FESTEGGIAMO 20 ANNI DI RICERCA DI ECCELLENZA BUON COMPLEANNO FONDAZIONE VERONESI! Il giornale di chi crede nella ricerca FEBBRAIO | N. 1 ANNO 2023 Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, LO/MINumero 1Febbraio 2023 I “Pensieri” di Umberto Veronesi che ci guidano al futuro RICERCA A PAGINA 10 Faccio lo screening la diagnosi precoce può ridarmi la salute RICERCA A PAGINA 12 Donare organi e tessuti: un consenso facile che salva tante persone SCIENZA ED ETICA A PAGINA 24
II | Fondazione Umberto Veronesi
Tutto è concesso all’uso della scienza per l’uomo, nulla è concesso all’uso dell’uomo per la scienza*
Umberto Veronesi
Umberto Veronesi ha dedicato la vita alla ricerca medica e alla cura dei pazienti malati di cancro; nel 2003 ha creato e presieduto la Fondazione che porta il suo nome e che oggi persegue gli stessi obiettivi, per un futuro di salute per tutti.
* Motto scelto da Umberto Veronesi e dal filosofo della scienza Giulio Maccacaro per il primo comitato di bioetica in Italia, il “Comitato per la Sperimentazione dei Nuovi Metodi Diagnostici e Terapeutici”, istituito all’Istituto Nazionale dei Tumori nel 1973.
Fondazione Umberto Veronesi | 1 News
N ews
N° 1 ANNO 2023
BUON COMPLEANNO FONDAZIONE VERONESI!
Screening: un’occasione da non perdere
La diagnosi precoce in ogni ambito della medicina aumenta le probabilità di cure efficaci. In particolare i test oncologici gratuiti offerti dal Sistema sanitario possono fare la differenza
20 anni di ricerca di eccellenza
Dal 2003 finanziamo la ricerca contro il cancro e le malattie croniche. Grazie a chi è stato al nostro fianco. Oggi celebriamo il passato guardando al futuro per il progresso della scienza
Umberto Veronesi. 8 anni di “Pensieri” per noi
Riuniti in un libro, “Scienza e futuro”, le rubriche tenute ogni mese sul mensile “OK Salute”. Riflessioni preziose tuttora per un progresso illuminato
2 | Fondazione Umberto Veronesi
FEBBRAIO
In questo numero
12 RICERCA 6 10 IN SALUTE
Cuocere:
Portiamo
Fondazione Umberto Veronesi | 3 IN SALUTE NOI E VOI DELEGAZIONI SCUOLE
ALLA RICERCA
200 classi. L’85% si è immunizzato, tra quanti non l’hanno fatto c’è chi dice “lo farò” e chi tentenna per paura. Le opinioni si fanno in famiglia, dicono gli studenti
pandemia,
vaccini, i ragazzi e la scuola: uno sguardo alla salute del futuro 15 20 22
SOSTEGNO
Indagine in
La
i
una questione di metodo
IN TAVOLA con Elena Dogliotti 16 18
Donate i miei organi. Salverò delle vite»
ED ETICA con Marco Annoni 24
26 News
SALUTE
«
SCIENZA
AZIENDE
le scuole
i laboratori dentro
Presidente Paolo Veronesi | Direttore Monica Ramaioli
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News
Il giornale di chi crede nella ricerca FEBBRAIO | N°1 ANNO 2023
Periodicità quadrimestrale - Aut. Tribunale di Milano N° 265 - del 13/04/2004
Fondazione Umberto Veronesi ETS
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Redazione
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Donatella Barus, Elena Dogliotti
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Segreteria di redazione
Cecilia de’ Donato
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Foto
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Nanni Fontana (pag. 18)
Federica Sarto (pag. 22)
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Stampa
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L’editoriale DI PAOLO VERONESI
Rivediamo insieme che cosa abbiamo fatto e lanciamo uno sguardo in avanti sui progetti già in programma
Cari sostenitori, nel maggio del 2003 nasceva la Fondazione Umberto Veronesi. Quest’anno festeggiamo i 20 anni di attività. Come tutti voi sapete la nostra Fondazione ha come scopo il sostegno alla ricerca scientifica attraverso l’erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori e il sostegno a progetti di altissimo profilo. Accanto a questa attività, che rappresenta il cuore del nostro operato, c’è l’altrettanto importante impegno della divulgazione scientifica.
nostra storia. Grazie alla vostra generosità siamo cresciuti costantemente arrivando a finanziare oltre 2000 borse di ricerca, 11 protocolli di cura e oltre 140 progetti di ricerca.
Abbiamo finanziato oltre 2.000 borse di ricerca.
Ma il 2023 non sarà un anno di sole celebrazioni della nostra storia: grazie a voi abbiamo posto le basi per la creazione di nuovi progetti dedicati alla prevenzione attraverso l’alimentazione, a nuove cure d’avanguardia nei tumori pediatrici e allo sviluppo di nuove tecniche di diagnosi precoce. All’interno delle pagine di questa newsletter potrete trovare nel dettaglio ciò che faremo grazie al vostro sostegno.
Ora vi aggiorniamo sulle ultime novità degli screening oncologici
Due anime, l’una che si intreccia con l’altra, frutto di un’idea di mio padre Umberto, tra i primi nel nostro Paese ad intuire la necessità di una società scientificamente più informata.
Il numero della newsletter vuole celebrare questi 20 anni ripercorrendo le principali tappe della
Oltre alla celebrazione dei 20 anni, in questo numero troverete un ampio approfondimento dedicato agli screening oncologici con le ultime novità. Infine vi invito a consultare le pagine con il resoconto degli eventi organizzati in autunno e i prossimi appuntamenti.
Buona lettura!
Fondazione Umberto Veronesi | 5
Festeggiamo i nostri 20 anni dedicati alla ricerca che voi avete sostenuto.
News
Il 25 maggio nasce Fondazione Umberto Veronesi per promuovere il progresso delle scienze attraverso la divulgazione di una cultura scientifica di eccellenza e il sostegno concreto alla ricerca. Vi partecipano scienziati di altissimo livello tra cui sei Premi Nobel.
2005
Prima edizione della conferenza mondiale “The Future of Science”, che ogni anno affronta gli argomenti più innovativi in ambito scientifico. Nasce “I giorni della scienza”, il progetto educativo per ragazzi, insegnanti e famiglie che, in 5 anni, ha coinvolto oltre 30.000 studenti in tutta Italia. Inizia l’impegno contro il fumo di Fondazione Veronesi.
2007
Inizia la campagna di sensibilizzazione sul Testamento Biologico, che si concretizza nella realizzazione del modulo per la scelta personale scaricabile dal portale di Fondazione e nell’organizzazione di convegni e progetti editoriali.
2020
2009
2011
Nasce “Science for Peace”, una grande iniziativa per diffondere in modo concreto una cultura di pace partendo dal modello virtuoso della scienza.
Nasce Magazine, il quotidiano online dedicato ai temi della salute, una testata giornalistica autorevole di informazione medico-scientifica. Un prodotto editoriale, realizzato da una redazione giornalistica dedicata.
2013
Nasce il progetto di prevenzione “Pink is Good”, che riunisce decine d’imprese e migliaia di persone contro un nemico comune: il tumore al seno. Assegnate 127 borse di ricerca in un solo anno: un numero mai raggiunto prima.
2014
2016
Inizia l’impegno della Fondazione nell’ambito dell’oncologia pediatrica con il progetto “Gold for Kids”. Grazie ai fondi raccolti, nel 2015 è stato possibile avviare due studi clinici e tre studi osservazionali sui tumori pediatrici.
L’8 novembre 2016, a 89 anni, viene a mancare Umberto Veronesi. Con la sua morte l’obiettivo di tutte le attività è rimasto il medesimo: mettere il progresso delle scienze a disposizione della collettività. Un programma che anima da sempre Fondazione.
