La Piazza di Padova - Luglio 2023

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VISIONI DIVERSE IN MAGGIORANZA SU PRANDINA E PIAZZA INSURREZIONE

500 milioni destinati a cambiare radicalmente il volto del territorio, stato di avanzamento dei lavori già al 40%

La bella estate del volontariato Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

N el pieno dell’estate stiamo vivendo la stagione più attiva e “social” dell’anno: sono le settimane dedicate non solo alle meritate vacanze ma anche alle serate all’aperto, ai concerti più o meno affollati, agli spettacoli teatrali e agli eventi culturali, alle sagre di paese e di quartiere, alle visite guidate alla scoperta della “grande bellezza” sia naturale che storico artistica che ci circonda.

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del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE
N ti i i Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 17:30 Notiziario delle 18:30 Raggiungi i tuoi potenziali clienti con noi Dentro il territorio, nel cuore della gente! del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE ATTUALITÀ Omogenitorialità, la parola passa ora alla Procura 5 LAVORI PUBBLICI Torre degli Anziani pronta ad aprire le porte al pubblico 10 ECONOMIA L’interporto punta alla sostenibilità per i suoi 50 anni 15 EVENTI Dal 27 luglio tornano gli spettacoli di GirovagArte 20 OBIETTIVO QUARTIERI Sport accessibile a tutti con le iniziative del Comune 17 SPORT Stagione conclusa in grande stile per la Virtus Basket 22 Servizio a pag. 6
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Palazzo Moroni
delicato
su due
caldi. Nuvole di passaggio o problemi in vista?
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test
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Servizio
PNRR, A PADOVA GRANDE IMPEGNO PER DARE IL VIA ALLA RIVOLUZIONE DELLA CITTÀ
LUGLIO 2023 Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 139 di Padova
Notiziario delle 8:30 Notiziario delle 11:30 Notiziario delle 17:30 Notiziario delle 18:30

La bella estate del volontariato

Una stagione da vivere e da condividere, grazie ad una ricchezza e varietà di proposte e di appuntamenti, dalla grande città al paesino di campagna o al borgo montano, dalla località balneare alle mete culturali. Nel nostro Veneto le iniziative non mancano e in questi mesi il calendario è denso e quantomai ricco: c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi vuole regalarsi un giorno spensierato o una serata all’aperto tra buona musica, la magia del palcoscenico o i piaceri della tavola. Fino a tutto settembre ogni località ha le sue iniziative, ogni città i suoi eventi, per tutti i gusti.

Figli di due mamme: atti alla Procura

Padova, in questi anni, si sta confermando come una città protagonista, per diversi aspetti, sulla scena nazionale.

Ultimo, soltanto in ordine di tempo, l’orientamento del sindaco Sergio Giordani di registrare all’anagrafe i figli di due donne, due mamme.

Per il sindaco della Città del Santo è inumano non registrare all’anagrafe i figli di due mamme sia per l’amore che c’è in quella famiglia sia per non creare le condizioni perché vi siano nuovi orfani. Dal punto di vista dell’interpretazione giuridica, secondo l’amministrazione padovana, non esiste una norma che esplicitamente lo vieti.

Padova, dunque, in modo estremamente sobrio e senza voler strumentalizzare questa scelta per ragioni di contrapposizione ideologica, ha registrato, dal 2017, 33 bambini come figli di due mamme. Pochi casi, non certamente un fenomeno di massa ostentato e “modaiolo”.

La Procura, però, non molto tempo fa ha deciso di impugnare tutti e 33 gli atti e, ora, si apre un percorso giudiziario dai tempi e dagli esiti decisamente incerti. “Ho agito secondo coscienza e applicando alla lettera la Costituzione”, così ha dichiarato il sindaco Giordani che intende proseguire.

Molti notano come dal 2017 ad oggi nulla sia mai accaduto su questa vicenda e come l’azione della Procura sia avvenuto, di fatto, poco dopo il cambio di Governo. Oggi, in effetti e a seguire quella interpretazione, a ricoprire alcune tra le più alte cariche dello Stato vi sono esponenti politici – come il presidente della Camera, Lorenzo Fontana organizzatore del World Congress of Families di Verona – che in questi anni hanno condotto battaglie contro tutto quello che avrebbero potuto modificare il concetto di “famiglia tradizionale”.

Ora attendiamo gli sviluppi di questa vicenda che ormai si è spostate nelle aule del tribunale e speriamo che a rimetterci non siano queste bambine e bambini.

di Padova

è una testata giornalistica di proprietà di Srl

Giordani: “Inumano non registrare i bambini. Ho

Spesso però non consideriamo un dettaglio. Fondamentale. Dietro ai programmi, ai volantini e agli striscioni di grandi e piccoli appuntamenti ci sono gruppi di persone, il più delle volte volontari, che prestano il loro tempo per l’organizzazione, l’allestimento, il servizio. Un aspetto fondamentale e non di poco conto, soprattutto per la miriade di proposte, dalla sagra paesana al concerto in piazza, che animano anche i paesi più piccoli e che arricchiscono la nostra estate. Il volontariato diventa così il “motore” indispensabile di numerosi appuntamenti, che altrimenti non potrebbero aver luogo con la stessa intensità, capillarità e durata. Pensiamo al lavoro incessante delle varie Pro Loco, come di chi presta il proprio servizio nei gruppi parrocchiali, o in varie associazioni e gruppi che ogni estate rendono possibili decine di proposte.

Come accade per altri settori, dallo sport al sociale, anche lo svago e il divertimento vivono grazie all’impegno gratuito e generoso di tante persone che scelgono di dedicare intere giornate all’allestimento e all’organizzazione degli eventi più disparati. Senza il volontariato le nostre lunghe estati sarebbero un po’ più spente e silenziose, soprattutto nei piccoli centri, nei quartieri, nei rioni. I nostri ragazzi avrebbero meno occasioni di ritrovo e di divertimento, così come molti anziani che si ritrovano nelle feste organizzate sotto casa. Se le nostre estati sono più belle, coinvolgenti e divertenti lo dobbiamo anche a loro, ai tanti volontari e al loro generoso entusiasmo.

È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

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Questa edizione raggiunge i quartieri di Padova per un numero complessivo di 98.000 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199

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Politica. Le scelte su Prandina e Piazza Insurrezione sono test per

la tenuta della maggioranza

Nuvole nere sul futuro dell’Amministrazione Giordani?

Nel documento di “promessa alla Città”, Giordani, tra le altre cose, garantiva che non “ci sarebbero stati” litigi

Nella campagna elettorale del 2022 che ha portato al secondo mandato del sindaco, Sergio Giordani, il primo cittadino aveva emanato una sorta di decalogo, una “promessa alla Città”. In questo documento, oggetto di numerosi materiali elettorali, Giordani, tra le altre cose, garantiva che non “ci sarebbero stati” litigi.

Una promessa, questa, ampiamente mantenuta già nel primo mandato dove i rapporti interni alla maggioranza e lo stile con il quale l’Amministrazione si è rapportata con le altre forze politiche, con i cittadini e con le forze socioeconomiche della Città, è sempre stato orientato al dialogo. Del resto l’approccio di Sergio Giordani, ancor prima di essere sindaco, è sempre stato questo in tutti gli incarichi che ha saputo e voluto ricoprire: autorevole senza mai diventare autoritario e ancor meno polemico o litigioso. Ed è anche grazie a questa “ricetta” che la Città del Santo, oggi, si staglia come esempio di buona amministrazione a livello nazionale e come realtà più dinamica nel panorama regionale.

All’orizzonte, però, si intravedono due nuvole nere: probabilmente è presto per sapere se passeranno via veloci o se dovessero, invece, essere portatrici di piogge, temporali o addirittura violente grandinate; si chiamano Prandina e Piazza Insurrezione.

Ad un anno esatto dalle elezioni dello scorso giugno 2022, basta andare a rileggersi il programma della coalizione che ha sostenuto Sergio Giordani, per cogliere come su quei due luoghi, assolutamente centrali in termini di riqualificazione urbane e di revisione dei sistema di sosta e trasporti, le righe dedicate fossero, volutamente, generiche.

Le oltre novemila persone, festanti, che hanno atteso proprio in Piazza Insurrezione il Capodanno sulle note di Max Gazzé sembravano poter essere il preludio ad una diversa definizione di quello spazio, invece nulla è più accaduto.

Avvolto da un mistero, se possibile, anche più fitto è il futuro della Prandina: oggi l’ex Caserma è un parcheggio pubblico. Per associazioni cittadine, Coalizione Civica e Verdi, invece, quell’area dovrebbe essere trasformata in un grande parco pubblico e a rendere la questione ancora più spinosa spunta, oggi, anche un documento del 1971.

Esattamente 52 anni fa, infatti, il 10 luglio 1971 il Ministero competente autorizzava la “trattativa diretta” con il Comune di Padova perché questi potesse acquisire l’area. Nella legge, però, c’è scritto, testualmente, che “Il Comune di Padova ha ripetutamente chiesto di poter acquisire al valore di stima buona parte dell’area in parola che, in attuazione del

Piano Regolatore, sarà destinata a parco pubblico”.

Secondo i comitati cittadini che si sono impegnati in questa ricerca e le forze politiche che sostengono la scelta di fare della Prandina un parco pubblico, questa “scoperta” taglia la proverbiale “testa al toro”.

A gettare benzina sul fuoco e, evidentemente a dare il segno della complessità delle necessarie riflessioni di Palazzo Moroni, ci ha pensato il presidente di Ascom, Patrizio Bertin.

“Nella migliore delle ipotesi – ha commentato Bertin –abbiamo a che fare con degli incompetenti, nella peggiore con personaggi in malafede.

Mi aspettavo un intervento di Palazzo Moroni che chiarisse se il gruppo “Prandina parco

della città” dicesse cose condivise dall’amministrazione o meno, ma ora sto seriamente valutando se sia il caso di chiedere al Comune un rimborso spese per i più di 10 anni di riunioni alle quali l’Ascom ha fatto partecipare i propri dirigenti e funzionari. Perché se è vero che la legge 542 prevedrebbe solo il parco, allora mi chiedo perché ci siano stati gli incontri, la sperimentazione del parcheggio, Agenda 21, l’ipotesi caldeggiata dal sindaco dell’auditorium, i locali che si pensavano realizzati per darli poi in uso alle organizzazioni del volontariato e credo di dimenticare di sicuro qualcosa. Escludere la possibilità che la ex Prandina diventi un parcheggio come noi auspichiamo da più di un decennio

non è un problema del solo corso Milano. L’idea di una piazza Insurrezione libera dalle auto ma attorno alla quale dovrebbe svilupparsi un quadrilatero ricco di negozi di cui, nelle scorse settimane, è stato dato un assaggio in via San Fermo, dipende da ciò che si deciderà di fare all’ex Prandina. Se la città potrà contare su parcheggi adeguati avremo gli investimenti auspicati, senza avremo la Padova del 1971 quando il Veneto era accreditato di un Pil sotto il livello medio nazionale.”

Da Piazza Insurrezione e Prandina, dunque, si capirà di cosa siano portatrici quelle nuvole all’orizzonte e se il sindaco Giordani riuscirà a mantenere la sua promessa di un’amministrazione “senza litigi”.

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Amministrazione
Il sindaco Sergio Giordani

Fondi europei e non solo. L’Amministrazione comunale impegnata in un lavoro incessante:

“Pronti

Dal Pnrr 500 milioni di euro per Padova:

FInanziati interventi di impatto strutturale in grado di dare il via ad una vera e propria rivoluzione per la città

Sarà vera rivoluzione a Padova. Se sommiamo i 500 milioni di opere finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a quelli, oltre un centinaio, derivanti da fondi comunali o da bandi statali a tutte le iniziative private, “stimolate” da questo imponente intervento pubblico, si arriva a una cifra da capogiro. Una di quelle cifre realmente capaci di cambiare, radicalmente, il volto a una Città realizzando tanto interventi di impatto “strutturale” quanto una miriade di opere puntuali determinanti per l’innalzamento complessivo della qualità della vita di tutti i cittadini.

Trasporti e viabilità la fanno certamente da padrone. Tram, collegamenti ciclabili, messa in sicurezza di ponti e cavalcavia, abbattimento delle barriere architettoniche, riqualificazione e ammodernamento di tutta la rete di illuminazione pubblica, impianti di videosorveglianza sono alcune delle voci più con-

sistenti.

Accanto a queste grande attenzione viene riservata al “problema casa” raccontato proprio in queste pagine nelle scorso numero: l’ERP, l’edilizia residenziale pubblica, infatti trova molto spazio tra i progetti in corso. Proprio come la scuola e i parchi.

Decisamente incisivo anche l’intervento in ambito sportivo sia per ciò che riguarda l’impiantistica a servizio di associazioni e società sportive, sia per garantire lo sport “libero” attraverso le piastre polifunzionali nei parchi pubblici, vero “pallino” dell’assessore allo sport, Diego Bonavina.

Mobilità, sicurezza stradale, piste ciclabili, edilizia pubblica, scuole, sport, m anche riqualificazione architettonica e turismo. Da questo punto di vista una citazione la merita tutta il grande investimento per il Castello dei Carraresi che tornerà ad antico splendore e rappre-

senterà, così, un’altra grande attrazione cittadina.

Spazio, poi, a verde e ambiente: basti pensare a cosa accadrà al Parco Iris.

Nella tabella che pubblichiamo nella pagina a fianco trovano spazio soltanto le voci di finanziamento maggiormente consistenti e, come potrete notare, mancano tantissime altre opere pubbliche, alcune delle quali già ampiamente avviate, che hanno potuto beneficiare di altre forme di finanziamento: basti pensare, giusto per citare un paio di esempi, ai lavori dello stadio o a quelli per la nuova Questura.

Per intercettare dei così co-

spicui finanziamenti, nel corso di questi anni, c’è stato un grande lavoro di squadra all’interno dell’Amministrazione Comunale che ha visto protagonisti tutti gli assessorati e il Sindaco Giordani che, molto spesso, si è speso in prima persona nel rapporto con i Ministeri.

