News - giugno 2023

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Il giornale di chi crede nella ricerca GIUGNO | N. 2 ANNO 2023 Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, LO/MINumero 2Giugno 2023 Grant 2023: la ricerca che finanziamo RICERCA A PAGINA 8 Qual è il vero prezzo del tabacco? IN SALUTE A PAGINA 14 Ovociti. La vita che nasce dal grande freddo SCIENZA ED ETICA A PAGINA 24 Vi presentiamo il nuovo logo di Fondazione Veronesi per progettare il futuro insieme

Festeggia i 20 anni di Fondazione Umberto Veronesi con il Concerto dell’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala

Lunedì 2 ottobre 2023 ore 20.00 Teatro alla Scala

Acquista il biglietto

Sono un ricercatore che crede nella ricerca, non per fede ma per fiducia fondata sulla ragione. È la scienza, infatti, lo strumento più efficace di cui disponiamo per migliorare la vita degli esseri umani, e non solo sul piano medico. L’amore per la conoscenza investe non soltanto l’esistenza dei singoli, ma quella della collettività. Senza la volontà e il coraggio di cercare nuove risposte, sapendo di poter anche fallire, una società non sarà mai pienamente democratica e non poggerà mai su solide basi di civiltà.

Umberto Veronesi

Umberto Veronesi ha dedicato la vita alla ricerca medica e alla cura dei pazienti malati di cancro; nel 2003 ha creato e presieduto la Fondazione che porta il suo nome e che oggi persegue gli stessi obiettivi, per un futuro di salute per tutti.

Fondazione Umberto Veronesi | 1 News

N ews GIUGNO

N° 2 ANNO 2023

Grant 2023: la ricerca che finanziamo

La scelta di sostenere studiosi e progetti ispirata alla “medicina traslazionale” è puntare a risultati che arrivino presto al letto del malato. La consegna dei finanziamenti nell’Aula Magna dell’Università di Milano

Abbiamo grandi progetti, e vogliamo farveli conoscere

Al via due nuovepiattaforme: una sulla leucemia mieloide acuta nei bambini, una sulle connessioni tra il cibo e le malattie oncologiche

4 MAGGIO 2023

In Senato la celebrazione per i 20 anni di Fondazione Veronesi

2 | Fondazione Umberto Veronesi
In questo numero
8
RICERCA
10
20 ANNI
6 SPECIALE

In Italia ha ripreso a crescere il numero dei fumatori. Per combattere questo problema occorre utilizzare la leva fiscale. Raddoppiamo le tasse sui pacchetti di sigarette che da noi hanno un prezzo più basso di tanti paesi europei

Fondazione Umberto Veronesi | 3
E VOI
EVENTI IN SALUTE
NOI
DELEGAZIONI
qual è il vero prezzo del tabacco? 12 20 19 La salute (e la giovinezza) della pelle si guadagnano anche a tavola
TAVOLA
Dogliotti 16 Ovociti. La vita nasce dal grande freddo SCIENZA ED ETICA con Marco Annoni 24 SCUOLE 22 AZIENDE 26 News
Fumo e salute:
SALUTE IN
con Elena
“Il Pomodoro per la ricerca” fa
centro in 450 piazze

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News

Il giornale di chi crede nella ricerca GIUGNO | N°2 ANNO 2023

Periodicità quadrimestrale - Aut. Tribunale di Milano N° 265 - del 13/04/2004

Fondazione Umberto Veronesi ETS

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4 | Fondazione Umberto Veronesi
Presidente Paolo Veronesi | Direttore Monica Ramaioli

L’editoriale DI PAOLO VERONESI

innovare fa parte di noi

Cari amici, 2023 per la Fondazione è un anno particolarmente importante poiché celebriamo i nostri primi 20 anni di attività. In questi due decenni i numeri sono cresciuti in maniera importante.

Grazie alla vostra generosità abbiamo finanziato quasi 2.200 borse di ricerca, sostenuto 12 protocolli di cura e oltre 140 progetti di ricerca per un investimento totale di oltre 95 milioni di euro.

Un impegno importante che desideriamo continuare e migliorare con rinnovato slancio.

Come potrete leggere all’interno di queste pagine il nostro impegno nella ricerca scientifica si arricchirà - in aggiunta alle tradizionali borse di ricerca e al sostegno di progetti e protocolli di cura - con la creazione di due piattaforme di ricerca “Palm Research Project®” e “Progetto UMBERTO” dedicate a prevenzione, diagnosi e cura.

In occasione di questo importante traguardo dei 20 anni di attività, come vi sarete accorti già dalla copertina, abbiamo deciso di rinnovare il nostro logo. Una decisione che affonda le sue radici nella volontà di proiettarci nel futuro.

Questo “marchio” non rappresenta solamente un “segno grafico” seppur moderno e immediato, ma è espressione di ciò che guida il nostro operato: importanza della ricerca, miglioramento della qualità di vita, visione del futuro.

In questi 20 anni di vita della Fondazione abbiamo capito che per difendere la salute e migliorare la qualità della nostra vita è necessario non fermarsi mai continuando a investire in ricerca scientifica. Vogliamo continuare a farlo grazie al contributo di voi donatori che, con la vostra generosità, siete il motore di ogni nostra attività. Il progresso scientifico è un’impresa collettiva.

Grazie per aver deciso di stare al nostro fianco. Buona lettura!

Fondazione Umberto Veronesi | 5
In occasione dei nostri vent’anni tanti nuovi progetti accompagnati da un nuovo logo. Perché
News

Giovedì 4 maggio 2023 si è tenuta presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiani a Roma la Cerimonia dedicata al ventennale di Fondazione Umberto Veronesi. Il lascito del Professor Umberto Veronesi e il racconto dell’impegno della Fondazione da lui fortemente voluta sono stati l’occasione per avviare un dialogo con le Istituzioni e affrontare in sinergia le sfide del futuro, riportando la centralità della lotta al cancro nell’agenda politica e medico-scientifica. Sono intervenuti il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe

Valditara, il Ministro della Salute Orazio Schillaci (con un messaggio), il Professor Giuliano Amato, i Senatori Francesco Zaffini, Roberto Marti, Tilde Minasi, Orfeo Mazzella, Alessandra

Gallone, l’Onorevole Ugo Cappellacci. Con il Professor Paolo Veronesi, hanno preso la parola Laura Gragnani, ricercatrice sostenuta da Fondazione, e Maria Bianco, Pink Ambassador ed ex paziente oncologica. La conduzione del dibattito è stata affidata a Fiorenza Sarzanini, Vice Direttore del Corriere della Sera.

