Rivista FundsPeople Italia n. 54 settembre 2021

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IL MIGLIORAMENTO DEI FONDAMENTALI GIOCA A FAVORE DELLE OBBLIGAZIONI EMERGENTI MA NON MANCANO OSTACOLI in quanto i guadagni registrati in Cina (3,10%) sono stati controbilanciati dalle perdite archiviate in Indonesia (-2,29%), Malesia (-4,40%), Filippine (-4,38%) e Tailandia (-9,24%). La Cina è stata il primo Paese a dare inizio alla ripresa e ha beneficiato del forte aumento degli investimenti sui mercati sia azionari che obbligazionari. Tuttavia, numerosi Paesi in tutta la regione asiatica sono colpiti da una nuova ondata di casi di COVID-19 che ostacola gli interventi mirati alla ripresa, mentre l’apprezzamento del dollaro USA amplifica ulteriormente le perdite sui mercati obbligazionari locali.

PROSPETTIVE In linea di massima, i gestori dedicati alle obbligazioni dei mercati emergenti nutrono un cauto ottimismo nei confronti dei titoli emergenti in valuta locale. Secondo loro, infatti, i fondamentali del complesso emergente continuano a migliorare poiché l’aumento dei tassi di vaccinazione fa salire le aspettative di crescita, che a loro volta spingono al rialzo le quotazioni delle materie prime, favorendo così numerosi Paesi emergenti esportatori di commodity. Inoltre, le valutazioni si mantengono su livelli convenienti rispetto ad altre classi di attivi (rendimento del 4,98% per l’indice JPM GBI-EM Global Diversified), soprattutto a seguito della recente debolezza del comparto, mentre la continua caccia ai rendimenti induce molti investitori a puntare

su questi mercati. Il miglioramento dei fondamentali, le valutazioni contenute e gli afflussi di capitali giocano a favore delle obbligazioni emergenti, ma non mancano anche alcuni ostacoli persistenti. La debolezza delle valute della regione rispetto al dollaro USA è stata tra i principali fattori alla base della sottoperformance dei mercati obbligazionari emergenti in valuta locale nel primo semestre del 2021 e in particolare nel mese di giugno. Anche i tassi locali sono a rischio, poiché negli ultimi mesi le banche centrali di diversi mercati emergenti hanno avviato un ciclo d’inasprimento monetario per contrastare l’inflazione superiore alle attese, in particolare in Russia e in Brasile. Ci vorrà tempo per sapere se le pressioni inflazionistiche che gravano su così tanti Paesi siano solo un fenomeno temporaneo che si avvicina già al punto massimo. Inoltre, le varianti nuove e più contagiose del coronavirus mettono in pericolo la ripresa dell’economia mondiale mentre prosegue la corsa alle vaccinazioni. Pertanto, anche se i gestori guardano con fiducia alle prospettive dei mercati obbligazionari emergenti in valuta locale, soprattutto a seguito della recente fase di debolezza, l’ottimismo è temperato da diversi fattori negativi che invitano alla cautela. Alla luce delle attuali dinamiche di mercato diventa essenziale adottare una gestione attiva dell’esposizione ai tassi e alle valute locali e i gestori che effettuano solo investimenti tattici nelle obbligazio-

ni emergenti in valuta locale si limitano ad assumere posizioni selettive nel comparto o lo evitano del tutto. Le posizioni di sovrappeso sui tassi locali sono per lo più concentrate nei Paesi caratterizzati da curve dei rendimenti ripide e finanze pubbliche sostenibili, mentre quelle sulle valute locali riguardano soprattutto i Paesi che appaiono maggiormente in grado di beneficiare della grande riapertura, in quanto mostrano una bilancia dei pagamenti più solida a livello fondamentale.

FONDI IN VALUTA LOCALE Eaton Vance Emerging Markets Local Income offre una proposta d’investimento convincente agli investitori con un orientamento positivo nei confronti della classe di attivi. Il team Emerging Markets Debt, diretto da Michael Cirami e Michael O’Brien, abbina l’analisi macro top-down a un’approfondita ricerca fondamentale bottom-up sui singoli Paesi. Il team attua un approccio flessibile e dinamico per adattarsi alla continua evoluzione del contesto di mercato e mira a diversificare le posizioni spaziando al di fuori del benchmark, pur mantenendo sempre sotto controllo il beta e il tracking error e migliorando continuamente l’accesso ai mercati locali nell’universo dei Paesi emergenti. A livello quantitativo, in un gruppo di riferimento in cui nessun fondo ha superato l’indice JP Morgan GBI-EM Global Diversified nel tempo, la strategia Eaton Vance ha funzionato meglio di molte altre. In genere il fondo registra le migliori performance nelle fasi di rialzo dei mercati, mentre tende a sottoperformare l’indice nelle fasi di ribasso. Tuttavia, il fondo genera rendimenti convincenti nel corso di un intero ciclo di mercato, soprattutto in termini di rendimento relativo rispetto all’indice e ai prodotti concorrenti su base corretta per il rischio. SETTEMBRE I FUNDSPEOPLE 105


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