Showcase n. 171

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Problem or opportunity? RINCARI, PROBLEMA O OPPORTUNITÀ?

2022 got off to an unpleasant start for Italian companies because of the substantial rise in the prices of energy, which was already looming over the industry in late 2021, but now is evident in all its negative effects in terms of impact on bills. Gas and, in general, electric energy and water (complete with sewer disposal) are the “raw materials” which will have the greatest repercussions on the budget of, in particular, dyeing and finishing mills and the general impression is that the price rise is not temporary but here to stay. This is also Gruppo Colle’s impression: “The growth associated with the economic and political situation- the Tuscan company explains- is very clear by now and the rise in prices is a structural problem; suffice is to mention the Stock Exchange’s futures to realize that gas and electric energy prices have reached a minimum below which they cannot go anymore, with an inevitable ripple effect on all the other products, from chemicals to mechanicals, causing prices to rise up to 50%. If there is no reversal of the trend after the Chinese New Year, we will be seeing even a 70% increase”. The crisis, however, can be a chance to do things differently, better even: “As far as energy sources are concerned, Italy and Europe can do very little- Gruppo Colle says- because they are dependent on Russia for gas and they cannot influence the price. The national government announced further measures to help families that this year will incur significantly higher expenses than in the past, but no such measures will be introduced for companies. So it is time for policymakers to rethink labour law and industrial policy. They can influence other costs and pursue other types of energy efficiency, in order to save Italy’s manufacturing industry, one of the country’s best economic sectors and main driving forces”.

Il 2022 delle aziende italiane è iniziato con lo spettro dei rincari delle bollette per i consumi energetici, che si era in realtà materializzato già sul finire del 2021 ma che adesso si mostra nella sua interezza e con cifre che hanno già impatto sui conti in modo evidente ed improvviso. Gas ed energia elettrica in generale e acqua (con annesso smaltimento in fogna) nello specifico delle tintorie e delle rifinizioni sono le “materie prime” che più andranno ad incidere sui bilanci e l’impressione è che da momentaneo il rincaro debba essere considerato fisso. Questa è l’impressione anche al Gruppo Colle: “La crescita legata alla congiuntura e alla situazione politica - spiegano all’azienda toscana - è ormai definita ed i rincari hanno assunto una connotazione strutturale; basta guardare i futures in Borsa per capire che il costo per gas ed energia elettrica ha già raggiunto un nuovo minimo sotto il quale non si scenderà. Ed ovviamente c’è l’effetto a cascata su tutto il resto dei prodotti, dalla chimica alla meccanica, con aumenti anche del 50%. Se dopo il Capodanno cinese il trend non si fermerà arriveremo anche al 70%”. Ma la crisi può essere il momento per dare una svolta positiva: “Sulle energie Italia ed Europa possono fare poco - continuano al Gruppo Colle – perché il gas ce l’hanno i russi e non possiamo influire sui costi. Il Governo ha previsto misure che vanno ad aiutare le famiglie, che quest’anno dovranno sostenere spese molto maggiori rispetto al passato, ma per le aziende questo aiuto non esiste. Quindi può essere il momento per pensare ad una nuova normativa del lavoro e ad una nuova politica industriale. Possiamo intervenire su altri costi e valutare altri tipi di efficientamento, per salvare la manifattura, che è uno dei settori in cui l’Italia eccelle e che deve essere mantenuto in vita perché è uno dei volani del Paese”.

50 La Spola


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