Aumenta considerevolmente il numero di ricercatori sostenuti. Per il 2017 sono 194 a cui si aggiungono 4 progetti di ricerca e 3 protocolli di cura finanziati. Il 2017 è anche l’anno del primo evento di piazza targato Fondazione Umberto Veronesi. “Coloriamo la ricerca”, questo il nome dell’iniziativa diffusa in 86 piazze, ha raccolto fondi per il sostegno al progetto “Gold for Kids” dedicato all’oncologia pediatrica.
2017 È l’anno segnato dalla pandemia. Fondazione converte tutti gli eventi in presenza in formato digitale. Sul fronte ricerca all’impegno in oncologia, cardiologia, neuroscienze e nutrigenomica si affianca la ricerca su Sars-Cov-2. Sul fronte della divulgazione, il Magazine online diventa un punto di riferimento nella corretta informazione sulla pandemia.
Nasce “PALM - Research Project”, la Rete italiana finanziata dalla Fondazione Veronesi per la ricerca di nuove terapie e metodiche diagnostiche per la leucemia mieloide acuta in età pediatrica. Fra gli impegni del network di ricercatori, coordinati dall’Irccs Bambino Gesù, la prima sperimentazione clinica in Europa della terapia genica con cellule Car-Natural killer. Il progetto di ricerca, sostenuto con oltre 3 milioni di euro, durerà 5 anni.
RICERCA
2003
2023
B
uon compleanno, Fondazione Veronesi: 20 anni di ricerca d’eccellenza
Dal 2003 finanziamo la ricerca contro il cancro e le malattie croniche.
Grazie a chi è stato al nostro fianco.
Oggi celebriamo il passato guardando al futuro per il progresso della scienza
di Daniele Banfi
“La scienza è lo strumento più potente di cui l’umanità dispone per migliorare la qualità e la prospettiva di vita delle persone”. Questa frase, pronunciata da Umberto Ve-
ronesi, riassume ciò che è l’operato di Fondazione e il perché della sua nascita. Quest’anno, il 2023, celebriamo i 20 anni di attività. Ecco le 10 principali tappe della nostra storia.
Fondazione Umberto Veronesi | 7
News RICERCA
Il sostegno alla ricerca è il cuore delle attività di Fondazione Umberto Veronesi
Senza ricerca non c’è futuro. Dal 2003, con numeri sempre crescenti, finanziamo ricercatori attivi nei campi dell’oncologia, cardiologia e neuroscienze, nutrigenomica e prevenzione delle malattie.
In questi 20 anni abbiamo sostenuto quasi 2.200 ricercatori, 12 protocolli di cura e oltre 140 progetti di ricerca per un investimento totale di oltre 71 milioni di euro.
Il valore della ricerca
Negli ultimi undici anni, tra il 2009 e il 2020, i ricercatori sostenuti da Fondazione Umberto Veronesi hanno prodotto: 1.516 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali peer-reviewed, di cui 1.423 con impact factor disponibile; 1.221 sono articoli originali di cui il 91,1% sono stati a loro volta citati in altri articoli e ricerche, per un impact factor medio di 6,79, un dato ampiamente superiore a quello della media italiana degli Irccs (4,36)
8 | Fondazione Umberto Veronesi
2003 • 4 Ricercatori • 4 Ricercatori 2004 • 13 Ricercatori 2005 • 15 Ricercatori 2006 • 44 Ricercatori 2007 • 42 Ricercatori 2008 • 43 Ricercatori • 5 Progetti di ricerca 2009 • 54 Ricercatori • 7 Progetti di ricerca 2010 • 59 Ricercatori • 13 Progetti di ricerca 2011 • 94 Ricercatori • 26 Progetti di ricerca 2012 • 125 Ricercatori • 14 Progetti di ricerca 2013 • 153 Ricercatori • 18 Progetti di ricerca 2014 • 179 Ricercatori • 17 Progetti di ricerca • 3 Protocolli di cura 2015 • 165 Ricercatori • 4 Progetti di ricerca • 3 Protocolli di cura 2016 • 194 Ricercatori • 4 Progetti di ricerca • 3 Protocolli di cura 2017 • 188 Ricercatori • 7 Progetti di ricerca • 4 Protocolli di cura 2018
In occasione del ventesimo anniversario Fondazione nel 2023 ha deciso di creare 3 grandi piattaforme dedicate a “prevenzione”, “cura” e “diagnosi precoce”. Partendo da questi concetti svilupperà progetti pluriennali in collaborazione con importanti centri di ricerca
Prevenzione
Una buona quota di casi di tumore e malattie cardiovascolari potrebbe essere prevenuta attraverso gli stili di vita. La sana alimentazione, insieme al movimento, rappresenta uno dei fattori principali in grado di ridurre considerevolmente il rischio di sviluppare queste patologie.
C’è però ancora molto da scoprire sul legame tra alimentazione e malattia. Per questa ragione la Fondazione e Irccs Neuromed di Pozzilli (Is) hanno dato vita al Progetto “UMBERTO” (verso Una rinnovata epideMiologia nutrizionale e Biologica pEr la salvaguaRdia della saluTe e la prevenziOne dei tumori).
Il progetto si avvale di una piattaforma informatica, una biobanca e una banca dati per approfondire il rapporto tra alimentazione e tumori, con un focus particolare sulla dieta mediterranea.
Cura
La leucemia mieloide acuta rappresenta il 20% dei casi di leucemia acuta osservati in età pediatrica. Le cure e l’evoluzione della malattia di-
pendono molto dalle caratteristiche molecolari del tumore. Per individuarle esistono diverse metodiche che hanno però limiti oggettivi. Per superarli sono da poco disponibili tecniche di sequenziamento di nuova generazione (next generation sequencing, Ngs). Partendo da questo presupposto è nata “Palm Research Project”, la Rete italiana finanziata da Fondazione Veronesi e coordinata dall’Irccs Bambino Gesù per la ricerca di nuove terapie e metodiche diagnostiche per la leucemia mieloide acuta. Fra gli impegni del network, la prima sperimentazione clinica in Europa della terapia genica con cellule Car-Nk. Il progetto di ricerca, sostenuto con oltre 3 milioni di euro, durerà 5 anni.
Diagnosi precoce
Nella cura dei tumori prima si arriva alla diagnosi e maggiori sono le probabilità di successo. Arrivare a scoprire la malattia ancor prima che dia sintomi è il principale obbiettivo delle diverse tecniche di indagine diagnostica.
Fondazione Umberto Veronesi | 9
News RICERCA • 198 Ricercatori • 8 Progetti di ricerca • 5 Protocolli di cura 2019 • 186 Ricercatori • 9 Progetti di ricerca • 6 Protocolli di cura 2020 • 133 Ricercatori • 18 Progetti di ricerca • 4 Protocolli di cura 2021 • 138 Ricercatori • 20 Progetti di ricerca • 4 Protocolli di cura 2022 • 141 Ricercatori • 15 Progetti di ricerca • 4 Protocolli di cura 2023
*dato aggiornato al 15/1/2023
mberto Veronesi. 8 anni di “Pensieri” per noi
Per otto anni Umberto Veronesi, oncologo e scienziato di fama internazionale, tenne una rubrica sulle pagine del mensile Ok Salute e Benessere. Dal 2008 al 2016 i suoi Pensieri rappresentarono un appuntamento fisso per i lettori, un momento di riflessione sul presente e uno sguardo acuto su tematiche che ancora oggi sono straordinariamente attuali. Lucido e mai preoccupato di esprimere posizioni scomode o impopolari, mai come oggi Umberto Veronesi va letto e va discusso. Quei Pensieri oggi sono stati raccolti in un volume, Scienza e futuro. Riflessioni sul progresso e l’umanità, edito da Tecniche Nuove, per la collana Grandi Medici, di Ok Salute e Benessere (pagine 159, euro 17,90).
