nido. Una visita veterinaria dei soggetti o dell’allevamento e un esame delle feci vanno eseguiti con cadenza annuale.

Alimentazione Gli adulti mangiano vegetali, alghe, semi, frutti e integrano la loro dieta con insetti e forme giovanili di pesci di fiume. I giovani anatroccoli consumano quasi esclusivamente insetti, mosche, larve di insetti e gasteropodi per assumere le proteine e il calcio indispensabili al loro sviluppo. È quindi necessario, anche in cattività, corrispondere una dieta quanto più simile a quella che questi animali avrebbero in natura. ● PetTrend • Aprile 2021

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ERPETOLOGIA

MORELIA SPILOTA CHEYNEI, O JUNGLE CARPET PYTHON NEL SUO NOME COMUNE IN LINGUA INGLESE, È UN SERPENTE DAI COLORI VIVACI AGILE E AFFUSOLATO ADATTO AGLI APPASSIONATI PIÙ ESPERTI

PITONE TAPPETO

IL

M Serena Sola Medico veterinario GPCert ExAP e Certificato ESVPS Responsabile Società Italiana Animali Esotici - Regione Veneto Fotografie di Sofia Comis Si ringrazia il proprietario degli animali: Luca Sabini

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orelia spilota cheynei è un serpente dai contrastanti colori: nero lucido di fondo sul quale spiccano bande verticali gialle più o meno accese. È semiarboricolo e dotato di una corporatura robusta. Richiedendo una buona esperienza e un costante controllo, non è una specie adatta ai neofiti. Morelia spilota cheynei popola le foreste subtropicali del nord-est australiano, in una piccola porzione dello stato del Queensland. La specie è protetta dalla convenzione di Washington, e deve esservi venduta con documento CITES.

Le caratteristiche fisiche Si tratta di pitoni di medie dimensioni (le femmine superano di poco i

due metri per 2,5 kg di peso, mentre i maschi rimangono un po’ più piccoli e snelli), sono abili arrampicatori, capaci di muoversi in scioltezza sia sui rami sia a terra. La coda è lunga e prensile e presenta degli speroni pericloacali. La sua livrea consiste in un disegno a bande gialle e nere più o meno regolari. All’interno delle bande nere sono presenti gruppi di squame di un giallo più tenue che vanno a sfumare verso il ventre, che è generalmente giallo chiaro con alcune macchie nere. La testa è evidente essendo molto grande rispetto al resto del corpo, dotata di zanne molto lunghe che servono per afferrare i volatili e i piccoli mammiferi di cui si ciba. L’interno della bocca è grigio/azzurro,


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mentre la lingua è blu. Per individuare le prede nell’oscurità si serve di fossette termosensibili, localizzate a livello sottolabiale e nella parte superiore del muso, che gli permettono di cacciare nel buio più completo. Questi serpenti subiscono una leggera ontogenesi cromatica nei primi mesi di vita. Infatti, nascono con colori

spenti: un beige sbiadito al posto del giallo e un grigio/marroncino scuro al posto del nero ma, muta dopo muta, si manifestano quelli che saranno i colori definitivi, raggiunti circa dopo un anno. La testa, che presenta una grande macchia nera sulla sua sommità, ha la forma tipica dei pitoni tappeto (triangolare), mentre gli occhi sono grigi a pupilla verticale.

Il dimorfismo sessuale consiste semplicemente nelle dimensioni leggermente ridotte dei maschi. A parità di stazza le code sono piuttosto lunghe in entrambi i sessi, mentre gli speroni sono di grandezza simile.

Individuazione dei sessi L’unico metodo di sessaggio affidabile, quindi, rimane quello effettuato con il popping (da baby) o tramite l’utilizzo di sonde. Il popping è una tecnica che permette di far uscire gli emipeni (organo sessuale maschile), esercitando una lieve pressione alla base della coda. Tale tecnica deve essere eseguita da personale esperto e qualificato. Meglio rivolgersi a un veterinario per evitare di creare danni. Il sessaggio tramite sonda permette di determinare il sesso inserendo una sonda bottonuta all’inteno dell’apertura cloacale e dirigendola verso la coda. La profondità di penetrazione stabilirà il sesso del soggetto. Anche questa tecnica prevede una certa esperienza.

