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IN QUESTO NUMERO: INTERVISTA: BEWITAL PETFOOD ALIMENTAZIONE: IL PET FOOD UMIDO MERCATO: I TIRAGRAFFI APPROFONDIMENTI: I SEGRETI DELL’ALOE ANNO 10 • N° 8 • OTTOBRE 2021
Rivista mensile inviata gratuitamente tramite Poste Italiane S.p.A - ISSN 2279-5790
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EDITORIALE
UNA
CONGIUNTURA MOLTO
FAVOREVOLE
P MARCO MORESCO
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rima potevano essere solo ipotesi e vago ottimismo. Ora sono fatti. L’economia italiana sta crescendo oltre le stime di appena qualche mese fa. Una tendenza confermata da parte dell’agenzia di rating Fitch che nella seconda metà di settembre ha ritoccato, dal 4,8% di giugno al 5,7%, le previsioni di crescita del Pil italiano per il 2021. Un andamento positivo che è lecito attendersi duraturo visto il buon andamento della campagna vaccinale e il soddisfacente contenimento dell’infezione da Covid19, stando almento ai dati rilevati nel momento in cui scrivo. Non a caso, sempre Fitch, prevede che l’economia italiana torni al livello pre-pandemia nel secondo trimestre 2022. Queste ottime previsioni si aggiungono a un quadro relativo al nostro settore già molto incoraggiante, così come delineato dalle anticipazioni alla XIV Edizione del rapporto Assalco Zoomark riportate su Pet Trend di giugno. Ricordiamo: nel 2020 il mercato italiano del pet food è cresciuto sia in termini di valore (+4,2% rispetto al 2019) sia di volumi (+2%), con un giro d’affari complessivo di ben oltre i 2 miliardi di euro. In questo contesto decisamente positivo si inserisce Zoomark International 2021 che quest’anno si terrà dal 10 al 12 novembre, segnando il ritorno alle fiere in presenza per il settore degli alimenti e degli accessori per animali da compagnia. Un’edizione della manifestazione particolarmente importante e carica di aspettative, da un lato proprio per il suo “messaggio” di ripartenza e ritorno alla normalità, dall’altro appunto per la particolare vivacità che stanno dimostrando il nostro settore e l’economia in generale (pag. 14). Il modo migliore per sfruttare le opportunità offerte da una congiuntura tanto favorevole è ovviamente quello di aggiornarsi costantemente e mantenere alte le proprie competenze per fornire un elevato livello di servizio e fidelizzare una clientela sempre più attenta e informata. A questo scopo su questo numero di Pet Trend trovate, come sempre, tanti contenuti di valore curati da esperti nei vari campi che vengono a interessare in modo diretto o indiretto il nostro settore. Per quanto riguarda l’alimentazione, Giacomo Biagi illustra per esempio le varie tipologie e le caratteristiche nutrizionali della ricca offerta di alimenti umidi disponibile sul mercato. Tante informazioni utili per consigliare nel modo più preciso alla clientela prodotti che, molto ricercati per la loro elevata appetibilità, rappresentano oggi anche un'ottima risposta nel trattamento di specifiche problematiche dietetiche (pag. 18). Viste le notevoli performance che il commercio elettronico ha mostrato nell’ultimo anno e mezzo, molti neofiti del mondo digitale stanno sicuramente pensando di affiancare al proprio negozio fisico un’attività di e-commerce per cimentarsi in quella imprenditorialità multicanale che caratterizza ormai l’agire di molte aziende anche di medio-piccole dimensioni. A questo proposito la nostra esperta digital, Silvia Bosio, ci mette in guardia contro gli errori più comuni in cui incappa chi affronta la trasformazione digitale e il commercio elettronico senza la dovuta preparazione (pag. 36). Sempre in tema di alimentazione vi segnalo l’approfondimento di Alessio Arbuatti sulle Asphodelaceae, meglio conosciute con il termine di Aloe, delle piante che ormai da tempo stanno rivelando alcune interessanti proprietà utili all’organismo animale tanto da essere in molti casi impiegate nell’industria dei prodotti pet (pag. 58). Questi sono solo alcuni dei tanti articoli che trovate su questo numero di Pet Trend, per informare e aggiornare al meglio chi opera ogni giorno con passione per il bene della propria attività e del mercato in generale. Buona lettura! ●
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In questo numero
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Editoriale UNA CONGIUNTURA MOLTO FAVOREVOLE
Morando MIOCANE E MIOGATTO SENSITIVE: LE NUOVE RICETTE DI MORANDO DEDICATE AI PET CON CUTE E INTESTINO SENSIBILI
Intervista IL PET FOOD DI QUALITÀ DA OLTRE 50 ANNI
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Ciam NUOVI ARRIVI IN FAMIGLIA
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CIAM
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Eventi CI VEDIAMO A ZOOMARK INTERNATIONAL 2021
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Alimentazione
Bama Pet FOOD STAND: I VANTAGGI DELLA CIOTOLA RIALZATA
Mercato I TIRAGRAFFI: VINCONO SEMPLICITÀ E PREZZO
Zoodiaco TOGETHER, LA NUOVA LINEA DRY DI ZOODIACO
IL PET FOOD UMIDO
Acana NUOVI SNACK ACANA HIGHPROTEIN: IL PREMIO PIÙ GUSTOSO PER OGNI CANE
30 34
Marketing IL SOCIAL COMMERCE
Ceva ATTENZIONE AL BENESSERE INTESTINALE DEI PET!
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Oasy CON OASY GRAIN FREE FORMULA SECCO CANE IN OMAGGIO I VERI TOCCHETTI DI CARNE
Schesir QUANDO IN GIOCO C’È IL SUO BENESSERE, C’È IL NATURAL MIX DI SCHESIR
Cani di razza
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Approfondimenti
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Ceva
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Costume e società
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Vitakraft
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Piccoli mammiferi
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Cerere - Pars
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Ornitologia
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Erpetologia
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Acquariologia
L’AKITA GIAPPONESE
Innovet CANI IN SOVRAPPESO? RINFORZIAMO LE LORO ARTICOLAZIONI
Razze feline
L’ALOE E I SUOI SEGRETI
RICONOSCERE I SEGNALI DI STRESS NEI GATTI (E PREVENIRLI)
AL MUSEO CON IL CANE
NUOVI GIOCHI “RECYCLESAURUS” GIOCARE IN MODO SOSTENIBILE
IL CONIGLIO
PARS PREDA INTERA
IL GATTO BENGALA
Chemi-Vit
L’EDREDONE COMUNE
I NUOVI NATI DELLA LINEA FUNCTIONAL
Speciale
LA LUCERTOLA OCELLATA
DA CACCIATORI A COMPAGNI DI VITA
Monge
I RAGGI UVC
PER IL TUO CUCCIOLO, IL NUOVO MONGE NATURAL SUPERPREMIUM
In questo numero
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Digital marketing E-COMMERCE: GLI ERRORI DA EVITARE
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PUBBLIREDAZIONALE
Morando S.p.a. Via Chieri, 61 - 10020 Andezeno (TO) Tel. 011/9433311 - Fax 011/9434289 info@morando.it - www.morando.it www.facebook.com/morandopetfood
MIOCANE E MIOGATTO SENSITIVE: LE NUOVE RICETTE DI MORANDO DEDICATE AI PET CON CUTE E INTESTINO SENSIBILI
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orando è da sempre attenta alle esigenze nutrizionali di cani e gatti di ogni taglia, razza ed età, con attenzione particolare ai loro bisogni specifici. Per questo motivo, i veterinari nutrizionisti dell’azienda hanno sviluppato le nuove ricette Miocane Sensitive e Miogatto Sensitive, pensate per cani e gatti con cute e intestino sensibili. Si tratta di una gamma completa di prodotti secchi e umidi, che contengono una singola fonte di proteine animali accuratamente selezionata e dall’elevato valore biologico. Le ricette sono inoltre arricchite da ingredienti innovativi in grado di dare risposte concrete alle esigenze nutrizionali dei pet più delicati. Le alghe Schizochytrium, contenute negli alimenti secchi della linea Sensitive, sono fonte di DHA, un acido grasso polinsaturo della famiglia degli Omega 3, che supporta il corretto funzionamento della barriera cutanea ed è quindi particolarmente indicato per cani e gatti con cute sensibile. La zeolite, di origine minerale, influenza positivamente la composizione della flora batterica intestinale (microbiota), essenziale per mantenere normali i processi digestivi. Gli alimenti umidi Sensitive sono privi di cereali. Tutti i prodotti della gamma Miocane e Miogatto contengono inoltre la formula My Nat-Pro, una combinazione esclusiva di sostanze naturali: un mix di estratti vegetali, non OGM, composto da pompelmo, curcuma, rosmarino e chiodi di garofano con un’elevata efficacia antiossidante e di protezione dai radicali liberi (tre volte superiore alla vitamina E). Questa innovativa formula migliora la stabilità e la biodisponibilità degli Omega 3 assunti con il petfood.
NOVITÁ - CROCCHETTE MIOCANE SENSITIVE STERILIZED Come per i gatti, la sterilizzazione è una pratica sempre più diffusa anche per i cani, grazie ai numerosi vantaggi in termini di riduzione del rischio di gravidanze indesiderate e insorgenza di diverse patologie. Allo stesso tempo, però,
può alterare gli equilibri ormonali dei nostri amici a quattro zampe, influendo sul metabolismo fisiologico con un conseguente aumento di peso. È quindi importante fornire ai cani sterilizzati un’alimentazione equilibrata e bilanciata, con prodotti caratterizzati da un apporto energetico ridotto. Per rispondere a queste esigenze, Morando ha ampliato la gamma Miocane Sensitive con una nuova referenza dedicata ai cani sterilizzati: le Crocchette Miocane Sensitive Sterilized al gusto Tacchino, con un contenuto di grassi moderato e fonti di fibre selezionate (polpa di barbabietola essiccata, fibra di piselli e lignocellulosa), che contribuiscono a dare un senso di sazietà. ● Morando, la storia del pet food in Italia PetTrend • Ottobre 2021
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INTERVISTA
GARANTIRE PRODOTTI SICURI E DALL’ELEVATO STANDARD QUALITATIVO È L’OBIETTIVO PRINCIPALE DI BEWITAL PETFOOD, CHE S’IMPEGNA QUOTIDIANAMENTE PER IL BENESSERE DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA
IL PET FOOD DI QUALITÀ DA OLTRE 50 ANNI Stefania Colasuono Redazione Distribuzione Moderna
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ondata nel 1963, l’azienda tedesca è oggi uno dei principali produttori di alimenti per cani e gatti. I costanti investimenti in innovazione e ricerca scientifica le hanno consentito di raggiungere elevati standard produttivi, che garantiscono un’ineccepibile gestione dei processi lungo tutta la filiera. Qualità dei prodotti, responsabilità nei confronti degli animali e dell’ambiente e fiducia sono i capisaldi della filosofia aziendale, come ci racconta Jürgen Wigger, Amministratore e Proprietario di BEWITAL petfood.
Stefania Colasuono: Presente sul mercato da oltre 50 anni, quali sono i punti di forza della vostra azienda, in Italia e nel mondo? Jürgen Wigger: Crediamo che alla lunga la qualità vinca sempre. Grazie soprattutto ai costanti investimenti nell’espansione dei nostri stabilimenti, siamo diventati specialisti in alimenti umidi e secchi di produzione propria. Diamo grande importanza alla carne 8
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freschissima e solo ai migliori ingredienti, argomentazioni che sono fondamentali per i clienti oggi come lo erano allora, e lo saranno anche in futuro. Inoltre, con i nostri vari assortimenti per cani e gatti, offriamo al commercio specializzato i concetti giusti per soddisfare ogni target. Che si tratti di ricette senza cereali per animali sensibili o di varietà che si adattano alle esigenze individuali come la taglia, l’età e il livello di attività dell’amico a quattro zampe, con noi
Jürgen Wigger, Amministratore e Proprietario di BEWITAL petfood.
troverai la risposta giusta. E grazie alla nostra produzione propria, offriamo un concetto di alimentazione unico in cui cibo umido e secco sono coordinati in modo ottimale. SC: Se dovesse riassumere in tre parole la filosofia aziendale, quali sceglierebbe? JW: Qualità, poiché poniamo le massime esigenze ai nostri prodotti. Responsabilità, sia verso l’animale che verso l’ambiente. Fiducia, perché è la base di ogni relazione che funziona. SC: BEWITAL petfood produce alimenti per cani e gatti: come vi distinguete dall’offerta dei competitor? JW: Produrre semplicemente «alimenti» non è più sufficiente al giorno d’oggi. Le richieste dei proprietari di animali da compagnia sono troppo alte per questo, soprattutto perché possono informarsi sui concetti di alimentazione e sulle composizioni più facilmente che mai. Utilizzando ingredienti di particolare qualità ci distinguiamo da altri fornitori, anche molto più grandi. Come azienda radicata nel Münsterland tedesco, utilizziamo materie prime provenienti da fornitori di medie dimensioni della regione. Questi hanno spesso notevoli vantaggi rispetto ai prodotti standard disponibili a livello internazionale. La carne, poi, è particolarmente importante per noi. Grazie alla nostra pre-
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La sede di BEWITAL petfood è a Südlohn, nel Münsterland tedesco.
parazione siamo in grado di ottenere una qualità di carne ottimale e di offrire cibo secco e umido per cani e gatti direttamente da una sola fonte. Per molti clienti finali, la percentuale particolarmente alta di carne fresca nei nostri prodotti è un’argomentazione importante. SC: Attraverso quali metodi produttivi garantite la qualità e la sicurezza dei vostri prodotti? JW: La nutrizione animale è un argomento delicato. Per questo motivo prestiamo molta attenzione al rispetto di tutti i regolamenti legali. Inoltre, abbiamo sviluppato le nostre specifiche per garantire che le nostre materie prime siano sempre della migliore qualità, che i nostri alimenti abbiano una durata di conservazione ottimale e che produciamo in modo umano e rispettoso dell’ambiente. Testiamo la qualità delle nostre materie prime e dei prodotti finiti nel nostro laboratorio, assicurandoci così che essi siano igienicamente ineccepibili e non presen-
tino rischi per la salute dell’uomo e degli animali. La certificazione secondo l’International Featured Standard Food (IFS Food) certifica anche che la nostra gestione della qualità, del processo e dell’igiene è a un “livello superiore”: il livello di riconoscimento più alto per il quale l’alimento per animali è equiparato al cibo per l’umano. SC: Avete recentemente lanciato novità o ne prevedete nei prossimi mesi? JW: Quest’anno siamo già stati in grado di introdurre alcuni nuovi prodotti interessanti. Prima di tutto, la nostra nuova linea di cibo secco per gatti chiamata LEONARDO® fresh Meat. Questa è una nuova ricetta in tre gusti, prodotta con l’85% di carne fresca e il 15% di ingredienti olistici. Questo significa che i gatti possono aspettarsi un sapore pieno di carne che non ha precedenti nel settore degli alimenti secchi. I carboidrati in LEONARDO® fresh Meat sono preci-
samente adattati ai bisogni naturali dei gatti. Pertanto, la ricetta speciale low-carb non contiene né cereali né patate. Come ulteriore innovazione abbiamo introdotto un nuovo sacchetto salva freschezza al gusto bufalo, così come i Drink per i gatti. Questi ultimi incoraggiano il pet a bere e si presentano come un gustoso brodo di carne con pezzi di carne, sostenendo così un’assunzione di liquidi sufficiente-
LEONARDO® Super Premium è la gamma di alimenti per gatti prodotta con ingredienti di alta qualità, senza coloranti, aromi o conservanti artificiali. E, naturalmente, senza effettuare test sugli animali!
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INTERVISTA
BEWITAL petfood ha recentemente lanciato alcune novità. Per i gatti, la nuova linea di cibo secco LEONARDO® fresh Meat - disponibile in tre gusti, con l’85% di carne fresca e il 15% di ingredienti olistici - e il nuovo sacchetto salva freschezza al gusto bufalo. Per i cani, l’alimento secco BELCANDO® Adult GF Horse, con carne fresca di cavallo, e la lattina Single Protein con bufalo.
mente alta del gatto. In altre parole, un complemento ideale al cibo secco. I proprietari di cani possono aspettarsi, invece, nuove varietà con carne fresca di cavallo, come nella ricetta di cibo secco senza cereali di BELCANDO® Adult GF Horse. Questo tipo di carne è particolarmente adatto ai cani sensibili. Il nuovo cibo umido in lattina Super Premium con cavallo e la lattina Single Protein con bufalo sono anche presentati in abbinamento. È stata aggiunta anche una varietà junior in un sacchetto salva freschezza per i giovani amici a quattro zampe. Con BELCANDO® Classico Complete, anche la nostra gamma di alimenti secchi è stata ampliata con una ricetta con un rapporto qualità-prezzo extra. Questo offre ai clienti un’introduzione
BELCANDO® è la gamma di alimenti per cani realizzata con ingredienti selezionati per ottenere un’appetibilità straordinaria e un eccellente livello di tolleranza da parte dell’organismo. BELCANDO® offre soluzioni specifiche per soddisfare le esigenze dietetiche di ogni cane in base alla taglia e all’età.
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particolarmente interessante al mondo dei prodotti BELCANDO®. SC: Cosa vi ha spinto a scegliere lo specializzato come unico canale di vendita dei vostri assortimenti? JW: È solo grazie alla buona collaborazione con il commercio specializzato che siamo riusciti a diventare negli anni uno dei più moderni produttori di cibo per animali da compagnia in Europa. Il grande vantaggio del commercio stazionario è la consulenza personale e individuale del cliente. Questo non può essere sostituito dalle molte possibilità offerte da internet. I produttori come noi, che producono alimenti di alta qualità e molti benefici speciali aggiuntivi, traggono grande profitto dai clienti che vogliono nutrire i loro animali da compagnia in modo ideale e dai rivenditori che li consigliano con competenza. Per questo vogliamo sempre proporci come un partner forte per il commercio specializzato, anche sulla base della nostra filosofia aziendale. SC: Collaborate con i negozianti, prevedendo corsi di formazione così da renderli più esperti sui vostri prodotti e sul settore in generale? JW: Il commercio specializzato ha una grande forza come partner competente e fornitore di servizi intorno al tema degli animali. Quindi, dal nostro punto di vista, è molto importante che il commercio specializzato continui
a formare il suo personale. Per questo motivo offriamo al commercio, da un lato, informazioni dettagliate sul prodotto che rispondono a tutte le domande sulla composizione e sulle raccomandazioni di alimentazione. D’altra parte, offriamo ad agenti e rivenditori corsi di formazione informativi e completi, che di solito si tengono direttamente in loco o presso la nostra sede. Più recentemente, naturalmente, abbiamo condotto questi corsi di formazione online in videoconferenza. Il contenuto riguarda i nostri processi di produzione speciali, la presentazione della gamma di prodotti e la conoscenza del prodotto necessaria per una consulenza competente. SC: Sostenibilità e responsabilità sociale sono due dei vostri principali valori: quali misure adottate? JW: Questi sono effettivamente valori fondamentali della nostra azienda, ma non li mettiamo in primo piano nella nostra comunicazione. Ci preoccupiamo della sostenibilità perché ne siamo convinti e non perché l’effetto pubblicitario è in primo piano. Per esempio, abbiamo sviluppato un processo particolarmente ecologico per la produzione di cibo secco da carne fresca, che risparmia circa il 30% di emissioni di CO2 e notevoli quantità di acqua rispetto ai prodotti convenzionali. Il progetto è stato finanziato dal programma di innovazione ambientale del ministero federale dell’ambiente. Inoltre, produciamo la nostra propria elettricità attraverso impianti fotovoltaici e usiamo una generazione ecologica di calore ed energia combinata per produrre elettricità e calore. Il resto dell’elettricità proviene dall’energia idroelettrica. Per garantire che queste e numerose altre misure non rimangano azioni isolate sono state incorporate in un sistema di gestione ambientale certificato per più di 10 anni. Ci impegniamo, poi, per le pari opportunità e la sicurezza sul lavoro per i nostri dipendenti. Abbiamo lavorato per molti anni, ad esempio, con un laboratorio per persone con disabilità, dove siamo stati in grado di creare molti nuovi posti di lavoro. Siamo, infine, attivamente coinvolti nel benessere degli animali, sosteniamo vari club di sport canini e molto altro. ●
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PUBBLIREDAZIONALE
C.I.A.M. SRL, Via Piemonte 4 63100 Ascoli Piceno N. Verde 800 353145 info@welly.pet www.ciam.eu
NUOVI ARRIVI IN FAMIGLIA CIAM La Famiglia Ciam è lieta di presentare la nuova linea di prodotti Welly dedicata all’igiene di cane e gatto
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elly - Famiglia Ciam Pet&Care nasce dall’esigenza di creare prodotti dagli alti standard qualitativi e allo stesso tempo rispettosi dell’ambiente, per prendersi cura degli animali in modo consapevole. La nuova linea è composta da salviette igienizzanti, shampoo e mousse detergenti, tutti caratterizzati da ingredienti provenienti da agricoltura biologica, formule delicate e packaging riciclabile. Una vera novità per il mercato che finalmente riesce ad associare ottime performance al rispetto della Natura. Un’innovazione che non può di certo passare inosservata, considerando che il 62% degli italiani preferisce acquistare prodotti di aziende che dimostrano attenzione all’ambiente*. Per di più, l’88% dei proprietari di animali domestici dichiara di voler riciclare il più possibile, dimostrando una forte attenzione verso i consumi responsabili*. *Fonti dati: Rapporto “Who Cares, who does” GFK, 2020/ Rapporto “Gli italiani e gli animali domestici: una nuova relazione” Kodàmi, 2021.