Al vicesindaco Andrea Micalizzi, che esercita la delega ai lavori pubblici, il compito di monitorare l’andamento dei cantieri che, come da normativa, devono essere conclusi nel 2026.

“Stiamo conducendo un lavoro decisamente imponente – ha spiegato Micalizzi – grazie alla professionalità e disponi-

bilità di tutti gli uffici comunali. Siamo certi che sapremo centrare tutti gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti e non dovremo rinunciare neppure a un euro dei fondi che, con tanta fatica e con una progettualità lungimirante, abbiamo ottenuto. Il Pnrr per il nostro Paese è un’occasione unica che soltanto le amministrazioni che, negli anni passati, hanno investito in progetti e in idee di futuro potranno cogliere pienamente. A Padova grazie al sindaco Giordani abbiamo sempre avuto la possibilità di lavorare anche guardando al futuro: proprio per questo ci siamo fatti trovare pronti, con le idee chiari e tanti progetti, di fatto, già pronti. Ora si tratta di realizzarli tutti in modo ottimale senza sprecare questa opportunità, procedendo con determinazione e costanza ma senza quella fretta dell’ultimo minuto che potrebbe portarci a compiere degli errori. Essere oggi a oltre il 40% nello stato di avanzamento dei lavori mi sembra un dato incoraggiante, frutto di una pianificazione eccezionale da parte dei nostri uffici”.

www.lapiazzaweb.it 8 Gli investimenti

“messo a terra” oltre il

fondi

www.lapiazzaweb.it 9 Gli investimenti
Per intercettare dei così cospicui finanziamenti, nel corso di questi anni, c’è stato un grande lavoro di squadra all’interno dell’amministrazione Giordani. Nella tabella qui riportata trovano spazio solo le voci di finanziamento più consistenti
PROGETTO FINANZIAMENTO AVANZAMENTO Palasport San Lazzaro 2.860.000 40% Cittadella dello sport Valsugana - campi rugby e calcio 4.290.000 40% Nuova mensa scuola primaria Rosmini 512.050 20% Nuova mensa scuola primaria Marin 512.050 20% Riquali cazione e messa in sicurezza Asilo nido Scarabocchio 635.000 40% Riquali cazione e messa in sicurezza Asilo nido Trenino 695.200 40% Riquali cazione e messa in sicurezza Asilo nido Bertacchi 695.200 40% Riquali cazione e messa in sicurezza Asilo nido Scricciolo 640.000 40% Riquali cazione spazi aperti via Duprè-Giardino dei Ciliegi 24.000 100% Percorso ciclabile San Bellino 180.000 60% Percorso sportivo scuole Briosco / Donatello 50.000 60% Accesso scuola Donatello 18.000 60% Miglioramento accesso scuola quartiere Arcella 60.000 60% Restauro e riquali cazione dell’istituto Ex Con gliachi 5.103.000 20% Riquali cazione edi cio ex Coni 4.487.000 20% Recupero fabbricati Erp via Moretto da Brescia 935.000 20% E cientamento energetico fabbricato Erp via Duprè 847.500 20% Riquali cazione piazza Azzurri d’Italia 545.000 20% Demolizione ex centro anziani e costruzione alloggi Erp 421.478,43 0% Recupero fabbricati Erp di via Santa Cabrini 5.578.521,57 0% Progettazione nuova linea tram Busa di Vigonza - Rubano 415.387.493 20% Illuminazione pubblica 840.000 95% Progetti di ciclovie urbane 3.751.461,52 40% Ciclovie urbane 998.297,52 80% In bici dalla stazione all’università 682.500 40% Corsie ciclabili 575.000 40% Ra orzamento della mobilità ciclabilevia Grassi/Rocco/Ippodromo 780.664 20% Ra orzamento della mobilità ciclabile - via Lago Dol n 715.000 20% Realizzazione invaso di laminazione Brusegana - Corso Australia 685.000 100% Ripristino e sostituzione giunti di dilatazione ponti e cavalcavia 560.000 60% Recupero strutturale del ponte sul Bacchiglione in tangenziale est 995.000 60% Interventi manutentivi su ponti cittadini in cemento armato e acciaio 980.000 40% Recupero strutturale del ponte Paleocapa 880.000 40% Interventi manutentivi su ponti cittadini in muratura 980.000 40% Palaghiaccio al Plebiscito - completamento primo piano 550.000 40% Nuovo campo di erba arti ciale Sacra Famiglia 500.000 40% Bicipolitana n.4 - Chiesanuova 506.358 20% Bicipolitana Mura Sud - tratto Mandria - Bassanello 2.348.228 20% Riquali cazione via 58esimo Fanteria 996.431 20% Riquali cazione riviera Paleocapa 2.310.000 20% Restauro ala nord del Castello Carraresi 5.300.000 20% Nuova aula polivalente scuola primaria Lombardo Radice 550.000 20% Bicipolitana 12A Facciolati - Riquali cazione Pontecorvo 961.250 20% Attività sportiva all’aperto in quartiere: piastre polivalenti 580.000 20% Ristrutturazione fabbricato Erp via Pizzimano 720.561 20% Ampliamento Parco Iris: primo stralcio 2.000.000 20% Sistemazione aree esterne liceo artistico Selvatico 500.000 20% Ristrutturazione alloggi Erp via Boyle e via Curie 390.000 20% Bicipolitana Mura Sud-est 964.250 20% Bicipolitana n.5 - via dei Colli 708.901 20% Bicipolitana Mura Ovest 810.173 20% Bicipolitana Mura Nord 730.451 20%
a centrare tutti gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti senza rinunciare a niente” già
40% dei
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Riqualificazione. Per anni è stato un angolo buio di Prato della Valle, ora la basilica riprende

vita

Santa Giustina cambia volto grazie alla nuova illuminazione a led

Il sindaco Sergio Giordani: “Un’occasione preziosa per valorizzare una perla della nostra città”

L’impianto a led appena installato, composto da dodici fari, rappresenta il risultato di un investimento di 55 mila euro, approvato dalla giunta comunale in collaborazione con Hera Luce. Grazie a questa nuova illuminazione, la Basilica risplende sulla maestosa Prato della Valle, mostrando tutta la sua magnificenza.

Alla serata di inaugurazione, molti i cittadini curiosi che si sono presentati nel sagrato della Basilica. Presente il parroco di Santa Giustina, don Francesco Lauretta soddisfatto dell’iniziativa di valorizzazione e diversi rappresentanti delle istituzioni cittadine. “La Basilica di Santa Giustina è nel cuore di tutti i padovani. Per anni è stato un angolo buio di Prato della Valle – ha commentato il sindaco Sergio Giordani –. È un’occasione preziosa per valorizzare una perla della nostra città”.

Da marzo scorso sono partiti i lavori di riqualificazione dell’illuminazione pubblica di alcuni quartieri della città nella zona Sud di Prato della Valle. Dopo Madonna Pellegrina, Sant’Osvaldo, Città Giardino e della zona ospedale fino a via Forcellini, ora è stata la volta della Basilica di Santa Giustina. Grazie all’accordo tra Comune di Padova e Hera Luce, in totale sono stati sostituiti 2.100 punti luce con impianti che utilizzano tecnologie a led di ultima generazione. Un risultato per tutelare l’ambiente e la spesa pubblica, dato che grazie agli interventi effettuati si potrà risparmiare il 43% del consumo energetico (400mila kWh all’anno), che corrisponde a 156 tonnellate di CO2 non emesse in atmosfera ogni anno.

I lavori hanno riguardato anche la sostituzione dei quadri elettrici, di circa mille pali

e l’interramento di 23 km di linee aeree, aumentando l’efficacia, l’efficienza e la sicurezza dell’intera rete di illuminazione, oltre che a rendere le zone della città esteticamente più belle e ordinate. L’intero progetto di riqualificazione si concluderà a fine anno. L’investimento di Hera Luce ammonta a circa 3,5 milioni di euro. La tecnologia a led permette un miglioramento dell’illuminazione stradale sia in termini di uniformità che di confort visivo, incrementando la percezione dei colori, ma diminuendo l’inquinamento luminoso grazie all’orientamento strategico del fascio di luce.

“Con la nuova illuminazione della Basilica di Santa Giustina si accende uno spicchio della piazza molto importante che per anni era stato trascurato –ha illustrato il vicesindaco, Andrea Micalizzi –. Ora diventerà un importante tassello di un’il-

luminazione monumentale che andrà ad integrarsi alle nuove luminarie della vicina via Cavalletto”.

Questo progetto fa parte di un più ampio piano di riqualifica urbana dell’area, che coinvolge

Nuova vita per la Torre degli Anziani: “Aprirà al pubblico per la prima volta”

Partono i lavori di restauro della Torre degli Anziani, che sovrasta le Piazze, il Palazzo della Ragione e il Municipio con i suoi 47 metri d’altezza.

Il più antico bene artistico del Comune di Padova per la prima volta nella sua storia secolare diventerà accessibile alla salita del pubblico. La Torre degli Anziani, conosciuta anche come Torre del Comune o Torre Bianca, è una torre civica di età medievale che si innalza tra l’antica Contrà del Sale (ora via Oberdan) e Piazza dei Frutti a Padova. Di origine duecentesca,nella sua storia la Torre ha resistito a incendi e terremoti, per poi essere restaurata nel 1939 con l’abbattimento della cupola con la lanterna, poi nuovamente rinforzata nel 1941.

L’ultimo intervento risale al 2004. Dopo un iter di oltre un anno, partono adesso i cantieri di restauro che saranno finanziati dal comune con un milione e mezzo di euro. Un’operazione che si inserisce all’interno del grande

progetto Padova Urbs Picta.

“È il più antico bene culturale di Padova, ed è l’ultima torre rimasta integra del centinaio che sorgeva in città nel medioevo – ha commentato l’assessore alla Cultura, Andrea Colasio –. Fra quattordici mesi, tornerà fruibile la Torre degli Anziani sulla sommità delle quale si arriverà salendo 200 gradini distribuiti su 22 rampe. Renderla accessibile ai padovani è quindi qualcosa di più di una semplice opportunità di godere di uno splendido panorama. Vuol dire riscoprire questo luogo iconico ed emblematico”.

I lavori procederanno secondo i criteri di conservazione e restauro delle strutture più antiche: le volte strutturali, alcune travi lignee che fungono da tiranti, le catene storiche, il castello della campana e la campana stessa. Nella parte che annuncia l’ingresso alla Torre di Palazzo Moroni, sarà realizzata una sala d’ingresso con spazio

museale e multimediale creando un percorso che porterà il visitatore a percorrere la prima scala che lo condurrà all’interno della Torre. All’ingresso della stessa, un solaio in vetro ed acciaio realizzato alla stessa quota della porta, diverrà il primo spazio per osservare in altezza l’edificio al suo interno e punto di partenza per la nuova scala che si svilupperà lungo le pareti mantenendo in questo modo la verticalità dell’ambiente. La scala sarà composta da circa 200 gradini e condurrà in

cima alla torre, offrendo una vista panoramica a 360° sulla città. Nella parte inferiore della torre sarà allestita una sala in cui i visitatori saranno accolti con un’installazione multimediale che racconterà la storia dell’edificio e del suo restauro.

I visitatori potranno accedere alla sommità della torre in gruppi di massimo 15 persone e rimanervi per circa 15 minuti. Sarà possibile acquistare un biglietto combinato per visitare sia la Torre che il Palazzo della Ragione, op-

l’Ex foro boario, il cui frontone è già stato restaurato e via 58esima fanteria, dove sono in corso i lavori per lo stombinamento del canale alicorno e la creazione di una pista ciclabile.

pure un biglietto solo per la Torre.

A causa delle limitazioni strutturali e di sicurezza, le persone disabili non potranno accedere alla Torre. Tuttavia, potranno comunque godere della vista panoramica tramite telecamere appositamente installate sulla sommità dell’edificio. Durante i lavori, Via Oberdan sarà parzialmente ristretta nella zona della Torre, e sarà installato un montacarichi speciale per trasportare i materiali in quota.

La Torre è il più antico patrimonio culturale di Padova e l’unica torre medievale rimasta intatta tra le cento che un tempo sorgevano nella città. Testimone dei cambiamenti avvenuti nel centro storico di Padova nel corso dei secoli è simbolicamente il luogo in cui si è manifestato il potere politico della città. (s.b.)

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Rendering del restauro della Torre degli Azniani. Basilica di Santa Giustina

Il cantiere. Consegnato il primo stralcio, al via le procedure per il secondo

Liceo Selvatico: procede il restauro monumentale che coniuga storia e futuro

L’edificio subirà un importante intervento di valorizzazione non solo per il complesso architettonico, ma anche per le mura cinquecentesche da un lato e il Piovego dall’altro

Al via gli interventi di restauro del Liceo Artistico Pietro Selvatico, l’edificio nato come Nuovo macello nel 1822 dall’architetto Giuseppe Jappellie divenuto scuola nel 1910. L’edificio monumentale subirà un importante intervento di valorizzazione non solo per il complesso architettonico, ma per l’intera area. Il progetto riguarderà, infatti, anche le mura cinquecentesche da un lato e il Piovego dall’altro. Non un intervento isolato volto alla conservazione del bene monumentale, ma un progetto più generale di sviluppo urbano. Inoltre,sono previsti importanti adeguamenti normativi e funzionali per consentire il ritorno degli studenti del Liceo Artistico.

Il recupero è diviso in due lotti. Il totale dell’investimento, che include il primo e il secondo lotto di interventi, supera i 12 milioni di euro. Un’operazione di grande importanza per la città di Padova e per la comunità scolastica e culturale.

La consegna simbolica delle chiavi e la firma del verbale del cantiere del primo lotto sono avvenute a inizi di giugno, nel cuore storico dell’edificio, la cosiddetta Rotonda dell’Ex Macello Jappelliano. Questo grande spazio colonnato vedrà il restauro della cupola con riproposizione del lucernario in vetro del 1911, e delle colonne in pietra. La pavimentazione in palladiana presente al centro

della rotonda sarà conservata. Mentre la pavimentazione cementizia dello spazio colonnato, fessurata e degradata, verrà rifatta con una pavimentazione in battuto di cemento con idonee fughe per evitarne la fessurazione. I lucernai saranno sostituiti con nuovi lucernai.