Il comportamento in natura

STABULAZIONE DEGLI ADULTI • Le dimensioni della teca per un esemplare adulto dovrebbero essere di circa 100x50x50 centimetri. Un terrario con una simile base è sufficiente anche per le femmine più grosse. Nel terrario è indispensabile creare un gradiente termico che permetta all’animale di termoregolarsi. • Una zona calda può essere facilmente ottenuta utilizzando un cavetto o un tappetino riscaldante (opportunamente schermati) posto per metà sotto il perimetro della teca e collegato a un termostato con sonda regolato a 31C°. La sonda va appoggiata sul substrato in corrispondenza dell’elemento riscaldante. • La zona fredda potrà essere lasciata non riscaldata, ma latemperatura non dovrebbe mai scendere sotto i 23 gradi nei mesi più freddi. Le lampade riscaldanti non sono necessarie, così come uvb o neon a luce fredda. Per il fotoperiodo sarà sufficiente alloggiare il terrario in una stanza che non resti completamente buia anche di giorno. • L’acqua va lasciata a disposizione nella zona fredda; il contenitore deve essere sufficientemente pesante da non essere rovesciato. • Una tana, nascondiglio, va alloggiata (anche se non indispensabile) nella zona calda.

STABULAZIONE DEGLI ESEMPLARI PIÙ PICCOLI • Quando questi serpenti sono piccoli devono essere stabulati in teche o contenitori di plastica adeguati alla loro grandezza per evitare che l’eccessivo spazio possa farli sentire impauriti: per un baby è sufficiente un box 40x30x30, mentre i sub adulti dai 200 ai 1000 gr circa potranno essere ospitati in teche o vasche dalla base di 60x40.

Sono ottimi cacciatori di volatili e piccoli mammiferi, attivi prevalentemente di notte (anche se non esclusivamente) aspettano le loro prede attorcigliati tra i rami. I Carpet Pythons babies mostrano una spiccata aggressività e non sono restii a mordere se disturbati. Da adulti possono calmarsi molto e alcuni dimostrano un carattere docile e mansueto. Tuttavia è da tenere presente che gli esemplari inavvicinabili sono tutt’altro che rari, per cui, soprattutto se si è alla prima esperienza con i pitoni tappeto, è consigliabile chiedere informazioni sulla docilità dell’animale scelto prima dell’acquisto. In ogni caso, con le dovute accortezze, armandosi di guanti o gancio, grazie alla loro dimensione i Jungle sono gestibili. Come tutti gli animali è importante manipolarli con garbo e abituarli con maestria alla nostra presenza per evitare che essi ci percepiscano come invasori del loro spazio, tenendo conto che si deve provvedere a tutti i loro bisogni, compresa la pulizia del terrario.

L’umidità e il substrato Per quanto riguarda l’umidità, M. spilota cheynei vive e muta benissimo con un tasso di umidità tra il 55% e il PetTrend • Aprile 2021

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ERPETOLOGIA

TASSONOMIA Classe:

Reptilia

Ordine:

Squamata

Subordine:

Ophidia

Superfamiglia:

Booidea

Famiglia:

Pythonidae

Genere:

Morelia

Specie:

Morelia spilota

Sottospecie:

Morelia spilota cheynei

65%. Durante il periodo della muta si può arrivare a un’umidità dell’80% nebulizzando una volta al giorno il terrario. Auspicabili i sistemi automatici di umidificazione che vi sono in commercio. Un’umidità superiore mantenuta per lunghi periodi di tempo può favorire lo sviluppo di muffe e proliferazioni batteriche causando problemi di salute in particolare a carico delle vie respiratorie. Sulla scelta del substrato le possibilità sono molteplici: aspen, torba, trucioli, corteccia, cypress mulch, carta assorbente, giornali, sono tutte possibilità valide. Sconsigliati invece erba sintetica per la scarsa igiene e sabbia (o substrati simili) per il rischio di blocchi intestinali in seguito a ingestione accidentale.

L’alimentazione M. spilota cheynei è, di norma, un serpente poco problematico dal punto di vista dell’alimentazione. Dall’ottimo appetito, mangia durante tutto l’arco dell’anno ogni volta che gli viene proposto dell’alimento e accetta di buon grado prede decongelate (alle quali va abituato). La preda offerta dovrebbe non superare il 20% circa del peso del serpente. Rispetto ad altri pitoni è caratterizzato da un metabolismo più veloce, pertanto digerisce abbastanza rapidamente: nei baby le prede possono essere somministrate ogni cinque giorni, circa ogni settimana negli esemplari sub adulti e ogni 15 gg negli adulti. La preda va offerta con delle pinze. Quando la preda è data a mani nude, e non è scaldata a sufficienza, è molto probabile che il serpente miri (grazie alle fossette termorecettive) direttamente alla mano piuttosto che alla preda. ● 60

