Happy Aquatics & Wellness n.3 2021

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M AG G I O - G I U G N O 2021

RESTART AD OSTACOLI #aprireXripartire

A n n o XXI I I N U M ER O 03

SPECIALE Percorso guida per Comuni e Enti Locali: piscine pubbliche INTERVISTE Aquamore, PPP e il nuovo modello di gestione: Paolo Calvi Leadership - Divertimento sull’acqua: Mauro Vanni (BoaBay) Pools e Turismo: Mario Taglia (Service4swim) Fitness e strategie di successo: Fabio Sozzani (Sporting - Varese) MANAGEMENT Gli effetti della pandemia sui gestori di impianti La riforma dello Sport: un’opportunità perduta

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SOMMA RIO ANNO XXIII - NUM E RO 03 - MAG G I O - G I UG NO 202 1 NEWS

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Happy Aquatics News Splash & Gym News

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EAA News

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CIWAS News Acquanet News

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ANIF News AIS News

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La crisi dello sport: incentivare per rilanciare Andrea Pambianchi

46

Il laboratorio di idee e soluzioni vincenti – sporting palestra & spa Ciro Lo Giudice

50

RE-START Gerardo Ruberto

TURISMO

POOLS

18

Aquamore, il nuovo modello di gestione e di collaborazione pubblico-privato Marco Tornatore

24

La ristrutturazione di una piscina pubblica Rossana Prola

40

Piscina, quanto ci manchi

32

VAS e Didattica: da Verticale a una Scuola Nuoto moderna

Stefano Candidoni

Dalla gestione della piscina pubblica al turismo estivo: lezioni di business Stefano Candidoni

54

L’esperto risponde Beatrice Masserini

56

La via tortuosa della riforma dello sport: un’occasione perduta Alberto Succi

60

Covid e concessioni per la gestione di impianti sportivi Lorenzo Bolognini

64

Gli effetti della pandemia sui gestori di impianti sportivi Donato Foresta

LEADERSHIP

36 POOL &GYM

28

L’e-commerce e le nuove dinamiche di acquisto online Roberto Di Giacomo

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Per il settore sport suona sempre la stessa musica Gianfranco Mazzia

VA S

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MANAGEMENT

FITNESS

INSERZIONISTI II AQQUATIX HTS 01 AQQUATIX HTS 03 TEAMSYSTEM 05 DIGI PROJECT 07 SILIGROUP 09 POLIMPIANTI 11 IDROCONSULT 13 ACQUANET 15 HEITZ SYSTEM 19 TECNOPISCINE 27 PROMINENT 31 WIBIT 33 CHIMICA D'AGOSTINO 37 PROFESSIONE ACQUA 43 AQUARAPID/AQQUATIX 63 ANIF 67 IAA III AQUARAPID IV MYRTHA POOLS

BOABAY, divertimento sull’acqua e le nuove sfide Marco Tornatore

EXTRA

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Editoriale - Il danno Marco Tornatore

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HA Innovation

Foto di Copertina: Le note di colore delle splendide vasche estive di Coopernuoto di Mirandola, pronte per accogliere la clientela (foto archivio Myrtha Pools) I colori delle piscine sono un tutt’uno con quelli estivi: sarà un’estate a colori con piscine piene o ingrigita da regole discutibili e vasche poco frequentate? Abbiamo ingiustamente atteso a lungo la riapertura di palestre e piscine ma sembra che prevalgano ignoranza e incompetenza che ci consegnano una ripresa mutilata. Speriamo di sbagliare, ma per ora siamo stati schiacciati puntualmente da errori imperdonabili di istituzioni ed esperti, a danno del comparto e di un Paese che perde il diritto alla salute assicurato dallo Sport VERSIONE ONLINE DISPONIBILE SU:

HAPPY AQUATICS & WELLNESS / HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION Sede Legale: via Rossi 3F - 35030 Rubano (PD) / Registrazione Tribunale di Padova n. 7727 del 9 marzo 2007 / redazione@euroaquatic.it PER LA PUBBLICITÀ Professione Acqua srl - ferrario@professioneacqua.it DIRETTORE RESPONSABILE Marco Tornatore COME RICEVERE HAPPY AQUATICS & WELLNESS - HA&W Per ricevere la rivista al proprio indirizzo, basta associarsi a EAA, al costo di 30€/anno (eaa@euroaquatic.it). Come soci EAA si ha diritto a ricevere 4 numeri/anno, owero le edizioni di Happy Aquatics & Wellness; per le uscite degli speciali Happy Aquatics - Construction (due numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta a redazione@euroaquatic.it. Possibilità di aderire con Formula EAA Club ricevendo nr 02 copie ad uscita per tutti i 6 numeri, inclusi gli speciali Construction: € 700/anno. NOTE ESPLICATIVE DELLA NUOVA IMPOSTAZIONE DI HA&W Le quattro uscite di HA&W prevedono servizi e interviste su management, attività in piscina e nuove tendenze, integrate da approfondimenti per area Fitness e nuovi trend, a cura di Fitness Network Italia, e, per la sezione Pool, curati da Professione Acqua, sulla piscina in chiave più tecnologica e/o manutentiva. Le due uscite HA-CONSTRUCTION dedicano 50 pagine circa alla piscina, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa. COMITATO DI REDAZIONE: Stefano Candidoni, Alessandro Favero, Linda Marabello, Luca Salvatori – completano il Comitato di Redazione per l’edizione Construction di Happy Aquatics: Rossana Prola, Giuliana Bassini, Paolo Ferrario HANNO COLLABORATO: Andrea Pambianchi, Gianfranco Mazzia, Gerardo Ruberto, Roberto Di Giacomo, Lorenzo Bolognini, Alberto Succi, Donato Foresta, Rossana Prola, Beatrice Masserini, Paolo Calvi, Mario Taglia, Mauro Vanni, Fabio Sozzani, Ciro Lo Giudice PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Jump Comunicazione - www.jumpcomunicazione.com STAMPA: Tipografia Nuova Jolly – Rubano (PD) - Chiuso in tipografia: 15/05/2021 AN N O XXI I I - N UM E RO 03 - MAG G I O - G I UG NO 2021


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EDI TO R I ALE

Più che dalla pandemia le piscine sono state desolatamente svuotate da decisioni governative e del CTS

IL DANNO Fino all’ultimo la politica ha lasciato nell’incertezza piscine e palestre su riaperture e regole da osservare: le nuove linee guida non risolvono e scontentano molto. Non è bastato tenerci chiusi per quasi 14 mesi, meglio complicare il destino già molto compromesso di un settore che assicura salute e che invece governo Conte e scienziati hanno ghettizzato additandolo come epicentro pandemico, alimentando inquietudini nella popolazione ora frenata all’idea di tornare negli impianti. Un danno tanto incalcolabile che richiede risarcimenti immediati e concreti. Non solo emendamenti che mastica la politica nello sfornare decreti legge, ma una visione programmatica di cui la stessa politica e le istituzioni non saranno mai capaci. Serve un tavolo tecnico che coinvolga le categorie del nostro settore ed esperti di piscine e palestre qualificabili come tali: dopo tanti errori, sarebbe un passaggio necessario

ed auspicabile, ma purtroppo improbabile. L’unica certezza è che, con queste chiusure protratte cui pochi altri settori sono stati condannati, la moria di gestioni, club, società sportive, ancorchè pesantissima, è solo all’inizio. Quando parliamo di oltre 30% di chiusure definitive di piscine ci riferiamo al medio periodo. Tanti proveranno a reggere, ma non ce la faranno: significa 82.000 lavoratori disoccupati, oltre 1.050 società di gestione -2.000 famiglie- private di lavoro e decenni di investimenti, il 34% delle imprese della filiera condannato a morire per mancati crediti riscossi e per perdite insostenibili. Gli impianti resteranno chiusi per mesi, alcuni per sempre e con gravi carenze manutentive: i cittadini non potranno accedere a piscine e palestre del territorio, con contrazione della pratica sportiva e dello stato di salute degli Italiani. Sembrano considerazioni limitate a noi addetti ai lavori (ricordiamocelo:

È TEMPO CHE LO SPORT RICEVA QUELLO CHE GLI È STATO DELIBERATAMENTE TOLTO

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siamo 1,2 milioni), perché le istituzioni, la politica, gli enti locali, tutti di estrazione pubblica, non sono capaci di ragionamenti che sarebbero elementari: loro hanno la pancia piena e non comprendono cosa significhi disagio sociale cui hanno condannato lo sport, inteso come stile di vita della popolazione (over 65 e disabili su tutti), non solo delle élite agonistiche. Sport che invece ha la pancia vuota e quando il popolo ha fame in genere reagisce in modo veemente. Ma lo stile che ci ha distinti è sempre stato rispettoso delle regole e ora, perchè un comparto non abbia ad insorgere, è fondamentale che arrivino risposte chiare e un piano di sostegno che dia respiro a tutti gli attori penalizzati dallo Stato: ci avete condannati a chiusure discutibili, a perdere le forze migliori, a pagare debiti per i prossimi 10 anni, a lasciare impianti per mancata disponibilità a rinegoziare le concessioni. E’ tempo che lo Sport riceva quello che gli è stato deliberatamente tolto. Se muore non è per colpe proprie, ma perché altri hanno deciso di sferrargli un colpo mortale. Marco Tornatore



HAPPY AQUATICS AI COMUNI D’ITALIA PISCINE PUBBLICHE: ISTRUZIONI PER L’USO RIVOLTE A COMUNI, POLITICI LOCALI E FUNZIONARI Ill.mi Sindaci, Assessori allo Sport, Assessori ai Lavori Pubblici dei Comuni d’Italia… …Happy Aquatics & Wellness avvia una serie di servizi rivolti alle amministrazioni locali che sono in genere proprietarie degli impianti pubblici poi assegnati a privati per la gestione. La rivista infatti viene spedita a tutti i Comuni con più di 10.000 abitanti, con l’obiettivo di colmare un pesante gap culturale e di competenze che condiziona molti funzionari e amministratori pubblici in materia di piscine. E’ infatti interesse di questi rappresentanti degli enti locali, nonché delle società di gestione e degli attori del mondo sportivo, che si ponga rimedio alle lacune di sempre e alle modalità sbagliate di assegnazione, con responsabilità anche del soggetto gestore. E’ l’impegno di HA&W perché insieme si riesca a fare un salto di paradigma, consegnando ai cittadini impianti moderni, ben progettati o ammodernati e gestiti al meglio. Una sfida fondamentale per tutti, dopo oltre un anno di pandemia che impone di evolvere. Alcuni articoli sono evidenziati dall’ icona: Speciale “Percorso per gli Enti Locali/Territoriali”: da seguire, al fine di alimentare un circuito virtuoso che premi l’impiantistica sportiva nazionale, chi la gestisce, chi ci lavora e chi la frequenta.

Inaugurazione di impianti, che non sia solo un taglio di nastro, ma un messaggio di salute e certezze per la popolazione ph Gestisport

HA NEWS SPLASH & GYM NEWS

NUOVO CAMPUS DELLA BOCCONI: UN POLO SPORTIVO CON PISCINE E PALESTRE

Il complesso acquatico della Bocconi ormai pronto per l'apertura

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Milano, grazie ad una iniziativa tutta privata, potrà finalmente contare su un polo acquatico moderno e completo, aperto anche alla cittadinanza. Il centro sportivo del nuovo campus dell’ Università Bocconi e di SDA Bocconi è pronto e la sua apertura è stata posticipata solo per i problemi pandemici. Il complesso conterà su piscina olimpionica, vasca da 25 m, pista d'atletica sopraelevata, campi da basket, pallavolo e calcetto, palestra con spa (Virgin Active) e molti altri servizi. Le piscine, realizzate da Myrtha, saranno gestite da P&G/Aquamore. Il moderno campus universitario con nuovi alloggi e ambienti studio, contribuisce a stagliare la Bocconi fra i complessi accademici più qualificanti e completi su scala internazionale: un investimento complessivo di 160 milioni di Euro.

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USA: LE ATTIVITÀ PIU’ DESIDERATE PER TORNARE ALLA PRATICA SPORTIVA Durante i mesi difficili della pandemia e le chiusure dei centri sportivi, gli americani hanno scelto di praticare running, walking, home fitness e yoga. Ora che le riaperture stanno progressivamente aumentando gli sportivi d’oltreoceano tornano a rifrequentare i centri sportivi; fa da contraltare un marcato abbandono di molti per timore del contagio, ragioni di salute e crescenti difficoltà economiche. E’ quanto emerge dall’ultimo report di Ihrsa, divulgato in Italia da ANIF, che è il partner per il nostro Paese. Al primo posto fra le attività più desiderate dal popolo dalla grande tradizione natatoria, c’è appunto il nuoto (la piscina), seguito dal fitness (palestra), basket, calcio, tennis ed escursionismo/hiking come attesta la tabella a fianco. La tendenza generale è che la domanda di palestra e piscina è in rilevante crescita negli USA come in altre nazioni. Per acquistare ed esaminare nel dettaglio The 2020 Heath Club Consumer Report di Ihrsa: www.ihrsa.org ; il report è gratuito per soci ANIF.

PISCINA CARDELLINO: 24 MILIONI PER UN COMPLESSO OLIMPICO E RICREATIVO A MILANO Dopo tre anni di confronti e trattative, con la formula del project financing è stato approvato il progetto che trasformerà il vecchio impianto Cardellino di Milano in un moderno complesso acquatico: un investimento di circa 24 milioni di euro assicurerà così a Milano un secondo importante polo natatorio, oltre a quello della Bocconi. Sarà una struttura versatile per atleti, società sportive e appassionati del nuoto da un lato, e accessibile a famiglie e a tutti i milanesi dall’altro: rientrano infatti nel progetto un’area indoor con vasche da 50 e 25 metri adeguata anche per i tuffi, tribune per circa un migliaio di posti e vasche più piccole ricreative per i bambini; l’area outdoor è soprattutto riservata ad un grande parco con piscine a differente destinazione e attività come beach volley/tennis. L’accordo prevede vent’anni di gestione e un canone di 450.000 euro/anno spettante al Comune. Dal momento della chiusura della gara, sono previsti due anni per la realizzazione dell’opera.

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OVER 65, I GIOVANISSIMI E PROSPETTIVE PER LO SPORT In Italia, lo sport ha sempre grandi attenzioni per le nuove generazioni: è giusto per il ruolo sociale ed educativo che svolge. Non è meno sociale ed è forse più positivo per flussi e ricavi guardare alla old generation, ossia gli over 65 che nel 2030 uno studio Nomisma prevede toccheranno il 27,5% della popolazione e addirittura il 34,3% nel 2060, con gli over 80 di domani più in salute e più del doppio degli attuali: parliamo di un probabile 16,1% degli Italiani, quando gli under 14 saranno meno dell’11,2% visto che il tasso di natalità in Italia è impietoso: 6,8% e 404.000 nati nel 2020 contro il 14% e una media di 800.000 nascite negli anni ‘70. Piscine e palestre devono rivoluzionare la propria offerta e i propri ambienti (vasche inclusive e per tutti: 130 cm di profondità, dove si tocchi, e con temperature fra 30°C-32°C, completate da percorsi che facilitino spostamenti e sicurezza dei meno giovani), dando risposte al fenomeno dell’invecchiamento attivo, con ambienti ad alto impatto sociale e la dovuta assistenza, puntando su servizi adeguati.

La silver generation è il riferimento per piscine e palestre ph Swim England_swimming.org

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Le 10 attività più gradite agli americani per rimettersi in forma

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HA NEWS SPLASH & GYM NEWS

E.A.A. NEWS

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DEL SETTORE SPORT: CONVERGENZE E CONDIVISIONI CRESCENTI

E.A.A. SEMPRE DALLA PARTE DEI TECNICI

Durante 12 mesi di chiusure la disunione del settore ha portato ad oltre 45 sigle falsamente rappresentative. Dallo smarrimento generale e azioni scoordinate, concausa dell’ascolto mancato e degli aiuti quasi nulli del Governo, da febbraio sono prevalse una maggior coesione e il fermo proposito di risollevare il nostro comparto rappresentato in tutte le sue categorie: Così, le quindici sigle più credibili, autorevoli e di riferimento hanno avviato un percorso di costante confronto e di condivisioni che sta portando a risultati a beneficio di tutti gli operatori: una delegazione coordinata in parlamento per dialogare con i vertici governativi, azioni condivise e comunicate a settore, media, vertici istituzionali. Obiettivi: far riaprire lo Sport il 1 giugno con regole e protocolli sostenibili; una campagna di comunicazione via social e media che dovrebbe culminare con Pubblicità Progresso finanziata dalle istituzioni per riscattare i centri sportivi additati falsamente come veicolo di contagio, quando è vero l’esatto contrario: i centri sportivi sono garanzia e presidi della salute, pronti ad accogliere tutti gli Italiani.

È quasi ora di consuntivi per la stagione formativa E.A.A. I corsi online sono diventati una realtà consolidata, molto richiesta e partecipata. Accanto a questi, i corsi in presenza hanno continuato ad avere il loro spazio, nonostante le difficoltà pandemiche, in tutte le occasioni in cui la tipologia dell’offerta ed i contenuti formativi richiedevano una pratica diretta in acqua. Il riferimento è al Corso Rieducazione, così come a quello per la Disabilità. Anche in questa difficile stagione E.A.A. ha formato centinaia di professionisti del mondo acqua, con piena soddisfazione e con riconoscimenti al lavoro svolto dal team di docenti, sempre pronti ad aiutare e sostenere i tecnici, pur nelle difficoltà per gli impianti chiusi per molti mesi. Emerge molto netto l’invito, manifestato dai tecnici sul territorio, al confronto continuo e costante, invito che E.A.A. sta raccogliendo, preparandosi ad organizzare, nella seconda metà dell’anno, un programma molto fitto di appuntamenti, pressoché ogni settimana, online, per raggiungere tutti, per dare spunti di operatività, per condividere nuove ricerche e sperimentazioni sul campo. Info: www.euroaquatic.it

Appena sarà possibile EAA tornerà ai grandi eventi e formazione in presenza, per ora sostituiti da ottime inziative online

I.A.A.: SPRING WORLD MARATHON L’EVENTO INTERNAZIONALE ONLINE DI FINE APRILE Grande il successo della prima edizione di SPRING WORLD MARATHON il nuovo evento live online di IAA a cui hanno partecipato 320 fan dell’acqua provenienti da 23 Paesi del mondo. Se è sempre l’Italia a capitanare il movimento con oltre 100 adesioni, seguono a pieno ritmo Francia, Grecia, Portogallo, Brasile, Argentina, Belgio e Uruguay. Innovativa la formula proposta dai migliori IAA International Trainers (Deborah Benetti, Fabrizio Cantarini, Francisco Estevao, Annarita Misciglia, Gina Kang, Ekaterina Khapkova, Kostas Kavours, Giselle Reyes) con programmi e percorsi di allenamento studiati su specifici obiettivi tecnici e presentati dal “vivo” previa registrazione video della parte pratica in acqua. Clamorosa riuscita delle due giornate con apprezzamenti e condivisioni da tutto il mondo che accrescono il valore della proposta IAA e delle scuole internazionali aderenti. Per info visita il sito: www.I-A-A.ORG o scrivi a info@i-a-a.org

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HA NEWS CIWAS NEWS

ASSEMBLEA CIWAS: GLI INTERVENTI DEI PARLAMENTARI Lo scorso 8 Aprile CIWAS ha organizzato un importante incontro che ha visto la partecipazione dei principali interlocutori politici competenti in materia sportiva: Sen. Barbaro, On.le Barelli, Sen. D’Anna, On.le Prestipino, Sen. Sbrollini, On.le Valente. Nei 3 interventi introduttivi, frutto della sintesi di quanto emerso dalle riunioni tecniche dei Comitati Confederati Ciwas, è stato fatto il punto sulla grave situazione che sta mettendo a rischio migliaia di Strutture Sportive. Preziosi poi i contributi forniti dagli illustri Ospiti che sono intervenuti ed importante l’appello rivolto al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport Valentina Vezzali ”Immaginiamo proprio che per vincere 9 medaglie olimpiche ci siano voluti immenso sacrificio e impegno; gli stessi che Le chiediamo di riporre per evitare il fallimento di un mondo che da solo conta ben 2.8 punti del PIL italiano, 8 punti comprendendo Sanità e Turismo”. Rivedi i momenti principali a questo link: https://bit.ly/nlCIWAS-AggiornamentiIstituzioni

ACQUANET NEWS

ACQUANET ELEGGE I NUOVI CONSIGLIERI Durante l’Assemblea del 26 marzo sono state formalizzate le nomine dei nuovi Consiglieri di Acquanet- Associazione Piscine. Il nuovo consiglio Direttivo è ora così composto: Presidente – Rossana Prola; Vice Presidente – Valter Rapizzi; Segretario – Michele Gallingani; Consiglieri: Carmelo Terranova e Massimo Fava; Consiglieri aggiunti: Marco Buizza, Marco Costagli, Marco Tornatore, Mauro Cavagnini. Queste nomine rappresentano un’importante svolta per l’Associazione che, per la prima volta dalla sua nascita, allarga il numero dei Membri del Consiglio Direttivo a cinque persone, che potranno contare sull’attivo supporto dei 4 Consiglieri aggiunti. L’intento, come sancito dallo Statuto, è quello di tutelare tutti gli operatori del settore piscina, facendo sì che ogni comparto abbia un proprio rappresentate all’interno della compagine dirigenziale. www.acquanetpiscine.it

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ACQUANET E ASSOSPORT INSIEME A SOSTEGNO DEI GESTORI DI PISCINA Assosport ha scelto Acquanet come partner nella realizzazione di 5 webinar gratuiti destinati agli stakeholder del settore piscina. Nei 5 incontri sono trattati temi di fondamentale importanza per superare questo momento di difficoltà. I webinar, che si sono svolti sotto forma di tavola rotonda, hanno coinvolto numerosi Professionisti del settore e sono fruibili sul canale YouTube di Assosport. Questi i temi trattati: - Riapertura delle piscine: come ripartire al meglio - Come sopravvivere a piscina chiusa - La piscina digitale: opportunità e sfide - Abbattere le barriere psicologiche che ostacolano il rientro in piscina - Nuovi modelli di business per la piscina di domani www.acquanetpiscine.it

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ACQUANET, DAL 2012, SI PONE L’OBIETTIVO DI CREARE UN GRUPPO DI AZIENDE DEL SETTORE PISCINE CHE LAVORINO INSIEME SU TEMI IMPORTANTI E CONDIVISI. AD OGGI, CONTA PIU' DI 200 ASSOCIATI. DIVERSE ANIME, ACCOMUNATE PERÒ DALLO STESSO OBIETTIVO:

MIGLIORARSI E MIGLIORARE IL SETTORE. l’Associazione offre diversi servizi ai propri Soci. Alcuni esempi: - Consulenza in tempo reale relativamente ad aspetti legislativi, normativi, tecnici. Consultazione gratuita delle norme tecniche UNI. - Organizzazione di corsi di formazione gratuiti per i propri associati. - Partecipazione attiva alla scrittura delle norme tecniche, sia italiane che europee, sulla costruzione e sulla gestione delle piscine pubbliche. - Consulenza gratuita di professionisti esterni, al fine di poter rispondere in modo adeguato ad ogni quesito nel più breve tempo possibile (su temi legali, amministrativi e tecnici). ACQUANET ADERISCE A CONFLAVORO PMI E CIWAS - CONFEDERAZIONE ITALIANA WELLNESS E ATTIVITÀ SPORTIVE

Per saperne di più sull’Associazione è possibile consultare il nostro sito (www.acquanetpiscine.it), scriverci una mail ad info@acquanetpiscine.it oppure chiamarci al 0376854931 - 3335259383 . Saremo lieti di risolvere qualsiasi vostro dubbio!