LE SALVIETTE Le salviette detergenti Welly per cane e gatto hanno un maxi formato, sono super resistenti ed oltre ad essere biodegradabili, possono essere differenziate nell’organico. Realizzate al 100% in puro cotone, sono disponibili in 6 diverse
fragranze, volte a soddisfare tutte le esigenze dei pet e dei loro compagni umani. 6 Avvolgenti Fragranze: • Cedro e Salvia → azione rinfrescante • Tè Verde e Bambù → azione igienizzante • Talco e Iris → azione delicata • Camomilla e Malva → adatta anche ai cuccioli • Cocco e Lime → profumazione esotica • Mango e Tiarè → gusto tropicale
BIO SHAMPOO E BIO MOUSSE DETERGENTE Tutti i bio shampoo e la bio mousse Welly hanno ingredienti di origine naturale, come tensioattivi di origine vegetale e oli da agricoltura biologica e sono quindi adatti anche per i manti più sensibili. Grande attenzione è stata riservata anche al packaging: i flaconi in bioplastica al 100% riciclabile derivano dalla canna da zucchero. La nostra offerta di Bio Shampoo comprende 5 Essenze Differenti: • Olio di Argan biologico e Fico → per cani a pelo lungo • Olio di Oliva biologico e Pompelmo → per cani a pelo corto • Olio di Neem biologico e Tè verde → protezione naturale per tutti i cani • Olio di Cocco biologico, Avena e Mora → delicato e per Cuccioli • Aloe vera biologica e Lampone (Mousse) → detergente senza risciacquo per cane e gatto Tutti i Bio Shampoo Welly si trovano nel formato da 250 ml mentre la Bio Mousse detergente è disponibile nel pratico formato da 150 ml. Prodotti dal fascino erboristico e dal carattere botanico, un angolo di Natura nel tuo Pet Shop. Per maggiori informazioni chiedi alla Famiglia Ciam, sarà lieta di rispondere ad ogni tuo dubbio o domanda al N. Verde 800 353145. ●
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EVENTI
Marco Moresco
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al 10 al 12 novembre 2021 nel Capoluogo emiliano si terrà Zoomark International, l’unico grande appuntamento internazionale del settore pet a svolgersi quest’anno in presenza. Decisamente significativa l’adesione da parte delle aziende e l’interesse degli operatori internazionali, ansiosi di confrontarsi dopo un lungo periodo in cui l’emergenza pandemica ha messo a dura prova l’economia mondiale. Un anno in cui i nostri pet hanno assunto un ruolo più coinvolgente all’interno del vivere quotidiano.
Una fiera in presenza all’insegna dell’innovazione Zoomark International 2021 si presenta con un lay-out rinnovato all’interno del Quartiere fieristico di Bologna. I Padiglioni dedicati a Zoomark International 2021, tutti completamente cablati, climatizzati e dotati di sistemi informatici, sono: 25, 26, 29, 30 e Mall. Sarà un evento in presenza all’insegna della sicurezza, garantita dai protocolli e dall’esperienza di BolognaFiere che già nel settembre 2020, in piena pandemia, ha gestito lo svolgimento di alcune manifestazioni.
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TUTTO È PRONTO PER LA MANIFESTAZIONE DI BOLOGNA CHE QUEST’ANNO SI TERRÀ A NOVEMBRE, SEGNANDO IL RITORNO ALLE FIERE IN PRESENZA ANCHE PER IL NOSTRO SETTORE. UN’OCCASIONE DA NON PERDERE PER AGGIORNARSI, CONOSCERE LE ULTIME NOVITÀ E CREARE NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS
CI VEDIAMO A ZOOMARK INTERNATIONAL
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L’innovazione sarà il filo conduttore della manifestazione che, come tradizione, si completerà con una serie di focus di approfondimento. L’evento fisico sarà completato da un supporto digitale che permette di potenziare la visibilità degli espositori e le opportunità di incontro. Tramite la piattaforma web sarà possibile condividere idee e opportunità con operatori di tutto il mondo, ampliando al massimo le potenzialità offerte dal mercato internazionale. La combinazione fra evento fisico e attività digitali permetterà infatti alle aziende espositrici di dialogare e sviluppare nuovi rapporti anche con i buyer che, a causa del persistere di alcune restrizioni sanitarie, non potranno partecipare personalmente. Questa ibridazione fisica-digitale rafforza il ruolo di Zoomark International come insostituibile punto d’incontro e confronto fra industria e distribuzione, capace di consentire uno straordinario scambio di informazioni, idee e conoscenza, al di là di qualsiasi confine e distanziamento.
Una vetrina sul mercato internazionale
COME ARRIVARE IN FIERA La Fiera di Bologna si trova in Viale della Fiera, a pochi minuti dal centro cittadino, dalla Stazione Ferroviaria e dall’Aeroporto, inoltre è servita da un’uscita dedicata dell’Autostrada A1. Gli ingressi da Piazza Costituzione e da Nord permettono un comodo accesso in Fiera. In auto: chi proviene dalla A13 Padova-Bologna, dalla A1 Milano-Bologna e da Firenze-Bologna deve proseguire nella autostrada A14 direzione Ancona e uscire a Bologna Fiera. Chi proviene da Ancona deve proseguire nella autostrada A14 fino all’uscita Bologna Fiera. Dalla tangenziale, l’uscita consigliata e la numero 8. Il quartiere fieristico mette a disposizione un sistema di parcheggi con 14500 posti auto. In treno: la stazione di Bologna Centrale dista 10 minuti dall’ingresso Ovest di Piazza Costituzione della fiera ed è raggiungibile con gli autobus n. 35 o n. 38. In aereo: una navetta collega l’aeroporto Marconi alla stazione ferroviaria e da lì si può proseguire per la fiera con gli autobus n. 35 o n. 38. In taxi: i taxi sono sempre presenti nelle aree adiacenti l’aereoporto Marconi e la Stazione Centrale di Bologna. Si possono prenotare chiamando il servizio di Radio Taxi allo 051 534141, oppure il servizio ca.ta.bo allo 051 372727.
Sono tantissime le aziende che hanno aderito a Zoomark International e che offriranno un’ampia panoramica delle più significative tendenze e delle novità che caratterizzeranno il mercato e i consumi nei prossimi mesi. L’internazionalizzazione è, da sempre, fra gli obiettivi strategici di Zoomark International che, nell’ultima edizione (2019) ha registrato la presenza di 757 espositori di cui il 67% esteri e di oltre 29.000 operatori professionali con una percentuale di esteri superiore al 38%. L’edizione 2021 dell’evento rafforza ulteriormente le azioni volte a un dialogo sempre più serrato con i mercati internazionali: una spinta in tal senso viene dagli accordi stipulati con le grandi piattaforme di e-commerce che aprono al mondo i confini del business delle aziende espositrici agli eventi di BolognaFiere. BolognaFiere e Alibaba.com sono i protagonisti di un accordo unico che consente quindi, anche agli espositori di Zoomark International, di sfruttare le opportunità offerte dalla più grande piattaforma di e-commerce b2b a cui attingono oltre 30 milioni di operatori da tutto il mondo (149 i Paesi presenti). Per maggiori informazioni: www.zoomark.it ● PetTrend • Ottobre 2021
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Info e iscrizioni – info@petacademy.it – 0372/403527
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Info e iscrizioni – info@petacademy.it – 0372/403527
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Florian Bollmann - Pixabay
ALIMENTAZIONE
UN TIPO DI ALIMENTO CHE IN GENERE APPARE SUBITO GRADITO AL CANE E AL GATTO, MA LE SUE QUALITÀ NON SI ESAURISCONO IN UNA QUESTIONE DI APPETIBILITÀ
IL
N Giacomo Biagi Professore Associato Dip. Scienze Mediche Veterinarie Alma Mater Studiorum Università di Bologna
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PET FOOD UMIDO
on esiste proprietario di cane o di gatto che non sia consapevole del fatto che il pet food umido rappresenta la scelta più appetibile per il proprio animale. Certo, ogni cane e, a maggior ragione, ogni gatto ha le proprie preferenze, ma oggi l’offerta di alimenti umidi è talmente ricca e variegata da permettere a ogni proprietario di trovare quegli alimenti che l’animale mangia con grande gusto. L’elevata appetibilità e le proprietà nutrizionali che li caratterizzano ne fanno uno strumento di grande interesse non
solo nell’alimentazione quotidiana dell’animale sano, ma anche nella gestione di specifiche problematiche dietetiche. Ecco perché è importante saperne di più riguardo i pet food umidi e sulle loro differenti tipologie dal punto di vista nutrizionale. Scopriamo cosa contengono e come vengono prodotti.
Le diverse tipologie Come si diceva, i tipi di pet food umido presenti sul mercato sono davvero tanti. Possiamo ad esempio di-
Mart Production - Pexels
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stinguere fra mousse, dadini, filetti, straccetti, e altri formati ancora, con la presenza o meno di sugo o di brodo. E poi ci sono, ovviamente, i diversi gusti, perlopiù caratterizzati dalla presenza di diversi tipi di carne e di pesce. Il tutto, presentato in lattine, bustine o vaschette, di aspetto e dimensioni variabili. Tutti questi aspetti sono decisivi per quanto concerne l’appetibilità dell’alimento (ed il gradimento da parte del proprietario) ma sono relativamente poco importanti per ciò che riguarda le sue caratteristiche nutrizionali. A questo proposito, è invece importantissimo che i proprietari siano ben consapevoli della differenza che c’è tra un alimento completo (che contiene tutti i nutrienti essenziali per l’animale) ed uno complementare (che, per definizione, non è completo e non può dunque costituire l’unico alimento che l’animale assume): non a caso, per legge, deve essere sempre chiaramente indicato sulla confezione se un alimento è completo o complementare. Si ricordi che molti alimenti umidi sono complementari e questo è vero in particolar modo per quelli di fascia più elevata e destinati ai gatti. Questi alimenti in genere non vengono addizionati di vitamine e minerali per preservare intatto profumo e sapore delle materie prime e garantire una altissima appetibilità dell’alimento. Ne consegue, che gli alimenti umidi complementari dovrebbero essere impiegati in quantità moderate, e comunque sempre in associazione ad alimenti completi che garantiscano che l’animale riceva tutti i nutrienti essenziali di cui ha bisogno.
Perché scegliere un alimento umido?
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In confronto agli alimenti secchi (come, per esempio, le crocchette), il pet food umido è in genere più appetibile e più costoso. A onor del vero, il pet food umido potrebbe non essere più costoso di un corrispettivo secco a parità di peso, ma è la gestione di un animale con alimenti umidi che diviene più costosa, poiché questi alimenti contengono quantità significative di acqua (in genere l’umidità è compresa tra il 60 e l’80%) e dunque ne servono volumi maggiori rispetto agli alimenti secchi. L’impiego degli alimenti umidi offre però alcuni indubbi vantaggi che possono essere particolarmente interessanti in situazioni PetTrend • Ottobre 2021
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ALIMENTAZIONE
specifiche (si veda finestra dedicata), quali anoressia o ridotto appetito, necessità di aumentare l’assunzione di acqua o di limitare l’assunzione di carboidrati digeribili da parte dell’animale e alimentazione mediante sondino.
QUANDO UN ALIMENTO UMIDO OFFRE DEI VANTAGGI PER LA SALUTE DELL’ANIMALE? • L’animale è anoressico o disappetente: situazioni di calo dell’appetito possono dipendere da tanti fattori, fra i quali la presenza di una malattia, l’assunzione di farmaci o altri protocolli terapeutici, interventi chirurgici, situazioni stressanti e altri ancora. In tutti questi casi, il ricorso ad un alimento umido molto appetibile può essere di grande utilità per stimolare l’animale ad alimentarsi spontaneamente. • L’animale deve assumere più acqua: queste situazioni si presentano tipicamente in cani e gatti che soffrono di calcoli delle vie urinarie. In questi casi, l’assunzione di alimenti umidi fa sì che l’animale assuma acqua mentre mangia, con conseguente diluizione delle urine e miglioramento della salute delle vie urinarie. • L’animale deve assumere meno carboidrati digeribili (amido): cani e gatti sono perfettamente in grado di digerire l’amido, se ben cotto, e di utilizzarlo come fonte energetica. Nonostante questo, può capitare che alcuni cani siano intolleranti all’amido poiché incapaci di digerirlo. È una situazione che si verifica, ad esempio, con alcuni esemplari di cane da lupo cecoslovacco, apparentemente privi degli enzimi (le amilasi) che permettono di digerire l’amido, alla pari del lupo selvatico. In questi casi, è possibile ricorrere all’impiego di alimenti umidi non contenenti amido (mentre le crocchette devono necessariamente contenere almeno un 1012% di amido, che conferisce loro solidità e struttura). • L’animale deve essere alimentato mediante sondino: può capitare che un animale rifiuti l’alimento, o non sia in grado di assumerlo, e debba essere alimentato mediante un sondino (ovvero, un tubicino di plastica) che verrà collocato nell’esofago o nello stomaco. In queste situazioni, l’alimento che viene somministrato attraverso il sondino deve essere molto liquido e i pet food umidi ben si prestano ad un impiego di questo tipo, con l’eventuale aggiunta di acqua per renderli più fluidi.
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Come viene prodotto Le materie prime che vengono impiegate per la produzione di un pet food umido possono essere di origine animale, vegetale e minerale. Negli alimenti umidi gli ingredienti di origine animale (principalmente carne, organi di animali di terra e pesce) in genere prevalgono e sono solitamente impiegati in forma fresca refrigerata o congelata. Questi ingredienti vengono di solito sminuzzati od omogeneizzati, e mescolati con le altre componenti della ricetta che possono includere cereali e altre fonti di amido, oli, fonti di fibra e, nel caso degli alimenti completi, minerali e vitamine. L’aggiunta di acqua, la presenza di ingredienti ancora singolarmente riconoscibili (ad es. pezzetti di carne o ortaggi, piselli, chicchi di riso, ecc.), e la forma che viene data all’impasto, contribuiscono all’aspetto finale dell’alimento. Una volta che i contenitori (lattine, buste, vaschette, ecc.) sono stati riempiti, essi vengono chiusi ermeticamente e sottoposti ad un processo di cottura che garantisca una lunga conservazione ma che al contempo preservi le caratteristiche nutrizionali e di appetibilità dell’alimento. Da ultimo, ha luogo l’apposizione delle etichette sui contenitori. ●
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NUOVI SNACK ACANA HIGH-PROTEIN: IL PREMIO PIÙ GUSTOSO PER OGNI CANE
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ono finalmente disponibili in Italia i nuovi snack ACANA High-Protein sono preparati con solo 5 semplici ingredienti naturali, senza aromatizzanti né conservanti artificiali. Quello che li rende unici è l’eccellenza sia dal punto di vista nutrizionale che di gusto. L’85% delle proteine deriva da ingredienti animali di qualità*, tra cui fegato, primo ingrediente in composizione. Fomulati senza cereali e con una sola fonte di proteine animali, garantiscono un alto contenuto proteico e un sapore irresistibile grazie proprio alle elevate inclusioni di fegato. Disponibili in 4 deliziose varianti - Fegato di Manzo, Fegato di Maiale, Fegato di Pollo e Fegato di Tacchino - sono altamente appetibili e ideali anche per cani con sensibilità alimentari. Sono adatti per cani di tutte le taglie e fasi di vita.
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* 85% su 33%-38% di proteina grezza, valore approssimato e relativo agli ingredienti non ancora lavorati.
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FOOD STAND: I VANTAGGI DELLA CIOTOLA RIALZATA Ecco la soluzione per un pasto confortevole
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a postura è importante, spesso dolori di ossa e muscoli dei nostri amici a quattro zampe potrebbero essere evitati con semplici accorgimenti quotidiani, come può essere una ciotola sollevata da terra, come Food Stand, appesa al muro. Spesso diventa difficile per taglie maxi trovare ciotole rialzate alla loro altezza, mentre Food Stand trova la sua collocazione in base all’altezza al garrese del cane, per cui è perfetta per tutti, dal bassotto all’alano. Food Stand è il kit di ciotole per cani da appendere a parete, progettato per consentire una postura corretta per tutte le taglie, ma rivolto soprattutto alle taglie grandi e maxi, troppo spesso vittime di patologie posturali: basterà posizionarlo all’altezza del garrese del cane, perché possa alimentarsi in tutta comodità e sicurezza. Ideale sia in casa che fuori, ha un vano contenitore collocato sopra le ciotole, per proteggere dalle intemperie gli accessori e il pasto del cane. Ma vediamo da vicino perché un pasto sollevato è sempre meglio.
I 6 vantaggi di Food Stand 1. Garantisce la postura corretta e la comodità: non solo per cani anziani con difficoltà dovute all’artrosi o al dolore delle giunture ma anche per soggetti convalescenti o in postoperatorio, garantisce comfort e nessuno sforzo dell’animale verso il basso, mai più cani che mangiano sdraiati; 2. Previene il megaesofago: ossia la dilatazione esofagea dovuta a disfunzione neuromuscolare che provoca rigurgito subito dopo l’ingestione del cibo (o qualche ora dopo) e alla lunga può portare a gravi conseguenze, perciò si consiglia di far ingerire il cibo mantenendo l’animale in posizione verticale, come con Food Stand; 3. Rallenta i mangiatori veloci: mangiare in posizione più eretta costringe il cane a delle pause di deglutizione, 22
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che inevitabilmente finiscono con il rallentare la foga di razze voraci o semplici soggetti iper-golosi; 4. Evita che il cane giochi con le ciotole: ci sono cani che amano portarsi a spasso le ciotole, tuttavia è sempre importante che il momento del pasto sia circoscritto nel tempo e nello spazio, per dare al cane impostazioni più chiare su quando e dove può mangiare, per evitare cattive abitudini e fatiche inutili al proprietario; 5. Evita al proprietario di abbassarsi troppo: sia nel servire che nel ritirarle per poi sciacquarle, le ciotole estraibili si collocano a un’altezza comoda anche per il padrone che deve posizionarle, senza costringerlo a chinarsi troppo; 6. L’area cibo resta pulita: sollevata da terra è fuori dalla portata della maggior parte degli insetti, in modo che il cane possa andare e tornare liberamente al suo pasto senza il rischio di trovarsi commensali sgraditi! Food Stand è un articolo completamente realizzato in Italia, in materiali atossici e resistenti ai raggi UV, disponibile in due taglie, normale e maxi e in due colori, beige e verde per adattarsi a qualsiasi tipo di ambiente. ●
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MERCATO
IL MERCATO DI QUESTI ACCESSORI VEDE IN QUESTO MOMENTO GLI ACQUIRENTI PIÙ INTERESSATI AI MODELLI ECONOMICI E POCO INGOMBRANTI. MENTRE IL WEB CONTINUA A CRESCERE, ANCHE SE LO SPECIALIZZATO RESTA IL CANALE PRINCIPALE
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TIRAGRAFFI: VINCONO
SHUTTERSTOCK
SEMPLICITÀ E PREZZO Stefania Colasuono Redazione Distribuzione Moderna
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l tiragraffi è uno degli accessori indispensabili per il gatto ed è molto importante anche per il proprietario del piccolo felino. Questo accessorio infatti, da un lato, soddisfa alcune fondamentali esigenze etologiche del gatto (che troviamo descritte nel box a cura del comportamentalista Franco Fassola), dall’altro, salvaguarda i mobili e gli arredi domestici dai graffi del felino di casa. In commercio esistono numerose tipologie di tiragraffi, che variano a seconda dei materiali e della struttura, delle dimensioni e degli accessori incorporati: una vasta scelta per rispondere efficacemente alle diverse esigenze sia dell’animale che del pet owner. Anche in questo mercato le conseguenze del lockdown dello scorso anno non si sono fatte attendere, con il cambiamento di alcune dinamiche soprattutto per quanto riguarda le tipologie di tiragraffi maggiormente acquistate. Il grande tempo trascorso in casa e la necessità, per molti, di contenere le spese hanno favorito, infatti, la scelta di modelli più economici e
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poco ingombranti: ecco, allora, il crescente successo dei tiragraffi in cartone ma anche di quelli semplici, composti soltanto dalla base e dal paletto in sisal, facilmente collocabili in tutte le case per le loro dimensioni ridotte.
Un comparto articolato «In effetti - conferma Rita Giglioli, Marketing Manager di Gimborn Italia - le possibilità offerte sono moltissime: dai tiragraffi più essenziali, come la pedana di cartone, o comunque esclu-
sivamente pensati per permettere al gatto di farsi le unghie, a quelli articolati in molti elementi e che arrivano a comporre strutture complesse, con nicchie e cuccette, inserimento di giochi, postazioni sopraelevate e diverse zone specifiche per le unghie. Queste tipologie hanno, di solito, grandi dimensioni, ma poi ovviamente tra i due estremi ci sono svariate versioni intermedie». Non solo: tra la molteplicità di modelli rientrano anche quelli studiati per essere applicati a
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del settore, «il sisal può essere, invece, utilizzato su superfici verticali, come paletti di varie dimensioni e circonferenze, oppure applicato su piattaforme orizzontali sotto forma di tappeti. Esistono, inoltre, tiragraffi interamente realizzati in sisal arrotolato su superfici di legno che danno forma alla struttura. È da sapere, infine, che i paletti di questo materiale sono la parte più soggetta all’usura nel tiragraffi: per questo, spesso, le aziende offrono i ricambi, consentendo all’acquirente di sostituire solo il pezzo consumato senza dover comprare un nuovo oggetto» conclude la manager.