4 MAGGIO 2023

In Senato la celebrazione per i 20 anni di Fondazione Veronesi

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SPECIALE 20 ANNI
Sala Zuccari, Palazzo Giustiniani. I relatori: Paolo Veronesi, Ugo Cappellacci, Fiorenza Sarzanini, Tilde Minasi, Orfeo Mazzella.
Fondazione Umberto Veronesi | 7 News 20 ANNI
Senatrice Tilde Minasi Senatore Orfeo Mazzella Senatrice Alessandra Gallone Prof. Paolo Veronesi Presidente Fondazione Veronesi Prof. Giuliano Amato Ignazio La Russa Presidente del Senato Giuseppe Valditara Ministro dell’Istruzione e del Merito Onorevole Ugo Cappellacci Senatore Roberto Marti Senatore Francesco Zaffini
La Fondazione ci trasmette la consapevolezza che quello che facciamo è importante e può contribuire a migliorare la vita delle persone.
A 33 anni mi sono ammalata di tumore al seno. La mia speranza è la ricerca, che dal paziente torna al ricercatore con tanta gratitudine, riconoscenza e speranza: non vi stancate di osare.
Laura Gragnani Ricercatrice Maria Bianco Pink Ambassador

rant 2023: la ricerca che finanziamo G

19 quelle dedicate alla “formazione e specializzazione” oltre al sostegno della Scuola Europea di Medicina Molecolare (Semm), 16 progetti di ricerca all’avanguardia, 2 progetti internazionali e 4 protocolli di cura nell’ambito dell’oncologia.

di Milano

Per migliorare la qualità e la prospettiva di vita delle persone abbiamo a disposizione lo strumento più potente: la scienza. La sua funzione non investe soltanto l’esistenza degli individui, ma quella dell’intera collettività e contribuisce a consolidare il grado di civiltà. Allargare gli orizzonti della conoscenza è un’opportunità e al tempo stesso un dovere dell’essere umano. Per questo la Fondazione Veronesi lavora in due grandi direzioni: la promozione di una cultura scientifica e il sostegno a tanti giovani ricercatori. Quest’ultimo punto rap-

presenta il cuore delle nostre attività. In questi 20 anni abbiamo finanziato ben più di duemila ricercatori. Il 31 maggio scorso, durante la tradizionale cerimonia di consegna dei “Grant” svoltasi presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano, abbiamo premiato tutti quelli sostenuti nel 2023.

Grazie alla vostra generosità sono state 141 le borse di ricerca in campo oncologico che sosterranno l’attività di singoli ricercatori post-dottorato,

Ma c’è di più: in occasione del ventesimo anniversario Fondazione ha deciso di dare vita a 2 grandi piattaforme dedicate a prevenzione, diagnosi e cura (Progetto Palm e Umberto, descritti nelle pagine 8-11).

A guidarci nella scelta dei vincitori è stato il concetto di eccellenza e di “medicina traslazionale”, quel modo di fare ricerca che porta i risultati in breve tempo al letto del malato.

Come Fondazione crediamo nel sostegno e nella crescita di una nuova generazione di scienziati capaci di pensare e agire contemporaneamente da clinici e da ricercatori.

La grande sfida per gli scienziati di domani è parlare la lingua della medicina del futuro, una medicina molecolare, preventiva e personalizzata.

8 | Fondazione Umberto Veronesi
La scelta di sostenere studiosi e progetti ispirata alla “medicina traslazionale”
è puntare a risultati che arrivino presto al letto del malato.
La consegna dei finanziamenti nell’Aula
Magna dell’Università
RICERCA
La parola Grant , in ambito scientifico, indica un finanziamento, borsa di ricerca

Una ricerca ad alto

Impact Factor

Negli ultimi 13 anni, tra il 2009 e il 2022, i ricercatori sostenuti dalla Fondazione hanno prodotto 2.264 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali peer reviewed, di cui 1.828 articoli originali. Nel 2021 (ultimo dato elaborabile) sono state prodotte 321 pubblicazioni, di cui 223 articoli originali, per un Impact Factor medio normalizzato di 8.99. Un dato che ci vede sopra il valore medio degli Irccs italiani e che testimonia l’elevata qualità della ricerca che finanziamo.

I tre vincitori del “Veronesi Award”

Per valorizzare il talento, la professionalità e la passione dei nostri ricercatori, dal 2018 la Fondazione ha istituito il “Fondazione Umberto Veronesi Award” per premiare le tre migliori ricerche di scienziati sostenuti da noi e pubblicate nell’anno precedente. Ecco i vincitori di quest’anno

Sostenuto da Fondazione Veronesi nel 2021, ha svolto la ricerca presso l’Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” - Irccs, San Giovanni Rotondo (Foggia).

Articolo premiato “Extracellular vesicle microRNAs con - tribute to Notch signaling pathway in T-cell acute lymphoblastic leukemia”, pubblicato su Molecular Cancer il 22 dicembre 2022.

Sostenuta da Fondazione Veronesi nel 2018, 2019, 2021, 2022, ha svolto la ricerca presso l’Istituto Europeo di Oncologia, Milano. Articolo premiato “CDK12 promotes tumorigenesis but induces vulnerability to therapies inhibiting folate one-carbon metabolism in breast cancer”, pubblicato su Nature Communications il 12 maggio 2022

Sostenuto da Fondazione Veronesi nel 2019, ha svolto la ricerca presso il Dipartimento Cibio, Università di Trento.

Articolo premiato “A slowcycling/quiescent cells subpopulation is involved in glioma invasiveness”, pubblicato su Nature Communications il 15 agosto 2022.

Fondazione Umberto Veronesi | 9 News RICERCA
Colangelo
Grazia Filippone Francesco Antonica
Tommaso
Maria

Abbiamo grandi progetti e vogliamo farveli conoscere

Al via due nuove piattaforme: una sulla leucemia

mieloide acuta nei bambini, una sulle connessioni tra il cibo e le malattie oncologiche

Da 20 anni Fondazione Veronesi dedica tutte le sue energie a realizzare progetti per la prevenzione, la cura e la diagnosi dei tumori. La ricerca è la risorsa più importante per rendere concreta questa missione, ma è un’impresa collettiva, che necessita di lavoro di squadra e di sistemi di condivisione del sapere per arrivare a nuovi progressi.

Ecco perché Fondazione Veronesi ha deciso di partecipare anche a piattaforme di ricerca e cura di carattere nazionale e internazionale: crediamo che siano un metodo necessario per rispondere alle domande ancora aperte della ricerca biomedica. Ecco i due grandi progetti avviati nel 2023.

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di Donatella Barus

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Nasce PALM, la piattaforma di ricerca e cura dedicata alle leucemie pediatriche

L’impegno di Fondazione Umberto Veronesi nella ricerca oncologica pediatrica continua attraverso la creazione di una piattaforma di ricerca e cura dedicata alla leucemia mieloide acuta (Lma), un tumore del sangue molto aggressivo che colpisce i bambini.

È nato così Palm Research Project®, la nuova rete internazionale di istituti specializzati in campo oncoematologico finanziata da Fondazione Veronesi con oltre 3 milioni di euro e coordinata dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

L’obiettivo principale della rete è l’avvio della prima sperimentazione clinica in Europa della terapia genica con cellule Car-Natural Killer per il trattamento della Lma in ricaduta e lo sviluppo di nuove metodiche diagnostiche per questa patologia.

L’attività della rete contribuirà, già nell’immediato, a ottimizzare il trattamento dei bambini italiani con diagnosi di Lma e dei pazienti pediatrici dei paesi europei che adottano il protocollo internazionale per la cura di questa malattia ematologica rara.

Il progetto sfrutterà metodiche sofisticate di sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing) e di analisi su singole cellule (Single Cell Analysis) per prevedere e chiarire il comportamento del tumore nel tempo, orientando quindi le scelte terapeutiche con soluzioni mirate.

Palm Research Project ha un carattere innovativo di ampio respiro perché l’attività di ricerca permetterà non solo di aumentare le percentuali di guarigione dei piccoli pazienti malati di leucemia mieloide acuta, ma potrà in futuro essere applicata anche ai pazienti adulti.

Nei 5 anni di attività di ricerca della rete sono coinvolti, oltre all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù come centro di riferimento, il laboratorio di diagnostica centralizzata della Clinica Oncoematologica di Padova, il Dipartimento di oncologia sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e il Department of Leukaemia dell’Md Anderson Cancer Center (Houston, Texas, Usa).