HA NEWS ANIF NEWS

ASSEMBLEA ANIF E ELEZIONE DEL VERTICE PER IL QUADRIENNIO 2020-24

ANIF RICONFERMATA NEL BOARD DI EUROPEACTIVE ANIF, per il terzo mandato consecutivo, è stata recentemente confermata nel Consiglio Direttivo di EuropeActive.

Lo scorso 15 aprile 2021 si sono tenute le elezioni del nuovo vertice ANIF 2020-24: plebiscitariamente i soci hanno votato per la riconferma di Presidente e Consiglieri uscenti, pertanto la dirigenza associativa è così composta: Presidente Giampaolo Duregon e tre Vice Presidenti, Massimo Cicognani (Nord Italia), Pietro Tornaboni (Centro Italia), Germano Bondì (Sud Italia). ANIF, nella circostanza, ha comunicato l’ingresso di un nuovo Socio Onorario: il Dottor Guido Rasi, Professore di Microbiologia all’Università Tor Vergata di Roma. Questo il Consiglio Direttivo del prossimo quadriennio: Andrea Antoniazzi, Germano Bondì, Massimo Cicognani, Giampaolo Duregon, Alberto Gamba, Pietro Tornaboni, Lucio Zanchi. Inizia così un nuovo capitolo che tutto il Consiglio e il Presidente intraprenderanno con determinazione e ottimismo, lottando insieme per un obiettivo comune: fare cultura e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni affinché riconoscano in noi degli alleati e non dei nemici. Un lavoro di squadra che viene portato avanti da 25 anni.

Dopo sei anni, Angelo Desidera passa il testimone a Veronica Telleschi che opererà sempre come Delegata del Presidente Giampaolo Duregon per i prossimi 3 anni. “Sono onorata di far parte di un Comitato così prestigioso. È una sfida ambiziosa e farò del mio meglio per dare il mio contributo affinché il settore possa crescere soprattutto in un momento di cambiamenti epocali come quello che stiamo vivendo. Sono altrettanto onorata di rappresentare ANIF sulla scena europea”. Congratulazioni anche agli altri 3 Consiglieri neo-eletti: John Treharne, Anne Leroy, Jana Havrdova. Il prossimo appuntamento con EuropeActive sarà il 3 novembre a Colonia per l’8° edizione dell’European Health & Fitness Forum

www.anifeurowellness.it

Giampaolo Duregon

Veronica Telleschi

AIS NEWS

I WEBINAR DI TSPORT E SPORT&IMPIANTI IN COLLABORAZIONE CON A.I.S. Dopo il webinar dedicato alla progettazione di parchi acquatici e termali, TSPORT e Sport&Impianti organizzano, in collaborazione con AIS – Associazione Impianti Sportivi, un nuovo incontro sul tema della “Sicurezza e certificazione nella progettazione degli impianti sportivi” I concetti di sicurezza e di certificazione, nell’ambito delle costruzioni, viaggiano insieme: le certificazioni, obbligatorie o volontarie, danno garanzie sulla sicurezza sul lavoro, qualità dei prodotti, correttezza della SORT IIANTI progettazione, efficienza energetica. SEINARIO EINAR Nel settore degli impianti sportivi vale lo stesso prinSICUREZZA E CERTIFICAZIONE cipio: lavorare sin dal progetto con l’attenzione alle PG, ,  L’MP PV norme armonizzate e alle relative certificazioni siLunedi 12 Luglio | ore 9.45 - 13.00 gnifica rispettare, al momento della costruzione e nell’uso successivo dell’impianto, i requisiti essenziali MC DUCC UPP D M FDC BM SPORT E SALUTE DIR.TECNICO SPORTIUM PURIFYING TECHNOLOGY di sicurezza. All’incontro interverranno l’architetto Giuseppe De B VLP LD CHPP BL ML U M BUREAU VERITAS Martino, l’architetto Marco Ducci di Sport e Salute, FARAONE ARCHITETTURE DIMITTO CERTIFICATION SERVICES e gli esperti di Bureau Veritas, Dimitto Certification P U PPUM  F WB C: GRATUITO • POSTI LIMITATI Services, Faraone Srl, Purifying Technology. REGISTRAZIONI Il webinar si svolgerà lunedì 12 luglio dalle ore 10 alle 13, www.SPORTeIMPIANTI.it registrazioni su www.sporteimpianti.it/webinar

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Stefano Candidoni

stefanocandidoni@gmail.com

5’

VA S

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VAS E DIDATTICA: DA VERTICALE A UNA SCUOLA NUOTO MODERNA L’utilizzo a 360 gradi dell’acqua determina il successo per la gestione La contrapposizione non serve, l’esclusività nemmeno. Utilizzare al meglio e al massimo il volume d’acqua è l’unica cosa saggia che può essere portata avanti. La vera sfida è la convivenza di tutto, non la scelta radicale. Siamo inondati, lo siamo stati in particolare negli ultimi due mesi, da informazioni riguardanti le condizioni di riapertura degli impianti: criteri di sicurezza, di vendita, modalità di accesso, limiti di affollamento, oltre a rimarcare, per fortuna sempre più, l’importanza del movimento in funzione della salute, per la prevenzione, come farmaco naturale. Alcune domande penso che sia il caso di porcele, per evitare di ridondare messaggi in modo superficiale, non venendo compresi.

SEMPRE CORRETTO PARLARE DI SALUTE LEGATA ALL’ATTIVITÀ FISICA? CHE COSA POSSIAMO MISURARE PERCHÈ L’OBIETTIVO “SALUTE” SIA REALE? QUALE ATTIVITÀ È CORRETTO FARE IN ACQUA? Sempre corretto parlare di salute legata all’attività fisica? Che cosa possiamo misurare perchè l’obiettivo “salute” sia reale? Quale attività è corretto fare in acqua?

Trainer capaci sono la miglior guida per Group Training e per attività di VAS accessibili a tutti, in modo divertente e coinvolgente - foto Gesti Sport con Daniela Pintus

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Le risposte a queste domande non sono banali, per niente scontate. Un utilizzo dell’acqua a 360 gradi non sta tanto nell’immaginare miriadi di attività diverse per riempire planning, a volte incomprensibili per un utente qualsiasi. Sembra che la declinazione delle attività con tanti “nomi” sia una esigenza gestionale, dettata più da ragioni di marketing piuttosto che di prodotto. Così come la contrapposizione netta tra orizzontalità e verticalità in acqua testimonia della pigrizia, della cecità, anche alimentata dai soggetti istituzionali, che hanno decretato, ad esempio durante il lockdown, che “nuotare” si poteva mentre le attività in verticale no, quando invece con l’avanzare dell’età i vantaggi veri li abbiamo nel vivere l’acqua in “questo senso”. Il nuoto classico non è per tutti, è nelle cose, e ve lo dice chi ha passato la propria vita a nuotare.


VAS STEFANO CANDIDONI

Un modello di scuola nuoto britannico con rapporto 1:1 allievo-istruttore, spunti per ripensare i servizi nella piscina 2021 - ph Swim copy

IL NUOTO CLASSICO NON È PER TUTTI E, CON L’AVANZARE DELL’ETÀ, I VANTAGGI VERI LI ABBIAMO NEL VIVERE L’ACQUA CON ATTIVITÀ IN VERTICALE

Se volessimo schematizzare al massimo, nuotare in orizzontale è sempre un compromesso tra galleggiamento e avanzamento; galleggiare bene è a sua volta un compromes-

so tra i movimenti che si fanno bene in tal senso e ciò che non serve; i movimenti fatti bene sono, a loro volta, legati alla tecnica giusta ed alla sperimentazione continua

Aquatic Wellness e VAS , benessere ineguagliabile facilitato dall'acqua, per avvicinare chi ora è ancora lontano dalle piscine © D I R I T T I R I S E R VAT I

del movimento in acqua. Ma la tecnica non è assoluta, è la capacità di fare un buon gesto, il migliore in ogni occasione, l’importante è che si abbia un obiettivo. Ecco, l’obiettivo! Forse è la cosa che sfugge, tanto in una didattica di nuoto tradizionale come nell’attività in verticale. Sfugge che, senza un obiettivo, senza interiorizzarlo, le persone non vivono l’acqua come dovrebbero. Come imparare a nuotare non è una semplice successione di esercizi di didattica, il VAS non è solo fitness in verticale dove va bene tutto ed il contrario. Se vogliamo che le persone acquisiscano salute, tornando all’origine di queste riflessioni, dobbiamo fare attenzione a quello che stanno facendo, perché ciò che fanno determina cosa accadrà loro dal punto di vista cellulare. Basta standardizzare, basta uniformità, basta fare tutti le stesse cose nello stesso modo, modificando solo il nome dell’attività. Abbiamo un’occasione unica, una tra le pochissime opportunità che la sventura Covid ci lascia: alzare il livello della qualità dell’offerta altrimenti concetti molto impegnativi, salute, prevenzione, movimento come farmaco naturale, rimarranno lettera morta.  H A P P Y A Q U AT I C S & W E L L N E S S - 3 / 2 0 2 1

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10’ Marco Tornatore

redazione@euroaquatic.it

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AQ UA POOL

INTERVISTA

AQUAMORE, IL NUOVO MODELLO DI GESTIONE E DI COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATO Il cambiamento necessario nella gestione degli impianti pubblici e l’interpretazione che ne dà uno dei gruppi emergenti, forte di una progettualità innovativa e di prospettiva Paolo Calvi, con il varo del progetto Aquamore da lui fortemente voluto e condiviso con la proprietà di A&T/ Myrta Pools, ha dato il via ad un convincente modello gestionale che interpreta il nuovo corso del PPP, configurabile come riferimento per il settore nei prossimi anni: un percorso a diversi moduli che rivede i rapporti fra impresa, enti locali e attori coinvolti e dà risposte persuasive ai radicali cambiamenti in atto, di cui la crescente concorrenza straniera è una delle pressanti novità. Dalle parole di Paolo Calvi, la sintesi del valore e della sostenibilità del modello Aquamore/P&G. Aquamore: come nasce l’idea e a fronte di quali considerazioni? Aquamore nasce dall’idea di offrire, nell’impiantistica natatoria pubblica, impianti rivolti a famiglie e sportivi che siano belli, funzionali, sicuri e fortemente riconoscibili sul territorio. Con questo approccio vogliamo trasferire la cura del dettaglio ed il gusto dell’innovazione che da sempre contraddistinguono il gruppo Myrtha anche al modello di gestione. Un concept che interpreta un nuovo modo di vivere la piscina e i servizi erogati: i punti chiave. Il concept che presentiamo al mercato vuole proporre un nuovo modello sia dal punto di vista dei contenuti sia dal punto di vista dei servizi. A livello di contenuti,

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infatti, accanto al modello più tradizionale vogliamo proporre soluzioni pensate per estendere la presenza degli utenti per un lasso di tempo più alto, dove i Centri diventano dei veri e propri punti di aggregazione in cui fruire di differenti attività. Dal punto di vista dei servizi, vogliamo lavorare affinchè la cura del cliente sia ai massimi livelli e in grado di intercettare i bisogni anche di coloro che oggi non frequentano i centri natatori.

PRIVATO E PUBBLICO SONO PARTNER E NON ANTAGONISTI

Quali le fondamentali differenze fra quello che voi proponete e quanto fino a ieri era prevalente nel rapporto pubblico-privato? Lo sviluppo delle nostre operazioni parte da un caposaldo fondamentale: privato e pubblico sono partner e non antagonisti. Ciò determina quindi, nel rispetto dei limiti che il sistema impone (si © D I R I T T I R I S E R VAT I

Paolo Calvi



dalle logiche di mercato, se non per gli aspetti strettamente sociali. b) Da parte dei gestori I gestori oggi non possono più pensare agli impianti natatori con le logiche del passato, ossia immaginando la Pubblica Amministrazione come una risorsa costante cui attingere in caso di problemi. La gestione deve essere uno strumento per fare impresa in modo economicamente e finanziariamente sostenibile. Probabilmente questo percorso richiederà una sempre maggiore professionalizzazione della figura del gestore.

Aquamore Seriate

LO SCHEMA BASE (VASCHE INDOOR, OUTDOOR E RISTORAZIONE) ARRICCHITO DAI CONTENUTI CHE CHIAMIAMO DELL’ACQUA DEL FUTURO (SPA E SPRAYPARK: AMBIENTE FAMILY), DA SERVIZI CORRELATI E DA ELEMENTI MULTISPORT pensi ad esempio la limitatezza di risorse che le Pubbliche Amministrazioni possono investire in questo tipo di operazioni), la creazione di un vero partenariato pubblico-privato, in cui contribuiamo in maniera significativa all’investimento assumendone il corretto trasferimento dei rischi.

estremamente family), da servizi correlati come la fisioterapia e da elementi multisport.

Possiamo definirlo un modello modulato secondo le necessità del territorio e di accordo da definire con l’ente locale?

Gli Amministratori a nostro giudizio oggi non possono pensare sul breve periodo, ma devono avere ben chiara la necessità di sviluppare progettualità di medio-lungo periodo che sappiano mantenere nel tempo il valore del patrimonio impiantistico. L’altro elemento rilevante è l’impossibilità, stante il forte investimento in capo al soggetto privato, di mantenere tariffe troppo distanti

Assolutamente, è fondamentale saper analizzare non solo le necessità ma anche le potenzialità del territorio. Esaurita questa fase, condividere con l’Ente Locale aspettative e obiettivi è lo step successivo ed altrettanto importante. È opportuno inoltre tenere in considerazione un ulteriore aspetto fondamentale, ossia l’eventuale presenza di un centro da riqualificare. In questo senso, abbiamo elaborato un modello scalabile di contenuti che, a partire dallo schema base (vasche indoor, outdoor e ristorazione), possa essere arricchito dai contenuti che chiamiamo dell’acqua del futuro (spa e spraypark per un ambiente

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Cosa ritiene non possa più essere considerato oggi nella gestione di impianti pubblici a) Da parte delle amministrazioni comunali

Nella sua idea di impianto moderno, quale di quelli da voi realizzati e gestiti f ino ad oggi interpreta al meglio la nuova progettualità e perché? In tutti i nostri Centri, sia pur diversi tra di loro, è riconoscibile il DNA Aquamore. Villafranca di Verona rappresenta la nostra volontà, partendo da una riqualificazione, di trasformare gli spazi esistenti per offrire nuovi servizi all’utenza. Seriate è un centro con i contenuti più tradizionali del nostro schema base declinati in maniera da rendere la fruizione piacevole e apprezzata. Bocconi rappresenta infine la sfida di un grande centro a vocazione sportiva in un contesto metropolitano e con interlocutori sia pubblici sia privati. Obiettivi a monte del progetto Aquamore e i risultati ad oggi ottenuti nei vostri impianti Aquamore nasce con l’obiettivo di offrire una risposta qualificata alle esigenze del mercato dell’impiantistica sportiva di proprietà pubblica in Italia. Il modello che abbiamo sviluppato, oggi, ha saputo raccogliere anche l’interesse di investitori privati qua-

I PARAMETRI DI UN’OPERAZIONE VALIDA E SOSTENIBILE SONO MOLTI, MA IL PRINCIPALE È LA CAPACITÀ DI REMUNERARE IN MANIERA CERTA, EQUILIBRATA E COSTANTE NEL TEMPO LA QUOTA PARTE DI INVESTIMENTO PRIVATO

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LA GESTIONE DEVE ESSERE UNO STRUMENTO PER FARE IMPRESA IN MODO ECONOMICAMENTE E FINANZIARIAMENTE SOSTENIBILE

MARCO TORNATORE

Che programmi avete per il futuro e quali sono i parametri che vi spingono a considerare un’operazione valida e sostenibile? Intendiamo ampliare certamente la nostra rete di centri. In pipeline abbiamo oggi, oltre ai 4 centri attivi (Villafranca, Seriate, Castelgoffredo e Bocconi), altre 5 aperture nei prossimi 24 mesi. I parametri che ci spingono a considerare un’operazione valida e sostenibile sono molti, ma il principale resta la capacità di remunerare in maniera certa, equilibrata e costante nel tempo la quota parte di investimento privato. Nella valutazione o meno della bontà di una gara d’appalto, cosa si sente di suggerire e cosa ritiene vada evitato perché la gestione di un impianto pubblico abbia futuro? Le gare d'appalto più tradizionali oggi non rappresentano un ambito cui siamo soliti rivolgerci. In generale, affinché una gestione abbia futuro è certamente necessario che le esigenze dell’Ente Pubblico e le aspettative del Aquamore Castelgoffredo

AQUAPOOL

li l’Università Bocconi e altri. Cito, ad esempio, il Centro Aquamore Spinea, che verrà inaugurato nel prossimo mese di settembre. Dal punto di vista gestionale, riteniamo che, anche a causa della pandemia, una corretta valutazione dei risultati sarà possibile solo nel prossimo biennio.