Come avviene la scelta?
I tiragraffi multipiano di Vitakraft sono composti da diversi ripiani, con giochi e cuccette per soddisfare ogni esigenza del gatto. Rivestiti in morbido peluche, le colonnine sono invece ricoperte di corda di sisal per non danneggiare le unghie.
diverse superfici, come i divani, i muri e le porte, dando così al felino un posto autorizzato da graffiare, preservando gli arredi. Di grande varietà parla anche Claudio Sciurpa, Amministratore Delegato di Vitakraft: «nel nostro catalogo abbiamo molti modelli: semplici, a cuccia, a colonna, multipiano o appendibili. Possono essere realizzati in diversi materiali e, spesso, abbiniamo al tiragraffi una cuccia, dei ripiani dove il gatto può salire e vi inseriamo anche dei giochi per rendere questo accessorio confortevole e divertente».
dal gatto, perché oltre a svolgere la funzione di “graffiatoio” funge da elemento isolante su cui poter riposare e sdraiarsi comodamente. Rispetto al sisal è più soggetto all’usura ma, essendo generalmente più economico rispetto alle altre tipologie di tiragraffi, il pet owner è disposto a sostituirlo più frequentemente. Il cartone, inoltre, offre la possibilità di variare molto su forme, dimensioni, colore e fantasie, in quanto le opportunità di stampa e taglio non hanno limiti, e può essere realizzato in modo totalmente ecologico». Utilizzato da anni dai player
È facile intuire come tra i principali driver di acquisto che spingono il proprietario di un pet verso un determinato modello ci sia, in primis, la valutazione dello spazio domestico a disposizione nonché - aggiunge Roberto Canazza, CEO di Camon - «la semplicità di montaggio e la consistenza della struttura, che deve dimostrarsi stabile, portante e durevole». Poco costosi sì, quindi, ma comunque di qualità, come sottolinea Rita Giglioli: «i driver di acquisto prevalenti sono un giusto prezzo e l’aspettativa di una buona durata, infatti al momento gli articoli più venduti sono prodotti di buona qualità e dimensione medio e medio-piccola, con ingombro limitato e costo corretto, adatti all’uso quotidiano».
Il negozio è leader, ma il web cresce Considerata l’ampiezza dell’offerta, l’acquirente - soprattutto se alle prese SHUTTERSTOCK
Il tiragraffi a forma di funghetto firmato Camon è la soluzione perfetta per mantenere attivo il gatto, soprattutto nelle giornate in cui passa più tempo in casa. Il suo rivestimento attirerà l’attenzione del felino, che potrà comodamente farsi le unghie e potrà anche divertirsi giocando con la pallina appesa al funghetto.
I materiali più usati I tiragraffi, abbiamo visto, si distinguono anche per i materiali con cui vengono realizzati. I più diffusi sono, senza dubbio, il sisal (fibra naturale) e il cartone: ma quali sono le differenze? «Il cartone - spiega Elisa Coronetti, Category Manager Soft&Leisure di Croci - è molto amato PetTrend • Ottobre 2021
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Canazza: «il web si sta progressivamente affermando anche in questo settore, sia per una questione legata al prezzo che per l’ampiezza di gamma disponibile, in quanto non sempre i negozi fisici - per spazio a disposizione e assortimento - sono dotati di tutta l’esposizione di modelli».
I tiragraffi più complessi
Questo tiragraffi piatto di Camon favorisce l’affilatura delle unghie del gatto. Lo si può appendere o posizionare in verticale e in orizzontale. Una soluzione divertente ed ecofriendly per il felino, disponibile in 2 diverse misure. Contiene una bustina di catnip.
Un discorso che riguarda soprattutto le strutture più articolate, maggiormente acquistabili online proprio per questioni di spazio espositivo in negozio, anche se - abbiamo visto in precedenza - nell’ultimo anno hanno generalmente registrato un venduto inferiore rispetto ai modelli più semplici. Dotati di giochi, scatole, nascondigli e cuccette, questi tiragraffi multifunzione soddisfano il bisogno di intrattenimento e relax del gatto e possono essere scelti dal proprietario in determinate circostanze: «a spingerlo verso queste tipologie di prodotti sottolinea Elisa Coronetti - potrebbero influire l’età e le abitudini del felino. Un cucciolo, ad esempio, avrà più bisogno di muoversi e tenersi attivo, quindi il pet owner può optare per modelli con i giochi; un gatto, invece, che sta prettamente a casa avrà bisogno di fare esercizio, quindi il tiragraffi ideale potrebbe essere quello in cui oltre a graffiare - può saltare e arrampicarsi».
il possibile utilizzo e il relativo vantaggio: «il cartone ondulato - sottolinea Elisa Coronetti - dà la possibilità al catnip di penetrare nei fori molto più del sisal, per questo è più diffuso in questo genere di modelli. Ci sono, poi, anche barattolini o confezioni di catnip acquistabili a parte, da utilizzare anche su altre tipologie di tiragraffi». In questo caso, il suggerimento del negoziante può rivelarsi fondamentale per l’acquisto, confermando così il valore aggiunto offerto dalla vendita assistita nel canale specializzato.
Quale futuro? Considerando l’utilità del tiragraffi per soddisfare un istinto e un bisogno
Questione di abitudine con un nuovo arrivato a quattro zampe - si affida principalmente alla consulenza del negoziante specializzato, dal quale può ricevere consigli sul modello più adatto alle proprie esigenze ma anche su come abituare il gatto a usarlo. Pet shop e catene specializzate, quindi, rappresentano ancora il primo canale distributivo per questo comparto, «le cui vendite - sottolinea Claudio Sciurpa - vanno spesso stimolate con promo, offerte speciali ed esposizioni curate, meglio ancora se in vetrina. Sappiamo, infatti, che si tratta di prodotti che esprimono il meglio di sé da montati e con vendita assistita, anche perché molti acquirenti hanno ancora bisogno di toccarli con mano per capirne la qualità, la robustezza e l’ingombro». Nonostante il primato dello specializzato, i mesi di emergenza sanitaria hanno favorito gli acquisti online, che tuttora continuano a crescere. Il motivo ce lo spiega Roberto 26
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Esiste, poi, una categoria merceologica particolarmente utile per far abituare velocemente il pet a utilizzare la struttura, evitando che rovini con le unghie oggetti e arredi di casa: sono i modelli abbinati ai cosiddetti abituanti, come l’erba gatta e i feromoni, che attirano il felino e lo incentivano a usare il tiragraffi, distogliendone l’attenzione dai mobili. Croci, ad esempio, nei propri tiragraffi in cartone offre anche una busta di catnip, spiegandone
Ethica è la linea di tiragraffi firmata Croci, ispirata alle moderne tendenze di arredamento domestico. I tiragraffi realizzati in legno MDF, sono dotati di cuscini imbottiti e pannelli graffiabili removibili, nonché di un palo, diversi ripiani e una cuccia.
La linea Homedecor di Croci unisce la semplicità e la funzionalità del tiragraffi rettangolare in cartone - dotato di piedini antiscivolo e parte graffiabile reversibile alle ultime tendenze di arredamento: 9 fantasie basate sui trend più diffusi, per un vero e proprio oggetto di arredo.
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con creatività e fantasia, proponendo nuove forme o dettagli sia per diversificare questa tipologia di articoli che per aggiungere un tocco distintivo ai modelli top di gamma ad alto prezzo e grandi dimensioni. ● SHUTTERSTOCK
differenzianti grazie a ricerche e attenzioni specifiche» conferma Roberto Canazza. Una tendenza riscontrata anche da Rita Giglioli, secondo cui le aziende dovranno combinare l’offerta di buoni prodotti per l’uso quotidiano
Essence Carpet di GimCat è un tappetino tiragraffi a forma di testa di gatto con superficie in sisal. Può essere appeso o appoggiato ovunque, così da salvaguardare i mobili di casa.
primordiale del gatto, le previsioni future del comparto sono ottimistiche, anche se i player del settore dovranno impegnarsi nel rinnovare le proprie proposte con soluzioni di qualità e innovative. «Un futuro sicuramente impegnativo e sfidante per diversi motivi, non ultima la presenza sempre più importante della vendita online. Ritengo, in particolare, che le aziende dovranno trovare prodotti sempre più
L’IMPORTANZA SOTTO IL PROFILO ETOLOGICO
Nairobi, della linea Scratchy Moments di GimCat, è disponibile in 3 varianti: leone, giraffa e tigre. La colonna e la parte esterna del cilindro sono realizzate in sisal, così da consentire al gatto di graffiare in totale sicurezza.
Abbiamo chiesto a Franco Fassola (Medico Veterinario Esperto in Comportamento ed Esperto in IAA) quali sono le ragioni che rendono fondamentale l’uso dei tiragraffi nella gestione del piccolo felino in ambiente domestico. «Il gatto delimita il suo territorio con le marcature facciali, i graffi e le marcature urinarie. Lasciare i segni delle unghie sui divani, sulle poltrone, sulle tende o sui tappeti, non è un modo per ‘farsi’ le unghie o per ‘fare un dispetto’ ma, una necessità etologica del gatto. All’esterno delle abitazioni questi segni sono lasciati sugli alberi o su delle superfici ruvide, poste in posizione verticale. Le ghiandole interdigitali producono sostanze, i feromoni, che il gatto percepisce con l’olfatto, e che sono associate ai graffi e definiscono lo stato emotivo e fisico del soggetto che li lascia. Solitamente il gatto di casa lascia le marcature con i graffi in prossimità dei luoghi di riposo, di alimentazione (in natura presso i luoghi di caccia), di eliminazione e di passaggio dall’interno all’esterno della casa. Per questo motivo, è più frequente trovare i divani e le poltrone graffiate (il gatto dorme su questi), le tende (comunicazione tra interno ed esterno) o i tappeti. I tiragraffi, in base all’etologia del gatto, dovrebbero essere collocati in luoghi definiti della casa, ossia vicino ai divani e alle poltrone dove il gatto riposa, in prossimità delle ciotole del cibo e vicino alle porte o alle finestre che consentono al gatto di uscire, o di vedere l’esterno. Possono essere messi in posizione verticale, ma anche orizzontale se il gatto usa i tappeti per lasciare questo tipo di marcatura».
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Sensitive. Tutti gli alimenti sono arricchiti da un mix di frutta e verdura: mirtillo, mela, carota e spinaci per una fonte naturale di fibre.
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DALLA FUSIONE TRA SOCIAL MEDIA E SHOPPING DIGITALE ARRIVA IL SOCIAL COMMERCE: L’ANALISI DI WORLDZ SUI COMPORTAMENTI DI ACQUISTO ON-LINE E SUI TARGET DI UTENTI
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L Fabrizio Vallari Giornalista e docente di Fondamenti di marketing e cultura d’impresa
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e molte giornate trascorse a casa negli ultimi mesi hanno fatto riscoprire a molti italiani la passione per l’ambiente domestico e la cura del verde, aumentando gli acquisti on-line nel settore home & gardening del +190% (Fonte Idealo, 2020). Il fenomeno ha riguardato vari settori, tra cui in particolare è apprezzabile l’interesse dimostrato verso i prodotti per animali (+116%). Il boom dell’e-commerce è stato rilevante anche per gli articoli legati alle misure anti-contagio, i pro-
dotti per la cura di sé (+164%) e il food (+159%). Anche dopo la riapertura dei negozi fisici, l’e-commerce continua a registrare un’accelerazione costante. I vantaggi degli acquisti on-line sono stati scoperti anche da quei target di utenti che prima non si interessavano a questo canale; apprezzato perché efficiente ma soprattutto conveniente in quanto dà la possibilità di confrontare prodotti e prezzi, scegliendo quello più vantaggioso. L’utilizzo dei social
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network rappresenta ora per l’e-commerce un’ulteriore opportunità, sia per favorire i contatti con i clienti che naturalmente le occasioni di vendita. Ecco perché si parla di Social Commerce, ovvero della fusione tra social media e shopping digitale.
Moltiplicatori di contatti I social media nello specifico hanno acquisito nelle strategie di marketing un ruolo sempre più strategico poiché sono in grado di mettere in contatto un brand o un’azienda con milioni di consumatori. Sono infatti circa 35 milioni gli italiani che utilizzano i social e il 98% di essi vi accede tramite mobile. Trascorrono on-line buona parte della giornata per comunicare con altre persone, esplorare contenuti e compiere scelte di acquisto. I social network giocano un ruolo importante nella formazione delle opinioni dei consumatori. Per Casaleggio Associati il 75% dei consumatori acquista uno specifico prodotto dopo averlo visto sui social. Secondo Forrest Research il 23% dei consumatori dichiara di essere influenzato negli acquisti dalle raccomandazioni che intercetta sulle
piattaforme social. Infine, secondo l’ultima ricerca di Blogmeter, il 19% degli italiani afferma di aver cambiato opinione su un prodotto dopo aver letto dei contenuti sui canali social.
Acquistare sui social network È noto come il ruolo dei social network sia cambiato nel tempo, tanto per i consumatori quanto per le aziende. Questo perché tutti, o quasi, pos-
UNA STARTUP INNOVATIVA
Gerd Altmann - Pixabay
Worldz è una startup italiana, fondata nel 2015 da Joshua Priore (30 under 30 Forbes nel 2018), che ha ideato e sviluppato con il suo team un software per e-commerce in grado di integrare le funzioni dei social network all’interno dei negozi digitali. Conta più di 250 partner e-commerce e una community di oltre 400mila utenti che hanno scelto di utilizzare il principale servizio offerto dalla startup: un credito personalizzato in cambio della condivisione sui social.
siedono un profilo social. Su Facebook, per esempio, sono oltre 2,5 miliardi gli utenti attivi (fonte Digital 2020 We Are Social). E-commerce e social media diventano quindi un ottimo binomio e per questo sempre più aziende hanno interesse a integrare le loro strategie con queste piattaforme. I principali social network hanno introdotto nuovi elementi che danno la possibilità agli utenti di finalizzare l’acquisto direttamente sulla piattaforma, senza alcuna interruzione nel flusso di navigazione e senza dover “atterrare” sul sito del venditore. Queste piattaforme si stanno proponendo come veri e propri canali di vendita alternativi e interattivi, implementando funzionalità legate allo shopping online. Facebook ha affiancato al suo Marketplace, dove è possibile vendere sia prodotti nuovi che second hand, lo strumento “Facebook Shops” che consente agli utenti di vendere attraverso la piattaforma. Instagram ha lanciato la feature “Shopping”, consentendo ai brand di taggare i prodotti nei post e nelle storie, indirizzando così i clienti direttamente all’articolo che vogliono acquistare o ancora la feature “Checkout”, attraverso la quale gli utenti non devono più uscire dalla piattaforma per acquistare i prodotti visualizzati. Anche Pinterest si è adeguato a questo trend inserendo la funzionalità “Rich Pins” con la quale l’utente viene reindirizzato ad una landing page in cui lo stesso troverà uno o più oggetti rappresentati nell’immagine. Shopify ha implementato le funzionalità di TikTok per dare la possibilità ai merchant di vendere i propri prodotti direttamente attraverso PetTrend • Ottobre 2021
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MARKETING
video promozionali che gli utenti del social possono visualizzare. Telegram invece sta puntando sui pagamenti digitali all’interno dell’app, pensando ad una nuova soluzione che consenta agli utenti di fare gli acquisti attraverso chatbot integrati. Anche Youtube sta valutando di introdurre la funzione ecommerce, consentendo agli utenti di acquistare i prodotti direttamente dai video, appoggiandosi a piattaforme di proprietà Google.
Millennials, Gen Z e Gen X: come acquistano e cosa comparano
un mondo senza ambienti digitali, cosa che non può non influire su come vivono quotidianità, consumi e aspettative di vita. Per questi giovanissimi (nel 2021 hanno tra 9 e 24 anni) cresciuti con i selfie, il vero rito di passaggio dall’infanzia all’adolescenza è rappresentato dal possesso di uno smartphone connesso a Internet. Qualsiasi loro azione quotidiana passa attraverso le tecnologie, che portano con sé tutto il giorno. È la prima generazione per cui viene meno la distinzione tra vita reale e virtuale, che vive i social media come il proprio habitat naturale. Sono consumatori nomadi: amano passare da un brand all’altro alla ricerca del prodotto che soddisfa al meglio le loro esigenze o che, semplicemente, assicura loro una migliore esperienza d’acquisto. Sono anche mediamente più sensibili alle cause ambientali e sociali e sono spesso impegnati in attività di volontariato dopo il lavoro o lo studio. ●
Firmbee - Pixabay
Il cluster della Generazione X rappresenta circa il 24% della popolazione italiana ed è composto dagli individui nati tra il 1965 e il 1979. Sono stati i primi digital adopters, ovvero coloro che sono nati in un mondo analogico e hanno abbracciato poi la trasformazione tecnologica. Sono i maggiori utilizzatori delle e-mail e del computer, che usano per navigare in Internet e
fruire giornalmente di contenuti online. Sono propensi all’innovazione e sono i più curiosi nel fare social login per scoprire il proprio valore di popolarità. Si posizionano secondi, dopo i Millennials, tra i più propensi a condividere sui social con amici e followers i propri acquisti. I Millennials sono invece le persone nate tra il 1980 e il 1994 che rappresentano circa il 17% della popolazione. Sono i cosiddetti nativi digitali, cresciuti insieme alla digitalizzazione. Sono sempre connessi, utilizzano principalmente lo smartphone e comunicano tramite messaggi istantanei e vocali. Condivisione è la loro parola d’ordine: condividono case, mezzi di trasporto, oggetti e la loro vita sui social network. Sono in assoluto i più abituati a condividere i propri acquisti con altri utenti sulle reti social. La Generazione Z infine è composta dai nati tra il 1997 e il 2012. Sono i primi a non aver conosciuto
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Ceva Salute Animale S.p.A. Viale Colleoni, 15 -20864 Agrate Brianza (MB) Tel. 039 6559.442 marketing.italy@ceva.com
ATTENZIONE AL BENESSERE INTESTINALE DEI PET! trienti, con un corretto apporto di fibre e carboidrati, tenendo conto del fisiologico cambio di appetito durante la stagione autunnale rispetto all’estate, quando - sia cani che gatti - per fattori ormonali influenzati dalle ore di luce, tendono a mangiare meno. Un ulteriore accorgimento è quello di posizionar le ciotole nell’ambiente domestico, o, se in giardino, all’interno di cucce con rivestimento termico. Un aiuto in più, utile nei cambi di stagione e in tutto il resto dell’anno per prevenire disturbi gastroenterici, arriva dalla somministrazione di integratori a base di prebiotici, sostanze che aiutano, nutrono e favoriscono la crescita di batteri utili al sistema gastroenterico, probiotici, microrganismi che regolano il microbiota intestinale e favoriscono il riequilibrio della flora stessa e nucleotidi che favoriscono lo sviluppo cellulare intestinale e la risposta immunitaria. Actinorm Pro è un bioregolatore naturale della funzionalità intestinale di Ceva Salute Animale costituito da frutto-oligosaccaridi, probiotici e nucleotidi, che può essere utilizzato per normalizzare l’attività intestinale in caso di diarrea, terapie antibiotiche, dismicrobismi intestinali, durante i cambi di alimentazione e per ridurre la produzione di gas intestinali e l’odore delle feci.
C
on la transizione dal periodo estivo all’autunno, come per noi umani, anche per gli amici a 4 zampe, possono manifestarsi disturbi stagionali. Il cambio di stagione è un momento delicato per cani e gatti, a causa del grande dispendio di energia necessario per acclimatare l’organismo agli sbalzi di temperatura. Con il clima più fresco e umido e un minor numero di ore di luce, il metabolismo cambia e possono insorgere disturbi gastroenterici di vario genere, diarrea o alterazioni microintestinali della flora sono i più comuni. Per il negoziante che ogni giorno deve dare consigli sulla prevenzione dei disturbi più comuni ci sono accorgimenti di grande utilità per la propria clientela.
La maggiore variabile a cui prestare attenzione è senza dubbio l’alimentazione. Gli esperti consigliano di scegliere proteine molto digeribili e di alta qualità che contengono i giusti nu-
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Specifico per i gatti che soffrono di disturbi gastrici ed intestinali causati dall’accumulo di boli di pelo ingeriti è invece Actinorm Pasta. La sua doppia azione permette di controllare la formazione e l’accumulo dei boli di pelo e di bioregolare la funzionalità intestinale per la presenza di frutto-oligosaccaridi. Per maggiori informazioni: marketing.italy@ceva.com ●
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DIGITAL MARKETING
SE AVETE IN MENTE DI DEDICARVI AL COMMERCIO ELETTRONICO, AFFIDARSI ALLA CONSULENZA DI UN PROFESSIONISTA PUÒ AIUTARE AD EVITARE ALCUNI ERRORI DI VALUTAZIONE CHE POTREBBERO METTERE A RISCHIO LA RIUSCITA DEL PROGETTO
Gerd Altmann - Pixabay
E-COMMERCE: GLI ERRORI DA EVITARE
L SILVIA BOSIO E-commerce specialist e divulgatrice silvia.bosio@me.com
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’improvvisa accelerata verso la digitalizzazione provocata dalla pandemia ha portato tutti i commercianti, anche i meno attratti dalla tecnologia, a chiedersi almeno una volta se fosse arrivato il momento anche per loro di vendere online. Ovviamente chi già ha iniziato un’attività di commercio sul web attraverso i marketplace, i social o whatsapp, non avrà per forza sentito questo invito. Ma per chi invece avesse risposto “presente!” alla chiamata della digital transformation, ecco una guida
pratica agli errori da evitare per risparmiare tempo e denaro. L’e-commerce ha ormai 25 anni di storia in Italia, per cui qualche lezione da parte dei pionieri di questo canale di vendita è sicuramente utilissima. Vediamo quali sono gli errori più comuni in cui incorre chi inizia questa attività senza un’adeguata preparazione.
