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Dalla meccanica alla plastica fino all’elettronica - salone dedicato agli operatori interessati ad acquisire prestazioni, esternalizzando parte della propria attività, sia nei settori tradizionali che in quelli più innovativi.
L’unico salone in italia dedicato a revamping e retroftitting di macchine utensili. Grazie a questo tipo di intervento i sistemi di produzione possono avere una seconda vita, rispondendo inoltre ai criteri di economia circolare.
Salone dedicato al tornio e alle tecnologie ad esso collegate. Il tornio, macchina utensile per eccellenza, è tra i più diffusi sistemi di produzione presente sia nelle piccole e medie imprese, che nei grandi gruppi internazionali.
Una crescita in continuo consolidamento
anno XIII - n.5 Ottobre 2022
30 anni di affidabilità nelle tecnologie di trasmissione
Opportunità e sfide per le imprese dell’Emilia-Romagna
Lavorazioni CNC ancora più intelligenti
Editoriale
L’Italia che cresce nel digitale (E.De Vecchis) 4
Storia di copertina
Una crescita in continuo consolidamento (A.Bignami, E.De Vecchis) 6
Attualità
Opportunità e sfide per le imprese dell’Emilia-Romagna 10 L’energia a portata di mano 14 News attualità 16
Appuntamenti
Torna la fiera internazionale del fissaggio e della bulloneria 21 Mecspe: simbolo dell’aggiornamento tecnologico delle imprese 22
Un partner affidabile per la foratura profonda
Da scarto industriale a nuova risorsa
Macchine utensili
Dimezzare i tempi di consegna con una sola linea produttiva 24 Lavorazioni CNC ancora più intelligenti 28
Macchine
Testa fredda e ingombro ridotto .................................. 30
Utensili
Cambio rapido con il sistema di serraggio a punto zero 32
Sicurezza
L’alternativa green alle sostanze pericolose in officina 33
Componenti
30 anni di affidabilità nelle tecnologie di trasmissione 34 News componenti 37
Un partner affidabile per la foratura profonda 38
Software
Servizio di interfaccia I/O per ridurre i costi fino al 40% 40 Sistema release CAD/CAE per l’automazione industriale ....................................... 41
Materiali
Da scarto industriale a nuova risorsa (E.De Vecchis) 42
Automazione
Servoazionamenti per tutti i più comuni sistemi di alimentazione 45 L’energia a portata di mano 46
Rubriche Elenco inserzionisti 48
L’ITALIA CHE CRESCE NEL DIGITALE
Con un Pil in crescita del 3,2%, secondo le ultime stime del governo, la manifattura si conferma forza trainante del Paese, nonostante le difficoltà dovute a inflazione e caro energia che il tessuto imprenditoriale italiano si ritrova a dover affrontare in questi mesi. Cosa serve per dare una spinta alla crescita? Sicuramente la digitalizzazione. E sebbene le previsioni per il 2023 mostrano incertezza, a incoraggiarci abbiamo alcuni dati dell’anno passato, eccezionale per le esportazioni Made in Italy e l’export digitale italiano di beni di consumo diretto (tramite sito proprio, marketplace o siti di vendite private) o intermediato (tramite retailer online), che è cresciuto del +15% nel 2021, toccando un valore di 15,5 miliardi di euro. Sono questi i dati dell’Osservatorio Export Digitale della School of Management del Politecnico di Milano. Nel B2b la filiera più digitalizzata è l’automotive: 33 miliardi di euro di Export digitale, il 22,6% del totale, con una crescita quasi doppia rispetto a quella dell’export complessivo.
In alcune regioni, come l’Emilia Romagna o le Marche, il fatto di monitorare, accompagnare e guidare le PMI nel percorso verso l’Industria 4.0, l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale sta diventando la prima mission. Nel caso specifico di queste regioni, il Competence Center BI-REX e Intesa Sanpaolo hanno dato vita all’Osservatorio Industria 4.0.
Sempre più importanti quindi, per diffondere il valore della digitalizzazione, sono i momenti di approfondimento e valorizzazione delle competenze
rivolti alle imprese, affinché possano comprenderne tutte le qualità e i vantaggi. Gli obiettivi raggiungibili grazie all’adozione di tecnologie 4.0 sono relativi soprattutto all’efficientamento dei processi e alla produttività; sono collegati all’automazione dei processi, al loro monitoraggio e all’aumento della velocità di produzione e della produttività. Inoltre, passare al 4.0 consente anche una sostanziale riduzione dei costi.
A parlare di digitale è stata anche la Commissione Europea, che lo scorso 18 ottobre ha adottato il programma di lavoro per il 2023, pianificando un’agenda di interventi mirati per rispondere alle crisi attuali. L’UE si impegna quindi a raddoppiare gli sforzi per conseguire le trasformazioni verde e digitale in corso, con l’intento di essere più resilienti. L’UE riconferma così l’orientamento verso una ripresa guidata dal digitale.
Per quanto riguarda l’Italia, il settore della manifattura può contare, per perseguire l’obiettivo della trasformazione digitale, sui fondi del PNRR (13,4 miliardi di euro) destinati alla Transizione 4.0. Il MISE ha già dato accesso, nel corso del 2022, a crediti d’imposta volti a incentivare gli investimenti privati a favore dell’innovazione.
Il tema dell’innovazione rappresenta per le imprese una sfida prioritaria per la crescita e per guardare al futuro con ottimismo. Parlare di digitale vuol dire già essere un passo avanti, già pensare in modo ottimistico a un futuro ancora torbido. Ma ogni buon risultato parte sempre dalla fiducia di chi lo vuole ottenere, in questo caso da ogni singola realtà industriale.
La nuova sede, il potenziamento della produzione e la centralità del magazzino hanno consentito ad Agazzi Giancarlo di rispondere efficacemente alla forte domanda, nonostante le incertezze dello scenario. Nel 2023 si completerà la trasformazione digitale con l’interconnessione di ogni reparto e processo.
Una crescita in continuo consolidamento
di Eva De Vecchis e Alessandro BignamiIn un momento complesso per il rincaro dell’energia e le difficoltà di approvvigionamento, soprat tutto di componentistica elettronica, Agazzi Giancarlo ha proseguito la crescita puntando sulle proprie stra tegie consolidate, come il servizio a 360 gradi, e senza mai smettere di investire nella transizione 4.0 e nell’aggiornamento tecnologico. L’azienda di Fara Gera d’Adda (BG), specializzata nelle lavorazioni mec caniche di precisione, nella produ zione di particolari meccanici e nella costruzione di gruppi e macchinari completi, chiuderà l’anno in positi vo, sulla scia dei successi ottenuti nel corso del 2021.
A confermarlo è Omar Agazzi, membro del Consiglio di ammini strazione, per il quale la crescita sul mercato deve essere sorretta da un processo di irrobustimen to della struttura aziendale, che include a sua volta una profonda trasformazione digitale.
Omar Agazzi, come state chiudendo il 2022 e quali prospettive avete per il 2023?
Il 2022 è andato molto bene. Chiu deremo in linea con il 2021, che è stato l’anno record della nostra storia, anche grazie al trasferimento nell’at tuale sede, al potenziamento della produzione e all’acquisizione di nuovi clienti; una fase di sviluppo che è con tinuata anche nel 2022. Per quanto
riguarda l’anno prossimo, le prospet tive sono di ulteriore crescita. La sfida è però quella di riuscire a soddisfare la domanda, vista la complessità dello scenario in cui ci troviamo.
Che impatto ha il rincaro dell’energia sulla vostra attività?
Come azienda specializzata nelle lavorazioni meccaniche, non siamo energivori, ma abbiamo comunque
subito dei rincari, che finora siamo riusciti ad assorbire senza scaricarli sui clienti. Visto però il protrarsi della situazione, valuteremo verso fine anno la necessità dell’applicazione di un supplemento energetico, per evitare di modificare i listini di ven dita ai nostri clienti: pensiamo sia la modalità più trasparente, corretta e temporanea, anche perché non si intravedono soluzioni a breve termi ne di questa crisi, aggravata dall’e scalation del conflitto in Ucraina. Inoltre le autorità europee e nazionali stanno tardando a prendere decisioni concrete. In ogni caso il processo verso l’indipendenza energetica richiederà qualche anno.
Sul versante invece dell’approv vigionamento delle materie prime?
Abbiamo notato che i prezzi hanno cominciato a scendere, ma restano delle compensazioni da parte dei produttori dei metalli per il fatto re energetico. La disponibilità dei materiali invece non ci preoccupa particolarmente, pur con l’allunga mento dei tempi di consegna. Resta invece grave la situazione della com ponentistica elettronica, che è scar samente reperibile e con consegne che possono variare dai 6 mesi a un anno: mancano PLC, inverter e persino semplici interruttori. È un problema che avvertiamo anche noi, in quanto una parte importante della nostra attività riguarda la costruzione di macchinari completi. La strategia attuale è quella di anticipare l’emis sione degli ordini di acquisto del 2023, in modo da poter ridurre, con
“Il mercato sta premiando la nostra reattività, che si basa soprattutto sulla disponibilità del magazzino, l’efficienza della produzione e un ufficio acquisti attento e diligente”
la gestione del magazzino, i problemi legati allo shortage dei componenti.
Il flusso di richieste che riceverete non ha dunque subito cali finora?
Negli ultimi mesi la domanda è stata forte e da parte di alcuni clienti è persino incrementata. In questo momento il mercato, del resto, predilige le aziende che pos sono rendere disponibile il prodot to in tempi brevi, mentre sembra restare ancora momentaneamente in secondo piano il fattore prezzo,
grazie anche al fatto che siamo riusciti, più di altri, a contenere gli aumenti. Ciò premia la nostra reat tività, che si basa soprattutto sulla disponibilità del magazzino, l’ef ficienza della produzione e su un ufficio acquisti attento e diligente.
Il percorso di digitalizzazione dei processi aziendali in ottica 4.0, avviato con il trasferimento nell’attuale sede, sta proseguendo positivamente?
Sì, è ancora in fase di attuazione e verrà completato probabilmente verso la metà del 2023. L’obiettivo è una trasformazione digitale com pleta, che verterà su un sistema gestionale in grado di mettere in connessione ogni singolo repar to e processo aziendale. I risultati
ottenuti finora, seppure ancora parziali, sono positivi e confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta, ma avremo un quadro più completo e soddisfacente al ter mine del progetto, cioè quando l’intera azienda sarà interconnessa e automatizzata. Sarà un cambia mento radicale: eravamo abituati ad analizzare solo le azioni passate per prendere decisioni sul futuro, ma presto saremo in grado di ragio nare anche sulla base di ciò che sta accadendo in tempo reale in ogni parte dello stabilimento.
Avete inserito dei nuovi macchinari negli ultimi due anni?
Abbiamo aggiunto nuove unità al nostro parco macchine, non tanto con l’intento di aumentare i volumi
di produzione, quanto per ampliare le gamme produttive disponibili. Il nostro approccio al cliente è sem pre stato quello di incrementare la sua possibilità di scelta, rispon dendo soprattutto alle richieste di chi punta su piccole produzioni diversificate. È una strategia che finora ha dato soddisfazioni e che portiamo avanti con convinzione.
Quali sono i settori di applica zione che oggi vi stanno dando i maggiori risultati? Continuano a essere i settori cui la nostra attività è tradizionalmente più legata, soprattutto il medica le, l’energia, i grandi compressori d’aria, il settore del packaging e l’alimentare. Quest’ultimo vede da tempo l’applicazione delle linee di macchinari realizzate dalla conso ciata Faber Srl, la società del Grup
po gestita da mio fratello Flavio Agazzi e con la quale lavoriamo in sinergia. Un’affermata linea di Faber è quella dei macchinari per la lavorazione e la porzionatura dei formaggi.
Quali sono le lavorazioni e i servizi più richiesti in questa fase? Nell’ambito della lavorazione conto terzi sono quelle tradizionali: soprattutto tornitura, fresatura e rettifica. Sempre più richiesti sono inoltre i servizi accessori, come la gestione di assiemaggi, o di interi gruppi di particolari meccanici che, oltre alla lavorazione, comprende
il trattamento superficiale o l’ac quisto di materiali commerciali e articoli tecnici dal mercato. Proprio su questo servizio a 360 gradi, che va oltre la singola lavorazione, si basa il nostro core business.
Quali passi avanti avete già in mente per il prossimo futuro?
Il primo obiettivo è rendere ancora più robusto lo sviluppo aziendale avvenuto negli ultimi due anni. Non basta aver ampliato gli spazi, potenziato le risorse umane e le infrastrutture, c’è bisogno anche di orientare i processi produttivi e le procedure aziendali verso la nuova dimensione, supportati da un’infrastruttura informatica ade guata per la gestione dell’intera azienda. Nei prossimi anni vogliamo ingrandirci ulteriormente e favori re l’incremento della produzione. Tutto questo però lo faremo gradualmente: non si può avere una crescita organica senza prima ade guare mentalità e struttura azien dale. Anche se il momento attuale non è così favorevole e potrebbe richiederci più tempo, le premesse per questo ulteriore salto di livello ci sono tutte.
“Stiamo attuando una trasformazione digitale completa, che verterà su un sistema gestionale in grado di mettere in connessione ogni singolo reparto e processo aziendale”
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Innovazione tecnologica e trasformazione digitale delle imprese regionali sono stati i temi centrali di un momento di confronto e approfondimento organizzato da BI-REX e Intesa Sanpaolo. I risultati delle ricerche evidenziano un tessuto produttivo ben avviato al 4.0, sia per le aziende manifatturiere che per quelle dei servizi.
Opportunità e sfide per le imprese dell’Emilia-Romagna
Monitorare, accompagnare e guidare le PMI di EmiliaRomagna, Marche e non solo nel percorso verso l’Industria 4.0, l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale attraverso ricerche, momenti di confronto e
iniziative volte alla diffusione delle best practices: questa la mission per la quale il Competence Center BIREX e Intesa Sanpaolo hanno dato vita all’Osservatorio Industria 4.0 grazie al quale si è tenuto, presso la sede BI-REX di Via Nanni Costa, l’evento sul tema “Osservatorio, Soluzioni e Tecnologie Industria 4.0 per le imprese”. Un momento di approfondimen to e valorizzazione delle compe tenze rivolto alle imprese che ha visto, in tre distinti momenti, sia un focus territoriale sul tema sia momenti di scambio di conoscen
ze e definizione di collaborazioni. L’evento voluto da BI-REX e Intesa Sanpaolo per le PMI si è aperto con la presentazione dei risultati della ricerca sui processi di trasfor mazione digitale delle aziende di Emilia-Romagna e Marche condotta su oltre 300 aziende manifatturie re dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo per fare il punto sulla diffusione delle tecnologie 4.0 evidenziando punti di forza e criti cità, con particolare attenzione alle imprese che attivano e supportano la trasformazione digitale. Una pre sentazione cui è seguita la visita alla
Linea Pilota BI-REX per vedere in azione le tecnologie 4.0 e una serie di tavoli tematici con le imprese per favorire e pianificare i processi di trasferimento tecnologico. Ad introdurre i lavori il presidente BI-REX Domenico Bambi e la diret trice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo Ales sandra Florio.
A seguire Danilo Mascolo (respon sabile Innovation e Business Deve lopment DI-REX) e Stefania Ber gamaschi (direttrice commerciale Imprese Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo) hanno illustrato le azioni messe in campo dalle due realtà, singolarmente e congiunta mente, a supporto delle esigenze tecniche, finanziarie e consulenziali delle imprese.
A presentare l’analisi svolta in seno al panorama manifatturiero emi liano-romagnolo Giovanni Foresti, Serena Fumagalli e Sara Giusti, economisti della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. Men tre ad illustrare agli imprenditori e rappresentanti aziendali presenti la Linea Pilota BI-REX ha provveduto il responsabile della stessa, Fran cesco Meoni: la visita alla Linea, fabbrica digitale del futuro che inte gra le tecnologie Industria 4.0 con quelle tradizionali in un ambiente interconnesso, ha consentito alle aziende partecipanti di toccare con mano le diverse macchine operative delle quattro diverse aree (Big Data, Additive Manufacturing, Robotica, Finitura & Metrologia) e di vedere dal vivo come si crea innovazione. Ultima parte dell’appuntamento dedicato ai tavoli tematici con le imprese per favorire il trasferimento tecnologico, anche attraverso la predisposizione di appositi percorsi nel medio periodo. “L’importante partnership con Inte sa Sanpaolo si è arricchita oggi di un ulteriore elemento”, ha affermato Domenico Bambi, Presidente BI-REX. “La realizzazione della seconda edi zione dell’Osservatorio, importante
strumento messo a punto con l’o biettivo di accompagnare le PMI nel loro percorso verso l’Industria 4.0, conferma il ruolo centrale giocato dal nostro Competence Center nel panorama nazionale, in qualità di centro di innovazione tecnologica altamente specializzato. In un conte sto particolarmente complesso che obbliga sempre più il nostro tessuto produttivo ad implementare processi legati alla trasformazione digitale, è fondamentale fare networking con le imprese affinché possano essere informate, supportate ed indirizzate.
