SCUOLE E ISTRUZIONE
Due aziende su cinque non trovano profili adeguati Serve una svolta nello studio delle materie STEM
I
l mercato del lavoro sta subendo profondi e rapidi cambiamenti a causa della continua innovazione tecnologica. A queste trasformazioni, tuttavia, non corrisponde un parallelo incremento di giovani con preparazione tecnico-scientifica. Due aziende su cinque (circa il 44%) non sono riuscite a trovare profili STEM nel momento in cui ne avevano necessità. (Fonte: Unioncamere-Anpal, Sistema informativo Excelsior 2020) Attualmente l’Italia si piazza al 16° posto tra i 27 paesi dell’Unione Europea per laureati in materie STEM in rapporto alla popolazione (16,4 ogni 1.000 abitanti), quattro punti sotto la media UE. (Fonte Eurostat 2019) L’Emilia-Romagna ha un valore addirittura inferiore alla media italiana, posizionandosi al 10° posto nella classifica nazionale. (Fonte Istat)
Questo si rispecchia nelle difficoltà che le nostre imprese hanno nel trovare competenze ad alto tasso scientifico tecnologico nei giovani in cerca di occupazione. Allo stesso tempo, i giovani incontrano difficoltà nell’inserimento del mondo del lavoro. Infatti come evidenziato in una rilevazione Eurostat del 2019, elaborata da Torcha, l’Italia si colloca all’ultimo posto in Europa con solo il 50,9% di occupati tra i giovani (15-34 anni) che hanno terminato gli studi negli ultimi tre anni. Per fare fronte a questa situazione, tra le misure del PNRR per la scuola è prevista una linea di investimento di 32 miliardi, di cui 13 a favore delle università. Si tratta quindi di un’occasione unica per riformare tutto il sistema scolastico, rafforzando le competenze digitali dei docenti, l'apprendimento nelle discipline STEM e delle lingue straniere. Questo è un treno che il
nostro Paese non può permettersi di perdere. Questa occasione diventa ancora più cruciale per le giovani: attualmente infatti solo il 18% delle donne iscritte all’università frequenta materie STEM, un dato che sembra basso ma deve essere visto in modo incoraggiante perché è la cifra più alta negli ultimi 10 anni. (Fonte Istat) È quindi importante lavorare su più fronti favorendo un maggiore matching tra scuola e impresa per facilitare il passaggio scuola-lavoro, incoraggiare le giovani generazioni a studiare materie STEM, puntando soprattutto sulle donne, visti gli importanti investimenti del PNRR nella scuola e nel potenziamento del lavoro femminile come chiave fondamentale per la ripartenza.
Cosa si intende con materie STEM? Le materie STEM, dall'acronimo inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics, è un termine utilizzato per indicare le
discipline scientifico-tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e i relativi corsi di studio, che oggi forniscono le compe-
Elena Baraldi Referente Scuole e rapporti con gli Istituti
28 Imprese & Territorio
n° 04 - 2021
tenze chiave per poter competere nel mondo del lavoro.
059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu