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Tematiche europee
ETICHETTE A SEMAFORO, NUTRI-SCORE E BATTERIA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
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l Nutri-Score e l’etichetta a batteria sono diventate nelle ultime settimane un tema oggetto di dibattito su giornali, tv, social e anche su diversi siti internet e blog. In vista della loro eventuale introduzione nella regolamentazione europea, da molte settimane la stampa italiana specializzata e ancor più quella riferibile ad alcuni settori politici, si è focalizzata nel confronto tra due diverse “nuove” facoltative forme visive di informazione sulla qualità e composizione degli alimenti. Si tratta di due sistemi visivi volontari che andrebbero ad aggiungersi a quelle obbligatorie e facoltative, già presenti e codificate dai Regolamenti comunitari. Il Nutri-Score, proposto inizialmente dalla Francia, a cui ha dato il proprio assenso anche la Germania, la Spagna e Belgio, è già utilizzato in Francia dal 2016 e in Belgio e Spagna dal 2018. La sua adozione a livello comunitario è stata proposta alla UE, e la relativa domanda è stata solo registrata il 30 aprile 2019, ma mai discussa, recepita od autorizzata (Decisione (UE) 2019/718 della Commissione, notificata con il numero C-2019- 3232).
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Questa etichettatura, proposta dall’EREN, un gruppo di ricerca pubblica francese sulla nutrizione guidato da un docente dell’Università di Parigi-13 insieme ad ISERM, INRA e CNAM, si basa essenzialmente sul punteggio nutrizionale FSA creato a suo tempo dall’Agenzia alimentare del Regno Unito. Questa proposta ha anche ricevuto un parere positivo da 5 esperti italiani nel settore. Il Nutri-Score, utilizza un “semaforo”, con lettera e colore associato per valutare globalmente il valore nutrizionale su 100 grammi di alimento integrando tra loro le quantità dei componenti l’alimento già presenti nell’etichetta obbligatoria (energia, proteine, grassi, grassi saturi, carboidrati, zuccheri, fibra, sale). Quando le loro percentuali superano i limiti ritenuti come accettabili rispetto alla quantità giornaliera di assunzione raccomandata dalla EU, il colore risultante varierà, in gradazione, dal verde (altamente consigliato) al giallo, all’arancione, fino al rosso (altamente sconsigliato). Ciò dovrebbe consentire al consumatore una scelta ragionata. La Nutrinform Battery è una proposta in corso di elaborazione con il contributo
di quattro ministeri: quello della Salute, degli Esteri, dell’Agricoltura e dello Sviluppo economico. Mentre sembra finalmente in dirittura di arrivo il decreto interministeriale per l’adozione su base volontaria in Italia dell’etichetta a batteria, il Governo italiano si propone di inviare a breve alla UE anche la richiesta di valutarla, come controproposta alla etichetta a semaforo Nutri-Score, per una possibile introduzione come normativa europea. Essa in pratica traduce visivamente la tabella nutrizionale e prende in considerazione il fabbisogno energetico fornito da ogni singola porzione. La sua elaborazione in Italia proviene da un gruppo di studio composto dall’Istituto superiore di Sanità, dal Consiglio superiore dell’Agricoltura e dal CREA, in collaborazione con Federalimentare, Coldiretti e LUISS. La Nutrinform Battery è composta da 5 box indicanti rispettivamente energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale, e suggerisce, per singola porzione ed all’interno di ogni box la specifica percentuale rispetto alla quantità giornaliera di assunzione raccomandata dalla EU. Ciò dovrebbe consentire al consumatore www.foglie.tv