Aquamore Castelgoffredo

gestore siano allineate. Inoltre, a nostro giudizio sono da evitare i bandi di durata ridotta, che difficilmente consentono di riassorbire l’investimento della fase di start up e certamente non valorizzano il bene e i servizi erogati al pubblico. Tornando ad Aquamore e al suo gruppo – P&G – oltre al modello con il vostro brand, voi avete la capacità di trovare intese anche con gestori terzi per sviluppare soluzioni alternative: può illustrarci quando e come considerate questa opzione, favorevole al partner, ma anche per la collettività e per il Comune di riferimento? Questa è una strada parallela alle nostre gestioni dirette che abbiamo percorso in passato e che continueremo a percorrere in futuro, specialmente in quei territori

in cui – per ragioni geografiche o di target – non siamo né saremo presenti in prima persona. Per partner strutturati e forti e che condividono la nostra mission, la nostra disponibilità ad un percorso insieme è invariata. Perché Aquamore può essere la formula che porta nelle piscine una clientela nuova ed aggiuntiva rispetto a quella tradizionale? Con il nostro modello intendiamo parlare a due segmenti di utenti. Il primo segmento è costituito dal 9% della popolazione che frequenta abitualmente in Italia un Centro Natatorio: a questo target, oltre al servizio tradizionale cui è abituato, vogliamo offrire servizi integrati personalizzabili, come ad esempio il Virtual Trainer per i clienti abituali del nuoto libero. Il secondo segmento, estremamente rilevante, vale 10 volte la

PER LA RIPARTENZA SARÀ FONDAMENTALE TRASMETTERE ALL’UTENTE FINALE FIDUCIA E SICUREZZA

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Aquamore Villafranca

popolazione che oggi frequenta i Centri. Oltre all’aspetto dei contenuti (spraypark, spa, etc), offrire servizi diversi ed integrati probabilmente è la chiave di volta per raggiungere questo tipo di target anche in ambito più tradizionale. Pensiamo alla f ruizione dell’accesso estivo: l’acquisto online del biglietto che permette di saltare la fila, la consegna dei prodotti della ristorazione all’ombrellone, tutti upselling in grado di uscire dai vincoli delle tariffe imposte, senza che questo possa essere percepito come un fastidio da parte dell’utente. Quali le più grandi difficoltà che incontrate nel presentare il progetto Aquamore agli amministratori locali e cosa sarebbe necessario il committente pubblico modificasse per essere al passo con i tempi? Il dialogo con la Pubblica Amministrazione ovviamente rappresenta un aspetto fondamentale della nostra attività. In generale la criticità maggiore nasce quando manca l’allineamento tra la volontà politica e la componente tecnica, che spesso è sottodimensionata o comunque obbligata a seguire ambiti estremamente ete-

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NOI PUNTIAMO AD ESSERE UNO DEI PLAYER IN GRADO DI CREARE E GESTIRE QUESTI LUOGHI, COSTRUENDO E RIQUALIFICANDO GLI IMPIANTI SPORTIVI, RENDENDOLI DISPONIBILI AL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE rogenei nella gestione della cosa pubblica. Altro aspetto estremamente importante è ovviamente la disponibilità economica della Pubblica Amministrazione: che i nostri progetti piacciano è piuttosto f requente, più difficile ovviamente è trovare la disponibilità del pubblico ad investire. Da ultimo e non meno importante, non possiamo non citare l’estrema incertezza sulle tempistiche tecnico-burocratiche che coinvolgono le nostre operazioni: paradossalmente sono estremamente più lunghe rispetto ai tempi di effettiva esecuzione.

Guardiamo certamente con interesse a tutti i player stranieri che stanno provando ad approcciare il mercato italiano. Un eventuale ingresso di questi operatori genererà sicuramente maggiore concorrenza e al contempo maggiore interesse verso il settore, che si tradurrà in maggiore professionalizzazione di tutte le figure coinvolte nel processo.

Rispetto all’ingresso di concorrenza straniera, Aquamore e P&G sembrano oggi la risposta nazionale più credibile: come pensate di agire verso questi nuovi competitors e che scenari lei prefigura per il settore?

La crisi pandemica con la chiusura dei centri natatori ha sicuramente penalizzato l’aspetto prettamente gestionale del nostro modello, tuttavia non ci ha impedito di continuare a sviluppare le operazioni che andranno a regime nei prossi-

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Quanto vi ha danneggiato la crisi pandemica e come state preparando il rilancio e la ripartenza dei vostri impianti e progetti da varare?


AQUAPOOL MARCO TORNATORE

Aquamore Seriate

mi anni. Per la ripartenza sarà fondamentale trasmettere all’utente finale fiducia e sicurezza. I nostri Centri natatori anche tra il primo ed il secondo lockdown sono stati percepiti come posti sicuri dai nostri clienti, e fondamentale sarà mantenere questa percezione. Lei in diverse sedi ha espresso grande fiducia per il futuro del settore: su che basi manifesta questo ottimismo e cosa reputa fondamentale considerare perché una gestione abbia un domani di certezze?

Come manager affermato ed interprete di una nuova stagione delle piscine, a che traguardi intende guidare il suo gruppo e su cosa punterà maggiormente per ritenersi soddisfatto?

solo in luoghi gradevoli, funzionali e accessibili a tutti. Noi puntiamo ad essere uno dei player in grado di creare e gestire questi luoghi, costruendo e riqualificando gli impianti sportivi, rendendoli disponibili al maggior numero di persone che vivono le proprie città e che possono considerarli come il miglior ambiente dove fare sport e condividere una parte sempre più importante della propria vita sociale. 

Guardiamo al mercato dell’attività sportiva come fattore sempre più presente nella vista di ognuno di noi. Dobbiamo stare bene non solo dopo aver svolto l’attività sportiva, ma anche durante l’esercizio fisico e questo si può fare Aquamore Villafranca Myrtha Wellness

Ho fiducia nel futuro del settore perché siamo davanti ad una fase storica estremamente importante: passata l’emergenza di questi mesi, infatti, credo che molte saranno le opportunità che il mercato potrà offrire. L’impiantistica in Italia oggi è molto spesso obsoleta e questo offre, a chi saprà interpretare al meglio i bisogni di oggi e di domani, un mercato potenziale decisamente appetibile. Per avere un domani di certezze una gestione deve secondo noi contare su contenuti funzionali e correttamente disegnati, una durata coerente con la possibilità di fare investimenti e servizi in grado di portare innovazione. © D I R I T T I R I S E R VAT I

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Rossana Prola

prola@professioneacqua.it

AQ UA POOL

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LA RISTRUTTURAZIONE DI UNA PISCINA PUBBLICA La piscina è una costruzione particolare, che possiede un elevato contenuto tecnico. Non si tratta, infatti, solamente di un edificio, ma di un’opera complessa la cui progettazione richiede competenze diverse ed esperienza specifica.

Piscine - ph Nemea

L’ERRORE PIÙ COMUNE È DI CONSIDERARE SOLO LA PARTE EDIFICATA, TRATTANDO L’ACQUA COME UN ACCESSORIO, QUANDO INVECE È LA COMPONENTE PREPONDERANTE, LA CUI PRESENZA CONDIZIONA TUTTO IL RESTO

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Quando si progetta la costruzione o la ristrutturazione di una piscina ad uso pubblico, va tenuto in considerazione il fatto che la parte tecnologica ed impiantistica è sempre molto importante e rappresenta mediamente il 30% del valore complessivo dell’opera. In un impianto natatorio coperto sono presenti impianti termici, elettrici, di trattamento aria e di trattamento acqua, oltre agli impianti antincendio, di sicurezza e di controllo, ed ognuno possiede una propria specificità. Trattandosi, di fatto, di una grande massa d’acqua riscaldata racchiusa all’interno di un edificio, l’errore più comune che si compie è quello di considerare solo la parte edificata, trattando l’acqua come un accessorio, quando invece è la componente preponderante, la cui presenza condiziona tutto il resto. Basti pensare all'umidità che viene generata ed alla conseguente necessità di utilizzare sistemi e materiali idonei e resistenti, perché oltre all’umidità ed alla condensa sono presenti cloruri in misura considerevole, il che porta negli anni alla corrosione di tutte le parti in metallo, anche quelle realizzate con i miglio-


AQUAPOOL ROSSANA PROLA

Gestisport Merate: un esempio di ammodernamento riuscitissimo frutto della collaborazione Comune - Gestore

GLI SPOGLIATOI DELLE PISCINE COPERTE NON SONO SEMPLICI SPAZI DI SERVIZIO, MA AMBIENTI FUNZIONALI DI ESTREMA UTILITÀ ED IMPORTANZA, COSÌ COME LA HALL E LA RECEPTION ri acciai. Per questa ragione, ad esempio, nelle piscine coperte è del tutto sconsigliata la realizzazione di controsoffitti: i supporti e gli agganci potrebbero corrodersi e cedere nel tempo, con conseguenze che è indubbiamente meglio evitare di dover valutare. Immaginiamo di tenere sul fornello una grossa pentola piena d’acqua, con il fuoco acceso 24 ore al giorno, tutti i giorni. Cosa succederebbe alla nostra casa? Sarebbe tutto molto più difficile, a partire semplicemente dalla pulizia. I materiali si deteriorerebbero molto rapidamente e ci si renderebbe conto di quanto alcuni sono inadeguati. In piscina accade esattamente la stessa cosa. La distribuzione degli spazi accessori, inoltre, deve essere valutata

con molta attenzione per riuscire a soddisfare le richieste normative relative ai percorsi e le richieste di comfort nelle modalità di utilizzo

da parte degli utenti. Gli spogliatoi delle piscine coperte non sono, infatti, semplici spazi di servizio, ma ambienti funzionali di estrema utilità ed importanza, così come la hall e la reception. Ogni ambiente ha problemi diversi, pensiamo ad esempio alla pavimentazione antisdrucciolo nella zona a piedi bagnati, sempre difficile da pulire, e alla necessità di avere un ricambio di aria differente tra la hall, la zona bar, gli spogliatoi e il vano vasche. Senza

Gli spogliatoi delle piscine sono un’area fondamentale, mai secondaria Club Tennis Barcino - ph AIA © D I R I T T I R I S E R VAT I

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parlare dell’impianto di trattamento acqua, mancando il quale la piscina non sarebbe una piscina, la cui importanza troppo spesso viene sottostimata e la cui progettazione viene tralasciata ed affidata alle aziende installatrici. Quando viene il momento inderogabile nel quale affrontare la ristrutturazione della piscina, il percorso corretto da compiere sarebbe quello di affiancare al progettista incaricato un consulente tecnico ed il gestore della struttura. Il consulente è indispensabile per fornire la conoscenza delle leggi e delle norme tecniche, degli accorgimenti necessari per la sicurezza e per la successiva manutenzione dell’opera, mentre il gestore è indispensabile per comprendere le modalità di utilizzo della struttura e le necessità conseguenti. Senza un team di questo tipo, ogni intervento è destinato a fallire, se si considera che le piscine che contengono elementi non a norma e ambienti scomodi e non razionali sono di gran lunga la maggioranza. Se si analizza approfonditamente un impianto natatorio è praticamente impossibile non trovare qualcosa che non va, persino negli impianti nuovi. La ristrutturazione è un'operazione complessa: deve tenere conto di numerosi fattori e numerosi punti fermi che condizionano l’operatività. Il budget a disposizione, prima di tutto, ma anche le norme cambiate nel frattempo, gli interventi necessari per gli adeguamenti legati alla sicurezza e alla azione del tempo e dell’usura. È spesso necessario operare delle scelte prioritarie, poiché difficilmente si può procedere ad una ristrutturazione completa. Quali sono le scelte più giuste da compiere? Quali sono le azioni davvero inderogabili e quali quelle che è possibile procrastinare? Per rispondere a queste doman-

Idee nuove di piscine comunali, inclusive per tutti e non necessariamente natatorie: dall’estero gli esempi sono innumerevoli

de sono necessarie la conoscenza e la competenza specifiche, oltre all’esperienza sul campo. Difficilmente tutto ciò è nella disponibilità di un progettista, che va affiancato dal consulente e dal gestore. Le operazioni da compiere sono, in successione: 1. La verifica normativa dell’impianto: cosa risponde alle leggi ed alle norme attualmente in vigore e cosa no? 2. L’analisi dei singoli interventi: come si può procedere per ogni intervento, quali sono le modalità, i tempi ed i relativi costi? 3. La scelta in base alle priorità: quali sono gli interventi più importanti da compiere, in funzione delle leggi e delle norme, del budget a disposizione e delle esigenze della gestione? 4. La stesura del progetto e del capitolato, sulla base delle scelte fatte. 5. La verifica in funzione dei preventivi, con una eventuale riorganizzazione del lavoro.

SONO NECESSARIE LA CONOSCENZA E LA COMPETENZA SPECIFICHE, OLTRE ALL’ESPERIENZA SUL CAMPO (CHE FUNZIONARI E POLITICI NON HANNO)

In questo modo è possibile operare una ristrutturazione utile, seppure parziale. Altrimenti, il rischio è quello di procrastinare l’intervento nella sua totalità, fino al momento in cui potrebbe essere troppo tardi e la piscina è costretta a chiudere. Meglio compiere tanti piccoli passi, quando volare non è possibile. 

LA RISTRUTTURAZIONE È UN’OPERAZIONE COMPLESSA: DEVE TENERE CONTO DI NUMEROSI FATTORI E NUMEROSI PUNTI FERMI CHE CONDIZIONANO L’OPERATIVITÀ

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IlIl cloro naturale km oggi disponibile cloronaturale naturaleaaakm km000oggi oggidisponibile disponibile Ilcon cloro naturale a km 0 oggi disponibile con la la formula formula del Noleggio Noleggio Operativo! Operativo! la formuladel del Noleggio Operativo! Ilcon cloro naturale a km 0 oggi disponibile con la formula del Noleggio Operativo! con la formula del Noleggio Operativo! Avere Avere una tecnologia green per produzione dididi cloro cloro Avereuna unatecnologia tecnologiagreen greenper perlalalaproduzione produzione cloro naturale naturale partendo partendo dal dal sale sale oggi oggi è è possibile possibile con con la la formula formula Avere una tecnologia green per la produzione di cloro naturale partendo dal sale oggi è possibile con la formula dell’affitto dell’affitto etecnologia econ possibilità didi riscattare riscattare ilcon ilbene alla alla fine fine Avere una green la produzione cloro naturale partendo dal sale oggiper èdi possibile la di formula dell’affitto econ conlala lapossibilità possibilità riscattare ilbene bene alla fine del delperiodo periodo locazione. locazione. naturale partendo sale oggidièriscattare possibile ilcon la formula dell’affitto edidi con ladal possibilità bene alla fine del periodo di locazione. dell’affitto la possibilità di riscattare il bene alla fine del periodoedicon locazione. del periodo di locazione. VANTAGGI VANTAGGI

VANTAGGI

VANTAGGI ■■ Nessun Nessuninvestimento investimentoiniziale iniziale ■■ Sicurezza Sicurezzadella dellapianificazione pianificazioneeconomica economica Nessuntrimestrale investimento iniziale Sicurezzaedella pianificazione ■■■Canone Canone trimestrale fisso fisso per pertutto tuttoilVANTAGGI ilperiodo periodo ■■■Installazione Installazione eavviamento avviamento inclusi inclusieconomica ■ ■Nessun investimento iniziale della pianificazione economica Canone trimestrale fisso per il periodo ■ Installazione e avviamento inclusi didi locazione locazione (possibilità (possibilità da da24 24atutto a60 60mesi) mesi) ■■■Sicurezza Service Service della della tecnologia tecnologia programmata programmata ■ Canone trimestrale fisso per tutto il periodo ■ Installazione e avviamento inclusi di locazione (possibilità da 24 a 60 mesi) ■ Service della tecnologia programmata Detrazione Detrazione fiscale fiscaledel deliniziale canone canone Possibilità Possibilitàdella didiriscatto riscatto del delbene bene aafine fine ■■ Nessun investimento ■■ Sicurezza pianificazione economica della programmata locazione (possibilità 24tutto a 60ilin mesi) Detrazione fiscale del da canone Possibilità divalore riscatto delinclusi bene a fine Nessun Nessun obbligo obbligo didiammortamento ammortamento inbilancio bilancio ■ locazione locazione con con valore pre-stabilito pre-stabilito ■■■di Canone trimestrale fisso per periodo ■ ■Service Installazione etecnologia avviamento ■ ■Detrazione fiscale del canone di riscatto del programmata bene a fine obbligo di ammortamento in bilancio ■ locazione con valore pre-stabilito diNessun locazione (possibilità da 24 a 60 mesi) ■ Possibilità Service della tecnologia ■ obbligo di del ammortamento in bilancio valore pre-stabilito ■ Nessun Detrazione fiscale canone ■ locazione Possibilità con di riscatto del bene a fine ■ Nessun obbligo di ammortamento in bilancio locazione con valore pre-stabilito

Avere Avereoggi oggiuna unaproduzione produzionedidicloro cloronaturale naturaleche chemigliora miglioralalaqualità qualitàdididisinfezione disinfezionedell’acqua dell’acquadel del Avereimpianto oggi una produzione dialla cloro naturale che migliora laparte qualità disinfezione dell’acqua vostro vostro impianto natatorio natatorio oltre oltrealla sicurezza sicurezza nella nella gestione gestione da daparte degli deglidi operatori operatori èèlalanuova nuova realtà realtàdel Avere oggi una produzione di cloro naturale che migliora la qualità disinfezione vostro impianto natatorio oltre alla sicurezza nella gestione da partedidegli operatoridell’acqua è la nuovadel realtà didi gestione gestione dell’acqua dell’acqua didipiscina piscina ad aduso usopubblico. pubblico. vostro impianto natatorio oltre alla sicurezza nella gestione da parte degli operatori è la nuova realtà di gestione dell’acqua di piscina ad uso pubblico. Avere oggi una produzione di cloro naturale che migliora la qualità di disinfezione dell’acqua del di gestione dell’acqua di piscina uso pubblico. vostro impianto natatorio oltre allaad sicurezza nella gestione da parte degli operatori è la nuova realtà di gestione dell’acqua di piscina ad uso pubblico. ®® Chlorinsitu Chlorinsitu IIaIIa60-300 60-300g/h g/h

Chlorinsitu IIa 60-300 g/h Chlorinsitu IIa 60-300 g/h ® ®

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SICUREZZA SICUREZZA SICUREZZA SICUREZZA Il IlChlorinsitu Chlorinsitu IIaIIasoddisfa soddisfatutte tuttelelerichieste richieste indicate indicatenella nellanuova nuovaBPR, BPR,Regolamento Regolamentoprodotto prodotto Biocidi Biocidi 528/2012. 528/2012. Inparticolare, particolare, iltrattamento trattamento dell’acqua dell’acqua per consumo consumo umanonella nellaBPR BPR rientra rientra SICUREZZA Il Chlorinsitu IIa In soddisfa tutteille richieste indicate nellaper nuova BPR, umano Regolamento prodotto Il Chlorinsitu IIa soddisfa tutte le richieste indicate nella nuova BPR, Regolamento prodotto ®® ®

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nel nel Product Product Type TypePT5. PT5. Biocidi 528/2012. In particolare, il trattamento dell’acqua per consumo umano nella BPR rientra 528/2012. Indell’idrogeno particolare, trattamento dell’acqua per consumo umano nellaprodotto BPR rientra ®scarico Lo Lo speciale speciale scarico dell’idrogeno consente consente un’installazione un’installazione senza senza requisiti requisiti aggiuntivi aggiuntivi per pergarantire garantire IlBiocidi Chlorinsitu IIa soddisfa tutte leilrichieste indicate nella nuova BPR, Regolamento nel Product Type PT5. nel Product Type PT5. lala ventilazione ventilazione didiuna una stanza stanza(no (noATEX). Biocidi 528/2012. In particolare, ilATEX). trattamento dell’acqua per consumo umanoaggiuntivi nella BPR rientra Lo speciale scarico dell’idrogeno consente un’installazione senza requisiti garantire Lo speciale scarico dell’idrogeno consente un’installazione senza requisiti aggiuntivi per per garantire nel Product TypediPT5. laventilazione ventilazione una stanza (no ATEX). la di una stanza (no ATEX). Lo speciale scarico dell’idrogeno consente un’installazione senza requisiti aggiuntivi per garantire la ventilazione di una stanza (no ATEX). Pubblicizza Pubblicizzalalatua tuapiscina piscinaaiaituoi tuoiclienti clienticon conil ilnuovo nuovosistema sistemadididisinfezione disinfezione senza senza i sottoprodotti i sottoprodotti dell’industria dell’industria e e il il tuo tuo impianto impianto natatorio natatorio sarà sarà al al passo con con Pubblicizzala latuatuapiscina piscina ai tuoi clienti il nuovo sistema dipasso disinfezione Pubblicizza aidel tuoi clienti concon il nuovo sistema di disinfezione lele attuali attuali richieste richiesteGREEN GREEN del mercato! mercato! senza i sottoprodotti dell’industria e il tuo impianto natatorio sarà al passo senza i sottoprodotti dell’industria e il tuocon impianto natatorio sarà passo concon Pubblicizza la tua piscina ai tuoi clienti il nuovo sistema dialdisinfezione leattuali attualirichieste richieste GREEN del mercato! le GREEN del mercato! senza i sottoprodotti dell’industria e il tuo impianto natatorio sarà al passo con le attuali richieste GREEN del mercato!

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6’

Roberto Di Giacomo

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L’E-COMMERCE E LE NUOVE DINAMICHE DI ACQUISTO ONLINE Uno strumento ormai irrinunciabile che assicura facilità di prenotazione e acquisto del cliente, automatismi semplificanti e ricadute positive in termini economico-finanziari, con la soddisfazione piena di chi frequenta il club o la piscina Finalmente è in arrivo la bella stagione! Certo: non sarà più come tre anni fa che in alcune regioni, già da maggio in poi, si poteva andare a fare il bagno dopo aver lasciato le proprie cose comodamente sotto l’ombrellone… ma in qualche modo ci si può arrivare. Come? Con una intelligente organizzazione rispettosa delle disposizioni legate al distanziamento sociale imposte dalle direttive per il contenimento della pandemia. Partiamo da alcune osservazioni, alcune pratiche ed altre supportate da studi e tendenze: 1. Bisogna mantenere il distanziamento, quindi la capienza massima, sia della piscina che delle zone collegate (ombrelloni, punti di ristoro, bagni), sarà limitata. 2. Non c’è niente di peggio, per il potenziale cliente, dell’andare in piscina e trovarsi esclusi per mancanza di posti, soprattutto se si hanno bambini (e poi come glielo dici che non sguazzeranno felici ma che dovranno rimanere a casa a fare quello che han-

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Arriva l’estate e ogni impianto deve essere pronto ad accogliere al meglio ogni cliente: la digitalizzazione è un’ottima soluzione - ph Acquaestate Noale

no fatto sempre durante tutto il lockdown?). 3. L’Osservatorio Mobile B2C Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, in una sua ricerca, ha riscontrato che nel 2020 c’è stato un incremento dell’utilizzo dei telefonini di circa 30%. 4. Secondo l’AGI, l’incremento degli acquisti online è stato del 55% nel 2020.