Glossario

NEXT GENERATION SEQUENCING

Le leucemie mieloidi acute sono caratterizzate da alterazioni molecolari ricorrenti che, in un terzo dei casi, non vengono identificate. Tale limite oggi può essere superato con tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing, Ngs), disponibili negli istituti della Rete. Si possono così ottenere nuove informazioni sulla malattia, sulla prognosi e sulla sensibilità alle cure, e si possono scoprire bersagli tumorali da colpire con terapie mirate. Questo tipo di indagine verrà eseguita per tutti i casi di Lma pediatrica diagnosticati in Italia nei Centri Aieop - Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica, con la quale Fondazione Umberto Veronesi collabora da anni.

SINGLE CELL ANALYSIS

Le tecniche di analisi su singole cellule aiuteranno i ricercatori della Rete a comprendere meglio i meccanismi di resistenza ai trattamenti e le ricadute di malattia. Le cellule di un tumore non sono tutte uguali: ce ne sono alcune (definite sottocloni) con caratteristiche peculiari. Anche se poche e più difficili da intercettare, possono influire sulla direzione che prenderà la malattia nel tempo. Studiarle è dunque una delle chiavi per chiarire il comportamento del tumore e per orientare le cure.

LMA

La leucemia mieloide acuta è una malattia tumorale del sangue a rapida progressione. Ogni anno in Italia colpisce circa duemila persone. L’incidenza è più alta negli uomini e aumenta con l’età. Nei bambini è meno frequente, ma rappresenta il 15-20% dei casi di leucemia acuta ed è la seconda per diffusione, con 70-80 diagnosi l’anno in Italia fra 0 e 18 anni.

CELLULE

CAR-NK

Sono cellule immunitarie modificate per colpire in modo specifico il tumore, in particolare le cosiddette Car-Nk (cellule Natural Killer) alle quali viene aggiunto un recettore (chiamato Car) che si lega alle cellule tumorali. Questa tecnica si è rivelata di straordinaria efficacia per altri tipi di leucemia.

Fondazione Umberto Veronesi | 11 News RICERCA

Piattaforma UMBERTO: quale legame tra dieta e tumori?

Si chiama col nome del nostro fondatore il progetto dedicato a individuare come l’alimentazione influisca sull’insorgenza di neoplasie

Itumori restano una delle malattie più diffuse e la seconda causa di morte in Italia, con circa 390.000 nuove diagnosi stimate per il 2022. Si calcola che circa un quarto di queste ultime sarebbe prevenibile e che la giusta combinazione fra alimentazione sana, peso forma e attività fisica può ridurre fino al 30% il rischio di ammalarsi di tumore (come riportato nel rapporto I numeri del cancro in Italia 2022).

Per queste ragioni Fondazione Umberto Veronesi e Irccs Neuromed di Pozzilli hanno sviluppato un progetto per approfondire il rapporto tra alimentazione e tumori, con un focus particolare sulla dieta mediterranea, modello riconosciuto di alimentazione sana ed equilibrata.

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Five-a-day? Solo per pochi

Le linee guida raccomandano 5 porzioni al giorno di frutta e verdura.

Quanti italiani lo fanno?

2% 0 PORZIONI 52% 1-2 PORZIONI

7,6% 5 PORZIONI 38% 3-4 PORZIONI

Di cosa si tratta?

Il progetto UMBERTO (Verso Una rinnovata epideMiologia nutrizionale e Biologica pEr la salvaguaRdia della saluTe e la prevenziOne dei tumori) si avvale di una piattaforma informatica, una biobanca e una banca dati e sarà realizzato presso il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’Irccs Neuromed, grazie a un investimento di oltre un milione di euro da parte di Fondazione Veronesi.

Il Progetto dovrà valutare, nel concreto:

• come alcune caratteristiche degli alimenti possono influenzare il nostro rischio a lungo termine di sviluppare una malattia oncologica, in particolare al seno, colon-retto e prostata

• come alcune condizioni biologiche collegate alle abitudini alimentari (ad esempio infiammazione cronica e alterazioni del metabolismo dell’insulina) possono influenzare il rischio di sviluppare tumori e altre malattie.

Quali sono gli obiettivi?

L’obiettivo prefissato è identificare linee guida utili agli organi di salute

Dati: PASSI 2020-2021, popolazione 18-69 anni

Glossario

DIETA MEDITERRANEA

Dichiarata Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco nel 2010, è un insieme di abitudini alimentari e tradizioni tipiche dell’area mediterranea, accomunate da:

• alimenti prevalentemente di origine vegetale (frutta, verdura in abbondanza, legumi e cereali integrali)

• proteine animali soprattutto da pesce e latticini, con poca carne e derivati

• olio di oliva extravergine

pubblica per adottare misure di prevenzione per una vita più longeva e in salute. L’impatto della ricerca è particolarmente interessante poiché si innesta sulla banca dati Moli-sani attiva da oltre 20 anni, che contiene informazioni cliniche e comportamentali di oltre 25.000 cittadini del Molise. È uno dei primi studi di larga scala su alimentazione e rischio di malattia basati su una popolazione mediterranea.

Ricerca e prevenzione

In Occidente un quarto dei decessi è dovuto a malattie oncologiche ed è fondamentale investire risorse per migliorare terapie e diagnosi, ma anche per prevenire l’insorgenza dei tumori. Come? Studiando e valorizzando il ruolo degli stili di vita nella prevenzione di queste patologie, soprattutto per quanto riguarda le abitudini alimentari.

Proprio quello che si prefigge il progetto Umberto che riunisce in sé due importanti aspetti che stanno particolarmente a cuore a Fondazione Umberto Veronesi: la ricerca scientifica di eccellenza in oncologia e la prevenzione.

Che cosa dice il Codice Europeo contro il Cancro?

SEGUI UNA DIETA SANA:

• Consuma molti e vari cereali integrali, legumi, frutta e verdura.

• Limita i cibi ad elevato contenuto calorico (alimenti ricchi di zuccheri o grassi) ed evita le bevande zuccherate.

• Evita le carni conservate; limita il consumo di carni rosse e di alimenti ad elevato contenuto di sale. Se bevi alcolici di qualsiasi tipo, limitane il consumo. Per prevenire il cancro è meglio evitare di bere alcolici.

Fondazione Umberto Veronesi | 13 News RICERCA

Fumo e salute: qual è il vero prezzo del tabacco?

Gli ultimi dati sull’uso di tabacco in Italia non sono positivi. Il numero dei fumatori è in salita: dopo anni di calo lento ma costante, si è tornati circa ai livelli del 2009 (24,2 per cento, oltre 12 milioni di persone).

La statistica ci dice che almeno la metà di loro andrà incontro a malattie causate dal fumo e necessiterà di cure, assistenza, controlli.

Il fumo è uno dei primi fattori di rischio evitabili per la salute di uomini, donne e bambini. Per contenere il danno (e compensarlo, almeno in parte) c’è una misura efficace ma ancora poco utilizzata: la leva fiscale.

Il principio è che se le tasse crescono in misura sufficiente portano ad un aumento dei prezzi tale da ridurre i consumi nei fumatori, scoraggiare i nuovi fumatori, incoraggiare chi vuole smettere. E, non ultimo, produrre un aumento del gettito fiscale da trasformare in risorsa per la salute di tutti.

Anche l’Oms, Organizzazione mondiale della Sanità, ricorda che la tassazione del tabacco è il meccanismo più efficace per ridurre i consumi e il danno correlato al fumo, soprattutto nelle fasce più fragili e fra i più giovani.

