BIRRA di Giovanni Angelucci
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el tour italiano delle birre è la volta dell’Abruzzo che affidiamo alle mani dell’assag-
giatore e docente, ex homebrewer dal 2004, Luca Di Saverio. Nel 2016 entra a far parte del panel dei giudici di Birra dell’anno e da quel momento inizia a collaborare con Unionbirrai per l’organizzazione di corsi di degustazione. Oggi è un punto di riferimento per la cultura birraria abruzzese e non solo. Birra in Abruzzo, qual è la sua evoluzione negli anni?
ABRUZZO BRASSICOLO
50 AZIENDE IN COSTANTE CRESCITA
L’evoluzione della scena birraria abruzzese rispecchia fedelmente l’ascesa del fenomeno nazionale. Abbiamo avuto i nostri pionieri. Primo in assoluto, nel 1998, è stato il brewpub Magoo dell’Aquila (chiuso nel 2009). Eccezion fatta per Almond ‘22, fondato nel 2003 da Jurij Ferri, tutti i birrifici antesignani hanno tuttavia chiuso i battenti per varie vicissitudini. Nel 2008, con il battesimo dei birrifici Maiella e Opperbacco, as-
Luca Di Saverio, uno dei massimi esponenti della birra abruzzese, tira le fila del settore nella regione. Teramo è la città con la più alta concentrazione di birrifici, il Festival di Castellalto è l’evento clou
sistiamo ad un incremento costante di nuove aperture. Attualmente contiamo circa 50 aziende (birrifici e beer firm). Tracciamo un itinerario brassicolo lungo la regione, quali sono le tappe imprescindibili? Partendo della provincia di Teramo, dove c’è una concentrazione particolare di birrifici, troviamo 3 realtà a Corropoli: Grignè, Miles e Quattroventi e a Civitella del Tronto il Birrificio La Fortezza. Ai piedi della Montagna di Campli abbiamo il Birrificio Ramoni, mentre lungo la strada che conduce al Lago di Campotosto “La Casa di Cura”. Più a valle, nel territorio di Castellalto troviamo Bibibir e nelle campagne di Notaresco, Opperbacco. Sempre in provincia di Teramo, tra Roseto ed Atri abbiamo: Terre d’Ac-
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ITALIA A TAVOLA · FEBBRAIO 2020