© D I R I T T I R I S E R VAT I

Mettendo insieme questi punti (e ce ne sarebbero molti altri) si arriva ad immaginare quello che serve per gestire una piscina. Un software che non solo sia in grado di gestire l’anagrafica e lo stato del cliente (fatture, ricevute, scadenze e tantissimo altro ancora), ma che permetta allo stesso iscritto, attraverso un’APP collegata e sincronizzata con funzionalità e-commerce, di potersi iscrivere alla struttura, acquistare comodamente ingressi e/o abbonamen-


POOL&GYM ROBERTO DI GIACOMO

Per gestire i grandi numeri delle piscine la tecnologia è un ausilio insostituibile

ti, prenotare più vicino alla vasca dei bambini o più vicino al bar per poter gustare una bibita fresca o uno spritz. Questa modalità di vendita online è estremamente apprezzata dai clienti che si dimostrano propensi a sfruttare tale possibilità aumentando addirittura la loro propensione all’acquisto. Infatti, secondo una recente ricerca (effettuata dall’International Fitness Observatory IFO insieme a TeamSystem), il 35% dei club sportivi (con e senza piscina), interpellati in tutta Italia, dichiara di utilizzare un’APP per consentire ai propri clienti di effettuare acquisti online. Una percentuale altissima se si pensa che l’APP, per i centri sportivi, è un’introduzione piuttosto recente. Questo conferma ulteriormente che l’esperienza di utilizzo da parte degli utenti finali è facilitata proprio della facilità di questo mezzo digitale.

UN SOFTWARE CHE SIA IN GRADO DI GESTIRE L’ANAGRAFICA E LO STATO DEL CLIENTE E PERMETTA ALLO STESSO ISCRITTO, ATTRAVERSO UN’APP DI ISCRIVERSI ALLA STRUTTURA, ACQUISTARE COMODAMENTE INGRESSI E/O ABBONAMENTI, PRENOTARE LO SPECIFICO OMBRELLONE

IL 35% DEI CLUB SPORTIVI (CON E SENZA PISCINA) IN ITALIA DICHIARA DI UTILIZZARE UN’APP PER CONSENTIRE AI PROPRI CLIENTI DI EFFETTUARE ACQUISTI ONLINE Il software in piscina o palestra non è più un’eventuale, oggi è imprescindibile © D I R I T T I R I S E R VAT I

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MA PERCHÉ L’E-COMMERCE HA COSÌ TANTO SUCCESSO? Il segreto sta nel minor impegno, di tempo e di spostamenti, richiesto da parte del potenziale acquirente nell’utilizzare uno shop online rispetto ad un punto vendita fisico. Questo aspetto, come sottolineato sopra, si è reso ancora più evidente in seguito alla necessità di distanziamento sociale e al lockdown, che ha sia impigrito che viziato il cliente. Il tutto è supportato da una semplicità di utilizzo dei vari sistemi di acquisto online che guidano il cliente, passo dopo passo, dalla visualizzazione del listino, al riempimento del carrello fino alla conferma e al completamente con il pagamento. Il cliente dovrà solo scegliere il servizio più adatto. Nella moderna piscina digitale non può mancare una efficace piattaforma e-commerce che deve innanzitutto essere connessa in tempo reale con un software gestionale ed essere fruibile tramite APP, altrimenti tutti i vantaggi evidenziati vengono meno.

Prenotazioni in una logica di piscina ludica, solo se si dispone di software e app; il post Covid dipenderà molto da tali opzioni

SENZA UN SOFTWARE GESTIONALE PER LA PISCINA, INTEGRATO CON L’E-COMMERCE E L’APP, VERREBBE A MANCARE UN ELEMENTO FONDAMENTALE: L’AUTOMAZIONE

È tutto molto bello a dirsi ma la verità è che senza un software gestionale per la piscina, integrato con l’e-commerce e l’APP, verrebbe a mancare un altro aspetto estremamente importante e vantaggioso per l’imprenditore: l’automazione.

Con un sistema automatizzato completo non serve intervento umano per l’accesso ai tornelli, per l’assegnazione ed il controllo degli armadietti e per l’utilizzo a tempo degli asciugacapelli e delle docce. Ma soprattutto incassi sincronizzati con l’amministrazione, lo shop e con il desk. Un vantaggio enorme per la corretta gestione aziendale della piscina. Il risultato finale di questo processo di digitalizzazione è principalmente economico e finanziario con effetti benefici di reputazione della piscina, di soddisfazione dei clienti con conseguenza crescita del fatturato e dell’efficienza globale. 

IL CLIENTE DOVRÀ SOLO SCEGLIERE IL SERVIZIO PIÙ ADATTO Allenamento in palestra: con le riaperture sarà più semplice avvalendosi di app e digitale - ph Technogym - Erika Opali

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7’ Stefano Candidoni

stefanocandidoni@gmail.com

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TURISM O

INTERVISTA

DALLA GESTIONE DELLA PISCINA PUBBLICA AL TURISMO ESTIVO: LEZIONI DI BUSINESS Mentre il settore è in ginocchio, ci sono imprenditori ingegnosi e coraggiosi che hanno esplorato con successo nuove aree business, di cui il turismo può essere la nuova frontiera. L’esempio di Mario Taglia e della sua Services4swim Lo scenario del comparto piscina è cambiato e subirà radicali modifiche nei prossimi mesi. C’è chi non è rimasto fermo nonostante il lockdown, consapevole che la trasformazione vada guidata e non subita: Mario Taglia è l’imprenditore di razza, che ha avuto l’intuizione oggi fondamentale per rilanciarsi con nuove idee. Con la sua Service4swim, Taglia è la guida di un nuovo percorso che ammicca al turismo balneare con una rivisitazione del business gestionale: l’idea di servizio focalizzato sulla piscina allargato ad ambiti ad alto potenziale, che richiedono competenze e organizzazione di cui Services4swim è felice sintesi. A dimostrazione che l’intraprendenza, anziché l’attendismo e l’assistenzialismo che inchiodano il gestore vecchia maniera, paga e alimenta un circolo virtuoso per chi sa condurre in tale maniera la propria attività d'impresa. Molti suoi colleghi sono comprensibilmente disperati per le chiusure protratte. Preoccupazione che tocca anche lei, sollevato però dalle prospettive di un’area che ha sapientemente esplorato e che oggi si potrebbe rivelare fondamentale per superare meglio questa crisi: quando è nata e perché l’idea di sviluppare una strategia nel turismo estivo-balneare esteso anche a quello invernale?

Mario Taglia

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L’idea è nata alcuni anni fa dopo aver sviluppato/testato i servizi nell’area termale padovana; durante il primo lockdown ho avuto la possibilità di dare una grande accelerazione al progetto, spinto © D I R I T T I R I S E R VAT I

anche dalla ricerca di servizi che potessero essere utili alle proprietà delle strutture. Valutando l’opportunità della gestione di una piscina vicino al mare, sconsigliata da tanti colleghi proprio per la sua posizione, ho intuito grandi possibilità proprio dal fatto di essere poi circondato da centinaia di piscine turistiche. Mi sono detto: “se non viene la gente da me, vado io da loro”. Parallelamente lei però non ha demorso dal gestire impianti pubblici. Quanti ne segue oggi e come riesce a coordinare questa attività con quella rivolta al turismo?



GLI INVESTIMENTI NECESSARI DA PARTE NOSTRA SONO RIVOLTI ALLA COSTANTE FORMAZIONE DEL PERSONALE ED ALLA RICERCA DI FORNITORI\PARTNER ALL’ALTEZZA CHE CI POSSANO SEGUIRE IN QUESTO PERCORSO

li difficoltà. L’esperienza maturata in tal senso diventa preziosa nella gestione di strutture turistiche e facilita la risoluzione dei problemi. Il settore turistico ha budget completamente diversi da quelli usuali dedicati ad impianti pubblici, maggiori capacità di investimento, realizzazione rapida di investimento, senza però possibilità di errore. In quali ambiti riesce ad interagire meglio con il turismo e quali altre aree reputa possano essere migliorate e considerate in termini di business e di servizio? Con gli operatori turistici interagiamo per il salvataggio nelle piscine, nei parchi acquatici e nell’organizzazione delle attività sportive acquatiche e non: dal corso di nuoto diverso dal solito alla lezione personalizzata, dall’aquafitness tradizionale all’offerta di percorsi VAS specifici (Vertical Aquatic Styles), fino all’Outdoor Training Camp (OTC).

Prà delle Torri, Caorle VE: grandi impianti balneari estivi, grandi opportunità per offire servizi da parte di società di gestione come Service4Swim

La gestione degli impianti pubblici continua (ad oggi con le diverse gestioni ne seguo direttamente 7 di varie dimensioni). Le attività che facciamo nel settore turistico non sono altro che un’evoluzione di quelle dedicate alla gestione pubblica, con qualche differenza per efficienza e diversificazione dei servizi, flessibilità e disponibilità verso il cliente. Quali solo gli elementi e i punti di incontro che le permettono di interagire al meglio con gli operatori stagionali e che investimenti comporta questa scelta? Gli operatori turistici con cui collaboriamo riescono a focalizzare bene i benefit da dare ai propri

clienti e sono molto sensibili ad iniziative volte ad aumentarne la qualità. Gli investimenti necessari da parte nostra sono rivolti alla costante formazione del personale ed alla ricerca di fornitori\partner all’altezza che ci possano seguire in questo percorso. Quanto del suo expertise gestionale trasferisce a tale nuova area imprenditoriale e quanto le insegna il settore turistico come capitano di società il cui focus è sugli impianti pubblici?

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Il tempo investito nel lavoro è sempre tanto, soprattutto continuiamo ad investire nel consolidamento di uno staff efficiente a partire dai responsabili dei vari impianti. Negli ultimi mesi, in concomitanza con l’emergenza Covid, abbiamo impiegato molte energie per la

La gestione di impianti grandi e complessi, con piscine, palestre, centri benessere, magari in concessione pubblica, mette di fronte, quotidianamente, ad innumerevo-

VALUTANDO L’OPPORTUNITÀ DELLA GESTIONE DI UNA PISCINA VICINO AL MARE, HO INTUITO GRANDI POSSIBILITÀ PERCHÈ CIRCONDATO DA CENTINAIA DI PISCINE TURISTICHE: MI SONO DETTO “SE NON VIENE LA GENTE DA ME, VADO IO DA LORO”

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Fatto 100 l’investimento che richiede la parte gestionale delle piscine, quanto deve investire nel turismo e quanto tempo assorbe tale indirizzo imprenditoriale?

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Piscine alberghiere, un altro settore dove la società di gestione può affiancarsi con grandi benefici reciproci


TURISMO STEFANO CANDIDONI

La bellezza delle piscine di molti hotel viene valorizzzata dai servizi che possono essere promossi al suo interno

formazione online e l’ideazione di nuove iniziative, orientate a scuole, comuni, aziende. Diciamo che in alcuni mesi dell’anno siamo al 70% del tempo assorbito in ottica turismo. In tutta sincerità, vede più futuro e business nel settore nostro tradizionale, piscine/wellness, o in quello che si è abilmente inventato lei, interpretando una sorta di turismo sportivo ben collegato alla sua alta competenza? Il Settore Turistico avrà un gran futuro e i riflessi si vedranno anche nelle gestioni tradizionali: questa esperienza ci permetterà di guidare le strutture “tradizionali” non

come prima ma con un piglio diverso, flessibile e dinamico, diversificando al meglio le proposte, al pari delle strutture ricettive in cui, fin dal primo giorno della vacanza, si trova tutto quello di cui si ha bisogno. Per fare certi passi ci vogliono determinazione e una buona dose di coraggio, che sovente manca a tanti gestori di impianti. Cosa si sente di suggerire ai suoi colleghi perché riescano a sviluppare nuove competenze e abilità da veri imprenditori? Non mi sento di dare consigli. Personalmente non ho grandi aspettative su quello che potranno fare Stato, Comuni o Federazione in aiuto agli imprenditori di questo settore, in questo momento ma anche per il futuro. Sto cercando di impiegare il mio tempo nella ricerca di opportunità piuttosto che attendere, auspicabili e comunque necessari, aiuti da altri. Non tutti hanno il talento e anche l’equilibrio che la distinguono: reputa che questo sia frutto di un percorso costruito nel tempo, anche attingendo dall’esperienza di un padre affermato top manager, o prevalgono intuizioni che possono essere d’esempio e replicate da altri con pari successo? Sono molte le persone che hanno ispirato e stanno ispirando il mio percorso imprenditoriale: i com© D I R I T T I R I S E R VAT I

ponenti della famiglia, manager affermati nel nostro mondo, moltissimi componenti dello staff con i quali ogni giorno affrontiamo nuove sfide. Alla fine, in ogni caso, non ci si può sottrarre da una giusta dose di coraggio, affrontando i rischi che un’attività imprenditoriale non può non avere. I suoi programmi 2021 e quelli negli anni a venire La stagione estiva 2021 è iniziata: idee nuove, diversificazione di attività (in tutte le strutture abbiamo creato Campi di allenamento all’aperto OCR nei prati estivi), parchi giochi galleggianti ed espansione dei servizi, anche per il settore prettamente turistico che da Caorle e Cavallino arriva al Lago di Garda. Stiamo lanciando un progetto nuovissimo www.swimonholiday.it che ha già visto l’adesione di oltre 30 strutture ricettive. 

IL SETTORE TURISTICO AVRÀ UN GRAN FUTURO E I RIFLESSI SI VEDRANNO ANCHE NELLE GESTIONI TRADIZIONALI

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Marco Tornatore

redazione@euroaquatic.it

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L EA D ERSHIP

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CINQUE DOMANDE A... MAURO VANNI

ESTATE 2021: BOABAY, DIVERTIMENTO SULL’ACQUA E LE NUOVE SFIDE Il parco giochi galleggiante più grande d’Europa, BoaBay, grazie ad idee imprenditoriali in costante aggiornamento, rimane una delle attrazioni estive che insegna molto al comparto turistico balneare, ma anche a quello delle piscine pubbliche: un successo replicato negli anni Mauro Vanni, vero riferimento del turismo romagnolo e di BoaBay, si distingue decisamente per le sue empatia e pragmatismo che accomunano molti suoi colleghi della costa romagnola, ormai icona internazionale del turismo balneare italiano. Con il suo team oggi è un vero trascinatore ed è espressione di capacità innovativa che permette di chiudere al meglio stagioni difficili come quella 2020, reggendo al meglio anche l’urto della crisi pandemica. Alla base le tante nuove idee promosse ogni anno e di prossimo lancio perché BoaBay risulti sempre attrattivo a beneficio degli stabilimenti balneari cui è collegato e del turismo estivo di Rimini. Quando BoaBay esordì come il parco galleggiante più grande del mondo sembrava quasi un azzardo ed invece questo sistema di divertimento sull’acqua, potenziato dalla vostra capacità imprenditoriale, si è rivelato un volano di notorietà e di flussi di clientela sorprendenti: le ragioni del vostro successo. Nonostante le difficoltà iniziali, il BoaBay è stato un grande successo commerciale e di immagine, che ha contribuito notevolmente anche a promuovere e valorizzare i nostri stabilimenti balneari. Il successo del parco è stato un mix tra le caratteristiche intrinseche di questa attrazione: adrenalina, sport e sano divertimento. Il parco acquatico arricchisce la vacanza

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balneare offrendo una proposta dinamica per i giovani. Fondamentale per il successo dell’iniziativa è stata una gestione fatta con tanto amore per il nostro lavoro e il nostro territorio. Avete superato brillantemente l’estate 2020, nonostante le insidie di Covid-19. Dopo questi mesi difficili, come state preparando la

stagione 2021 e con quali novità ed obiettivi? Nella primavera del 2020 la tentazione di non aprire il parco è stata grande per le difficoltà di lavorare in piena pandemia, ma la voglia di riscatto e di vincere nonostante tutto ci ha convinti ad aprire anche se in forte ritardo. Fortunatamente siamo riusciti a fare un’ot-

IL SUCCESSO DEL PARCO È STATO UN MIX TRA LE CARATTERISTICHE INTRINSECHE DI QUESTA ATTRAZIONE: ADRENALINA, SPORT E SANO DIVERTIMENTO. IL PARCO ACQUATICO ARRICCHISCE LA VACANZA BALNEARE © D I R I T T I R I S E R VAT I



BoaBay è anche sicurezza fra i sorrisi di operatori e unità cinofile di soccorso

tima stagione, ottenendo un’alta affluenza di ospiti. Quest’anno il parco sarà completamente rinnovato, sposteremo le attrazioni più adrenaliniche al largo e creeremo una pista galleggiante dove i nostri ospiti potranno cimentarsi affrontare le sfide del parco a tempo di musica. Se BoaBay è il fulcro di un circuito da voi ideato, quali sono le ricadute in termini di business e quali aree di servizio e ospitalità vengono coinvolte, beneficiandone?

Sicuramente il mare svolge una funzione importante nell’attrazione della vacanza balneare. I parchi acquatici, come BoaBay, rendono l’acqua il vero protagonista del divertimento, creando un’esperienza unica e indimenticabile che non è solo il semplice bagno al mare, ma un’esperienza adrenalinica a diretto contatto con la natura. Negli anni abbiamo iniziato varie

collaborazioni con aziende partner che hanno sposato l’immagine di BoaBay per promuovere i loro brand. Questo ci ha portato alla creazione di un’area del parco dedicata ai più piccoli e alla realizzazione di vari eventi e competizioni sportive. Possiamo dire che parte di quello che voi realizzate nelle spiagge di

Le Spiagge srl offre una vasta gamma di servizi ed opportunità che soddisfano le esigenze dei nostri ospiti. Nei nostri stabilimenti balneari sono compresi servizi di spiaggia per il divertimento e il benessere alla portata di tutti. Le opportunità comprendono parchi gioco per bambini, campi da beach per ogni tipo di sport, palestre e idromassaggi. Il BoaBay è sicuramente l’eccellenza fra i nostri servizi, questo crea una ricaduta positiva su tutte le altre nostre attività. È un’idea nuova di vivere il mare, facendo contiguamente sport. Il mare resta un’attrazione estiva irrinunciabile per la popolazione: quanto incide BoaBay nella valorizzazione dell’acqua e come avete costruito la vostra strategia di comunicazione e marketing negli anni?

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Il parco acquatico è divertimento in movimento per giovani e meno giovani

QUEST’ANNO IL PARCO SARÀ COMPLETAMENTE RINNOVATO, SPOSTEREMO LE ATTRAZIONI PIÙ ADRENALINICHE A LARGO

© D I R I T T I R I S E R VAT I


LEADERSHIP MARCO TORNATORE

Una parte dello Staff di BoaBay, Mauro Vanni è il secondo da sinistra

Rimini è replicabile in molte altre località balneari finanche nelle piscine estive dei centri urbani e a quali condizioni? Il suo parere e i suoi consigli La riviera romagnola si caratterizza per una proposta turistica ricca di servizi e innovazione. Questa cultura dell’accoglienza e della promozione del territorio è stata da molti presa d’esempio per fare turismo. I parchi acquatici si inseriscono molto bene nel ventaglio di offerte che la spiaggia di Rimini propone. Ovunque si scelga questa filosofia imprenditoriale si può replicare ciò che noi realizziamo sulle nostre spiagge. Anche nei parchi divertimento o piscine situati nella città si possono ricreare le condizioni di servizi e opportunità che noi offriamo. 

BOABAY È SICURAMENTE L’ECCELLENZA FRA I NOSTRI SERVIZI, QUESTO CREA UNA RICADUTA POSITIVA SU TUTTE LE ALTRE NOSTRE ATTIVITÀ

I PARCHI ACQUATICI, COME BOABAY, RENDONO L’ACQUA IL VERO PROTAGONISTA DEL DIVERTIMENTO, CREANDO UN’ESPERIENZA UNICA E INDIMENTICABILE Mauro Vanni © D I R I T T I R I S E R VAT I

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5’

La Redazione

redazione@euroaquatic.it

AQ UA POOL

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PISCINA, QUANTO CI MANCHI Da più parti si segnala che la gente teme di tornare nelle piscine per il rischio contagio, ma una ricerca di alcuni gestori segnala che la clientela dei loro impianti desidera solo che vengano riaperti per riprendere l’attività Undici impianti distribuiti nel Centro Nord e che si indentificano in PIU’ -Piscine Italiane Unite, hanno promosso, durante il secondo lungo stop dello sport, un’indagine signif icativa: ben 4.194 interviste infatti hanno valore “scientifico-statistico”, indicando inequivocabilmente che la clientela delle piscine ha un gran desiderio di tornare in acqua. Se non fosse per gli ostruzionismi della politica, probabilmente le vasche nazionali da maggio potrebbero essere ben affollate. Restando sulle indicazioni degli intervistati, riepiloghiamo le evidenze più rilevanti. Se è vero che non scopriamo nulla di nuovo nell’appurare che le piscine piacciono più alle donne (60%) che agli uomini, e che le categorie più presenti in piscina sono gli over 40 e gli under 12 (rispettivamente 42% e 36%), a riconferma della qualità gestionale degli impianti coinvolti e dell’eccellenza dei servizi erogati, il 64,9% si dichiara molto soddisfatto – ben 2553 inter-

BEN L’84,3% VORREBBE TORNARE SUBITO/ PRIMA POSSIBILE IN PISCINA E SOLO IL 13,8% IN UN SECONDO MOMENTO vistati – e il 34,2% soddisfatto, per un totale di 99,1% in area positiva-molto positiva (tabella 4).