Il primo lotto di lavori resterà aperto per 550 giorni, l’ammontare del contratto per opere appaltate è di 3,5 milioni di euro. L’intervento è tra quelli finanziati con il PNRR Next generation EU. Il totale del quadro economico del progetto del primo lotto dei lavori è di 5.753.866,98 euro, di cui 2.250.000 come contributo della Fondazione Cariparo, e 500 mila euro da parte del Comune di Padova che verranno destinati alla nuova pavimentazione del colonnato esterno, alla sistemazione dell’area golenale e alla pista ciclabile che collegherà il Selvatico al Portello. A queste risorse si aggiungono altri 950 mila euro da parte del Ministero dei Beni culturali per la messa in sicurezza sismica delle opere d’arte.

Non solo un intervento isolato, ma parte di uno scenario più ampio di sviluppo urbano che mira a eliminare il Prefabbricato e a riqualificare le pertinenze circostanti. “L’avvio dei lavori al Liceo Artistico “Selvatico rappresenta non solo l’apertura di un cantiere, ma anche la nuova vita della scuola nel pieno rispetto di due secoli di bellezza.

- ha commentato il Consigliere provinciale Alessandro Bisato con delega all’Istruzione e all’Edilizia scolastica - Alla fine dei lavori, l’utilizzo delle nuove strutture sarà più armonioso e funzionale all’interno del parco del Canale Piovego, riqualificando l’area e mettendola maggiormente in connessione con il verde esistente”.

Molte le persone con ruoli diversi - dalle Istituzioni, alla Scuola, agli Amici del Selvatico - presenti alla consegna ufficiale del cantiere simbolo del profondo rapporto esistente tra la città e l’edificio. “C’è un elemento importante da sottolineare: la capacità di questa città e di questo territorio di fare sinergie – ha aggiunto il vicesindaco di Padova, Andrea Micalizzi –. Sono tantissimi i soggetti che a vario titolo e in ambiti diversi

si sono mossi per arrivare al restauro del Selvatico. Tra questi voglio ricordare Elio Armano e gli Amici del Selvatico che hanno svolto un’azione di pungolo, in modo sempre propositivo e mai solo critico, per superare gli ostacoli che avevano fino ad adesso impedito una soluzione”.

I lavori corrono veloci. A meno di venti giorni, infatti, è stato indetto il bando di gara per l’assegnazione dei lavori del secondo stralcio del restauro conservativo e la ristrutturazione del liceo. Si tratta del secondo lotto funzionale, concentrato sulla “Ristrutturazione e l’adeguamento funzionale dell’Ala est”, prossimo alla fase di gara per l’individuazione dell’impresa. Un impegno di sette milioni di euro. Le domande dovranno essere presentate alla stazione

appaltante, ossia alla Provincia di Padova, entro le ore 12 del 31 luglio 2023.L’impresa vincitrice dovrà demolire tutte le aule supplementari costruite nel 1968, sull’area golenale del Piovego e realizzare tutte le altre parti edilizie, sul lato est. Gli studenti del Selvatico potrebbero fare ritorno nel nuovo liceo artistico nell’anno scolastico 2026-2027. “In Provincia abbiamo sempre lavorato bene per cercare di realizzare quella che sarà una delle opere più belle e qualificate di Padova, che andrà a recuperare un pezzo di città, che rischiava il degrado – ha concluso il consigliere Luigi Bisato –. Il cantiere del primo stralcio sta procedendo già a buon ritmo. Speriamo di aprire il secondo cantiere quanto prima possibile”.

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Lavori pubblici
Sara Busato Sopra, il consigliere provinciale Alessandro Bisato; sotto, alcuni rendering del progetto del Liceo Selvatico

Cambio ai vertici. Il noto professionista padovano prende il posto di Maurizio Saia

Mario Liccardo è il nuovo presidente del Mercato Agroalimentare di Padova

La nuova guida è un passato da assessore nelle giunte di Settimo Gottardo e Paolo Giaretta, grande tifoso biancoscudato e presidente dell’Associazione “Amo Padova”

L o scontro con i grossisti è stato, evidentemente, fatale a Maurizio Saia che perde, così, la guida del MAAP, il mercato agroalimentare di Corso Stati Uniti. Al suo posto un professionista di primo piano della scena padovano, l’avvocato Mario Liccardo, un passato da assessore nelle giunte di Settimo Gottardo e Paolo Giaretta, grande tifoso biancoscudato e presidente dell’Associazione “Amo Padova” dalla quale è nata la formazione civica alla quale fa riferimento il sindaco, Sergio Giordani.

L’uscita di scena di Saia non è stata soft e, durante

Il presidente uscente, Maurizio Saia: “Ho portato avanti un’idea di libera concorrenza che tutela i piccoli grossisti contro i cartelli dominanti di pochi. Vado via a testa alta”

l’assemblea che ha sancito il cambio di presidenza, ha “salutato” con un attacco chiaramente diretto a quei grandi grossisti che, nei mesi passati lo avevano contestato aspramente.

“Ho portato avanti – ha dichiarato il presidente uscente – un’azione di risanamento del mercato rispetto a delle criticità nelle procedure non conformi al Codice degli appalti. Ma soprattutto ho portato avanti un’idea di libera concorrenza che tutela i piccoli grossisti contro i cartelli dominanti di pochi. Mi auguro che questo percorso venga portato avanti. Vado via a testa alta. In dote al mio successore darò il finanziamento di 4,5 milioni di euro del Pnrr: un risultato importantissimo la cui conferma definitiva

è arrivata tre giorni fa - ha spiegato –. Questa struttura ha le potenzialità per diventare ancor più un’eccellenza nel panorama internazionale, ma per riuscirci deve risolvere alcune questioni che si trascinano da anni. Il Comune deve uscire da certe ambiguità e segnare un percorso basato

sulla legalità e sul rispetto delle regole, con un piano industriale chiaro e un profondo aggiornamento del regolamento del mercato”. Si apre, ora, una nuova era e in attesa di conoscere le linee strategiche del nuovo presidente, va segnalato

Accanto a Liccardo siederanno i confermati Massimo Bressan, Stefano Turri e Romeo Zanotto e, per la prima volta una donna, la giuslavorista Dora Rizzardo

come accanto a Liccardo siederanno i confermati Massimo Bressan, Stefano Turri e Romeo Zanotto, indicati dagli operatori e, per la prima volta una donna, la giuslavorista Dora Rizzardo indicata dal Comune e “in quota” Coalizione Civica.

Particolare da tenere in considerazione per monitorare i movimenti politici padovani: Mario Liccardo è anche vicepresidente di Interporto, posto che potrebbe scegliere di lasciare magari proprio per consentire al sindaco Giordani di recuperare, in quella funzione, Maurizio Saia con il quale il primo cittadino, così dicono i ben informati, ha sempre mantenuto un rapporto di franca collaborazione sin dalla campagna elettorale del 2017.

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Veduta aerea del Mercato Agroalimentare di Padova (MAAP)

Trasporto merci. Mezzo secolo di logistica sostenibile al servizio dell’economia del Nord Est

L’Interporto di Padova compie 50 anni: “Punto di riferimento nazionale”

Da qui partono e arrivano circa 8000 treni merci che collegano Padova ai principali porti nazionali e internazionali e ad alcuni importanti terminal terrestri in Europa

Interporto Padova Spa ha festeggiato i cinquant’anni dalla costituzione della Società. Oggi è uno dei principali interporti italiani e, dal 2013, “nodo core” della rete europea TEN –T del trasporto merci. Un interporto pubblico, nel duplice significato di azienda partecipata da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Padova e di azienda a servizio di tutte le imprese della logistica e del trasporto, ferroviarie e stradali operanti sul mercato.

Un’impresa impegnata nella realizzazione della logistica del futuro, grazie all’intermodalità ferrovia-strada, alla digitalizzazione delle procedure, all’automazione delle operazioni logistiche del terminal. Prossimo obiettivo l’autonomia energetica attraverso un impianto fotovoltaico con batteria di accumulo, che garantirà l’alimentazione del sistema terminalistico a ciclo continuo.

“Sono orgoglioso dei risultati raggiunti da Interporto a servizio del sistema economico padovano e veneto. L’intuizione del Prof. Mario Volpato, da Presidente della Camera di Commercio di Padova, non riguardò solo la struttura interportuale ma anche la realizzazione della prima banca dati informatizzata della CERVED. - ha sottolineato il presidente Franco Pasqualetti - Quando parliamo dei risultati di traffico intermodali e anche di “come” oggi li otteniamo, attraverso innovazione e digitalizzazione, sento che abbiamo contribuito alla piena realizzazione dell’idea del prof. Volpato che non riguardava solo le merci fisiche ma anche dati e informazioni”.

Interporto Padova è una società a capitale pubblico, con bilanci strutturalmente

in utile “Quando un’impresa pubblica è ben guidata, ha una progettualità, può muoversi sul mercato non solo senza problemi ma diventando anche un punto di riferimento per le altre realtà del settore a livello nazionale. - continua il presidente Pasqualetti -. Di questo ringrazio non solo il bravissimo management che la guida, ma anche i presidenti che in questi 50 anni mi hanno preceduto, e che hanno saputo far crescere e sviluppare l’azienda in un contesto storico ed economico non sempre facile, senza tradire mai la missione originaria, che ancora oggi mantiene in pieno la propria validità”.

Collocato nella parte meridionale della Zona Industriale di Padova, l’Interporto si sviluppa su una superficie di 1.100.000 metri quadrati, con 300 mila mq di magazzini in proprietà totalmente affittati alle imprese leader della logistica e del trasporto e un’area ferroviaria e terminalistica di circa di 500 mila mq che è il vero cuore delle attività intermodali. Da qui ogni anno partono e arrivano circa 8000 treni merci che collegano Padova ai principali porti italiani ed europei e ad alcuni importanti terminal terrestri in centro e nord Europa.

In occasione dell’evento per il 50esimo anno è stato presentato dall’impianto fotovoltaico con accumulo di energia. “Grazie a questo investimento – ha spiegato il direttore generale Roberto Tosetto – ci dotiamo di un impianto della potenza di 1 MW da energia solare dedicato al terminal, che prevede un sistema di accumulo di energia, una sorta di gigantesca powerbank, come quelle per i nostri device elettronici per capirci, che ci permette di utilizzare l’energia pulita e autoprodotta per

alimentare le gru a portale e le altre strutture del terminal. Siamo fra i primi a realizzare una cosa del genere, grazie alla tecnologia sviluppata da OmnisPower Italy”.

Uno degli elementi più interessanti è il software predittivo che permette di gestire le numerose variabili in gioco, dall’irraggiamento solare, alle curve di consumo delle gru in relazione al traffico e alle operazioni da svolgere nel terminal. “L’obiettivo - continua il direttore generale - è l’autonomia energetica anche alla luce delle possibili perturbazioni nel costo dell’energia che abbiamo visto di recente, e lo sfruttamento intelligente delle superfici altrimenti improduttive dell’area come i tetti, le rotatorie e tutti quegli spazi interclusi di difficile utilizzo. Un modello proponibile anche a tante aziende nelle zone industriali. Produrre energia senza consumo di nuovo territorio rende questi interventi ancora più sostenibili ed efficaci”.

Un vero e proprio distretto della logistica

Analizzando le ragioni del successo di un interporto che è senza dubbio quello più tecnologicamente avanzato nel panorama nazionale, diamo alcuni numeri che inquadrano bene la realtà dell’hub logistico padovano. Collocato nella parte meridionale della Zona Industriale di Padova, ad est della città, e collegato agevolmente sia alla rete ferroviaria principale che alle autostrade A4-Venezia Milano e A13-Padova Bologna, si sviluppa su una superficie di 1.100.000 metri quadrati in proprietà, con 300 mila mq di magazzini in proprietà totalmente affittati alle imprese leader della logistica e del trasporto e un’area ferroviaria e terminalistica di circa di 500 mila mq che è il vero cuore delle attività intermodali. E’ l’unico interporto italiano a essere proprietario e gestore del terminal intermodale, il cui fiore all’occhiello sono le 5 gru elettriche a portale per la movimentazione di container e semirimorchi (una sesta arriverà nel 2024) e i binari di carico scarico a modulo europeo lunghi 750 metri. Da qui ogni anno partono e arrivano circa 8000 treni merci che collegano Padova ai principali porti italiani ed europei e ad alcuni importanti terminal terrestri in centro e nord Europa movimentando poco meno di 400.000 TEU (proiezione per l’anno 2023 – TEU = unità di misurazione internazionale che corrisponde ad un container da 20 piedi ndr). All’attività di locazione dei magazzini e di gestione del terminal, Interporto affianca numerosi altri servizi molto importanti per il settore della logistica e del trasporto (per es. Cityporto). Fattore non meno importante è costituito dal fatto che si tratta di una società strutturalmente in utile da anni, (nel 2022, il fatturato ha raggiunto i 35,7 milioni con un utile di 2,8 dopo le imposte) nel segno dell’efficienza e del rispetto dell’ambiente, sempre a servizio del sistema economico del nostro Paese.

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Da sinistra: il direttore generale Roberto Tosetto e il presidente Franco Pasqualetti; sotto alcune foto dell’Interporto di Padova.

Obiettivo quartieri

Il progetto. L’assessore Diego Bonavina illustra i dettagli dell’iniziativa

Padova lo sport è per tutti: 19 piastre polivalenti in città”

Coinvolti tutti i quartieri con la realizzazione di nuove strutture: “Vogliamo permettere a tutti di poter giocare e allenarsi”

“Lo sport per tutti è sempre stata la mia linea guida nei due mandati di questa amministrazione”. Comincia da questa premessa il progetto dell’assessore allo Sport, Diego Bonavina, di portare lo sport nei quartieri, per giovani e anziani, per chi ha abilità particolari. “E’ il mio sesto anno da assessore allo sport – dice l’assessore –, e mi ha guidato la filosofia che lo sport deve essere accessibile a tutti, dev’essere soprattutto possibilmente libero e per far questo ho avviato una serie di iniziative che l’amministrazione comunale ha condiviso subito e che ci stanno guidando verso un miglioramento dell’offerta sportiva a Padova. In primis parlo della riqualificazione delle piastre pubbliche”.

Il progetto prevede la realizzazione di 19 piastre polivalenti in tutti i quartieri cittadini, compresa quella già realizzata in zona Borgomagno nell’area del murale dedicato a Kobe Bryant con un investimento complessivo di 950 mila euro.

Lo stile è quello di piazza De Gasperi, le cui immagini hanno fatto il giro di mezzo mondo. Alcune sono già esistenti e da riqualificare completamente, mentre altre saranno completamente nuove. All’Arcella, oltre a quella per Kobe Bryant, verranno messe a nuovo le due esistenti al parco Milcovich e un’altra a San Bellino. Poi altre piastre a Mortise, San Lazzaro, Camin, Santa Rita, Santa Croce, in via Tassoni alla Guizza ed una completamente nuova a Crocifisso.

A Voltabrusegana verrà ripristinata la piastra di via Decorati al valor civile, mentre a Palestro è già stata realizzata la prima piastra per il Baskin in via Dottesio. Poi il parco Brentelle, dove verranno completamente

rifatti i campi da calcetto e da basket. E ancora via Chiesanuova, Cave ed una tra Montà e Ponterotto. Alcune di queste strutture saranno adeguate per ospitare il Baskin. “Di queste 19 piastre 5 ospiteranno anche il Baskin – annuncia l’assessore Bonavina –, di questo siamo felicissimi perché Padova è un laboratorio di questo sport: oggi contiamo 12 squadre in tutta Padova; questo è un grandissimo successo grazie a delle associazioni meravigliose

“Con il progetto Padova gioca, se una famiglia è al di sotto dell’Isee scolastico l’amministrazione comunale interviene”

che si occupano di questo sport. Inoltre abbiamo ristrutturato 15 tecnostrutture, i famosi “palloni”, provvedendo alla coibentazione ottenendo un risparmio energetico dell’85%. Erano costi che i gestori poi scaricavano sulle famiglie e quindi sulla possibilità di fare sport. Se una volta si spendevano 10mila euro l’anno oggi se ne spendono 1500, tutto questo va a favore delle famiglie, e di ragazzi che frequentano quelle strutture”.

Infine il progetto “Padova gioca”: “Siamo alla terza edizione – spiega l’assessore allo Sport –. È un progetto per andare incontro alle famiglie che fanno fatica a mandare i propri figli a fare attività sportiva perché non sono in grado di pagare le quote di iscrizione. Con il progetto Padova gioca se una famiglia è al di sotto dell’Isee scolastico l’amministrazione comunale interviene e paga la quota del ragazzo e gli consente di fare attività sportiva come tutti gli altri”.

Baskin, una “disciplina che non fa differenze”

Il baskin è uno sport inclusivo perché permette a tutti di giocare, non ci sono differenze di età, di sesso, di condizione fisica. Nel baskin sono le regole e gli ostacoli che si adattano alle persone. Ci sono zone protette e canestri laterali, ogni giocatore ha un ruolo definito e si scontra con avversari di pari capacità. Per alcuni giocatori interviene un tutor che accompagna il giocatore. Il baskin è uno sport inclusivo perché permette a tutti di giocare, non ci sono differenze di età, di sesso, di condizione fisica. Nel Baskin sono le regole e gli ostacoli che si adattano alle persone.

Ci sono zone protette e canestri laterali, ogni giocatore ha un ruolo definito e si scontra con avversari di pari capacità. Per alcuni giocatori

Nelle foto, l’assessore Diego Bonavina, rendering della Piastra De Gasperi e Piastra Arcella.

quartiere Palestro. Uno spazio dedicato al gioco, senza necessità di prenotare.

interviene un tutor che accompagna il giocatore. Ora Padova ha il suo campo di baskin pubblico, gratuito e all’aperto: è in via Dottesio,

Massimo Caiolo con l’associazione sportiva dilettantistica “Run e Jump”, ha portato questa disciplina a Padova 8 anni fa: “è un basket nato in una scuola media di Cremona – racconta – ed è un basket in cui vengono aggiunte 10 regole e due canestri in più e fa in modo di permettere di giocare a qualsiasi livello di capacità, chi è capace e chi non è capace, maschi e femmine, abili e portatori di handicap fisico o psichico. Non è un gioco per la disabilità, è un gioco per tutti”. (d.b.)

Consulta Centro: “Stop ai fonometri, ecco perché non funzionano con la movida”

Stop ai fonometri nelle zone della movida, almeno per ora. La Consulta centro aveva stanziato su richiesta dei residenti diecimila euro per l’acquisto delle colonnine, mentre all’amministrazione comunale spettava l’installazione. I due fonometri dovevano servire a misurare il chiasso, di sera, in alcune zone delle Piazze. All’incontro, che si è svolto presso la Consulta Centro, sono intervenuti l’assessore Andrea Ragona e il caposet-

tore Laura Salvatore. Il Comune non può installare le colonnine, perché, ha spiegato la dottoressa Salvatore, “nel caso della movida non c’è unica sorgente e unico recettore di rumore. C’è una pluralità. Non ci sarebbe la possibilità di erogare sanzione ed il controllo sarebbe inutile, non porterebbe ad effetto sperato. Inoltre tecnicamente la proposta non è accoglibile perché la normativa è statale e non di competenza comunale;

ci sono decreti che fissano modalità di taratura e calibratura degli apparecchi”.

“Il Comune fa un controllo di primo livello – ha spiegato il dottor Andrea Bertolo, dell’Arpav, agenzia regionale per l’ambiente –, successivamente Arpav fa la misurazione. È impossibile quando il rumore deriva da un insieme di fonti non identificabili. La legislazione in questo senso è così. Bisogna pensare ad un modus operandi diverso”. (d.b.)

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Appuntamenti. Dal 5 luglio al 3 settembre un’esperienza unica per riscoprire

la

bellezza

della natura

Estate di grandi eventi all’Orto Botanico dell’Università di Padova

Da mercoledì 5 luglio a domenica 3 settembre, l’Orto Botanico dell’Università di Padova si prepara ad accogliere gli appuntamenti estivi, offrendo un’esperienza unica per riscoprire la bellezza e l’importanza della natura che ci circonda.

Il programma di luglio è variegato e coinvolgente: è iniziata mercoledì 5 luglio la rassegna “Racconti della Natura” con la presentazione del libro “Agrumi. Una storia del mondo”. L’autore Giuseppe Barbera ha portato gli soettatori in un viaggio attraverso la storia inedita degli agrumi e il loro ruolo culturale nei giardini e nella vita dei popoli di tutto il mondo. La prenotazione online è obbligatoria.

Il secondo incontro si è tenuto Martedì 11 luglio, il Teatro Botanico ha ospitato lo spettacolo teatrale “Monday”, un’opera che affronta l’urgente e scomodo tema dell’inquinamento da microplastiche. Ideato dalla compagnia Dynamis e prodotto in collaborazione con ENEA e Legambiente, che ha dato vita ad una discussione accesa e stravagante su come salvare il mondo

dalle plastiche.

A partire dai prossimi giorni, l’Orto Botanico diventa inoltre il palcoscenico per una performance di danza verticale intitolata “Cosimo”, dedicata a uno dei personaggi più amati di Italo Calvino. Il 18 luglio, gli alberi diventano protagonisti di questa danza suggestiva che unisce natura e emozioni fiabesche. Lo spettacolo si svolge in tre turni e richiede la prenotazione.

Infine, il 26 luglio, l’Orto ospiterà lo spettacolo di circo contemporaneo “T’es

Il 26 luglio, lo spettacolo di circo contemporaneo “T’es rien sans la Terre”, un’occasione per riflettere sulla biodiversità, gli ecosistemi e l’importanza di ciascun individuo nel preservare il pianeta

rien sans la Terre” della compagnia francese omonima. Un’occasione per riflettere sulla biodiversità, gli ecosistemi e l’importanza di ciascun individuo nel preservare il pianeta. Imperdibile per chi cerca emozioni profonde e riflessioni sull’ambiente.

L’estate all’Orto Botanico si preannuncia un viaggio tra cultura, natura e arte, un’opportunità per tutte le età di riscoprire il legame tra l’essere umano e il mondo che lo circonda.

Nuovo anno accademico tra internazionalizzazione e crisi affitti

Più di 170mila euro per una strategia di comunicazione in grado di rendere attrattiva l’Università di Padova anche all’estero. Questi i numeri comunicati dalla prorettrice alle Relazioni Internazionali Cristina Basso per una serie di attività di promozione dell’Ateneo nei singoli Paesi volte ad accrescere il consistente numero di studenti internazionali a Padova (che rappresentano già l’11% del totale).

“L’obiettivo del Bo era superare il 10% ed è avvenuto con i 2580 studenti esteri immatricolati nell’anno accademico 2022/23 – dichiara Basso –, un obiettivo strategico per tutte le Università a fronte del previsto calo dei nostri studenti. In più, ora,

bisogna puntare sulla qualità, non solo per percorsi di laurea tradizionali ma anche per dottorati e collaboratori di ricerca”.

Proprio dinnanzi a questo scenario, dopo la Cina, emergono altri due obiettivi verso cui investire: il Sud America ed il continente africano.

“Ci piacerebbe essere competitivi ed attrattivi anche rispetto ai college degli Stati Uniti, ma da quei Paesi vengono solo per indirizzi specifici, come i Beni Culturali” spiega. Esprimono preoccupazione i rappresentanti degli studenti di UDU Padova, secondo i quali “essere attrattivi è bello e importante anche economicamente per l’Università, ma non pos-

siamo rischiare che questi studenti corrano il rischio di venire a Padova per poi tornarsene nei loro paesi d’origine dopo mesi in cerca di stanze vivendo magari truffe ed esperienze di razzismo”. Queste le parole di Domenico Amico, coordinatore di Studenti Per UDU Padova, che aggiunge “è necessario che l’Ateneo si coordini con la Regione per trovare loro delle soluzioni abitative, soprattutto in vista di una situazione, quella dell’emergenza abitativa, che si preannuncia drammatica come lo è stato da diversi anni a questa parte per tutta la comunità studentesca: un’esperienza di carenze di stanze ed aumenti folli degli affitti”. (e.m.)

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La performance di danza verticale “Cosimo” in programma

Gli appuntamenti. Tra i protagonisti anche Enzo Iacchetti e i Solisti Veneti, si parte il 27 luglio

Piazza del Volontariato ospita GirovagArte

Fino

Riparte GirovagArte, il palinsesto culturale dell’estate padovana che arriva nei quartieri a bordo di un truck, con numerosi eventi ospitatianche nei parchi cittadini e nelle biblioteche. Fino al 31 agosto i rioni diventano il palcoscenico naturale di oltre quaranta appuntamenti tra musica, teatro, cinema, incontri conautori, trekking urbani e spettacoli per bambini.

Ad aprire il nuovo format Girovagarte Books, incontri con l’autore curate dell’Associazione Wimbledon APS, giovedì 20 luglio alle 19:00 presso la Biblioteca Bassanello saranno Edoardo Zaggia e Alberto Sacco con il libro “Ho paura delle suore” uno spaccato surreale, intelligente e divertentissimo del mondo esaurito che ci circonda e di cui siamo i primi artefici.

Spazio alla musica domenica 23 luglio per GirovagArte Off. Alle 21:15 Campo dei Girasoli (in via Bainsizza) ospiterà il gruppo The Franks. Winehouse Band, un omaggio alla più importante, talentuosa e trasgressiva cantante contemporanea. Un repertorio di grande impatto che spazia da raffinati arrangiamenti soul-jazz all’energia reggae e ska.

Damercoledì 26 luglio il truck GirovagArte fa tappa nel quartiere Brusegana in Piazza del volontariato. Alle 21:15 appuntamento con il cinema. Per l’occasione sarà proiettato il film di Michele Placido “L’ombra di Caravaggio”, un film che ha ottenuto cinque candidature a David di Donatello. Caravaggio, un artista geniale e sovversivo che vive con il peso di una condanna a morte e su cui sta per allungarsi l’Ombra di un implacabile potere occulto.

Giovedì 27 luglio alle 21:15 andrà in scena lo spettacolo teatrale per famiglie “Giuffà al mare” della compagnia Teatro dell’Acquario. Un viaggio nel mare nostrum, un viaggio attraverso il teatro, dove il gioco della finzione si cela e si svela repentinamente. I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella presentano, venerdì 28 luglio, una variopinta serie di composizioni, fra le quali spiccano i Divertimenti di Mozart e Bartòk. Sabato 29 luglio Enzo Iacchetti torna in scena con uno spettacolo di

gran cabaret, un vero show sottoforma di intervista. Sul palco insieme ad Enzo anche Giorgio Centamore, suo fidato autore e collaboratore; questo meccanismo sarà il pretesto narrativo per stimolare racconti ed aneddoti che andranno a svelare segreti professionali, tutti argomenti trattati in versione comica.

Tre gli appuntamenti per domenica 30 luglio. Alle 18:30 l’associazione Vox Artes, per il format GirovagArte Trekking, propone una passeggiata culturale alla scoperta dei tesori del quartiere. Il Giardino dei Gelsi

ospiterà alle 18:00 l’appuntamento di GirovagArte Junior. Dopo il laboratorio creativo, lo spettacolo “Quando Berta filava”, il popolare racconto della contadina che riesce a smuovere il cuore di una regina, abilmente riscritto da Maria Luisa Fracon ed interpretato da Erika Vianello e Francesco Breda. Un’occasione, adatta a tutte le età, per esplorare divertendosi un tassello di storia del nostro territorio. Alle 21:15 per GirovagArte Off, Campo dei Girasoli ospiterà la compagnia Teatro di Bo con lo spettacolo “Le Filomé”, un omaggio alla drammaturgia di De Filippo, ma che allo stesso tempo rivive in una veste contemporanea Promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune di Padova assieme alle Consulte di quartiere, con la direzione artistica a cura di Mat-Mare Alto Teatro, Teatro della Gran Guardia e Associazione Play, la rassegna è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e in collaborazione con Aspiag Service, concessionaria Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, che mette a disposizione un truck con annesso un grande palco. Sponsor dell’iniziativa Bisson Auto e Kantu.

Tutti gli spettacoli sono gratuiti con obbligo di prenotazione. Biglietti disponibili su eventbrite.com. Anche quest’anno grande attenzione è data alla solidarietà. Grazie al progetto GirovagArte Solidale, infatti, verranno raccolti fondi a favore dell’Istituto Oncologico Veneto.

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al 31 agosto i rioni diventano il palcoscenico naturale di oltre quaranta appuntamenti
Il truck di Girovagarte e alcuni degli ospiti: Enzo Iacchetti, i Solisti Veneti e il Teatro dell’Acquario.

Palazzo Cavalli. L’Università di Padova arricchiste la proposta scientifico - culturale

Nuovo Museo della Natura e dell’Uomo Un viaggio nella storia della Terra

Èstato inaugurato lo scorso 23 giugno il nuovo Museo della Natura e dell’Uomo di Padova, andando ad aggiungere un tassello significativo alla già ricca proposta scientifico-culturale della città patavina. Uno dei lasciti più significativi delle celebrazioni per gli 800 anni dell’università di Padova, il Museo della Natura e dell’Uomo è stato realizzato nella sede restaurata di Palazzo Cavalli dall’Università di Padova con il sostegno di Fondazione Cariparo, del Ministero della Cultura e della Regione Veneto e rappresenta ad oggi la più grande sede museale universitaria d’Europa.

Concepito come un viaggio di 4 miliardi di anni attraverso la storia della terra e del rapporto dell’uomo con essa, il museo si articola in 38 sale per un totale di 3.800 mq di spazio espositivo, cui si aggiungono gli spazi per le mostre temporanee, e va ad unire i preesistenti musei universitari di Mineralogia, Geologia e Paleontologia, Antropologia e Zoologia in un percorso inedito e coerente, che permette di raccontare la storia del pianeta Terra dalle origini ai giorni nostri.

Oltre 4.000 i pezzi esposti, provenienti dalle racconte naturalistiche create nei secoli da studiosi ed esploratori dell’U-

niversità di Padova a scopo didattico e di ricerca, cui si aggiungono pezzi provenienti da scambi con altri musei internazionali, a creare una collezione davvero straordinaria.

Tra i “pezzi forti” del museo, la tigre dai denti a sciabola, il cui scheletro viene accompagnato dalla riproduzione a grandezza naturale dell’animale. Unico esemplare del suo genere in Italia, il fossile risale al Pleistocene superiore e proviene dal sito californiano di Rancho La Brea. La proposta museale è inoltre arricchita da un rarissimo esemplare di Mososauro, progenitore dei dinosauro, dagli elefanti nani della Sicilia e dai reperti trovati a Bolca (Verona), uno dei più importanti siti fossili in Italia. Obiettivo del museo, proporre una narrazione della storia del pianeta da leggere nelle rocce, nei fossili, negli artefatti creati dall’uomo,

Uno dei lasciti più significativi per gli 800 anni dell’università, è stato concepito come un viaggio di 4 miliardi di anni attraverso la storia della terra e del rapporto dell’uomo con essa

senza tralasciare il nostro impatto sulla biodiversità e sul cambiamento climatico, e allo stesso tempo far comprendere al visitatore come la terra sia un unico, complesso sistema di relazioni fisiche, chimiche e biologiche di cui facciamo parte anche tutti noi. Un viaggio interattivo durante il quale, oltre a poter osservare i reperti, il visitatore può beneficiare di moltissimi supporti multimediali concepiti per raccontare in modo coinvolgente il tema della biodiversità.

Una proposta pensata per un pubblico eterogeneo, dai bambini e ragazzi (per i quali sono previste delle attività ludico-didattiche) agli studiosi e In generale a quanti sono interessati ad approfondire la materia, con un auditorium pensato per ospitare conferenze, proiezioni e incontri.

Tempo di cinema all’aperto: ecco tutte le rassegne in città

Con l’estate entrata nel vivo tornano gli appuntamenti con il cinema all’aperto. Come di consueto Padova ospita varie rassegne in diverse zone della città, con delle conferme e qualche novità. I Giardini di Palazzo Zuckermann tornano ad ospitare la storica rassegna “Arena romana estate” organizzata dall’associazione Promovies, con un programma che include, oltre ai titoli nazionali ed internazionali più significativi della stagione, anche eventi dedicati ad alcuni protagonisti dell’arte e della musica, da Giorgio Gaber a Escher. La rassegna, inaugurata a inizio giugno, proseguirà

fino alla fine di agosto con appuntamenti pressoché giornalieri.

Cambio location per “CinemaUno Estate”: la rassegna nata all’ex macello di via Cornaro e trasferitasi dal 1 998 ai Giardini della Rotonda, attualmente chiusi per restauro, torna in un nuovo, suggestivo spazio, il Bastione Moro II in via Citolo da Perugia 104. Organizzato dal Centro Universitario Cinematografico, CinemaUno Estate ci accompagnerà fino al 3 settembre con la formula che lo ha contraddistinto negli anni passati: film d’autore tra impegno e intrattenimento, con una particolare attenzione

al cinema che sa raccontare il nostro presente.

Nel quartiere Chiesanuova, nel piazzale del patronato della Chiesa, va in scena Estate Esperia (fino al 30 luglio), mentre in zona Paltana torna “Sotto le stelle del cinema”, la rassegna del Piccolo Teatro che propone i grandi successi della stagione e nuove importanti uscite.

Le proiezioni avranno luogo fino al 3 settembre presso l’oratorio Don Bosco. Torna anche la rassegna firmata Multiastra e Arcella Bella al parco Milcovich, con i film “in cuffia” per godersi il film nel rispetto dei residenti. (f.t.)

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Palazzo Cavalli, sede del nuovo Museo della Natura e dell’Uomo Fotografa il
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Basket. Tre giovani atleti dell’Under 17 della Virtus con il grande campione

Le giovani promesse padovane sfiorano le finali nazionali

Isacco Marchet, Aaron Guevarra e Alessandro Cavana concludono in grande stile la stagione

Hanno ricevuto i complimenti del grande campione del basket mondiale Paolo Banchero, stella degli Orlando Magic del campionato statunitense. Per Isacco Marchet, Aaron Guevarra e Alessandro Cavana, atleti della Virtus Padova, la stagione non poteva chiudersi meglio, con un successo sfiorato e poi sfumato agli spareggi per le finali nazionali, e con i complimenti di Banchero. “E’ stato un incontro inaspettato – racconta Isacco Marchet –, eravamo a Milano per un torneo 3 contro 3 Under 18 organizzato da NBA Italia. E’ stata un’emozione conoscere e parlare con un giocatore che sappiamo segnerà la storia del basket americano e quindi mondiale”. La Under 17 di quest’anno si è confermata una delle migliori tra le 24 squadre nazionali, disputando una ottima parte iniziale; gli spareggi al meglio di 5 contro Ancona si sono però chiusi con una sconfitta.

“La stagione è stata buona comunque, siamo arrivati agli spareggi vincendo contro grandi squadre –dice Alessandro Caneva –. Io sono un 2006 e sono molto contento, ho giocato tutte le partite quindi sento di aver contribuito a molte vittorie. Siamo un gruppo molto unito, mi sono molto divertito con questa squadra”.

“Quest’anno penso di aver migliorato le mie capacità, partita dopo partita – racconta Aaron Guevarra –. Anche essermi

allenato con la serie B mi ha aiutato molto, mi ha dato molti stimoli”.

Virtus punta molto sul settore giovanile, a tutti i livelli. Crescere in casa i propri campioni è un risparmio e un investimento importante per il futuro della società e della squadra. Isacco Marchet, Aaron Guevarra e Alessandro Cavana hanno iniziato con il basket da bambini: Alessandro nel Roncaglia, Isacco a Saccolongo, Aaron da subito nella Virtus, dove aveva giocato il papà e uno dei fratelli, fino alle serie C. Tutti e tre in-

Crescere in casa i propri campioni è un risparmio e un investimento importante per il futuro della società e della squadra

namorati del basket, che sperano diventi una professione. Si preparano a diventare campioni, e trovano i loro modelli nei ragazzi della prima squadra.

“Nella Virtus a me piace molto Francesco Paolin perchè una delle sue abilità principali è nell’uno contro uno –dice Alessandro Cavana – poi un giocatore che mi piace tantissimo è Leonardo Marangon perché è molto atletico, forte fisicamente, ottimo schiacciatore”. Concorda Isacco Marchet: “anche a me piace molto l’abilità di Paolin nell’uno contro uno. Poi anche Cecchi-

nato è un giocatore che tecnicamente mi piace molto, e poi Ferrari come leadership.In campo si vede che Francesco Ike Ihedioha ha giocato ad alti livelli.

Da ogni giocatore della B c’è qualcosa da imparare. “Io gioco come playmaker – racconta Aaron Guevarra – quindi il giocatore a cui mi ispiro di più è Francesco De Nicolao, che apprezzo parecchio, vorrei prendere da lui il suo palleggio e la sua visione di gioco. Poi mi piace Paolin, perché è forte e arriva spesso al ferro, come piace a me”.

Francesco Paolin: “Ragazzi, coltivate la vostra passione”

“Sono davvero molto onorato di essere considerato un modello per questi giocatori più giovani”, dice Francesco Paolin, classe ’95, guardia di 190 centimetri, scuola Reyer Venezia, che ha diviso la sua carriera tra Serie A2 e alta Serie B. “Spero che l’ entusiasmo che porto in palestra gli sia stato trasmesso. Mi sento molto grato, non lo sapevo, sono contento. E’ anche una responsabilità. Bisogna sempre dare l’esempio. I ragazzi guardano ai più grandi, è normale, dobbiamo meritarcelo”.

Che consiglio si può dare a questi ragazzi affacciati sulla prima squadra ?

“Un consiglio che mi sento di poter dare è giocare sem-

pre il più possibile, guardare più pallacanestro possibile, in sostanza di coltivare la propria passione. La motiva-

richiede parecchi sacrifici”.

Com’è andata la sua stagione ?

“E’ andata bene, abbiamo centrato l’obiettivo che ci eravamo prefissati; ho un pò di rammarico perché secondo me avremmo meritato il quarto posto, che ci è sfuggito veramente di poco, nelle ultime partite. Abbiamo perso con Vicenza, altrimenti avremmo potuto metterci subito in tasca la B1 Dal punto di vista personale sono abbastanza contento”.

zione per noi giocatori è importante: a noi piace giocare e migliorare sempre, è questo che ci spinge avanti. Anche perché è un mestiere che

In questo periodo è in vacanza o si sta già preparando alla prossima stagione ?

“In questo momento sono in palestra. Sto lavorando, bisogna sempre tenersi pronti e prepararsi”. (d.b.)

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Sport
Le giovani promesse della Virtus Padova
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Politica. Il partito in fermento conferma la fiducia al giovane deputato e sindaco padovano

La Lega scommette su Alberto Stefani: “Siamo l’avanguardia, non la retroguardia”

Sulle tensioni interne: “Una forte maggioranza, silenziosa, c’è sempre stata. Diventa fondamentale aprire le sezioni ai giovani, alle energie positive e alla società civile”

Dopo settimane di attesa condite da prese di posizione, colpi di scena e polemiche la Lega veneta ha scelto che strada prendere e ha deciso di camminare al fianco del suo leader nazionale Matteo Salvini confermano la fiducia al giovane Alberto Stefani. Da commissario regionale della Lega il giovane deputato nonché sindaco di Borgoricco, nel padovano, Stefani è ora il segretario veneto. A sancire la vittoria della sua linea il congresso che si è celebrato lo scorso 24 giugno a Padova e che ha visto Stefani, sostenuto dall’ala salviniana del partito, prevalere nettamente sullo sfidante Franco Manzato, mentre si è chiamato fuori, in evidente dissenso, Roberto Marcato, da tempo ormai voce critica e seguitissima tra il popolo leghista. Stanno con il neo segretario invece il parlamentare padovano Massimo Bitonci che dichiara: “Complimenti all’amico Stefani, eletto con con un largo consenso, a comprova dell’ottimo lavoro svolto in questi due difficili anni da commissario. Dal suo intervento al congresso, tutti hanno compreso la sua determinazione ed il nuovo progetto della Liga Veneta, che guarda alle sfide future e al

rinnovamento del nostro movimento.

E’ una persona molto capace che sarò in grado di raccogliere le sfide che ci attendono”. Anche Giuseppe Pan sottolinea la necessità di “lavorare per una Lega identitaria, capace di ascoltare e legata al nostro territorio. Al fianco della nostra gente, dal più piccolo comune alle nostre grandi città”.

Ora tocca a Stefani, forte del consenso ricevuto, lavorare per voltare pagina, ricucire gli strappi e ritagliare un nuovo ruolo di spicco alla Lega nell’alleanza di centrodestra, dove anche in Veneto l’avanzata di Fratelli d’Italia è evidente.

Alberto Stefani, da commissario a segretario della Lega in Veneto, quale il suo commento all’esito del congresso?

“Sono tanto soddisfatto quanto motivato a lavorare al servizio del movimento. L’anno prossimo ci aspettano 350 Comuni al voto, le elezioni europee e molto probabilmente le elezioni provinciali. Dovremo farci trovare pronti, esprimendo le migliori energie della Lega”.

Adesso quali sono le priorità sulle quali lavorare?