Il nostro impegno ed i nostri sforzi spingono verso questa direzione, allo scopo di aiutare l’intero sistema imprenditoriale a fare quel salto di qualità di cui vi è enormemente bisogno”.
“Siamo orgogliosi di questa collabo razione con BI-REX per rispondere tempestivamente alle esigenze delle imprese e ove possibile anticipar le. La crisi pandemica prima e le incertezze provocate dall’aumento del costo dell’energia poi hanno impresso alle trasformazioni già atto in termini di innovazione una acce lerazione che le rendono improcra stinabili per le nostre aziende”, ha spiegato Alessandra Florio, direttrice
Regionale Emilia-Romagna e Mar che di Intesa Sanpaolo.”In questo frangente complicato, come prima banca del Paese storicamente radi cata in regione, c’è il nostro mas simo impegno per essere accanto al tessuto economico regionale sia sul fronte delle urgenze che degli investimenti strategici. Da un lato siamo al fianco delle imprese nel superare questa fase, anche con un recente plafond di 2 miliardi di euro per far fronte ai costi dell’energia e favorire gli investimenti in energie rinnovabili, che si aggiunge a quello da 10 miliardi dello scorso giugno, e dando la possibilità di sospendere le rate dei finanziamenti fino a 24 mesi. Dall’altro continua l’impegno del Gruppo per favorire, con linee finanziarie dedicate e consulenza specializzata, gli investimenti in sostenibilità, innovazione tecnolo gica e digitalizzazione”.
LA RICERCA DI INTESA SANPAOLO
Dai risultati della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo emerge un tessuto produttivo ben avviato al 4.0, sia tra le imprese manifatturiere che tra quelle dei servizi. Di segui to i principali risultati dell’indagine a cui hanno aderito 308 imprese
dell’Emilia-Romagna e delle Marche. Più di metà delle imprese adotta tecnologie 4.0, con punte superiori al 70% per le imprese più grandi e attive nei settori dell’elettronica ed elettrotecnica. Anche tra le imprese più piccole emerge però un buon grado di diffusione del 4.0: quasi la metà dichiara infatti di adottare almeno una tecnologia 4.0. Tra le tecnologie più adottate si osservano differenze settoriali, che riflettono le specificità di ciascuna specializzazio ne produttiva.
Nell’industria spicca l’adozione di robotica (66% per la metalmec canica, 53% per elettronica ed elettrotecnica), magazzini auto matizzati (circa 30%), stampa 3D e cloud computing (circa 20%), mentre nei servizi si segnala il mag gior utilizzo di intelligenza artificiale (29%), big data (17%) e IoT (29%). Più trasversale invece il ricorso alla cybersecurity.
Un’impresa su due adotta più di una tecnologia e ben il 10,3% delle imprese adottanti ne impiega alme no 5.Si tratta di un fenomeno recen te, che ha avuto un’accelerazione a partire dal 2017, grazie a efficaci interventi di politica industriale, e ha favorito lo sviluppo di smart factori es, con l’impiego cioè di tecnologie 4.0 soprattutto nei processi di pro duzione e di R&S.
Gli obiettivi raggiunti grazie all’ado zione di tecnologie 4.0 sono relativi all’efficientamento dei processi e alla
Le tecnologie 4.0 hanno consentito una riduzione dei costi e sostenuto la connettività interna dei processi
produttività, in particolare sono col legati all’automazione dei processi, il loro monitoraggio e l’aumento della velocità di produzione e della produttività.
Le tecnologie 4.0 hanno consen tito anche una riduzione dei costi e sostenuto la connettività interna dei processi.
L’adozione del 4.0 è stata accom pagnata da formazione degli addet ti in produzione o da impiego di personale esterno specializzato, ed ha avuto un impatto rilevante sia sulla struttura organizzativa che sui modelli di business, soprattutto per i soggetti più evoluti in chiave 4.0. Il processo di implementazione delle tecnologie 4.0 è stato pro mosso prevalentemente dai pro prietari/titolari delle imprese, ma emerge il ruolo determinante di
figura dedicate nei player di mag giori dimensioni.
IL RUOLO DI UNIVERSITÀ E COMPETENCE CENTER
I soggetti determinanti nell’adozio ne delle tecnologie 4.0 sono risultati i fornitori di tecnologie (nel 79% dei casi) e quelli di impianti e di macchinari (60%). Al terzo posto i consulenti (23%), seguiti dai clienti (13%).
Per le imprese più evolute, spicca il ruolo delle Università e dei Compe tence Center, mentre per le aziende ICT e dei servizi assume rilevanza anche la relazione con start-up.
Se per la maggior parte dei soggetti la relazione riguarda l’acquisto di tecnologia, è interessante sottoli neare come per le imprese ad alta digitalizzazione, sia importante la collaborazione per progetti innova tivi, soprattutto con le Università e i Competence Center.
Le imprese che adottano tecnologie 4.0 non effettuano un mero pro cesso di acquisto di soluzioni tec nologiche ma, soprattutto quando interagiscono con clienti e Universi tà, attivano processi di co-creazione tra l’impresa e gli altri attori coin volti. Le imprese manifestano un buon grado di apprezzamento dei partner tecnologici; alcune criticità emergono però nei tempi e nei costi di implementazione.
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Da quasi 50 anni specialisti nel taglio di preci sione di profilati in alluminio, siamo riconosciuti nel settore per la qualità ed i servizi offerti. Con oltre 20 unità di taglio distribuite su una superficie di 4.200 mq, abbiamo una capacità produttiva annua di oltre 24.000.000 di pezzi L’organizzazione aziendale viene supportata da una struttura informatica di massimo livello.
Le procedure e il controllo di processo sono effettuati in conformità alle normative di settore e ISO 9001:2015 certificate dall’ente Bureau Veritas.
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La componente digitale delle esportazioni è una leva sempre più importante per le imprese italiane, anche nel B2b. Eppure, la frammentazione dell’eCommerce e il crescente isolamento della Russia potrebbero mettere in difficoltà le aziende del nostro Paese.
Il valore dell’export digitale italiano
L’Osservatorio Export Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, ha presentato durante il convegno online “L’Export digitale sfida le consuete e le nuove incertezze” i dati di settore per il 2021/2022. Quello passato è stato un anno eccezionale per le esportazioni Made in Italy e l’export digitale italiano di beni di consumo diretto (tramite sito proprio, marketplace o siti di vendite private) o inter mediato (tramite retailer online) è cresciuto del +15% nel 2021, toccando un valore di 15,5 miliar di di euro. Le esportazioni digitali B2c hanno raggiunto un peso pari al 9% dell’export complessivo in Italia (online + offline).
Il settore più importante, pari al 56% del mercato complessivo dell’export digitale B2c e B2b2c, si conferma il fashion, con un valore di 8,6 miliardi di euro nel 2021, +20% sul 2020, superando i valori pre-Covid. Il secondo settore è il food & beverage, con un Export online di 2,2 miliardi di euro, 14% del totale, che prosegue la crescita (+10%), ma rallenta dopo l’exploit 2020 (+46%). Il terzo comparto è l’arredamento, 1,2 miliardi di
Un’eventuale totale interruzione delle esportazioni digitali verso il mercato russo potrebbe portare a una perdita di circa 430 milioni di euro di esportazioni B2c
euro (+12%), pari al 7% del totale delle esportazioni online di beni di consumo. Elettronica, cosmetica, cartoleria, giochi, articoli sportivi e gli altri comparti valgono comples sivamente il 23% dell’export digi tale B2c, ma singolarmente hanno un peso marginale. Purtroppo, le previsioni iniziali per il 2022 si stanno rivelando troppo
ottimistiche anche a causa delle ripercussioni della guerra in atto tra Russia e Ucraina. Un’eventuale totale interruzione delle esporta zioni digitali verso il mercato russo, nello scenario più pessimistico, potrebbe portare a una perdita di circa 430 milioni di euro di espor tazioni B2c. Oltre l’80% di questo valore è riconducibile al fashion,
mentre il restante 20% si divide tra food & beverage e arredamento. Invece, l’export digitale B2B (tra mite cioè canali digitali come EDI o Web EDI, Extranet, Marketplace) nel 2021 ha raggiunto un valore di 146 miliardi di euro, anche que sto in crescita del 15% rispetto al 2020 e con un peso del 28,3% sull’export complessivo di prodotti. Con l’eccezione del settore farma ceutico, in forte flessione dopo il boom del 2020, per tutti i settori B2b l’export online è cresciuto in modo importante ed è tornato al di sopra dei livelli pre-Covid (nel 2019 il valore era di 134 miliardi). Nel B2b, la filiera più digitalizzata è l’automotive, 33 miliardi di euro di Export digitale, il 22,6% del tota le, con una crescita quasi doppia rispetto a quella dell’export com plessivo (+40% rispetto al 22,6% dell’export complessivo). Seguono poi il tessile e abbigliamento (il 14,8%), la meccanica (10,8%), il largo consumo (6,9%), il materia le elettrico (4,8%) e l’elettronica (3,3%). Discorso a parte per il set tore farmaceutico che costituisce il 3,1% del mercato: era letteralmen te esploso nel 2020 (+66%), nel 2021 scende del 23% ma resta di ben 1 miliardo di euro al di sopra del periodo pre-Covid. Per il canale B2b, il mancato export digitale verso la Russia ammonte rebbe a circa 2,1 miliardi di euro. Di questa perdita, oltre il 40% è imputabile all’abbigliamento, il 20% circa alla meccanica, poco più dell’8% all’automotive e oltre il 5% al food & beverage. “La componente digitale delle esportazioni italiane è diventata una leva sempre più importante per le imprese italiane”, afferma Riccar do Mangiaracina, direttore dell’Os servatorio Export Digitale. “L’export digitale italiano nel 2021 è cresciu to a ritmi sostenuti, la crescita ha riguardato quasi tutti i settori e ha accompagnato lo straordinario slancio dell’export complessivo.
Ora, l’incertezza internazionale potrebbe favorire la “regionaliz zazione” delle catene globali del valore, cioè una riconfigurazione delle attività produttive all’interno di alcune macroaree, il cui il digitale può avere un ruolo cruciale per agevolare il rientro delle imprese, aumentare la competitività delle aziende e aiutare l’incontro tra la domanda offerta di fornitori “ido nei” attraverso le piattaforme digi tali B2b e B2c”.
LO SCENARIO MACROECONOMICO
Il 2021 ha registrato un rimbal zo della crescita mondiale e degli scambi globali, anche se leg germente al ribasso rispetto alle stime iniziali. Sia per il PIL, sia per il commercio mondiale va sot tolineato che, pur essendo stati ridimensionati leggermente, i dati del 2021 confermano un recupero della perdita registrata nel 2020 a livello globale. Grazie alla ripresa mondiale, il 2021 è stato un anno di forte aumento per gli scambi internazionali dell’Italia: rispetto al 2020, le esportazioni sono cresciute del 18,2%, superando il livello regi strato nel 2019, e le importazioni sono aumentate del 24,7%. Nel 2021, la crescita delle esportazioni è stata sostenuta soprattutto verso i paesi Ue (+20,0%), e leggermente inferiore verso i mercati extra Ue (+16,3%).
“Le previsioni iniziali per il 2022 si
Nel B2b, la filiera più digitalizzata è l’automotive, 33 miliardi di euro di Export digitale, il 22,6% del totale, con una crescita quasi doppia rispetto a quella dell’export complessivo
stanno mostrando troppo ottimi stiche”, spiega Lucia Tajoli, respon sabile scientifico dell’Osservatorio Export Digitale. “Lo scatenarsi della guerra ha aumentato il grado di incertezza percepito da tutti gli attori, con evidenti danni economi ci: l’aumento dei prezzi di materie prime energetiche e agricole, il ral lentamento dei consumi, l’aumento dell’incertezza sulla politica mone taria, l’amplificazione di problemi logistici e di fornitura, l’aumento della volatilità sui mercati finanziari. Tutto questo al momento non ha prodotto una recessione né a livello globale, né a livello europeo, ma le modifiche degli equilibri inter nazionali sono rilevanti anche per il mercato digitale. La creazione di un potenziale divario digitale tra aree geografiche che frammentano il mercato dell’eCommerce ed il crescente isolamento della Russia potrebbero mettere in difficoltà le imprese italiane, soprattutto medio-piccole, e a questo scopo sono fondamentali gli investimenti per accelerare la digitalizzazione dell’economia previsti nel PNRR e dei fondi Next Generation EU”.
OPPORTUNITÀ PER LE PMI
L’Osservatorio ha sviluppato un modello per la valutazione delle principali aree funzionali a supporto di una strategia di Export digita le che, sulla base dell’incidenza dell’Export digitale sul fatturato, ha individuati 3 profili (base, inter medio ed avanzato), caratterizzati da diversi livelli di sviluppo.“L’inter nazionalizzazione attraverso canali digitali rappresenta un’importante opportunità di crescita per le PMI italiane”, spiega Tommaso Vallone, ricercatore dell’Osservatorio Export Digitale. “Il profilo avanzato non riporta uno sviluppo massimo per ogni pilastro della roadmap, ciò significa che il potenziale dell’ex port digitale non è ancora del tutto esplorato e ci sono ancora ampi margini di crescita”.
ABB acquisisce PowerTech Converter
ABB acquisirà PowerTech Con verter (PTC), azienda esperta nella for nitura di convertitori di potenza ausiliari per treni leggeri e metropolitane. L’ac quisizione è parte importan te della strategia di crescita
d i ABB Motion sul mercato. PTC, azienda di proprietà di RCP, ha il quartier gene rale a Berlino e altri sedi a Holzkir chen in Germania e Mount Olive negli Stati Uniti. Con circa 280 impiegati e
60 milioni di Euro di ricavi nel 2021. I termini finanzia ri dell’operazione non sono s tati resi noti e la chiusura della transazione è previ sta nel quarto trimestre del 2022, previa autorizzazione da parte delle autorità com petenti e dell’antitrust. “Con ques ta acquisizione ABB amplierà la sua presen za nel comparto ferroviario e si posizionerà ancora meglio per cogliere le opportunità di crescita offerte dalla cre scente domanda di soluzioni di trasporto sostenibili”, ha dichiarato Tarak Mehta, pre sidente di ABB Motion. “Siamo felici di accoglier e il team di PTC nella grande famiglia internazionale di ABB e siamo pronti ad affian carli nel percorso di innova
zione e crescita”, ha spiegato Edgar Keller, presidente della divisione Traction di ABB. “L’offerta evoluta di PTC, che comprende PowerBriX con tecnologia al carburo di silicio (SiC), è strettamente complementare alla nostra proposta e consentirà alla divisione Traction di fornire ai clienti una delle gamme più complete di convertitori di potenza ausiliari sul mer cato. Inoltre, i clienti bene ficeranno in futuro di altre tecnologie che scaturiranno dall’impegno congiunto di ABB e PTC nell’innovare e sviluppare soluzioni ancora più efficienti”.
I convertitori ausiliari sono un componente chiave di qualsiasi veicoli ferroviario, in quanto forniscono potenza a sistemi vitali per il comfort dei passeggeri, come condi zionamento dell’aria, illumi nazione, sistemi di sicurezza e porte, oltr e alla ricarica delle batterie.
maggior parte delle fasi di rigenerazione dei catalizzatori).