Ecco come il figlio Paolo Veronesi, senologo, professore di Chirurgia e presidente di Fondazione Umberto Veronesi, ha presentato l’opera nella prefazione del libro: «Questa raccolta è un documento importante. Ripercorrendone il filo, infatti, si ha l’opportunità di toccare i punti salienti della sua vita: l’impegno per la ricerca, la lunga carriera di medico, il suo contributo ad un modo nuovo di curare i malati di tumore e di parlare di cancro, più empatico, capace di vedere la persona e non solo la patologia; la conquista di terapie più efficaci e meno invasive; l’ostinato lavoro a favore di una legge a tutela dei non fumatori, della lotta al dolore, del rinnovamento del concetto di ospedale e dei diritti dei malati».
Continua Paolo: «Per Umberto Veronesi la scienza era un valore civile fondante. Amava incontrare le grandi personalità del mondo della medicina, della politica, della cultura così come gli studenti e i cittadini per parlare di ciò che accade nel mondo, con grande curiosità e un profondo spirito di confronto. Portava avanti ideali di scienza e pace».
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U
Riunite in un libro, “Scienza e futuro”, le rubriche tenute ogni mese sul mensile
“OK Salute”. Riflessioni preziose tuttora per un progresso che sia illuminato
Che succede ai nostri teenager? Sono davvero così incapaci e inadeguati? Io vedo la situazione capovolta: mi chiederei piuttosto che succede alla scuola e alle nostre famiglie. La bocciatura è segno di un fallimento educativo, nel senso più ampio di questo termine, ed è uno strumento che appartiene alla cultura autoritaria della società della prima metà del ’900. So bene cosa vuol dire, perché sono stato bocciato anch’io i primi anni del ginnasio.
_SETTEMBRE 2008
Il cancro è una malattia che ha un fortissimo peso psicologico e la sua diagnosi è un evento devastante, prima ancora che nel corpo, nella psiche. Questo perché ancora è percepita come legata al destino, o peggio alla maledizione; perché quando giunge in genere il corpo sta bene, o quasi, e il dolore, se c’è, comincia con la cura; perché, salvo alcuni casi, è ancora inspiegabile, e chi è colpito si sente perseguitato: “Perché a me?”. Per questo dico sempre che non basta togliere il tumore dal corpo, bisogna toglierlo anche dalla mente.
_LUGLIO 2011
Negli ultimi decenni la medicina si è progressivamente evoluta, da esclusivamente terapeutica a preventiva: se prima si trattava il paziente quando la malattia mostrava i suoi sintomi, ora si vanno a cercare nella persona sana i segnali precursori, per impedire che la malattia si manifesti. L’obiettivo non è più, quindi, esclusivamente curare il malato di oggi, ma anche evitare il malato di domani.
_MAGGIO 2012
Da scienziato dico che ci vuole un approccio razionale (individuale e collettivo) e, soprattutto, il coraggio di pensare oltre. Certo, nessuno si rallegra se il tenore di vita, in particolare in certe fasce della popolazione, dà segni di flessione e se il clima generale di tranquillità economica si dissolve e il lavoro appare incerto. Ma va anche detto che, se la corsa ai consumi frenasse un poco, non sarebbe del tutto un male.
_GENNAIO 2009
L’innovazione passa attraverso il cambiamento, che è faticoso. Per questo risulta, appunto, scomodo e quindi mal accettato socialmente. La contestazione dello status quo non è mai gradita in sé, neppure nelle civiltà avanzate.
_OTTOBRE 2009
Si profila una società dove si comunica molto ma si dialoga poco, inducendo le condizioni per l’isolamento e la solitudine profonda, che è alla base di ogni disagio mentale.
_OTTOBRE 2011
Alla scienza non “si crede”, la scienza è qui, intorno a noi, siamo noi con la nostra capacità di pensare, capire, migliorare. Non è onnipotente né infallibile, ma non c’è messaggio più forte che possiamo offrire per restituire fiducia.
_FEBBRAIO 2016
Fondazione Umberto Veronesi | 11 News RICERCA
46,3% MAMMOGRAFIA
Screening: un’occasione da non perdere
30% SCREENING COLORETTALE 35% SCREENING CERVICALE
di Daniele Banfi
In qualsiasi campo della medicina, prima si arriva ad una diagnosi certa e maggiori sono le probabilità di cura. Questo è particolarmente vero per i tumori. Per arrivare a diagnosticarli in tempo utile per essere trattati, un efficace strumento è rappresentato dagli screening oncologici, particolari esami offerti gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale volti ad intercettare la malattia nelle fasce di età maggiormente a rischio.
Ad oggi gli screening che si sono dimostrati utili a tale scopo sono la mammografia per il tumore al seno, la ricerca del sangue occulto nelle feci per il tumore del colon-retto e il Pap test e l’Hpv-test per il tumore della cervice uterina. Questi screening, se effettuati secondo le tempistiche indicate, permettono di ridurre la mortalità. Eppure, nonostante la gratuità e l’efficacia, si tratta di strumenti ancora poco utilizzati dalla popolazione indipendentemente dai problemi organizzativi emersi durante la pandemia.
Secondo il volume I numeri del cancro in Italia 2022, frutto della collaborazione tra Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori), Fondazione Aiom, Osservatorio Nazionale Screening (Ons), Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), Passi
12 | Fondazione Umberto Veronesi
IN ITALIA NEL
(valore
La diagnosi precoce in ogni ambito della medicina aumenta le probabilità di cure efficaci. In particolare i test oncologici gratuiti offerti dal Sistema sanitario possono fare la differenza
ADESIONE ALLO SCREENING
2021
medio)
d’Argento e della Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SiapeC-Iap), per la mammografia il valore medio italiano dell’adesione allo screening, che nel 2020 si era attestato al 30%, nel 2021 è ritornato in linea (46,3%) con i valori di copertura (cioè la proporzione di donne che hanno effettuato la mammografia sul totale della popolazione avente diritto) del periodo 2018-2019. Per lo screening colorettale (ricerca del sangue occulto nelle feci) il valore complessivo si attestava intorno al 30%, per ridursi al 17% nel 2020 e risalire al 30% nel 2021.
Lo screening cervicale presentava valori pre-pandemici intorno al 38-39%, un calo al 23% nel 2020 e un livello di copertura del 35% nel 2021. Numeri che indicano chiaramente ancora una
scarsa propensione a sottoporsi a questa tipologia di esami.
«I dati ci consegnano un Paese a due, se non a tre velocità, ma anche con notevoli capacità di rispondere alle emergenze - sottolinea Paola Man-
tellini, direttrice dell’Osservatorio Nazionale Screening -. La maggior parte delle attività di screening non è stata ferma durante la pandemia, ma Covid-19 ha messo in risalto ancora di più le fragilità di questi programmi, già evidenti in epoca pre-pandemica. L’obiettivo non è recuperare i ritardi indotti dall’emergenza sanitaria, ma ottenere livelli di copertura ottimali che, in determinate aree del Paese e per alcuni programmi, non si sono raggiunti nemmeno prima della pandemia. Perché più i livelli di copertura saranno elevati, maggiore sarà la nostra capacità di diagnosticare la malattia in fase precoce. È infatti importante segnalare che, all’interno di ogni singola macro-area, ci sono Regioni con maggiore capacità di ripresa ed altre in evidente difficoltà anche nel corso del 2021».
Fondazione Umberto Veronesi | 13 News IN SALUTE
Più i livelli di copertura saranno elevati, maggiore sarà la nostra capacità di diagnosticare la malattia in fase iniziale
Tumori: l’Ue raccomanda screening nuovi e più estesi
Afronte di nuovi dati sempre più aggiornati, le modalità di accesso agli screening potrebbero presto cambiare. Per migliorare la diagnosi precoce il Consiglio dell’Unione europea ha da poco adottato un nuovo approccio agli screening oncologici estendendoli a più persone. Una strategia finalizzata a ridurre ulteriormente la mortalità e le disuguaglianze sociali.