QUANDO TORNARE E COSA È IMPORTANTE PER FREQUENTARE LA PISCINA

La madre di tutte le domande è “Quando vorresti proseguire l’attività in piscina?”: come riporta la tabella 13 ben l’84,3% indica subito/ prima possibile e solo il 13,8% in un secondo momento. Orientamento rafforzato dalle scelte espresse al quesito “Se potessi tornare lo faresti subito?”: ha risposto affermativamente il 91%. Chi ha risposto negativamente (9%, pari a 377 intervistati) il 37,8% motiva tale risposta perché “non mi sento sicura/o”: un dato abbastanza marginale, che però trova giustificazione negli al-

COLORO CHE INTENDONO TORNARE IN PISCINA RITENGONO FONDAMENTALI IL RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA (52,7%) E UNA RIGOROSA IGIENIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI (29,1%)

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larmismi infondati diffusi da CTS e classe politica, oltre che dall’inqualificabile uscita allusiva del premier Conte a fine ottobre 2020 sulla contagiosità dei centri sportivi. Una rassicurazione è quindi necessaria: coloro che intendono tornare in piscina quanto prima, pur se molto fiduciosi, ritengono fondamentali il rispetto delle norme di sicurezza (52,7%) e una rigorosa igienizzazione degli ambienti (29,1%), indicando la professionalità dello staff solo nel 14,9% delle risposte (tabella 12): tre anni fa, la clientela segnalava la preparazione dello staff come decisiva, toccando punte del 48%. Ma allora non c’era timore di pandemia e i parametri erano ben diversi.

LE RAGIONI PER ANDARE IN PISCINA, COSA MANCA DI PIÙ E LE ALTERNATIVE PROVVISORIE ALL’ACQUA La clientela intervistata al 97% si era iscritta prima di febbraio 2020 e le ragioni erano già allora per la salute/health (25,1%), mentre imparare a nuotare viene indicato dal 28,4% e la forma fisica dal 19,9%. Durante


AQUAPOOL

Tabella 4 - Quanto sei soddisfatto dell'attività che hai frequentato? (da 1 per niente a 5 molto soddisfatto

LA REDAZIONE

Questionario Iscritti Risposte TUTTI - grafici - 1.0.docx

Tabella 7 - Stai facendo altro tipo di attività nel frattempo?

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Fra i più desiderosi di tornare in piscina i bambini, dopo un anno di assenza- ph Big Blue Swim School

Questionario Iscritti Risposte TUTTI - grafici - 1.0.docx Questionario Iscritti Risposte TUTTI - grafici - 1.0.docx

Tabella 12 - Cosa ritieni fondamentale per riprendere l'attività sportiva?

il lungo lockdown delle piscine è mancato di più il benessere fisico (51,8%), ma anche quello mentale pesa parecchio, come indica il 25,3% delle risposte. In questi mesi di lontananza dalle vasche, la fedele clientela (tabella 7) si è prevalentemente orientata su attività outdoor per il 48%, l’11,2% si è complessivamente allenata con l’home fitness, ma un numero rilevante di intervistati, mancando motivazione e guida tecnica, non ha praticato alcuna attività (29,2%): quindi, proiettando tale dato su scala nazionale il 30% della popolazione sportiva ha sospeso la sana attività motoria. Possiamo concludere che il danno arrecato dalle pessime scelte di scienziati e politica nazionali, ha privato della salutare attività motoria un terzo della popolazione sportiva, con effetti sulla salute che si faranno sentire nei prossimi anni. Un danno pesantissimo per il Paese, per decisioni incaute che avranno ricadute pesantissime su costi sanitari del sistema Italia. 

13 - Quando vorresti proseguire la tua concon noi?noi? Tabella 13 - Quando vorresti proseguire la attività tua attività 90,0%

13 - Quando vorresti proseguire la tua attività con noi?

80,0% 90,0%

84,3% 84,3%

70,0% 80,0% 60,0% 70,0% 50,0% 60,0% 40,0% 50,0% 30,0% 40,0%

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20,0% 30,0% 10,0% 20,0% 0,0% 10,0% 0,0%

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mai 0,2%

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in un secondo momento

prima possibile/subito

mai

più in là nel tempo

in un secondo momento

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6’

Andrea Pambianchi andrea@dabliu.com

FITN ESS

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LA CRISI DELLO SPORT: INCENTIVARE PER RILANCIARE Un settore al tracollo con chiusure crescenti e messo ulteriormente in difficoltà da incertezze, date di possibili aperture tardive e sconvenienti, rischi concreti di insostenibilità per restrizioni spesso insensate Una situazione paradossale che oramai ha minato le fondamenta del sistema sportivo italiano. Nonostante le continue riconferme del binomio “Sport uguale Salute”, e di quanto l’attività fisica sia importante per rendere il sistema immunitario più forte, non si vede luce per la ripartenza di palestre, piscine e centri sportivi.

LA “RIPARTENZA” OLTRETUTTO NON PUÒ E NON DEVE ESSERE CONFUSA CON LA “DATA DI RIAPERTURA”. Riaprire le porte dei nostri club è senz’altro una enorme necessità ma molta è la paura da parte degli operatori di riaprire delle strutture per poi registrare pochissimi accessi ed ancor meno incassi. Il protrarsi delle chiusure ha messo a dura prova la sopravvivenza delle organizzazioni sportive, molte delle quali hanno cessato definitivamente la propria attività: secondo

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i dati aggiornati a marzo 2021 nella ricerca messa a punto da SWG per Sport e Salute Spa, il 6% delle organizzazioni italiane ha chiuso nel corso del 2020, mentre il 2% collega tale evento al 2021. Tra i motivi principali di chiusura vi sono i costi troppo elevati (32%), la mancanza di adeguati aiuti dallo Stato (27%) e la riduzione degli iscritti (23%). Ridotto è anche il numero dei praticanti: nel periodo maggio 2020-febbraio 2021, più di 9 organizzazioni su 10 hanno riscontrato una perdita di utenza e, tra questi, il 40% afferma di aver perso oltre la metà dei propri praticanti. Se guardiamo alle sole organizzazioni operanti al Sud, tuttavia, a ritenere di aver perso più della metà dei propri utenti è il 53% degli operatori. Situazione negativa anche per i bilanci: quasi la totalità del campione ha riscontrato perdite di ricavi nel 2020 e oltre la metà degli intervistati (il 61%) stima che tale perdita superi il 50%. Tutt’altro che rosee anche le prospettive per il 2021: infatti, quasi l’80% delle ASD/ © D I R I T T I R I S E R VAT I

ph Mister Mister da Pexels


aquarapid.com

aqquatix.com © AQQUATIX SRL | photo: Michele Barcaro


VENGONO RICHIESTE MISURE DI SOPRAVVIVENZA, RIPARTENZA E RILANCIO

SSD intervistate prevede perdite di ricavi e nel 44% dei casi si stima una perdita, per il 2021, in misura superiore al 50%. Un quadro allarmante al quale si aggiungono altri due fattori che complicano ulteriormente: in primis il debito di servizi, per gli abbonamenti pagati e non usufruiti, che le strutture stanno accumulando e che ritarderà ulteriormente la ripartenza dei flussi economici; in secondo luogo la grave spaccatura che si è creata tra Titolari dei Club e i Collaboratori Sportivi, un rapporto dove i due soggetti oramai non si vedono più da oltre un anno e che in molti casi ha portato i collaboratori a cambiare definitivamente lavoro o a mettersi in proprio, andando ad azzerare anni di team building e di formazione delle risorse. È con questi dati e queste motivazioni che dal popolo sportivo a gran voce vengono richieste misure di sopravvivenza, ripartenza e rilancio. Parole cardine dell’impor-

Palestre e clientela pronta a tornare in piena sicurezza, per la propria salute e la forma fisica - ph Gestisport

IL SISTEMA SPORTIVO È TOTALMENTE NEL CAOS E LA RIAPERTURA DELLE STRUTTURE SPORTIVE PREVISTA PER IL 1 GIUGNO APPARE ECONOMICAMENTE INSOSTENIBILE

tante appello presentato da Ciwas Confederazione Wellness in occasione dell’Assemblea annuale delle Confederate dello scorso aprile. Al summit delle 21 sigle confederate in Ciwas hanno partecipato anche le figure di riferimento politico per lo Sport tra cui: il Sen. Barbaro anche presidente Asi Nazionale, l’On. le Barelli anche presidente FederNuoto, il Sen. D’Anna presidente Ordine Naz. Biologi, l’On. le

Il fitness come era in epoca precovid; non sarà più come prima ph Geovillage

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OLTRE LA METÀ DEGLI INTERVISTATI (IL 61%) STIMA CHE LA PERDITA SUPERI IL 50%

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Prestipino, la Sen. Sbrollini e l’On.le Valente. Nelle due ore di incontro, visibile on-demand sul sito www.ciwas.it, le Istituzioni hanno manifestato ascolto e comprensione delle problematiche, resta però il malcontento del comparto a causa di misure poi assolutamente insufficienti. Nello specif ico, alla data in cui stiamo scrivendo questo articolo, il sistema sportivo è totalmente nel caos e la riapertura delle strutture sportive prevista per il 1 giugno appare economicamente insostenibile. Le nuove direttive infatti sembrano legare anche il settore sportivo al ‘sistema dei colori’. Questa ipotesi sta allarmando molto gli operatori perché le strutture sportive, a differenza di negozi e ristoranti, non possono aprire e chiudere agevolmente al cambia-


FITNESS ANDREA PAMBIANCHI

re di colore. Sarebbe impossibile qualsiasi programmazione delle attività anche alla luce della modalità di vendita ad abbonamenti. Altra problematica è rappresentata dall’interdizione all’utilizzo degli spogliatoi: questo limite renderebbe impossibile erogare il servizio a tutte quelle persone che solitamente si allenavano la mattina o a pranzo, per poi cambiarsi e tornare sul posto di lavoro. Non vediamo poi alcuna menzione per le piscine al chiuso, mentre per le palestre la restrizione alla sola ‘attività individuale’ fa sorgere molti dubbi interpretativi rispetto a quali attività si possano effettivamente svolgere e con quali parametri. Le strutture sportive sono oramai piegate da oltre 300 giorni di chiusura, senza incassi ma con tutti i costi. Una situazione che sta portando molti operatori ad aperture forzate. Un gesto estremo, di disperazione, che manifesta tutta l’esasperazione del momento. È poi necessaria un’importante campagna di fiducia e promozione del comparto, sull’esempio delle pubblicità progresso. La priorità ad oggi resta bloccare i costi, soprattutto di locazioni e concessioni, per evitare il sovraindebitamento e il default degli operatori.  © D I R I T T I R I S E R VAT I

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Ciro Lo Giudice

redazione@quroaquatic.it

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INTERVISTA

IL LABORATORIO DI IDEE E SOLUZIONI VINCENTI – SPORTING PALESTRA & SPA Precursore di un’offerta molto trasversale fra palestra e piscina, è un club che da oltre trent’anni si distingue come eccellenza capace di servizi innovativi, oggi resi più aggiornati grazie alla tecnologia digitale Parlando di leader del settore fitness, Fabio Sozzani è sicuramente ai vertici nazionali, non solo per come ha saputo rinnovare nei decenni il suo club, ma per la sua capacità di reinventare l’acqua già 30 anni fa, con un mix di servizi e valori espressi, facendo leva pure su digitalizzazione e soluzioni al passo con i tempi. Sporting Palestra & spa è uno dei club storici di Varese: ha iniziato 37 anni fa (1984) e, pur disponendo di sala attrezzi e sale corsi, da subito ha considerato la piscina come il luogo in cui il nuoto libero non doveva farla da “padrone”. Nasce così, nello stesso anno, la loro Scuola di Acquaticità Neonatale. Una storia lunga e ricca sia come azienda fitness che per l’impegno profuso nella formazione degli insegnanti, molti dei quali sono ancora oggi il cuore dello Sporting: secondo Fabio Sozzani, sono il vero punto di forza del suo club. Lei, con il suo Sporting e le sue idee, da oltre trent’anni è un riferimento nel territorio e non solo: cosa le assicura questa freschezza ed eterna giovinezza imprenditoriale? Grazie per l’eterna giovinezza: alla base, certamente, occorre uno staff potente, motivato e sempre “attivo”. Io non credo nello staff “grande famiglia”, ma credo in uno staff che è capace di riunirsi in gruppi operativi per raggiungere un obiettivo, e una volta raggiunto riunirsi con nuove persone in nuovi gruppi di lavoro. Questo permette di non fossilizzare le proprie capacità su un solo focus che potrebbe durare anni impoverendoci, ma di appor-

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tare e apprendere nuove capacità. Credo che questo sia “un segreto”. È difficile continuare ad inanellare successi o certe scelte e sue convinzioni hanno reso meno complicato un percorso costantemente al vertice? Si cerca di vincere la guerra, non necessariamente tutte le battaglie: questo mi è sempre ben chiaro. Il successo di una scelta non è mai solo personale ma è frutto del continuo confronto (spesso molto animato…) con le persone per le quali nutro stima, rispetto e fiducia indiscutibili. Occorre essere curiosi e avidi di informazioni, consci del fatto che da chiunque ed ovunque © D I R I T T I R I S E R VAT I

Il Maestro Fabio Sozzani


FITNESS CIRO LO GIUDICE

Piscine e sala fitness sono elementi distintivi dello Sporting

IL SUCCESSO DI UNA SCELTA NON È MAI SOLO PERSONALE MA È FRUTTO DEL CONTINUO CONFRONTO CON LE PERSONE PER LE QUALI NUTRO STIMA, RISPETTO E FIDUCIA INDISCUTIBILI

puoi avere ispirazioni e cercare la soluzione più consona alle nostre esigenze reali. Quali soluzioni hanno permesso di confermarsi come club leader per la popolazione sportiva e meno attiva? Tutti nel nostro settore diciamo che bisogna rivolgersi alle persone non attive, occorre portarle in palestra per renderle attive, ma non basta. Mi spiego, se una volta arrivati in palestra non ne rendi facile l’accesso ed estremamente semplice e veloce la parte burocratica, crei fin da subito una “barriera”, una scusa in più per rinunciare. In questa direzione è andata la nostra scelta, verso un sistema gestionale che a nostro parere semplificasse tutte le componenti di “stop” viste dalla parte del socio (frequentante da poco o da più tempo non importa). La nostra scelta dopo vari confronti si è rivolta a Heitz, un gestionale nuovo per il mercato italiano ma affermato in quello Europeo. Cosa ci ha convinto? Al di là del prezzo che

ha la sua rilevanza, la collaborazione costante con la parte tecnica per le piccole, ma essenziali, personalizzazioni, l’immensa possibilità di estrarre dati di ogni tipo, vitali per le scelte aziendali, gli aggiornamenti innovativi e costanti, il rapido ed efficace supporto e soprattutto la semplicità d’uso da parte del personale. Molto francamente non potevamo fare una scelta migliore.

Nel terzo millennio, per essere il club che ha costante appeal sulla clientela, quanto conta la tecnologia e come deve essere modulata con le capacità dello staff e del singolo operatore? Con la pandemia siamo decisamente entrati nel quarto millennio. Se la tecnologia solo un anno fa era considerata “un accessorio” oggi tutti i sistemi informatici, gestionali e quant’altro sono stati messi a dura prova, hanno affrontato un vero, come si usa dire, stress test. Quindi inevitabilmente i fitness club e le piscine saranno sempre più tecnologicizzati in futuro, questo è quello che deve percepire l’abbonato, con sistemi di facile utilizzo per gli operatori, intuitivi, che non siano ostacolo, anzi, addirittura aggreganti per lo staff.

L'importanza del software gestionale per lo sviluppo digitale dello Sporting © D I R I T T I R I S E R VAT I

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SE NON RENDI FACILE L’ACCESSO IN PALESTRA ED ESTREMAMENTE SEMPLICE E VELOCE LA PARTE BUROCRATICA, CREI FIN DA SUBITO UNA “BARRIERA”, UNA SCUSA IN PIÙ PER RINUNCIARE Sono queste le caratteristiche che distinguono la tecnologia. Fra i fattori decisivi, può gentilmente indicare quali incidono di più e perché? La facilità di utilizzo, il fatto che sia intuitiva sia per gli addetti che per gli abbonati, la possibilità di adeguarsi, ahimé, alle richieste che la situazione attuale pandemica ci ha costretti a introdurre: prenotazione degli accessi, programmi di allenamento visionabili dagli abbonati tramite app, etc. La rivoluzione digitale: come l’ha interpretata, la sta implementando e in che modo incide sul monitoraggio di parametri e valori da voi espressi e di controllo di gestione? Il digitale senza dubbio influenza le scelte aziendali in termini gestionali, ma non dimentichiamo mai l’importanza fondamentale che il rapporto di comunicazione diretto ha per la nostra azienda e i nostri abbonati. Essere digital-

mente al passo consente di monitorare in modo costante i flussi di dati gestionali così che le scelte in termini di investimenti sono mirate e finalizzate. La strategia, o meglio, la Vision di molti anni fa di considerarci Azienda Fitness e Marketing Oriented (nei lontani anni 90) ha cambiato la nostra essenza manageriale “abituandoci” ad analisi statistiche costanti di dati e processi. Oramai questo è diventato “il nostro modo” di agire nel quotidiano. La grande difficoltà che si incontra è proprio quella di disporre di strumenti capaci di fornire le informazioni adeguate alle necessità amministrative ma soprattutto commerciali del Club. Nulla è lasciato al caso: tutto si basa sull’analisi dei dati statistici.

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Nei lunghi mesi di chiusura ci siamo affidati moltissimo al digitale in modo particolare ai social media, alla messaggistica e all’invio di newsletters. Una forma di comunicazione importante poiché consente di ottimizzare il messaggio e di poter parlare con tutti i nostri abbonati in tempi molto rapidi, restando in “contatto” (purtroppo non fisico). In questi mesi i servizi on-line sono risultati essenziali per poter dare continuità di allenamento a tutte le attività possibili attraverso lezioni online su piattaforma Zoom; lezioni di personal training in video chiamata e pubblicazione di video di allenamenti usufruibili in qualsiasi momento per tutti coloro impossibilitati a collegarsi in diretta. Abbiamo scelto di non far pagare le lezioni ma di lasciare libero accesso a tutti, iscritti e

IL DIGITALE È SENZA DUBBIO FONDAMENTALE, MA NON DIMENTICHIAMO MAI L’IMPORTANZA CHE IL RAPPORTO DI COMUNICAZIONE DIRETTO HA PER LA NOSTRA AZIENDA E I NOSTRI ABBONATI

La elegante e gradevole piscina per le tante attività in verticale e didattiche - Sporting

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Quanto vi siete serviti del digitale durante il lockdown, in che misura avete attutito il colpo nei lunghi mesi di chiusura e come proseguirà nell’offerta di servizi online e di attività promosse nel club

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FITNESS CIRO LO GIUDICE

ONLINE IL SERVIZIO PIÙ GRADITO È IL PERSONAL TRAINER IN VIDEO CHIAMATA: È INTERPRETATO COME UN MOMENTO DI ATTENZIONE PERSONALE non iscritti, per aumentare la visibilità, scelta che si è dimostrata vincente ad oggi. L’esperienza on line si è dimostrata molto interessante permettendoci di avvicinarci a nuovi modi di interpretare il nostro lavoro. Facendo astrazione dal pesante stop pandemico, in che misura il cliente beneficia del digitale e quali servizi apprezza di più? Le lezioni on line sono state molto apprezzate: stiamo infatti programmando altre tipologie di attività da mettere a disposizione sui nostri social. Non possiamo e non vogliamo andare a “competere” con le grandi piattaforme ma puntiamo su video “speciali” che possano fornire quelle “chicche” particolari che non sempre vengono presentate e spiegate. Se dovessi fare una classifica, senza alcun dubbio il servizio più gradito è il Personal Trainer in video chiamata: è interpretato come un momento di attenzione personale che spesso, in questo periodo, manca nella vita quotidiana e consente di potersi allenare con regolarità nonostante la distanza. Come sta preparando il rilancio del club una volta esaurita questa forzata chiusura e quali sono le leve che le permetteranno di accelerare nel recupero di clientela e di entusiasmo della stessa? Fondamentale sarà ripartire con l’energia che da sempre ci caratterizza. Le strategie commerciali di ripresa ci sono chiare e ci consentiranno di considerarci come un nuovo Club che si riaffaccia sul mercato. Siamo certi le persone esprimeranno un desiderio di normalità e molti avranno voglia di riprendere ad allenarsi. Come alla

Sala attrezzi dello Sporting

fine del primo lockdown, l’impegno, la perseveranza, la dedizione che diamo al nostro lavoro e ai nostri iscritti ogni giorno ci premieranno. Ci aspettiamo persone che avranno bisogno di fare attività fisica per motivi di salute (fisica e psicologica); molti di loro si approcceranno ai servizi più specifici come Personal Training, Minigruppi di recupero funzionale anche in acqua, Massoterapia. Lei sa della nostra sensibilità verso le attività in acqua: cosa pensa di modificare in tale ambito e in che misura la tecnologia può affiancare le piscine per offrire quanto la gente chiede? Le attività in acqua sono state le più richieste già dalla fine del pri-

mo lockdown e lo saranno maggiormente alla ripresa. Molto vincolanti nei confronti dei frequentatori saranno i parametri dettati dalle linee guide anti-covid e disporre di un gestionale che consenta il rispetto preciso delle presenze in acqua in base alle restrizioni: ci consentirà di calibrare perfettamente le disposizioni normative con gli interessi commerciali. Il nostro Club è da sempre sensibile alle attività in acqua: siamo stati tra i primissimi Club in Italia a inserire la ginnastica in acqua (erano gli anni 80) e l’acquaticità neonatale di cui oggi siamo certamente un Club guida in questa nicchia. Avremo un’unica missione: capire come sfruttare al massimo i mq disponibili per poter soddisfare le richieste di tutti i nostri abbonati. 