Il raggiungimento dell’obiettivo di emissioni nette zero stabilito dalla Commissione Euro pea è una sfida enorme che non può essere vinta senza ripensare le filiere produttive relative a materiali ed energia. Il progetto europeo H2STEEL – sviluppato dal Politec nico di Torino e finanziato dallo European Innovation Council dell’Unione Europea –propone una soluzione innovativa per convertire i flussi di rifiuti umidi in idrogeno verde e carbonio, ed al contempo recupe rare materie prime critiche. La soluzione proposta punta a sostenere la transizione verde di uno dei settori industriali più difficili su cui intervenire, la metallurgia.
In particolare, H2STEEL combina la conver sione dei rifiuti organici e del biometano attraverso il processo di pirolisi catalitica accoppiato alla lisciviazione, per convertire completamente i rifiuti organici in idrogeno verde, carbonio verde (biocarbone) e recu pero di materie prime critiche (inorganiche). I materiali risultanti, a base di carbonio, sono poi utilizzati in siderurgia in sostituzione del coke metallurgico (fossile), generando una riduzione netta dei gas serra, conforme al sistema ETS (Emission Trading Scheme) dell’Unione Europea. Il processo consente così di evitare rilascio di CO2 nell’atmosfera (come avviene nel processo SMR o nella
H2STEEL viene sviluppato da un Consorzio guidato dal Politecnico di Torino, a cui par tecipano RE-CORD - Consorzio per ricerca e la dimostrazione sulle energie rinnovabili, Università di Leiden, I3P - Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, Contactica SL e Arcelormittal.
“H2STEEL consente, grazie anche al suppor to della Commissione Europea, di procedere lungo una linea strategica per l’Ateneo”, quella di accompagnare la trasformazione dei processi e del comparto industriale verso una transizione sostenibile, attraverso l’in troduzione di soluzioni innovative”, piega David Chiaramonti, coordinatore del proget to e vice rettore per l’Internazionalizzazione al Politecnico di Torino. “Nello specifico, affrontando uno dei settori più complessi nel percorso di decarbonizzazione, e valo rizzando materie prime residuali”.
La ricerca del PoliTo per la transizione verde dell’industria metallurgica
Recentemente dalle linee di produzione dello stabilimento torinese di FPT Industrial è usci to il duemilionesimo motore NEF. Lanciata nell’anno 2000, la serie NEF rappresenta una tappa importante nella storia dell’azienda. Progettata per le applicazioni industriali più impegnative, questa serie è uno dei migliori esempi dell’eccellenza tecnologica di FPT Industrial, grazie alle sue caratteristiche di design compatto, modularità, efficien za e affidabilità comprovata. Proposti in configurazioni a quattro e sei cilindri – con architettura strutturale o non strutturale –e disponibili con alimentazione diesel o a gas naturale, cilindrata da 3,9 a 6,7 litri, iniezione meccanica o elettronica e poten za da 46 a 419 kW (62-570 CV), i motori
della serie NEF si distinguono per la loro versatilità (le versioni disponibili in totale sono circa 1.800).
Grazie alla capacità di personalizzazione di FPT Industrial in funzione delle esigenze specifiche dei clienti, la serie NEF rappresen ta oggi la soluzione per tutte le principali applicazioni industriali: agricoltura, costru zioni, on-road, nautica e power generation. Espressione di un concetto di propulsio ne che ha incontrato un grande successo internazionale, i motori serie NEF vengono prodotti anche negli stabilimenti FPT Indu strial di Sete Lagoas in Brasile e di Córdoba in Argentina, per soddisfare pienamente le richieste di un mercato sempre più alla ricerca di potenza affidabile, prestazio
ni straordinarie e autentica sostenibilità. “Due milioni di motori sembrano una cifra incredibile”, afferma Giorgio Ricci, Head of Manufacturing di FPT Industrial. “Ma nessun record è irraggiungibile quando mettiamo in campo il nostro patrimonio di tradizioni, abilità e processi produttivi innovativi”. “La chiave per ottenere questi risultati è un team motivato e qualificato, perché tutto è possibile quando le persone condividono gli stessi obiettivi”, osserva Alessandro Sezza, Plant Manager dello stabilimento torinese di FPT Industrial. “Ora ci attendono nuove sfide, ma siamo pronti, grazie al programma di gestione del cambiamento attuato con le nostre persone per procedere insieme lungo questo percorso appena iniziato”.
NOMINE/1
Aras Italia, Luigi Salerno è il nuovo Country Manager
Con sede centrale ad Andover (MA) negli Stati Uniti, Aras anno vera numerosi uffici in tutto il mondo ed è presente dal 2018 con una propria sede anche in Italia. Ad oggi più di 1300 aziende utilizzano Aras.
Specializzata nella gestione del ciclo di vita del prodotto, con la piattaforma resiliente ARAS Innovator, l’azienda offre una soluzione end-to-end aperta, flessibile, scalabile e upgradabile, adatta alle aziende del settore automobilistico, aeronautico e manifatturiero, industrial, rispondendo così alle attuali sfide della trasformazione digitale e dell’industria 4.0.
Per confermare il successo di mercato e il consolidamento di busi ness, Luigi Salerno è stato nominato alla guida della sede italiana. Il nuovo Country Manager avrà la responsabilità di guidare un mercato, quello italiano, che dal 2018 ad oggi ha registrato risultati importanti, con l’obiettivo di avvicinarsi ad un settore che è sempre più al centro della trasformazione digitale, attraverso un’ampia offerta di servizi in grado di soddisfare i desideri di diverse tipologie di aziende.
“Sono orgoglioso di questo incarico, che mi permette di conti nuare il grande lavoro che il team Aras ha svolto fino ad oggi in Italia”, dichiara Luigi Salerno. “Con la piattaforma Innovator di Aras, forniamo soluzioni avanzate nell’ambito del PLM, dando ai nostri clienti la flessibilità necessaria per superare le sfide di domani, rafforzando le relazioni”.
Luigi vanta un’esperienza trentennale nel mercato dell’Information Technology, con una forte competenza in ambito commerciale, dapprima in ambito CAD (Computer Aided Design), PDM (Product Data Management) e Supply Chain, per poi approdare al mondo del Product Lifecycle Management, settore in cui oggi nutre forti competenze.
“Siamo lieti di annunciare la nomina di Luigi Salerno a Country Manager Italia”, ha commentato Stephane Guignard, VP Operations Europe. “Siamo certi che porterà in Aras non solo le sue compe tenze e la sua esperienza, ma soprattutto spirito imprenditoriale e capacità manageriali che ci permetteranno di continuare a crescere, in Italia come all’estero. La formazione e l’esperienza di Luigi aggiungono al nostro team un elemento importante che può contribuire ad aumentare la focalizzazione sul supporto alle aziende che utilizzano il nostro software per trasformare la loro attività”.
“Siamo contenti – prosegue Guignard – di aver trovato un manager così esperto. La sua profonda conoscenza del settore e del mercato italiano rende Luigi una persona perfetta quale successore di Dante Cislaghi”.
NOMINE/2
Thomas Baack amministratore delegato di Interroll
Trommelmotoren GmbH con sede a Hückelho ven-Baal, in Germania. Il trentanovenne ingegnere industriale sarà responsabi le dello stabilimento e dei centri di eccellenza globali associati Drum Motors e Hygienic Solutions. Baack ha maturato un’e sperienza professionale di oltre 10 anni nella gestio ne della produzione. Dopo aver studiato ingegneria meccanica ed economia presso l’Università RWTH di Aachen in Germania e l’Università Tecnica di Madrid (UPM) in Spagna, ha iniziato la sua carrie ra presso Saint-Gobain Glass Deutschland GmbH a Colonia, in Germania. Dal 2014 ha lavorato in Pleiger Maschinenbau GmbH & Co. KG di Witten, un produttore di medie dimensioni di componenti e sistemi idrau lici, nonché di pompe per acque reflue e prodotti in metallo non ferroso, dove ha ricoperto diverse posizioni manageriali nella produzione, prima di essere nominato responsabile della gestione dell’intera tec nologia e produzione nel 2019. Nella sua nuova posizione in Interroll, Baack riporterà a Jens Strüwing, vicepre sidente esecutivo responsabile di Prodotti e Tecnologia e membro della Direzione del Gruppo Interroll.
“Sono felice di iniziare a lavorare con Tho mas Baack. Con la sua comprovata espe rienza nel campo della gestione della pro duzione orientata al futuro, ha le qualifiche giuste per contribuire a definire i prossimi passi del nostro sito di Baal. Con i nostri cen tri di eccellenza globali per i mototamburi e le soluzioni igieniche, il sito avrà un ruolo molto importante nel contribuire alla nostra crescita futura”, ha dichiarato Strüwing. Baack succede a Hauke Tiedemann, che ha lasciato l’azienda su sua richiesta lo scorso luglio.
GE svela i nomi dei brand delle tre future società quotate
GE ha annunciato i nomi dei brand delle future società che creerà attraverso la prevista separazione in tre società globali quotate, esperte di settore, investment-grade, focalizzate sui settori in cre scita della salute, dell’energia e dell’aviazione.
La società attiva nel setto re sanitario si chiamerà GE HealthCare. Gli attuali business di GE nel settore dell’energia, che comprendono Renewable Energy, Power, Digital e Ener gy Financial Services, saranno riuniti sotto il brand GE Ver nova. GE Aerospace sarà il nome della società dedicata al settore dell’aviazione. Tutte e tre le società continueranno a beneficiare dell’heritage e
del marchio globale di GE, valutato in quasi 20 miliardi di dollari.
Inoltre, GE ha annunciato che, dopo il completamento dello spin off, le azioni di GE HealthCare saranno quotate al Nasdaq Global Select Mar ket con il simbolo “GEHC”. GE intende procedere con lo spin off esentasse di GE HealthCare all’inizio del 2023, creando un’azienda indipen dente che promuove l’innova zione nel campo della salute di precisione per migliorare l’out come dei pazienti e affrontare al meglio le sfide più critiche a livello clinico. Basandosi su una storia di oltre 100 anni, il nome e monogramma di GE HealthCare rappresenteranno
un simbolo duraturo di qua lità, sicurezza, affidabilità e innovazione. Il nuovo colore del brand di GE HealthCare si chiama “viola compassione” per riflettere più umanità e calore e per distinguersi mag giormente.
A seguito di questi spin off pianificati, GE diventerà un’a zienda focalizzata sul busi ness dell’aviazione, chiamata GE Aerospace. Con una base installata di 39,400 moto ri per velivoli commerciali e 26,200 motori per velivoli militari, l’azienda continue rà a svolgere un ruolo vita le nel supportare l’industria attraverso una ripresa storica, plasmando nel contempo il futuro del volo.
Rubix e SKF rilanciano gli appuntamenti “open house” incentrati sull’evoluzione dell’in dustria manifatturiera. La realtà numero uno in Italia nelle for niture industriali e nei servizi MRO e il produttore specialista in cuscinetti, tenute e sistemi di lubrificazione sono tornati insieme a ottobre, al Kilometro Rosso – Innovation District Ber gamo, per presentare le soluzio ni dedicate ai comparti indu striali più diversi: food/beverage, carta, energia, motori elettrici, forgiatura e tanto altro. Oltre un centinaio sono stati i tecnici
e gli ingegneri che hanno esa minato i casi applicativi insieme agli esperti SKF e Rubix, con un focus ben preciso: cost saving e sostenibilità.
“Sono questi i temi trasversa li che interessano i produttori di oggi”, afferma Tiziano Bia soli, CEO di Rubix. “Per que sto, assieme a SKF, abbiamo organizzato un momento di incontro che ha l’obiettivo di tracciare la strada per un doma ni caratterizzato da lunga vita dei componenti, maggiore effi cienza degli impianti e basso impatto ambientale. Come si
realizza tutto questo? Non c’è una ricetta preconfezionata: ogni soluzione deve essere per sonalizzata per soddisfare le necessità del cliente e per que sto è fondamentale, da parte di fornitori e distributori, offrire servizi di consulenza e assisten za di alto livello”. “C’è una forte partnership tra Rubix e SKF, costruita grazie ad una collaborazione pluriennale e proficua”, dice Sandro Cher vatin, Unit Manager - Industrial Market Sales, Italy, SKF. “Una strada che vogliamo continuare a percorrere in questo momen
to di complessità e di incertez za, per rinsaldare il rapporto di collaborazione e supportare i clienti comuni in modo effi ciente, puntando sullo sviluppo tecnologico e sostenibile”. Nell’ottica di contenere i costi, ridurre gli sprechi e avanzare nel processo di decarbonizza zione, uno dei temi protagonisti all’incontro di Rubix e SKF è stato quello delle soluzioni per allungare il tempo di servizio dei componenti. La manutenzione predittiva è uno dei campi su cui Rubix sta puntando di più negli ultimi anni, nell’ottica di prevenire i guasti e minimiz zare i costosi tempi di fermo macchina. Non solo: quando i pezzi sono usurati, ma non danneggiati, si può sfruttare la possibilità di effettuare un lavoro di remanufacturing.
Rubix e SKF insieme per tracciare il futuro dell’industria manifatturiera
Torna la fiera internazionale del fissaggio e della bulloneria
Quattro anni dopo l’ultima edizione, Fastener Fair Global, la fiera internazionale per l’industria del fissaggio e della bullo neria, torna dal 29 al 31 marzo 2023 alla Messe Stuttgart in Germania per riunire il settore faccia a faccia. Alla sua nona edizione, Fastener Fair Global è la più grande fiera al mondo dedicata specificamente alla presentazione e alla promozione dei prodotti e delle tecnologie di fissaggio. Prima dell’inizio della fiera, sono già stati confermati 780 esposi tori provenienti da circa 40 Paesi di tutto il mondo, con una forte rappresentanza di aziende tedesche, italiane, cinesi, taiwanesi, turche e indiane. Sono già stati prenotati oltre 21.170 metri quadrati di spazio espositivo netto, che coprono i padiglioni 1, 3, 5 e 7 del centro espositivo Messe Stuttgart. “È un vero piacere dare il benvenuto all’industria del fissaggio a Stoccarda in occasione della Fastener Fair Global 2023”, afferma Liljana Goszdziewski, Portfolio Director per le fiere europee del fissaggio. “Negli ultimi quattro anni sono accadute così tante cose all’interno dell’industria che non vediamo l’ora di scoprire in fiera le più moderne tecnologie che il settore offre”. All’ultima edizione, nove espositori su dieci si sono dichiarati soddisfatti della fiera. Ciò si riflette negli obiettivi commerciali concreti raggiunti grazie alla partecipazione alla fiera, dato che l’85% degli espositori ha ricevuto richieste commerciali positive in seguito alla partecipazione a Fastener Fair Global. Inoltre, la soddisfazione degli espositori è stata influenzata dalla qualità dei partecipanti alla fiera, con il 95% dei visitatori che hanno influenzato o preso personalmente decisioni di acquisto. Il mix di visitatori della fiera ha rappresentato la diversità dei mercati serviti dall’industria dei dispositivi di fissaggio. La maggior parte dei visitatori erano grossisti, produttori o distributori, tutti con un ruolo fondamentale nella catena di fornitura. I visitatori provenivano da un’ampia gamma di professioni, come dirigenti, acquirenti, ingegneri, professionisti della ricerca e sviluppo e spe cialisti che acquistano e commercializzano elementi di fissaggio per vari settori, principalmente quello automobilistico, edile, della distribuzione e dell’ingegneria meccanica.
DIGITALIZZAZIONE
Con un Pil del +3,2%, secon do le ultime stime del gover no, e gli ultimi dati sul fattu rato dell’industria, cresciuto a luglio in termini tendenziali del +16,3% (Istat), la mani fattura si conferma forza trai nante del Paese, nonostante le difficoltà dovute a inflazione e caro energia che il tessuto imprenditoriale italiano si ritro va a dover affrontare in questi mesi. Un settore che può con tare, per perseguire l’obiettivo della trasformazione digita le, sui fondi del PNRR (13,4 miliardi di euro) destinati alla Transizione 4.0. Il MISE ha infatti già dato accesso, nel corso del 2022, a crediti d’im posta volti a incentivare gli investimenti privati a favore dell’innovazione.
Quali sono i risultati? Secon do MECSPE, la fiera più importante in Italia dedicata alla manifattura e all’innova zione tecnologica organizzata
da Senaf, in programma dal 29 al 31 marzo 2023 a Bolo gnaFiere, che ha interrogato alcune associazioni del set tore, i risultati degli incentivi sono positivi con numerose aziende che ne hanno già usufruito.