Ecco le principali novità del documento “Un nuovo approccio allo screening oncologico” da poco approvato.
MAMMOGRAFIA:
si raccomanda di estendere lo screening per il tumore della mammella dalle donne fra i 50 e i 69 anni a quelle dai 45 ai 74 anni, e di considerare misure specifiche per la diagnosi precoce nelle donne con seno denso.
PAP TEST E HPV TEST:
si raccomanda di dare la priorità al test per rilevare il papilloma virus (Hpv test) nelle donne fra i 30 e i 65 anni, e al Pap test fra i 20 e i 30 anni, promuovendo nel contempo la vaccinazione contro l’Hpv per le giovanissime.
SCREENING PER IL TUMORE COLORETTALE:
utilizzare il test immunochimico fecale al posto del test del sangue occulto nelle feci come esame di primo livello per le persone fra i 50 e i 74 anni, che dovrà servire a indirizzare eventualmente le persone alla colonscopia di follow-up.
ALTRI TUMORI:
si raccomanda di estendere i programmi di screening anche ai tumori del polmone (in Italia già ci sono
progetti pilota per le persone a rischio come i forti fumatori) e della prostata, così come ai tumori dello stomaco nelle aree in cui l’incidenza dei tumori gastrici è ancora alta.
Oltre agli aspetti organizzativi, il documento tratta anche dell’importante aspetto di diritto d’accesso. I programmi di screening in Europa, secondo quanto adottato dall’Unione europea, dovranno essere supportati in modo da assicurare che gli screening mammografici, cervicali e colorettali siano offerti almeno al 90 per cento della popolazione target entro il 2025.
Sulle disuguaglianze sociali, invece, si dovrà implementare un monitoraggio sistematico dei programmi di screening che comprenda anche le disuguaglianze, attraverso i registri e i sistemi informatici europei esistenti.
14 | Fondazione Umberto Veronesi
Indagine in 200 classi.
fatto c’è chi dice “lo farò” e chi tentenna per paura.
L’opinione in proposito si fa in famiglia, dicono gli studenti
di Donatella Barus
Hanno fiducia nei vaccini e in gran parte si sono vaccinati contro il Covid-19, pensano che l’esitazione vaccinale sia legata alla paura e a un’informazione inadeguata. Sono grandi utilizzatori di internet e social network, ma l’opinione sui vaccini si forma soprattutto in famiglia; seguono gli influencer, ma su salute e prevenzione ascoltano medici e scienziati.
Questo è il quadro emerso dall’indagine pilota “Alfabetizzazione sanitaria ed esitazione vaccinale: qual è il ruolo della scuola?”, condotta da Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con il Centro Interdipartimentale per l’Etica e l’Integrità nella Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche. I questionari sono stati proposti lo scorso aprile nell’ambito del percorso educativo “Io vivo sano Prevenzione e Vaccini” a 200 classi delle scuole secondarie di I e II grado in otto regioni, coinvolgendo 1.200 studenti e 300 docenti.
Se finora il fenomeno della diffidenza verso i vaccini è stato studiato e ana-
a pandemia, i vaccini, i ragazzi e la scuola: uno sguardo alla salute del futuro
lizzato sotto molti aspetti, poco si sa ancora sul mondo dei giovani e della scuola. Questa indagine, pur non avendo valenza statistica, ha coinvolto un campione interessante. Ecco che cosa ne è emerso.
Tra gli studenti che hanno risposto al questionario, l’85% è vaccinato contro il Covid-19. Chi non si è vaccinato perché non l’ha fatto? In parte pensa che prima o poi si vaccinerà (25%),
L’opinione sul tema si forma piuttosto in famiglia (molto/moltissimo per il 68,6%). Fra le persone vicine contano gli insegnanti, il medico, “poco o per niente” gli amici. Fra i personaggi pubblici si ascoltano medici e scienziati (43%) e il 22% risponde “non mi faccio convincere da personaggi famosi”.
E i social network? Il 95 per cento dei ragazzi dichiara di usarli spesso o molto spesso, ma soltanto 1 su 3 li reputa molto importanti per informarsi su questi temi.
ne sa poco o ha timori (28%), ha una posizione contro i vaccini, personale o dei genitori, ha problemi di salute (9%).
Il 60% degli studenti interpellati non ritiene che la scuola sia un luogo determinante per informarsi sui vaccini.
«L’alfabetizzazione sanitaria e scientifica dei più giovani è indispensabile per la loro futura capacità di compiere scelte consapevoli. La scuola può e deve svolgere un ruolo di primo piano nel promuovere una corretta informazione sui vaccini, contrastando disuguaglianze e disinformazione. Questa indagine pilota ci parla di un paese straordinario, di ragazzi partecipi e capaci. È importante per definire i nostri progetti futuri», ha dichiarato Monica Ramaioli, direttore generale di Fondazione Umberto Veronesi.
LFondazione Umberto Veronesi | 15 News IN SALUTE
L’85 per cento si è immunizzato, tra quanti non l’hanno
«L’alfabetizzazione sanitaria e scientifica dei più giovani è indispensabile per il loro futuro»
Bollire, stufare, friggere o infornare? La scelta non è solo una questione di gusto, ma anche di qualità e di salute. Non tutte le cotture, infatti, sono uguali. Vediamo quali sono i pro e i contro dei principali metodi che possiamo utilizzare.
con Elena Dogliotti
C
uocere: una questione di metodo
BOLLIRE
Pro: non vengono prodotte sostanze potenzialmente cancerogene; non si utilizzano grassi in cottura
Contro: si perdono vitamine e sali minerali in proporzione alla quantità di acqua e alla durata della bollitura. L’ideale è bollire per tempi brevi le verdure oppure consumare anche l’acqua di cottura (per minestre e zuppe); per i cereali usare poca acqua, andando a consunzione.
CUOCERE AL VAPORE
Pro: la cottura è delicata e vengono mantenuti intatti i nutrienti; non servono grassi aggiuntivi; non si forma-
no sostanze potenzialmente dannose; i tempi di cottura sono brevi.
Contro: alcuni alimenti più coriacei restano duri (come la carne rossa).
STUFARE
Pro: gli alimenti stufati sono particolarmente digeribili, perché cotti a lungo senza temperature troppo elevate; si può usare poco condimento, utilizzando acqua, poco olio ed erbe aromatiche.
Contro: la lunga cottura porta a perdere i nutrienti sensibili al calore. Anche se non è necessario, si tende tuttavia ad usare condimenti e ingredienti ricchi di grassi saturi.
FRIGGERE
Pro: le fritture sono gustose e invitanti, se fatte correttamente i nutrienti vengono mantenuti all’interno della parte croccante esterna.
Contro: l’olio ad elevate temperature si può ossidare, formando sostanze tossiche come l’acroleina. Se la frittura non è fatta correttamente gli alimenti assorbono olio aumentando il loro apporto calorico.
Consigli: scegliere un olio che resiste alle alte temperature (arachidi, oliva, girasole alto oleico); immergere il cibo nell’olio già caldo, perché si formi la crosticina superficiale; non riutilizzare l’olio, ma raccoglierlo e
16 | Fondazione Umberto Veronesi
SALUTE IN TAVOLA
Ci sono tanti modi di preparare i cibi col calore. Vantaggi e svantaggi: tutte le informazioni utili per una cucina che fa bene (e non spreca)
Prova questa ricettina!
Cardi alla perugina
INGREDIENTI
800 g di cardi il succo di 1 limone
150 g di farina di tipo 2
150 g di farina di riso
1/2 cipolla
200 g di seitan
3 pomodori brodo vegetale (o acqua) olio evo, sale, pepe
Elena Dogliotti Biologa nutrizionista, supervisore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi
Mondate i cardi, eliminando le parti più fibrose, quindi riduceteli a listarelle di 4-5 centimetri e tuffateli in una ciotola d’acqua con succo di limone per evitare che anneriscano. Mettete sul fuoco una pentola piena d’acqua leggermente salata e cuocetevi i cardi per 40 minuti, scolandoli al dente. Nel frattempo, mescolate le farine e passatevi i cardi una volta raffreddati. Dopo averli impanati, disponeteli su una teglia foderata di carta forno e infornateli a 200 gradi per 20 minuti, o finché non saranno dorati. Tritate finemente la cipolla insieme al seitan e fateli rosolare in una padella antiaderente ben calda, con 1 cucchiaio d’olio e 2 di acqua. Tagliate i pomodori a cubetti e aggiungeteli in padella. Regolate di sale e di pepe e proseguite la cottura per circa 15 minuti, unendo all’occorrenza un mestolo di brodo. Ungete ora leggermente una pirofila e create un primo strato con i cardi. Condite con il sugo, quindi ricoprite con altri cardi. Continuate così fino a terminare gli ingredienti. Un giro d’olio e potete far gratinare in forno a 200 gradi, sotto il grill, per qualche minuto.
smaltirlo in discarica; servirsi di un termometro per controllare che la temperatura rimanga costante.
CUOCERE IN FORNO TRADIZIONALE
Pro: si possono limitare i grassi e, se le temperature non sono troppo elevate, i grassi buoni e alcune vitamine non si deteriorano. Sapore e aspetto invitanti.
Contro: i tempi non sono veloci e bisogna evitare di bruciare i cibi.
CUOCERE AL MICROONDE
Pro: le cotture sono brevi e i nutrienti si disperdono meno; le radiazioni emesse dal microonde sono a bassa energia e non sono paragonabili
alle radiazioni ad alta energia (raggi gamma, raggi X, Uva) potenzialmente cancerogene.
Contro: il metodo non si adatta a tutti i cibi e le dimensioni.
GRIGLIARE
Pro: è possibile limitare molto i condimenti, il grasso delle carni cola in parte e non viene consumato.
Contro: i cibi a contatto con le superfici della griglia ad alte temperature formano ammine eterocicliche (Hca) e idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), che possono aumentare il rischio di cancro in particolare di stomaco e colon.
Consigli: non abusare di questo metodo; associare sempre abbondanti verdure per limitare l’assorbimento di sostanze nocive nel tratto digerente.
ANTIADERENTI - I cibi non “attaccano” grazie al rivestimento interno con particolari materiali, come il Teflon. Diversi studi ne hanno valutato la sicurezza concludendo che non sono dannosi neppure se ingeriti (però se il rivestimento è usurato il cibo rischia di bruciarsi e allora sì che diventa dannoso).
WOK - È una particolare padella tipica della cultura asiatica, permette di stufare, cuocere al vapore e friggere tutto ciò che non ha bisogno di tempi lunghi. Procura una distribuzione ottimale del calore dal fondo, i tempi di cottura sono più brevi rispetto alle padelle piatte, basta pochissimo condimento.
FRIGGITRICE AD ARIA - Anziché l’olio bollente utilizza potenti correnti circolari d’aria ad alta temperatura. Si usa un solo cucchiaio di olio, riducendo calorie, grassi e sprechi. Il gusto non è proprio uguale, ma è un metodo interessante.
Fondazione Umberto Veronesi | 17 News
SALUTE IN TAVOLA
Tratta da “La mia cucina italiana” di Marco Bianchi, ed. Mondadori
Pentole&Co.
Portiamo i laboratori dentro le scuole
Raccontiamo in classe la medicina di precisione, la scelta di essere scienziato, l’etica della ricerca, coinvolgendo 2.500 studentesse e studenti in tutta la penisola
di Caterina Fazion
Ogni NO al fumo è una bella storia
“La ricerca si racconta” è un progetto educativo rivolto alle scuole secondarie di secondo grado con l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo della ricerca scientifica. Il percorso presenterà un aspetto di frontiera della ricerca biomedica attraverso il gioco di carte “La medicina di precisione che vorrei” con il quale i ragazzi e le ragazze rifletteranno sull’equilibrio tra la personalizzazione della medicina, ovvero la possibilità di rendere mirate le cure per ogni paziente, e il diritto alla salute, cioè il garantirne l’accessibilità a tutti.
Ci sarà poi l’incontro con i ricercatori e le ricercatrici sostenuti da Fondazione che entreranno in classe e racconteranno il loro percorso di formazione professionale e il progetto di ricerca che stanno portando avanti.
Infine, nell’ultimo appuntamento sempre del primo trimestre 2023, si affronteranno le questioni etiche connesse con il progresso scientifico, tramite un gioco di ruolo nel quale le classi si divideranno in due gruppi che dovranno sostenere e difendere una posizione a favore e una contro un argomento di carattere etico. Saranno coinvolti 2.500 studenti e studentesse, circa 125 classi e un centinaio di docenti in tutta Italia. Il progetto “La ricerca si racconta” è realizzato in collaborazione con Fondazione Cassa Depositi e Prestiti.
Torna il percorso “Fumo e altre Stories” per le scuole secondarie di primo grado, con tante novità per continuare a fare chiarezza e formazione sulle insidie nascoste del fumo e dei nuovi dispositivi per fumare. Con le video stories in stile sociale e i percorsi interattivi presenti sul sito fumoealtrestories.fondazioneveronesi.it parleremo ancora dei meccanismi della dipendenza e dei danni alla salute, delle strategie di promozione occulta del tabacco e dei motivi per cui si comincia a fumare. È un percorso trasversale, che può collegarsi alle attività di Educazione alla Salute ed Educazione civica. Con le loro classi i docenti potranno creare un claim, uno slogan contro il fumo per un pacchetto virtuale di sigarette o registrare una o più video stories per raccontare con ironia un episodio legato al mondo del tabacco. Caricando i contenuti sul sito, potranno partecipare a un contest e vincere dei buoni in materiale scolastico.
Per informazioni scrivere a scuola@fondazioneveronesi.it
18 | Fondazione Umberto Veronesi
SCUOLA
La mitica Laura e i suoi Mille
Per la camminata di 5 km ha coinvolto tanti volontari quanti Garibaldi. Ha prenotato 150 panettoni e sbancato Il Pomodoro. La senese Ceccarelli si schermisce: «Io ci ho messo soltanto la passione…»
I REFERENTI PER LE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO
REFERENTI PROVINCIALI
Bolzano (BZ) - Vera Merzario
Firenze (FI) - Roberto Valerio
Mantova e Ferrara (MN-FE) - Alessia Boaretto
Monza Brianza (MB) - Maria Donata
De Bonis
Padova (PD) - Elisa Drago
Siena (SI) Laura Ceccarelli
Trento (TN) - Ketty Tomio
REFERENTI COMUNALI
Alessandria (AL) - Liliana Colosimo
Aritzo (NU) - Anna Rita Etzi
Bari (BA) - Paola Ferilli
Biassono (MB) - Antonietta Venturini
Cagliari (CA) - Priama Medda
Campobasso (CB) - Elena Tirabassi
Caserta (CE) - Daniela Dello Buono
Catania (CT) - Stefania Vasile
Como (CO) - Paola Mello
Crescentino (VC) - Silvia Andrietti
Fermo (FM) - Vlatka Mrkic Borghini
Ferrara (FE) - Angelo De Maria
Legnano (MI) - Angela Restelli
Macerata (MC) - Mirella Morganti
Martinengo (BG) - Stella Canistro
Merate (LC) - Antonella Biella
Milano (MI) - Paola Scagliotti
Mira (VE) - Elisabetta Tamburini
Nella stanza dei volontari, qui in Fondazione, la chiamano “la mitica”.
Quando glielo dico, al telefono, fa un “ohh!”di incredulità e di ritrosia.