Sottovalutare i numeri Qualsiasi imprenditore sa che la cosa più importante per gestire con
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5 ERRORI DA EVITARE Ecco gli errori più comuni che commette chi decide di aprire un negozio online: 1. sottovalutare i numeri; 2. non pensare a come trovare il proprio spazio sul mercato; 3. dedicare troppo tempo alle attività ordinarie; 4. non avere un valido piano di marketing; 5. sottovalutare la scelta del corriere.
SOTTOVALUTARE I NUMERI successo un’impresa sono i numeri, ovvero si deve conoscere la “matematica” che sta dietro agli affari. Quando si inizia a gestire un ecommerce, specie se è considerato un’attività laterale al business principale, spesso si tende a non prestare attenzione ai numeri o ad aggregarli agli altri, senza dedicare alla nuova attività, per esempio, un conto economico proprio. Questo può portare a errori grossolani nella valutazione della redditività, in quanto le logiche di prezzo e i costi accessori sono molto diversi dalla vendita tramite il canale fisico. Quando si gestisce un nuovo e-commerce, tralasciare i calcoli può costare caro. Per esempio, non necessariamente un settore dove la domanda è alta offre grandi prospettive dal punto di vista del guadagno. Infatti, se il prezzo di vendita del prodotto è basso, potreste trovarvi a dover vendere molto più del previsto per ottenere un buon profitto. In altre parole, anche se il valore medio dell’ordine è molto alto, i costi vanno analizzati attentamente, per non correre il rischio di trovarsi margini di guadagno molto inferiori a quelli sperati. Per tenere tutto sotto controllo e preventivare costi e incassi in modo realistico, è fondamentale scrivere un business plan.
Non pensare a come trovare il proprio spazio sul mercato Spesso, chi inizia a gestire un e-commerce trascura il fatto che si troverà a competere con centinaia di
altri negozi che offrono al pubblico gli stessi prodotti, a prezzi simili e con le stesse modalità. È evidente che il rischio è quello di non riuscire a differenziarsi dagli altri. Il vostro negozio potrebbe rimanere “uno dei tanti” e non fornire alcun valore aggiunto. È importante quindi informarsi sulla concorrenza e progettare il modo per trovare uno spazio sul mercato. L’errore da evitare è quello di buttarsi a capofitto nell’attività, senza cercare informazioni sui competitor né sulla situazione del mercato, pensando che il semplice fatto di aver individuato un buon settore porterà al successo. Nel vostro settore potrebbe essere già presente un’azienda consolidata, che vende gli stessi prodotti che avete in mente voi. In più, questa azienda potrebbe già avere centinaia di recensioni, migliaia di follower sui social, un blog di successo e una grande presenza in rete. In questo caso il rischio di non reggere il confronto e andare incontro a un vero e proprio disastro è più che reale. Cosa fare in questo caso? Puntare sui contenuti informativi per il pubblico può essere la soluzione più semplice per ritagliarsi uno spazio sul mercato. Non occorrono investimenti esorbitanti, e il valore della vostra azienda non sarà più rappresentato solo dai prodotti, dai prezzi e dai clienti, ma anche dai contenuti editoriali che attireranno un pubblico veramente interessato e sempre più alla ricerca di informazioni di qualità. Il settore del petfood è in crescita costante ormai da parecchi anni, sia a volume che a valore. Questo dato ha attirato tanti nuovi attori che hanno visto nella distribuzione dei prodotti per animali un’attività facile e redditizia. Vivendo il settore sappiamo invece che la competizione è molto forte e trovare uno spazio libero dove costruire il proprio posizionamento è tutt’altro che semplice.
Dedicare troppo tempo alle attività ordinarie Il concetto di base è quello che in economia è noto come “costo-opportunità”, ovvero quando si sceglie di perseguire un’opportunità, non c’è più il tempo per sfruttare le altre. Ne consegue che il costo di un’opportunità è dato dal mancato sfruttamento di ogni altra diversa occasione. Ma vediamo come questo concetto si cala nel discorso: se siete partiti da poco con il vostro e-commerce, probabilmente vi siete occupati di tutto in prima persona. Avete impostato e ottimizzato il sito web, avete caricato personalmente i prodotti, scritto le loro descrizioni e vi siete occupati del marketing. Questo inevitabilmente ha eroso tempo ad altro, come per esempio alla ricerca di nuove risorse per la vostra azienda. Tutte queste sono attività ordinarie necessarie, che vanno quindi obbligatoriamente svolte, ma che possono essere automatizzate o demandate a persone disposte a svolgere volentieri
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DIGITAL MARKETING
DEDICARE TROPPO TEMPO ALLE ATTIVITÀ ORDINARIE
gli incarichi di ordinaria amministrazione, come il caricamento dell’inventario o l’inserimento dati. C’è però un’altra categoria di attività ordinarie, quelle non necessarie. Queste sono decisamente più subdole perché ci portano via una enorme quantità di tempo ed energie senza produrre risultati realmente visibili. Alcuni esempi sono: passare ore a decidere il colore di un pulsante, soffermarsi troppo su una sfumatura del font scelto per il carattere grafico. Queste attività, specie nelle prime fasi della vita dell’azienda, sono superflue e vanno quindi eliminate per lasciare spazio a quelle più strategiche.
Non avere un piano di marketing Improvvisare negli affari non è quasi mai una buona idea, se poi il campo è quello del digitale, dove tutto è misurabile praticamente in tempo
NON AVERE UN PIANO DI MARKETING 38
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reale, l’improvvisazione è da escludere con forza. L’importanza di stilare il piano marketing per un e-commerce nascente è duplice, da un lato aiuta a tracciare la strada da seguire per posizionare il proprio brand sul mercato (sarà la nostra “stella polare” anche nei momenti bui), dall’altro permetterà di allocare il budget pubblicitario in maniera razionale, lasciando meno spazio alle decisioni estemporanee. Senza un piano marketing, l’errore che si rischia di commettere è agire senza un progetto preciso, seguendo oggi una direzione e domani un’altra, rischiando di sprecare preziose risorse sia economiche che mentali. Ovviamente, nei fatti, alcuni canali risulteranno più efficaci di altri, alcune aziende avranno più risultati con la pubblicità ad annunci pay-per-click, mentre altre avranno più successo con SEO o social media, altre ancora utilizzeranno al meglio l’e-mail marketing come canale di vendita costante. Qualunque cosa preveda il piano marketing, bisogna assicurarsi di metterlo in atto sin dal momento in cui l’attività viene avviata. Strada facendo si presenteranno nuove opportunità, avere delle fondamenta solide garantirà una crescita continua e scalabile.
Sottovalutare la scelta del corriere Spedizioni e logistica rappresentano per un e-commerce la voce di costo maggiore, dopo quella per l’acquisto della merce. Questi costi dipendono in gran parte dal tipo di prodotto che si invia, dal peso e dalle dimensioni del pacco o dalla destinazione. È fondamentale però considerare anche l’importanza indiretta del partner che si sceglie per spedire, affidarsi a un corriere professionale e ben organizzato può aiutare a ridurre i costi di spedizione, in costante aumento a livello globale. Decidere quale sia il corriere che meglio si adatta alle necessità della propria attività commerciale non è sempre una scelta facile e può richiedere del tempo. Per capire quale vettore selezionare per gestire la logistica è consigliabile, in un primo momento, effettuare delle spedizioni di prova con diversi corrieri: solo dopo aver verificato concretamente come operano è possibile fare una scelta consapevole e ponderata. Uno dei servizi minimi che un corriere deve fornire è la possibilità di controllare in tempo reale lo stato delle spedizioni.
SOTTOVALUTARE LA SCELTA DEL CORRIERE
I clienti sono sempre più abituati ad acquistare online e le loro aspettative circa il processo di consegna sono sempre più alte. Oltre a questo, poter contare su una tracciatura precisa e aggiornata aiuta anche il merchant nella gestione di eventuali ritardi o anomalie. Per esempio, se il cliente ha sbagliato a inserire alcuni dati nell’indirizzo di destinazione, poter verificare dove si trovi la spedizione aiuta a intervenire in modo immediato per ridurre il ritardo nella consegna. Altro aspetto da tenere in considerazione è che il corriere è il vostro alter ego agli occhi del cliente, spesso è l’unico ad avere un’interazione fisica con il vostro cliente ed è a lui che viene attribuita la responsabilità di un buon servizio. Se il corriere scelto non sarà in grado di rispettare la promessa di consegna fatta al cliente, l’immagine negativa si rifletterà su di voi e probabilmente quel cliente sarà perso. Se invece la consegna viene effettuata in modo professionale, il cliente sarà molto più propenso ad acquistare nuovamente sul vostro negozio online, diventando un cliente fisso. Lo spedizioniere è quindi il primo partner strategico, da scegliere con estrema cura. Infine, vi è il vantaggio indiretto sui costi: se la logistica viene effettuata in modo soddisfacente si risparmia tempo sulla gestione delle spedizioni e per l’assistenza clienti, il tempo risparmiato può essere speso per far crescere le vendite del proprio sito. ●
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Quali sono i benefici dell’umido naturale Schesir? Fornisce al tuo gatto i liquidi di cui ha bisogno ed è un valido supporto per le vie urinarie perché contiene il 60% di acqua, come le sue prede naturali. Inoltre: • Aiuta nella gestione e nel controllo del peso perché ha un elevato contenuto di proteine, ma un apporto calorico controllato. • Combatte l’inappetenza in età avanzata. • Ha un profumo simile a quello delle prede naturali ed è irresistibile.
Quali sono i benefici del secco Schesir Natural Selection? Mantiene intatte le sue proprietà nutritive così lo puoi lasciare nella ciotola tutto il giorno, permettendo al tuo gatto di fare tanti piccoli spuntini, seguendo la sua natura. Inoltre: • Aiuta a proteggere le sue vie urinarie, grazie all’estratto di mirtillo che inibisce la capacità di alcuni batteri di aderire all’epitelio della vescica. • Fornisce proteine animali di prima qualità. • Aiuta a ridurre placca e tartaro, grazie alla sua consistenza simile a quella delle ossa delle prede. Consiglia il nostro prodotto umido per il pasto del mattino e della sera, e il secco da proporre durante il giorno, per una alimentazione quotidiana ottimale. ●
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CANI DI RAZZA
Nicolas Patrini Psicologo, educatore cinofilo Foto di Tommaso Urciolo
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uesta razza, originaria del Giappone, deve il proprio nome alla prefettura di Akita, che si trova a settentrione dell’isola di Honshu. Come accade per altre razze nipponiche, come il Tosa, a far compagnia al nome, spesso, c’è la parola “Inu”, che significa cane. Il cane di Akita è estremamente antico e vanta una storia millenaria: alcuni scavi archeologici hanno dimostrato come i suoi antenati fossero presenti nell’arcipelago giapponese già 3.000 anni prima di Cristo. Scheletri e graffiti risalenti a quell’epoca provano come il popolo locale utilizzasse grossi cani, del tutto simili all’akita, per la caccia al cinghiale e all’orso. A conferma dell’assoluta devozione dei nipponici per i loro animali troviamo, più vicini ai nostri giorni, anche molti scritti: i primissimi, risalenti al 1700, portano alla luce come gli akita erano così tenuti in considerazione da essere trattati, a tutti gli effetti, come membri della famiglia. Non solo, i nobili avevano appartamenti e domestici al loro servizio e i cani erano venerati e accuditi al meglio. L’akita non fu solo cane della nobiltà, ma aiutò l’uomo nei compiti più disparati: compagno di vita, cacciatore, guardiano, simbolo di fortuna e salute, cane da lavoro. La storia di questa affascinante razza non è però segnata da soli eventi rosei.
La storia recente Agli inizi del ’900, l’arrivo massivo degli occidentali portò l’akita a essere incrociato con i molossi, nel tentativo di creare un cane da combattimento perfetto. Le caratteristiche della razza vennero così snaturate, in favore della selezione di un cane forte, massiccio, veloce e allo stesso tempo dotato di tempra e coraggio. Fu dopo la Prima Guerra Mondiale che il popolo giap42
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IMPAVIDO E LEALE, VANTA UNA STORIA MILLENARIA FATTA DI GRANDI FASTI, MA ANCHE DI PERIODI BUI. OGGI ESISTONO DUE LINEE DI SANGUE, MA IN GIAPPONE ESISTE UN UNICO, VERO, AKITA: QUELLO DELLA LEGGENDA DI HACHIKO
L’AKITA GIAPPONESE
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LO STANDARD DI RAZZA Aspetto generale. L’akita è un cane di taglia grande e dalla costituzione robusta. Il rapporto tra l’altezza al garrese e la lunghezza del corpo (dal punto delle spalle al punto delle natiche) è 10:11, anche se il corpo è leggermente più lungo nelle femmine che nei maschi. Testa. Il cranio è proporzionato, con fronte ampia. Il muso è moderatamente lungo, con tartufo largo e nero. La canna nasale è dritta. I denti, forti, hanno chiusura a forbice e la bocca ha labbra aderenti. Occhi. Sono relativamente piccoli e dalla forma quasi triangolare, dovuta al rialzarsi dell’angolo esterno dell’occhio. Orecchie. Anche le orecchie sono piccole e triangolari, leggermente arrotondate sulle punte e posizionate a buona distanza tra loro. Collo. Scendendo verso la groppa troviamo un collo spesso e muscoloso, senza giogaia, proporzionato alla grandezza della testa. Corpo. Il dorso è dritto, con rene forte e muscoloso. La linea inferiore vede un torace profondo, con petto ben sviluppato e costole moderatamente cerchiate. Il ventre si presenta ben retratto. Coda. Spessa, è portata arrotolata ed è inserita alta; la punta discende fino quasi al garretto se lasciata andare. Arti. Gli anteriori hanno spalle moderatamente oblique e sviluppate, sono dritti e con ossatura pesante. Allo stesso modo, i posteriori sono muscolosi e possenti, ma moderatamente angolati. I piedi sono spessi, rotondi, compatti. Andatura. La morfologia dell’akita lo porta a un’andatura elastica, dal movimento sciolto ed elegantemente energico. Mantello. Quello esterno ha pelo duro, dritto; il sottopelo è soffice e fitto. Garrese e reni sono coperti da pelo leggermente più lungo. Il pelo presente sulla coda è in assoluto il più lungo presente sul corpo del cane. Colori. I colori ammessi dallo standard sono il rosso fulvo, il sesamo (peli rossi con punte nere), il tigrato e il bianco. Tutti i colori, eccetto il bianco, devono avere quello che i giapponesi chiamano “urajiro”, ossia il pelo biancastro ai lati del muso, sulle guance, sotto la mascella, su collo, petto, tronco, coda e interno arti. Taglia e peso. L’altezza al garrese nei maschi è di 67 cm, mentre quella delle femmine è di 61 cm. Una tolleranza di 3 cm in più o in meno è ammessa in sede di gara.
ponese decise di riprendere in mano, grazie ad alcuni allevatori, il destino dell’akita, proibendo i combattimenti. Ci vollero molti anni prima di riuscire nell’impresa di selezionare soggetti capaci di portare avanti le caratteristiche peculiari della razza. Purtroppo, l’arrivo del secondo conflitto mondiale rallentò non poco la creazione di uno standard e l’interruzione dei meticciamenti. Nel 1948, durante una manifestazione organizzata solo per la razza, l’Akita Show, vennero mostrati i soggetti sopravvissuti alla guerra. In quell’occasione i giapponesi definirono due linee: quella pura (Ichinoseki) e quella “mista” (Dewa). La seconda è assimilabile alla linea definita oggi come “akita americano” e fatta da soggetti di dimensione decisamente più grande. Infine, una curiosità. Tutti hanno sentito la storia di Hachiko, akita vissuto negli anni ’20 che ogni mattina accompagnava alla stazione il proprietario, attendendone poi il ritorno alla sera. Alla morte dell’uomo, Hachiko aveva 18 mesi, ma quella sera attese invano il rientro del proprietario. La storia narra come il cane non si diede per vinto fino al giorno della sua scomparsa, proseguendo per oltre 10 anni la propria routine nella speranza di vedere l’amico umano scendere dal treno. Il Governo Giapponese non restò impassibile di
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CANI DI RAZZA
fronte a tanta fedeltà e fece erigere una statua in onore del cane, ancora oggi visibile presso l’entrata della stazione di Shibuya a Tokyo.
Il carattere Chi ha avuto a che fare con una razza giapponese, sa bene come questi cani siano diversi da tutti gli altri. Allevate con grande devozione per millenni, le razze provenienti dal Paese del Sol Levante conservano un fascino altezzoso e regale. Silenziose, tendenzialmente solitarie, mai eccessive, sembrano aver ereditato dal proprio popolo una certa quota di umiltà e la capacità di essere distaccate dall’ambiente che le circonda. L’akita non è da meno, dimostrando il suo vero essere solo al proprietario e alla famiglia. Con il conduttore è tranquillo, coccolone, docile, mai ostile o aggressivo. Agli estranei, invece, non dà mai confidenza e, anzi, resta istintivamente teso, pronto a intervenire se qualcosa non torna. Tra le caratteristiche peculiari troviamo un carattere forte e impavido, che gli consente di essere sempre al proprio posto e non farsi prendere da eccessi. Non è un abbaiatore e non è aggressivo senza che la situazione lo richieda. L’akita è, per sua natura, obbediente e pronto a soddisfare le richieste del proprietario, seguendolo ovunque grazie a una corporatura atletica e resistente. Per chi è il cane ideale? Per il conduttore capace di coglierne la sensibilità e l’innata voglia di collaborazione. Non è il classico cane da appartamento che si accontenta di una passeggiata attorno all’isolato: ha energie da vendere e per il suo equilibrio psicofisico necessita di correre, fare esercizi ed essere coinvolto il più possibile nella routine quotidiana. Il tutto passa da una buona educazione di base, che permetta al binomio uomocane di ritagliarsi i propri spazi concedendosi fiducia reciproca. L’akita, se trattato alla pari di un membro della famiglia, offre grandissime soddisfazioni e si rivela adatto e dolce con i bambini, dato che ama moltissimo il gioco. La devozione verso la famiglia è un pilastro che guida ogni momento della vita di questa razza, rendendola particolarmente adatta anche alla guardia della proprietà. ● 44
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CANI IN SOVRAPPESO? RINFORZIAMO LE LORO ARTICOLAZIONI Nei programmi di recupero e controllo del peso sono fondamentali le strategie per proteggere e rinforzare le articolazioni dei cani messe a dura prova dall’eccessivo carico e dall’intensa usura che ne deriva A cura di CeDIS (Centro di Documentazione e Informazione Scientifica) Innovet Italia Srl, Saccolongo (PD) cedis@innovet.it
Un rischio per la salute articolare Il sovrappeso e l’obesità, di cui soffre il 60% dei cani e gatti delle nostre case, sono un notevole surplus di lavoro per le articolazioni. Anche pochi chili in più alterano i ritmi di crescita del cane, riducono le riserve energetiche e muscolari, accelerano la degenerazione delle cartilagini e innescano un’infiammazione cronica alla base di problemi ortopedici causa di una dolorosa artrosi (osteoartrite).
Un rinforzo di qualità per articolazioni a usura elevata Un controllo regolare del peso e l’adozione di regimi alimentari adattati all’età e allo stile di vita sono obbligatori per cani in sovrappeso e/o obesi. Per tali soggetti, magari impegnati in lunghi percorsi di dimagrimento, vale anche la protezione e il rinforzo delle articolazioni con Condrogen ® Energy. Questo alimento complementare, frutto della più avanzata Ricerca ortopedica veterinaria, svolge una doppia azione: rinforza la cartilagine, grazie al contenuto in condroitin solfato e glucosamina vegetale; aumenta la stabilità delle articolazioni, migliorando la riserva energetica
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e la performance muscolare. Condrogen® Energy contiene infatti Oxiforce®, un esclusivo complesso di nucleotidi e SOD (superossido dismutasi). I nucleotidi sono composti ergogenici: migliorano la potenza e la resistenza muscolare, e contribuiscono alla maggior stabilità delle articolazioni esposte al sovraccarico. La SOD è la principale difesa antiossidante dei tessuti. La sua supplementazione è fondamentale per contrastare il disequilibrio ossidativo tipico dell’obesità. Condrogen® Energy trova utile impiego anche per rinforzare le articolazioni dei cani giovani adulti dediti a sport/lavoro e per proteggere i cuccioli predisposti (es. razze grandi/giganti) al rischio di osteoartrite, garantendo loro un corretto e armonico sviluppo articolare. Info dettagliate www.innovet.it Seguici anche su www.articolazioniprotette.it ●
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RAZZE FELINE
Francesca Serena Medico veterinario Master II liv in Medicina Comportamentale Vice presidente Commissione Tecnica Centrale ANFI Presidente Assemblea Allevatori con Affisso ANFI Foto di Silvia Pampallona
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gatti del Bengala o Bengal derivano da ibridi, creati incrociando gatti domestici e gatti leopardi asiatici selvatici. Questo mix ha un «look selvaggio» e seducente che si riflette nel mantello e nella forma del corpo, tratto tipico dalla sua parentela con l’ALC (Asian Leopard Cat). Il loro mantello esotico è lucido e brillante, il pelo è folto ed estremamente morbido, decorato con macchie a forma di rosetta, a strisce e marmorizzate. Sebbene si tratti di gatti domestici, nel loro aspetto generale i Bengala conservano gran parte delle caratteristiche fisiche selvagge del leopardo asiatico. Sono una razza di dimensioni medio grandi. Hanno un corpo lungo, muscoloso e potente con zampe e coda allungate che gli consentono balzi e allunghi poderosi. Amato da coloro che apprezzano il mix tra il suo aspetto di creatura selvaggia e la sua natura curiosa e amorevole, il bengala è rinomato per il suo mantello riccamente colorato, contrastato di macchie vivaci o marmorizzato nel più puro stile della moda animalier. Il bengal o bengala è infatti l’unico gatto di razza che può avere le rosette sul mantello come leopardi, giaguari e ocelot.
