NUOVO PIANO NEVE DELLA REGIONE VENETO Corriere delle Alpi | 18 Settembre 2021 p. 19 Nuovo Piano neve: avviato lo studio «Impianti e piste saranno sostenibili» Francesco Dal Mas BELLUNO La giunta regionale ha stanziato 200 mila euro per lo studio del nuovo Piano neve. Le attività da definire - anticipa l'assessore al turismo della Regione, Federico Caner - sono quelle legate alla predisposizione del piano stesso e alla valutazione di carattere ambientale, ma anche alla predisposizione di uno studio di possibili nuovi collegamenti intervallivi, con riferimento ai Giochi Olimpici. Par di capire che ancora una volta la Regione intenda insistere sui collegamenti tra Cortina e il sistema-Civetta, da una parte, e tra Cortina e Arabba (o la val Badia), dall'altra. «E invece no», precisa Caner. «Quei collegamenti hanno uno sviluppo diverso. Il Piano neve si occupa dell'esistente, della sua razionalizzazione, della riqualificazione degli impianti e delle piste che meritano aggiornamenti strutturali». E i collegamenti intervallivi? «In questo ambito di riqualificazione e immaginando una mobilità finalmente sostenibile verso i passi dolomitici e le valli, verificheremo l'opportunità di nuovi interventi».Il Piano Neve da rifare lo aveva immaginato ancora l'ex assessore Oscar De Bona. Sono passati anni, anzi decenni. Renzo Minella, presidente di Anef, plaude all'iniziativa di Caner, ammette di essere già stato contattato dalla Regione, ma tiene a insistere sulla necessità che la ricognizione dell'esistente e la progettazione di nuovi scenari sia portata a compimento in stretta cooperazione con tutte le associazioni del territorio, non solo gli impiantisti o i maestri di sci. È dimostrato, infatti, che il Pil di una funivia piuttosto che di una pista moltiplica, fino a otto volte tanto, la "produzione turistica" nella comunità di riferimento.«Abbiamo ritenuto indispensabile aggiornare questo importante strumento anche in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026», evidenzia Caner. «Il nostro obiettivo è aggiornare il piano esistente, d'intesa con gli enti e le istituzioni a vario titolo coinvolte nel rispetto del territorio e dell'ambiente e in coerenza con le esigenze degli operatori del settore che coinvolgerò sin dalle attività preliminari».Comprese anche gli ambientalisti, che, si sa, sono contrari a nuovi impianti? «Certo che sì. Gli ambientalisti non sono contrari alla riqualificazione degli impianti, se rispondono ai nuovi criteri di sostenibilità. La Marmolada ne è un esempio». In effetti il rinnovo della funivia è stato concordato con le forze ambientaliste. Ecco, dunque, che il "Piano Neve" identifica gli elementi per un razionale sviluppo di impianti e piste, la qualifica degli impianti in relazione alla funzione di pubblico servizio e l'ottimizzazione del rapporto impianti-piste. Tra i suoi obiettivi vi è garantire la mobilità - tiene a precisare sempre Caner - preservando le risorse ambientali, attraverso obiettivi operativi quali riduzione del traffico veicolare privato, miglioramento dell'accessibilità a piste e impianti e razionalizzazione del sistema impiantistico. «Si tratta di un ulteriore tassello per il completamento delle attività di attuazione del Piano Regionale dei Traporti», commenta la vice presidente della Regione del Veneto, Elisa De Berti, «che, assieme agli altri piani di settore, darà al Veneto una nuova visione della mobilità per il futuro».Minella osserva che numerose sono le strutture che potranno trarre giovamento dal nuovo Piano Neve, a partire dalle piste, sia di discesa che di fondo, numerose delle quali hanno bisogno di ritocchi, in molti casi di prolungamenti, spesso anche di nuove opere di messa in sicurezza. «Si tenga inoltre presente», conclude il capo dell'Anef, «che ci sono tanti impianti in scadenza e il contesto pianificatorio è essenziale per modellarli in base alle nuove esigenze». --© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 23 Settembre 2021 p. 28 Zaia rilancia: cento milioni per le funivie Francesco Dal Mas CORTINA Per i collegamenti sciistici fra hub ci sono a disposizione ben 100 milioni di euro. Lo ha confermato il governatore della Regione, Luca Zaia, nel corso di un incontro a Conegliano con uno dei candidati sindaco, Piero Garbellotto, del centrodestra, che frequenta Cortina perché ha la mamma nata ai piedi delle Tofane. Lunedì prossimo, Garbellotto, tra i più blasonati imprenditori delle botti in legno, ha un appuntamento, sempre a Conegliano, con il sindaco di Cortina, Giampietro Ghedina, e con amministratori del Comune di Venezia, per lanciare un ponte tra le due città, con un "pilone" fissato ai piedi delle colline Unesco.È in questa prospettiva che Zaia ha dato in aumento il budget di risorse, di privati e del pubblico, per i due collegamenti da Cortina con il Civetta e, sempre da Cortina, con Arabba. Il presidente insiste sull'ipotesi Arabba e non sulla possibile alternativa della Val Badia. Insiste perché, come ha spiegato, prima ancora delle Olimpiadi vogliamo arrivare sui passi ma anche scendere a valle attraverso il trasporto a fune, liberando le montagne più belle