“Prima di tutto portare a casa l’autonomia, illustrando ai cittadini costan-

temente a che punto siamo con l’iter parlamentare. Inoltre puntiamo a dare vita ad un organo di informazione che comunichi l’attività istituzionale di consiglieri regionali, parlamentari ed europarlamentari, per tenere aperto e costante il dialogo e il confronto con la nostra base. Ecco allora che diventa fondamentale aprire le sezioni ai giovani, alle energie positive del movimento e alla società civile. La Lega è il partito dell’avanguardia non della retroguardia”.

Ma ci sarà anche da guardare all’interno del partito. Come intende ricompattare la Lega dopo i recenti dissensi e

Il commento. Marcello Bano aveva sostenuto la candidatura di Marcato

ai

“I congressi di partito sono il momento della democrazia e del confronto interno. Erano anni che chiedevamo questo confronto e finalmente l’abbiamo avuto, quindi sarebbe assurdo da parte nostra non accettarne l’esito”. Marcello Bano non ha mai fatto mistero della sua posizione all’interno del partito e dell’appoggio nei confronti di Marcato, ma ora che il confronto c’è stato invita a guardare oltre e a concentrare gli sforzi sui prossimi impegni politici.

“Ci siamo battuti per una visione del partito più legata ai territori e meno alle dinamiche nazionali”, ribadisce il sin-

daco di Noventa Padovana, eletto fra i dodici componenti del direttivo regionale. “Al di là dell’amarezza per le vicende che hanno portato al ritiro di quello che per me personalmente era e rimarrà sempre un punto di riferimento nella Liga Veneta, l’assessore Roberto Marcato, non ci resta che prendere atto che la linea da noi sostenuta non è passata. E’ quindi doveroso fare i complimenti e gli auguri di buon lavoro al nuovo segretario Alberto Stefani”.

L’invito, quindi, è quello di ricucire: “Come componente neoeletto del direttivo nazionale, - continua Bano -

continuerò a promuovere le idee che hanno portato me e tanti altri a entrare in Lega: il federalismo, l’autonomia, la difesa degli interessi dei territori e delle comunità.

Chi scambia i congressi di partito per guerre fratricide non ha capito cos’è la politica: all’interno della Liga Veneta, come in ogni comunità di persone, ci sono opinioni e sensibilità diverse. Se ne discute insieme, magari animatamente, e poi ci si allinea”.

Ora dunque si volta pagina? “Il compito di fare sintesi spetta al segretario,conclude il sindaco padovano - che oggi

le tensioni pre e post congressuali?

“I congressi ci sono sempre stati. E precedentemente erano vinti con divario minore. La legittimazione che proviene da questo congresso regionale, con il voto positivo del 65% degli aventi diritto, stabilisce che una forte maggioranza, silenziosa, c’è sempre stata. Si ricompatta il partito, affrontando le sfide che abbiamo davanti: poche parole, tanto lavoro”.

Con gli alleati di centrodestra, invece, come imposterà il rapporto e la collaborazione anche in vista delle elezioni regionali del 2025?

“Come sempre. Con lealtà e franchezza. La Lega dev’essere un interlocutore credibile nel centrodestra, senza isolarsi con sparate da giornale, che lasciano il tempo che trovano”.

Infine, è d’accordo con l’ipotesi di un nuovo mandato per Zaia alla guida del Veneto?

“Assolutamente si e me ne sto facendo portavoce in Prima Commissione - Affari Costituzionali alla Camera dei deputati”, conclude Stefani che, incassata l’investitura dal partito, apre così una nuova stagione mettendo subito in chiaro quale sarà il peso della Lega nel governo della Regione. Un’ambizione che dovrà misurarsi con l’avanzata di Fratelli d’Italia anche nella nostra regione”.

può farlo a pieno titolo perché finalmente, dopo anni di commissariamenti, c’è stata un’elezione e un’investitura democratica. Siamo pronti a collaborare con tutti per il bene del Veneto e della Lega”.

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“Ci siamo battuti per un partito più legato
territori, ora tocca al segretario fare sintesi”
Alberto Stefani neo segretario veneto della Lega insieme a Massimo Bitonci Marcello Bano

Politica. Il senatore Udc Antonio De Poli ragiona sulle prospettive legate alla riforma delle Province

“Noi interpreti delle esigenze dei territori”

La politica cambierà con il nuovo assetto politicoamministrativo che si delineerà con la riforma delle Province. Ne parliamo con il senatore dell’UDC Antonio De Poli che rivendica: il rapporto con i territori è nel nostro Dna politico

“Soffia un vento nuovo in politica. Oggi più che mai c’è una grande attenzione dei cittadini verso chi è capace di stare mezzo alla gente, si fa carico dei problemi, con concretezza. E’ la politica di una volta, di chi consuma le scarpe andando in giro nei territori, ascoltando le proprie comunità”.

Come sta mutando la politica nel centrodestra ?

“La politica cambia sia nel contesto generale (l’area cattolica moderata “del fare” fa sempre di più la differenza in positivo) sia con il nuovo assetto politico amministrativo (che si delineerà con la riforma delle Province in cui gli elet-

tori torneranno ad eleggere il Presidente di Provincia e i 24 consiglieri provinciali). Cambia perché, oggi più che mai, conta il rapporto con la gente nei territori e tutto questo fa parte del nostro Dna politico di uomini e donne di centro”.

Senatore, è finita la stagione di chi grida nelle piazze e nei social?

“Sì, è finita l’epoca del populismo e dei dilettanti allo sbaraglio. E’ tempo di dare spazio a chi fa scelte concrete, con attenzione e serietà, guardando alle priorità come lavoro, sanità pubblica - che vuol dire tutela della salutee anche politiche sociali e, di riflesso, difesa delle persone

più fragili e delle fasce sociali più deboli”. Qual è il bilancio di inizio Legislatura e quali sono i temi in agenda su cui bisogna intervenire?

“Il bilancio è positivo: parlano i fatti come il taglio del cuneo fiscale a beneficio di imprese e lavoratori (100 euro in più in busta paga ai lavora-

tori con i redditi più bassi) e gli interventi contro il caro-energia. Abbiamo di fronte la sfida del PNRR (nessun euro deve tornare indietro a Bruxelles) e, per garantire lo sviluppo delle nostre imprese che sono “il motore” della crescita dei territori, dobbiamo investire sulle infrastrutture: la SR 10 – che è ora una delle priorità

Scuola per aspiranti sindaci e amministratori: boom di presenze

L’anno prossimo anche in Veneto saranno circa 350 i Comuni al voto, con una nutrita truppa di aspiranti sindaci con migliaia di candidati ai consigli comunali, fra i quali molti giovani. Probabile che fra di loro vi saranno anche parecchi dei duemila under 35 che stanno partecipando al corso “FormAzione Comune” ideato appunto per fornire ai giovani aspiranti amministratori i “ferri del mestiere” per affacciarsi alla vita pubblica e politica. Ad organizzarlo, gratuitamente, è l’Anci Giovani Veneto. Nelle sette lezioni in videoconferenza e nelle due simulazioni in presenza vengono trattati i principali aspetti pratici sulla vita amministrativa di un Comune: dal funzionamento della Giunta e del Consiglio Comunale passando

per materie come il bilancio, il sociale, la comunicazione con i cittadini fino al cerimoniale. Niente viene lasciato al caso o all’improvvisazione, dall’uso della fascia tricolore fino all’abito giusto da indossare durante gli eventi pubblici. E l’attenzione da parte dei giovani che intendono affacciarsi alla vita pubblica e mettersi in gioco nell’amministrazione locale non manca, spiega Roberto Bazzarello, coordinatore di Anci Giovani Veneto che ha lanciato il corso ormai tre anni fa.

“Nel 2020 quando abbiamo ideato e lanciato questo corso - ricorda Bazzarello - non ci aspettavamo questo successo. Oggi FormAzione Comune è il primo corso in Italia che insegna l’abc a chi vuole candidarsi a fare il sindaco, l’assessore o il consigliere

comunale ma anche ai cittadini che vogliono conoscere come funziona un Comune. Ci sono sempre meno giovani che vogliono fare i Sindaci e gli amministratori locali. Grazie a questo corso che è una vera e propria scuola per diventare amministratori contiamo di favorire la partecipazione dei giovani e dei cittadini alla vita politica del nostro paese. Il corso negli anni ha raggiunto numeri record, quest’anno siamo arrivati ad oltre duemila persone collegate da tutta Italia alle videoconferenze, ed è diventato un appuntamento strategico per i cittadini che vogliono candidarsi alle elezioni amministrative ma anche per chi è già stato eletto e vuole conoscere al meglio il funzionamento della macchina amministrativa. C’è bisogno di un ri-

infrastrutturali sul tavolo del Governo - , ma anche la Sp47 Valsugana e la Sr 308”.

Uno sguardo verso il futuro: autonomia e prossime regionali. Cosa chiedono i veneti?

“Sull’autonomia dobbiamo raggiungere l’obiettivo nel più breve tempo possibile. Noi veneti siamo un popolo del fare. I cittadini ci chiedono risposte tangibili. Per fare questo dobbiamo farci interpreti dei territori, ascoltare il Veneto della concretezza, di chi lavora, di chi fa impresa, di chi opera nel volontariato e promuove il valore della solidarietà. Questi mondi ci indicheranno, così come tutti i cittadini, la strada da percorrere da qui alle prossime elezioni regionali”.

cambio generazionale fra gli amministratori dei nostri Comuni e vedere che ci sono giovani che hanno voglia di mettersi in gioco è un buon segno”. Completate le sette lezioni in videoconferenza l’ultima fase consiste in due simulazioni di consigli comunali, con tanto di confronto fra esponenti della maggioranza e dell’opposizione. Una piccola prova “sul campo” per testare quanto imparato in questi mesi.

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Roberto Bazzarello

Actv. Al via molte novità per l’azienda: un investimento a più

Digitalizzazione e semplicità: i nuovi pilastri della mobilità veneziana

Digitalizzazione e semplificazione dell’acquisto. Sono questi i pilastri del futuro per la società di trasporti Actv che nelle scorse settimane ha dato il via a una serie di novità che permetteranno ai viaggiatori di usufruire di diverse possibilità di acquisto del biglietto, di richiedere o rinnovare la carta Venezia Unica in formato digitale, di beneficiare di una piattaforma web rinnovata e di sapere in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. Un investimento a più step che sfiora i cinque milioni.

Biglietti via WhatApp

Grazie al nuovo sistema Chat&Go, è possibile acquistare in pochi click un biglietto del servizio di trasporto urbano del Comune di Venezia dal proprio smartphone senza dover scaricare applicazioni o compiere registrazioni. Inquadrano il QRCode collocato in tutte le fermate della rete urbana o salvando il numero (+39 339 990 8002) sul proprio cellulare è

possibile avviare una chat che in pochi secondi conduce alla fase di acquisto tramite carta di pagamento, Samsung Pay e Apple Pay. Inizialmente i biglietti disponibili sono il titolo valido 75 minuti su autobus, tram e people mover da 1,50 euro (non valido in navigazione), il titolo per l’aeroporto da 10 euro e quello turistico per da 9,50 euro per il vaporetto.

La tessera Venezia Unica si digitalizza

Da luglio è partita anche la virtualizzazione del processo di emissione della tessera Venezia Unica che consente di richiedere o rinnovare la tessera direttamente on line al fine di registrarla in modalità digitale sulla AVM Venezia

Official App. Nello specifico, ai richiedenti non viene più emessa una tessera fisica, ma viene fornito esclusivamente il numero seriale da inserire nel profilo dell’applicazione per poter procedere con l’acquisto dei titoli di viaggio (biglietti,

carnet e abbonamenti) riservati ai possessori di tessera Venezia Unica. Questo consente di rinnovare o richiedere la tessera direttamente da casa evitando di recarsi in punto vendita per l’emissione.

Una nuova piattaforma web

In cantiere per il 2024 anche la costruzione di una piattaforma web rinnovata e con interfaccia unica per tutti i servizi. L’obiettivo del portale sarà integrare in modo multi-modale e multi-canale tutti i sistemi

esistenti o in fase di sviluppo, come quello dell’infomobilità. In sostanza, un sistema “account based”: con un solo account sarà infatti possibile accedere a tutti i servizi.

Dispositivi a bordo per acquisti contactless

Oltre al nuovo sistema centrale di bigliettazione elettronica per il 2024 è in programma la progressiva installazione delle nuove validatrici che porteranno in dote la tecnologia EMV: sarà quindi possibile

acquistare il biglietto tramite carta di pagamento contactless direttamente a bordo di bus e tram o all’ingresso degli impianti della rete navigazione e people mover.

Display alle fermate e aumento delle emettitrici automatiche

Infine un investimento sui sistemi di infomobilità con la predisposizione di display digitali in grado di segnalare in tempo reale l’orario di arrivo di bus e vaporetti. L’obiettivo di Actv è di installarne 500 entro l’inizio del 2026 su tutte le fermate urbane della terraferma. Per quanto riguarda invece le emettitrici automatiche, Actv mira a un raddoppio tra fine 2023 e inizio 2024. Tuttavia, anche per i meno tecnologici c’è una buona notizia: resteranno anche le biglietterie fisiche così come le agenzie Venezia Unica e in generale tutta i punti di vendita autorizzati, come le tabaccherie.

