Io proprio io, vi racconto Rio
Elisa DI FRANCISCA Jesi (An) il 13/12/1982
Scherma – Fioretto individuale Londra 2012 – Oro Fioretto Individuale Londra 2012 – Oro Fioretto a Squadre Rio de Janeiro 2016 – Argento Fioretto Individuale
Quando senti il peso di doverti confermare, la montagna diventa ancora più alta da scalare di Elisa Di Francisca Quando il Boeing 777 dell’Alitalia atterra all’Aeroporto di Rio de Janeiro, nell’agosto 2016, ricordo che non sbarcai a cuore leggero. La vigilia della mia gara individuale – l’unica possibile, dopo la cancellazione della gara di fioretto a squadre – non ha nulla a che fare con la spensieratezza con la quale avevo invece affrontato i Giochi di Londra, da dove arrivarono due ori. Quattro anni prima ero certa di aver fatto tutto senza trascurare nulla, senza lasciare nulla al caso, sotto tutti i punti di vista. Al mio arrivo in Brasile, a ridosso della gara, nella mente ho mille pensieri, quasi non mi riconosco, sto spesso in silenzio e non ho alcuna voglia di rilasciare interviste, il che non mi appartiene. In compenso, la mia compagna di stanza, Arianna Errigo, che avevo battuto nella finale di Londra, ma che dopo aveva conquistato due titoli mondiali, non perde occasione per dirsi grande favorita per l’oro di Rio e che questo ruolo non le pesa per niente. Al contrario io sento una pressione tanto forte che non avrei mai immaginato. L’idea di dovermi nuovamente confrontare con lei, magari un’altra volta in finale, mi tortura. Non è tanto l’idea di affrontarla, mi preoccupa più sapere di dovermi confermare anche qui in Brasile, senza peraltro avere la prova d’appello di una gara a squadre che stavolta non ci sarà. Un pensiero, per fortuna solo quello, confesso di averlo avuto: e se piantassi baracca e burattini e me ne andassi in spiaggia a Ipanema, magari a bermi qualcosa di forte? Dico ad Elisa che sarà meglio pensare ad altro, magari a quel paio di chiletti in più che mi porto appresso rispetto a quattro anni prima e questo non va bene. Sono di muscoli, mi ricorda la mia preparatrice/amica Annalisa Coltorti, ma ho la
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