CREATO INCROCIANDO GATTI DOMESTICI E GATTI LEOPARDI ASIATICI SELVATICI, HA UN ASPETTO SELVATICO AMATO PARTICOLARMENTE DA CHI NE SA APPREZZARE IL CONTRASTO CON LA SUA NATURA CURIOSA E AMOREVOLE
IL GATTO
BENGALA
Storia della razza Le caratteristiche del mantello hanno origine dal fatto che la nascita di questa razza, nel 1973, a opera del dottor Centerwall, ha la sua genesi dall’incrocio di un gatto domestico con un esemplare di gatto leopardo asiatico selvatico, il Prionalurus bengalensis o Leopardo del Bengala. L’incrocio fu fatto per cercare di rendere immuni i gatti di casa da una terribile PetTrend • Ottobre 2021
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RAZZE FELINE
malattia, la leucemia felina, reputando che il gatto da compagnia potesse diventare indenne alla malattia inserendo nel DNA il potente sistema immunitario di un parente selvatico; purtroppo questa prova non riuscì nell’intento, ma ebbe però il merito di dar vita a una nuova razza, il bengal, un gatto di casa vestito da leopardo. Il temperamento di questi ibridi risentiva però dell’importante progenitore selvatico, pertanto un gatto bengala era considerato un vero gatto da compagnia soltanto dopo la terza generazione; prima di questo tempo poteva avere comportamenti ancora tipici del gatto selvatico. E fu per questo motivo che all’inizio furono fatti diversi incroci con esemplari di egyptian mau, il burmese, l’abissino e ocicat, per rendere questo felino più docile verso l’uomo. Solo quando gli esemplari ottenuti da questo percorso risultarono soggetti tranquilli e giocherelloni, ancorché estremamente attivi, gli allevatori poterono iniziare il percorso di riconoscimento della nuova razza che fu riconosciuta dalla TICA nel 1986. Oggi i bengal nascono solo da soggetti di allevamento e non sono più previsti incroci con selvatici.
Le varietà di colori riconosciute Il colore più popolare del Bengala è il marrone / nero tabby (cioè con il 48
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singolo pelo che riporta aree di colore più chiare e più scure) che può andare da un marrone ricco al nero intenso con sfumature vibranti di oro, bronzo, rame o mogano con macchie o marezzature varie, alcuni mantelli sono dotati del cosiddetto glitter (scintillio) che conferisce una lucentezza iridescente ad ogni singolo pelo. Per quanto riguarda le macchie si distingue tra mantello spotted (maculato), rosetted (punteggiato o a rosette) e marbled (marmorizzato). Il mantello spotted presenta appunto macchie rotondeggianti, il mantello rosetted è quello classicamente associato con il look leopardo con le caratteristiche macchie grandi o piccole e disposte come le macchie del giaguaro e del leopardo. Il marbled è un mantello classico
che si trova in molte razze di gatti, ma con la particolarità nel bengal di essere assai intenso e selvaggio con striature dal modello vorticoso che scorrono attraverso il corpo del gatto disegnando spesse linee diagonali ed orizzontali. Un colore particolare è quello del bengal snow con una base che va dall’avorio al crema con macchie marrone chiaro o color cioccolata, questo mantello è associato ad una forma di albinismo, chiamata appunto neve dagli allevatori, e che indica una ascendenza siamese o burmese. In questi soggetti appunto il colore degli occhi è blu acquamarina.
Il carattere Nonostante i suoi antenati selvaggi, il Bengala è una razza affettuosa e so-
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cievole. Ciò a condizione che siano separati da almeno 3 generazioni dall’incrocio originale tra un gatto leopardo domestico e asiatico (F4). Le generazioni più vicine all’incrocio originario (F1 - F3, cioè dalla 1a alla 3a generazione), sono gestite soltanto in ambienti specializzati e non sono considerate gatti domestici. I Bengala di quarta generazione e successivi (da F4 in poi) sono gatti socievoli ed estroversi che amano la compagnia umana e amano far parte di qualunque cosa stia succedendo. Il Bengala va d’accordo con le persone, ma anche con i cani e altri gatti. Questa razza è vivace, molto giocosa e ama l’interazione, il che lo rende un ottimo gatto per i bambini. È una grande aggiunta alle famiglie che hanno tempo per dargli l’attenzione che brama. I bengal amano giocare nell’acqua e possono anche decidere di fare compagnia ai loro proprietari nella vasca da bagno o in piscina. Si può insegnare loro a camminare al guinzaglio. Hanno una voce tipica e distinta dalla maggior parte degli altri gatti domestici. A loro piace la conversazione e possono passare ore a “discutere” con i loro umani. Osservare il Bengala in movimento è il modo migliore per apprezzare la sua combinazione unica di forza ed eleganza: adora saltare, correre e ha uno spiccato istinto predatorio verso tutto ciò che si muove. Ha bisogno di spazio per correre e arrampicarsi, anche dentro le mura di casa o in un giardino recintato. Seppure affettuoso, non va mai sottovalutata la componente turbolenta del carattere di questo gatto.
La salute e la cura del pelo Gatto robusto e di buona salute, non si ammala facilmente ed è longevo arrivando a vivere fino a 15 anni. Gli allevatori sono impegnati nel controllare alcune malattie genetiche come la Progressive Retinal Atrophy (PRA) che determina un disturbo primario dei fotorecettori ad esordio precoce, e che porta alla cecità entro il primo anno di età, e anche la miocardiopatia ipertrofica (HCM), un difetto in cui il ventricolo sinistro del cuore si ingrossa fino a determinare disturbi circolatori. Il Bengala non ha particolare bisogno di tolettature, e non perde molto pelo neanche durante la muta, ma trarrà giovamento da una spazzolata
quotidiana con una spazzola a setole morbide, sia per la pulizia del pelo che per creare un momento di intera-
zione affettuosa con il proprietario, cosa che può diventare una piacevole routine giornaliera per entrambi. ●
LO STANDARD Aspetto generale. Ha le caratteristiche fisiche di un piccolo leopardo dall’aspetto scattante e molto muscoloso. Taglia da media a grande, i maschi sono dotati di muscolatura possente, mentre le femmine, seppur robuste, appaiono aggraziate. Ben equilibrato dal punto di vista fisico e comportamentale ha un carattere sicuro di sé, vivace, curioso e al tempo stesso amichevole. Testa. Ha la forma di cuneo allungato, con guance piene nei maschi adulti. La fronte è leggermente bombata fino alla canna nasale, il naso è grande e largo, proprio come i leopardi, le orecchie sono fondamentalmente corte, larghe alla base e con le punte arrotondate. Ben distanziate, se viste di fronte, seguono il contorno del muso e di profilo e sono inclinate in avanti. Gli occhi sono grandi e ovali, ben distanziati leggermente obliqui nei colori a seconda delle sfumature del mantello: verde bosco, marrone, oro e acquamarina. Collo. Grosso e possente. Corpo. Lungo e forte, un insieme di muscoli supportati da una robusta struttura ossea. Il treno posteriore è leggermente più alto delle spalle. Zampe. Di media lunghezza, leggermente più alte quelle posteriori ben tornite dalla muscolatura, piedi grandi e rotondi. Coda. Spessa, affusolata alla estremità, con la punta arrotondata, come quella di un vero leopardo. Mantello. Lunghezza da corta a media. È permessa una pelliccia leggermente più lunga nei gattini. La tessitura del manto è fitta, sontuosa, eccezionalmente morbida al tocco e preferibilmente lucida. Difetti rispetto allo standard di razza. Testa di tipo orientale cioè allungata, colore delle punte del pelo molto più scure, una pelliccia lunga o dura non è ammessa nelle competizioni. Difetti da squalifica. Macchie bianche sul ventre - una maculatura non perfetta determina la squalifica in gara.
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I NUOVI NATI DELLA LINEA FUNCTIONAL “Baby Coccole” e “Fantasie” entrano a far parte della linea di biscotti “Cliffi Functional”
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ltre a PROTECTION - DENTAL CARE - LIGHT, la linea di biscotti funzionali CLIFFI, ora comprende due nuove referenze, BABY COCCOLE e FANTASIE, biscotti di nuova generazione, tutto gusto e benessere, per cani in gran forma, arricchiti con ingredienti FUNZIONALI, utili per il benessere dell’organismo. I biscotti della linea FUNCTIONAL BISCUITS offrono insieme al gusto irresistibile, alla consistenza croccante e alle proteine animali, particolarmente apprezzate dai cani, una o più componenti FUNZIONALI con benefiche proprietà. BABY COCCOLE contengono PREBIOTICI, CALCIO e FOSFORO, FEGATO + CICORIA e sono SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI, SPECIFICI PER CUCCIOLI. Deliziosi biscottini cotti al forno, studiati per soddisfare le esigenze dei cuccioli. Grazie alla loro appetibilità e alle loro dimensioni, sono ideali per l’addestramento e come ricompensa. Contengono sostanze minerali per favorire il corretto sviluppo di ossa e denti, cicoria e inulina per favorire la corretta digestione e lieviti che apportano sostanze utili per supportare un sistema immunitario sano. Sono formulati senza zuccheri e coloranti artificiali aggiunti.
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FANTASIE con PREBIOTICI, CICORIA E INULINA, SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI, CON FEGATO. Particolarmente appetibili grazie al contenuto in fegato, che conferisce loro un sapore irresistibile, sono stati studiati per premiare e gratificare in modo corretto e sono ideali sia per l’addestramento sia come ricompensa. Contengono cicoria e inulina per favorire una corretta digestione e lieviti che apportano sostanze utili (PREBIOTICI) per supportare un sistema immunitario sano. Sono preparati senza zuccheri e coloranti artificiali aggiunti. Le due nuove referenze BABY COCCOLE e FANTASIE vanno ad arricchire la gamma CLIFFI FUNCTIONAL che ha riscosso grandi apprezzamenti grazie alla calibrazione e alla combinazione dei nutrienti che favoriscono il benessere dell’organismo, oltre a rappresentare una leccornia appetitosa e molto apprezzata da tutti i cani. L’appetitoso viaggio tra le referenze CLIFFI FUNCTIONAL,
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continua con PROTECTION, DENTAL CARE e LIGHT, ognuno dei quali disponibili nelle due versioni per cani di taglia piccola e mediogrande. PROTECTION contengono Tè VERDE, FRAGOLA e BETACAROTENE che apportano antiossidanti utili a contrastare i radicali liberi. Oltre all’ottimo gusto, offrono un buon supporto al benessere dell’organismo, infatti non sono solo un delizioso spuntino e un’ottima ricompensa per premiarlo senza rimorsi, ma possono costituire un aiuto per supportare un sistema immunitario sano e per contribuire a contrastare lo stress ossidativo e l’invecchiamento precoce, provocati dai radicali liberi. DENTAL CARE contenenti Tè VERDE e SOSTANZE MINERALI. Senza zuccheri aggiunti, sono stati studiati per ottenere contemporaneamente un’ottima appetibilità e buoni risultati sul piano dell’igiene orale grazie: alla consistenza croccante (azione meccanica di pulizia dei denti), al Tè verde (azione antiodorante, grazie alle catechine che inibiscono la proliferazione dei batteri), alla presenza di preziosi minerali che hanno la capacità di legare gli ioni del Calcio, contrastando la formazione del tartaro senza
danneggiare denti e gengive. LIGHT con CARNITINA, PIÙ FIBRE, MENO GRASSI e SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI. Sono poveri di grassi, hanno un maggior contenuto di fibre e danno senso di sazietà senza appesantire. Contengono Carnitina la cui funzione generale è quella di trasportare gli acidi grassi all’interno delle cellule, affinché questi grassi siano utilizzati sotto forma di energia. ●
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SPECIALE
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’attività venatoria si è ridotta considerevolmente, soprattutto nell’ultimo ventennio, per il graduale abbandono di interesse da parte delle nuove generazioni e per l’affermarsi di una maggiore coscienza etica, che non accetta più di causare sofferenza e morte agli animali per passatempo o per mere scelte di carattere culinario. Di conseguenza, si è verificata una cospicua riduzione della consistenza delle più importanti razze selezionate per questa finalità e parallelamente una utilizzazione di una parte delle stesse esclusivamente come animali da compagnia per i tanti benefici da loro arrecati. È ampiamente dimostrato infatti che la presenza del cane nella vita di tutti i giorni, sia esso di razza o meno, aumenta il benessere psico-fisico dell’uomo in tutte le sue fasi di vita, attraverso la riduzione dello stress e dell’ansia, la diminuzione della frequenza delle malattie cardiovascolari e dei fenomeni allergici e la minor frequenza delle sintomatologie depressive. A essi debbono aggiungersi quelli derivanti dall’impiego in campo sociale del cane, come avviene negli ospedali per la riabilitazione fisica e psichica dei pazienti, nelle carceri e in generale in tutte le situazioni in cui è necessaria la pet-therapy. Vediamo come tutto questo si sia manifestato nell’ambito delle razze, ripercorrendo l’evoluzione avvenuta negli ultimi 5 raggruppamenti della classificazione FCI (Federazione Cinologica Internazionale), partendo proprio dai cani da caccia.
Gruppo 6: Segugi e cani per pista di sangue Si tratta del raggruppamento più numeroso (oltre 70 razze) suddiviso in varie sezioni in base alla taglia, alla tipologia e lunghezza del mantello. Di conformazione braccoide, come la maggior parte delle razze da caccia, i segugi sono cani da lavoro, di norma piuttosto specializzati per il tipo di preda cacciata 52
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DA
CACCIATORI A COMPAGNI DI VITA Lars Nissen - Pixabay
Giuliano Zaghini Past Ordinario Zootecnia Speciale Docente allevamento animali da compagnia Alma Mater Studiorum Bologna
TERZA PUNTATA SUL CAMBIAMENTO DELLO SCENARIO DELLE RAZZE NEGLI ULTIMI 30 ANNI. VEDIAMO COME SONO ANDATE LE COSE PER I GRUPPI DAL 6 AL 10 DELLA FCI E, IN PARTICOLARE, L’EVOLUZIONE DAI CANI DA CACCIA AI CANI DA COMPAGNIA
e per le tecniche utilizzate; essi devono “sentire” una traccia e seguirla con il “naso a terra”, utilizzando l’elevatissimo fiuto che possiedono. Le due razze oggi più diffuse e utilizzate anche come cani da compagnia sono il Segugio italiano (nelle due versioni a pelo raso e forte) e il Segugio maremmano (presente solo da una decina di anni). La buona adattabilità del Segugio a cane da compagnia, maggiore di altre razze da caccia, unitamente alla comparsa del suo confratello maremmano ha permesso alla popolazione segugioide in Italia di mantenere e addirittura incrementare la sua consistenza, contrariamente a ciò che è avvenuto nella maggior parte delle altre razze da caccia.
Gruppo 7: Cani da ferma Questo gruppo annovera molte razze, ben conosciute in campo cinofilo e cinotecnico, utilizzate per una particolare forma di caccia che prevede la ferma e cioè l’arresto “statuario” del cane, una volta che ha localizzato la preda. La prima da ricordare è il Setter inglese, che è attualmente la razza più allevata avendo di recente sorpassato come iscritti per anno il Pastore tedesco, che invece ha manifestato un evidente calo di popolarità. Sempre di origine inglese è il Pointer, mentre in ambito continentale annoveriamo numerosi bracchi delle varie regioni europee, tra cui il Bracco tedesco a pelo corto e l’Epagneul Breton. Tutte queste razze
hanno subito una sensibile flessione numerica rispetto al passato per la forte riduzione dell’attività venatoria; in altri casi, sviluppando linee di sangue più orientate alla bellezza e quindi alle caratteristiche estetiche, ne è derivato il loro impiego come animali da compagnia, molto eleganti e piacevoli come il Weimaraner, dallo splendido mantello color bronzo.
Gruppo 8: Cani da riporto, da cerca e da acqua Anche questo gruppo è costituito prevalentemente da cani impiegati originariamente nella caccia, per il recupero della selvaggina in terra ed in acqua (Retrievers) o anche per la ricerca e individuazione della preda, pur senza ferma (Spaniels). Tra questi cani, anch’essi a morfologia prevalentemente braccoide, sono comprese alcune tra le razze più note e diffuse al
mondo come il Labrador Retriever, ampiamente utilizzato anche per compiti diversi dalla caccia, che vanno dalla semplice compagnia all’impiego in campo civile, come cane guida, cane da soccorso e da salvataggio in acqua e cane da ricerca, grazie alle sue straordinarie doti di addestrabilità e al suo potente olfatto; il Golden Retriever con il suo bel mantello dorato o crema, anch’esso selezionato come cane da lavoro, ma oggi molto apprezzato come cane da compagnia, per il suo carattere dolce e socievole e per essere un ottimo compagno di giochi per bambini. Per queste loro caratteristiche, entrambe le razze sono molto cresciute nel gradimento, collocandosi ai primi posti nella top ten del 2019, vicine alle due storicamente più rappresentate (Setter inglese e Pastore tedesco). Tra gli Spaniels, tuttora cani da cerca usati prevalentemente su selvaggina da penna, spicca il Cocker nella varietà di color fulvo che ha già goduto in passato di una discreta popolarità, mantenuta anche ora come cane da compagnia. Una citazione particolare in questo gruppo merita infine il Lagotto romagnolo, che sta conoscendo nel nostro Paese e ancor più all’estero un grande successo
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per le sue doti di facile addestrabilità, intelligenza, rusticità e unitamente a note caratteriali di prim’ordine, frutto dell’eccellente selezione praticata. Nato come cane d’acqua dal tipico mantello semiruvido ed arricciato, è oggigiorno considerato un ottimo cane da lavoro nella ricerca del tartufo per il suo olfatto, per la sua grande dinamicità e resistenza fisica.
Gruppo 9: Cani da compagnia Fatta la debita premessa che qualsiasi cane, di razza e non, può essere considerato e tenuto come animale da compagnia, va detto che in questo gruppo sono comprese razze da sempre selezionate e allevate con tale finalità. Questo raggruppamento comprende numerose razze di origine e conformazione anche molto diversa, di taglia inferiore alla media, molte volte somiglianti a cani da lavoro di taglia più grande miniaturizzata, fino a sconfinare nel nanismo. Non essendo mai stati
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SPECIALE
impiegati come animali da lavoro, non sono particolarmente addestrabili (a eccezione dei barboni); talvolta conservano comportamenti infantili con la richiesta di molta attenzione da parte dei proprietari, hanno una buona propensione al gioco e limitato istinto predatorio. Riguardo al contesto in cui spesso sono confinati a vivere, che è quello urbano, profondamente diverso da quello originario dell’antenato lupo, va detto come le loro esigenze etologiche sono spesso frustrate con possibili riflessi sul piano comportamentale. Di questo, un proprietario responsabile dovrebbe sempre tener conto per dare più equilibrio ad una relazione uomo-cane a volte troppo
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antropomorfizzata. Scorrendo rapidamente le razze di questo gruppo notiamo situazioni più facilmente mutevoli nel tempo, in quanto purtroppo più influenzate dalle tendenze del momento e non da scelte adeguatamente ponderate. Il dato più eclatante riguarda il Chihuahua, che a partire dall’anno duemila è cresciuto sensibilmente fino ad arrivare agli 8000 iscritti per anno; conosciuto come cane “tascabile” è certamente la razza in assoluto più piccola (1-2 kg di peso). Di buona diffusione risultano il Bouledogue francese, piccolo molossoide oggi scelto da molti proprietari, il Cavalier King Charles, di origini nobiliari e molto apprezzato per il carattere e la taglia ridotta, il Maltese, razza
italiana dal bellissimo mantello sericeo, oltre naturalmente agli intramontabili Barboni, da sempre apprezzati per la loro eleganza e intelligenza.