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step che sfiora i cinque milioni

L’intesa. Sancito l’accordo per la nuova campagna informativa “Guida Sicura”

Aspiag Service Despar e la Questura di Padova uniti per la sicurezza stradale

Aspiag Service Despar e la Polizia di Stato proseguono la loro partnership a sostegno di iniziative di carattere sociale, promuovendo questa volta l’importanza della sicurezza stradale, uno dei temi più discussi e sentiti tra le istituzioni e le comunità. Secondo l’ISTAT, nel 2022 sulle nostre strade sono stati oltre 70.000 i sinistri di cui oltre 1.300 mortali, dati estremamente preoccupanti e le cui cause sono riconducibili all’eccesso di velocità e alla disattenzione, fattori che possono essere evitati adottando un comportamento sicuro e responsabile al volante. Proprio per promuovere la cultura della sicurezza stradale, Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, è promotrice, insieme alla Questura di Padova e alle altre questure del Veneto, della nuova campagna informativa “Guida Sicura”. L’iniziativa si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sui comportamenti da adottare per non rischiare e viaggiare in sicurezza, tra cui l’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza, sui fenomeni che causano distrazione alla guida, come l’uso del cellulare e sulle sanzioni in cui possono incorrere in caso di guida sotto l’effetto di sostanze alteranti. “Il rapporto di collaborazione tra la Polizia di Stato ed

Aspiag Service è ormai convalidato e devo dire che si sta rivelando molto fruttuoso” ha sottolineato il Questore di Padova Antonio Sbordone. Per questa ragione, Aspiag Service Despar con il sostegno della Questura di Padova e delle altre Questure del Veneto ha ideato questa campagna per la sicurezza stradale che, attraverso 60.000 opuscoli informativi dal linguaggio semplice e immediato distribuiti nei punti vendita Despar, Eurospar e Interspar del Veneto, fornisce un vero e proprio vademecum con otto consigli

per guidare responsabilmente e indica i numeri utili a cui rivolgersi in caso di necessità o emergenza sulla strada. “Del resto – ha concluso il Questore Sbordone - ritengo molto importante, anzi decisivo, che per le campagne di sensibilizzazione della cittadinanza su rilevanti tematiche attinenti alla sicurezza ci si affidi alla collaborazione di aziende diffuse sul territorio come Despar che, quotidianamente, sono in contatto con decine di migliaia di persone, con le quali, peraltro, viene costruito un rapporto “fiduciario”.

Prendere parte a iniziative di carattere sociale è da sempre parte della filosofia del marchio dell’abete che ha intrapreso nel corso degli anni progetti volti alla promozione del territorio e alla valorizzazione delle comunità in cui l’azienda opera.

“Per Aspiag Service Despar – ha commentato Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Despar - è motivo di orgoglio e grande soddisfazione poter mettere a disposizione i propri punti vendite del Veneto per questa importante collaborazione con la Polizia di Stato, ed essere quindi un veicolo di promozione sociale, creando un continuo rapporto di collaborazione e condivisione dei valori e di attenzione al territorio e alle persone. Con questa campagna informativa vogliamo sensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, su un tema basilare come quello della sicurezza alla guida, con l’obiettivo preciso di contrastare il più possibile il tragico fenomeno dell’incidentalità stradale.

Grazie a questa partnership, abbiamo quindi la possibilità di dare ai cittadini oltre che gli strumenti necessari per adottare una guida sicura, consapevole e nel rispetto delle norme anche l’opportunità di instaurare una vera cultura della sicurezza stradale che ponga al centro il rispetto della vita e della persona”.

Collaborazione con le Questure del Veneto, un progetto di pubblica utilità

Essere parte attiva dei territori e delle comunità che la ospitano e contribuire a un modello di sviluppo basato su legami sociali e relazioni forti è una delle mission di Aspiag Service Despar su cui si fonda la sua strategia di responsabilità sociale di impresa. E proprio su queste basi è nata quasi due anni fa la collaborazione tra l’azienda e le sette Questure del Veneto che rappresenta un altro importante passo all’interno di un percorso che Aspiag Service Despar ha scelto di intraprendere insieme alle istituzioni dei territori in cui l’azienda è presente, con l’obiettivo di portare avanti azioni e progetti di pubblica utilità a sostegno delle comunità locali. Il progetto di collaborazione ha infatti lo scopo di dare vita

a campagne, attraverso strumenti semplici e diretti come opuscoli informativi e incontri con le forze dell’ordine, per sensibilizzare su temi dal grande impatto sociale, sfruttando come cassa di risonanza dei messaggi oggetto della campagna la presenza capillare sul territorio dei punti vendita a insegna Despar, Eurospar e Interspar. Negli anni di partnership sono state diverse le tematiche affrontate, quella della sicurezza alla guida è solo l’ultima in ordine di tempo: la violenza contro le donne, una piaga che continua a segnare con drammatica regolarità le cronache, il bullismo, e la sua estensione virtuale, il cyberbullismo, che rappresentano forme di violenza fisica e psicologica che colpiscono in modo sempre

più frequente giovani e adolescenti.

E ancora le truffe che, con il moltiplicarsi dei canali a disposizione, online, telefonici o di persona, rappresentano un pericolo per tutti i cittadini, ma in particolare per le persone anziane, per arrivare infine alla campagna sulla sicurezza alla guida diffusa ora attraverso i punti vendita dell’abete. Grazie a queste iniziative, il punto vendita diventa così molto più di un semplice luogo dove fare la spesa, ma un vero e proprio spazio sociale dove è possibile fare formazione su temi di rilevanza collettiva, creare consapevolezza, promuovere la prevenzione e dare ai cittadini indicazioni utili su come comportarsi e a chi poter fare riferimento in caso di bisogno.

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Regione
Giovanni Taliana, Antonio Sbordone e Gianfranco Martorano

E…state al caldo ma in salute

Il Ministero della Salute ha composto un decalogo utile a prevenire gli effetti nocivi del caldo

Quest’anno

si è fatta attendere un po’ di più ma, alla fine, è arrivata la bella stagione. Sotto questo sole però è importante stare bene evitando che il caldo diventi un’emergenza. E’ opportuno dunque seguire una serie di facili regole che consentano di vivere al meglio l’estate, comportamenti che è bene seguano un po’ tutti ma in particolare quelle categorie di persone più fragili (anziani, con malattie croniche o cure palliative, bambini) che potrebbero essere più a rischio nei giorni più caldi dell’anno. Il ministero della Salute, nell’ambito delle attività estiva del Piano Caldo, ha realizzato un decalogo con semplici regole da seguire per prevenire gli effetti negativi del caldo. Evitare l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde, tra le 11 e le 18, è il primo consiglio suggerito. Ma anche per chi rimane all’interno di ambienti domestici o di lavoro è bene migliorare la qualità del clima. La misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane o veneziane) che blocchino il passaggio della luce ma non quello dell’aria. E’ efficace l’impiego dell’aria condizionata che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare le temperature a livelli troppo bassi rispetto all’esterno. Una temperatura tra 25° e 27°C, con un basso tasso di umidità, è sufficiente...

Prosegue alla pag. seguente

LUGLIO 2023 on-line: /category/salute/
Le regole per vivere al meglio la bella stagione

Salute

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..a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche ventilatori meccanici che accelerano il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. Bere molto e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo, soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute, come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene, del fegato per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi. E’ opportuno farlo anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi. Va invece moderata l’assunzione di bevande contenenti caffeina mentre sono da evitare le bevande alcoliche. Conservare correttamente gli alimenti e

fare pasti leggeri è un’altra delle buone abitudini da osservare in questa stagione. La digestione, infatti, per il nostro organismo è un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo. Indossare un abbigliamento leggero contribuisce a limitare la produzione di calore nel corpo. Sono consigliati indumenti di cotone, lino e fibre naturali mentre è bene evitare quelle sintetiche. All’aperto è utile proteggersi dai raggi solari, indossando cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto; per salvaguardare gli occhi sono utili gli occhiali da sole con filtri UV, con particolare attenzione ai bambini. Nel caso ci si spostasse in automobile, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di

Segue dalla pag. precedente

iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. Regolare la temperatura sul valore di circa 5° inferiori a quella esterna, evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio evitare le ore più calde della giornata, specie se l’auto non è climatizzata, e tenere sempre in macchina una scorta d’acqua. Infine, non lasciare mai neonati, bambini, animali in macchina, neanche per brevi periodi. L’estate è la stagione ideale per praticare un po’ di sport all’aria aperta ma è da evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere ne-

cessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori. Prendiamoci cura delle persone che in questa stagione sono a maggior rischio di malessere o di un peggioramento dello stato di salute, come gi anziani che vivono da soli, o i neonati, offrendo l’assistenza di cui hanno bisogno e segnalando ai Servizi sociosanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Non ci si deve dimenticare neanche degli animali domestici che hanno bisogno di molta acqua fresca e di stare in zone ombreggiate. Ma, se il protocollo per la prevenzione delle patologie da temperature elevate non dovesse bastare è sempre bene chiedere informazioni al numero verde 800535535, attivato dalla Regione Veneto in collaborazione con il Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo. Ciascuna azienda sanitaria inoltre ha attivato un proprio d’intervento per affrontare l’emergenza caldo, con servizi e numeri telefonici di riferimento.

Fine della scuola: genitori e adolescenti durante l’estate

Genitori

e adolescenti durante l’estate: come comportarsi, come gestire questo cambio di ritmo di vita, come organizzare al meglio questi mesi di vacanza anche sul piano della qualità delle relazioni, per far sì che siano costruttive. L’adolescenza, come si sa, è un’età oppositiva e spesso i figli rifiutano a priori consigli e proposte, ma questo non deve portare i genitori ad arrendersi. E’ invece importante capire, insieme ai ragazzi, quali possano essere i loro interessi per questo periodo e fare un piano condiviso per affrontare l’estate nel migliore dei modi possibili. Innanzitutto, è bene ricordare che i ragazzi vengono da un lungo anno scolastico e che l’estate deve essere anche un momento di ricarica e di riposo per l’anno successivo.

L’Ulss 2 Marca Trevigiana suggerisce alcuni consigli a genitori e ragazzi per trascorrere nella maggiore serenità possibile questo periodo dell’anno. Bisogna in primo luogo ricordare che anche la noia è importante. E’ opportuno pertanto che i genitori concedano ai ragazzi qualche giorno di totale riposo in cui svegliarsi un po’ più tardi del solito, fare colazione senza fretta e non programmare attività strutturate.

In estate c’è più tempo per socializzare. E’ giusto che i ragazzi incontrino gli amici: fa parte di

una corretta crescita. La possibilità di accogliere in casa gli amici dei figli, senza essere tuttavia troppo invadenti, può essere una occasione per condividere con i ragazzi momenti di allegria e di socializzazione.

La maggior disponibilità di tempo libero può aiutare a coltivare passioni e hobbies: la pausa dalla scuola può essere utilizzata per dedicare il tempo che solitamente non c’è a dei nuovi interessi in modo che i ragazzi riescano ad esprimersi. E’ importante che i genitori possano condividerle con loro, così come lo è programmare assieme le vacanze: Pensare con loro come poter organizzare l’estate può essere un interessante motivo di confronto.

I ragazzi hanno bisogno anche di maggiore libertà in questo tempo. E’ opportuno che i genitori allentino la “presa” sui figli e considerino l’estate come l’occasione per lavorare con più leggerezza nella relazione con loro.

In ogni caso l’Ulss 2 Marca Trevigiana ricorda che è attivo un gruppo Facebook di ascolto, uno spazio psico-educativo dedicato ai genitori di adolescenti, dove ci si può confrontare tra genitori e con gli operatori dell’Unità operativa Infanzia Adolescenza Famiglia e Consultori. https://www. facebook.com/groups/tiascoltoulss2.

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I suggerimenti dell’Ulss 2 Marca Trevigiana che ha attivato anche un gruppo Facebook di ascolto
Cambia il ritmo delle giornate e c’è più tempo per stare insieme
Le regole per vivere al meglio la bella stagione

Turismo sociale e inclusivo. L’esperienza proposta dall’Ulss 3 per l’edizione 2023

L’estate speciale di nove ragazzi con disabilità

Lido di Venezia”.

Nove ragazzi con disabilità, che per un mese lavorano e vivono insieme trascorrendo un’estate “diversa”, più ricca ancora, portando il loro personalissimo contributo: sono loro gli attori principali dentro l’estate solidale, e ricca di molte iniziative e proposte, organizzata dell’Ulss 3 Serenissima. “Cinque dei ragazzi selezionati lavorano a Chioggia, e gli altri quattro a Venezia – spiega il direttore dei Servizi sociosanitari, Massimo Zuin – e con i loro volti e le loro mani indaffarate sono un po’ il simbolo dell’edizione 2023 dell’iniziativa “Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto” nelle nostre città balneari. A partire dalla loro disponibilità e dal loro entusiasmo, si sta realizzando una concreta esperienza di turismo integrato, importante per loro ma anche per i contesti che li hanno accolti”. Attraverso un’estensione estiva di quello che tecnicamente si chiama Servizio di inserimento lavorativo e autonomia abitativa, i nove

giovani, tutti di età compresa tra i 20 e i 35 anni, nel mese di luglio sono stati inseriti in esperienze occupazionali diverse da quelle che hanno già svolto. A Chioggia, ad accogliere i cinque ragazzi sono stati gli stabilimenti balneare Astoria e Clodia, il Park Hotel e il Mare Notus di Sottomarina; a Venezia due dei giovani stanno lavorando all’Hilton Molino Stucky alla Giudecca, uno è alla spiaggia Bluemoon del Lido, una ragazza svolge attività di segreteria al liceo artistico Guggenheim. La loro attività lavorativa sarà retribuita, in continuità con quanto avviene durante i mesi normali per le persone inserite nei programmi del Sil della Regione Veneto. “I nove ragazzi sono stati selezionati – sottolinea Vanni Stangherlin, referente del Progetto – tenendo conto delle loro abilità lavorative e a partire dal fatto che, con il supporto delle famiglie, sono in grado di affrontare un intero mese fuori di casa. Sono stati tutti accolti in

contesti lavorativi turistici, dentro gli stabilimenti balneari e negli alberghi. I nove giovani stanno vivendo anche un’esperienza di vita comunitaria perché, per tutto il mese, abiteranno in una struttura che permetterà loro di conoscersi e di frequentare insieme, a loro volta, le tante altre iniziative di sport, divertimento e socializzazione

che sono state organizzate per le persone disabili nelle spiagge di Chioggia e del Lido. Al termine della giornata di lavoro, infatti, accompagnati dagli educatori che li seguono H24 hanno la possibilità di partecipare alle attività ludico sportive organizzate per loro e per ogni persona con disabilità che frequenti le spiagge di Chioggia e del

E’ pronto e definito il quadro più ampio di quelle che sono le proposte del Progetto “Turismo Sociale e Inclusivo nel Veneto” per le spiagge dell’Ulss 3 Serenissima. Nelle spiagge del Lido, in collaborazione con il Comune di Venezia, al Lungomare D’Annunzio sono proposte le attività di beach tennis e di pet-therapy, mentre presso lo stabilimento balneare Blue Moon le persone con disabilità possono provare il Sup, la speciale tavola su cui si pagaia seduti o in piedi; a Sottomarina, con il contributo del Comune di Chioggia, lo stabilimento Astoria propone beach tennis, pet-therapy, roundnet – uno speciale gioco di gruppo con palla e rete –, e l’esperienza del Sup viene proposta all’Astoria ma anche nello stabilimento balneare Zanzibar e allo Stella Maris. Le attività organizzate dall’Ulss 3 Serenissima si inseriscono nel più vasto progetto della Regione Veneto di turismo inclusivo, realizzato con il contributo del Ministero per le Disabilità. Partiti lo scorso 26 giugno le proposte saranno attive tutte fino al 31 agosto: tutti i programmi sono pubblicati nella pagina turismoinclusivo.aulss3.veneto.it, dove ci si prenota per partecipare alle singole proposte.