“Le piccole imprese associate a CNA del settore meccanica hanno usufruito della misu ra in maniera importante. Gli investimenti fatti hanno riguar
dato, nella maggior parte dei casi, macchinari più perfor manti ed interconnessi, robot, e software per una gestione integrata dell’azienda”, spie ga Roberta Piccinini, presi dente del mestiere Meccanica Nazionale CNA. “Riteniamo si tratti di una misura importan te per permettere alle nostre aziende di attrezzarsi e fare un salto tecnologico necessa rio per rimanere competitive
Plasteurasia 23 - 26 novembre 2022 Istanbul www.plasteurasia.com
Fastener Fair Italy 30 novembre - 1 dicembre 2022 Milano www.fastenerfairitalia.com
2022 Norimberga, Germania sps.mesago.com/events/en.html
Plastics and Rubber Indonesia 16 - 19 novembre 2022 Jakarta www.plasticsandrubberindonesia. com
Fornitore Offresi 9 - 11 febbraio 2023 Erba www.fornitoreoffresi.com
Fastener fair Global 21 - 23 marzo 2023 Stoccarda, Germania www.fastenerfairglobal.com
sui mercati internazionali”.
“L’incentivo di cui si parla, è frutto dell’evoluzione nel tempo di altre forme di age volazioni note con il nome di “iper ammortamento”, com menta Federico Boin, presiden te nazionale di Confartigianato Meccanica.
“Dai dati in nostro possesso la misura è stata utilizzata in maniera diffusa”, commenta Leonardo Iezzi, direttore ese cutivo di Apindustria Brescia. “L’incentivo in essere è di sicuro interesse per le aziende ma va segnalato, però, che sarebbe fondamentale il man tenimento, anche per il pros simo anno, delle percentuali attualmente in essere”.
“MECSPE è il polo di riferimen to per l’aggiornamento delle competenze e l’integrazione di innovazioni più recenti nelle aziende”, aggiunge Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE.
Mecspe 29 - 31 marzo 2023 Bologna www.mecspe.it
Hannover Messe 17 - 21 aprile 2023 Hannover, Germania https://www.hannovermesse.de/en/ Lamiera 10 - 13 maggio 2023 Milano Rho www.lamiera.net/it/homepage
EuroBLECH 25 - 28 ottobre 2023 Hannover, Germania www.euroblech.com
Komatsu Germania ha integrato nella sua produzione meccanica una fresatrice a montante mobile di Emco Mecof, grazie alla quale l’azienda ha trovato affidabilità, qualità, flessibilità e tempi di produzione e di consegna ridotti.
Una fresatrice a montante mobile Ecomill di Emco Mecof è in produzione pres so Komatsu Germania ad Hannover dal marzo 2021. Il produttore di macchine da cantiere sostituisce così due vecchi centri di lavoro, risparmiando spazio prezioso e turni di lavoro, aumentando signi ficativamente la produttività. Il busi ness dell’ingegneria civile è da molti anni in piena espansione, i moderni veicoli da costruzione che sono adattati in modo ottimale alle diver se esigenze sono di conseguenza importanti. Il gruppo giapponese Komatsu, uno dei principali pro duttori mondiali, si è affermato in questo mercato da decenni.
Questo vale anche per Komatsu Germany GmbH, con sede ad Han nover, che fino al 2002 era cono sciuta come Hanomag AG. Qui sono sviluppati e costruiti per tutta l’Europa le ruspe e gli escava tori. La filiale tedesca è in crescita da anni. Secondo l’amministrato re delegato Ingo Büscher, la crisi legata al Covid si è sentita leg germente, “ma quest’anno siamo stati in grado di compensare più che bene con una forte crescita del 70% circa”.
Per lo sviluppo positivo sono decisi vi diversi fattori, tra i più importanti
Dimezzare i tempi di consegna con una sola linea produttiva
la produzione da parte di Komatsu Germania di veicoli di qualità supe riore che soddisfano i più elevati standard. Un altro fattore è che l’azienda di Hannover sta progres sivamente espandendo i suoi campi di attività oltre il classico movi mento terra in aree di applicazioni industriali, tra cui la gestione dei rifiuti, la produzione di acciaio, la movimentazione portuale, ecc. “Non reinventiamo la ruota per ogni cliente”, commenta Ingo Büscher. “Le nostre soluzioni si basano sempre su una macchina di
base collaudata. Per i nostri clienti e con loro, sviluppiamo in loco ad Hannover delle opzioni per massi mizzare la produttività per appli cazioni talvolta esotiche. Grazie ai processi digitalizzati la produzione si svolge in gran parte in processi standard. I nostri clienti sono felici di accompagnare questo processo di sviluppo in collaborazione, per ché le soluzioni personalizzate e ben adattate di solito portano ad affari ricorrenti”.
L’azienda di Hannover è in grado di farlo ed offre molto di più: “I
nostri clienti non hanno bisogno delle loro ruspe e degli escava tori in un momento preciso, ma il più presto possibile”, afferma l’amministratore delegato. “I nostri processi interni permettono di pro durre e consegnare una macchina da cantiere secondo le richieste del cliente entro quattro settimane dal ricevimento dell’ordine”. Egli considera due fattori primari come decisivi per ottenere tutto questo. In primo luogo dipendenti quali ficati e prevalentemente formati all’interno dell’azienda - attraverso una formazione duale per diventare operai specializzati o attraverso corsi di studio duali e di altro tipo per diventare ingegneri o titoli simili; inoltre la digitalizzazione in tutta l’azienda in interazione con tecnologie moderne e macchine che si caratterizzano per la massima affidabilità, flessibilità e qualità. Nel marzo 2021, Komatsu Germa nia ha integrato nella sua produ zione meccanica una fresatrice a montante mobile Ecomill di Emco Mecof. La macchina è configurata
per la lavorazione in pendolare di componenti che pesano fino a 20 tonnellate e sostituisce due vecchi centri di lavoro. Da un lato, questo ha permesso di risparmiare molto spazio. “Volevamo implementare un sistema di produzione su una sola linea”, aggiunge Ingo Büscher.
“Ciò significa che vari componenti principali dei nostri veicoli da can tiere - come le benne, i bracci, i telai anteriori e posteriori – dopo il processo di saldatura vanno in un centro di lavoro centralizzato.
Lì avviene la fresatura di diver se misure di accoppiamenti per i perni di montaggio. Non importa se i componenti sono destinati a una ruspa o a un escavatore e quali sono le loro dimensioni. L’Ecomill di Emco Mecof lo rende possibile”.
TEMPI DI LAVORAZIONE RIDOTTI
Sono state necessarie relativamente poche modifiche al pezzo forte dell’Ecomill, la testa di fresatura universale flessibile con assi A e B, che lavora con alta precisione
Sulla fresatrice a montante mobile di Emco vengono eseguiti i raccordi H8 per vari componenti principali dei veicoli da cantiere Komatsu
sia in orizzontale che in verticale e può essere posizionata in modo continuo.
“Il design meccanico della nostra testa di fresatura compatta rende possibile l’utilizzo di utensili rela tivamente corti”, dichiara Uwe Urban, responsabile commerciale di Emco per le grandi macchine. “Questo si traduce in una trasmis sione di potenza ottimale ed ele vata stabilità”. Inoltre, la testa di fresatura universale ha una lubrifi cazione aria-olio, un raffreddamen to ad acqua e un posizionamento automatico preciso al millesimo di grado.“Nel complesso, queste innovazioni tecnologiche ci permet tono di ottenere una maggiore pre cisione e produttività sul pezzo. Il solo tempo di fresatura era di circa 45 minuti sulla macchina preceden te. L’Ecomill ci riesce in 17 minuti”, dice Matthias Henning, direttore di produzione della sede tedesca di Komatsu che conferma così il miglioramento della produttività grazie all’esempio dei raccordi H8 con un diametro di oltre 100 mm i quali devono essere regolarmen te inseriti in varie lame. Inoltre, la fresatrice a montante mobile mini mizza i tempi morti perché lavora un componente su un lato mentre l’operatore prepara il componente successivo sull’altro lato.
Nel CNC, deve solo selezionare il programma giusto e premere il pulsante di avvio. Poi tiene d’oc
chio il processo di lavorazione mentre sta già montando un altro componente
MOLTI FORNITORI, UN’UNICA SOLUZIONE
Secondo l’amministratore dele gato Büscher, diversi costruttori internazionali di macchine hanno partecipato alla gara d’appalto per la fresatrice a montante mobile orizzontale. Ma alla fine della fase finale di sviluppo del progetto, solo Emco è stata convincente. “Abbiamo riconosciuto Uwe Urban e tutti i dipendenti della Emco come molto competenti e disponibili. Possiamo sempre parlare con loro a mente aperta”, spiega Büscher. “Per questo motivo e grazie all’ approccio sempre orientato alla soluzione di Emco, abbiamo supe rato tutte le sfide di questo pro getto nel miglior modo possibile”. Questo includeva anche l’instal lazione della macchina nel luogo desiderato. Dato che tutte le strade di accesso ai padiglioni erano trop po piccole per il montante mobile, il colosso di 13 tonnellate è stato infine portato dentro attraverso il tetto del padiglione.
“Di tanto in tanto abbiamo a che fare con problemi di questo tipo e siamo naturalmente felici di fornire supporto con know-how e partner competenti”, spiega Uwe Urban,
e ciò non deve accadere”, conclu de Ingo Büscher.
Emco è stata in grado di assicurarlo anticipatamente in modo attendi bile attraverso varie simulazioni e prove pratiche nella propria fab brica. In questo modo, sia la filiale tedesca di Hannover che l’impor tante sede centrale di Tokyo, in Giappone, sono state convinte.
UNA COOPERAZIONE DURATURA
La buona cooperazione non è stata una grande sorpresa né per il direttore di produzione Henning né per l’amministratore delega to Büscher. Dopo tutto, il primo progetto congiunto con Emco già nel 2017 è andato a buon fine.
responsabile vendite di Emco per le macchine di grandi dimensioni. Nel frattempo, è chiaro che l’affi dabilità, la qualità, la flessibilità e la produttività dell’Ecomill promes se da Emco vengono rispettate al cento per cento anche nella pratica. “Se questa macchina si rompe, tutta la nostra produzione si ferma,
All’epoca, Komatsu Germania ha acquistato un centro a montante mobile MMV 3200 e vi lavora ogni anno migliaia di componenti per trasmissioni e assali. L’azienda altri menti produrrebbe solo in Giappo ne questi componenti fondamentali per i veicoli da cantiere, e poiché sia Komatsu che Emco sono interessa te a buone relazioni commerciali a lungo termine, sono già previsti ulteriori progetti comuni. Ancora una volta, l’obiettivo è quello di risparmiare spazio utilizzando la moderna tecnologia di lavorazione e di essere in grado di gestire con affidabilità e flessibilità la maggior parte dell’aumento degli ordini con il personale specializzato esistente. Komatsu Germany GmbH - Divisio ne costruzioni, ancora conosciuta da molti abitanti di Hannover come “la Hanomag”, è uno dei datori di lavoro più storici di Hannover dal 1835. Nel 1989, Komatsu, il secondo produttore mondiale di macchinari per l’edilizia, ha rileva to le quote di Hanomag AG e dal 2002 Komatsu Germany GmbH è al 100% una filiale dell’azienda di successo internazionale. Le ruspe da 55 a 531 CV e gli escavatori da 14 a 22 tonnellate sono sviluppati, prodotti e venduti sui 200.000 m² dello stabilimento di Hannover.
Fanuc ha innovato la sua serie Robodrill con nuove funzioni quali la struttura della macchina, l’implementazione di funzioni intelligenti per l’automazione e le lavorazioni di precisione: operazioni che consentono di ridurre il tempo ciclo e di risparmiare energia.
Lavorazioni CNC ancora più intelligenti
Da sempre Fanuc mette al centro le esigenze dei propri clienti con l’obiettivo di pro gettare soluzioni capaci di soddisfare requisiti specifici per essere utilizzate in applicazioni reali. Questo criterio è alla base dello sviluppo del nuovo centro di lavoro ad alta affidabilità e ad alte prestazioni Robodrill α-DiB Plus. Miglioramenti come la coppia del mandrino fino a 100Nm, il con trollo intelligente dell’avanzamento e il supporto per la maschiatura CNC sono innovazioni suggerite dagli uti lizzatori alla nuova serie Robodrill, che sfrutta anche il più recente con trollo 31i-B Plus di Fanuc.
Oggi, l’industria delle lavorazioni meccaniche si trova sempre più spes so di fronte all’esigenza di lavorare materiali compositi. Molti settori, in particolare quello dei trasporti, stan no infatti adottando materiali più leggeri per ridurre il peso comples sivo dei veicoli e, di conseguenza, il consumo di carburante. Tuttavia, per far sì che questi pezzi mantengano la necessaria robustezza, è prevista l’aggiunta di un materiale resistente, come ad esempio l’acciaio. In questo caso, l’impiego di un centro di lavoro con un mandrino a coppia elevata offre notevoli vantaggi.
MANDRINO POTENZIATO
Il mandrino di Fanuc Robodrill α -DiB Plus offre fino a 100 Nm, il 70% in più rispetto ai mandrini standard. Questo valore di coppia è molto elevato per una macchina compatta delle dimensioni di Robo drill, e consente di ottenere dati di taglio ottimali ed economici.
Gli utilizzatori di Robodrill α -D i B Plus possono fare inoltre affida mento sulla disponibilità di funzioni sempre più intelligenti. Ad esem pio, quando la macchina rileva un aumento della coppia dovuto a una maggiore profondità di taglio in una determinata posizione, la mac china ridurrà automaticamente la velocità di avanzamento per evitare di innescare un arresto per sovrac
carico. Allo stesso modo, quando la profondità di taglio diminuisce, la macchina aumenterà automatica mente la velocità di avanzamento. Nuova è anche la funzione per la maschiatura CNC, che sfrutta l’in novativo Punch Tap™ di Emuge. La filettatura tradizionale prevede la rotazione di un maschio all’interno e all’esterno di un foro. Tuttavia, la forma innovativa del maschio Punch Tap™ di Emuge crea filetti con una rotazione minore, ridu cendo i tempi di maschiatura fino al 75% rispetto alla filettatura tra dizionale con notevole risparmio di energia. Pensata per soddisfare la domanda dei clienti dell’indu stria automobilistica, la maschia tura CNC è ora disponibile come
funzione standard delle macchine Robodrill α-DiB Plus.
INTERFACCIA SEMPLICE PER ALTE VELOCITÀ
La chiave di molti delle più recenti migliorie di Robodrill è il control lo numerico Fanuc 31i-B Plus, che dispone di un’eccellente interfaccia utente per una più facile program mazione e configurazione. Specifico per lavorazioni multiasse, multipath, ad alta velocità e ad alta precisione, il CNC 31 i -B Plus offre all’utente vantaggi sostanziali quali lavorazioni rapide con la tecnologia Fanuc Fast Cycle Time, finiture di alta qualità con la tecnologia Fine Surface e una maggiore memoria SRAM per una configurazione più flessibile delle funzioni opzionali. Dal punto di vista della connettività, Robodrill α-DiB Plus supporta tutti i principali proto colli di comunicazione industriale per garantire che gli utilizzatori possano sfruttare i numerosi vantaggi offerti dal monitoraggio della produzione in tempo reale e dall’analisi dei dati. Con un nuovo controllo e connet tività migliorate, Fanuc ha anche ottimizzato l’opzione della tavola
rotante ad azionamento diretto DDRiB, la cui velocità massima rag giunge ora 300 giri/min (da 200 giri/min). Inoltre, Fanuc ha ridotto il tempo di bloccaggio da 0,8 a 0,5 secondi e ha aumentato la cop pia di serraggio dell’asse da 500
a 700 Nm. Sull’unità DDR-TiB con rotazione a cerniera per lavorazioni a 4 assi, il carico massimo è stato portato a 200 kg, rispetto ai 150 kg precedenti, mentre la coppia di serraggio è stata aumentata a 1100 Nm, offrendo la soluzione ideale per pezzi di grandi dimen sioni come gli alloggiamenti delle batterie EV per veicoli elettrici.