Nei paesi ad altro reddito come l’Italia si calcola che se le tasse aumentassero e i prezzi salissero del 10% si avrebbe un calo in media del 4% dei consumi di tabacco, soprattutto fra i più giovani e i meno abbienti.

Su questa base si può ipotizzare che se in Italia il costo medio di un pacchetto di sigarette arrivasse a 10€ (come già accade in Francia, ad esempio), avremmo 800 milioni di pacchetti venduti in meno e 5,4 miliardi di euro di entrate fiscali in più.

In Italia il prezzo del tabacco è più basso della media europea. Nel 2022 era al dodicesimo posto in Europa per livello di tassazione,

14 | Fondazione Umberto Veronesi
In Italia ha ripreso a crescere il numero dei fumatori. Per combattere questo problema occorre utilizzare la leva fiscale.
Raddoppiamo le tasse sui pacchetti di sigarette che da noi hanno un prezzo più basso di tanti paesi europei

ACCISE (TASSE) SU UN PACCHETTO

DA 20 SIGARETTE

Dati luglio 2022

Fonte: Commissione Europea “Taxes in Europe Database”

Media in Europa 3.44€

meno della metà della Francia e un terzo rispetto all’Irlanda.

Per questo nel 2021 Fondazione Veronesi ha presentato una Petizione al Parlamento per chiedere l’aumento delle accise su sigarette, tabacco sciolto e riscaldato. Il documento

chiede:

• un aumento significativo del prezzo dei pacchetti di sigarette, del tabacco sciolto, dei dispositivi a tabacco riscaldato, attraverso l’incremento delle accise;

• che parte dei ricavi sia destinata: a programmi di prevenzione e di disassuefazione da fumo, nell’ambito del Ssn; alla rimborsabilità di trattamenti per la disassuefazione attualmente a carico dei pazienti; a programmi per la diagnosi precoce delle malattie fumo-correlate; alla ricerca indipendente sul fumo e i suoi effetti. Le esperienze ci sono, così come i dati inco-

raggianti: perché allora non si fa? Le risposte sono tante: si tratta di decisioni lungimiranti ma politicamente impopolari nell’immediato, gravate spesso da interferenze e attività di lobbying da parte delle aziende del tabacco.

Ci sono complessità reali da affrontare, come il tanto temuto boom del mercato nero (ma l’esperienza di altri paesi ha dimostrato che laddove ci sono gli strumenti di controllo e di contrasto alla criminalità il problema resta circoscritto). O ancora la

regressività della misura: le tasse più alte “puniscono” i più deboli. Anche in questo caso i dati raccolti finora mostrano che nel medio e lungo periodo a fumare meno, e a stare bene, ci si guadagna sempre.

Il maggior gettito fiscale non è una punizione, ma un’opportunità. E andrebbe destinato ad aiutare chi vuole smettere e chi si ammala, alla prevenzione e alla ricerca indipendente. La vera misura regressiva che i più fragili stanno già scontando, infatti, è l’immobilismo.

Andiamo a parlarne in Europa

Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con European Cancer Organisation (ECO) ha organizzato il 7 giugno a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, l’evento “Le politiche di tassazione del tabacco per un’Europa libera dal fumo”. Sono coinvolte Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, e le Parlamentari Alessandra Moretti e Dolors Montserrat, Joachim Schüz, direttore della Sezione Ambiente e stili di vita di Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms, oltre agli esperti del Comitato scientifico per la lotta al fumo di Fondazione Veronesi, Giulia Veronesi, Ospedale San Raffaele di Milano e Università Vita-Salute, Sabrina Molinaro, Istituto di Fisiologia clinica Cnr di Pisa, Giovanni Fattore, Sda Bocconi School of Management e Università Bocconi, Milano. A guidare l’incontro Mike Morrissey, chief executive di European Cancer Organisation.

Fondazione Umberto Veronesi | 15 Irlanda 8.85€ Francia 6.88€ Finlandia 6.14€ Danimarca 5.27€ Paesi Bassi 4.83€ Belgio 4.40€ Germania 3.40€ Svezia 3.29€ Austria 3.14€ Italia 3.09€ Spagna 2.80€ Grecia 2.74€ Romania 2.28€ Polonia 2.03€ News IN SALUTE

La salute (e la giovinezza) della pelle si guadagnano anche a tavola

Gli elisir di eterna gioventù - ahinoi - scarseggiano.

Stili di vita, nutrienti e integratori però possono aiutare l’epidermide che invecchia: ecco che cosa dice la scienza

Perché la nostra pelle invecchia? Per una combinazione di fattori interni ed esterni: c’è un invecchiamento legato all’età, che riguarda tutti gli organi del corpo, e c’è il fotoinvecchiamento, che riguarda le parti del corpo esposte alla luce. Entrambi (il secondo più del primo) possono essere condizionati dallo stile di vita, dieta compresa.

FATTORI CHE INVECCHIANO

In generale sappiamo che ci sono cause importanti di un precoce invecchiamento della pelle e anche di rischio di malattia:

• una dieta scorretta

• una cattiva idratazione

• il fumo

• l’alcol

• la sedentarietà

• l’esposizione al sole senza protezione

I NUTRIENTI AMICI (O NEMICI)

PER LA PELLE

Con ciò che mangiamo e beviamo,

dunque, possiamo avere un’influenza più o meno positiva sulla nostra pelle. Vediamo come esaminando i vari nutrienti uno per uno.

L’ALCOL

L’alcol e l’acetone prodotto dal suo metabolismo possono aumentare la permeabilità della pelle, danneggiandola nella funzione di barriera.

L’alcol influisce negativamente anche sul metabolismo dei trigliceridi e del colesterolo e sulla composizione lipidica della pelle.

L’ACQUA

Nel corpo e nelle cellule svolge il ruolo di nutriente, solvente, vettore di trasporto. Una corretta idratazione influisce positivamente anche sull’aspetto della pelle.

GLI OLIGOELEMENTI

Zinco, rame, ferro e selenio ci servono in piccole quantità, ma hanno forti effetti fisiologici e biochimici, in particolare sull’immunità e sull’infiammazione della pelle. Anche la mancanza di vitamine nel corpo può causare disturbi. Quelle più coinvolte nella salute della pelle sono le vitamine A, E e C. Quest’ultima oltre ad avere effetti antiossidanti entra in gioco nella formazione del collagene.

16 | Fondazione Umberto Veronesi
SALUTE IN TAVOLA

I GRASSI SATURI

Una dieta ricca di grassi saturi (carni, insaccati, frattaglie, formaggi, burro e latte intero, uova, fritti) promuove lo stress ossidativo della pelle e le risposte infiammatorie; può anche compromettere la sintesi delle proteine e il rimodellamento della matrice extracellulare.

ECCESSO DI ZUCCHERI E SALE

E ALCUNE COTTURE

Alcuni studi hanno anche dimostrato una stretta associazione tra l’eccesso di zuccheri ed i metodi di cottura, come grigliare o friggere, e l’invecchiamento cutaneo. Inoltre, anche le diete ad alto consumo di sale sono considerate dannose per la salute della pelle.

LE PROTEINE

Solo un’adeguata assunzione di proteine può mantenere il normale rinnovamento e la riparazione dei tessuti. Il ciclo di rinnovamento della pelle è generalmente considerato di 28 giorni. Sia la carenza di proteine che un’assunzione eccessiva possono causare problemi alla salute generale, e quella della pelle non fa eccezione.