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Per tutto il mese di luglio i giovani, tra 20 e 35 anni, lavorano e vivono insieme nelle località balneari di Chioggia e al Lido, e hanno anche un ricco programma di attività ricreative

Perle alpine d’Austria

Da Werfenweng al Weissensee, natura a “trazione green”

La località del Salisburghese propone tanti percorsi a tema su vari tipi di mezzi elettrici, mentre il lago della Carinzia, reso famoso da un film di 007, seduce con il bianco caraibico delle sue acque che d’inverno diventano la più estesa pista di pattinaggio al mondo

Spegnere il motore: soltanto mobilità dolce. Senza compromessi. Ovvero spostamenti davvero “green”, con tanti tipi di mezzi elettrici, impianti a fune, percorsi per bici ed e-bike, shuttle per chi arriva in treno e centro completamente pedonalizzato. Tutto ciò, mentre il cielo diventa una lavagna per le evoluzioni colorate dei parapendii. Werfenweng, piccolo villaggio del Salisburghese, famoso per la sua splendida fortezza medievale, la Hohenwerfen dell’XI secolo, abbarbicata su una rupe e teatro di tante vicende storiche (compresa una rivolta dei contadini ante litteram, avvenuta nel 1526-27), ha sposato in pieno la filosofia dell’associazione “Alpine Pearls” di cui fa parte, proponendosi come un modello di sostenibilità. Pur essendo circondato da alte vette – da una parte le Alpi di Berchtesgaden, nella vicina Germania, e i monti di Tennen – Werfenweng è un tutt’uno con le sue montagne, grazie a un reticolo di impianti a fune che permettono di raggiungere rifugi e baite, boschi e pianori. Permettono persino di andare a cena la sera in quota, salendo sulla Bahndorf. Salendo sull’Ikarus ci si può librare con il parapendio. D’inverno questa rete di impianti è la spina dorsale di un vasto comprensorio sciistico. Anche il nuovissimo hotel-resort Travel Charme, realizzato in centro, è un bell’esempio di architettura contemporanea bene integrata nell’ambiente, per design e contenuti.

A Werfenweng, che si trova a 40 km da Salisburgo, tutto questo ha potuto realizzarsi grazie a scelte importanti che tutta la comunità ha condiviso. Scelte che oggi garantiscono una qualità della vita alta. Anche agli ospiti. Werfenweng ha tanto da offrire in termini di natura. Prendiamo i sentieri per il trekking, protesi a far scoprire la maestosità dell’intorno. Per i bambini c’è un par-

co avventura nel bosco e anche un percorso con gli alpaca. Curiose, fra i mezzi elettrici, le bighe monoposto rosse: buffe, comode e sicure.

Nella fortezza la parte finale è dedicata all’arte della falconeria, con i voli liberi dei falchi che sullo sfondo del castello evocano vicende di fiaba. Imperdibile poi la visita al Museo dello Sci, che racconta in modo originale i settemila anni di questo mezzo per sfidare la neve e che ripercorre la formidabile carriera di Anne Marie Pröll, vincitrice di 5 Coppe del mondo e di un titolo olimpico a Lake Placid nel 1980. La gastronomia offre tanti prodotti di malga: dagli speck ai formaggi, oltre alle buonissime wienerschnitzel.

Di “perla” in “perla”, ed eccoci sul Weissensee, in Carinzia. Sembra di stare ai Caraibi, per via di quelle spiagge bianche di calcare che specchiano rive magnificate da boschi senza macchia. Acque che d’inverno si concedono al re ghiaccio e diventano la superficie pattinabile più estesa d’Europa. Al punto che gli olandesi ci hanno portato la loro

celebre maratona sui pattini, la “Alternative Holländische – 11 Städt”, diventata l’evento dell’anno.

Un luogo di grande bellezza il Weissensee, che ha scelto un fiero isolamento per difendere la propria identità. Nel senso che i 750 abitanti del posto non hanno avuto esitazioni quando è stato il momento di dire no alla costruzione di una grande strada o di approvare la scelta della municipalità di non prevedere nuove aree residenziali. Sono rimasti sì e no una ventina di lotti edificabili, i cui proprietari non li venderanno mai. 35 anni fa l’agricoltura è diventata esclusivamente biologica, zero chimica. Qui la natura impone i suoi ritmi lenti. Sul lago si naviga con barche a motore ibrido, gli scafi dei battelli solcano silenziosi i 12 km del lago (largo 940 metri e profondo, al centro, 99 metri). Un habitat straordinario per una ricca varietà di pesci: una trota ha raggiunto i 22 chili.

Lo “slow trail” è il filo d’Arianna per godere appieno di questo paradiso naturalistico. Chi vuole accorciare il percorso a piedi, può prendere

il battello sul Weissensee o l’impianto di risalita fino al Naggler Alm, punto di partenza per tanti percorsi di trekking.

Con 160 chilometri di piste, è il paradiso della mountain bike, ma il lago è adatto a comode pedalate in e-bike, noleggiabili sul posto. Il Weissensee, insieme con la regione Nassfeld-Pressegger See e Lesachtal forma il Bike World, con ben 950 chilometri di piste ciclabili per Mtb.

E in acqua? Dalla vela al surf, dallo sci d’acqua al wakeboard, e poi kajak, barche a remi, elettriche e pedalò. Il lago è anche il regno dei pescatori, senza confini territoriali fino al 20 novembre. Chi ama la terraferma, può correre scegliendo fra 12 diversi percorsi, muoversi a cavallo o tuffarsi in un tempo che fu con una gita in carrozza.

La gastronomia della zona offre molto, a partire dai pesci del lago, preparati secondo la tradizione e abbinabili ai celebrati vini austriaci. Una cucina che, tuttavia, rivela anche tratti mediterranei.

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Sì, viaggiare
L’itinerario sostenibile. Mobilità dolce
Nella foto copertina uno dei tanti veicoli elettrici che percorrono le strade di Werfenweng. A sinistra parapendii nella stessa località del Salisburghese: a destra uno degli shuttle elettrici in servizio a Werfenweng. Sotto: un battello a trazione ibrida in navigazione sul lago di Weissensesee e un tramonto nello splendido lago della Carinzia
Imprese e imprenditori

Idee in cucina, facili e sfiziose

Con l’arrivo di luglio, l’estate fa il suo ingresso con giornate calde e soleggiate. In questa stagione, è particolarmente piacevole apprezzare la varietà di frutta e verdura che offre un elevato contenuto di nutrienti, aiutando a rinfrescare il corpo e a mantenerlo ben idratato.

GAZPACHO

Un delizioso antipasto o come primo piatto fresco durante le calde giornate estive. È possibile accompagnarlo da crostini di pane tostato o con un po’ di cetriolo e peperone tagliati a dadini per aggiungere una consistenza croccante. Ingredienti: 4 pomodori maturi;1 cetriolo; 1 peperone rosso; 1 cipolla rossa; 2 spicchi d’aglio; 2 cucchiai di aceto di vino rosso; 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine; Sale e pepe nero q.b, foglie di basilico o prezzemolo

Preparazione: Lavare accuratamente le verdure. Tagliare i pomodori a pezzi grossolani, sbucciare il cetriolo e tagliarlo a rondelle, rimuovere i semi e i gambi dal peperone e tagliarlo a pezzi, sbucciare la cipolla e tagliarla a quarti. Mettere le verdure tagliate in un frullatore o un mixer ad alta potenza. Aggiungere gli spicchi d’aglio sbucciati, l’aceto di vino rosso, l’olio d’oliva, sale e pepe nero a piacere. Frullare tutto fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea. Per una consistenza più rustica, frullare le verdure solo parzialmente. Assaggiare e regolare il condimento secondo le preferenze personali. Versare il gazpacho in una ciotola o una brocca e metterlo in frigorifero per almeno due ore, o fino a quando si sia ben raffreddato. Prima di servire, mescolare bene. Guarnire con foglie di basilico o prezzemolo tritato e qualche goccia di olio d’oliva.

CAPONATA SICILIANA

Servita tradizionalmente come antipasto freddo o tiepido, la caponata ha una preparazione versatile, che si presta a condire anche un piatto di pasta oppure come contorno semplice ma appetitoso perfetto

Ingredienti: : 2 melanzane; 1 cipolla; 2 coste di sedano; 1 peperone rosso; 400 g di pomodori pelati; 60 g di olive verdi snocciolate; 2 cucchiai di capperi; 2 cucchiai di aceto di vino bianco; 2 cucchiai di zucchero; Olio d’oliva extra vergine; Sale e pepe q.b. Preparazione: Tagliare le melanzane a cubetti e metterle in una ciotola con acqua salata per 30 minuti per eliminare l’amaro. Scolarle e tamponarle con della carta assorbente per asciugarle. In una pentola capiente, versare un filo di olio d’oliva e fare rosolare la cipolla tagliata a fette sottili. Aggiungere il sedano e il peperone tagliati a cubetti e cuocere per qualche minuto finché le verdure si ammorbidiscono leggermente. Unire le melanzane e cucinare per circa 10-15 minuti, mescolando di tanto in tanto, finché diventano tenere e iniziano a dorarsi leggermente. Poi pomodori pelati, schiacciandoli leggermente con una forchetta, e lasciare cuocere per altri cinque minuti. Infine, olive e i capperi e condire con l’aceto di vino bianco, lo zucchero, sale e pepe a piacere. Mescolare e lasciare cuocere a fuoco mediobasso per circa 20-30 minuti, fino a quando la caponata raggiunge una consistenza densa e tutti i sapori si amalgamano.

TORTA DI ALBICOCCHE FRESCHE E MANDORLE

Una torta estiva e profumata. La preparazione è molto semplice e veloce, non richiederà particolari abilità ma il risultato finale sarà stupefacente. Da gustare a colazione oppure dopo i pasti, per concludere pranzi e cene con dolcezza.

Ingredienti: 200 g di mandorle pelate e tritate finemente; 200gr di farina; 160gr di zucchero; 200 g di burro morbido; 4 uova; 1 bustina di lievito in polvere; 1 cucchiaino di estratto di vaniglia; 1 pizzico di sale; 8 albicocche.

Preparazione: Preriscalda il forno a 180°C e imburrare e infarina una teglia da torta. In una ciotola, mescolare insieme la farina, le mandorle tritate, il lievito in polvere e il pizzico di sale. In un’altra ciotola, lavorare il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere un composto cremoso. Aggiungere le uova e l’estratto di vaniglia e mescolare nuovamente. Gradualmente aggiungere la miscela di farina, mandorle e lievito al composto di burro e uova. Mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Versare l’impasto nella teglia preparata, livellandolo con il dorso di un cucchiaio. Tagliare le albicocche a metà rimuovendo il nocciolo e disporle con il lato tagliato rivolto verso l’alto. Inforna la torta per circa 40-45 minuti o fino a quando risulta dorata

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A tavola
Rubrica a cura di Sara Busato

Si inaugura un periodo complicato ma che porterà significative novità. Tra queste la possibilità di fare nuove conoscenze e cimentarsi in contesti mai esplorati.

Vi trovate a vivere un periodo veramente straordinario che vi consentirà di mettervi in gioco e raccogliere significativi successi. Non lasciatevi sfuggire nessuna occasione

Siete un po’ confusi ma questo non vi impedisce di vivere a pieno le vostre giornate lavorative e di evasione. Datevi del tempo per fare chiarezza

State attraversando un buon periodo che vi consente di recuperare situazioni alle quali stavate lavorando da lungo tempo. Raccogliete ciò che avete seminato

Uscirete presto da un periodo di discussioni e potrete fare finalmente un bilancio selezionando ciò che vale la pena tenere e quello che invece può essere sacrificato

Questo è uno dei periodi in assoluto migliore sul piano lavorativo e per quanto riguarda le relazioni sociali e di coppia. Siate disponibili a fare nuove conoscenze

Finalmente potete guardare al futuro con una maggiore fiducia, il periodo agitato è concluso. Ora godetevi il ritrovato equilibrio a lungo inseguito

Per voi è difficile rimanere ad aspettare la giusta occasione. Dovete agire ad ogni costo spinti da entusiasmo e passioni. Siate lungimiranti e otterrete i risultati sperati

Finalmente potete concedervi un po’ di riposo e di tempo da dedicare alle vostre passioni e alla vostra famiglia. Non ci siete per nessuno; concedetevi questa meritata evasione.

Scoprirete inaspettate qualità nelle persone che avevate sottovalutato. Vecchie conoscenze si rifaranno vive e diventeranno amicizia fidate

E’ tempo di fermarvi un po’ a riflettere dopo il lungo tran tran che avete affrontato durante l’anno. Recuperate le vostre energie e riposatevi per nuove sfide future

Sarete piacevolmente stupiti dalle attenzioni inaspettate di una persona speciale che pensavate di avere perduto. È questa l’occasione per rinsaldare il legame tanto importante per voi

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Oroscopo
Il tempo lento di luglio che aiuta a trovare nuove energie

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