Fanuc Robodrill α-DiB Plus assicu ra prestazioni efficienti dal punto di vista energetico: la macchina consuma elettricità solo quando è necessario. La programmazione, il controllo e i tempi di ciclo più rapidi favoriscono ulteriormente la riduzione del consumo di energia. Il centro di lavoro Robodrill α-DiB Plus è disponibile in due versio ni, una standard e una avanzata (ADVanced), e si presta a realizzare tutti i tipi di lavorazione, indipen dentemente dalle dimensioni dei lotti. Il modello standard è ideale per un’ampia gamma di settori, tra cui il medicale, il luxury, la mobilità elettrica e la produzione contoterzi. Robodrill α-DiB ADV Plus è invece destinato a chi presenta l’esigen za di produrre volumi elevati. La versione avanzata del centro di lavoro Fanuc offre una maggiore corsa dell’asse Z, una colonna e un basamento ancora più robusti e un sistema di back-up per l’alimenta zione, in modo che la macchina si arresti in modo controllato (evitan do di danneggiare pezzi, frese o attrezzature) in caso di interruzione improvvisa dell’alimentazione. Sono disponibili tre taglie (con corsa dell’asse X 300, 500 e 700 mm) in versione standard e avan zata, con tutte le consuete opzioni relative a fattori quali il numero di assi (3, 4 o 5) e la velocità del mandrino (fino a 24.000 giri/min). Inoltre, Fanuc consente di miglio rare l’investimento in automazione grazie al suo ampio portafoglio di robot industriali, con una connes sione facile e immediata tra robot e macchina (plug & play con QSSR).
Interfaccia uomo-macchina più facile e flessibile
Oerlikon HRSflow aggiorna il software dell’Unità di Controllo della tecnologia FLEXflow, il sistema a otturazione servocontrollata. Grazie ai nuovi aggiorna menti dell’interfaccia uomo-macchina – detta HMI 4.0 – ora è possibile gestire le operazioni in modo ancora più intui tivo e comodo. Possono essere integrati sistemi con differenti tipi di ugelli e per ciascuno stampo possono essere salva ti diversi parametri di funzionamento. Sono state previste inoltre diverse imple mentazioni per controllare ogni motore elettrico per il posizionamento di ciascun otturatore in modo indipendente e per monitorare la stabilità del processo. In più, è possibile creare specifiche uten ze per gestire in modo individuale gli accessi. Grazie alla connessione web, l’accesso alla centralina è consentito
indipendentemente dalla postazione. HMI 4.0 offre la possibilità di controlla re più motori in modo indipendente e con dati specifici permettendo anche la gestione di sistemi con ugelli di dimen sioni differenti. A questo scopo, il sof tware utilizza specifiche schede per ogni stampo equipaggiato con la tecnologia a canale caldo FLEXflow. Tutte le infor
mazioni richieste dal sistema di controllo possono essere caricate in queste schede, comprese le ricette, il numero e la con figurazione degli ugelli servo-controllati. La possibilità di salvare le singole ricette, agevola anche la modifica delle modalità di lavoro dello stampo, opzione par ticolarmente importante per i family mold. Possono essere integrati anche i parametri per cicli di spurgo. Le schede stampo possono essere scaricate su una semplice chiavetta USB per trasferle su un’altra centralina oppure essere salvate come backup. Per facilitare la programmazione e ren derla ancora più intuitiva, è possibile salvare un’immagine della rispettiva parte stampata nella scheda corrispondente. A questo punto, i singoli otturatori possono essere correlati ai rispettivi ugelli.
Testa fredda e ingombro ridotto
Le macchine utensili, per ottenere risultati di lavorazione con elevata precisione, necessitano di un corret to e di un adeguato raffreddamento della testa dei mandrini, realizzato con sistemi a liquido. Il raffredda mento dei liquidi infatti è uno dei prerequisiti fondamentali per il buon funzionamento di molti processi produttivi industriali. Le macchine utensili, in particolare, devono avere un controllo accurato della tempera tura per consentire una lavorazione precisa dei pezzi metallici. I nuovi TopTherm chiller Rittal, in un arma dio VX25, combinano queste carat teristiche con un ingombro ridotto. Adatti a essere integrati in modo compatto e flessibile a batterie di armadi VX25, occupano il 34% in
meno di superficie. La nuova tecno logia dei ventilatori, l’ottimizzazione del software e uno scambiatore di calore migliorato riducono la “car bon footprint” fino al 35%. Gra zie alla tecnologia a microcanali, si ottiene l’intera potenza frigorifera utilizzando il 55% di refrigerante in meno.
I nuovi chiller sono disponibili in quattro classi di potenza da 8 a 20 kW. Il controllo della temperatu ra con un’isteresi standard di ± 1°
K assicura un’elevata precisione di lavorazione. Le funzioni di sicurez za, come le valvole di scarico della pressione, i sensori di flusso, il moni toraggio del livello di riempimento e il controllo del verso di rotazione, garantiscono un’elevata affidabilità
della macchina. Inoltre, i chiller VX25 sono dotati di una porta Ethernet integrata (monitoraggio remoto), per una configurazione, una parame trizzazione e una registrazione della temperatura rapide e di facile utiliz zo. L’integrazione con un sistema di controllo di livello superiore (MIS/ PLC) assicura la massima affidabilità del processo. La configurazione e la messa in servizio sono realizzate in modo veloce, comodo e senza la necessità di particolari conoscenze di programmazione tramite un web server integrato. I nuovi chiller VX25 sono quindi pronti per Industria 4.0. Grazie alle caratteristiche chiave già integrate nell’unità standard, i Top Therm chiller VX25, possono essere considerati idonei per molte appli cazioni senza ulteriori modifiche e quindi facilmente reperibili a magaz zino. Il design a doppia frequenza (alimentazione a 50/60 Hz) rende le unità ideali per l’uso internazionale.
Sensori di contatto per misure veloci e precise
Big Kaiser, l’esperto nella realizzazione di utensili e soluzioni per lavorazioni mec caniche di alta qualità e precisione, ha introdotto alcune migliorie alla sua serie di sensori di contatto Base Master.
I dispositivi Base Master sono infatti ora provvisti di un indicatore LED luminoso a 360° che gira tutto intorno al sensore, ren dendo di fatto più semplice per gli operatori rilevare il contatto da qualsiasi angolazione, e che sostituisce il punto luce singolo delle versioni precedenti. Determinare la posi zione del pezzo e la lunghezza dell’uten sile diventa un’operazione rapida e sicura, grazie al design ergonomico del sensore. Inoltre, il modello Base Master Mini è ora dotato di un’impugnatura laterale che ne semplifica l’utilizzo anche nei torni dove
MANUALE O AUTOMATICOl’accesso risulta difficoltoso, come quelli a fantina mobile. Il design compatto di Base Master Mini, che è alta appena 20 mm, consente di determinare con assoluta precisione l’offset del pezzo e la lunghezza utensile, fornendo risultati accurati con una tolleranza entro 5 µm.
Sempre per i torni a fantina mobile, BIG KAISER ha sviluppato una gamma di man drini idraulici ad elevata precisione, che permettono di ridurre il tempo necessario per la sostituzione degli utensili e migliorare la sicurezza e la precisione di concentricità. La gamma di sensori di misura Base Master può essere utilizzata con tutti i tipi di macchine e di materiali, conduttivi e non conduttivi.
Sono tre i modelli di Base Master dispo
Cambio rapido con il sistema di serraggio a punto zero
Per rafforzare ulteriormente la propria posizione nel settore dei sistemi di serraggio di alta precisione, Hainbuch ha acquisito il sistema di serraggio a punto zero Docklock dell’azienda svizzera Vischer & Bolli AG. Il sistema Docklock è presente sul mer cato da oltre 20 anni e la sua reputazio ne nel campo del serraggio stazionario è ormai consolidata. Le sue caratteristi che e i vantaggi per l’utente si adattano perfettamente alla filosofia di prodotto di Hainbuch. I prodotti devono essere facili da usare, ottimizzare i processi, facili da installare, duraturi e assolutamente precisi. Da molti anni Hainbuch offre sistemi di cambio rapido o sistemi di serraggio a punto zero per i torni, e ora sta ampliando la sua offerta nel settore dei serraggi fissi. Le quattro varianti del sistema Docklock vengono ora commercializ zate con il marchio Hainbuch. Le varianti pneumatiche e idrauliche sono disponibili per il cambio attrezzature manuale o automatico. Il sistema di bloccaggio a punto zero Docklock nella versione idraulica per il cambio rapido manuale.
nibili: BM-50H, BM-50GH, BM50-MH, e il sensore Base Master Mini BMM-20H. Per assicurare la massima flessibilità in condizioni operative reali, la gamma Base Master offre una ripetibilità di ±1µm, e la sua base magnetica può essere montata direttamente sulla macchina verticalmen te, orizzontalmente e in ogni angolazione. Il modello BM-50H è disponibile anche senza base magnetica, in modo da poter essere utilizzato anche con i pezzi realiz zati con le stampanti 3D.
Il sistema di bloccaggio a punto zero Docklock offre due vantag gi fondamentali rispetto ad altri sistemi. Il primo è il serraggio mediante pinza che garantisce un serraggio rigido e uniforme con una migliore ripetibilità. Ciò significa che non rimangono segni di pressione sul tirante di serraggio come avviene nei sistemi con sfere o slitte, che possono causare imprecisioni e la necessità di sostituire i tiranti di serraggio. In secondo luogo, il sistema di serraggio è impenetrabile allo sporco e ai trucioli, il che significa meno usura e meno manutenzione. La piastra di base, che viene fissata sulla tavola della macchina, costituisce la base per un cambio rapido. La ripe tibilità del punto zero è ≤ 0,005 mm senza allineamento. Il dispositivo di bloccaggio, combinato con il Docklock, può essere sostituito in due minuti. Il sistema di serraggio a punto zero consente quindi un enorme risparmio in termini di tempi e costi di produzio ne. Grazie alla piastra di interfaccia, l’attrezzaggio può essere eseguito al di fuori della macchina, evitando così perdite di tempi di produzione. Il bloccaggio mediante pinza garantisce un inserimento e una rimozione senza problemi dei pallet. L’installazione diretta sulle tavole della macchina, sui pallet o sulle attrezzature può essere realizzata in modo economico grazie ai punti zero integrabili. Questo è un metodo meno costoso rispetto a un cambio di piastre o di un cambio di tavola della macchina.
SOSTENIBILITÀ
L’alternativa green alle sostanze pericolose in officina
Garant GreenPlus è la nuova linea di prodotti chimici-tecnici privi di etichetta lanciati da Hoffmann Group per le aziende che vogliono percorrere la strada di una maggio re sostenibilità e ottenere il massi mo delle prestazioni. I detergenti e gli adesivi tradizionali, spesso contenenti solventi aggres sivi, non sono l’unica soluzione per ottenere prestazioni elevate. La nuova linea Garant Green Plus, è in grado di coniugare efficacia e sostenibilità, a vantaggio delle aziende, delle persone e dell’am biente.
Tutti i prodotti Garant Gre enPlus non sono soggetti a obbligo di etichettatura ai sensi del Regola mento CLP. Non è quindi necessario stoccare i prodotti in un magazzino per materiali pericolosi né formare il personale per la loro corretta movimentazione. Ciò semplifica i processi di lavoro, riduce i costi per le misure di salute e sicurezza, lo stoccaggio e lo smaltimento, e rap presenta un importante contributo per la protezione dell’ambiente.
I detergenti ad alte prestazioni della linea per la pulizia Garant GreenPlus coprono le aree di appli cazione più comuni nelle officine e nella produzione. I detergenti sono
a base di acqua e privi di VOC o a ridotto contenuto di VOC. Gli sgrassatori possono essere usati come alternativa per solventi infiammabili, detergenti a freddo, detergenti per freni e detergenti fortemente alcalini; lo sciogliruggi ne rimuove anche calcare e sporco di origine minerale; il detergente per acciaio inox è adatto anche per alluminio, metalli non ferrosi e materie plastiche.
Tutti i prodotti sono dotati del sigil lo NSF, sono pertanto registrati e omologati a livello internazionale e possono inoltre essere utilizzati nell’industria alimentare.
Inoltre, è disponibile un detergente per tutte le applicazioni di saldatura comuni, dalla saldatura MIG/MAG al taglio laser, che impedisce l’a desione delle scorie, proteggendo i pezzi e gli accessori di saldatura durante la lavorazione.
Gli adesivi Garant GreenPlus inclu dono frenafiletti per viti, mastici per filetti, mastici per superfici e adesivi per giunzione, la cui for mula non è soggetta a obbligo di etichettatura di pericolo. È possibile così ridurre al minimo la percen tuale di sostanze pericolose pur mantenendo la stessa qualità del prodotto.
PROTEZIONE DA SOVRATENSIONI
La nuova gamma di filtri di Phoenix Contact è costi tuita da filtri di rete monofase con e senza circuito di protezione dalle sovratensioni integrato. I filtri EMC montabili su guida DIN e applicabili universalmente hanno grado di protezione IP20. A complemento dei filtri per sistemi di alimentazione, è disponibile un filtro con protezione da sovratensione integrata per segnali di misurazione, controllo e regolazione (tecnica MCR). I filtri per il montaggio su guide di supporto sono tutti concepiti nel design Complete line.
Le varianti di prodotto SFP2 offrono una protezione effi cace contro le sovratensioni transitorie e le interferenze HF. La protezione da sovratensioni integrata protegge dalle sovratensioni sia sul lato di ingresso sia su quello di uscita del filtro. I filtri delle gamme FIL dispongono di punti di collegamento PE aggiuntivi, migliorando con ciò l’effetto filtrante delle interferenze ad alta fre quenza tra i conduttori attivi ed il potenziale di terra. In questo modo, anche con i filtri EMC in custodie di plastica, si ottiene un’installazione ottimizzata dal punto di vista EMC nonché una migliore protezione. I nuovi filtri EMC sono disponibili con tecnica di connessione push-in e a vite.
Phoenix Contact è esperto in componenti elettronici, sistemi e soluzioni di ingegneria elettrica, elettronica e per l’automazione industriale. Con tecniche di auto mazione e connessione innovative Phoenix Contact dà forma a soluzioni per un mondo futuro intelligente e sostenibile, perseguendo l’obiettivo di una All Electric Society in cui l’energia elettrica per tutti gli ambiti di vita e di lavoro viene generata esclusivamente da fonti rinnovabili a emissioni zero. L’azienda fornisce compo nenti e soluzioni per diversi settori e mercati, tra cui elettronica, automazione, energie rinnovabili, trasporti, e-mobility, infrastrutture e trattamento acque, processo, distribuzione di energia e costruttori di macchine.
Filtri di rete monofase universalmente applicabili
Sicurezza e precisione garantite, consegne rapide, totale affidabilità. Sono questi i valori di Mayr Italia che offre un’ampia gamma di applicazioni accompagnate da un prezioso lavoro di ricerca e sviluppo: un circolo virtuoso che porta alla costante innovazione.
30 anni di affidabilità nelle tecnologie di trasmissione
Una grande multina zionale alle spalle, la responsabilità di tenere alta anche nel nostro paese la reputazio ne di esperto nel settore della componentistica per trasmissione di potenza e controllo del movimento, le prospettive future in un contesto complesso: abbia mo parlato di questi e altri argomenti con il General Manager di Mayr ® Italia, Alberto Surace, per conoscere meglio questa importante azienda.
Potrebbe fornirci una breve descrizione della società? Mayr Italia è la filiale italiana di Mayr GmbH, azienda tedesca con 125 anni di storia: è stata infatti fondata nel 1897 e da allora è cresciuta fino a diventare una mul tinazionale con 1200 dipendenti di cui 700 solo nella sede centrale di Mauerstetten, in Baviera. Gli stabilimenti produttivi, di pro prietà dell’azienda, permettono di controllare tutte le fasi della produzione garantendo il rispetto dei più elevati standard qualitativi. I componenti distribuiti sul mer
Managercato mondiale ad eccezione della Cina sono realizzati in Germania e in Polonia, mentre una fabbrica in Cina soddisfa le richieste di quel mercato interno (in particolare). La distribuzione globale è garanti ta dalle 18 sedi commerciali – oltre alle 8 filiali in Germania, Mayr è presente con propri uffici negli USA, nel Regno Unito, a Singapo re, in Svizzera, Austria, Cina, Giap pone, Polonia, Turchia e natural mente in Italia – e dai 40 uffici di rappresentanza in tutto il mondo. In Italia Mayr è presente con una propria filiale dal 1992, abbiamo quindi raggiunto i trent’anni di attività. Con 16 dipendenti e un
trend in crescita, riforniamo clienti in tutta Italia rapidamente anche grazie al nostro magazzino di oltre 400 metri quadri che ci permette di fornire in pronta consegna molti dei nostri prodotti, in particolare i richiestissimi servogiunti.
