Vigilio di Marebbe e di San Martino in Badia e segna nel contempo l'impegno per il futuro nello sviluppo sostenibile non solo del turismo ma dell'intera destinazione, per garantire anche alle generazioni future le risorse e le bellezze che sono presenti nel territorio. I residenti. Ruolo centrale nel percorso è il coinvolgimento della comunità locale, poiché senza adottare un approccio orientato alla partecipazione ed al coinvolgimento la certificazione stessa perderebbe di valore. «La comunità locale riveste un ruolo primario nello sviluppo turistico - conclude Runggaldier - e questo per due principali ragioni: gli effetti del turismo vengono avvertiti in maniera diretta dalla comunità locale e, inoltre, i locali sono parte essenziale dell'atmosfera dell'ospitalità della destinazione turistica».
NOTIZIE DAI RIFUGI Alto Adige | 3 settembre 2021 p. 9 La Provincia sostiene con forza i rifugi privati BOLZANO La Provincia sostiene con forza i rifugi privati: incontro online fra il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l'assessore al turismo, Arnold Schuler, con il responsabile per i rifugi privati rappresentati nell'associazione provinciale degli albergatori Hgv, Stefan Perathoner, il presidente dell'associazione, Manfred Pinzger, e alcuni soci. Attualmente in Alto Adige sono in attività 96 rifugi, dei quali 26 rifugi pubblici di proprietà della Provincia, 11 gestiti dall'Avs, 14 gestiti dal Cai e 45 privati. Di questi ultimi, la maggior parte sono associati all'Hgv. Possibile l'erogazione dei contributi I contributi ordinari per la gestione dei rifugi privati potranno essere liquidati a breve perché la copertura finanziaria è garantita, in seguito all'avvenuta approvazione del bilancio di assestamento, hanno assicurato Kompatscher e Schuler, che hanno sottolineato come sia una sfida congiunta quella di preservare con sensibilità ed attenzione anche per il futuro queste strutture alpine, meta di molti appassionati della montagna e della natura. Si cercherà, inoltre, una modalità snella, come chiesto dai rappresentanti dei gestori dei rifugi privati, per erogare contributi per manutenzioni straordinarie, ad esempio in caso di danni cospicui dovuti a eventi naturali che compromettono la facoltà di mantenere aperti i rifugi. "Dal momento che si tratta di aziende private, per questi contributi straordinari deve essere chiarito il modo per predisporre una regolamentazione, anche a fronte della considerazione che i rifugi gestiti da privati svolgono anche una funzione importante per la collettività", ha sottolineato il presidente Kompatscher. Il presidente dell'Hgv Pinzger ha sottolineato il ruolo di rilievo dei rifugi per l'offerta turistica complessiva e quindi la necessità che anche i rifugi gestiti da privati siano maggiormente compresi nelle decisioni politiche. Collaborazione nel controllo del Green Pass Nell'ambito della videoconferenza sono stati toccati gli aspetti riferiti alle misure per la prevenzione del Covid-19 nei rifugi alpini. Come si è ricordato, nelle ultime due stagioni estive i gestori hanno dovuto affrontare una vera e propria sfida al fine di fornire agli ospiti un senso di sicurezza. Come ha riferito Stefan Perathoner, la stagione estiva 2021, partita con la presenza ancora di forti accumuli di neve in giugno e dopo un luglio piovoso, ha avuto un decorso positivo in agosto, trend che si spera prosegua con un autunno soleggiato. Qualche difficoltà è presente per quanto attiene la ricerca di personale e per il trasporto merci, ha riferito. "Per la stagione invernale 2021-22 per i rifugi pubblici e privati con tutta probabilità saranno mantenute le regole applicate nell'estate e quindi l'obbligo del Green Pass", ha fatto presente il presidente Kompatscher, che, sottolineando l'importanza di controlli puntuali del certificato verde, ha rivolto un appello ai gestori dei rifugi privati a collaborare in tal senso. Teleferiche e trasporto persone Fra i temi affrontati nell'incontro virtuale anche la questione della responsabilità legata al trasporto di persone, sia collaboratori che infortunati in incidenti in montagna, sulle teleferiche autorizzate per il trasporto di merci e materiali. "Al momento non esiste una regolamentazione, ma per la primavera 2022 dovrebbe entrare in vigore una normativa europea che creerà i presupposti giuridici per individuare soluzioni adeguate", così il presidente Kompatscher. L'opzione droni Nel corso dell'incontro è emerso l'interesse da parte dei rappresentanti dei rifugi privati che fanno parte dell'associazione provinciale degli albergatori Hgv, verso il progetto pilota di approvvigionamento alternativo di trasporto merci con droni che è in fase di test, e quindi la richiesta che venga esteso anche ai rifugi privati in sede d'introduzione del servizio. L'interesse a partecipare vale anche per testare nuove forme di rifornimento di energia, ad esempio con l'idrogeno. Corriere delle Alpi | 20 Settembre 2021 p. 21