«No, non è giusto, io ci ho soltanto messo l’idea e la passione», dice Laura Ceccarelli. È vero: c’è il fatto, però, che quel “soltanto” ha fruttato per la ricerca scientifica una raccolta di soldi di ben 23.000 euro in un anno solare. Una così come non definirla mitica? Andiamo all’ottobre scorso, alla Pittarosso Pink Parade che si poteva fare in forma “diffusa”. Laura era seguita da un esercito di persone che si snodavano sui dolci colli senesi. Mille erano. Come quelli di Garibaldi. Ma lei dice che aveva soltanto inviato un appello via WhatsApp per una camminata di 5 chilometri... Grande successo anche con il banchetto per “Il Pomodoro per la ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente”. E vogliamo parlare dei panettoni di Natale? Ne aveva ordinati 150 da regalare o far acquistare, ma non le sono bastati.
Dietro tutto questo c’è la storia di un tumore. «Al collo dell’utero nel 2020, ho fatto operazione, chemio, radio, e nell’occasione sono venuta a sapere della Fondazione», racconta Laura. Che si descrive: 54 anni, impiegata, un marito, due figlie di 15 e 20 anni.
A chi ci legge, manda un invito: a diventare “responsabile di banchetto” per la prossima edizione de Il Pomodoro in piazza il 15-16 aprile 2023. «Perché nella vita si hanno problemi, io ho in famiglia preoccupazioni di salute, e questa del banchetto può essere la rampa di lancio per entrare in una serie di eventi che smuovono la passione e ci tengono con la testa impegnati altrove. Ricevi tanto. Io ci sarò».
Orvieto (TR) - Sabrina Grisci
Pagani (SA) - Anna Fiore
Parma (PR) - Cecilia Gallosi
Perugia (PG) - Mohan Testi
Pimonte (NA) - Ernesto Apuzzo
Pioltello (MI) - Concetta Risi
Pontelandolfo (BN) - Miriana De Angelis
Portici (NA) - Concetta Di Natale
Putignano (BA) - Carla Maria Leone
Ravenna (RA) - Anna Maria Poggiali
Roma (RM) - Lavinia Massoli Novelli
Rosolini (SR) - Luigi Trombatore
Salerno (SA) - Olma Apicella
Segrate (MI) - Lorena Grassi
Selargius (CA) - Patrizia Sarritzu
Sennori (SS) - Gianfranca Fadda
Siurgus Donigala (SU) - Federica Deidda
Torino (TO) - Julica Napolitano
Torre Melissa (KR) - Michela Lionetti
Tortona (AL) - Chiara Mutti
Trofarello (TO) - Daniela Bertone
Villa Literno (CE) - Elena Iovine
Vimercate (MB) - Marzia Morini
Zogno (BG) - Laura Piccoli
Fondazione Umberto Veronesi | 19
NOI E VOI News
di Serena Zoli
EVENTI
e iniziative organizzate dalle Delegazioni sul territorio a sostegno della ricerca scientifica
Cene, tornei sportivi, concerti, conferenze e camminate: tutte le idee per raccogliere fondi
Mesi intensi per arrivare a Natale e oltre (ha “chiuso” la grande tombolata di Avellino il 28 dicembre 2022), iniziative su iniziative lanciate e attuate dalle attivissime Delegazioni della Fondazione Umberto Veronesi per divulgare l’importanza della prevenzione e per raccogliere fondi a favore della ricerca più avanzata. Quella appunto sostenuta da Fondazione.
Torino e Lecce, ai due estremi della Penisola, hanno scelto lo stesso programma: un incontro pubblico sulla longevità. Dunque, essenzialmente sulla prevenzione. In ambedue le manifestazioni hanno parlato Elena Dogliotti, biologa nutrizionista, autrice di Una dieta per ogni età (Sperling & Kupfer) e le biologhe molecolari Agnese Collino (a Lecce il 19 ottobre) e Chiara Segré (a Torino il 21 novembre).
Le ultime due relatrici hanno scritto I segreti dei centenari (Sperling & Kupfer).
A seguire, in ordine di date, elenchiamo, in breve per dare visibilità a tutte, le numerose iniziative messe in atto con passione dalle rappresentanti della Fondazione su tutto il territorio nazionale nel 2022.
Le Delegazioni si occupano di diffondere la mission di Fondazione Veronesi a livello locale, organizzando e promuovendo iniziative di raccolta fondi e campagne di sensibilizzazione sui temi della salute.
Inquadra il QR code e scopri dove sono attive
20 | Fondazione Umberto Veronesi
DELEGAZIONI L
22-23 OTTOBRE FIRENZE
La Delegazione ha organizzato un Torneo di paddle con formula rodeo. I fondi raccolti sosterranno un ricercatore toscano.
6 NOVEMBRE TERAMO
La manifestazione “In cammino per la ricerca”, passeggiata dal centro storico al fiume Tordino, ha coinvolto centinaia di persone. I fondi raccolti a favore di un ricercatore abruzzese.
9 NOVEMBRE NOVARA
Cena di raccolta fondi presso il Castello di Novara per sostenere la ricerca sui tumori femminili.
14 NOVEMBRE COMO
Cena presso il Teatro Sociale (foto sopra) per raccogliere fondi per finanziare la ricerca di cure innovative contro la leucemia mieloide acuta nei pazienti pediatrici.
18 NOVEMBRE BERGAMO
Cena di raccolta fondi nel bellissimo spazio di “Daste Bergamo”, dedicata alla ricerca sui tumori femminili.
24 NOVEMBRE TORINO
Torneo di burraco presso il Circolo della Stampa Sporting a sostegno dell’oncologia pediatrica.
26 NOVEMBRE LECCE
Cena di raccolta fondi per la ricerca presso le meravigliose sale di Torre del Parco (foto a pag.20).
29 NOVEMBRE BOLOGNA
Presso il Palazzo Gnudi, una Cena Umbra-a-4 mani (due gli chef ai fornelli) è stata organizzata a favore della ricerca sui tumori femminili.
15 DICEMBRE PESARO-URBINO
La Delegazione ha scelto Fano e il suo ristorante “Levante” per una cena dedicata alla ricerca sui tumori infantili.
16 DICEMBRE TRAPANI
In un concerto presso la Sala Sodano di Palazzo D’Alì si sono esibiti gli artisti del “Claudio Giambruno Jazz Trio”. I fondi raccolti contribuiranno al finanziamento di un ricercatore locale impegnato nello studio contro il cancro.
18 DICEMBRE PESCARA
Brunch di Natale presso l’Hotel Villa Maria di Francavilla al Mare. Anche in questo caso, i fondi ricavati saranno devoluti al finanziamento di un ricercatore locale impegnato nella ricerca oncologica.
28 DICEMBRE AVELLINO
Gran finale d’anno con una grande tombolata presso il Circolo del Nuoto. Ancora, il ricavato dell’evento andrà a favore di un ricercatore del territorio che studia nuove cure per le patologie oncologiche.
Fondazione Umberto Veronesi | 21 NOI E VOI News
«Le nostre bomboniere solidali sono piaciute e fanno del bene»
Con le bomboniere solidali di Fondazione Umberto Veronesi è possibile celebrare momenti memorabili come lauree, matrimoni e battesimi, trasformandoli in un’occasione per sostenere la ricerca. È proprio questa la scelta fatta da Silvia e Gabriele, che per il loro matrimonio hanno deciso di lasciare in ricordo ai propri ospiti le bomboniere di Fondazione Veronesi.
«Il motivo principale che ci ha spinto a sceglierle – racconta Silvia – è legato a uno splendido ricordo del profes-
sor Umberto Veronesi che, ormai più di dieci anni fa, ha curato mio padre, affetto da una patologia oncologica. Siamo stati felicissimi di devolvere il ricavato delle bomboniere a Fondazione Veronesi, certi del fatto che sarebbe stato utilizzato per qualcosa di buono e serio come la ricerca scientifica oncologica, e non solo.