Gruppo 10: Levrieri L’ultimo gruppo della classificazione FCI comprende infine i levrieri, i leggiadri cani “da corsa” che hanno conservato, più di altre razze, inalterata la loro forma nei secoli. Questo gruppo è molto omogeneo, con differenze che tra una razza e l’altra riguardano solo la taglia e il mantello; la morfologia è del tutto simile, in quanto determinata dalla funzione, che è quella della massima velocità per la caccia “a vista” o per le competizioni sportive ormai in disuso in molti paesi. Dotati di linee flessuose e di un’andatura molto elegante, sono oggi apprezzati cani da compagnia, ancorché di limitata diffusione. Dal punto di vista caratteriale, sono generalmente animali abbastanza diffidenti, riservati, poco combattivi e aggressivi verso altri cani; sono ottimi atleti ed eccellenti corridori, che necessitano quindi di attività fisica frequente ed intensa. Esistono due ceppi di levrieri: quello orientale (comprendente il più famoso e regale Afgano) e quello europeo, più numeroso e nel quale ricordiamo l’aristocratico Borzoi russo. Tra le piccole e medie taglie, il Piccolo levriero italiano e infine il Whippet la più diffusa del gruppo, apprezzata per le sue doti di atleta, di vivacità ed intelligenza, che ben si adatta, anche per la mole non eccessiva, a un proprietario attivo e che ama passare tempo all’aria aperta. ●
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LIMITE DI ISCRIZIONE: 17 OTTOBRE
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arrivato un cucciolo! Siete pronti ad accogliere in famiglia un nuovo amico? L’arrivo di un cucciolo è sempre un momento di festa, sarà il vostro inseparabile compagno di vita. Poiché diventerà un membro della famiglia a tutti gli effetti, ecco alcuni consigli utili per farlo ambientare nella sua nuova casa. Se avete già scelto un nome per il cucciolo, usatelo fin da subito così da farlo abituare in poco tempo. Nei primi mesi il sonno è fondamentale, preparate una cuccia confortevole dove potrà restare tranquillo e schiacciare i suoi lunghissimi sonnellini. Nessun cucciolo, e neanche un cane adulto,
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dovrebbe essere lasciato da solo per troppo tempo. Essere lasciati da soli troppo a lungo può generare ansia, insegnategli quindi a tollerare brevi assenze. Arrivati a casa, il piccolo si troverà in un posto nuovo e con persone totalmente sconosciute, per cui è normale che sia un po’ disorientato; dategli un giochino, lo farà sicuramente sentire ben accolto. Il gioco è naturale per i cani e li aiuta nel loro sviluppo psicologico. Giocare con il proprio cane è un bene sotto diversi punti di vista: è un modo per trascorrere del tempo con lui, per rafforzare il vostro legame, per controllare il peso facendogli fare esercizio, per mantenere la sua vitalità e per rafforzare il suo sistema immunitario. È importante farlo uscire spesso e ricompensarlo con carezze e complimenti quando sporca fuori. Se il cucciolo farà i bisogni in casa, potete sgridarlo con un “NO” secco ogni volta che lo cogliete sul fatto. Un cane ha bisogno di esplorare l’ambiente esterno. Avere quante più interazioni possibili con l’ambiente e gli stimoli esterni è fondamentale per il suo apprendimento e per fare esercizio fisico. Fate diventare il guinzaglio un simbolo di gioia, perché associato al momento della passeggiata. Dopo alcuni giorni dall’arrivo del cucciolo è opportuno portarlo dal veterinario, che lo visiterà e vi darà i primi consigli personalizzati su come gestirlo. Vi spiegherà quali sono le vaccinazioni necessarie, come prendersi cura del manto e inoltre vi fornirà consigli sull’alimentazione giusta per lui. A proposito di alimentazione, Monge ha a cuore il benessere dei cani sin dalle loro prime fasi di vita. Per questo, ha sviluppato una nuova ricetta che va ad affiancarsi alla già ricca proposta di prodotti per cuccioli fino a 12 mesi: il Monge Natural Superpremium All Breeds Puppy&Junior Monoprotein Manzo con riso. Questo nuovo prodotto è formulato con un’unica fonte proteica animale, il manzo, che è anche il primo ingrediente, ed è completo e bilanciato per cani cuccioli di tutte le taglie. L’inclusione di carne fresca garantisce una digeribilità e appetibilità ottimale; inoltre la ricetta è arricchita con prebiotici di ultima generazione (gli xilo-oligosaccaridi XOS) per il supporto del benessere intestinale, e ingredienti ed estratti vegetali come la radice echinacea, origano, aglio e estratto di carciofo. Completa la formulazione l’antiossidante di Vitamina E e di Vitamina C, che può contribuire a neutralizzare i radicali liberi. Come tutti i prodotti della linea Monge Natural Superpremium, anche All Breeds Puppy&Junior Monoprotein Manzo con riso è Made in Italy, senza coloranti e conservanti artificiali aggiunti e No Cruelty Test. ●
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APPROFONDIMENTI
Alessio Arbuatti
LE ASPHODELACEAE, MEGLIO CONOSCIUTE CON IL TERMINE DI ALOE CHE NE CLASSIFICA IL GENERE, SONO PIANTE CHE STANNO RIVELANDO ALCUNE INTERESSANTI PROPRIETÀ CON RIFLESSI PRATICI ANCHE PER L’INDUSTRIA DEI PRODOTTI PET
Medico Veterinario
I
L’ALOE E I SUOI
l genere Aloe (Fig. 1) comprende oltre 400 specie di piante originarie per lo più dell’Africa che sono state in seguito esportate in quasi tutti i continenti. Dalle nazioni caraibiche al Giappone, dall’Italia fino alla Cina passando per Arabia e India, questo genere si è diffuso in maniera tanto capillare da aver dato luogo alla nascita anche di varietà ibride. In natura le piante del genere Aloe si accrescono su terreni brulli, tra affioramenti rocciosi e bassa vegetazione. Come le altre succulente le Aloe hanno la capacità di accumulare acqua all’interno delle foglie carnose al fine di poterla utilizzare nelle stagioni più secche. È proprio questo accumulo fogliare che ha attirato da secoli l’attenzione dell’uomo.
SEGRETI
Tante proprietà positive Una prima review scientifica del 2018 ha provato a riunire i dati sul 58
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Le due specie maggiormente utilizzate fin dall’antichità, oggi oggetto di colture e studi, sono Aloe vera (Linnaeus, 1756), nota anche come Aloe barbadensis e Aloe arborescens. In base alla porzione dell’apparato fogliare utilizzata è possibile estrarre il succo d’aloe o la caratteristica polpa gelatinosa. Quest’ultima è quella porzione ben visibile osservando in sezione una foglia (Fig. 2) e si compone per il 98% di acqua. Al netto di questa componente nel gel (Fig. 3) è possibile individuare, con differenze in base alla specie, alla tecnica di coltura e all’età della pianta, oltre il 50% di zuccheri complessi, minerali (16%), proteine (fino al 7%), lipidi (4%), acidi fenolici (1%) e diverse vitamine quali A, C, E, B1, B2, B3, B9 e colina. In natura la pianta stocca queste molecole nell’apparato fogliare e in seguito sono utilizzate per il proprio sostentamento durante i periodi di siccità. Sono proprio le foglie di 3-4 anni di età quelle che vengono utilizzate per la produzione delle materie prime in quanto più ricche di molecole attive.
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La materia prima
quella analgesica, ottenute tramite l’enzima bradichinasi e altri composti ad azione antiprostaglandinica. Agli antrachinoni, oltre alla funzione lassativa, sono riconosciute azioni antidolorifiche e analgesiche.
Mangocybors Flickr
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valore medico dell’Aloe nella pratica veterinaria. Tra le attività svolte e le molecole coinvolte vi sono gli antrachinoni ai quali sono attribuite le proprietà antimicrobiche in vitro nei confronti di M. tuberculosis e B. subtilis, mentre il succo ha mostrato attività batteriostatica nei confronti di sei specie di batteri. Interessanti simili proprietà sono attribuite all’estratto di aloe a diverse concentrazioni tra il 60% e il 90%. L’acido cinnamico, quello acetilsalicilico e il lupeolo sono tra le sei molecole che hanno dimostrato un’azione inibitoria nei confronti di alcuni funghi, batteri e virus. Nell’aloe sono inoltre presenti alcuni polisaccaridi e le gibberelline che stimolano la proliferazione e l’attività dei fibroblasti fondamentali per l’azione cicatrizzante e riepitelizzante. Strettamente correlate a questo processo vanno ricordate l’azione antinfiammatoria e
Nonostante la coltura (Fig. 4) e le varie tecniche di propagazione (Fig. 5) di queste specie siano relativamente semplici anche alle nostre latitudini, non bisogna improvvisarsi in autonomia nelle fasi di raccolta, lavorazione, preparazione ed eventuale trasformazione della materia prima destinata ai pet. Questa riflessione si basa su due snodi chiave. Il primo riguardante la sicurezza dal punto di vista sanitario che deve essere elevata lungo tutta la filiera produttiva. Nella produzione industriale, infatti, fin dalla selezione della materia prima si susseguono una serie di controlli finalizzati a garantire un prodotto sicuro dal punto di vista sanitario in relazione alla singola specie. Una sicurezza per l’acquirente, frutto della ricerca aziendale e di una complessa serie di specifici parametri di sicurezza e di sistemi d’autocontrollo interni. Il secondo aspetto riguarda la selezione del prodotto e del formato più idoneo per il pet. Il mercato offre infatti un ampio e crescente ventaglio di linee specifiche di prodotti per ani-
DAGLI EGIZI ALLA MODERNA RICERCA SCIENTIFICA Le storie millenarie della farmacologia e della nutrizione ci insegnano come le proprietà di molte molecole e composti naturali di origine vegetale siano state oggi comprese appieno e scientificamente riconosciute, tanto da valorizzarle al meglio in medicina umana e veterinaria. La storia dell’utilizzo terapeutico e alimentare dell’aloe vanta molte testimonianze che risalgono fin agli Egizi e ai Greci. Sulla tematica, la moderna bibliografia scientifica veterinaria è varia ma frammentata. Questa spazia attraverso un ampio range di specie e tematiche, dall’integrazione alimentare in zootecnia fino all’applicazione topica nei pet. Per conoscere al meglio e a fondo le proprietà delle singole specie di Aloe, delle molecole in esse contenute, della loro concentrazione, sarà però fondamentale in futuro ampliare ulteriormente i dati investendo maggiormente nella ricerca scientifica veterinaria. Senza dimenticare il naturale link diretto con la medicina e la nutrizione umana, bisogna altresì, come per ogni materia prima, mantenere un occhio attento anche sulle differenze fisiologiche nelle diverse specie animali. Un maggior numero di dati provenienti da ricerche scientifiche condotte su specifiche categorie in diverse specie e successivamente pubblicate su riviste scientifiche accreditate, potrebbe portare a una potenziale maggiore valorizzazione di questa materia prima e del suo utilizzo nella pratica giornaliera.
Mathias Isenberg Flickr
Un’ampia scelta commerciale, attenzione al “fai da te” 4
mali da compagnia contenenti aloe. I preparati a uso topico, le lettiere, gli alimenti complementari e gli alimenti completi che includono tra i propri ingredienti l’aloe, sono di certo noti al proprio veterinario di fiducia. Questo saprà se e quale consigliare in relazione sia a parametri quali la specie, le condizioni fisiologiche, patologiche, parafisiologiche del singolo esemplare sia alle informazioni presenti nella bibliografia scientifica, inclusi i possibili effetti collaterali. Il ruolo del proprietario è dunque quello di cerniera nella filiera virtuosa che collega veterinario e pet shopper, figure costantemente formate sulle nuove offerte di mercato. ● 5
Alessio Arbuatti
Alessio Arbuatti
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PUBBLIREDAZIONALE
Ceva Salute Animale S.p.A. Viale Colleoni, 15 -20864 Agrate Brianza (MB) Tel. 039 6559.442 marketing.italy@ceva.com
RICONOSCERE I SEGNALI DI STRESS NEI GATTI (E PREVENIRLI) romoni felini che riunisce in un prodotto unico un mix selezionato dei feromoni felini più adatti, nella concentrazione idonea per mandare al gatto un messaggio forte e chiaro di sicurezza e familiarità nel suo ambiente. È un alleato senza pari anche per i negozianti, che possono contare su una soluzione sicura e clinicamente provata e senza effetti collaterali - non si tratta di farmaci - per tutti i clienti con un gatto che manifesta segnali di disagio. Gli studi su Feliway Optimum hanno mostrato che il 93% dei proprietari coinvolti nella ricerca ha notato maggiore serenità nel gatto in 1 mese, con efficacia dimostrata su tutti i segnali di stress più comuni.
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l gatto che fa pipì ovunque, graffia i mobili di casa, si nasconde per paura eccessiva, litiga con altri gatti… comportamenti che i proprietari conoscono bene e che troppo spesso vengono considerati come “follie da gatto” o anche dispetti, senza pensare che possono essere, in realtà, manifestazioni di disagio. Chi possiede o lavora in un pet shop ascolta di frequente queste storie di vita quotidiana e poter fornire un consiglio per gestire e prevenire questi comportamenti, spesso segnali di stress, è un servizio di valore nella relazione con il cliente. Nei gatti, le condizioni di disagio sono spesso collegate ad un ambiente domestico che non ne soddisfa le esigenze e che li porta a manifestare stress con comportamenti caratteristici, come le marcature urinarie, ovvero gli spruzzi di pipì in giro per la casa, le graffiature, in particolare se verticali, la paura eccessiva e la conflittualità tra gatti. Esistono poi altri segnali da tenere monitorati poiché possono essere correlati allo stress, come l’eccessivo leccamento, la riduzione dell’attività motoria - quindi poca voglia di muoversi e giocare - ma anche ipersonnia, fino alle alterazioni dell’appetito. Per la gestione e per la prevenzione dei sintomi di disagio del gatto un grande aiuto è Feliway Optimum, il complesso brevettato di feromoni felini che invia ai gatti un messaggio di serenità e benessere. Disponibile sotto forma di diffusore per ambiente, manda ai gatti messaggi che non vengono percepiti dalle persone o altri animali: i feromoni sono, infatti, sistemi di comunicazione chimica olfattiva tra animali della stessa specie. La sua particolare efficacia nasce dall’innovativa formula a base di un complesso di fe60
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Per rendere il gatto a proprio agio è anche consigliabile rendere la casa “a misura di felino”, quindi predisporla in modo che vi siano tutte le risorse importanti per il suo benessere e che queste siano collocate nel luogo più adatto. Servono le ciotole di acqua e cibo: meglio disporre più punti cibo in diversi luoghi dell’abitazione, sempre lontano dai luoghi rumorosi e dalle cassette igieniche; occorre la lettiera, da posizionare lontano dal luogo in cui mangia (ad esempio in bagno) e dato che ogni suo bisogno fisiologico deve essere rispettato, è anche importante dotarsi di un tiragraffi, possibilmente a torretta, e collocarlo vicino al luogo dove ama graffiare in modo da sfruttare anche la terza dimensione, ovvero l’altezza, che i gatti amano. Ogni elemento di arricchimento ambientale lo farà sentire più a suo agio nella sua realtà domestica. Per saperne di più visitare www.feliway.it o contattare marketing.italy@ceva.com ●
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COSTUME E SOCIETÀ
Lorena Bassis Giornalista
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on il cane si può andare a fare shopping, correre al parco e in molti casi anche andare al ristorante. E se siamo degli appassionati d’arte? Niente paura: oggi è possibile anche visitare un museo, una galleria d’arte o un sito archeologico, condividendo l'esperienza con il nostro pet. Sono infatti sempre di più le strutture in Italia e all’estero che autorizzano l’accesso ai cani, a patto però di rispettare il regolamento interno e comportarsi nel pieno rispetto degli altri visitatori, come per esempio tenere gli animali sempre vicino a sé. Molto opportuno inoltre far fare una sgambettata all’animale prima di accedere all’interno delle sale di modo da stare “tranquilli” per la durata delle visita.
Cultura pet friendly Nel nostro Paese abbiamo spazi culturali e museali che ammettono i cani di piccola taglia al guinzaglio, o tenuti negli appositi trasportini, e altri che consentono l’accesso anche a quelli un po’ più grandi ma solo se muniti di museruola. In altre parole, ogni museo ha le sue regole, a cui naturalmente va sempre aggiunto il buon senso del proprietario. A candidarsi tra le prime città in Italia per il turismo culturale amico del cane è Bologna, grazie all’Istituzione Bologna Musei e a Bauadvisor. Il nuovo portale di comunicazione e servizi globali e innovativi dedicato al mondo dei cani e dei loro proprietari, pensato per vivere tutti i giorni, 24 ore su 24, insieme, consente di prenotare il servizio di dog sitting che si prenderà cura del pet per tutta la durata della visita. A Milano, all’Hangar Bicocca, uno dei centri per l’arte contemporanea più innovativi e all’avanguardia, gli animali sono i benvenuti nell’area esterna, in alcuni spazi espositivi e nel bistrot. Anche all’interno del Civico Museo archeologico meneghino, i cani sono ammessi se tenuti in braccio o negli 62
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PER CHI AMA ARTE E CULTURA OGGI È POSSIBILE VISITARE MOLTE MOSTRE E MUSEI INSIEME AL PROPRIO BENIAMINO. D’ALTRA PARTE GLI ANIMALI HANNO SEMPRE AVUTO UN POSTO DI RILIEVO NELL’ARTE ED È GIUSTO CHE NON SIANO ESCLUSI DA QUESTI SPAZI
AL MUSEO CON IL CANE appositi trasportini, mentre negli spazi aperti devono essere condotti al guinzaglio. I pet possono poi entrare negli spazi esterni del Castello Sforzesco e della Vigna di Leonardo, mentre quelli di piccola taglia si possono tenere in braccio anche all’interno delle sale. Al Mudec, Museo delle culture e polo espositivo, l’accesso è consentito solo al piano terra. Tra i musei pet friendly del capoluogo lombardo anche il Museo del Fermo Immagine, noto soprattutto
tra gli appassionati di cinema e grafica in quanto ospita circa 160.000 pezzi tra locandine, manifesti e riviste legate al mondo della cinematografia. A Torino i cani di piccola taglia accedono al Museo Nazionale del Cinema, a quello dell’Automobile, a Palazzo Madama, alla Mole Antonelliana e nei giardini della Reggia di Venaria. Per quelli di taglia medio-grande invece può essere messo a disposizione un servizio di dog-sitting. I Musei di Ma-
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remma, la rete museale della provincia di Grosseto, ha lanciato il progetto “Musei a 4 Zampe”, grazie al quale si possono visitare in compagnia del proprio cane la Villa Sforzesca di Castell’Azzara, i musei minerari di Massa e Gavorrano e il Museo Archeologico di Saturnia. Anche nella Capitale sono tanti i musei che prevedono l’ingresso di cani di piccola taglia tenuti nel trasportino, come ad esempio il Museo Napoleonico, i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis o quello della Repubblica Romana, il Museo della Memoria Garibaldina o la Galleria d’Arte Moderna. Nel Museo delle Civiltà l’accesso ai quattro zampe è consentito purché avvenga nella fascia oraria pomeridiana e se tenuti con museruola e guinzaglio (quelli di piccola taglia possono invece stare in braccio o nel trasportino).
Pet in bella mostra Molto più frequente la possibilità di imbattersi in mostre interamente dedicate agli appassionati di animali. Si tratta di percorsi tematici studiati per esempio, per illustrare la storia del rapporto tra l’uomo e il suo più fedele amico nel corso dei secoli oppure, seguendo lo stesso filo conduttore, fare un giro tra reperti archeologici per vedere il ruolo che i cani hanno avuto nella società greca, etrusca e romana. Esistono anche collezioni che puntano i riflettori su sculture e dipinti. Per esempio, nel museo Collezioni Comunali d’Arte di Palazzo Accursio
a Bologna si può ammirare la scultura in terracotta che raffigura Tago, un bracco di Weimar. Si tratta di un monumento alla memoria che il marchese Tommaso de’ Buoi fece realizzare per celebrare il valore e la fedeltà del proprio animale. A Mondragone, in provincia di Caserta, è nata la prima struttura che celebra la relazione tra uomo e cane: dalla scienza che analizza l’evoluzione del cane attraverso fossili e reperti di importanza storica, all’arte, dal cinema alla pubblicità, dall’analisi delle razze agli impieghi lavorativi. Ma l’arte, si sa non conosce confini. A Martigny, in Svizzera, si può visitare il Barryland, il museo dedicato alla razza San Bernardo dove sono presenti anche tabelloni informatici che mostrano la struttura, l’anatomia, lo sviluppo e l’albero genealogico della famiglia dei Barry. Gli amanti dei bassotti non devono invece perdersi il Dashsbund Museum a Passau in Germania con oltre 4500 oggetti d’arte ispirati a questa razza, mentre nel Castello di Leeds nel Kent in Inghilterra si trova The Dog Collar Museum con la sua preziosa collezione di 130 collari tra antichi e non. Spostando l’attenzione oltreoceano, ha riaperto a New York dopo essere stata per 5 anni nella contea di West End a St. Louis nel Missouri - il Bake Museum of the dog. Una struttura di due piani situata al civico 101 di Park Avenue che ospita una delle più grandi collezioni al mondo di quadri e sculture che hanno un unico soggetto, il cane. A vent’anni
UNA VISITA IN TUTTA CALMA GRAZIE AL DOG SITTER! Per non lasciare il cane a casa quando andiamo al museo, possiamo anche affidarlo a un dog sitter certificato. Il servizio è stato ideato da TripForDog.com, la prima agenzia di viaggio quattro zampe. Il servizio parte in cinque luoghi storici e rappresentativi dell’Italia: a Firenze con gli Uffizi, la galleria dell’Accademia e il Duomo, a Roma con i musei Vaticani e Castel Sant’Angelo, a Pisa per visitare la torre e a Pompei per vedere gli scavi. «Abbiamo selezionato delle persone che per lavoro si occupano di cani - spiega Marco Fabris, Ceo e fondatore di TripForDog.com, l’agenzia di viaggi a quattro zampe – Sono esperti che sanno come farli giocare in sicurezza e anche farli riposare quando serve. Si organizzano per farli stare in posti dove c’è ombra, sempre alla ricerca del loro benessere. Io stesso ho un cane, Mela, nominata presidente onorario di TriForDog.com, e conosco bene le loro esigenze. Grazie a questo servizio i nostri amici ci aspetteranno scodinzolanti all’uscita del museo».
dall’attentato alle Torri Gemelle, sempre nella Grande Mela al Dog Museum dell’American Kennel Club, si mette in mostra l’azione dei cani del World Trade Center in un contesto più ampio di quello di altri soccorritori a quattro zampe impegnati da sempre in grandi disastri naturali e attentati terroristici della storia. La nuova rassegna si affianca a quella del Museo dell’11 settembre adiacente al luogo delle stragi, dove al centro vi sono i ritratti di 15 cani firmati dalla fotografa Charlotte Dumas. Sempre in America a Grand Junction nel Tennessee si trova la National bird dog museum dedicato ai cani da caccia. Una struttura di 30000 metri quadrati che ospita ritratti, fotografie, oggetti personali e trofei delle figure più importanti, sia canine che umane, appartenenti al mondo della caccia. A Wasilla in Alaska si trova invece l’Idirarod Museum interamente dedicato ai cani da slitta dove poter vedere non solo i cuccioli di questa specie ma anche fare un giro sulle slitte trainate da una muta di cani.