La nostra filiale condivide pie namente la missione della casa madre: garantire affidabilità, sicu rezza e innovazione ai processi che impiegano le nostre soluzioni.
Quali sono le caratteristiche della produzione?
La nostra produzione è il risultato di oltre un secolo di esperienza nel settore delle tecnologie di
azionamento e della trasmissio ne di potenza, che ci ha portato ad offrire una gamma ampia e completa per rispondere tutte le esigenze dei clienti. Per questo chi si rivolge a noi trova soluzioni che spaziano dai limitatori di coppia ai giunti di trasmissione e freni di sicurezza, passando anche per un prodotto di nicchia come il motore a corrente continua uti lizzato nelle autopompe dei vigili del fuoco: una soluzione che per la delicata funzione che svolge deve garantire un funzionamento perfettamente regolare e affida bile, caratteristica che si ritrova del resto diffusamente in tutta la nostra offerta.
Proprio l’affidabilità è un tratto distintivo che ci viene riconosciuto dal mercato: i nostri clienti sanno, ad esempio, che la coppia nomi nale che dichiariamo corrispon de a quella effettiva e che non si incontreranno limiti inaspettati al momento del dimensionamento. Eventuali sorprese possono essere solo positive, come scoprire che i dati da noi forniti sono addirittura conservativi e che i nostri prodotti sono ancora più performanti di quanto dichiariamo: quando si ha alle spalle una produzione dalla qualità ineccepibile, ci si può per mettere anche qualche accenno di understatement.
La nostra costante attenzione alla ricerca e sviluppo di nuovi pro dotti ci permette di migliorare nel tempo, fornendo una densità di potenza elevata e soluzioni deci samente compatte in rapporto alle prestazioni, aspetti sempre più richiesti per garantire efficienza e competitività ai processi produttivi.
E i mercati principali?
Ci rivolgiamo a molteplici settori applicativi: dalle macchine utensili alla produzione di banchi prova, ascensori, paranchi, riempitrici, confezionatrici, gru e scale mobi li, passando per il segmento del
riciclo, la produzione di energia (eolica e da altre fonti) e anche settori di nicchia come le mac chine di scena e in generale le attrezzature per i palcoscenici. Naturalmente uno dei settori in maggior espansione, in generale e per noi come fornitore, è l’auto mazione: robotica, AGV e le loro applicazioni in tutti i segmenti sono fra i mercati che seguiamo con più attenzione.
La varietà delle nostre applicazioni ci permette di porci al riparo da eventuali andamenti congiunturali sfavorevoli in un particolare seg mento, generalmente compensati da altri mercati: questo garantisce stabilità all’azienda e continuità al nostro lavoro di ricerca e sviluppo, in un circolo virtuoso che porta alla costante innovazione.
Quali sono i punti di forza dell’offerta Mayr?
Il controllo totale del processo produttivo ci permette di perse guire l’obiettivo della massima qualità in ogni fase: a partire dai materiali, accuratamente selezio nati e testati all’arrivo in fabbrica per garantire la rispondenza alle specifiche e prestazioni richieste. Per determinati prodotti, come i freni, il materiale di frizione è un elemento chiave in tal senso,
ma in generale per tutti i pro dotti scegliamo il materiale con le caratteristiche più idonee a ciascuna realizzazione.
Grazie all’enorme patrimonio di esperienza della Casa madre e alla stretta relazione che ci lega, riusciamo a trasferire rapidamente alla produzione le richieste dei clienti, che siano formulate diret tamente o comprese dai nostri tec nici dopo aver analizzato i processi produttivi: il risultato è una rapidi tà nella progettazione di soluzioni ad hoc e un time to market difficili da eguagliare.
Molto apprezzata dai nostri clienti è anche la rapidità d’azione, sia che si tratti delle consegne, sia per quanto riguarda il servizio. Le consegne puntuali sono garanti te, anche in tempi mediamente complessi per gli approvvigiona menti, da un’efficiente logistica e una gestione del magazzino affi nata nei tre decenni di presenza sul mercato italiano. Riguardo al servizio, i nostri tecnici sono a disposizione per fornire consigli senza impegno in tempi brevi, identificando grazie alla loro com petenza le esigenze dei clienti e le migliori soluzioni per ciascun processo produttivo.
Quali strumenti formativi e quali supporti mettete a disposizione dei clienti?
Mayr Italia offre soluzioni che spaziano dai limitatori di coppia ai giunti di trasmissione e freni di sicurezza, passando anche per alcuni prodotti di nicchia
Come tutte le aziende, anche Mayr ® ha dovuto reinventare alcuni aspetti della propria atti vità negli ultimi anni: formazione e lavoro a distanza sono entrate a far parte del quotidiano. Queste innovazioni hanno anche aspetti di comodità ai quali non vogliamo
“Consideriamo gli obiettivi di sostenibilità essenziali per la crescita, al pari della necessità di innovare costantemente per fornire sempre risposte adeguate”
che i nostri interlocutori debbano rinunciare. Per questo proseguia mo costantemente con i nostri webinar, momenti di formazione online che, partiti come l’unica alternativa possibile ai corsi in aula, sono ora molto apprezzati per la possibilità di dialogare con esperti e scoprire soluzioni a pro blemi pratici senza allontanarsi dalla propria scrivania. Organiz ziamo i webinar dalla nostra filia le, quindi sono in italiano: i nostri clienti, pur conoscendo general mente l’inglese, apprezzano la possibilità di ricevere supporto da persone che oltre all’espe rienza e competenza possono offrire anche una conoscenza del nostro mercato e delle sue carat teristiche.
Quali sono le strategie compe titive di Mayr Italia?
I nostri punti di forza non risie dono solamente nella qualità dei prodotti, ma si estendono a tutte le fasi del rapporto con il cliente, dalla consulenza pre-vendita alla rapidità nelle consegne, fino al supporto in fase di installazione e messa in opera e all’assistenza
post-vendita. Intendiamo conti nuare a rafforzare questi aspetti per mantenere l’elevato livello di soddisfazione dei clienti, consoli dare l’ottimo e duraturo rapporto che ci lega ai nostri partner storici e centrare pienamente le aspetta tive di chi si avvicina per la prima volta alla nostra offerta.
Come selezionate i componenti più adatti alle esigenze di un cliente?
Tutto parte dall’ascolto: siamo in grado di capire le esigenze del cliente perché la competenza maturata in decenni di esperien za e la conoscenza approfondita dei settori applicativi ci permette di sapere esattamente di cosa sta parlando, contestualizzare accura tamente le sue richieste e visualiz zare la soluzione ideale.
Se questa è disponibile nel nostro ampio catalogo, il gioco è fatto; se capiamo che occorre una solu zione ad hoc, dalla richiesta del cliente alla realizzazione dell’appli cazione il passo è breve, grazie alla capacità di trasmettere le esigenze ai dipartimenti di progettazione e produzione e alla flessibilità e
rapidità con la quale queste esi genze vengono tradotte in solu zioni concrete.
Come affrontate i temi di sostenibilità ed efficienza energetica nella produzione?
Li consideriamo obiettivi essen ziali per la crescita, al pari della necessità di innovare costante mente per fornire sempre rispo ste adeguate in uno scenario che si evolve con rapidità elevata.
Siamo particolarmente attenti all’ambiente, con un sistema di gestione ambientale conforme ai requisiti previsti dalla normativa internazionale ISO 14001; elabo riamo inoltre l’audit energetico in base alla norma EN E162, 47-1.
La nostra affidabilità si esprime anche in questo: nel dare un con tributo per la tutela dell’ambien te, per rispetto nei confronti di chi ci seguirà in questo mondo.
Nella filiale italiana come in tutto il gruppo Mayr, la sostenibilità ambientale è sempre al centro della nostra attenzione.
Quali sono i vostri obiettivi e progetti per il futuro?
Le prospettive sono incoraggianti, vista la ripresa nella maggior parte dei settori che seguiamo e la cre scita che continua a riguardare la quasi totalità delle nostre linee di prodotto. Per questo motivo abbiamo in progetto di ampliare l’organico, inserendo in azienda professionisti in grado di suppor tare i clienti, perché la nostra cre scita si accompagni a una capilla re e costante vicinanza ai clienti. Quest’anno ricorre il 125° anno dalla fondazione di Mayr e il 30° di Mayr Italia; una lunga storia, un percorso di crescita e un patri monio di esperienze passate dalle quali attingere forza e creare un futuro di successo a fianco dei nostri clienti, per i quali continue remo sempre a essere un partner affidabile.
Passacavo modulare per installazione esterna
Conta-Clip introduce il nuovo sistema di ingresso cavi KDSISR, inverso e modulare per una tenuta affidabile, massima fles sibilità e risparmio di tempo nel passaggio cavi intestati e non intestati.
Il sistema è progettato per l’in stallazione dall’esterno su un quadro elettrico, armadio o macchina.
Appartenente alla ricca gamma per la gestione dei cavi “KDS Click” , anche il sistema KDSI-SR consente in qualsiasi momento una facile e comoda configurazione ma anche una riconfigurazione di installazioni già esistenti.
I componenti possono essere facilmente rimossi, sostituiti e rimontati. L’astuto sistema che consente l’inserimento separa to di singoli elementi di tenuta facilita la gestione persona lizzata dei cavi, poiché i cavi intestati non devono essere smontati e ricollegati per ope razioni di retrofit o operazioni di manutenzione, viene man tenuta la garanzia del cavo da parte del produttore.
Il KDSI-SR si basa sul collaudato sistema modulare e sul concetto di facile assemblaggio offerto da tutta il programma KDS. La dif ferenza sta semplicemente in un design conico inverso del telaio
che si avvita alla carpenteria che viene poi provvisto di una coper tura caratterizzata da due parti dotate di guarnizione in TPE. Ciò garantisce una perfetta chiusura degli elementi di tenuta, dispo nibili per uno, due o quattro cavi o elementi di tenuta ciechi che fungono da tappi. Gli elementi di tenuta multi resistenti conici e convergenti, con labbri di tenuta interni ed esterni offrono una protezione IP66 e un’affidabile resistenza alla trazione statica
in conformità alla norma DIN EN 62444. Consentono inoltre un’elevata densità di cablaggio rispetto ai tradizionali pressaca vi. Il sistema passacavo KDSISR privo di alogeni e siliconi, è adatto per un’ampia gamma di applicazioni, requisiti e tempera ture ambientali da -40 °C a 120 °C. La gamma del KDSI-SR è caratterizzata da telai per 4, 6, 8 o 10 elementi di tenuta in varie configurazioni per ben adattarsi al numero e al diametro dei cavi.
ADATTATORI
Un’opzione di montaggio innovativa per i motori asincroni standardizzati secondo IEC o NEMA e anche per i servomoto ri standard di mercato: si tratta degli adattatori AMS e AQS di Sew-Eurodrive, caratterizzati da un design compatto e riconoscibile e dalla possibilità di installa re e rimuovere i motori in modo rapido e sicuro. Gli adattatori sono compatibili con tutte le taglie delle serie di riduttori Sew-Eurodrive che sono prodotti resi stenti, affidabili e con ridotte esigenze di manutenzione. I vantaggi di questi sistemi sono molteplici: l’elevata flessibilità per il fissaggio di motori standard IEC e NEMA e di tutti i più comuni servomotori sincroni; la riduzione dei tempi di inattività e dei costi di fermo macchina, grazie alla rapidità di montaggio e smontaggio dei motori; la possibilità di realizzare combinazioni diverse con le serie di riduttori standard e servoriduttori Sew-Eurodrive grazie all’ampia gamma di adattatori per motori. Sew-Eurodrive propone diverse tipologie di adattatori. Tra questi, gli adattatori AMS consentono di montare motori IEC di taglia
da 63 a 280 e motori NEMA di taglia da 56 a 364/365 su riduttori SEW. Tutti gli adattatori di questa serie godono della piena compatibilità di accoppiamento, che li rende facilmente intercambiabili con gli adattatori AM esistenti. Gli adat tatori AMS sono fino al 37% più corti e sono compatibili con il riduttore Siroplan e motore DRN.
Per la categoria di adattatori AQS invece, che sono fino al 53% più corti, è disponi bile una gamma di nuove grandezze di adattatori per il montaggio di ulteriori servomotori standard di mercato. La variante AQSA può essere utilizzata per collegare alberi di servomotori dotati di chiavet ta. Gli adattatori AQSH sono dotati di un nuovo tipo di sistema di bloccaggio per alberi motore lisci. Svitando la vite di serraggio fino a battuta, l’anello di serraggio si allarga ampliando lo spazio per l’inserimento dell’albero motore. Questa “funzione di allargamento” semplifica il processo di “inserimento” dell’albero motore, rendendo più semplice e veloce il montaggio del motore senza dover prima spingere il giunto sull’albero.
Opzione di montaggio per motori asincroni normalizzati
AUTOMOTIVE
La componentistica di alta qualità di NSK aiuta I.M.S.A. a consolidare la sua posizione di eccellenza nel settore delle macchine utensili specializzate nella foratura profonda.
Un partner affidabile per la foratura profonda
Le viti a ricircolazione di sfere rettificate, le guide lineari a rulli e i cuscinetti a sfere di superprecisione di NSK aiuta no I.M.S.A. a consolidare la sua posizione di eccellenza nel setto re delle macchine utensili specia lizzate nella foratura profonda, che sono particolarmente apprez zate nel settore degli stampi per il settore automobilistico.
La foratura profonda è una lavo razione meccanica molto com plessa per le caratteristiche di assoluta precisione e produttività oggi richieste dal mercato, in particolare nel settore della pro duzione di stampi per il settore automobilistico, ma non solo. I.M.S.A. è un’azienda italiana che ha conquistato la posizione di esperta nel settore dei centri di lavoro specializzati per l’ese cuzione di foratura profonda, consolidata grazie a una serie di innovazioni tecniche introdotte nel corso dei suoi oltre 30 anni di attività, che hanno portato a una base installate di oltre 500 macchine attive in Italia e in tutta l’Unione Europea, in Canada, USA, Russia, Brasile e Messico, con una quota di mer cato particolarmente significati va nella filiera della costruzione di stampi destinati all’industria automobilistica.
L’IMPORTANZA DELLE COLLABORAZIONI
L’evoluzione delle foratrici profonde di I.M.S.A. è proseguita con l’intro duzione del magazzino di cambio punta, con il quale fu possibile per la prima volta cambiare la punta a cannone sul centro di foratura senza alcun intervento dell’opera tore, e del sistema di commutazio ne Swing on Top, mediante il quale si può utilizzare un unico mandrino sia per la foratura profonda, sia per le lavorazioni di fresatura. Nei centri di foratura profonda di ultima generazione top di gamma della nuova Serie Evo, I.M.S.A. e poi integrato dei potenti elettro mandrini raffreddati a liquido, sia per migliorare la produttività della
foratura profonda, sia per assicu rare fresature di alto livello prima e dopo la foratura del circuito di condizionamento dello stampo.
“In tutte queste innovazioni tec nologiche che contraddistinguono la nostra azienda, i nostri partner hanno sempre svolto un ruolo fon damentale”, racconta Marco Colom bo, responsabile Ufficio Tecnico di I.M.S.A. “Per tradurre in pratica le nostre idee progettuali abbiamo sem pre fatto ricorso a componentistica della massima qualità, che ci potes se garantire le migliori prestazioni e la migliore affidabilità di durata nel tempo. Ad esempio, nel settore del controllo del movimento, NSK è stata sempre il nostro punto di riferimento lungo l’intero cammino evolutivo delle
nostre macchine, grazie alla disponibi lità di cuscinetti, viti a ricircolazione di sfere e guide lineari di elevata qualità che ci hanno permesso di realizzare le macchine con le prestazioni più elevate nel nostro settore”.