E’ FONDAMENTALE DISPORRE DI UN GESTIONALE CHE CONSENTA IL RISPETTO PRECISO DELLE PRESENZE IN ACQUA IN BASE ALLE RESTRIZIONI: CONSENTIRÀ DI CALIBRARE PERFETTAMENTE LE DISPOSIZIONI NORMATIVE CON GLI INTERESSI COMMERCIALI

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Gerardo Ruberto

info@smilingcoachsystem.it

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RE-START La pandemia e il futuro di palestre, piscine e attività motorie in generale

“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.” (Martin Luther King) Iniziando a scrivere questo articolo ho voluto fare un giro del web cercando notizie riferite al futuro post Covid-19. La cosa che mi ha stupito è che nessun sito, articolo accenna a come sarà il futuro di un comparto come quello che vede impegnato un milione di persone in Italia; questo mi lascia riflettere molto… se vado alla ricerca: “futuro delle banche”, così come per altre attività economiche post Covid-19 si trovano tantissime notizie, dibattiti, suggerimenti utili, così come per altre attività di servizi. Perché per il nostro settore non si argomenta abbastanza, se non su come dare sicurezza ai propri iscritti e sanificare gli ambienti?

NESSUNA VOCE SU COME SI INNOVERA’ IL SETTORE DELLO SPORT!

Interrogatevi: Cosa e come affrontare il futuro delle palestre e delle piscine? Ma ancor prima di questa domanda in prospettiva, cosa è meglio per le nostre imprese? La pandemia ci ha posto nelle condizioni di vivere il “dolore” e ci ha fatto comprendere tutte le fragilità umane come imprenditori e professionisti; questa prova immensa ci ha portato ad avere più timore di perdere ciò che si ha rispetto a ciò che si potrebbe

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Dall'attività outdoor si tornerà in palestra, in sicurezza e con nuove regole, per promuovere la salute e non il prezzo - ph Andrea Piacquadio by Pexels

IL COVID-19 AVREBBE DOVUTO STIMOLARE TUTTI A PROGETTARE IL RINNOVAMENTO AZIENDALE E A REINVENTARE LA WELLNESS EXPERIENCE ALL’INTERNO DEI CLUB DOPO OLTRE 12 MESI DI CHIUSURA © D I R I T T I R I S E R VAT I


FITNESS GERARDO RUBERTO

La gente è pronta a tornare ad allenarsi, ma dipende anche dalla nostra capacità di rinnovarci - ph Solent University UK

IL SETTORE DOVRÀ FARE I CONTI CON LO STATO FINANZIARIO E LE NUOVE ESIGENZE DEI CONSUMATORI, LA MOTIVAZIONE DEI COLLABORATORI, LE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA avere. Ma se riuscissimo a pensare, a riflettere, a porci domande potenzianti del tipo “come posso ottenere il meglio per un futuro positivo?”, rileveremmo che la pandemia è stata una grande difficoltà a cui purtroppo e per molti versi non è stato possibile fare nulla. Tuttavia penso che il Covid-19 avrebbe dovuto stimolare tutti – durante il periodo di chiusura - a progettare il rinnovamento aziendale e a reinventare la wellness experience all’interno dei club, dopo oltre 12 mesi di chiusura. So che farò arrabbiare qualcuno (se serve lo farò volentieri) ma credo si sia perso tempo a rincorrere le aperture, invece che studiare nuove modalità ed opportunità di erogare servizi adatti alle nuove esigenze dei clienti. Comunque sia, dopo che vi siete arrabbiati, pensate… il settore è fermo da circa 12 mesi: chi l’avrebbe detto! “Aspettare è doloroso. Dimenticare è doloroso. Ma non sapere quale decisione prendere è la peggiore delle sofferenze” ( Paulo Choelo)

Come possono le imprese del settore affrontare questa difficile situazione che si sta prolungando da oltre un anno, soprattutto come comportarsi nella fase di riapertura? Il grande desiderio di voler ricominciare e ricostruire è comprensibile, ma a mercato pronto sarà la domanda talmente elevata da stimolare il business? Il settore dovrà fare i conti con alcuni aspetti che compongono l’intero puzzle del

nostro lavoro: lo stato finanziario e le nuove esigenze dei consumatori, la motivazione dei collaboratori, le disposizioni in materia di salute e sicurezza. Dopo una pandemia sono più che certo che sarà necessario ricreare fiducia nei clienti, proprio per questo motivo metto al primo posto la sicurezza. Palestre e piscine dovranno adottare un approccio olistico: diverse azioni e per alcuni aspetti scontate, tuttavia se applicate faranno la differenza. Il Covid ha innalzato i livelli di attenzione dei nostri consumatori, com’è giusto che sia, e bisognerà farsi trovare pronti, avere cura di spiegare e illustrare ai clienti tutti i processi messi in campo per migliorare e garantire la loro sicurez-

Sport è stile di vita attivo, ma soprattutto salute che palestre e piscine dovranno promuovere - ph di Lisa da Pexels © D I R I T T I R I S E R VAT I

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za all’interno dei nostri impianti, lasciando assaporare nuovamente il gusto di ritornare a fruire dell’unico farmaco naturale che è l’attività fisico-motoria, con tutta naturalezza. Ovviamente, un’esperienza di questo tipo non può essere inventata al momento, dev’essere progettata. Tra le azioni principali ricordiamo:

DOVREMO AVERE CURA DI SPIEGARE E ILLUSTRARE AI CLIENTI TUTTI I PROCESSI MESSI IN CAMPO PER MIGLIORARE E GARANTIRE LA LORO SICUREZZA ALL’INTERNO DEI NOSTRI IMPIANTI

• Controllo della temperatura • Gel igienizzante • Pagamenti con carte di credito • Comunicazione in modo proattivo delle misure applicate Molta attenzione deve essere rivolta al nostro personale: non dimenticate che anche loro sono persone prima che collaboratori. I collaboratori sono impazienti nel voler tornare a fare il loro lavoro, ma certamente anche loro desiderano farlo in sicurezza; con molta probabilità si porranno e presenteranno domande su quali cambiamenti dovranno essere adottati per rispondere alla “nuova normalità”, quali atteggiamenti e abitudini adottati durante la pandemia dovranno far parte del quotidiano post pandemia. In questo caso suggerisco di condividere scopi e strategie che si intendono adottare.

RIPENSIAMO A COME STIMOLARE LA DOMANDA, ATTRAVERSO UNA SERIE DI AZIONI SPECIFICHE COME: 1) Soppesare le azioni di marketing evitando di innescare una guerra di prezzi: è importante identificare modalità di “vendita” tenendo in considerazione le capacità di spesa dei clienti post pandemia; è opportuno stabilire condizioni che consentano di effettuare l’acquisto di abbonamenti o lezioni in condizioni favorevoli senza un’eccessiva pressione sul bilancio dell’economia familiare. Le palestre e le piscine dovranno misurare questi elementi, bilanciando con precisione le strategie promozionali e

Nel club conteranno una strategia di marketing e una strategia che consideri la propensione alla spesa del cliente - ph Abhinav Bindra Foundation_Tecnobody

di scontistica. Stabiliti i prezzi adeguati alle esigenze aziendali e alle aspettative dei clienti bisogna essere coscienti che gli standard di servizio devono essere elevati, i clienti monitoreranno quanto promesso in fase di vendita. 2) Aiutare le persone a pagare con formule “evita pressione” 3) Il marketing deve tenere conto dell’uso dei canali digitali per accompagnare il percorso che le persone hanno deciso di intraprendere in palestre e piscine, attraverso informazioni aggiornate e articoli legati alla salute, domande e risposte rapide e tempestive. 4) La riorganizzazione delle imprese – l’ho lasciata per ultima: dopo

IDENTIFICARE MODALITÀ DI “VENDITA” TENENDO IN CONSIDERAZIONE LE CAPACITÀ DI SPESA DEI CLIENTI POST PANDEMIA

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la pandemia deve tener conto della velocità con cui alcune attività devono essere svolte e portate a termine. Risolvere i problemi stabilizzando nuove azioni e procedure necessita, almeno in parte, di mantenere quanto predisposto durante le pochissime giornate di apertura concesse al settore: vedi protezione, sicurezza, gestione dello stress finanziario, senza tralasciare nulla di ciò che riguardi i servizi, i clienti, l’economia aziendale. Per dirla in breve: la pianificazione dovrà essere il timone delle imprese. Credo che la crisi sia stata un catalizzatore del cambiamento e che se mai dovessimo vedere del buono, io colgo l’opportunità di creare valore; credo allo stesso tempo che gli imprenditori e non solo dovrebbero utilizzare la crisi come occasione per riflettere su cosa ci ha insegnato, facendone tesoro e riflettendo su tutto quanto è possibile fare per prosperare ed espanderci in un mondo in rapida evoluzione. 


Gianfranco Mazzia

direzione@anifeurowellness.it

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P OOL &GYM - L' OPINIO NE

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PER IL SETTORE SPORT SUONA SEMPRE LA STESSA MUSICA Cambiano i governi, ma per la politica è sempre comodo tenere le serrande dello sport abbassate, con un danno incalcolabile in termini di chiusure di impianti, posti di lavoro persi e di salute degli Italiani: dal premier Draghi ci si attenderebbe un deciso cambio di rotta, invece…

I Governi Conte 1 e 2 sono caduti ed è subentrato Il 13 febbraio il Governo Draghi. Sono quindi cambiati il Direttore e, in parte, anche l’orchestra, ma la musica per i centri sportivi è sempre la medesima. Suona sempre lo stesso ripetitivo ritornello: chiudere! Pensavamo che finalmente oltre alla chiusura il Governo potesse proporci qualcosa di nuovo. Uno scatto in avanti. Un volo della fantasia del Direttore che gli consentisse di trovare una soluzione per la ripresa delle attività sportive leggermente diversa da quelle fin qui proposte dalla precedente orchestra. Possibile che oltre alla “chiusura” non si potesse immaginare un quadro di riferimento più avanza-

to, meno semplicistico, che consentisse al settore di ripartire pur nel rigoroso rispetto dei Protocolli di Sicurezza emanati il 17 maggio 2020 dal Ministero dello Sport e il 22 ottobre 2020 dal Dipartimento per lo Sport? Tenuto conto che le verifiche effettuate dagli Organi di Controllo (NAS, ASL, Polizia Municipale) presso i centri i centri si sono sempre concluse con un nulla di fatto e spesso accompagnate da encomi formali. Perché questo accanimento quindi contro lo sport dilettantistico? Contro i centri sportivi cioè che dovrebbero essere considerati in realtà vere e proprie agenzie della salute per l’alto valore salutistico delle attività svolte a favore della prevenzione e del benessere psico-fisico del cittadino. © D I R I T T I R I S E R VAT I

I “ristori” (oggi “sostegni”) sono risultati purtroppo insufficienti. Per i lavoratori è andata un po' meglio. Ma possiamo pensare che questa situazione di precarietà e di incertezza possa essere portata ancora avanti a lungo senza causare il crollo irreversibile del settore? È troppo chiedere alle Istituzioni di suonare un’altra musica? Anche perché a breve dovrà suonare necessariamente un altro brano, sicuramente inquietante: il “REQUIEM“! Non possiamo comunque credere che il Governo Draghi, acclamato a gran voce dall’ intero arco costituzionale, voglia passare alla storia per questo triste risultato. Cancellare, cioè, 150 anni di associazionismo sportivo. Restiamo quindi in f iduciosa attesa. 

PERCHÉ QUESTO ACCANIMENTO CONTRO LO SPORT DILETTANTISTICO? CONTRO I CENTRI SPORTIVI?

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Beatrice Masserini

beatrice.masserini@studiocassinis.com

MA N AGEM ENT

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L’ESPERTO RISPONDE Le domande su tematiche molto attuali alla luce delle ultime disposizioni e in merito a questioni frequenti per SSD e ASD, con le risposte autorevoli di una delle più affermate esperte in materia normativa e fiscale L’indennità straordinaria per collaboratori ed istruttori sportivi, prevista dal D.L 18/2020 (“Cura Italia”) e ricevuta nel 2020, concorre alla soglia del “plafond” dei 10.000 euro annui, sotto al quale non vanno versate né l’Irpef, né l’addizionale regionale e comunale? L'indennità straordinaria, pari a 600 euro, erogata in relazione ai rapporti di collaborazione con Federazioni sportive nazionali, Enti di promozione sportiva, SSD e ASD, ex art. 67, comma 1, lett. m) del Tuir (DPR 917/1986), viene esclusa dal prelievo d’imposta, non concorrendo alla formazione del reddito del percettore (art. 96, comma 1, del D.L. 18/2020, e relativo decreto attuativo del 6 aprile 2020). È da ritenere che l’esenzione dell’inden-

E’ DA RITENERE CHE L’ESENZIONE DELL’INDENNITÀ STRAORDINARIA (I 600€) IMPLICHI, “IN TOTO”, LA SUA IRRILEVANZA FISCALE: NON RILEVA AI FINI DELLA QUANTIFICAZIONE DEL LIMITE DI NON IMPONIBILITÀ, PARI A 10.000 EURO

nità implichi, “in toto”, la sua irrilevanza fiscale e che, pertanto, in assenza di disposizioni specifiche al riguardo, non rilevi neppure figurativamente ai fini della quantificazione del limite di non imponibilità, pari a 10.000 euro, previsto per i redditi indicati alla citata lettera m) dell’art. 67, comma 1, del Tuir, e dall’art. 69, comma 2, dello

Regimi forfettario e tributi - ph Nataliya Vaitkevich by Pexels

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stesso Testo unico delle imposte sui redditi. Una SSD, che non ha fatto l'opzione per la L. 398/1991 né alcuna altra opzione per regimi agevolati, e che quindi opera in regime fiscale ordinario, è obbligata all'invio telematico dei corrispettivi; se lo è, anche per i corrispettivi decommercializzati ex art. 4 DPR 633/72? La risposta al primo quesito è positiva: ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del D.L. n. 127/2015, a partire dal 1° gennaio 2020 (anticipato al 1° luglio 2019 per i soggetti con volume d’affari superiore a 400.000 euro), i soggetti che effettuano le operazioni di cui all’articolo 22 del DPR 26 ottobre 1972, n. 633, memorizzano elettronicamente e trasmettono telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi giornalieri (cd. corrispettivi telematici). Ciò in quanto l’esonero dall’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica, previsto dal decreto del Ministro dell’economia e


MANAGEMENT

A titolo di ristoro per le chiusure disposte dal DPCM 24.10.2020 ho avuto dal mio Comune un sostegno economico a fondo perduto una tantum, assoggettato alla ritenuta d’acconto del 4%. Questo contributo concorre alla formazione del reddito d’impresa? L’importo non concorrerà alla formazione del reddito. Ciò è stabilito dall’art. 10-bis del D.L. 137/2020 (decreto Ristori), introdotto dalla legge di conversione 176/2020. In particolare, questa norma prevede che i contributi e le indennità di qualsiasi natura, erogati in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, e diversi da quelli esistenti prima della medesima emergenza, da chiunque erogati ed indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione, spettanti

BEATRICE MASSERINI

delle finanze del 10 maggio 2019 “nella fase di prima applicazione”, comprende i soggetti che abbiano optato per il regime di cui alla L. 398/1991, e non la generalità delle ASD e SSD. Relativamente al secondo quesito, circa la debenza dell’adempimento anche per i corrispettivi decommercializzati ai sensi dell’art. 4 del d.p.r. 633/1972, la risposta è negativa: non trattandosi ai fini fiscali di “corrispettivo”, l’obbligo non deve essere assolto per questa tipologia di operazioni. Naturalmente, occorrerà che la SSD verifichi la sussistenza di tutti i presupposti previsti dalla legge affinché questi ultimi proventi possano essere considerati non soggetti ad imposizione.

L’indennità straordinaria (i 600 €) implica la sua irrilevanza fiscale

L’ESONERO DALL’OBBLIGO DI MEMORIZZAZIONE ELETTRONICA E TRASMISSIONE TELEMATICA, COMPRENDE I SOGGETTI CHE ABBIANO OPTATO PER IL REGIME DI CUI ALLA L. 398/1991, E NON LA GENERALITÀ DELLE ASD E SSD ai soggetti esercenti impresa, arte o professione, nonché ai lavoratori autonomi, non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini Irpef/Ires e non rilevano ai fini della deducibilità degli interessi passivi (rapporto previsto dagli articoli 61 e 109, comma 5, del Tuir,

DPR 917/1986). La norma è chiara nel detassare qualsiasi aiuto a carattere nazionale o locale purché l’erogazione sia eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e gli aiuti siano diversi da quelli esistenti prima della medesima emergenza. 

I CONTRIBUTI E LE INDENNITÀ DI QUALSIASI NATURA, EROGATI IN VIA ECCEZIONALE A SEGUITO DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19, NON CONCORRONO ALLA FORMAZIONE DEL REDDITO IMPONIBILE Reebok sports Center, London © D I R I T T I R I S E R VAT I

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8’

Alberto Succi

avvalbertosucci@gmail.com

MA N AGEM ENT

Tempo di lettura

LA VIA TORTUOSA DELLA RIFORMA DELLO SPORT: UN’OCCASIONE PERDUTA

I decreti legislativi recentemente approvati non convincono e lasciano perplessi su forma e sostanza, a tal punto da pensare che la nuova norma dello sport debba essere prima ridiscussa e poi scritta perché disciplini e semplifichi, evitando complicazioni e discrezionalità interpretative Il decreto legislativo 28 febbraio 2021 n. 36 recante il “Riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo” non appare all’altezza delle aspettative del mondo delle società e associazioni sportive dilettantistiche. La nuova normativa, infatti, sembra non raggiungere l’obbiettivo del riordino, quello cioè di dare diverso assetto alle norme con l’intenzione di migliorarle, poiché la sua incertezza interpretativa e la contraddittorietà di molte disposizioni la rendono invece più disorganica e confusa. Anche l’obbiettivo della riforma, cioè di dare forma diversa e migliore all’assetto normativo sullo sport, appare purtroppo scarsamente raggiunto. Gli operatori e i gestori dello sport dilettantistico che, per svolgere al

ph Ekaterina Bolovtsova da Pexels

meglio la loro attività, avevano ed hanno bisogno di chiarezza normativa per evitare contestazioni e contenziosi derivanti da opinabili interpretazioni di disposizioni legislative poco chiare, sono rimasti delusi.