Una proteina speciale: il collagene

Il collagene è una proteina molto importante poiché influenza la costruzione dei tessuti del nostro corpo. Può diminuire con l’età o anche per altri fattori, come attività fisica intensa, impatto articolare, eccesso di peso, cambiamenti ormonali, traumi, ustioni e terapie antitumorali aggressive.

In questi casi possono servire degli integratori? E funzionano?

Il collagene per integrazione viene estratto da sottoprodotti industriali, come ossa, cartilagine, tendini e pelle di bovini, maiali, polli, pesci o altri organismi marini. Diversi studi hanno mostrato che l’integrazione con collagene migliorerebbe l’elasticità della pelle, la guarigione delle ferite, la protezione dall’invecchiamento, la sintesi della matrice extracellulare. Tuttavia è difficile trarre conclusioni definitive, perché i dati riguardano tipi di collagene, tempi e dosi di utilizzo molto diversi. Mancano studi sul lungo periodo e sui fattori nutrizionali o comportamentali che possono interferire.

L’ideale allora è evitare i comportamenti che aumentano il rischio di invecchiamento precoce della pelle e favorire quelli che aiutano a preservarne la salute, come un’alimentazione corretta in grado di fornire i nutrienti in tipologia e quantità adeguate.

Nel caso si vogliano sperimentare degli integratori di collagene affidiamoci ad esperti in grado di valutare la validità del prodotto e degli effetti ottenuti, senza comunque protrarre troppo a lungo l’integrazione.

Fondazione Umberto Veronesi | 17
News SALUTE IN TAVOLA
Elena Dogliotti Biologa nutrizionista, supervisore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi

Festeggia i 20 anni di Fondazione Umberto Veronesi con il Concerto dell’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala

Lunedì

ottobre 2023 ore 20.00 Teatro alla Scala

2

Acquista il biglietto

con il progresso scientifico, tramite un gioco di ruolo nel quale le classi si divideranno in due gruppi che dovranno sostenere e difendere una posizione a favore e una contro un argomento di carattere etico. Saranno coinvolti 2.500 studenti e studentesse, circa 125 classi e un centinaio di docenti in tutta Italia. Il progetto “La ricerca si racconta” è realizzato in collaborazione con Fondazione Cassa Depositi e Prestiti.

l Pomodoro per la ricerca” fa centro in 450 piazze I

Fondazione Umberto Veronesi ha distribuito quasi 40.000 confezioni di pomodoro in oltre 450 punti collocati su tutto il territorio italiano al fine di sostenere la ricerca scientifica contro i tumori che colpiscono bambini e adolescenti. Grazie al prezioso supporto di più di 1.700 volontari, “Il Pomodoro per la ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente®”, l’evento con cui Fondazione Veronesi è approdata in numerose piazze, scuole e aziende sabato 15 e domenica 16 aprile 2023, conferma il suo importante sostegno alla ricerca scientifica contro i tumori pediatrici raccogliendo oltre 500.000 euro. Contribuisce così al finanziamento della piattaforma Palm (Pediatric Acute Leukemia of Myeloid origin), un progetto internazionale, finanziato da Fondazione Veronesi, di ricerca e sviluppo di terapie innovative per i bambini malati di leucemia mieloide acuta, che avrà la durata di 5 anni.

La manifestazione è stata possibile grazie al fondamentale contributo dell’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali (Anicav) e del Consorzio nazionale Riciclo e Recupero imballaggi Acciaio (Ricrea).

Nelle piazze, nelle scuole e altri punti di distribuzione presenti in tutta Italia, i volontari hanno consegnato a fronte di una donazione di 10 € le confezioni com-

L’evento, alla sua sesta edizione, raccoglie 500.000 euro a sostegno dell’oncologia pediatrica.

Sono 1.700 i volontari impegnati

poste da tre barattoli in acciaio di pomodoro: pelati, polpa, pomodorino.

Grande successo anche per “A Scuola con il Pomodoro per la Ricerca”, a cui hanno aderito con entusiasmo gli istituti scolastici realizzando raccolte fondi che hanno permesso agli studenti di vincere voucher per l’acquisto di materiale scolastico insieme a opuscoli messi a disposizione dal Consorzio Ricrea su tematiche inerenti alla salvaguardia del pianeta.

Fondazione Umberto Veronesi | 19 NOI E VOI News
EVENTI
di Serena Zoli

Otto delle nostre Delegazioni hanno scelto di destinare i fondi raccolti al finanziamento di un anno per altrettanti ricercatori impegnati in campo oncologico

Delegazioni per ricercatori 8

Otto Delegazioni della Fondazione Veronesi sono riuscite a raccogliere fondi per finanziare un anno di ricerca per altrettanti ricercatori. Alle responsabili delle nostre realtà territoriali abbiamo chiesto un commento sul risultato raggiunto.

Grande l’emozione e la gioia di essere riusciti, già nel corso del nostro primo anno di attività, a sostenere la ricerca della dottoressa Codenotti presso la prestigiosa Università di Brescia. Il risultato è stato raggiunto grazie all’impegno di tutti i delegati bresciani e dei tanti amici in favore del progresso scientifico.

BRESCIA

Abbiamo raccolto ancora una volta i frutti dell’enorme generosità del territorio bergamasco. Il nostro impegno sociale ci gratifica, e il tempo e le energie dedicate passano in secondo piano rispetto alla profonda soddisfazione di poter sostenere una giovane ricercatrice nello studio di una malattia ancora così sfidante

Per la delegazione di Novara è un immenso piacere aver raggiunto questo obiettivo: finanziare una borsa dedicata alla ricerca scientifica di eccellenza significa contribuire concretamente allo sviluppo del progresso scientifico in campo oncologico, offrendo ai pazienti nuove speranze.

Anna Chiara Invernizzi

SILVIA CODENOTTI

Nata a Brescia nel 1990. Laureata in Biotecnologie mediche presso l’Università di Brescia dove ha conseguito anche il PhD in Genetica molecolare, Biotecnologie e Medicina sperimentale. Qui svolgerà pure il progetto di ricerca.

Akt1 nella radioresistenza e nel metabolismo del rabdomiosarcoma. Obiettivo: identificare i meccanismi molecolari attivati dalla proteina Akt1 per promuovere la resistenza alla terapia e le alterazioni metaboliche nel rabdomiosarcoma.

CHIARA CAPRIOLI

Nata a Bergamo nel 1987. Laureata in Medicina e chirurgia presso l’Università di Brescia. PhD in Medicina dei sistemi (Oncologia molecolare) presso l’Università di Milano. Svilupperà il progetto presso l’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano. Impatto dell’eterogeneità biologica nella leucemia mieloide acuta. Obiettivo: studiare l’impatto dell’eterogeneità biologica nella leucemia mieloide acuta con tecniche di analisi integrata su singole cellule.

ALESSANDRA FERRARESI

Nata a Reggio Emilia nel 1989. Laureata in Biotecnologie farmaceutiche presso Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. PhD in Scienze mediche e biotecnologie presso l’Università del Piemonte Orientale, Novara, dove svolgerà il progetto.

Progetto Nkx3-2: nuovo oncogene implicato nella chemioresistenza nel tumore ovarico.

Obiettivo: studiare il ruolo di Nkx3-2 nella chemioresistenza del carcinoma ovarico, valutandone gli effetti sul microambiente tumorale.

20 | Fondazione Umberto Veronesi
DELEGAZIONI
BERGAMO
8
NOVARA

In un momento della vita in cui non si è più utili per nessuno, è una grande gioia adoperarsi per sostenere un giovane nel suo studio e con lui sostenere la scienza.