LA TAVOLA ROTOTILTANTE
Una delle più recenti innovazioni introdotte da I.M.S.A. è stata lo sviluppo di una tavola portapezzo rototiltante, che permette così di affrontare la lavorazione anche della quinta faccia dello stampo con un solo posizionamento di staffaggio, con il vantaggio per i suoi clien ti di ridurre ulteriormente i tempi necessari a realizzare uno stampo completo di tipo complesso. La prima macchina equipaggiata con questa soluzione è stata il modello MF1000-3T EVO, una foratrice pro fonda destinata alla realizzazioni di stampi per applicazioni automotive di taglia medio-piccola, fino a 2,5 t. “Per questa specifica applicazione abbiamo realizzato una macchina monotesta con un unico elettro mandrino HSK63A da 200 Nm, abbinato a tre teste di foratura profonda con cambio testa auto matico e un magazzino cambiou tensili automatico a 80 posizioni”, spiega Colombo. “Inoltre, la mac china è affiancata da un sistema di automazione di nostra proget tazione per il cambio pallet a due
stazioni (espandibile a sei), che permette al cliente di effettuare lavorazioni complete di notevo le complessità con tempi morti minimi e cicli di lavorazione non presidiati di lunga durata”.
Anche in questo caso, I.M.S.A. ha adottato le soluzioni di ultima generazione di NSK per ottenere le elevate prestazioni richieste, anche in una macchina di taglia relativamente piccola.
“Per trasformare il movimento
Le viti a ricircolazione di sfere NSK Serie ZSS trasformano il movimento assiale in un movimento rotatorio nel centro di foratura profonda IMSA MF1000-3T
assiale in un movimento rotato rio abbiamo utilizzato due viti a ricircolazione di sfere rettificate della serie NSK ZSS da 63 mm”, aggiunge Colombo. “Rispetto alle viti delle generazioni preceden ti, ci garantiscono una maggiore rigidità e sono più performanti in termini di velocità e capacità di carico. Ciò ci ha permesso di garan tire uno spostamento degli assi di lavoro della macchina con velocità di avanzamento di ben 30 m/min. È solo uno dei numerosi esempi di come i componenti scelti in colla borazione con i tecnici specialisti di NSK ci consentono di ottenere gli ambiziosi risultati a cui puntiamo”.
FLESSIBILITÀ E FORNITURE
PERSONALIZZATE
La collaborazione tra I.M.S.A. e NSK è di lungo corso ed è rafforzata dalla costante interazione tra i progettisti dell’azienda brianzola e gli specialisti del team di supporto locale di NSK.
“In tutti questi anni di collabora zione abbiamo potuto constatare che le viti di NSK sono le migliori del mondo”, dichiara Colombo.
“Una vite ben dimensionata di NSK è praticamente eterna, per cui siamo ben felici di poter continuare questa partnership di successo.
Inoltre, apprezziamo molto la capa cità dell’azienda di essere molto flessibile e del personale locale di essere sempre molto disponibile per assecondare le nostri particolari necessità in tempi brevi”.
Le guide a rulli NSK Serie RA, grazie alle loro elevate prestazioni in termini di rigidezza e capacità, soddisfano le esigenze di una vasta gamma di applicazioni
“Tuttavia – conclude il responsabile Colombo – ciò che più conta è la visione comune delle due azien de: introdurre del valore aggiunto alle macchine che costruiamo in termini di prestazioni e durata del tempo. Così facendo, riusciamo a raggiungere il nostro obiettivo, che è quello di soddisfare le aspettati ve dei nostri clienti e farli sempre ritornare da noi per affrontare ogni nuovo progetto che il loro mercato richieda, nell’ottica di una collabo razione a lungo termine”.
Emerson, attivo nei campi di software e progettazione, ha rilasciato DeltaV™ IO.Connect, un nuovo servizio software in abbonamento progettato per aiutare a semplificare la moder nizzazione degli impianti con un percorso ad architettura aper ta che consente di passare a schemi di controllo più efficienti senza la necessità di un rinnova mento completo dell’infrastrut tura esistente. In un impian to tradizionale con decine di migliaia di punti di I/O e molti controllori, il sistema consen te di risparmiare centinaia o migliaia di ore di manodopera e fino al 40% del capitale neces sario per un aggiornamento completo delle attività di elimi nazione e sostituzione. DeltaV IO.Connect offre un percorso più rapido, semplice e conveniente per sostituire qualsiasi sistema legacy con
un nuovo sistema di controllo distribuito DeltaV, lasciando al contempo in opera l’infrastrut tura I/O esistente. La soluzione viene fornita come componen te software in abbonamento dell’offerta Guardian™ Sup port di Emerson, per aiutare gli impianti a rimanere sempre aggiornati, raggiungere obiettivi strategici e soddisfare le esi genze aziendali con operazioni a prova di futuro. Per la confi
gurazione e la manutenzione dell’I/O non è necessario alcun software di fornitori legacy. Preservando l’I/O esistente e lasciando intatto il cablaggio, gli impianti possono ridurre i tempi di transizione verso il nuovo sistema di oltre il 90%, mantenendo la produzione al passo, riducendo inoltre i rischi e i tempi di inattività. Una volta che viene installata l’interfac cia e che l’impianto utilizza la
nuova tecnologia di controllo, i tecnici possono aggiornare l’I/O secondo la pianificazione prefe rita mentre l’impianto rimane in funzione, trasferendo le spese in conto capitale al budget ope rativo e consentendo un imme diato ritorno sugli investimenti grazie alle migliori prestazioni di controllo dei processi.
“Molte delle migliori pratiche per una migliore visibilità e prestazioni più efficaci sono fuori portata per i tanti impian ti che ancora oggi utilizzano apparecchiature legacy”, ha affermato Claudio Fayad, vice presidente della tecnologia per il business Process Systems and Solutions di Emerson. “Inoltre, molti dei sistemi più vecchi stanno raggiungendo la fine del ciclo di vita di supporto dei prodotti, costringendo alcuni impianti a modernizzarsi in tempi molto stretti”.
INTRALOGISTICA
In risposta alle mutevoli esigenze dei consumatori e alla scarsità di mano dopera, le aziende manifatturiere sono oggi alla ricerca di nuovi modi per aumentare la flessibilità e l’efficienza delle operazioni intralogistiche. Per rispondere a questa esigenza, Omron ha aggiunto una funzionalità di auto nomia selezionabile al software Fleet Operations Workspace (FLOW) Core per la sua linea di robot mobili auto nomi (AMR).
I più recenti strumenti software di Omron possono contribuire a creare un sistema di produzione flessibile,
migliorando al contempo le prestazioni della flotta. I robot mobili autonomi di Omron possono ora simulare il com portamento degli AGV, ma senza nastri magnetici o guide fisiche.
“Grazie all’autonomia selezionabile, gli utenti possono scegliere il livello di autonomia di ciascun robot per miglio rare ulteriormente le prestazioni della flotta”, ha commentato Miguel Garcés, European Mobile Robots Product Mar keting Manager di Omron Europe. “Ad esempio, le aziende possono decidere quando vogliono che il robot si muova ripetutamente lungo lo stesso percorso
e offrire un nuovo livello di motion control più flessibile per applicazioni complesse di trasporto di materiali”. Oltre all’autonomia, l’analisi della flotta è fondamentale nelle applicazioni intra logistiche. Il motore di analisi della flotta Fleet Operations Workspace iQ (FLOW iQ) di Omron migliora l’esperienza uten te grazie a potenti funzioni di raccolta e analisi dei dati tramite un’interfaccia intuitiva. FLOW iQ dispone di strumenti di visualizzazione per generare grafici in tempo reale e l’intelligenza necessaria per massimizzare i tempi di lavoro e la durata delle applicazioni.
Robot mobili su applicazioni complesse di trasporto di materiali
Servizio di interfaccia I/O per ridurre i costi fino al 40%TECNOLOGIA DOCKER
Integrazione facilitata nelle piattaforme di configurazione
I prodotti edgeConnector della famiglia dataFEED di Softing includono ora un’A PI REST, che rende ancora più semplice l’integrazione nelle piattaforme di confi gurazione. Inoltre, un nuovo modello di licenza offre maggiore flessibilità durante l’implementazione dei singoli prodotti. La nuova API REST nella versione 3.0 dei prodotti edgeConnector di Softing sem plifica notevolmente la configurazione locale o remota per gli utenti. La famiglia di prodotti comprende attualmente gli edgeConnector Siemens, edgeConnec tor 840D ed edgeConnector Modbus. I moduli software si basano sulla tecno logia Docker e forniscono un accesso all’avanguardia ai dati di processo nei controllori Simatic S7, Sinumerik 840D e Modbus TCP. In passato, per ciascun prodotto era necessario un login separa to tramite l’interfaccia di configurazione locale. Ciò viene ora eseguito dal nuovo edgeConfigurator, che consente l’accesso
a tutti gli edgeConnector tramite l’API Rest. Anche l’edgeConfigurator si basa sulla tecnologia Docker e viene utilizzato in parallelo con gli edgeConnector. Il configuratore può essere distribuito onpremise o in aggiunta nel cloud Azure di Microsoft, consentendo l’accesso dell’API Rest dal cloud all’ambiente on-premise degli edgeConnector. Utilizzando l’API Rest, gli edgeConnector possono ora essere configurati ancora più facilmente da un’applicazione di terze parti. Il nuovo modello di licenza della versio ne 3.0 distingue tra Basic (edgeConnec tor Modbus), Advanced (edgeConnector Modbus e edgeConnector Siemens) e Premium (tutti i prodotti edgeConnector). Le licenze non si riferiscono più ai punti dati, ma tengono conto solo dei controller collegati. L’utente può scegliere tra opzioni di licenza da 1, 5, 10 e 20 connessioni, risparmiando così i lunghi calcoli dei punti dati richiesti. Inoltre, nel contratto di licen
za è incluso un
gestite dall’utente.
SQLite che permette di garantire un minor tempo di elaborazione e una maggiore stabilità dei dati.
SPAC Automazione è un CAD elettrico sempre in aggiornamento, ogni nuova release introduce una grande quantità di innovazioni e funzionalità che ne aumentano l’usabilità e la produttività, ad esempio, nell’ultima versione è possibile trovare, tra gli altri, i seguenti miglioramenti.
SDProget Industrial Software, tra le principali aziende italiane di sviluppo software CAD, presenta una nuova generazione di software: SPAC Automazione 2023. Si tratta dell’ultima release di SPAC Automazione: un sistema professionale di progettazione, altamente automatizzato e flessi bile, in grado di garantire agli utilizzatori la massima produttività. In particolare, SPAC Automazione mette a disposizione dei pro fessionisti del settore elettrico una gamma estremamente completa e performante di funzioni specializzate per affrontare, con la massima efficienza, tutte le tematiche della progettazione di impianti elettrici per l’automazione industriale.
SPAC Automazione 2023 include, in licenza permanente, il motore grafico AutodeskTM OEM, equivalente ad AutoCAD© 2023. Inoltre, la nuova release utilizza il database
SPAC Automazione 2023 prevede una nuova funzione per faci litare la sostituzione di prodotti su uno schema già realizzato. Nello specifico, questo comando acquisisce tutti i materiali presenti sul progetto e li raggruppa in una lista sulla quale è possibile: 1. digitare il codice di un nuovo articolo da utilizzare in sostituzione di quello esistente;
2. importare dal DbCenter un nuovo articolo da utilizzare in sostituzione di quello che non si riesce a reperire;
3. creare un database di articoli equi valenti per ottimizzare le sostituzioni; 4. esportare gli articoli in Excel in modo da definire esternamente gli articoli sostitutivi.
Inoltre, la funzione provvede a eviden ziare in automatico le differenze tra il vecchio e il nuovo articolo.
aggiornamento software di 1 anno. Con il Softing Floating License Ser ver, le licenze possono essere utilizzate in modo flessibile per le applicazioni Docker attualmenteSistema release CAD/CAE per l’automazione industriale
Buttare non è mai la soluzione migliore, soprattutto se il prodotto in questione, una volta usato, può essere trasformato. La società Cyrkl pensa proprio a questo, e si pone il nobile obiettivo di utilizzare in modo alternativo alcuni tra i più comuni materiali di scarto.
Da scarto industriale a nuova risorsa
Cyrkl è una società inter nazionale high tech che si occupa di consulenze foca lizzate sulla gestione dei rifiuti in modo circolare. Grazie al suo mar ketplace, per la compravendita di scarti industriali, prodotti riciclati, materie prime seconde, sottopro dotti e rifiuti di ogni tipo, le aziende che vogliono acquistare materiali secondari, scarti da riutilizzare o rifiuti da riciclare possono filtrare grazie a Cyrkl le proprie ricerche per località, quantità e tipologia. Tra questi materiali, ci sono gli scar ti delle fonderie. Sebbene l’ambien te della produzione metallica sia caratterizzato da complessi processi produttivi che comportano la pro duzione di rifiuti difficili da gestire, il team di Cyrkl è riuscito a trovare degli utilizzi alternativi per alcuni tra i più comuni materiali di scarto. Un esempio è la sabbia da fonderia usata, quella che si forma nel pro cesso di stampaggio dei metalli e che può essere di diverse qualità. Quando la qualità è inferiore e non consente alla sabbia di esse re riciclata, spesso queste sabbie finiscono in discarica e smaltirle in questo modo significa sprecare una preziosa risorsa naturale. Un altro prodotto riutilizzabile
sono i Big Bags. Nonostante que sto sia un imballaggio facilmen te riciclabile una volta usati nelle fonderie diventano spesso sporchi, polverosi e strappati rendendo molto difficile il loro riutilizzo.
A seconda del loro stato Cyrkl è in grado di trovare le soluzioni ottimali per riutilizzare, riciclare o eventualmente smaltire questo tipo di imballaggio. A parlarne con La Plastica Oggi e Domani è Simone Grasso, Country Manager di Cyrkl.
Simone Grasso, Cyrkl è una piattaforma dedicata al recu
pero dei rifiuti industriali: quanto tali rifiuti vengono valorizzati (o sottovalutati) dalle industrie italiane? E in che modo rappresentano inve ce una risorsa da sfruttare?
L’Italia rappresenta la prima tra le principali economie europee, con un quota di riciclo pari al 68% per quanto riguarda l’anno 2021. In confronto a una media europea pari al 35%. Questo di fatto è il panorama che in Cyrkl riscontria mo spesso: le aziende avviano la maggior parte dei propri rifiuti al riciclo, affidandosi spesso alle
indicazioni che ricevono dalle aziende che gli gestiscono tali rifiuti. Ciò che manca è una vera propensione verso l’economia circolare: le aziende dovrebbero anzitutto cercare di ridurre ulte riormente la produzione totale di rifiuti, ripensando i propri proces si in ottica circolare. In secondo luogo, dovrebbero ricercare mag giormente le soluzioni innovative a minor impatto ambientale e preferirle alla classica opzione di riciclo.
Perché è importante ripristinare gli scarti industriali per aiu tare l’ambiente e minimizzare le emissioni di CO2? Questa domanda è molto interes sante, dato che spesso viene dato quasi per scontato che ripristinare gli scarti ambientali sia positi vo per l’ambiente ma nessuno si chiede il perché. La maggior parte delle valutazioni in termi ni di emissioni di CO2 si fanno grazie al concetto di analisi del ciclo di vita di un prodotto, che considera impatti ed emissioni in ciascuna fase, dall’estrazione delle risorse al fine vita. La fase di produzione rappresenta spesso un picco importante per tanti prodot ti, nonostante anche l’estrazione, i trasporti tra una fase e l’altra e la gestione del fine vita non siano da meno. Allungando la vita dei prodotti o ridando loro nuova vita tramite riutilizzo o riciclo, si evita che queste emissioni avvengano nuovamente ma si può benefi ciare di quel prodotto o di quei materiale a un costo ambientale più basso. Certe volte non ci ren diamo conto di quanto costi al pianeta l’utilizzo di un bicchiere di plastica usa e getta e come questo tantissimi altri oggetti.
La sabbia da fonderia è uno dei tanti scarti industriali che non devono essere sprecati. Perché è un materiale prezio
so e in che modo può essere riutilizzato?
Abbiamo studiato circa un anno fa per una fonderia Slovacca la possibilità di riutilizzare proprio le sabbie da fonderia. Fino ad allora l’azienda le considerava un rifiuto, di cui tra l’altro ne possiede una cospicua quantità. Date le note problematiche con l’uso delle sabbie a livello globa le e data la domanda crescente di sabbia, ci sembrava ancor di più uno spreco destinare queste sabbie in discarica. Dopo diversi test e certificazioni e dopo aver trovato una controparte interessa ta a riutilizzare questo materiale, siamo riusciti a classificarla come sottoprodotto. Adesso viene uti lizzata come additivo nei materiali da costruzione.