Animali e arte: un binomio inscindibile Gli animali hanno sempre avuto una posizione privilegiata nella rappresentazione artistica. L’uomo, sin dalle origini, ha sempre sentito la necessità di raffigurare ciò che gli stava vicino. Dopo le donne, gli angeli e gli uomini in generale, gli animali sono stati gli elementi prediletti di molti pittori sin dai tempi antichi. Dai greci agli egizi, da Leonardo Da Vinci a Picasso passando per Raffaello, si ricorreva all’immagine di un pet sia come significato simbolico o anche solo come semplice gesto d’amore nei suoi confronti. Per rappresentare la purezza nell’arte cristiana, per esempio, si ricorreva all’agnello, al pesce o alla colomba in contrapposizione ai rettili, maiali e rapaci che invece erano segno di malvagità. Tra le numerose opere pittoriche che vedono la presenza di un animale vanno ricordate la celebre Dama con l’ermellino di Leonardo o quella con liocorno di Raffaello, il Ritratto di dama con cane di Lorenzo Costa e l’Annunciazione di Lorenzo Lotto dove la fedeltà è rappresentata da un gatto. E poi ci sono le celebri scimmie che troviamo nei quadri di Frida Kahlo e i buoi, le pecore e i cavalli disegnati da Picasso. ● PetTrend • Ottobre 2021
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Vitakraft - Italia S.p.a. Tel.: 075 965601 E-mail: info@vitakraft.it www.vitakraft.it
NUOVI GIOCHI “RECYCLESAURUS” GIOCARE IN MODO SOSTENIBILE Vitakraft lancia la nuova linea di giochi per cani e gatti realizzati con il 100% di plastica riciclata
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a sostenibilità è uno dei valori fondamentali condivisi da Vitakraft. A tal fine è stata lanciata “Vita Planet”, la strategia del Gruppo per uno sviluppo sostenibile. Per Vitakraft questo significa assumersi gradualmente maggiori responsabilità nei confronti delle persone e della natura oltre che dare il proprio oggettivo contributo al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Trovare un equilibrio fra la sostenibilità sociale, economica e ambientale è il senso del concetto stesso. Il rispetto dell’ambiente è uno degli elementi chiave ed è una scelta che possiamo fare tutti i giorni. Acquistare con consapevolezza i prodotti d’uso quotidiano è un primo passo verso il benessere del nostro pianeta, degli animali e allo stesso tempo di tutti noi. Partendo da questo presupposto Vitakraft ha lanciato la nuova linea di giochi per cani e gatti RECYCLESAURUS, realizzati con il 100% di plastica riciclata. Giochi interattivi e da mordere con un design trendy che si rivolgono a consumatori rispettosi dell’ambiente. Anche il gioco quindi, momento quotidiano fondamentale per il benessere dei nostri amici a quattro zampe, è stato pensato in un’ottica sostenibile. Un booklet sul prodotto informa dell’esigenza di riutilizzare la plastica riciclata. La linea dei RECYCLEAURUS TOYS per cani propone tante varianti adatte all’utilizzo sia interno che esterno. 64
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Tutti i simpatici dinosauri, protagonisti della nuova linea, sono realizzati con tessuto e morbida imbottitura in materiale Oxford Nylon, ovvero 100% PET riciclato, materiale esterno lavabile, sono robusti e resistenti. Anche la linea gatti propone un vasto assortimento di prodotti originali e divertenti che faranno impazzire i nostri amici felini. Tutti i giochi Vitakraft sono soggetti a rigorosi controlli di qualità lungo tutta la filiera produttiva per poter assicurare la realizzazione di prodotti sicuri e di alta qualità. Per questo è stato sviluppato il sigillo “Vitakraft Safety”, che rappresenta un concetto di garanzia di qualità a 360°. I giochi Vitakraft rispondono non sono ai requisiti di sicurezza per gli animali ma sono testati anche per soddisfare gli elevati standard dei giochi per bambini. Questo si può evincere dal marchio CE che indica l’osservanza degli standard europei che comprende anche la norma DIN EN 71 «Sicurezza dei giocattoli». Da anni la sostenibilità e la responsabilità ambientale sono per Vitakraft la componente fondamentale di tutta la filosofia aziendale. Il concetto è chiaro: rispettare l’ambiente significa rispettare i nostri amici animali. ●
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PICCOLI MAMMIFERI
Serena Sola Medico Veterinario GPCert ExAP Responsabile Società Italiana Animali Esotici - Regione Veneto Foto dell’autrice
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ilenzioso, buffo e intraprendente, un buon compromesso tra cane e gatto con un carattere tutto suo, ben si presta alla vita in casa. Ha un carattere sociale, cerca spontaneamente la compagnia delle persone e può stabilire un forte legame affettivo con chi se ne prende cura. Insomma, il coniglio è un pet davvero affascinante, che però è opportuno conoscere bene per poter instaurare con lui un’ottima convivenza.
Conosciamolo meglio Il coniglio è diventato negli ultimi anni il terzo animale più presente nelle nostre case dopo il cane e il gatto. È un lagomorfo, non un roditore, dal quale differisce principalmente per delle caratteristiche dentali (presenta 6 denti incisivi, mentre i roditori ne hanno solamente 4). La sua cute è protetta da una folta pelliccia ed è molto sottile e delicata. Non avendo ghiandole sudoripare, il coniglio tollera male le alte temperature. Le zampe non hanno cuscinetti plantari: la loro superficie inferiore è protetta da un folto rivestimento di pelo. La vita media dei conigli, se ben tenuti e correttamente alimentati, è di 9-10 anni, ma alcuni possono vivere più a lungo. Il potenziale di vita è considerato di 15 anni. Oltre agli incisivi, il coniglio ha anche dei denti interni che usa per triturare il cibo prima di ingoiarlo per un totale di 28 denti. Tutti i denti, sia gli incisivi sia i denti interni, sono a crescita continua, vale a dire che si allungano in modo continuo per tutta la vita. La loro lunghezza resta in realtà costante perché si consumano masticando alimenti ricchi di fibra, quali erba, fieno e vegetali fibrosi. Se l’alimentazione invece non è corretta, ed è ricca di alimenti energetici e poco abrasivi (semi, cereali, carboidrati), può insorgere una malattia den66
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HA UN CARATTERE PARTICOLARE ED È LA SOLUZIONE PER CHI DESIDERA UN PET “ALTERNATIVO”. È UN OTTIMO ANIMALE DA COMPAGNIA MA PER FARLO VIVERE BENE È NECESSARIO RISPETTARNE LE SPECIFICHE CARATTERISTICHE
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CONIGLIO
tale. Per quanto riguarda il comportamento, il coniglio è un animale sociale: sconsigliata la vita in solitudine soprattutto e, se i futuri proprietari sono spesso fuori casa, meglio un acquisto di coppia, maschio e femmina, sterilizzati. La sterilizzazione è fondamentale, sia per la prevenzione di molte malattie, sia per agevolare la vita in coppia e in famiglia. È molto difficile che conigli dello stesso sesso, anche se sterilizzati, vadano d’accordo.
Il riconoscimento del sesso Saper identificare con precisione il sesso è di importanza fondamentale
nel caso di un acquisto di coppia: se infatti sono di sesso opposto si porrà molto presto il problema della sterilizzazione chirurgica, per evitare gravidanze indesiderate. Il riconoscimento del sesso richiede un po’ di pratica, ma è fattibile anche in soggetti molto giovani. Si deve premere alla base dell’organo genitale per visualizzare lo sbocco dell’uretra: nel maschio è rotondeggiante, mentre nella femmina ha la forma di una fessura. In caso di dubbio, è bene far confermare l’identificazione del sesso da parte di un veterinario esperto. Dopo i tre mesi di età, nel maschio si verifica la discesa
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dei testicoli che si localizzano ai lati del pene, e questo permette di identificare con sicurezza il maschio. La maturazione sessuale della femmina è leggermente più tardiva, e dipende anche dalla specie (taglie “XL” necessitano di più tempo per lo sviluppo) e generalmente si verifica dopo i sei mesi.
L’alimentazione In commercio sono disponibili varie tipologie di alimenti, tra cui pellet e snack, e saper consigliare una dieta corretta è fondamentale per la salute del coniglio. Molte delle principali patologie che affliggono questo pet sono, infatti, provocate da una gestione alimentare scorretta che predispone sia all’insorgenza di problemi dentali sia a rallentamenti gastrointestinali con tutte le conseguenze che ne derivano. I conigli sono erbivori, e in natura consumano una dieta ricca di fibra e povera di carboidrati e di grassi: erba, piante di campo, foglie,
germogli. Somministrare un alimento ricco di fibra è necessario per la salute dei denti e anche per il corretto funzionamento dell’intestino. La fibra, infatti, stimola la motilità intestinale
I MITI DA SFATARE Il coniglio può dare grandissime soddisfazioni, ma è bene sfatare subito dei luoghi comuni che non devono essere trasmessi ai nostri clienti. • Non va tenuto in gabbia: è intelligente e attivo, ama giocare e interagire con le persone che lo accudiscono. Limitarne la libertà significa ostacolare la complicità che possiamo avere con lui. • Non è adatto ai bambini: a causa della sua estrema fragilità accade spesso che l’animale cada di mano al bambino fratturandosi un arto o i denti, oppure è frequente che venga strapazzato come un giocattolo. • Non è un animale economico: richiede cure, attenzioni e può ammalarsi anche in forma cronica richiedendo numerose visite dal veterinario.
e permette lo sviluppo di batteri benefici. Se la fibra è insufficiente, si possono avere problemi di rallentamento della motilità intestinale o lo sviluppo di batteri pericolosi, e quindi diarrea. L’apporto di calcio invece deve essere moderato. La base dell’alimentazione deve essere rappresentata dal fieno, che deve essere sempre disponibile in abbondanza: apporta al coniglio tutti gli elementi nutritivi di cui ha necessità ed è ricco di fibra. Meglio consigliare un fieno polifita di ottima qualità e non solo di erba medica, che è molto appetibile, ma per l’elevato quantitativo di calcio può predisporre alla formazione di calcoli. Il pellet è un mangime composto da cilindretti di fieno pressato; può rappresentare un’integrazione dell’alimentazione, soprattutto per soggetti in crescita o in riproduzione o nei soggetti con patologie dentali che non sono in grado di alimentarsi correttamente. L’erba fresca costituisce l’alimento ideale dei conigli: è quello che consumano in natura. Apporta gli stessi benefici del fieno e garantisce un consumo dei denti anche maggiore. Le verdure fresche e pulite possono costituire una buona integrazione alla dieta; è preferibile scegliere quelle più ricche di fibra e che richiedono maggiore masticazione. La frutta deve essere somministrata in quantità molto moderata, perché può dare problemi di obesità.
La gestione in casa Il coniglio, come il cane e il gatto, non deve essere tenuto in gabbia. OvPetTrend • Ottobre 2021
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Alessandro Gardich
PICCOLI MAMMIFERI
esterni e dal meteo, ricordandosi che i conigli sono molto più sensibili alle alte temperature che al freddo. viamente la casa va preparata in modo tale che non ci siano rischi legati al rosicchiamento dei cavi ad alta tensione, per esempio. L’ideale sarebbe quello di dedicargli una stanza che deve essere adeguatamente allestita: la gabbia deve essere presente, anche se lasciata aperta, in modo che abbia la sua tana e l’arricchimento ambien-
tale con tubi, tunnel e casette deve sempre essere presente per fare in modo che possa dedicarsi all’esplorazione dell’ambiente e al gioco. Tutto il materiale per l’arricchimento ambientale si trova facilmente nei pet shops. La vita all’aperto è possibile, l’importante è creare un ambiente protetto e sicuro da eventuali predatori
COME MANEGGIARE IL CONIGLIO Saper afferrare un coniglio in modo corretto è molto importante per evitare di procurargli delle lesioni; i conigli hanno un apparato scheletrico delicato, che può facilmente fratturarsi. Se si divincola e non è tenuto correttamente, non è raro si verifichi la frattura della colonna vertebrale. Non si deve mai cercare di immobilizzare con la forza un coniglio che lotta. • Un tipo di presa consiste nel far scivolare una mano sotto il torace afferrando saldamente gli arti anteriori, mentre l’altra mano afferra e sostiene gli arti posteriori, si appoggia poi la schiena del coniglio contro il proprio torace, con una presa sicura. Questa posizione permette di visualizzare anche i genitali per il controllo del sesso e di effettuare delle operazioni di routine come il taglio delle unghie. • Un coniglio spaventato può tranquillizzarsi se si infila la sua testa sotto un braccio, in modo da coprirgli gli occhi, oppure coprendoli direttamente con la mano aperta. È importante mantenere sempre una presa decisa, in modo da non farselo sfuggire nel caso compia movimenti improvvisi, e soprattutto non permettere alle zampe posteriori di scalciare. • I soggetti più spaventati e irrequieti possono essere avvolti da un asciugamano e sollevati in modo da contenerli meglio.
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Le cure veterinarie Anche se il coniglio vive in appartamento, deve essere vaccinato per tre malattie: la mixomatosi e le due enteriti emorragiche virali, perché la trasmissione può avvenire tramite vettori quali mosche, zanzare, pulci e pidocchi; si tratta malattie molto gravi che il vaccino previene efficacemente. Consigliate sempre la sterilizzazione, un esame delle feci (che dovrebbe essere effettuato anche all’arrivo del coniglio nel pet shop, in modo da evitare la contaminazione del locale con i coccidi che sono molto frequenti), e almeno due visite all’anno per prevenzione. ●
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info@dietapars.it www.dietapars.it
PARS PREDA INTERA
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li animali che vivono in compagnia dell’uomo hanno fabbisogni nutrizionali definiti da Madre Natura attraverso il lungo cammino dell’evoluzione. PARS Preda Intera, ricostruisce in forma disidratata quello che potrebbero normalmente procurarsi in natura.
PARS Preda intera si presenta in tre gusti diversi • CARNI ROSSE formulato con proteine derivanti da un’unica classe ed ordine animale: bovini ed ovini • CARNI BIANCHE formulato con proteine derivanti da un’unica classe ed ordine animale: tacchini e polli • PESCI OCEANICI formulato con pesci marini oceanici Le carni e i pesci sono presenti in forma fresca e in forma sgrassata e disidratata con percentuali superiori al 40%. Per il cane sarà un vero ritorno alla natura, gli sembrerà di mangiare una vera preda intera e fresca. I vari “tagli” animali (muscolo, fegato, cuore, trippe, midollo, ossa, ecc.) apportano tutti i nutrienti essenziali e naturali quali proteine (nel muscolo); vitamine e minerali
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(negli organi); calcio e fosforo (nelle ossa e nelle cartilagini). Le tre varietà contengono solo cereali ancestrali che non hanno subito variazioni genetiche nel corso del tempo rispetto al loro antenato primitivo come il riso integrale, il grano saraceno e il sesamo, completamente privi di glutine.
Integrate con • BIO DIET NUTRACEUTICAL (polpa di barbabietola, erba medica, semi di lino, carote, spinaci, barbabietola rossa, inulina di tarassaco, FOS frutto-oligosaccaridi, MOS mannano-oligosaccaridi), per un’ ottima funzionalità intestinale. • BIO DIET METABOLIC (rosmarino officinalis, camomilla, anice stellato, china calisaia, issopo, rabarbaro, zedoaria (curcuma), per un’ottima funzionalità digestiva. Tutti e tre i prodotti sono disponibili nelle confezioni da 2 kg; 7,5 kg; 12 kg. ●
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ORNITOLOGIA
SOMATERIA MOLLISSIMA, QUESTO IL NOME SCIENTIFICO, È UNA GROSSA ANATRA MARINA APPARTENENTE ALLA FAMIGLIA DEGLI ANATIDAE (FAMIGLIA TASSONOMICA CHE RACCHIUDE TUTTE LE SPECIE CONOSCIUTE DI ANATRE, OCHE E CIGNI)
Arne Larsen - Pixabay
L’EDREDONE COMUNE
L Diego Cattarossi Medico veterinario accreditato Fnovi per la cura degli animali esotici
’areale di distribuzione di questa specie comprende le aree costiere a clima freddo dell’intero emisfero boreale, con una piccola popolazione residente in Italia e più precisamente nel mar Tirreno a molti chilometri dalla costa genovese. L’edredone è considerato una specie migratoria sebbene le migrazioni siano di piccola entità. Forma delle grandi colonie costituite anche da 15.000 individui. Non si tratta assolutamente di un animale monogamo: infatti, a seguito dell’accoppiamento,
il maschio dirige la femmina verso un luogo sicuro per l’ovodeposizione e poi la abbandona per cercare una nuova compagna.
Un marcato dimorfismo sessuale L’edredone comune è apprezzato dagli allevatori per il suo piumaggio e perché longevo: può raggiungere facilmente i 15-20 anni di età. Facilmente riconoscibile per il suo marcato dimorfismo sessuale, l’edredone raggiunge facilmente i 70 centimetri di PetTrend • Ottobre 2021
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Kathy Büscher - Pixabay
ORNITOLOGIA
lunghezza per quanto riguarda i maschi e si attesta intorno ai 50-55 cm per quanto riguarda le femmine, con un peso medio di 2-2,2 chilogrammi. Il maschio presenta una netta linea di demarcazione tra il dorso bianco candido e il ventre interamente nero. La femmina presenta un omogeneo colore brunastro barrato nero sull’intera superficie corporea. Oltre al caratteristico colore del piumaggio, è facilmente riconoscibile anche per la silhouette a cono della testa, presente sia nel maschio che nella femmina. Il becco molto lungo e alto alla base, di colore olivastro sia nel maschio che nella femmina, termina con un’“unghia cornea” convessa e larga.
L’edredone o gli edredoni? L’Edredone comune rappresenta solo una delle quattro specie di edredoni conosciuti nonché in assoluto quella più allevata sebbene sia piuttosto raro in cattività. La specie più sgargiante è il Re degli Edredoni (Somateria spectabilis), facilmente ricono-
scibile per la vistosa cresta arancione che si sviluppa a partire dalla ranfoteca superiore del becco. Molto simile all’Edredone comune è l’Edredone dagli occhiali (Somateria fischeri) che, a differenza del primo, presenta l’intera testa di un colore verde oliva a eccezione di due aree rotondeggianti bianche intorno agli occhi, simulando
quindi un paio di occhiali. Infine, l’ultima specie nota è l’Edredone di Steller (Polysticta stelleri), unica specie appartenente al genere Polysticta. Di dimensione molto più ridotta, presenta, oltre che un diffuso colore brunastro sul petto, l’inversione dei colori dell’edredone comune e quindi il ventre bianco-brunastro e il dorso nero.
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L’alloggio e l’allevamento L’edredone è una delle specie più impegnative ed esigenti che si possano trovare nel panorama dell’allevamento degli anatidi. In primis necessita di un’ampia voliera sviluppata sia in altezza che in lunghezza con un ampio bacino di acqua fredda a elevato ricambio: pertanto attrezzata di filtri adeguati. Nei mesi estivi, in particolare, il ricambio dovrà essere ancor molto alto per evitare che le temperature
Il particolare atteggiamento della femmina durante la cova di strapparsi le piume del folto e morbido petto per rivestire il nido proteggendo prima le uova e poi i pulcini, ha fatto si che negli areali di riproduzione e, in particolare, in Islanda e Scandinavia, le popolazioni locali al termine della stagione di cova andassero a raccogliere tutte le piume lasciate dagli edredoni per utilizzarle nella manifattura di pregiate imbottiture di trapunte, cappotti o cuscini. Questa pratica, che non risulta essere assolutamente nociva per le popolazioni di anatidi, da molti viene considerata come un dono da parte delle anatre alla fine dalla stagione riproduttiva.
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UN DONO PER CHI VIVE IN SCANDINAVIA
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dell’acqua si innalzino troppo e non consentano agli animali di poter trovare ristoro in acqua dal caldo e dall’afa. Inoltre dovranno essere disposti dei ripari o delle piante a folto fogliame per garantire ombra agli animali e così proteggersi dal sole.