LA NUOVA NORMATIVA SEMBRA NON RAGGIUNGERE L’OBBIETTIVO DEL RIORDINO, COSÌ COME L’OBBIETTIVO DELLA RIFORMA APPARE PURTROPPO SCARSAMENTE CONSEGUITO

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Per riordinare mediante riforme occorre avere a riferimento sia la normativa esistente alla quale mettere mano, sia i destinatari di quella normativa ed il mondo nel quale operano. La lettura del decreto legislativo fa emergere le carenze sopra evidenziate. L’articolo 6, ad esempio, con il richiamo al Libro V, Titolo V del codice civile, estende la possibilità di svolgere le attività sportive dilettantistiche anche alle società di persone – società in accomandita semplice e società in nome


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AQUARAPID SHOP 2.0 UNA NUOVA VISIONE PER UN NUOVO INIZIO Aquarapid presenta un nuovo concept sviluppato all’interno degli impianti natatori

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Allenamento in palestra quando riapriremo e riforma dello sport: scenari in divenire - ph Abhinav Bindra Foundation, Tecnobody

collettivo –, mentre viene esclusa la forma di società cooperativa, attualmente consentita, stante il mancato richiamo al Titolo VI del codice civile, riguardante, appunto, le cooperative. Sempre in tema di cooperative, la nuova normativa richiama l’articolo 2-bis. del D.Lgs. 112/2017 (Disciplina dell’impresa sociale) che non considera distribuzione indiretta di utili i ristorni ai soci, operati ai sensi dell’art. 2545-sexies del codice civile che si riferisce alle cooperative. Si tratta di una svista o di una precisa scelta del legislatore? E, in quest’ultimo caso, che fine fanno le attuali società sportive dilettantistiche in forma cooperativa? In ogni caso è evidente la confusione. Ma c’è di più. L’articolo 90 della legge 289/2002, al comma 1 non abrogato dalla nuova normativa, estende alle società sportive dilettantistiche di capitali la disciplina tributaria agevolata riguardante le associazioni. Tale disposizione, in mancanza di una norma di coordinamento che la estenda anche alle società spor-

tive dilettantistiche di persone introdotte dal decreto di riforma, non è ad esse applicabile, con la conseguenza che l’adozione della nuova forma societaria non è conveniente e quindi non sarà di fatto adottata. Appare evidente la necessità di introdurre al più presto norme chiare di coordinamento. Profili di criticità e di incertezza si presentano anche rispetto dall’osservanza dell’articolo 42 del decreto legislativo in esame, che introduce l’obbligo, per palestre, centri e impianti sportivi di ogni tipo, di affidare ad un chinesiologo o un istruttore di specifica disciplina il coordinamento dei corsi e delle attività motorie effettuati a fronte di pagamento di corrispettivi a qualsiasi titolo. Infatti, la medesima disposizione stabilisce che “Sono esentati dall’obbligo di cui al comma 1: a) le attività sportive agonistiche disciplinate dalle Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline Sportive Associate o dagli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e dal CIP;

PER RIORDINARE MEDIANTE RIFORME OCCORRE AVERE A RIFERIMENTO SIA LA NORMATIVA ESISTENTE ALLA QUALE METTERE MANO, SIA I DESTINATARI DI QUELLA NORMATIVA ED IL MONDO NEL QUALE OPERANO

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© D I R I T T I R I S E R VAT I

b) le attività motorie a carattere ludico ricreativo non riferibili a discipline sportive riconosciute dal CONI e dal CIP, tra cui il ballo e la danza, nonché le attività relative a discipline riferibili ad espressioni filosofiche dell’individuo che comportino attività motorie.” E’ indice di approssimazione, oltre che il profilo formale dell’uso del termine “esentati” (maschile plurale) con riferimento alle “attività sportive e motorie” (femminile plurale) indicate nelle lettere a) e b), anche il profilo sostanziale. Relativamente a quest’ultimo aspetto, l’esenzione dall’obbligo opera in presenza di attività sportive agonistiche, disciplinate dalle FSN, DSA e dagli EPS (lett. a)), cosa accade se l’attività sportiva, anche se disciplinata dalla FSN, DSA, e EPS viene invece svolta in maniera non agonistica? Ad esempio: se una società sportiva dilettantistica nel proprio centro svolge soltanto corsi di nuoto o di tennis, quindi con modalità non agonistiche, è o non è esentata dall’obbligo del coordinatore qualif icato? Dalla lettura della norma sembrerebbe che l’esonero non si applichi, ma qual è la ratio? E ancora, per le attività motorie a carattere ludico ricreativo non riferibili a discipline sportive riconosciute dal CONI e dal CIP (lett. b)) è previsto l’esonero dall’obbligo del coordinatore. In questa previsione si fa riferimento al CONI e al CIP, mentre nel-


MANAGEMENT

APPARE EVIDENTE LA NECESSITÀ DI INTRODURRE AL PIÙ PRESTO NORME CHIARE DI COORDINAMENTO

anche se con modalità non agonistiche. E’ comunque presente l’elemento della “riferibilità a discipline sportive riconosciute dal CONI”, al quale è legato l’obbligo della presenza di un coordinatore qualificato. La norma sembra contraddire se stessa. Queste osservazioni sulla approssimazione normativa, non rivestono soltanto carattere teorico, ma incidono pesantemente sull’operatività e sull’economia delle società e associazioni sportive dilettantistiche, laddove si pensi che la violazione dell’obbligo dell’isti-

QUESTE OSSERVAZIONI SULL’APPROSSIMAZIONE NORMATIVA NON RIVESTONO SOLTANTO CARATTERE TEORICO, MA INCIDONO PESANTEMENTE SULL’OPERATIVITÀ E SULL’ECONOMIA DELLE SSD E ASD

tuzione del coordinatore qualificato comporta una sanzione che va da € 1.000,00 a € 10.000,00 e laddove si consideri la concreta impossibilità di scegliere la forma di società di persone, introdotta dal decreto legislativo di riforma, stante il mancato coordinamento con la vigente normativa tributaria che impedisce la fruizione del regime tributario di favore. L’entrata in vigore del decreto legislativo n. 36 è stabilita nel 1 gennaio 2022 e la disciplina del lavoro sportivo si applica dal 1 luglio 2022, dunque c’è tutto il tempo per operare i correttivi necessari affinchè la riforma dello sport sia effettivamente lo strumento che per la sua chiarezza e certezza consenta alle società e associazioni sportive dilettantistiche di operare al meglio, riducendo per quanto possibile i rischi di contestazione. Se così non fosse, il legislatore avrebbe davvero fallito il suo obbiettivo. 

ALBERTO SUCCI

la precedente (lett. a)) si fa riferimento a FSN, FSA e EPS, creando ulteriore confusione. Sconcerto, poi, provoca il maldestro tentativo operato dalla norma di chiarire il proprio contenuto, quando annovera “il ballo e la danza” tra le attività sportive non riferibili a discipline riconosciute dal CONI, ignorando che dal 2007 la Federazione Italiana Danza Sportiva fa parte del novero delle Federazioni Sportive Nazionali e che nell’Elenco delle Discipline Sportive ammissibili per l’iscrizione al Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, predisposto dallo stesso CONI, figura, ai numeri da BC002 a BC010, proprio la danza sportiva. Potrebbe pensarsi che la norma si riferisca alla danza non sportiva, ma una società sportiva in un centro sportivo non può che organizzare corsi di danza in forma sportiva,

Il centro sportivo di Sestriere - ph Sport&Impianti © D I R I T T I R I S E R VAT I

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Lorenzo Bolognini

lorenzo.bolognini@studiobolognini.com

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Tempo di lettura

COVID E CONCESSIONI PER LA GESTIONE DI IMPIANTI SPORTIVI Sussiste l’obbligo di trattare per il riequilibrio economicofinanziario, non sussiste l’obbligo di giungere ad un accordo su di esso Si è già avuto modo di affrontare il tema della gestione dell’equilibrio economico-finanziario delle Concessioni inerenti la gestione di impianti sportivi in epoca di Covid-19. Si ricorda, in particolare, la norma di cui all’art. 216, c. 2, del Decreto Rilancio (così come convertito con L. 77/2020) che è stata introdotta come norma speciale proprio per risolvere il problema del riequilibrio economico-finanziario, funzionale a garantire la continuità di servizi pubblici così importanti, fortemente pregiudicati dalla crisi pandemica. Si è anche avuto occasione di commentare la sentenza del TAR Lazio n. 12966 del 3.12.2020 che ha spiegato come affrontare la tematica dell’equilibrio, in particolare, per le concessioni in corso di affidamento durante la crisi. Trattandosi di un argomento mol-

Leggi non sempre chiare e necessità di interpretazione da parte di esperti ph Ekaterina Bolovtsova da Pexels

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to importante, delicato ed anche complesso, pare utile continuare ad approfondirlo andando ad analizzare un ulteriore interessante arresto giurisprudenziale. Si tratta della recentissima sentenza emessa dal TAR Sicilia n. 1090 del 2.4.2021. Nel caso di specie, la concessione riguarda spazi pubblicitari ma, naturalmente, i principi affermati possono interessare qualsiasi concessione di servizi o di lavori e, quindi, anche quella inerente un impianto sportivo. La decisione assunta dal TAR di Palermo, in estrema sintesi, attiene ad una gara indetta e conclusa in epoca antecedente all’intervento della crisi pandemica. L’operatore economico che è risultato aggiudicatario della concessione rilevava “il mutato scenario macroecono-

IL TAR HA AFFERMATO CHE UN CONTRATTO DI CONCESSIONE È DISCIPLINATO DAL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI (D.LGS. N. 50/16) MENTRE IL CODICE CIVILE SI APPLICA SOLO IN RELAZIONE AI SUOI PRINCIPI E NON ALLE SUE SPECIFICHE E PUNTUALI REGOLE © D I R I T T I R I S E R VAT I


MANAGEMENT LORENZO BOLOGNINI

Impianti sportivi - Gardacqua

LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E GLI OPERATORI PRIVATI SONO TENUTI AD AVVIARE UN SERIO CONFRONTO UTILE A RINEGOZIARE IL CONTRATTO IN FUNZIONE DELL’ESIGENZA DI RIPRISTINARE L’EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO ORIGINARIO DELLO STESSO mico discendente dalla predetta pandemia” che “ha reso inattuali le condizioni economiche previste dell’aggiudicazione della concessione” e, in un tale contesto, ricorreva al TAR affinché procedesse all’accertamento “dell’obbligo del Comune di Caltanisetta di procedere alla rideterminazione delle condizioni di equilibrio della concessione ai sensi dell’art. 165 del d.lgs. n. 50/2016 in quanto, per il verificarsi di fatti non riconducibili alla società aggiudicataria e del tutto imprevisti ed imprevedibili (emergenza sanitaria da Covid-19), si è determinata la sopravvenuta onerosità della concessione già aggiudicata” ovvero, in subordine, all’accertamento “della sopravvenuta invalidità e/o illegittimità del provvedimento di aggiudicazione… nonché di tutta

la procedura di gara, per effetto del totale mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’adozione dell’aggiudicazione”. Le argomentazioni avanzate dalla ricorrente erano legate anche all’applicazione di specifiche nor-

me del Codice Civile attinenti all’esecuzione dei contratti come l’art. 1375, cod. civ. (“Il contratto deve essere eseguito secondo buona fede”), ma anche l’art. 1664, cod. civ. (sull’“Onerosità o difficoltà dell’esecuzione” dei contratti di appalto) e l’art. 1467, cod. civ. (in materia di eccessiva onerosità sopravvenuta). Il Tribunale Amministrativo, nell’esprimere la propria decisione, ha innanzitutto ribadito l’orientamento giurisprudenziale secondo il quale “nei casi di contratto ad oggetto pubblico l’amministrazione mantiene comunque la sua tradizionale posizione di supremazia” trattandosi, pertanto, di contratti che non sono disciplinati puntualmente “dalle regole proprie del diritto privato, ma meramente dai “principi del codice di civile in ma-

Impianti sportivi, piscine e assegnazioni, materia talvolta controversa - ph CN Rosà © D I R I T T I R I S E R VAT I

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L’ OBBLIGO A RINEGOZIARE NON SI SPINGE FINO AD IMPORRE CHE UN ACCORDO SUL RIEQUILIBRIO SIA RAGGIUNTO teria di obbligazioni e contratti”, sempre “in quanto compatibili” e salvo che “non diversamente previsto”. Su tali basi il TAR ha affermato che un contratto di concessione è disciplinato dal Codice dei Contratti Pubblici (d.lgs. n. 50/16) mentre il Codice Civile si applica solo in relazione ai suoi principi e non alle sue specifiche e puntuali regole. Conseguentemente, giungendo alla decisione, il Collegio evidenzia che l’eventuale omessa rinegoziazione del contratto da parte della stazione appaltante non può inficiare la validità della procedura di affidamento del contratto stesso e la relativa aggiudicazione ma “può rilevare, sussistendone tutti i presupposti, ai fini di un eventuale giudizio risarcitorio”, proprio in ragione del principio di buona fede di cui all’art. 1375, cod. civ. Il TAR prosegue evidenziando come “pur potendosi predicare un generale obbligo di rinegoziare ricavabile dal disposto dell’art. 165, comma 6, del d.lgs. n. 50/2016 e dai principi generali in tema di obbligazioni contrattuali, tale obbligo, in ragione dello specifico tenore letterale del citato art. 165, si sostanzia in un mero impegno a trattare, non essendovi un dovere di ricondurre, in ogni caso, il rapporto di convenienza tra le prestazioni contrattuali all’originario equilibrio”.

ph Adidas

LA VIOLAZIONE DELL’OBBLIGO DI AVVIARE IL CONFRONTO E LA TRATTATIVA PER TENTARE DI TROVARE UNA SOLUZIONE DI RIEQUILIBRIO POTRÀ DETERMINARE LA RESPONSABILITÀ DEL CONTRAENTE CHE SE NE RENDA RESPONSABILE Si evidenzia, inoltre, come tale valutazione sia suggerita dalla stessa conseguenza che la norma dell’art. 165 richiamato prevede per il caso di mancato accordo sul riequilibrio del piano economico-finanziario, vale a dire “l’insorgere in capo alle parti del diritto potestativo di recedere dal contratto”. In definitiva, la sentenza oggetto di commento risulta essere estremamente interessante perché offre un insegnamento preciso e utile, anche in termini pratici, per una corretta gestione della complessa tematica del riequilibrio economico-finanziario delle concessioni inerenti la gestione di impianti sportivi, pregiudicate dalla crisi pandemica: le Pubbliche Amministrazioni e gli operatori privati sono tenuti, in ossequio

TAR Sicilia

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al generale principio della buona fede nell’esecuzione dei contratti, ad avviare un serio confronto utile a rinegoziare il contratto in funzione dell’esigenza di ripristinare l’equilibrio economico-finanziario originario dello stesso; tuttavia, tale obbligo non si spinge fino ad imporre che un accordo sul riequilibrio sia raggiunto poiché è ben possibile che non si ottenga un tale accordo con conseguente facoltà di recesso dalla concessione, secondo quanto espressamente previsto dall’art. 165 del Codice dei Contratti Pubblici. Rimane fermo che la violazione dell’obbligo di avviare il confronto e la trattativa per tentare di trovare una soluzione di riequilibrio potrà determinare la responsabilità del contraente che se ne renda responsabile, con conseguente diritto al risarcimento del danno subito dell’altra parte: il danno, spesso, si riscontra quando una Pubblica Amministrazione tergiversa troppo nell’avviare la trattativa sul riequilibrio e, nel contempo, impone la prosecuzione della gestione del servizio in disequilibrio procurando ingenti perdite a carico del Concessionario. 



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Donato Foresta

donato.foresta@5sportconsulting.com

M A N AGEM ENT

Tempo di lettura

GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA SUI GESTORI DI IMPIANTI SPORTIVI La crisi ha pesantemente colpito il settore, penalizzatissimo da ausili rivelatisi simbolici e poco efficaci, tanto che la disamina dei numeri di un caso esemplificativo indica che l’unica soluzione sia una riapertura tempestiva degli impianti, che però viene negata o complicata Unitamente ad essi anche la pletora delle ASD/SSD utilizzatrici degli impianti ha sofferto le chiusure. Ma a differenza di quest’ultime, i gestori di impianti hanno dovuto continuare a sostenere costi fissi per non mandare l’impianto “in malora”. Tra questi gestori i più esposti sono stati quelli di centri natatori con gli impianti tecnici, di filtrazione, di de-

purazione comunque in funzione o da manutenere unitamente alle centrali termiche, agli stessi locali abitualmente frequentati dagli utenti (ingressi, spogliatoi) o dagli addetti ai lavori (uffici, segreterie). Ma i numeri dicono più delle parole. I numeri sono quelli di una Srl che gestisce un centro sportivo di medie dimensioni con piscina, palestra, fisioterapia, area ristoro.

ph Cottonbro da Pexels

2018-2019 2019-2020 differenza Un anno di pandemia. I numeri impietosi dello sport sono davanti agli occhi di tutti. Ma non c’è ristoro o sostegno adeguato. La verità è che ognuno ne uscirà con le proprie forze, raggranellando quei minimi contributi ricevuti, sfruttando al massimo il credito bancario, ripartendo quindi con nuovo indebitamento e con la speranza di una ripresa comunque in salita per i contingentamenti e per la ritrosia degli utenti a ritornare in quei luoghi passati in tutti questi mesi come luoghi “da chiudere”. Stiamo parlando dei centri sportivi e dei gestori di questi centri che più di altri hanno patito le restrizioni imposte a tutela della salute pubblica.

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diff. %

fatturato

2.960.000

2.355.000

- 605.000

-20%

costi di gestione

2.490.000

2.340.000

- 150.000

-6%

ammortamenti

325.000

-

- 325.000

-100%

MOL = liquidità generata dalla gestione operativa

795.000

15.000

- 780.000

-98%

oneri finanziari

60.000

36.000

- 24.000

-40%

imposte d'esercizio

150.000

-

- 150.000

-100%

Risultato d'esercizio 260.000

- 30.000

- 290.000

-112%

PFN

- 3.954.000

- 254.000

7%

- 3.700.000 © D I R I T T I R I S E R VAT I


MANAGEMENT DONATO FORESTA

Piscine bellissime, ma vuote da oltre 12 mesi, con danni incalcolabili - Aquaworld Matera

Commentando i dati riportati nella tabella che precede emergono i seguenti esiti: - Calo del fatturato del 20% a fronte di una riduzione dei costi di gestione del 6%; estrapolando dal fatturato quanto percepito dall’area della fisioterapia che non ha interrotto l’attività nel periodo di lockdown, la riduzione del fatturato, riferibile solo alle attività sportive e ristoro, sale al 35%; - Liquidità generata dalla gestione operativa ridottasi di 780.000 euro, come rilevabile dal MOL (margine operativo lordo) passato da 795.000 euro dell’esercizio 20182019 a 15.000 euro del 2019-2020; positivo sul flusso di cassa l’effetto della moratoria sui mutui prima in base alla normativa emergenziale del Decreto “Liquidità”, poi con at-

MOLTI DEI COSTI FISSI SONO INCOMPRIMIBILI E COMUNQUE DA SOSTENERE ANCHE AD IMPIANTI FERMI

RIPARTIAMO CON NUOVO INDEBITAMENTO E CON LA SPERANZA DI UNA RIPRESA COMUNQUE IN SALITA PER I CONTINGENTAMENTI E PER LA RITROSIA DEGLI UTENTI A RITORNARE tivazione della moratoria “Abi”, che tuttavia trasla ai futuri esercizi il rimborso delle quote capitali sospese; - Ricorso nella stagione 2019-2020 all’azzeramento degli ammortamenti ai sensi dell’art.60 del D.L. 14 agosto 2020, n. 104 (c.d. Decreto Agosto) con un miglioramento del risultato del conto economico di 325.000 euro per non intaccare il patrimonio netto; - Risultato di esercizio 2019-2020 negativo di 30.000 euro, a fronte di un utile di esercizio di 260.000 euro della stagione precedente che aveva generato imposte per l’erario per 150.000 euro; - Posizione finanziaria netta peggiorata di 254.000 euro. Rilevante è anche la quota di “costi fissi” pari a circa il 33% dei costi totali così suddivisibili:

esercizio 19-20

% sui costi totali

leasing

65.000

3%

spese del personale dipendente

490.000

21%

manutenzioni

81.000

3%

assicurazioni

33.000

1%

consulenze legali, fiscali e del lavoro

88.000

4%

spese bancarie

14.000

1%

771.000

33%

A questi si aggiungano anche costi formalmente “variabili” (che aumentano tanto più aumenta il volume di attività) i quali però hanno anche una componente fissa, quali collaboratori esterni e utenze, pari a circa il 28% dei costi totali:

esercizio 19-20 Nei centri polifunzionali il tennis all'aperto ha aiutato a contenere le perdite, ma non è sufficiente

% sui costi totali

collaboratori non dipendenti

65.000

21%

utenze

490.000

7%

771.000

28%

© D I R I T T I R I S E R VAT I

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Ipotizzando che la componente fissa sia pari ad 1/3 di quest’ultimi costi, si addiviene a circa 990.000 euro di costi fissi pari al 42% dei costi totali. Questi sono costi incomprimibili e comunque da sostenere anche ad impianti fermi. Per far fronte alla crisi di liquidità, si è ricorso al credito bancario e ciò in difetto di contributi a fondo perduto adeguati. Specificamente la società in questione ha ottenuto: - Un finanziamento bancario nell’esercizio 2019-2020 in applicazione del Decreto “Liquidità” di Euro 500.000 garantito al 90% dal Mediocredito centrale; - Un contributo a fondo perduto ricevuto con il Decreto “Rilancio” pari a 6.500 euro per la ridotta diminuzione dei ricavi nel mese di aprile 2020 rispetto al solo mese di aprile 2019 e un contributo a fondo perduto ricevuto con il Decreto “Ristori” pari a 13.000 euro (il doppio del Decreto “Rilancio”), per un totale di contributi a fondo perduto ricevuti 19.500 euro. Sostanzialmente una inezia! Il tanto atteso poi contributo a fondo perduto del Decreto “Sostegni” 2021 si è rilevato nullo. La riduzione della media mensile del fatturato

NON VI È ALTRA SOLUZIONE CHE RIPARTIRE IL PRIMA POSSIBILE

PER FAR FRONTE ALLA CRISI DI LIQUIDITÀ, SI È RICORSO AL CREDITO BANCARIO E CIÒ IN DIFETTO DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO ADEGUATI

del 2020 rispetto al 2019 è inferiore al 30% - anche se in valore assoluto è di 750.000 euro - e ciò ha precluso ogni forma di ristoro. Altri dati significativi della stagione 2019-2020: - Spese per sanificazione Covid: 35.000 euro; - Compensi ai collaboratori sportivi: erogati senza interruzione anche nel periodo di lockdown; - Ricorso alla cassa integrazione per 13 settimane per una parte dei lavoratori dipendenti; - per i tre consiglieri di amministrazione iscritti alla gestione separata INPS: nessuna indennità. Nulla dall’INPS in quanto privi di contratto di collaborazione coordinata e continuativa; nulla da Sport e Salute in quanto destinatari di altro reddito di lavoro (parasubordinato), pur a fronte di sole tre mensilità di compenso amministratore percepite nel 2020. Ed infine: 241.000 euro di voucher e cioè 241.000 euro di debiti verso i propri utenti o, in altri termini, 241.000 euro di ricavi “mancanti” nell’esercizio 2019-2020 che diven-

Esempio di vasca moderna ed essenziale, ma i cui costi base, anche da chiusa, sono incomprimibili - ph Variopool

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tano incassi “mancati” nella stagione successiva quando i voucher vengono utilizzati. Proviamo a replicare questo stesso andamento anche per la stagione 2020-2021 con 5 mesi di lockdown rispetto ai 3 mesi dell’esercizio precedente. Proviamo a pensare che a tutt’oggi non c’è nessuna nuova previsione normativa sui voucher e quindi si alimenta il rischio di possibili rimborsi immediati ai propri utenti; nessuna nuova previsione normativa sulla riduzione dei canoni di locazione per i gestori di impianti sportivi privati; nessuna nuova normativa sul riequilibrio economico finanziario o prolungamento delle convenzioni con i Comuni per i gestori di impianti sportivi pubblici. È probabile anche una maggiore difficoltà di accesso al credito bancario. Aleggia poi su tutte l’ombra della riforma dello sport con il suo carico di costi aggiuntivi di gestione sul fronte dei rapporti di collaborazione. In un contesto simile con una carenza conclamata di risorse pubbliche a sostegno “gratuito”, non vi è altra soluzione che ripartire il prima possibile, con le sicurezze che già il settore sportivo ha dimostrato di saper dare, lasciando che le società si aiutino da sé, supportando con apposite campagne pubbliche di sensibilizzazione il messaggio “positivo” di frequentazione dei centri sportivi laddove studi scientifici ne hanno dimostrato l’assenza o il basso rischio di contagio, ed auspicando infine anche in strumenti fiscali di sostegno quali la detrazione totale delle spese per l’attività sportiva, trasformando anche i “voucher” in importi detraibili, così da non ridurre ulteriormente la liquidità disponibile dei gestori e favorire il loro futuro impegno da cui trae beneficio tutto il movimento sportivo. 