PetTrend • Aprile 2021


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ACQUARIOLOGIA

FRA CIRCA 2500 SPECIE DI PESCI ORNAMENTALI, VE NE SONO ALCUNE CHE, NONOSTANTE UNA STORIA SECOLARE SONO ANCORA TUTTE DA SCOPRIRE PER IL GRANDE PUBBLICO. UN ESEMPIO? I MEDAKA

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Tam Tam - Flickr

GIOIELLI DEL SOL LEVANTE Alessio Arbuatti Medico veterinario, accreditato FNOVI in “Medicina dei pesci e gestione degli acquari”, Professore di Zoologia ed Ecologia, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Teramo

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QUANTI SONO I MEDAKA? In genere si tende a utilizzare 2 il termine medaka come nome comune riferito a un’unica specie. In Asia si contano qualche centinaio tra le linee wild e quelle di selezione (Fig. 2), con numeri e disponibilità in continua crescita anche in Italia. Studi genetici hanno però evidenziato l’esistenza di ben due specie di medaka in Giappone. In aggiunta alla più nota O. latipes distribuita dal sud alla costa pacifica, è stata descritta la più recente specie O. sakaizumii (Asai, Senou & Hosoya, 2012) nota come medaka settentrionale e distribuita a ovest delle Alpi giapponesi, situate nell’isola principale. Differenti per alcune caratteristiche fisiche e per aspetti etologici quali l’aggressività, si ipotizza si siano evoluzionisticamente divise tra i 3 e gli 8 milioni di anni fa.

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lcune testimonianze del 1600 narrano dell’allevamento in Giappone di piccoli pesci noti come medaka, letteralmente “occhio verso l’alto”. Una passione che è cresciuta nei secoli, tanto da rendere oggi questa piccola specie d’acqua dolce amata quanto le carpe koi. I medaka, noti anche come “japanese ricefish” (pesci riso giapponesi), appartengono al genere Oryzias che comprende ben 33 specie ittiche d’acqua dolce e salmastra, di piccole dimensioni, diffuse dal Giappone all’isola di Sulawesi in Indonesia passando attraverso numerose nazioni del sudest asiatico. Nello specifico, con il termine medaka si è soliti indicare una specie giapponese, Oryzias latipes (Temminck & Schlegel, 1846) (Fig. 1), che nella forma selvatica popola i pantani, i canali a lento scorrimento, le colture inondate di riso, le paludi, gli stagni, le pozze e persino gli ambienti salmastri. Nonostante la grande diffusione in oriente, in Europa la specie è ancora poco nota al grande pubblico in ambito ornamentale. Non sono nemmeno stati condotti molti studi scientifici sulla biologia ed etologia delle popolazioni selvatiche. Incredibilmente però O. latipes è da tempo oggetto di ricerca

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Indoor e outdoor: una doppia possibilità di allevamento Uno degli aspetti che rendono questo pesce interessante anche per chi si avvicina per la prima volta all’acquariofilia, è l’ampio range termico di tolleranza della specie che va dai 4° ai 40°. Questa rusticità ne permette sia un allevamento indoor sia outdoor in numerose nazioni, Italia compresa. In genere i medaka raggiungono al massimo i 4 cm di lunghezza e possono dunque essere ospitati in acquari di piccole dimensioni a partire dai 40/50 litri calcolando circa 8/10 litri netti per esemplare. In natura questi pesci tendono ad occupare gli ambienti nei pressi delle rive e le porzioni non troppo profonde dei corsi d’acqua. Per questo motivo possono essere ospiti ideali anche per le moderne vasche indoor shallow, basse e sviluppate in PetTrend • Aprile 2021

lunghezza (Fig. 3), oppure piccoli cubi ben piantumati (Fig. 4). La probabilità che alcuni esemplari possano saltare fuori dall’acquario è bassa specialmente se si garantisce una buona copertura vegetale in superficie. Qualora si volesse invece optare per un allevamento outdoor, le opzioni sono numerose. Tini (Fig. 5), laghetti prestampati (Fig. 6) e fontane ornamentali domestiche (Fig. 7) sono solo alcune delle soluzioni low cost percorribili purché abbiano una profondità di almeno 50 cm. Gli esemplari allevati negli invasi esterni sufficientemente profondi, sopravvivono anche a seguito della formazione di ghiaccio nella porzione superficiale. Per questo motivo, anche nell’allevamento indoor, l’utilizzo del termostato non è obbligatorio. Non richiedono inoltre un’imponente corrente di ricircolo poiché in natura vivono spesso in corsi d’acqua a lento scorrimento. Il capitolo filtrazione è oggetto di dibattito, specialmente in relazione alla scelta dell’allevamento, indoor o outdoor. In acquario vanno seguite tutte le ben note golden rules; è dunque fondamentale l’utilizzo di un sistema di filtrazione meccanico/biologico maturo e di ricircolo avendo cura nel creare però una movimentazione dell’acqua leggera e non intensa. La scelta del modello in relazione alle dimensioni della vasca può ricadere dunque sia