L’alimentazione Questo anatide è un lento volatore, ma un abilissimo nuotatore. Per nutrirsi predilige le acque calme e fredde dei mari nordici nelle quali si tuffa in profondità per catturare piccoli pesci, crostacei e molluschi. Nota è la sua particolare predilezione per i mitili che ama ingoiare interi. In allevamento sarà quindi necessario adottare una dieta a base di proteine animali eventualmente integrate con prodotti a base di omega-3, soprattutto nel periodo riproduttivo. Di conseguenza, sarebbe sempre meglio separare gli anatidi marini prettamente carnivori dagli altri anatidi (principalmente brucatori erbivori) e soprattutto non fornire la medesima dieta a tutti i soggetti.
La riproduzione La maturità sessuale è conseguita intorno ai due anni. La stagione degli amori si protrae durante tutto il periodo primaverile ed estivo (più precisamente da aprile a agosto). È ca-
ratterizzata da un rituale di corteggiamento da parte dei maschi al quale la femmina risponde con un particolare
modo di tubare. Dopo l’accoppiamento la femmina depone da quattro a sei uova, che vengono covate per 25-28 giorni. Di solito la femmina non ha problemi di cova anche se giovane e inesperta. Qualora la femmina abbandonasse il nido sarà possibile mettere le uova in una incubatrice artificiale oppure affidarle alla cure di una gallina che farà da balia. Le edredoni femmine depongono una sola nidiata all’anno.
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Le cure veterinarie Proprio per la sua difficoltà di allevamento, è buona prassi effettuare dei controlli periodici da un veterinario esperto in volatili. Come ogni altro anatide alla visita seguono gli esami delle deiezioni per escludere la presenza di parassiti intestinali e va verificata la gestione igienico-sanitaria e l’alimentazione. La miglior prevenzione alle malattie, come per ogni animale non autoctono, è il rispetto più scrupoloso possibile delle condizioni di allevamento e alimentazione che dovranno per quanto possibile essere le stesse che avrebbe nel suo areale di origine naturale. ● PetTrend • Ottobre 2021
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GRANDE NELLE DIMENSIONI E BRILLANTE NEI COLORI, UNA VOLTA RAGGIUNTA LA MATURITÀ SESSUALE, TIMON LEPIDUS È TRA LE LUCERTOLE EUROPEE SICURAMENTE LA PIÙ FACILE DA GESTIRE ANCHE IN CATTIVITÀ. ATTENZIONE PERÒ, SI POSSONO DETENERE SOLO I SOGGETTI CON REGOLARE CERTIFICATO
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LUCERTOLA
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OCELLATA
L Serena Sola Medico veterinario GPCert ExAP e Certificato ESVPS Responsabile Società Italiana Animali Esotici - Regione Veneto
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a lucertola ocellata (Timon lepidus) è un rettile diffuso prevalentemente nelle zone di macchia mediterranea della penisola iberica e lungo la costa meridionale dei paesi Europei affacciati sul Mar Mediterraneo. In Italia, l’areale della specie si presenta molto frammentato, perché minacciato dalla modifica dell’habitat per l’avanzare dei centri abitati, per l’uso di pesticidi e per i numerosi predatori domestici come gatti e cani, o selvatici come i rapaci diurni e alcuni colubridi. Come tutta l’erpetofauna Europea, Timon lepidus rientra nelle liste della Convenzione di Berna, ed è pertanto severamente proibito detenerne esemplari prelevati sul nostro territorio.
Le caratteristiche fisiche Si tratta della lucertola dell’Europa continentale di dimensioni maggiori, può raggiungere gli 80 cm di lunghezza,
CLASSIFICAZIONE CLASSE
Reptilia
ORDINE
Squamata
SOTTORDINE
Sauria
INFRAORDINE
Scincomorpha
FAMIGLIA
Lacertidae
SOTTOFAMIGLIA
Lacertinae
GENERE SPECIE
Timon T. lepidus
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ben sviluppati. Le femmine, invece, presentano una testa più piccola, e soprattutto molto meno larga. Risulta difficile riconoscere il sesso negli animali giovani e subadulti: ci si basa sempre sulle dimensioni della testa, ma non prima del raggiungimento di un mese di età. Si tratta di un animale molto territoriale: è assolutamente sconsigliato l’inserimento di due maschi adulti in uno stesso terrario, poiché porterebbe a continui combattimenti per il predominio, fino alla morte di uno dei due.
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2\3 dei quali di coda. In cattività può vivere dai 10 ai 20 anni. È di robusta costituzione e da adulta presenta una livrea verde acceso con svariate macchie blu ben riconoscibili (gli ocelli, da cui appunto il nome) sui fianchi e sulla schiena. Gli esemplari giovani presentano un colore più scuro, tendente al grigio/marroncino. Il dimorfismo sessuale è molto accentuato negli adulti: il maschio si distingue per la testa larga e massiccia, la base della coda gonfia (per la presenza degli emipeni) e per i pori femorali
La stabulazione Per una coppia adulta di Timon le dimensioni minime della teca devono essere circa di 1 metro di lunghezza per 50 cm di altezza e 50 cm di profondità. È necessario fornire più nascondigli possibili dove le lucertole possano sentirsi al sicuro e rifugiarsi in caso di pericolo, questo anche nella stabulazione all’interno del pet shop, in modo da garantire al pet la possibilità di nascondersi e mantenere la sua privacy ovvero una condizione di benessere. Possono essere utilizzati rami, cortecce, radici e rocce laviche. Tutti questi accessori sono di facile reperimento nei pet shops. Le rocce devono essere ancorate in maniera stabile per evitare crolli. L’utilizzo di piante vive all’interno va valutato attentamente, in quanto le Timon amano scavare nel substrato e spesso le “sradicano” o danneggiano. Non deve mancare un recipiente con acqua sempre fresca e pulita. Queste lucertole sono delle ottime saltatrici: in natura riescono a compiere dei salti impressionanti per catturare farfalle e altri insetti; è per questo che il terrario deve avere un’altezza adeguata. Dato che si tratta di una specie molto robusta, può essere alloggiato all’aperto nel caso si viva in zone con un clima mite, oppure si può optare per questa soluzione durante la stagione estiva.
Il substrato
L’ALIMENTAZIONE In natura le lucertole ocellate si nutrono prevalentemente di insetti, piccoli mammiferi e frutta matura caduta dagli alberi. In commercio ci sono alimenti adeguatamente preparati e insetti “in scatola” che da un punto di vista sanitario sono più sicuri di quelli allevati. È necessario integrare i sali minerali e il calcio spolverando ad esempio il cibo con un multivitaminico una volta ogni 10-15 giorni. Mai eccedere con l’integrazione, perché si rischia di ottenere un effetto opposto. Gli esemplari adulti e subadulti possono essere nutriti settimanalmente anche con frutta morbida (mela, pera, banana, pesca, mango etc.).
LE PRINCIPALI PATOLOGIE Almeno un paio di volte all’anno è consigliabile effettuare un esame delle feci e una visita generale da un veterinario esperto di animali non convenzionali. Le principali patologie sono legate a errori gestionali e sono la malattia ossea metabolica (legata a carenza di calcio), forme intestinali, problemi di muta, parassitosi, traumi e costipazione.
Le Timon sono abili scavatrici e necessitano di almeno 5-6 cm di substrato; questo può essere un mix di torba acida e fibra di cocco. Una volta alla settimana si può bagnare con un apposito nebulizzatore per mantenerlo morbido. Meglio evitare l’utilizzo di terra o sabbia in quanto possono essere facilmente ingerite, dando origine a gravi fenomeni ostruttivi. Particolare attenzione, per lo stesso motivo, va posta durante la somministrazione di cibo vivo come tarme della farina o caimani, poiché possono interrarsi ed essere ingeriti insieme al substrato. In caso di somministrazione di tale tipo di alimento, si consiglia di utilizzare dei recipienti adeguati in modo da evitare che si verifichi l’ingestione del substrato insieme alle prede.
La temperatura e l’umidità Come tutti i rettili sono animali ectotermi: non hanno la capacità di regolare la temperatura corporea in PetTrend • Ottobre 2021
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ERPETOLOGIA
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corretto tasso di umidità, sarà utilizzata dagli animali come abbeveraggio. In commercio esistono dei sistemi automatici di nebulizzazione che possono essere molto utili.
L’illuminazione Come per la maggior parte dei rettili diurni è indispensabile una fonte luminosa a emissione di radiazioni UVB (con emissioni comprese tra il 5 e il 10%) e UVA. La luce solare è comunque ancora insostituibile anche dalle più moderne attrezzature: per sintetizzare una corretta dose giornaliera di vitamina D3 sono sufficienti 5 ore di esposizione diretta alla luce solare, mentre è necessario un tempo maggiore per quella artificiale, almeno
12. Le radiazioni UVA influenzano il comportamento riproduttivo e la percezione degli oggetti e dei colori. Le UVB invece sono essenziali nel processo di attivazione della vitamina D. La Vit. D gioca un ruolo essenziale nel metabolismo del calcio, aumentandone l’assorbimento intestinale e favorendo la mineralizzazione ossea. In base al tipo di lampada ed allo spettro di emissione, la distanza tra fonte luminosa e animale non dovrà essere generalmente inferiore ai 40 cm e non dovranno esserci pannelli di vetro o plastica a schermare le radiazioni. Le lampade hanno solitamente una durata di 5-6 mesi, ma alcune (lampade a vapori di mercurio) hanno una durata maggiore, fino a un anno. ●
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maniera autonoma. Per svolgere correttamente tutte le loro funzioni biologiche e fisiologiche necessitano quindi di un corretto range termico: un range di temperatura nel quale le difese immunitarie, la digestione e le altre funzioni fisiologiche lavorano in maniera corretta. Il gradiente termico deve essere il più simile possibile a quello naturale: vivendo in areali dal clima temperato necessitano di una temperatura compresa tra i 26°C e i 32°C (Hot spot) di giorno e un’escursione termica notturna di circa 10°C. A meno che la temperatura di casa non scenda la notte sotto i 20°C non sarà necessario un ulteriore riscaldamento. Le fonti di calore devono essere posizionate da un lato del terrario in modo tale da creare una zona più fresca dove eventualmente l’animale può spostarsi dopo essersi termoregolato. Esistono oggi in commercio termometri digitali laser molto precisi. Necessita di un’umidità di circa il 7075%, fondamentale per svolgere correttamente la muta senza incorrere in problemi di disecdisi. Si può nebulizzare l’interno del terrario una volta al giorno, preferibilmente la sera, ma solitamente è sufficiente posizionare nella zona più fresca del terrario una bacinella d’acqua piuttosto capiente, che oltre a provvedere a mantenere il
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ACQUARIOLOGIA
Alessio Arbuatti Medico veterinario, accreditato FNOVI in “Medicina dei pesci e gestione degli acquari”, Professore di Zoologia ed Ecologia, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Teramo
UN BUON USO DEI SISTEMI A RAGGI UVC RICHIEDE LA CONOSCENZA DEI PRINCIPI D’AZIONE, LA CORRETTA GESTIONE E, NON DA ULTIMO, LE OPPORTUNE PRECAUZIONI PER LA SICUREZZA DELL’ACQUARIOFILO
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RAGGI UVC
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Come i raggi agiscono a livello genetico La moderna ricerca scientifica ha evidenziato molti degli aspetti che conferiscono il potere sterilizzante ai raggi UVC (100-280 nm) con un picco di attività germicida ipotizzato nel range 254-265 nm. Questi raggi sono di uso comune in un’ampia gamma di settori produttivi e ambienti lavorativi, ma sono anche molto efficaci per abbattere la carica di alcuni microrga-
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o spettro elettromagnetico di provenienza solare include sia un range luminoso visibile sia uno, ben più ampio, invisibile agli occhi dell’uomo. Un ventaglio che comprende, tra gli altri, i raggi X, i raggi infrarossi e i raggi ultravioletti (Fig. 1). Questi ultimi, noti come UV (UVA, UVB, UVC) sono emissioni luminose dotate di elevata energia. Le radiazioni ultraviolette hanno uno spettro compreso tra i 10 e i 400 nm; in relazione alle diverse lunghezze d’onda i raggi UV sono differentemente schermati dallo strato d’ozono prima di poter eventualmente giungere sulla Terra (Fig. 2). nismi indesiderati in acquario. I raggi UVC agiscono infatti direttamente sul materiale genetico (DNA o RNA) presente all’interno di microrganismi tra i quali batteri, alghe unicellulari, alcuni parassiti, miceti e virus. Vediamo come avviene questo processo. Il materiale genetico è organizzato in cromosomi, risultato di un insieme di geni formati a loro volta da un’estesa serie di basi, puriniche e pirimidiniche, che si affrontano combaciando
tra loro. I raggi UVC penetrano all’interno della cellula (batteri, parassiti, alghe) o del virus andando ad agire su una ben specifica tra queste basi: la timina. L’azione porta alla formazione di una serie di dimeri tra due basi di timina stessa; una deformazione paragonabile a un ponte. In condizioni naturali però, due basi di timina non sarebbero mai unite tra loro poiché la naturale “compagna” con la quale si lega la timina, è l’adenina. I raggi UVC creano dunque una distorsione dei rapporti tra le basi che si traduce nella modificazione vera e propria del codice genetico (Fig. 3). Gli enzimi del microrganismo colpito si ritrovano dunque impossibilitati a lavorare a causa di queste alterazioni; si arresta dunque la crescita numerica, la sintesi proteica e parte dell’attività metabolica fino al sopraggiungere della morte.
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Elementi studiati con attenzione
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Esistono diverse tipologie di sterilizzatori a UV per lo più integrabili nel sistema di filtrazione e ricircolo dell’acquario (Fig. 4) o del laghetto (Fig. 5). In commercio vi sono però anche PetTrend • Ottobre 2021
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ACQUARIOLOGIA
pre come posizionarli e fissarli a supporti, al fine di evitare qualsiasi contatto tra acqua e corrente in caso di perdita lungo il sistema di ricircolo chiuso dell’acquario. Attenzione durante le manualità di routine poiché le guaine al quarzo che isolano il neon sono tanto efficaci nel trasmette i raggi quanto delicate e inoltre non deve mai avvenire un contatto diretto neon-acqua.
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l’efficacia. I raggi giungono così a colpire il flusso d’acqua che è convogliato all’interno del reattore/cassa protettiva in plastica (Fig. 6) o metallo (Fig. 7) che funge da limite esterno dell’impianto. Al termine del passaggio nel reattore, l’acqua trattata proseguirà verso la reimmissione in acquario. Gli impianti a raggi ultravioletti sono tutti alimentati elettricamente, per questo motivo i produttori consigliano sem-
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modelli a sacchetto e persino “mini” per acquari di piccole dimensioni. Il nucleo centrale è una fonte d’emissione di UVC rappresentata più comunemente da un neon T5. Una speciale camicia al quarzo protegge esternamente il neon consentendo allo stesso tempo ai raggi emessi di trapassarla facilmente senza comprometterne
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Affinché l’azione dei raggi all’interno dello sterilizzatore possa essere efficace, devono essere ben considerati differenti parametri già in fase di pianificazione e allestimento della vasca. In caso contrario, a fronte dell’investimento fatto, non è possibile garantire l’effetto finale desiderato. Il wattaggio delle lampade che emettono UVC e le dimensioni dell’impianto devono essere selezionate in relazione al volume d’acqua dell’acquario o del laghetto, rispettando le indicazioni dei produttori in termini di rapporto watt/litri. Con questi parametri si deve coordinare la portata litri/ora del ricircolo in quanto condiziona il tempo di transito dell’acqua nell’impianto e, di conseguenza, l’esposizione del microrganismo in essa presente ai raggi UVC. Una volta selezionato il modello più idoneo, questo andrà infine posto a valle della filtrazione meccanica. Questa scelta è frutto dell’esperienza maturata già negli impianti di depurazione dei reflui che usano UVC ed è importante per evitare il cosiddetto effetto “scattering”. Senza una filtrazione meccanica a monte, infatti, il particolato in
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Una scelta accurata
sospensione potrebbe interporsi tra il raggio che si muove in linea retta e l’organismo indesiderato, finendo con il proteggere quest’ultimo e rendendo così inefficace l’azione dell’UVC. Come tutti i neon, anche quelli deputati all’emissione degli UVC hanno una durata funzionale che in questo caso si aggira tra le 6000 e le 9000 ore. Al termine di queste, seguendo con scrupolo le istruzioni del produttore, è importante procedere alla sostituzione del neon avendo cura a selezionarne un modello che rispetti il wattaggio indicato (Fig. 8) e facendo attenzione alle manualità di sostituzione. Il vecchio neon andrà smaltito seguendo le corrette modalità prefissate per questi apparecchi. Si invita dunque a contattare la propria azienda municipalizzata dei rifiuti per metodiche, tempi di ritiro e consegna che variano da città a città. Infine, in taluni modelli può essere richiesta, quando necessaria, la pulizia del tubo di quarzo. In tali casi seguire sempre e solo le indicazioni fornite dal produttore vista la fragilità del componente.
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Utili ma non unici Gli impianti a UVC sono senza dubbio strumenti molto utili nell’acquario d’acqua dolce, in quello marino (Fig. 9), nei laghetti e nelle fontane ornamentali. Se ben utilizzati migliorano la qualità microbiologica/sanitaria dell’acqua e anche quella estetica eliminando le alghe in sospensione (Fig. 10). Sia però chiaro che per loro stessa modalità d’azione e posizionamento non devono essere considerati come il sistema che da solo evita la comparsa di patologie in vasca. Questi sterilizzatori trattano esclusivamente l’acqua che passa nel sistema ricircolo e gli ospiti indesiderati in essa contenuti. Batteri, virus e alcuni parassiti che stanno aggredendo
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L’UTILIZZO IN SICUREZZA Nonostante i raggi UVC di provenienza solare non giungano sulla Terra, i molteplici utilizzi di quelli ricreati possono potenzialmente rappresentare un rischio per gli operatori a questi esposti. A differenza di alcuni sistemi a uso laboratoristico o portatile, le fonti di UVC negli impianti d’acquari sono isolate all’interno di scocche/reattori protette. Sui manuali d’utilizzo degli impianti per l’acquaristica è sempre giustamente riportato di non guardare direttamente la lampada accesa e di non esporre la cute ai raggi. A fronte della grande vastità d’utilizzo di UVC in molteplici contesti, la stessa Commissione Europea ha affrontato la tematica del rischio d’esposizione. Sono pochi gli incidenti registrati a seguito di esposizioni accidentali o scorretto uso ma non per questo non devono essere prese in considerazione semplici precauzioni. Irritazione corneale, fotocheratocongiuntivite, eritema e edema cutaneo sono le conseguenze più descritte nell’uomo in seguito all’esposizione. L’azione mutagena, che è poi la medesima che porta al danno nei microorganismi colpiti, non è stata ancora ben indagata. Rispetto agli UVA ed UVB, i raggi UVC hanno una minor capacità di penetrazione attraverso la cute ma i dati a disposizione provenienti da esposizioni dirette a lungo termine sono ancora scarsi come confermato dallo SCHEER, Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks.
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gli ospiti della vasca non potranno essere contrastati con tale tecnica, bensì solo con presidi veterinari. Allo stesso modo questi impianti, pur consentendo il ritorno alla limpidezza delle acque colpite da fioriture di alghe unicellulari, non trattano la causa alla base della fioritura stessa. Per questi motivi non devono essere intesi come sistemi autonomi ma come parte integrante di una serie di comportamenti e strumenti di medicina preventiva che dovranno essere affiancati sempre da comportamenti virtuosi, a partire dalla quarantena prima dell’immissione di qualsiasi pesce o invertebrato e dalla corretta gestione dei parametri chimico-fisici dell’acqua. ● PetTrend • Ottobre 2021
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ELENCO INSERZIONISTI
I Copertina Vitakraft Proteggi gli oceani
II Copertina Royal Canin Sensory
11 Purina - Gourmet Revolution
13 Ciam - Welly Pet&Care
35 Ceva - Actinorm
41 Agras Delic Schesir
III Copertina Zoomark 2021
IV Copertina Wonderfood Oasy
16-17 PetAcademy a Zoomark
45 Innovet Condrogen
51 Chemivit - Cliffi
1 Vitakraft - Ricevi una ricompensa
3 Rebo srl Happy Dog
5 Morando Professional
23 Bamapet - Qublo
29 Zoodiaco Together
33 Purina - Gourmet Revolution
55 Webinar Allevatore cinofilo e social media
57 Monge - Crescere insieme a noi
61 Ceva - Feliway Optimum
Sono presenti con pubbliredazionali, in ordine di apparizione: Morando - Ciam - Wonderfood - Bamapet - Zoodiaco - Ceva - Wonderfood Schesir - Innovet - Chemivit - Monge - Ceva - Vitakraft - Cerere 65 Vitakraft - Sonnecchiare insieme la domenica
Trend
69 Cerere - Pars
Ottobre 2021 N° 8 - ANNO 10 Edizioni EV SOC. CONS. a R.L. via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Direttore editoriale: SABINA PIZZAMIGLIO Direttore responsabile: SABINA PIZZAMIGLIO info@anmvi.it Coordinamento editoriale: MARCO MORESCO marco.moresco@pettrend.it
Segreteria di redazione: ILARIA COSTA via Trecchi, 20 - 26100 Cremona marketing@pettrend.it
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Iscrizione al registro del tribunale di Vigevano N. 1/2012.
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