FASHION N 5 2021

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MERCATI SALONI IN FORTEZZA INSIEME A PITTI BIMBO Dall’11 al 13 gennaio Dall’estate si cambia

Pitti Uomo conferma il format post pandemia e si proietta verso giugno In Fortezza da Basso dall’11 al 13 gennaio, il salone ripropone per l’edizione numero 101 il format della scorsa estate, insieme a Pitti Bimbo, con durata tre giorni e il supporto della piattaforma online Connect. Un momento di passaggio, in vista dell’appuntamento di giugno, quando si punta a tornare alla formula pre-pandemia, con date separate per menswear, childrenswear e filati DI CARLA MERCURIO

L’edizione 101 di Pitti Uomo, ai blocchi di partenza l’11 gennaio, è lo specchio di questo momento particolare per la moda, la società e l’economia in generale, con tanta animazione, voglia di ripartire e desiderio di socializzare, ma ancora cautela per le incognite legate alla pandemia. Non a caso il tema della manifestazione è Reflections, che significa riflessioni, quanto mai importanti in questo momento, ma anche riflessi, come specchi interiori ed esteriori, finestre che si aprono e fanno guardare lontano e che invitano a scoprire nuovi punti di vista. Tra questi c’è sicuramente la prospettiva di tornare alla formula pre-Covid dei saloni di Pitti Immagine, alla prossima edizione di giugno, quando la morsa della pandemia dovrebbe finalmente, e speriamo definitivamente, allentarsi e le rassegne del menswear, childrenswear e filati potrebbero, secondo le intenzioni degli organizzatori, tornare a svolgersi con tempistiche separate all’interno della Fortezza da Basso. I numeri lasciano ben sperare. Con circa 610 marchi attesi per il menswear, di cui 202 esteri, e 180 per Pitti Bimbo (numeri aggiornati 1

Attesi in Fortezza da Basso circa 610 marchi per l’uomo e 180 per il childrenswear

1.Un’immagine di Reflections, il tema dell’edizione 101 del salone, interpretato per la campagna pubblicitaria dal duo Narènte 2. Una suggestione evocativa del mood di Ann Demeulemeester, special guest a Pitti Uomo

al 14 dicembre scorso), la Fortezza da Basso, che come la scorsa estate accoglierà insieme le due rassegne nell’arco di tre giorni, si sta riempiendo e le distanze tra gli stand si sono accorciate. Un segnale positivo che vale anche per i filati, alla Stazione Leopolda dal 2 al 4 febbraio, con spazi fully booked ed espositori che chiedono stand più ampi per presentare le loro collezioni. Anche sul fronte buyer le aspettative sono alte, nonostante le incertezze legate alla pandemia. «Alla limitata adesione asiatica farà da contraltare la positiva risposta di Nord America, Medio Oriente e Russia sul piano delle presenze più importanti», sotto-

linea Raffaello Napoleone, a.d. di Pitti Immagine, che attende a Firenze realtà come Galeries Lafayette Francia e Qatar, Harvey Nichols Londra e Arabia Saudita Joyce Hong Kong, Saks Fifth Avenue Usa e Selfridges dal Regno Unito. «Per il sistema fieristico a livello mondiale è tempo di riconquistare le posizioni perdute dopo mesi difficilissimi - auspica Napoleone -, che hanno visto il giro di affari globale scendere dasticamente dai 28,4 miliardi di euro di fatturato nel 2019 a 9 miliardi nel 2020, secondo una ricerca di Grs, società che si occupa di customer satisfaction in relazione al comparto

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