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su filtri interni sia su quelli a sacchetto purché idonei dal punto di vista del volume colonizzabile dai batteri. Nella gestione outdoor, specie in Giappone, non è raro vedere pond e addirittura vasi/acquario privi di un impianto di filtrazione e ricircolo ma riccamente piantumati e fatti maturare in precedenza come un comune acquario d’acqua dolce. Restano sempre fondamentali i periodici controlli dei parametri acquatici, specie di quelli relativi al ciclo dell’azoto, per poter programmare i periodici cambi parziali dell’acqua.

La scelta delle piante Qualsiasi sia la scelta d’allevamento, è fondamentale una ricca piantumazione con alcune specie che devono

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scientifica, tanto da essere uno tra i primi vertebrati il cui genoma sia stato sequenziato.

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ACQUARIOLOGIA


tutto verso le larve di zanzara, sfruttando i grandi occhi e le forme che ne favoriscono il movimento anche nella caccia negli spazi stretti. Non di rado è inoltre possibile vedere i pesci mentre brucano microalghe e altri microorganismi su foglie e piante che diventano parte integrante di un’alimentazione che deve comprendere sempre anche alimenti commerciali.

Yumiko Okp - Flickr

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I pericoli nell’allevamento outdoor

Flickr

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poter giungere fino alla superficie. A tal proposito è possibile creare un mix tra le specie di piante prettamente acquatiche a rapida crescita, galleggianti e muschi di libera vendita (Fig. 8) e, nelle vasche esterne, anche piante anfibie (Fig. 9). La presenza della vegetazione ha una triplice funzione: divide l’invaso creando porzioni più coperte che tranquillizzano i pesci, formano intrecci di foglie o radici che divengono luoghi idonei per la deposizione delle uova prima e per la protezione degli avannotti poi. Non da ultimo, specie nei contenitori esterni quando si sceglie di non utilizzare un filtro, divengono parte integrante del sistema di filtraggio biologico naturale insieme al fondo e alle pareti dell’invaso stesso. In natura l’aspettativa di vita si aggira intorno a un anno di età, mentre in ambiente controllato può raggiungere anche i quattro anni.

L’alimentazione: varia ma precisa In acquario è consigliato variare l’alimento optando per scaglie e microgranuli adatti alle dimensioni buccali senza dimenticare la somministrazione periodica di alimenti semplici, congelati o liofilizzati, come Artemia salina, Cyclops, mix plancton o larve preventivamente sminuzzate. All’aperto è possibile apprezzare, specie negli invasi maturi e già colonizzati da larve di invertebrati, la rapida capacità adattativa della specie che mostra un appetito vorace rivolto soprat-

Gli appassionati di carpe koi ben conoscono il pericolo che gli aironi possono rappresentare quando scelgono il laghetto ornamentale come territorio di caccia; per questo motivo esistono specifici dispositivi dissuasori. Ma, un banco di medaka corre lo stesso pericolo? Un tino, un laghetto prestampato o un invaso esterno, nonostante le dimensioni ridotte, rappresentano un vero e proprio ecosistema e attirano varie forme di vita. Tra questi vi sono numerosi insetti il cui ciclo vitale è legato per più o meno tempo all’acqua e che possono deporre qui le proprie uova. Un giardino o un davanzale possono essere facilmente raggiunti dalle libellule o da altri insetti anche con minori capacità di spostamento come la Notonecta glauca (Fig. 10) o i ditischi che possono talora insidiare i medaka, specie quelli più piccoli, rimanendo nascosti tra la vegetazione acquatica. Per questo motivo, oltre al controllo giornaliero del piccolo invaso, può essere molto utile quando possibile, coprirlo con una rete o una zanzariera a maglia fine.

peculiare che è oggetto di ricerca da parte degli studiosi. Questa massarella di uova è unita all’apparato genitale femminile tramite un cordone che si distacca entro poche ore. Le uova possono essere deposte sulle piante acquatiche (Fig. 11), muschi come il java moss o, su substrati artificiali come i piccoli mop di spugna, lana o corda utilizzati negli allevamenti. Il numero di uova depositate può raggiungere anche le 48 unità e l’emissione può avvenire per diversi giorni principalmente durante le prime ore del mattino. Dopo 7-9 giorni fuoriescono gli avannotti che sono da subito autonomi e possono essere alimentati con mangimi completi commerciali micronizzati per avannotti e invertebrati planctonici. Occorre prestare la massima attenzione in questa fase poiché la specie pratica il cannibalismo filiale; per questo motivo alcuni hobbisti preferiscono isolare gli esemplari neonati in piccole vaschette di accrescimento.

