SALUTE sa durare sei mesi, la perdita per gli hotel romani potrebbe ammontare a non meno di 500 milioni. Federalberghi ha dato il via a una raccolta di fondi tra gli associati per coprire, almeno in parte, le prenotazioni perse. Intanto a Milano la comunità si è mobilitata per sostenere le attività dei cittadini stranieri: centinaia di milanesi si sono dati appuntamento in via Paolo Sarpi, nel cuore del quartiere cinese, per un pranzo collettivo a base di specialità cinesi e asiatiche, contro la psicosi che in queste ultime settimane sta svuotando i locali non solo nel capoluogo lombardo, ma un po’ in tutta Ita-
CORONAVIRUS FUGA DA HOTEL E RISTORANTI
I
lia. E a rischio c’è anche l’export italiano in Cina. Dopo aver fatto segnare il record storico nel 2019 per un valore stimato in 460 milioni di euro, con un aumento del 5% grazie alla progressiva apertura del gigante asiatico a stili di vita occidentali, l’inizio del 2020 ri-
l coronavirus continua a fare pau-
nizzazione a fare un conto approssima-
schia di far segnare una brusca frenata,
ra: bloccato il flusso di turisti pro-
tivo delle perdite, all’inizio di febbraio,
proprio a causa delle paure legate al
venienti dalla Cina, in tanti stan-
è stata Federalberghi Roma, che ha
coronavirus. ÂŤI vincoli ai trasporti per
no rinunciando alle loro vacanze nel
quantificato in 500 milioni di euro le
cercare di contenere il contagio - sotto-
nostro Paese per paura di un contagio.
perdite per gli alberghi della Capitale.
linea la Coldiretti - si stanno riflettendo
Timori infondati, che però si stanno
ÂŤFacendo un paragone con quello
anche sulla logistica delle merci con
estendendo a macchia d’olio, con riper-
che è successo con la Sars - ha dichia-
incertezze e ritardi che impattano sugli
cussioni ancora imprevedibili, ma
rato il presidente Giuseppe Roscioli -
scambi commerciali. A pesare sono
senz’altro molto gravi. La prima orga-
e stimando che questa situazione pos-
anche i limiti agli spostamenti interni dei cittadini cinesi che cambiano le abitudini di consumo soprattutto fuori casaÂť. A pagare un conto salato rischia di essere dunque il Made in Italy a tavola con il vino che è il prodotto tricolore piĂš esportato in Cina per un valore stimato dalla Coldiretti in 140 milioni di euro nel 2019. La Cina per effetto di una crescita ininterrotta della domanda è entrata nella lista dei cinque Paesi che consumano piĂš vino nel mondo, ma è in testa alla classifica se si considerano solo i rossi. đ&#x;‘† cod 65119
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ITALIA A TAVOLA ¡ FEBBRAIO 2020