BOLOGNA

Finanziare il progetto di ricerca del dottor Ciccone è per la nostra delegazione un importante traguardo, il cui raggiungimento è stato possibile grazie al contributo di aziende, attività commerciali e cittadini del territorio, che ringraziamo di cuore.

FEDERICO ZACCHINI

Nato a Bentivoglio (B0) nel 1986. Laureato in Biologia molecolare e cellulare presso Alma Mater Studiorum - Università di Bologna dove ha conseguito anche il PhD in Scienze mediche generali e Scienze dei servizi. e dove svilupperà il progetto.

Identificare i tumori al seno ormono-sensibili non responsivi alle terapie.

Obiettivo: identificare nuove strategie per riconoscere precocemente i tumori al seno ormono-sensibili che non rispondono alla terapia ormonale.

Per noi è una gratificazione immensa essere riusciti, ancora una volta, a sostenere un anno di studio di una ricercatrice del nostro territorio. Questo importante risultato non può che spronarci a portare avanti con sempre maggior tenacia le nostre iniziative per la ricerca scientifica in ambito oncologico.

PESCARA

VALERIO CICCONE

Nato a Oliveto Citra (Sa). Laureato in Farmacia presso l’Università di Siena. PhD in Biochimica e biologia molecolare presso l’Università di Siena dove realizzerà il progetto.

Progetto Aldh1a1: indicazione di resistenza ai farmaci nel melanoma

Obiettivo: comprendere se l’aldeide deidrogenasi 1A1 può rappresentare un’indicazione di resistenza a farmaci utilizzati nel trattamento del melanoma.

Essere riusciti a finanziare anche quest’anno, come nei dieci anni precedenti, una borsa di ricerca per un giovane ricercatore della nostra provincia ha avuto il significato di una missione compiuta.

TERAMO

Per noi la soddisfazione di finanziare un ricercatore rappresenta la traduzione di una speranza in un impegno, di un sogno di guarigione in una concreta possibilità.

VIAREGGIO

GIACOMO BIAGIOTTI

Nato a Firenze nel 1988. Laureato in Chimica presso l’Università di Firenze dove ha conseguito pure il PhD in Scienze chimiche. Qui svolgerà il progetto.

Nanobiomateriali e rilascio mirato della radiotossicità nei tumori al seno.

Obiettivo: studiare l’efficacia del radiosensibilizzante in vivo e valutarne i parametri produttivi, per una sua potenziale preparazione su larga scala.

Nata a Lanciano (Ch) nel 1985. Laureata in Biotecnologie presso l’Università dell’Aquila. PhD in Neuroscienze e Imaging presso l’Università “Gabriele d’Annunzio”, Chieti, dove svolgerà il progetto.

Inositolo in gravidanza ed effetti sulla regolazione genica

Obiettivo: valutare gli effetti di integratori a base di inositolo durante la gravidanza nella terapia dell’obesità e diabete gestazionale.

DANIELA STROBBE

Nata a Giulianova (Te) nel 1984. Laureata in Biotecnologie mediche presso Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. PhD in Farmacologia molecolare e cellulare presso l’Università di Padova. Svolgerà il progetto presso l’Università “Tor Vergata” di Roma.

Associazione tra mitocondri e nucleo nelle cellule di glioblastoma

Obiettivo: identificare geni e proteine coinvolte nell’associazione tra mitocondri difettosi e nucleo, responsabiIi della resistenza alla terapia nel glioblastoma.

La Delegazione di Torino, guidata da Adele Artom, ha scelto una via diversa. Grazie ai fondi raccolti con le iniziative realizzate nel 2022, ha contribuito al finanziamento del «Registro di trattamento con Car-T», ossia una banca dati efficiente che consentirebbe di individuare in modo più veloce le cure più efficaci per i bambini e gli adolescenti affetti da tumori del sangue. Si tratta di un protocollo Aieop (Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica). La Delegazione di Como, guidata da Francesca Ruffini, grazie ai fondi raccolti nel 2022, ha contribuito in modo sostanziale al finanziamento della piattaforma di ricerca e cura Palm contro la leucemia mieloide acuta nei bambini.

Fondazione Umberto Veronesi | 21 NOI E VOI News Scopri qui le prossime iniziative delle Delegazioni. Inquadra il QR code e scopri dove sono attive
AREZZO MARICA FRANZAGO

Oltre 2.100 studenti “a scuola di ambiente”

Quale relazione esiste tra inquinamento atmosferico e salute? Dal 13 marzo al 27 aprile 2023, oltre 2.100 studenti piemontesi e valdostani delle scuole secondarie di I grado hanno approfondito questo tema partecipando ai laboratori di “Tutti per aria!”, la linea didattica realizzata nell’ambito del Progetto Diderot della Fondazione Crt, ideata e sviluppata da Fondazione Veronesi.

Il percorso ha toccato 100 classi appartenenti agli istituti delle province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania-Cusio-Ossola, Vercelli e Aosta. Guidati dai divulgatori scientifici di Fondazione Veronesi, gli studenti e le studentes-

se hanno esplorato quanto possano essere pericolose le principali fonti di inquinamento dell’aria negli ambienti esterni e interni in cui si svolge la vita quotidiana, quali sono le sostanze inquinanti più diffuse e quali danni comportano per il nostro organismo. Durante gli incontri – comprendenti attività interattive con strumenti multimediali e giochi educativi – è stato dedicato molto spazio al ruolo della prevenzione e ai comportamenti virtuosi per tutelare la propria salute e contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.

«Per costruire un presente e un futuro più green occorrono politiche globali virtuose, ma anche il coinvolgimento dei giovani come diretti protagonisti

dell’innovazione sociale e ambientale – afferma il presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia –. Sensibilizzare gli studenti sulla relazione tra inquinamento atmosferico e salute contribuisce a innescare dal basso il necessario cambiamento per un mondo più sano, sostenibile e resiliente». Secondo un recente studio epidemiologico pubblicato sulla rivista European Heart Journal, nel 2015 la presenza di inquinanti nell’aria ha causato 8,8 milioni di morti nel mondo e 790.000 in Europa.

Nello stesso anno, in Italia sono state 81.000 le morti premature, di cui 29.000 per malattie cardiovascolari e la restante parte per patologie croniche, respiratorie e tumorali.

Il Progetto Diderot della Fondazione Crt nasce per offrire agli studenti di tutti gli Istituti di istruzione primaria e secondaria di I e II grado del Piemonte e della Valle d’Aosta una duplice opportunità: avvicinarsi in modo creativo e stimolante a discipline non sempre inserite nei programmi e approfondire le materie tradizionali con metodologie innovative.

Il progetto, a partecipazione gratuita per le scuole, ha interessato finora 1,3 milioni di studenti per un impegno complessivo della Fondazione Crt di oltre 24 milioni di euro (di cui 1,3 milioni per questa ultima edizione).

22 | Fondazione Umberto Veronesi SCUOLE
Dal 13 marzo al 27 aprile si sono svolti i nuovi laboratori “Tutti per aria!” nell’ambito del Progetto Diderot
Cos’è il Progetto Diderot e che cosa insegna

Lo dono ma non spendo nulla 5x1000

Si dice 5 per mille e si scrive 5x1000. Se lo doni a Fondazione Veronesi, il tuo 5x1000 va a sostenere la ricerca scientifica attraverso l’erogazione di borse di ricerca a medici e ricercatori che ogni giorno si impegnano per trovare strategie sempre più efficaci per la diagnosi e la cura dei tumori. Donare il 5x1000 non ti costa nulla. Scopri come farlo in questa breve guida dedicata.