Una peculiare strategia riproduttiva Se gestiti in maniera corretta, i medaka si dimostrano pesci robusti e prolifici. Il sessaggio degli esemplari è possibile sia osservando la forma della pinna anale, più ampia e profonda nel maschio, sia confrontando dall’alto i profili degli esemplari adulti, le femmine mostrano infatti linee più rotondeggianti. Sono pesci ovipari e durante la stagione riproduttiva i maschi si esibiscono in complesse evoluzioni rituali davanti alle femmine. Quest’ultima non deposita da subito le uova fecondate su un substrato, bensì è possibile osservarle penzolare per un po’ dal corpo materno a mo’ di grappolo. Un aspetto insolito che non deve spaventare l’acquariofilo poiché è il normale comportamento riproduttivo della specie, è infatti una strategia

Negozianti moderni e acquariofili consapevoli Acquariofilia moderna significa anche responsabilità ecologica nei confronti dei nostri ecosistemi acquatici naturali. I medaka, così come altre specie ittiche ornamentali, sono pesci che potrebbero teoricamente sopravvivere anche negli ecosistemi nostrani. Scellerati comportamenti, talora anche condotti da acquariofili, hanno dimostrato quanto possano essere impattanti sulle specie autoctone il rilascio di specie non presenti naturalmente sul territorio. Quindi è importante che tutta la filiera commerciale sappia informare il buyer, specie se neofita, sull’importanza di allevare questi pesci in sistemi isolati, indoor o outdoor. ● PetTrend • Aprile 2021

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ELENCO INSERZIONISTI

I Copertina Ceva antiparassitari

II Copertina Vitakraft Jumper’s

III Copertina Zoomark 2021

IV Copertina Wonderfood Oasy

1 Cerere Pars

9 Purina PP Cane

15 Purina Gourmet

17 Elanco Advantix

21 Innovet Redonyl Ultra

25 Ceva Adaptil

37 Cliffi Nature Bakery

39 Zoodiaco Prolife

47 Boehringer Frontline TriAct

32-33 Monge

3 Morando Professional

53 Purina PP Gatto

Sono presenti con pubbliredazionali, in ordine di apparizione:

Trend

Ceva antiparassitari - Vitakraft - Purina PP Cane - Cerere - Lily’s Kitchen - Purina Gourmet - Innovet Ceva Feliway - Monge - Zoodiaco - Wonderfood Acana - Wonderfood Oasy - Purina PP Gatto - Cerere

Aprile 2021 N° 3 - ANNO 10 Edizioni EV SOC. CONS. a R.L. via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Direttore editoriale: ANTONIO MANFREDI Direttore responsabile: ANTONIO MANFREDI antonio.manfredi@pettrend.it Coordinamento editoriale: MARCO MORESCO marco.moresco@pettrend.it

Segreteria di redazione: ILARIA COSTA via Trecchi, 20 - 26100 Cremona marketing@pettrend.it Consulente scientifico LUISA QUATTRINA luisa.quattrina@pettrend.it Grafica e impaginazione: PRESS POINT Srl Ufficio Stampa: ILARIA COSTA Pubblicità: ILARIA COSTA marketing@pettrend.it Hanno collaborato a questo numero Alessio Arbuatti, Lorena Bassis, Giacomo Biagi, Silvia Bosio,

Diego Cattarossi, Stefania Colasuono, Nicolas Patrini, Francesca Serena, Serena Sola, Fabrizio Vallari Foto da agenzie: Silvia Pampallona Tommaso Urciolo Ringraziamenti motori di ricerca Flickr Pixabay Pexels Shutterstock Creative Commons Public License di Wikimedia Commons Servizio abbonamenti: ILARIA COSTA ilaria.costa@pettrend.it

Stampa PRESS POINT Srl Via Luigi Cagnola, 35 20081 Abbiategrasso (Mi)

Iscrizione al registro del tribunale di Vigevano N. 1/2012.

Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione se non autorizzata dall’editore. Rivista di riferimento di


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