«Personalmente – ha aggiunto Silvia - mi piacerebbe sapere che i nostri soldi potranno servire per la ricerca nel campo dei tumori pediatrici: pensare che ai bambini possa accadere
I neo sposi
Silvia e Gabriele raccontano
Il panettone dalla parte dei bambini
Scopri le bomboniere e tutti i nostri prodotti solidali su fondazioneveronesi.shop
Fondazione Veronesi, a sostegno della ricerca
una malattia così pesante e ingiusta mi tocca il cuore. Oltretutto le bomboniere sono piaciute moltissimo agli invitati e secondo noi è stata la scelta migliore: permette di fare del bene e, allo stesso tempo, di poter conservare un oggetto esteticamente molto carino in ricordo di un giorno speciale».
Anche quest’anno, grazie alla generosità di chi sostiene con affetto Fon dazione Veronesi, il nostro Panettone si è confermato il prodotto solidale natalizio per eccellenza. Sono stati infatti raccolti oltre 200.000 €, grazie alla vendita di ben 10.000 panettoni. Realizzato in edizione limitata, il Panettone di Fondazione Veronesi è speciale perché finanzia la ricerca scientifica sui tumori pediatrici. Attraverso questa preziosa iniziativa sarà, infatti, possibile supportare il lavoro dei migliori ricercatori impegnati a trovare cure e terapie innovative per bambini e adolescenti malati di tumore.
A parte questo valore benefico, si tratta di un prodotto dolciario da forno di otti ma qualità: panettone tradizionale da 1kg a lievitazione naturale, preparato con materie prime selezionate. Ogni pezzo è confezionato singolarmente all’interno di una speciale scatola in acciaio eco-compatibile ed eco-sostenibile, realizzata con il sostegno economico di Ricrea (Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio) che avverte: l’acciaio si può sempre riciclare.
22 | Fondazione Umberto Veronesi SOSTEGNO ALLA RICERCA
cosa li ha spinti a scegliere per il loro matrimonio le bomboniere di
Faccio una polizza vita a favore della ricerca
Per sostenere la ricerca scientifica, garantendo alle generazioni che verranno cure più rapide ed efficaci, è possibile fare una donazione post mortem a favore di un ente del terzo settore, come Fondazione Veronesi. Il testamento, però, non è l’unica soluzione: è possibile sottoscrivere una polizza assicurativa sulla vita.
Cos’è la polizza vita?
La polizza vita è un contratto di assicurazione sulla vita, la cui tipologia più diffusa corrisponde a un contratto in cui il beneficiario è un soggetto differente rispetto al titolare della polizza. Ha la funzione di tutelare il beneficiario, nel caso in cui si verifichi la morte dell’assicurato.
Chi può essere indicato come beneficiario della polizza vita?
Il soggetto che stipula il contratto è libero di scegliere chi beneficerà della rendita della polizza, indipenden-
interferenza con l’asse ereditario
temente dall’asse ereditario e dalla sfera famigliare. È possibile dunque indicare un amico, un convivente, una società o un ente non profit, come Fondazione Umberto Veronesi.
Cosa faremo con il tuo aiuto?
Grazie ai lasciti testamentari e alla stipulazione di polizze vita in favore di Fondazione Umberto Veronesi, sarà possibile ampliare il nostro impegno nell’ambito della ricerca scientifica in campo oncologico garantendo, tramite il lavoro dei ricercatori, un futuro migliore a tutte le persone che stanno combattendo contro un tumore.
«Negli ultimi anni questa pratica sta decisamente aumentando tra le persone che ci seguono – spiega Ferdinando Ricci, responsabile Marketing e referente Lasciti di Fondazione Umberto Veronesi - sono tanti i donatori che stipulano un contratto di assicurazione sulla vita nominando come beneficiaria Fondazione Umberto Veronesi. Si tratta di un modo diverso e molto più semplice di fare una donazione post mortem perché il denaro lasciato è svincolato dall’applicazione delle norme sulla successione.
Le polizze vita, infatti, non rientrano nel patrimonio ereditario e, anche quando ci sono eredi legittimari, si può liberamente scegliere di indicare quale beneficiario della polizza una persona diversa dai familiari, sia essa persona fisica o giuridica, e dunque anche un ente del terzo settore».
Per maggiori informazioni visita il sito lasciti.fondazioneveronesi.it e richiedi gratuitamente la nostra guida dove potrai trovare un approfondimento sulle Polizze Vita.
Fondazione Umberto Veronesi | 23 NOI E VOI News
Per sostenere la ricerca in campo oncologico si può sottoscrivere un’assicurazione che abbia come beneficiaria Fondazione Umberto Veronesi. Nessuna
di Caterina Fazion
«Donate i miei organi. Salverò delle vite»
Semplicissimo esprimere il proprio consenso a lasciare parti di sé ad altri quando moriremo. L’Italia è uno dei paesi in cui si fanno più trapianti. Eppure le liste d’attesa si allungano. Non ci costa nulla lasciare scritto: sì
Pochi sanno che l’Italia è tra i paesi al mondo dove si effettuano più trapianti di organi e tessuti. Purtroppo, nonostante i dati incoraggianti, siamo però ancora molto lontani dal poter esaurire le lunghe liste d’attesa. Nel 2021, secondo i dati del Centro nazionale trapianti, in Italia ci sono stati poco più di 1.700 donatori e donatrici di organi. Nello stesso anno le persone che sono entrate in lista d’attesa sono state però quasi 4000.
Tra tutti i tipi di donazione, la donazione di organi e tessuti post mortem è probabilmente quella con il rapporto costi-benefici migliore. Il rischio che una persona sia dichiarata deceduta
erroneamente o che non sia curata al meglio è di fatto inesistente visti i controlli e i diversi livelli di garanzia. Di contro, il bene che si può fare agli altri è immenso. Ogni donazione può salvare o migliorare la vita a molte altre persone.
Grazie alla ricerca scientifica e alle eccellenze del nostro Sistema sanitario nazionale, oggi in Italia è possibile trapiantare reni, fegato, cuore, polmoni, intestino e pancreas.
Oltre agli organi è possibile donare anche i tessuti: pelle, ossa, tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache e vasi sanguigni. I trapianti di pelle (o innesti di cute), per esempio, sono
24 | Fondazione Umberto Veronesi
con Marco Annoni
SCIENZA ED ETICA
Marco Annoni Coordinatore del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi
trattamenti estremamente efficaci per la terapia chirurgica ricostruttiva dei tumori cutanei (come i melanomi e i carcinomi spinocellulari) e per chi ha subito ustioni gravi. Solo nel 2021 sono stati effettuati oltre 1850 trapianti di tessuti, la maggioranza dei quali ha riguardato le cornee, il che ha consentito a migliaia di persone di tornare a vedere.
A livello pratico, esistono diversi metodi semplicissimi per diventare donatori e donatrici di organi e tessuti.
Si può, ad esempio, registrarsi online, oppure dichiararsi favorevoli quando si rinnova la carta d’identità semplicemente barrando una casella. È possibile revocare la propria decisione in ogni momento.
Spesso la contrarietà o l’opposizione alla donazione è dovuta a idee sbagliate e pregiudizi, a paure senza fondamento, o al rispetto di una presunta norma sociale.
Esistono però alcuni esempi che mostrano come si possa cambiare rapidamente.
Lo dimostra il caso di Geraci Siculo, un piccolo comune siciliano. Nel 2020 il tasso di contrari alla donazione era del 58 per cento. Poi, nel 2021, Marta Minutella, dodici anni, morì a causa di una leucemia fulminante. Nonostante l’impossibilità materiale di donare i suoi organi a causa della malattia che l’aveva colpita, i genitori decisero comunque di firmare simbolicamente il modulo di consenso. L’anno successivo, tra i deceduti è risultato che il tasso di donazioni in paese era salito fin quasi al 92%. Secondo il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti nel 2022, Geraci Siculo risulta oggi il paese più generoso d’Italia per la donazione di organi e tessuti.