CHE COS’È IL 5X1000?

Il 5x1000 è la misura fiscale, introdotta nel 2006, che offre al contribuente la possibilità di destinare lo 0,5% delle imposte sul reddito delle persone fisiche (imponibile Irpef) a sostegno di organizzazioni che svolgono attività socialmente rilevanti.

IL 5X1000 È UNA DONAZIONE?

Spesso si sente parlare di “donare” il 5x1000, ma non si tratta di una vera e propria donazione in quanto non com-

porta una spesa per il singolo cittadino. Il 5x1000 rappresenta una quota dell’Irpef, un’imposta che viene comunque versata dal cittadino allo Stato e che varia al variare del reddito.

CHI PUÒ DESTINARE IL 5X1000?

Il 5x1000 può essere devoluto da tutti i cittadini che presentano la propria dichiarazione dei redditi tramite modello 730, il Modello Redditi (ex modello Unico per le Persone Fisiche) e il Modello di Certificazione (ex Cud).

Come destinare il 5x1000 a Fondazione Umberto Veronesi?

Se presenti la dichiarazione dei redditi, firma nel riquadro dedicato al “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università” e inserisci il codice fiscale di Fondazione Veronesi (97298700150).

Se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi puoi comunque destinare il 5x1000 a Fondazione Veronesi in questo modo:

1) compila la scheda dedicata fornita insieme al Cu, firmando nel riquadro del “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università” e indicando il codice fiscale della Fondazione 97298700150;

2) inserisci la scheda in una busta chiusa;

3) scrivi sulla busta “Destinazione del 5x1000 dell’Irpef” insieme al tuo nome, cognome e codice fiscale;

4) consegna la busta a un ufficio postale, a uno sportello bancario, al Caf o al commercialista che si occuperanno di inviarlo all’Agenzia delle Entrate.

SCADENZE 2023

2 OTTOBRE

• MODELLO 730 ordinario o precompilato A partire dal 23 maggio l’Agenzia delle Entrate lo renderà disponibile ai cittadini

30 NOVEMBRE

• MODELLO REDDITI PF 2023 ex modello unico

Inviabile per via telematica o in forma cartacea, tramite posta o banca solo per i privati. Inviabile unicamente per via telematica per i possessori di P.IVA

16 MARZO

• MODELLO CU ex CUD

Se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi

Fondazione Umberto Veronesi | 23 NOI E VOI News
Si può destinare lo 0,5 dell’Irpef a un ente dedicato al sociale senza che ci sia un onere da pagare. Come può devolverlo a Fondazione Veronesi chi fa la denuncia dei redditi e chi no
La ricercatrice Antonella Lettieri, testimonial della campagna 5x1000

La

Ovociti.

La vita che nasce dal grande freddo

Il 25 luglio 1978 è nata Luisa Brown, la prima bambina concepita grazie alla fecondazione in vitro. Da allora, sono oltre dieci milioni i bambini e le bambine nati con l’aiuto della medicina riproduttiva. Questo risultato lo si deve ai progressi della ricerca negli ultimi cinquant’anni, i quali hanno permesso di sviluppare tecniche di “procreazione medicalmente assistita” sempre più efficaci e sicure. Una delle frontiere più interessanti è la “conservazione pianificata degli ovociti”.

Questo insieme di tecniche permette alle donne di conservare i propri ovociti – e, dunque, la propria capacità riproduttiva – in previsione dell’impossibilità, un domani, di concepire un figlio a causa di una patologia, di un trauma, o del naturale declino della fertilità dovuto all’età. Le tecniche che si utilizzano sono relativamente note e oramai considerate non più “sperimentali” ma “standard”.

24 | Fondazione Umberto Veronesi
con Marco Annoni
maternità di domani. Diventare genitori grazie alla crioconservazione delle cellule uovo. Si può posporre il concepimento anche di decenni per motivi di salute come per ragioni esistenziali
SCIENZA ED ETICA

Gli ovociti vengono prelevati dopo alcuni cicli di stimolazione ovarica per essere conservati a temperature molto basse (“criopreservati”) in apposite biobanche, dove possono rimanere per anni o anche decenni. Tramite la fecondazione in vitro, questi ovociti possono essere utilizzati insieme a un gamete maschile – fresco o criopreservato, da partner o donatore – per creare un embrione da impiantare, con la speranza di portare a termine una gravidanza. Una donna può così concepire un figlio a lei geneticamente imparentato anche dopo essere diventata infertile. La possibilità di conservare in modo pianificato i propri ovociti offre nuove opportunità riproduttive. Questo è vero, in primo luogo, per le donne che ricevono una diagnosi di tumore, o che soffrono di altre condizioni ereditarie o acquisite incompatibili con il concepimento o la gravidanza. Grazie ai progressi nelle terapie, infatti, la probabilità di essere in vita dopo cinque anni per una donna che riceve una diagnosi precoce di cancro al seno sfiora il 90%. Purtroppo, alcuni trattamenti come la radio o chemioterapia possono compromettere la fertilità. Per questo motivo, era quasi impossibile diventare madre dopo una diagnosi di tumore. Oggi, invece, non è più così: dopo la diagnosi ma prima di ricevere i trattamenti, una donna può sottoporsi al prelievo degli ovociti per conservarli, mantenendo così

percorso di studi, di superare una fase critica per la propria carriera, o di raggiungere una condizione di migliore equilibrio economico, professionale o personale.

Questa possibilità è piuttosto recente, ma

la possibilità di diventare madre una volta superata la malattia.

Grazie a queste tecniche, però, si può decidere di preservare la propria capacità riproduttiva anche in assenza di una diagnosi negativa o patologia. Ad esempio, si può scegliere di conservare i propri ovociti per “proteggersi” dal naturale declino della fertilità dovuto all’età, nell’attesa del “partner giusto”, di completare un

i suoi effetti sulla società e sulle scelte delle persone cominciano già ad essere visibili. Secondo uno studio recente, tra il 2019 e il 2021, negli Stati Uniti il ricorso a questa tecnica è aumentato del 39%. Questi numeri, è facile prevedere, sono destinati ad aumentare. La conservazione degli ovociti è già disponibile anche in Italia nei centri di Pma di secondo e terzo livello accreditati presso il Servizio Sanitario Nazionale e presso diverse strutture private, ed è accessibile sia per ragioni strettamente mediche che di altra natura.

Naturalmente, come ogni tecnologia che interessa direttamente le scelte e la vita degli individui, anche la conservazione degli ovociti solleva una serie di domande etiche molto profonde e complesse. Quali sono i profili di sicurezza ed efficacia di queste tecniche? Quale impatto possono

avere per l’autonomia riproduttiva delle donne, per le diseguaglianze tra i sessi e per le generazioni future?

Per rispondere a queste e altre domande, il Comitato Etico della Fondazione Veronesi sta elaborando un nuovo parere dedicato ai profili etici della conservazione degli ovociti. Come ogni altro parere del Comitato, questo documento avrà il doppio scopo di informare la cittadinanza su un tema così importante e ancora poco conosciuto, e di offrire ai decisori politici una serie di raccomandazioni di indirizzo.

Il testo, una volta pubblicato, sarà disponibile con gli altri nell’area download del sito di Fondazione Veronesi e sulle pagine della rivista The Future of Science and Ethics.