12 mesi per lo sviluppo del progetto 1470 ore di lavoro 16 paesi nel mondo 13 tra le migliori scuole internazionali 24 international trainers 1° ricerca scientifica internazionale sull’attività in acqua

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HA INNOVATION AQQUATIX: UNA RISPOSTA A QUALSIASI DOMANDA Pur permanendo incertezze sulle modalità di ripartenza a pieno ritmo, Aqquatix, senza ridurre il suo slancio innovativo, ha studiato soluzioni facilitanti per ogni tipologia di piscina. Da un lato ha avviato la piattaforma digitale per gli acquisti da parte del Consumer, accattivante, semplice, per avere a casa quanto serve per ogni esigenza: kids, fun, training, con prodotti singoli e kit dedicati a chi ha una piscina domestica. Per il settore turistico Aqquatix sta attivando offerte imperdibili per noleggi operativi di Aquabike: una spesa contenuta, un piccolo investimento con ritorni certi, garantendo un servizio fortemente richiesto nelle piscine anche durante i periodi di vacanza. Aqquatix si è poi superata lanciando la formula “BUSINESS FACILE” per i Club, la soluzione accessibile a tutti con dilazione dei pagamenti che interpreta la diffusa necessità di gestione della cassa. Avere attrezzature Aqquatix belle, moderne e funzionali non è mai stato più facile e vantaggioso. Contattaci per saperne di più: www.aqquatix.com

AQUARAPID 2021 – PROGETTO SHOP 2.0 PER DARE FORZA ALLA RIPARTENZA DELLA PISCINA Aquarapid, azienda leader in Italia e nel mondo nel settore dell’abbigliamento tecnico da piscina, sta incontrando l’interesse di piscine e club con il progetto completamente nuovo SHOP 2.0, volto allo sviluppo e al supporto della vendita dei prodotti da piscina all’interno del centro sportivo: tante le novità nell’esposizione del prodotto, che fanno di SHOP 2.0 un vero e proprio negozio (swim specialist) alla portata di qualsiasi cliente della piscina. Gli obbiettivi di Aquarapid: supportare lo staff dei centri acquatici, dalla scelta del prodotto alle comunicazioni e al marketing, ma soprattutto legare la clientela sempre di più alla vita del club, d’ora in poi punto di riferimento per l’acquisto dei prodotti. In un momento così delicato, Aquarapid mette a disposizione dei gestori una grande opportunità di guadagno e soprattutto intende aiutare il club, attraverso una partnership di livello, a raggiungere lo scopo principale di chi fa di questo settore il proprio lavoro: alzare l’asticella e la percezione del consumatore nei confronti del mondo dell’acqua.

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RIAPRI IN SICUREZZA CON CHIMICA D’AGOSTINO Chimica D’agostino, azienda leader del Mezzogiorno con 70 anni di esperienza, offre prodotti e soluzioni integrate per la disinfezione e l’igienizzazione di tutti gli ambienti del vostro impianto natatorio: dalle acque potabili a quelle della piscina, dagli spogliatoi sino agli ambienti comuni in generale. Offriamo una consulenza a 360 gradi, grazie al nostro know how sviluppato nei diversi ambiti applicativi della chimica, che ci permette di individuare soluzioni per ogni tipologia di clientela, dal costruttore di piscine alle aziende specializzate in sanificazioni, dagli impianti natatori pubblici alle piscine residenziali. Grazie alla nostra esperienza, che ci ha sempre permesso di rispondere tempestivamente alle esigenze del mercato, siamo il partner ideale per chi cerca prodotti e soluzioni per riaprire in tutta sicurezza l’impianto natatorio. Visita www.chimicadagostino.com/piscine e contattaci per trovare il rivenditore o l’agente nella tua zona. www.chimicadagostino.com/piscine

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HA INNOVATION IDROCONSULT: IL RISPARMIO E LA QUALITA’ DELL’ACQUA SONO ASSICURATI

ECOPOOL: QUALITÀ E SICUREZZA A UN COSTO CONTENUTO EcoPool è il dispositivo medicale progettato per risolvere in modo economico i problemi di accesso negli ambienti acquatici. DiGi Project si è concentrata sugli elementi essenziali per garantire agli utilizzatori buone prestazioni in termini di affidabilità e sicurezza, a un costo contenuto. EcoPool ha una capacità di carico pari a 136 kg e si caratterizza per freno di stazionamento collocato sulle ruote posteriori, poggiatesta incluso, braccioli e supporto gambe removibile. È corredato di cintura di sicurezza a 2 punti e, tra gli optional, figurano le cinture di sicurezza a 4 e a 5 punti in caso di problemi di disabilità gravi. Sempre più piscine, sia pubbliche che private, hanno acquistato il sollevatore EcoPool per consentire alle persone con problemi motori un ingresso confortevole in totale sicurezza. A tal proposito, l’ausilio si caratterizza per la presenza di tamponi anteriori di sicurezza in gomma. Anche per lo sviluppo di questo prodotto, l’azienda mantovana si è difatti preoccupata di garantire tutti i livelli di sicurezza per l’utilizzatore e per l’operatore sempre presenti in tutti gli ausili DiGi Project. Scoprite tutti i prodotti DiGi Project collegandovi al sito:

Spesso i numeri valgono molto più di ogni parola. • 780.000 m3 di acqua risparmiati • 1.950.000 € di valore economico prodotto finora: (acqua, energia termica, energia elettrica) • oltre 3.000 € al giorno di risparmi attuali • oltre 90.000 € al mese di risparmi attuali • quasi 3.000 di tonnellate di emissioni di CO2 abbattute Sono i risultati, semplici e schematici, ottenuti da Idroconsult nei suoi cinque anni di attività nelle piscine italiane: numeri che parlano di risparmio concreto e di attenzione all’ambiente ed alla risorsa più preziosa per tutti, l’acqua. I sistemi WTC Idroconsult permettono infatti di ottimizzare la gestione del ricambio dell’acqua, generando risparmi diretti in termini di acquisto e di riscaldamento della stessa. I sistemi ISC Idroconsult consentono invece una gestione personalizzata delle pompe di ricircolo, con il risultato di un abbattimento dei costi di energia elettrica. In questo periodo estremamente difficile per tutte le piscine, Idroconsult ha inoltre pianificato un piano di intervento finanziario diretto per consentire alle piscine italiane di accedere ai risparmi di WTC e ISC senza dover effettuare investimenti.

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HEITZ SYSTEM – AUTOMAZIONE, CONTROLLO DI GESTIONE E COMUNICAZIONE, IN SINTESI V12

Come integrare controllo degli accessi, la gestione delle vendite, gli strumenti di marketing? Semplice! Il software V12 di Heitz System unisce un valido sistema di controllo degli accessi, disponibile su vari tipi di supporto (tessere, bracciali e dispositivi connessi in Bluetooth), con un affidabile sistema di gestione delle vendite di abbonamenti, ingressi singoli, servizi e pacchetti per piscine, centri acquatici e palestre. Oltre a questo, un sistema di comunicazione di facile utilizzo consente di impostare campagne di marketing targettizzate, in modo da rimanere sempre in contatto con i tuoi clienti. Tutto questo con un occhio di riguardo all’automazione. Il sistema V12, infatti, consente di rendere automatiche tutte le operazioni ricorrenti, in modo da aumentare la produttività del tuo impianto con il minimo sforzo. Tutto questo in un’ottica volta al raggiungimento della completa digitalizzazione dell’impianto. Un aiuto “TOP” per ripartire alla grande! © D I R I T T I R I S E R VAT I

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HA INNOVATION POLIMPIANTI – COPERTURA ISOTERMICA SUNWEAVE La pandemia ha colpito il settore con la chiusura degli impianti natatori: in attesa della riapertura, per ammortizzare le perdite economiche subite è fondamentale ricorrere a prodotti performanti, che uniscano all’ottima qualità un reale abbattimento dei costi. In quest’ottica, Polimpianti propone la copertura isotermica Sunweave dai molteplici vantaggi. La sua composizione a tre strati la rende particolarmente indicata per l’uso quotidiano: il terzo strato superiore (esclusivo), costituito da un da un particolare “tessuto” a trama, fornisce una resistenza superiore a strappi e lacerazioni e all’azione devastante dei raggi U.V. È in grado di abbattere i costi per il riscaldamento dell’acqua con un risparmio energetico di oltre il 30%; diminuendo l’evaporazione dell’acqua si ottiene anche un significativo risparmio idrico che, insieme all’inibizione della fotosintesi clorofilliana, riduce il consumo di prodotti chimici fino al 30%; la copertura è un’efficace barriera che tiene lontano sporco, insetti e foglie dalla piscina. www.polimpianti.it

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SPRAY PARK MYRTHA: ATTRAZIONI INNOVATIVE AL SERVIZIO DEL DIVERTIMENTO Gli spray park e i water playground di Myrtha Pools offrono soluzioni creative e originali dove i più piccoli possono giocare in totale sicurezza. Giochi d’acqua divertenti e soluzioni innovative come la speciale membrana antiscivolo e l’esclusivo fondo “Softwalk” rendono piacevole e sicuro il movimento in zone a profondità ridotta. I nostri spray park permettono così ai genitori di rilassarsi, mentre i bambini si divertono sperimentando nuovi giochi e percorsi in totali sicurezza. Myrtha Pools PROFESSIONE ACQUA: IL PARTNER supporta il cliente attraverso la progettazione degli spazi acquatici e la personalizzazione delle attrazioni IDEALE PER I COMUNI con getti, spruzzi, scivoli, secchi basculanti e tanti altri Le piscine pubbliche rappresentano un investimento imgiochi interattivi e colorati che garantiscono esperienze portante per i Comuni, soprattutto per quelli più piccoli. uniche e resistono alla prova del tempo. La buona riuscita dell’investimento è quindi un aspetto fondamentale, affinché la soddisfazione degli utenti possa gratificare gli sforzi affrontati. Le cose da fare e da pensare sono tante: dallo sviluppo del piano economico-finanziario alla progettazione, alla verifica delle complesse fasi della costruzione, per finire con l’affidamento della gestione. Durante la vita dell’impianto sportivo, inoltre, può essere necessario procedere ad una verifica della rispondenza normativa dell’impianto e ad una successiva ristrutturazione, o ad un cambio di gestione. Trovare all’interno della struttura pubblica tutte le competenze necessarie è molto difficile, perché quello della piscina è un impianto complesso, che necessita di molte competenze diverse ma interconnesse. Ecco che affidarsi ad una società di consulenza specializzata, che da vent’anni opera solamente nel settore delle piscine pubbliche, dalle gare di appalto alla verifica normativa, alla progettazione, alla consulenza sulla verifica della gestione, può davvero fare la differenza tra il fallimento di un impianto mal realizzato o mal gestito e una piscina felice. www.professioneacqua.it info@professioneacqua.it

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HA INNOVATION WELLNESS IN CLOUD DI TEAMSYSTEM

SILIGROUP - DIGITALIZZARE VUOL DIRE SEMPLIFICARE E RISPARMIARE Le principali cause del ritardo nella digitalizzazione aziendale sono da ricercare in una mentalità vecchio stampo, nella mancanza di informazioni e nella scarsa conoscenza. Per mettere in atto la digitalizzazione aziendale occorre soltanto far chiarezza su priorità e obiettivi, procedendo passo dopo passo guidati da un’analisi preventiva dei problemi più urgenti da risolvere e dei nuovi traguardi sostenibili a breve e a lungo raggio. Il cambiamento da analogico a digitale è un processo fisiologico innescato dal progresso: tutte le aziende possono avvalersene per automatizzare le loro attività, offrire servizi più rapidi e personalizzati. Siligroup offre un servizio di consulenza completo in materia di passaggio di consegna da analogico a digitale. Molti sono stati i centri sportivi, alberghi e parchi giochi che si sono avvalsi della nostra competenza, trasformando tutto il lavoro manuale attraverso automazione e digitale, riscontrando una semplificazione del lavoro, garantendo sicurezza e controllo. Contatti: Giovanni Di Monaco, direttore commerciale:

TeamSystem, azienda leader nel mercato del software, propone Wellness in Cloud, un prodotto completo per la gestione di palestre, piscine e centri sportivi polifunzionali. Grazie a tecnologie cloud unite ad una solida esperienza nel settore, Wellness in Cloud supporta e migliora il lavoro quotidiano di un centro fitness sotto molteplici aspetti: dalla compilazione delle anagrafiche in linea con il GDPR, alla gestione economica di vendite e incassi con relativa documentazione fiscale, alle analisi per il monitoraggio dell’andamento del centro e degli obiettivi di budget, al CRM con la pianificazione di azioni sia dirette che automatizzate. Wellness in Cloud esce dal centro sportivo ed arriva in mano all’utente finale con l’APP ed il web in modo da renderlo autonomo in tutta una serie di operazioni migliorando notevolmente la user experience percepita. Il cliente può, ad esempio, monitorare le proprie scadenze e provvedere tempestivamente al saldo di rate tramite pagamento digitale, può prenotare la lezione o l’appuntamento con il PT, consultare la sua scheda di allenamento e il suo piano alimentare e rimanere sempre aggiornato sulle news e le promozioni del centro.

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PASSA AL “CLORO NATURALE” A KM ZERO La clorazione è il metodo per eccellenza utilizzato in piscina per la disinfezione dell’acqua. La discriminante per una buona disinfezione passa attraverso l’utilizzo di un cloro di qualità. La tecnologia di produzione di cloro naturale IN SITU, partendo dal sale di ProMinent, permette di avere un biocida ad altissima qualità, prodotto fresco al momento e dosato tramite i normali sistemi di dosaggio utilizzati dal mercato. Alcune caratteristiche tecniche del nostro Chlorinsitu CIIa sono: • Rispetto della Norma EN UNI 901 “prodotti chimici utilizzati al trattamento delle acque destinate al consumo umano” con % di Clorati inferiori al 5,4% del cloro libero generato. • Rispetto della BPR (regolamento EU 528/2012) sulla produzione di biocidi in SITU. • Cloruri nel rispetto della norma EN UNI 901 • Titolo certo del cloro prodotto • Nessuna necessità di certificazione ATEX (sicurezza dell’ambiente) • Tecnologia Plug & Play Passa al cloro naturale anche con la formula del “Noleggio Operativo” per rendere GREEN il tuo impianto natatorio. www.prominent.com

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HA INNOVATION MYRTHA SKIN: TECNOLOGIA MADE IN ITALY FATTA PER DURARE. Myrtha Skin è la nuova soluzione tecnologica introdotta da Myrtha Pools per rivestire il fondo delle piscine in acciaio. Frutto degli studi del centro di Ricerca & Sviluppo, Myrtha Skin utilizza lo stesso acciaio inox e PVC che sono alla base della tecnologia Myrtha, capace di conquistare il mondo delle competizioni e i centri natatori d’Italia e del pianeta. In soli 0,5 mm di spessore, Myrtha Skin garantisce delle prestazioni e una durata superiori rispetto ai prodotti già in commercio. Lo speciale rivestimento completamente bianco di Myrtha Skin è sinonimo di sicurezza: in quanto assicura un’acqua perfettamente trasparente ed è stato studiato per le sue proprietà antibatteriche. Myrtha Skin – unita ai pannelli modulari in acciaio (Myrtha o RenovAction) usati per le pareti della vasca – permette all’omonima azienda italiana di realizzare piscine completamente in acciaio dalle proprietà antisismiche e di durata superiori.

PERCHE’ WIBIT? LA NOSTRA ESPERIENZA E’ IL TUO SUCCESSO Se il must di Wibit è divertire in piena sicurezza, le proposte dell’azienda tedesca sono una certezza di richiaTECNOPISCINE- DIAMO FORMA AL mo attrattivo per target trasversali dai 4 anni in su. Wibit assicura flussi di clientela, fidelizzata e nuovissima, in piDIVERTIMENTO scine, laghi e acque libere, a grande beneficio di incassi, Dal 1979 siamo presenti sul mercato per la progettazio- immagine e appeal altrimenti non perseguibili. Quando ne, realizzazione e installazione di prodotti e attrazioni ci si accinge a considerare l’acquisto di un parco gallegper piscine o parchi acquatici. giante un’attenta valutazione è d’obbligo. Perché Wibit Seguiamo, attraverso un nostro staff tecnico specializ- e non altre soluzioni? zato, ogni fase della progettazione e dell’installazione • KNOW HOW - Wibit è leader mondiale da oltre 20 anni, presente in oltre 90 Paesi al mondo con più di delle opere che ci vengono affidate. 600 installazioni e 40 milioni di fans Ogni anno investiamo in Ricerca e Sviluppo di nuove attrazioni acquatiche e tecnologie: questo aspetto è alla • SISTEMI AD “INFINITO” in SICUREZZA - Gli Sports Park Wibit sono strutturati con standard di sicurezza base del nostro lavoro, con l’obiettivo di offrire prodotti e qualità massimi e percorsi ad infinito senza interruinnovativi nella totale conformità ai più rigorosi requisiti zione per garantire la massima fluidità degli utilizzadi sicurezza, così come la soddisfazione del cliente che, tori. Essendo modulari, gli SP Wibit possono essere grazie al nostro intervento, può contare su un servizio integrati con un servizio logistico rapido ed efficiente completo “Chiavi in mano”. • ESPERIENZA - Con Wibit nulla è lasciato al caso: dai Un altro punto di forza è la nostra creatività grazie alla layout per ogni specifica esigenza, all’installazione quale sviluppiamo soluzioni ad alto livello di personacon tecnici all’avanguardia, a full training su gestione lizzazione per soddisfare il cliente. tecnica e massimizzazione del business, al supporto Tutti gli elementi che compongono i nostri giochi per marketing e comunicazione. Sono solo alcune risposte al Perché Wibit! bambini e gli acquascivoli sono realizzati secondo i più alti standard qualitativi e adempiono rigorosamente alle Normative. Per informazioni: www.wibitsports.com info@tecnopiscineint.com / tel. 011 9170092. info@aqquatixfun.com www.tecnopiscineint.com

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Aquamore Seriate (BG)

il nuoto del futuro. oggi Grazie alla passione per le sfide e alla capacità, tutta italiana, di trovare soluzioni anche per i progetti più complessi, Myrtha Pools da 60 anni è sinonimo di sport, fitness, relax e divertimento in acqua.

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