L’altruismo intelligente premia chi dona
In un mondo dilaniato da diseguaglianze feroci, fare del bene somiglia a «un sasso nello stagno dell’indifferenza», come si legge nella prefazione di Telmo Pievani al volume. La felicità è un dono, ed è davvero così, perché fare del bene fa bene innanzitutto a se stessi. Chi dona il proprio tempo, il proprio denaro oppure una parte di sé come gli organi o il sangue pone le basi per condurre un’esistenza più ricca di significato e anche, a sorpresa, più sana e più longeva.
A suggerirlo sono le neuroscienze cognitive e la biologia evoluzionistica: gli studi recenti mostrano come le azioni generose e solidali abbiano effetti concreti per la persona che le compie a livello fisico e psicologico. Il volume racconta con un linguaggio chiaro e affascinante quanto l’altruismo rappresenti una chiave fondamentale per costruire una vita densa di umanità. Ma anche la donazione richiede consapevolezza. Scrive sempre Pievani: «Troviamo in questo libro la migliore difesa dell’altruismo intelligente, cioè non meramente emotivo e istintuale, non autolesionista, non sprecone». Attraverso dati e aneddoti, il libro ci guida tra le immense possibilità del dono, pensando alle persone meno fortunate oppure al benessere del pianeta e degli animali o, ancora, al progresso della ricerca scientifica. Basta un gesto anche piccolo per diventare persone migliori e più felici.
Il libro è già disponibile nelle librerie e in tutti i principali portali online e con il suo acquisto sarà possibile sostenere le attività di Fondazione Umberto Veronesi, cui saranno devoluti parte dei proventi.
La felicità è un dono. Perché l’altruismo intelligente è la scelta migliore che puoi fare
di Marco Annoni, editore Sonzogno, pagine 144, € 16
Fondazione Umberto Veronesi | 25 News SCIENZA ED ETICA
LA LETTURA a cura di REDAZIONE
In un libro le ultime teorie sul vantaggio “egoistico” di favorire gli altri. E l’evoluzionismo conferma l’utilità di questo paradosso
Kiko, un San Valentino per
due ricercatori
Per il terzo anno consecutivo
Kiko Milano sostiene la Fondazione Veronesi e lo fa con una speciale offerta in nome dell’amore con prodotti legati a San Valentino: dal 14 febbraio sarà disponibile “Powerful Love Collection”. Kiko Milano declina l’amore anche
Cirfood, menù a sostegno della salute al maschile (SAM)
La Cirfood, Cooperativa italiana di Ristorazione, è una delle maggiori imprese italiane nel campo della ristorazione organizzata, commerciale e collettiva, e dei servizi alle imprese come pure a scuole e ospedali. Dicono di sé: «Mettiamo al centro le persone con una politica di sviluppo che ha a cuore la sostenibilità sociale». Oltre alla ristorazione commerciale, la Cirfood offre alle imprese servizi di welfare su misura, per il benessere dei dipendenti.
Da tempo l’impresa contribuisce alla ricerca promossa dalla Fondazione Veronesi e, dopo una sospensione dovuta al Covid, ha ripreso in pieno la sua collaborazione, sostenendo il progetto per l’oncologia pediatrica Gold for Kids.
Nei mesi di ottobre e novembre 2022 dal canto suo la Fondazione ha organizzato due incontri di “Vivere in salute” per i dipendenti della Cir e uno sulla “Salute al Maschile” (Sam).
Oltre a queste attività, la supervisione scientifica di Fondazione Veronesi ha messo a punto dei menù, dedicati e ispirati al mese della prevenzione maschile (novembre), che sono stati proposti nei ristoranti e nelle mense della Cooperativa.
in un altro senso: per ogni prodotto “Powerful Love” venduto nei negozi Kiko e online, 0,50 centesimi saranno devoluti per finanziare due ricercatori impegnati sul fronte del tumore al collo dell’utero e gli altri tumori causati dall’Hpv.
Simone Dominici, amministratore delegato di Kiko Milano, spiega: «La collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi rientra nell’ambito di Kiko Kontributes, l’area di interven-
to del piano di Responsabilità Sociale d’Impresa di Kiko dedicato al benessere e alla salute delle persone. Rinnovare il sostegno a Fondazione Umberto Veronesi comprende anche una campagna di divulgazione scientifica presso le nostre clienti: attraverso i nostri negozi possiamo diffondere il materiale fornito dalla Fondazione per promuovere la prevenzione tra le donne in un ambito non molto noto come quello dei tumori».
26 | Fondazione Umberto Veronesi
PayPal, contro il neuroblastoma un euro dopo l’altro
Per arrivare a grandi obiettivi, a volte, basta davvero poco. Lo sa bene PayPal che già da un anno sostiene Fondazione Umberto Veronesi attraverso l’opzione Give at Checkout che offre ai consumatori la possibilità di sostenere la ricerca donando 1 euro negli acquisti online. Nel proprio account PayPal, o direttamente dall’app PayPal, va indicato come ente di beneficienza preferito “Fondazione Umberto Veronesi”.
Sembra niente un euro? Dallo scorso ottobre sono stati raccolti più di 200 mila euro per la ricerca scientifica sui tumori femminili.
Nei mesi di settembre e di dicembre è stato possibile dare un contributo a un altro importante progetto di Fondazione Veronesi: “Gold for Kids”, che sostiene l’oncologia pediatrica. Un’iniziativa di grande impatto, che ha permesso di sostenere il lavoro annuale di Silvia Lampis presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, sul progetto “Valutare in ruolo della proteina Basigin nello sviluppo e nella progressione del Neuroblastoma per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici”.
«Agevolare il lavoro degli enti benefici e di chi vuole donare tramite
Becos, per la bellezza e salute delle donne
Becos è un marchio del Gruppo Alfaparf Milano, multinazionale italiana nel mercato della cosmesi professionale. Nato nel 1984, Becos è diventato un brand di riferimento nel settore grazie ai suoi prodotti cosmetici di alta qualità e trattamenti estetici per la cura del viso e del corpo. L’azienda ha sviluppato una rete di Becos Club, estetiste professioniste che offrono trattamenti efficaci e percorsi personalizzati. Becos ama la bellezza delle donne: una promessa continua che vede il brand, per il terzo anno di fila, a sostegno del progetto “Pink is Good” di Fondazione Umberto Veronesi.
Attraverso la vendita di “Tone & Lift”, un coffret composto da due prodotti dall’azione tonificante e rassodante, Becos sosterrà nel 2023 l’attività semestrale di un ricercatore impegnato nel campo della ricerca sui tumori femminili.
La campagna sarà attiva nei centri estetici aderenti fino al 30 giugno 2023.
gli strumenti di pagamento online –spiega Maria Teresa Minotti, director di PayPal Italy –, è una parte importante della nostra mission. Fondazione Veronesi è stata tra i primi partner in Italia per la nuova funzionalità di ‘Give at Checkout’. Una scelta che ci rende orgogliosi e che ci consente di supportare ogni giorno la vostra causa di ricerca scientifica».
Fondazione Umberto Veronesi | 27
News AZIENDE
Tanti modi per aiutare in concreto la ricerca scientifica. Ecco cosa puoi fare:
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• BONIFICO BANCARIO
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1. Effettua la tua donazione con uno dei sistemi di pagamento consentiti: versamento postale, bonifico bancario, carta di credito, assegno bancario o circolare
2. Inserisci l’importo nello spazio apposito sulla tua dichiarazione dei redditi allegando la quietanza di versamento, oppure consegna quest’ultima al commercialista o al CAF
Per le persone fisiche
La donazione è deducibile nel limite del 10% del reddito dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui. Art. 14 D.L. 35/2005 convertito in Legge n. 80/2005 (DPCM08\05\07 Ente n.61).
Per le persone giuridiche
La donazione è INTERAMENTE DEDUCIBILE ai sensi e per gli effetti delle vigenti norme fiscali di cui all’art.1, comma 353 della legge 23 dicembre 2005, numero 266 (DPCM 08\05\07 Ente n. 77.
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