Fondazione Umberto Veronesi | 25 News SCIENZA ED ETICA
Anche una donna non più fertile oggi può procreare
È in preparazione il parere del Comitato Etico

Sella Sgr si schiera con Palm dalla parte dei bambini

Il fondo di investimento Top Funds Selection ICare, realizzato da Sella-Sgr nel 2020 ha l’obiettivo di coniugare finanza e ricerca e sostiene la ricerca scientifica di Fondazione Veronesi in maniera continuativa.Fino ad ora ha sostenuto 5 progetti di ricerca per la cura e la prevenzione dei tumori maschili, femminili, dei melanomi e neurologici. Nel 2023 ha deciso di sostenere il programma Palm, Pediatric Acute Leukaemia of Myeloid origin ,una rete internazionale per lo studio e lo sviluppo di nuove terapie per la leucemia acuta mieloide pediatrica. Una sfida importante e innovativa che permetterà di curare una malattia considerata incurabile fino ad ora e che colpisce circa 70 bambini all’anno in Italia.

Grazie ancora a tutti coloro che sceglieranno di sostenere la ricerca scientifica di Fondazione Veronesi e il programma Palm sottoscrivendo il Tfs ICare di Sella Sgr.

Citrus, oltre 2milioni di limoni per la ricerca d’eccellenza

Oltre due milioni di limoni (2.362.500 per l’esattezza), ossia 525mila di retine vendute, hanno permesso di raccogliere 210.000 euro per finanziare la ricerca scientifica di altissimo profilo. Sono i numeri della settima edizione de “I Limoni per la ricerca”, il progetto di Fondazione Veronesi realizzato in partnership esclusiva con Citrus l’Orto Italiano, che si è tenuta durante il mese di marzo 2023 e che si è conclusa con un esito decisamente positivo.

Si tratta di una rinnovata e importante dimostrazione da parte dei consu-

matori e anche dei supermercati che hanno aderito all’iniziativa sostenendo in modo concreto la ricerca scientifica d’eccellenza.

«Grazie alla grande sensibilità dei consumatori potremo finanziare il lavoro di sette eccellenti ricercatori e ricercatrici. Citrus l’Orto Italiano durante questi anni ha creduto fortemente nell’importanza di sostenere

la ricerca a beneficio di tutti noi», afferma Monica Ramaioli, direttore generale di Fondazione Veronesi (nella foto, a sinistra, con Marianna Palella, ceo di Citrus) .

26 | Fondazione Umberto Veronesi

Cotonella, azienda italiana leader dell’abbigliamento intimo di uso quotidiano, da maggio, nei migliori punti vendita della grande distribuzione, ha lanciato sul mercato FloWear, l’ultimo prodotto in fatto di intimo funzionale. Una linea di mutandine assorbenti, dedicate ai giorni del ciclo mestruale e alle perdite femminili in generale, comprese esigenze di piccola incontinenza, in grado di donare libertà, sicurezza e protezione a qualunque donna. L’intimo assorbente è lavabile e riutilizzabile, ed è dotato di una apposita tecnologia cattura-liquidi in multistrato per un effetto asciutto sulla pelle e di uno strato effetto bar-

Naΐma, un filtro salva-bellezza per tutta l’estate

Naïma è l’insegna nazionale di profumerie presenti in Italia con una rete di oltre 270 beauty store distribuiti capillarmente su tutta la penisola. La collaborazione tra Naïma e la Fondazione Veronesi avrà come periodo di riferimento 23 giugno - 23 luglio con l’obiettivo principale di sensibilizzare e informare i consumatori sull’importanza dell’utilizzo della protezione solare per contrastare i danni provocati dal sole.

Il claim di campagna sarà: “Il filtro dell’estate protegge la tua bellezza”, rimandando alla all’importanza dell’utilizzo della crema solare come filtro per proteggere la propria pelle da correggere. Per ogni prodotto solare acquistato dei brand partner evidenziati in punto vendita, Naïma donerà 1€ a Fondazione Veronesi per sostenere la ricerca scientifica sui tumori della pelle.

L’immagine della campagna verrà realizzata da un’illustratrice emergente, Ilaria Mori, che ha già collaborato con Naïma in occasione della giornata internazionale della donna.

riera, sicuro alleato contro la paura di macchiarsi.

La linea contribuirà a sostenere la ricerca scientifica della Fondazione Veronesi, con cui il l’azienda collabora dal 2019.

Cotonella, con il ricavato dalla vendita dei prodotti targati FloWear, supporterà la dottoressa Danila del Rio, assegnista del Cnr di Roma, nella sua ricerca sul tumore ovarico.

Fondazione Umberto Veronesi | 27
News AZIENDE
Cotonella, con FloWear contro il tumore ovarico

Tanti modi per aiutare in concreto la ricerca scientifica. Ecco cosa puoi fare:

Donazione ricorrente

Tramite:

• DOMICILIAZIONE BANCARIA richiedendo il modulo a donazioni@fondazioneveronesi.it

• CARTA DI CREDITO o BONIFICO ONLINE su www.fondazioneveronesi.it

Donazione singola

Tramite:

• BOLLETTINO POSTALE

Intestato a Fondazione Umberto Veronesi

Conto Corrente Postale numero: 46950507

• BONIFICO BANCARIO

Intestato a:

Fondazione Umberto Veronesi

IBAN: IT52M0569601600000012810X39

causale 2819

• ON LINE

Sul sito www.fondazioneveronesi.it

Donazione in memoria

Per saperne di più:

• Chiama l’Ufficio Donatori privati 02.76018187

• Scrivi a: donazioni@fondazioneveronesi.it

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5xMille

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• chiama il nostro Responsabile Lasciti Ferdinando Ricci - 02.76018187

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1. Effettua la tua donazione con uno dei sistemi di pagamento consentiti: versamento postale, bonifico bancario, carta di credito, assegno bancario o circolare

2. Inserisci l’importo nello spazio apposito sulla tua dichiarazione dei redditi allegando la quietanza di versamento, oppure consegna quest’ultima al commercialista o al CAF

Per le persone fisiche

La donazione è deducibile nel limite del 10% del reddito dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui. Art. 14 D.L. 35/2005 convertito in Legge n. 80/2005 (DPCM08\05\07 Ente n.61).

Per le persone giuridiche

La donazione è INTERAMENTE DEDUCIBILE ai sensi e per gli effetti delle vigenti norme fiscali di cui all’art.1, comma 353 della legge 23 dicembre 2005, numero 266 (DPCM 08\05\07 Ente n. 77.

Nella dichiarazione dei redditi, apponi la tua firma nella casella dedicata al “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università” e inserisci il codice fiscale di Fondazione Umberto Veronesi 97298700150

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28 | Fondazione Umberto Veronesi
Grazie!

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Con le bomboniere solidali di Fondazione Umberto Veronesi puoi celebrare i momenti più importanti e farli diventare un’occasione per sostenere la ricerca scientifica sui tumori. Che si tratti di un matrimonio, un battesimo o una prima comunione, un compleanno o una laurea, puoi scegliere tra inviti, scatole porta confetti e bigliettini personalizzabili con il nome e il messaggio che preferisci.

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DACCI IL 5

Lo trasformeremo in ricerca d’eccellenza per la cura dei tumori

Sostenere la ricerca scientifica per trovare nuove cure per i tumori è facile come dare un 5 e non ti costa nulla. Quest’anno quando fai la dichiarazione dei redditi destina il tuo 5xMille a Fondazione Umberto Veronesi

5xMille a Fondazione Veronesi Nella casella: “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’università”

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