Il riuso della sabbia potreb be rappresentare una mate ria prima secondaria per altri tipi di produzione (mi viene in mente il settore della ceramica, dei laterizi e del vetro)?
Fatte le dovute analisi, risulta spes so essere un inerte naturale. Quin di certo, l’applicazione nel setto re della ceramica, laterizi, vetro risulta tra i più comuni. Inoltre, si usa anche nei cementifici o per creare sottofondi stradali. A inizio Marzo 2022 la regione Lombar dia ha emanato una delibera con
delle linee guida per la gestione delle terre di fonderia di metalli preziosi. Questo sta permetten do a noi e a diverse fonderie di abbattere notevolmente costi e impatti ambientali. Le linee guida forniscono chiarezza in un mondo, quello dei rifiuti, in cui le aziende temono spesso di avere delle rica dute penali per errori di gestione. Queste, assieme al supporto di persone competenti, stanno faci litando l’economia circolare.
C’è un altro prodotto utilizzato all’interno delle fonderie, si tratta delle Big Bags, imbal laggi in plastica che possono sporcarsi o rovinarsi. Come sfruttare questi prodotti?
Le Big Bags sono imballaggi in plastica in realtà molto comuni in tanti contesti. Si tratta di sac coni di polipropilene che servono per trasportare o stoccare ingenti quantità di rifiuti o prodotti. In certi casi vengono utilizzati anche per il trasporto di prodotti alimen tari quali, ad esempio, amido, aromi, cacao o caffè. Chiaramen te, quando a scopo alimentare, non possono essere utilizzati più di volta, nonostante non si rovi nino per molteplici usi. Questo è il caso in cui Big Bags food grade vengano vendute ad altre aziende che non hanno alcun vincolo nell’utilizzare sacconi di nuova fattura. Finché puliti, non strappati e mantenuti in buone condizioni, le aziende continuano a venderne e comprarne grandi quantità - spesso ci capita proprio su Cyrkl. Quando i sacchi si dete riorano, invece, rientrano nel cir
Grasso, Country Manager di Cyrkl
“Ciò che manca è la vera propensione verso l’economia circolare: le aziende dovrebbero anzitutto cercare di ridurre ulteriormente la produzione totale di rifiuti, ripensando i propri processi in ottica circolare”
cuito del riciclo del polipropilene. Anche in questo caso, il nostro marketplace può essere il luogo adatto per trovare dei riciclatori.
Partendo dall’esperienza di Cyrkl, pensa che le aziende italiane siano pronte per un futuro basato sul recupero e sullo sfruttamento al 100%
degli scarti industriali? Ci sono paesi in Europa che fanno del recupero industriale una pra tica quotidiana?
Oggigiorno, direi assolutamente no. Persino le aziende che attuano le migliori pratiche hanno enormi margini di miglioramento e tante altre aziende sono distanti anni luce. Sicuramente è la direzione
in cui stiamo andando. L’Europa è abbastanza chiara sull’impor tanza dell’economia circolare nel nostro futuro sostenibile. Questo deve ancora svilupparsi a livello globale e all’interno di ciascun paese probabilmente. In Italia c’è sicuramente un terreno fertile per un futuro circolare, ma ci vogliono tanti incentivi ulteriori e prov vedimenti normativi per limitare la produzione di beni altamente inquinanti. Per quanto riguarda la performance italiana rispetto ad altri paesi europei è interessante guardare al Rapporto sull’Econo mia Circolare 2022 del Circular Economy Network. Se l’Italia spic ca per produttività delle risorse e gestione dei rifiuti, paesi come la Francia mostrano tassi di riutilizzo parecchio più elevati.
Se in Italia ciascun’azienda dotata di scarti industriali optasse per un riutilizzo, cosa cambierebbe a livello ambientale ed economico?
Parlando in termini abbastanza ipotetici, il riutilizzo solitamente permette di valorizzare di più lo scarto che non passa attraverso un processo di riciclo, che tra l’altro comporta costi di energia, emissio ni di trasporto e perdita di valore del materiale, ma viene diretta mente riutilizzato in un nuovo processo produttivo. I benefici, a livello teorico, sono chiari ed evi denti. Il problema è che non tutti i rifiuti possono essere riutilizzati anziché essere riciclati, e il riutiliz zo degli scarti può avvenire solo a certe condizioni precise fissate dalle normative. Ciò che ci augu riamo noi è che tutto ciò possa essere possibile in ogni caso in cui le condizioni dei materiali lo con sentano. Lavoriamo quotidiana mente per creare un mercato dove si possa trovare un partner per la seconda vita dei propri scarti e ci divertiamo a scoprire le soluzioni innovative sul mercato.
AUTOMAZIONE
COSTRUZIONE MACCHINEServoazionamenti per tutti i più comuni sistemi di alimentazione
Il servoazionamento ACOPOS
P3 di B&R può essere utilizzato nelle macchine indipendente mente da dove sono installa te. I costruttori di macchine
risparmiano così sui costi di costruzione di diverse varian ti di una macchina per ogni Paese, perché ACOPOS P3 è compatibile con tutti i comuni sistemi di alimentazione diffusi nel mondo.
Il servoazionamento ACOPOS P3 di B&R supporta ora i siste mi TN-S e TN-C-S con condut tore esterno a terra, nonché i sistemi TT e IT con conduttore esterno a terra. Ciò consente di utilizzare l’ACOPOS P3 in un numero maggiore di applicazio ni. Inoltre, consente agli OEM di ridurre il numero di varianti di macchine, poiché non sono più necessari trasformatori di
isolamento o filtri aggiuntivi per l’utilizzo in Paesi diversi. Con una densità di potenza di sei ampere per litro, ACO POS P3 è un servoazionamento efficiente in grado di controlla re fino a tre assi. Su richiesta, è possibile integrare funzioni di sicurezza in conformità alla norma SIL 3 / PL e. Offre infine un’eccellente dina mica e precisione, con un tempo di campionamento minimo di soli 50 µs per l’intera casca ta di controllori. Tutte queste prestazioni sono abbinate a un design compatto. L’ACOPOS P3 riduce l’ingombro dell’armadio elettrico fino al 69%.
ROBOT INDUSTRIALIUn progetto per le macchine utensili evolute
Il filone tematico della nona edizione della mostra-convegno Forum Meccatronica è stato quello dell’integrazione e flessibilità a supporto dell’industria digitale e sosteni bile. In questa occasione Mitsubishi Elec tric ha presentato l’innovativo progetto RAISE™ (Robotics as an Intelligent Services Ecosystem), che l’azienda sta sviluppando in partnership con la start-up italiana MYWAI, specializzata sul tema della con vergenza su Edge Computer di Artificial Intelligence, Industrial IoT e Blockchain. Questo progetto prevede un ecosistema distribuito formato dalla soluzione Edge AI MYWAI™, da un Robot Mitsubishi Electric e dalla soluzione SCADA ICO NICS. L’intero sistema sarà orchestrato usando il nuovo standard aperto di inte roperabilità OPC UA Robotics della OPC Foundation. Il progetto è stato realizzato per il Consorzio Europeo Trinity Robotics, che coinvolge numerosi partner EU tra cui CECIMO™, l’associazione Europea
dei costruttori OEM di Macchine Utensili. Con il progetto RAISE Mitsubishi Elec tric e MYWAI stanno gettando le basi di un nuovo ecosistema legato al concet to di Equipment as Intelligent Services. Inizialmente rivolto al mercato dei robot industriali, ma applicabile a qualunque macchina utensile evoluta, l’ecosistema utilizza nuovi standard per l’interoperabilità semantica delle macchine e dei loro gemelli digitali (l’OPC UA Information Models della OPC Foundation), attualmente condivisi da un numero crescente di fornitori e acquirenti di macchine utensili europei. L’obiettivo è sviluppare nuovi modelli archi tetturali e di servizio per il monitoraggio, la manutenzione, il pagamento, l’assicu razione, la certificazione e l’interazione di macchinari sia nel mondo reale che in quello cyberphysical del nascente Meta verso produttivo. Questa visione prevede la digitalizzazione e certificazione della macchina all’interno dell’ecosistema, con
sentendo alle aziende e agli enti coinvolti di avere accesso da remoto ai dati reali della macchina e del ciclo, aprendo a differenti scenari di business, basati sul tempo di utilizzo e soprattutto sulla reale produttività del bene.
Sew-Eurodrive ha ideato una soluzione che permette di gestire in modo efficiente le risorse energetiche per incrementare la produttività, ridurre il time to market e minimizzare l’impatto ambientale.
L’energia a portata di mano
Un innovativo sistema che applica un approccio smart alla gestione energetica di tutta la fabbrica o di singoli mac chinari e impianti, basato sulla piat taforma di automazione modulare e connessa MOVI-C®: è il sistema PE-S Power and Energy Solution di Sew-Eurodrive, sviluppato per gestire in maniera efficiente e fles sibile l’energia elettrica.
Un sistema unico per diversi vol taggi, in grado di rigenerare ener gia, riutilizzarla e ridurre i picchi di potenza per un risparmio energeti co fino al 30%. L’energia elettrica rigenerata viene immagazzinata in supercondensatori impiegati in sistemi dimensionati appositamen
La piattaforma di automazione modulare e connessa MOVI-C®
te per la macchina o l’impianto e resa disponibile, senza interruzioni, in caso di mancanza dall’ente for nitore o di instabilità della rete elet trica. In questo modo si eliminano i fermi impianto per cali di corrente e si riducono notevolmente anche i consumi e le emissioni di CO2. PE-S è la risposta alla necessità di incrementare l’efficienza energe tica adottando misure adeguate
per ridurre i consumi nell’automa zione senza pregiudicare la dispo nibilità dei processi e l’efficienza della produzione, preservando al tempo stesso l’ecosistema. Grazie alla capacità di immagazzinare energia attraverso l’uso dei super condensatori, il PE-S consente di sopperire ad eventuali anomalie e interruzioni della rete di alimenta zione, contribuendo alla continuità operativa dell’applicazione, da un lato, e una riduzione dei picchi di potenza dall’altro. In caso di assenza improvvisa di alimentazio ne dalla rete elettrica principale, il sistema si arresta in modo sicuro, le parti sensibili del macchinario non subiscono brusche fermate e non è più necessario un compo nente separato per il gruppo di continuità (UPS).
COME FUNZIONA MOVI-C
Il Power and Energy Solution si basa sulla piattaforma MOVI-C, sistema modulare, flessibile e scalabile per tutte le esigenze di automazione e controllo. Sia per applicazioni
standard a singolo asse o multiasse che applicazioni di controllo del movimento particolarmente com plesse oppure soluzioni di automa zione personalizzate, MOVI-C offre l’opportunità di ottenere l’automa zione ottimale. MOVI-C è artico lata in diversi moduli: tecnologia di controllo MOVI-C Controller, per un effettivo valore aggiunto nel motion control; Movisuite®, il software di ingegnerizzazione, svi luppato con un approccio orientato alla modularità e alla parametriz zazione, riducendo così il ricorso alla programmazione e garantendo maggiore rapidità e semplicità di engineering e messa in servizio; tecnologia inverter Movidrive ® modular/system per la gestione dei motori; tecnologia di aziona mento decentralizzata per sup portare un’ampia gamma di appli cazioni; riduttori, servomotori e motori asincroni che Sew-Eurodrive mette a disposizione con un’ampia gamma di modelli facilmente con figurabili, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza produttiva con una rapida messa in servizio. PE-S è stato sviluppato non solo per dare un vantaggio competi tivo alle industrie manifatturiere e ottenere impianti produttivi più flessibili anche dal punto di vista energetico, ma anche per garan
tire una maggiore stabilità persino delle fonti energetiche alternative. Da questa prospettiva, PE-S soddi sfa bene i principi di sostenibilità ambientale: si tratta infatti di un sistema di gestione dell’energia che, aumentando la durata dei sistemi di azionamento industriali e migliorando l’infrastruttura di rete, consente un notevole guadagno ecologico.
Le possibilità di applicazione della soluzione PE-S sono molteplici e spaziano in diversi settori: dalle aree di produzione automobilisti ca, agli impianti di riempimento e confezionamento nell’industria alimentare e delle bevande, dai trasporti bagagli negli aeroporti a tutti i tipi di applicazioni di traspor to e logistica.
QUATTRO CONFIGURAZIONI
PER DIVERSE ESIGENZE
Quattro sono le tipologie di PE-S adattabili a diverse necessità: la configurazione Direct Mode (senza storage) può essere utilizzata in un intervallo di tensione agli azio namenti compreso tra 0 e 800 V; Power Mode, per l’automazione di macchine con richieste frequenti di picchi di potenza; Energy Mode, pensata per isole robotizzate dove serve una produzione costante. Flex Mode, infine, è l’insieme di Power Mode ed Energy Mode, presenta i vantaggi di entrambe le tipologie ed è usato in applica zioni per tutta l’automazione di fabbrica.
La progettazione elettrica del siste ma è resa inoltre più compatta, più leggera e più efficiente in termini di risorse, sia nel quadro elettri co che nei componenti. A questo proposito Sew-Eurodrive propone l’MDC90A (condensatori elettro litici con contenuto energetico 2 kWs), utilizzato nell’industria ali mentare e delle bevande; un’altra soluzione è il MOVI-DPS® (super condensatori fino 400 kWs) adatta per Automotive e Post and Parcel;
PE-S soddisfa bene i principi di sostenibilità ambientale: si tratta di un sistema di gestione dell’energia che, aumentando la durata dei sistemi di azionamento industriali e migliorando l’infrastruttura di rete, consente un notevole guadagno ecologico
una terza soluzione più performan te per quanto riguarda il conte nuto di energia, è l’ESS (acronimo di Energy Storage System), parti colarmente adatta per il settore intralogistico e la produzione e la lavorazione dei metalli. A secon da dell’applicazione e dell’energia richiesta, ESS è customizzabile in due versioni (ESS-R3 & ESS-R2) e ciascuna di queste può contenere 6-7-8 moduli.
Tra le diverse opzioni a corredo dei supercondensatori sono offerti anche due dispositivi, EKD 003 e/o MOVI-DPS che, in caso di necessi tà di manutenzione, consentono di scaricare lo storage energetico con un certo grado di sicurezza e rapidità. Per quanto riguarda le certificazioni a livello globale, Sew-Eurodrive propone sia la cer tificazione CE che UL.
La mass customization offre pro dotti e servizi personalizzati, ma questa centralità non deve costi tuire un onere per l’ambiente. L’o biettivo del mondo industriale è aumentare l’efficienza energetica, minimizzare l’impatto ambientale e adottare misure adeguate per ridurre i consumi energetici nell’au tomazione, senza pregiudicare l’e levata disponibilità dei processi.
IN QUESTO NUMERO
ABBIAMO PARLATO DI... In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie
ABB 16
AGAZZI GIANCARLO 1A COP., 6
ARAS 18
B&R 45
BI-REX 10
BIG KAISER 32
CARBOTEMPRA 17
CARUSO FASTENERS 2A COP.
CHIARI BRUNO 13
CONTA CLIP 37
CYRKL 42
EMCO 24
EMERSON 40
EURAL GNUTTI 4A COP.
F.LLI LOCATELLI 3
FANUC 28
FASTENER FAIR GLOBAL 21
FORUM MECCATRONICA 45 FPT 17 GE 20 H2STEEL 16 HAINBUCH 32
HOFFMANN GROUP 9, 33
I.M.S.A. 38
INTERROLL 18 KAMATSU 24 LAM 27 MAYR 34 MEC-NOVA 19 MECFOR 1 MECSPE 22
MITSUBISHI ELECTRIC 45 MOLLIFICIO GARDESANO 23 MOLLIFICIO LOMBARDO 5 MORETTI 21 NSK 38
OERLIKON HRSFLOW 30 OMRON 40 PHOENIX CONTACT 33 POWERTECH CONVERTER 16 RITTAL 30 RUBIX 20 SD PROGET 41 SEW EURODRIVE 37, 46 SKF 20 SOFTING 41 VISCHER & BOLLI 32
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