Piccole Impronte Aprile 2022

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aprile 2022

I RAGAZZI

DALLA PARTE DEGLI A N I M A L I

OPELO PELO E CONTR ioniero

Nessun prig in casa

piccoleimpronte.lav.it Supplemento al n.3 aprile 2022 (183) di “Impronte” - Rivista Animalista Poste Italiane SpA sped. in abbonamento postale d.l. 353/2003 (conv. in l.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma


in questo numero 2 Ultime notizie 4 Pelo e Contropelo La natura è crudele, gli animali vivono meglio con noi Gli animali? Lasciamoli liberi nel loro ambiente 6 Il Fumetto BatBilbo e gli animali esotici 8 Attivamente Il commercio delle specie esotiche

le centra Insertoanimali Amici leonte Il cama

10 Curiosando Animali ribelli per la libertà 12 Giochi Dov’è la loro casa? 13 LAV Story Il Drago della Foresta di Fanfaronia 21 Amico a distanza Allevata come se fosse una bambina 22 Il Fumetto Pelle di serpente 26 Diversi ma uguali L’incredibile magia del volo 28 L’angolo della Posta 30 L’Intervista Il mondo di Alice: no alla carne e ai rifiuti 32 Martina in cucina Barrette al cioccolato e burro di arachidi 33 Il Quiz

PICCOLE IMPRONTE

SUPPLEMENTO AD IMPRONTE anno XXXIX n. 3 (183) aprile 2022

DIRETTORE RESPONSABILE GIANLUCA FELICETTI

CURATRICE EDITORIALE ILARIA MARUCELLI

DIREZIONE E REDAZIONE

SEDE NAZIONALE LAV ONLUS VIALE REGINA MARGHERITA, 177 00198 ROMA

REDAZIONE

GIACOMO BOTTINELLI, MARCO CORTINI, ILARIA MARUCELLI, FLIC, JOY, PEPE

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE

PIER PAOLO PUXEDDU+FRANCESCA VITALE

HANNO COLLABORATO

KENIA E BIANCA JADE BIZZOCCHI, DAVIDE CECCON, ROBERTO MARCHESINI, FABIO REDAELLI, ALESSANDRO TELVE, SERGIO TRAMA, SILVIA ZICHE

DISEGNO DI COPERTINA FABIO REDAELLI

Informiamo che tutti gli associati e/o i sostenitori delle campagne LAV ONLUS hanno diritto a ricevere la presente pubblicazione tramite invio postale. LAV ONLUS garantisce che i dati identificativi dei destinatari sono raccolti e trattati, anche elettronicamente, nel rispetto delle norme previste dal “codice di regolamentazione della privacy” (Dgs 196/2003). Ogni interessato potrà in ogni momento esercitare i propri diritti (art. 7,8,9 Dgs 196/2003) rivolgendosi direttamente a LAV ONLUS, viale Regina Margherita 177, 00198 Roma, tel. 06/4461325 fax 06/4461326 email: privacy@lav.it

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CARTA BURGO RESPECTA 100

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AUT. TRIB. ROMA 50/84 dell’11-2-1984 ISCR. REG. NAZ. STAMPA 4086 dell’1-3-1993 ISCR. ROC 2263 - 2001

STAMPA

ARTI GRAFICHE “LA MODERNA” VIA ENRICO FERMI, 13/17 ICI 00012 GUIDONIA AR C MONTECELIO (RM)

CART

1 Editoriale ...e in più la striscia di BatBilbo

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CHIUSO IN TIPOGRAFIA 30 MARZO 2022

QUOTE ANNUALI DI ISCRIZIONE E RINNOVO A LAV ONLUS

GIOVANILE (sotto i 18 anni) da 18 euro ORDINARIO da 30 euro FAMIGLIA da 45 euro SOSTENITORE da 46 euro BENEMERITO da 150 euro STRAORDINARIO da 500 euro

VERSAMENTI INTESTATI A LAV ONLUS

BANCA POPOLARE ETICA IBAN IT59F0501803200000015011125 FILIALE DI ROMA, VIA PARIGI N. 17 00185 ROMA

LAV È FIRMATARIA DI UN PROTOCOLLO D’INTESA CON IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE CHE SOSTIENE E PROMUOVE L’EDUCAZIONE AL RISPETTO PER GLI ANIMALI NELLE SCUOLE


Editoriale La storia siamo noi È

fatta: gli animali entrano nella nostra Costituzione! Il Parlamento italiano ha deciso e, all’articolo 9 della Carta Costituzionale, possiamo finalmente leggere che la Repubblica riconosce:

« la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali»

Ilaria Marucelli

BatBilbo

È un risultato incredibile, siamo il quinto paese al mondo a farlo. È un evento storico e possiamo gridarlo forte senza paura di esagerare! Allora i nostri amici sono salvi? Non ancora, purtroppo. Ma da oggi siamo più forti per ottenere maggiore rispetto nelle leggi e nei tribunali: i nostri amici avranno uno scudo in più per la loro difesa e lo scudo è rappresentato dalla nostra Costituzione. Non solo una grande conquista, dunque, ma un fortissimo punto di partenza per proteggere sempre meglio gli altri animali. LAV ha iniziato questa battaglia più di 20 anni fa… a dimostrazione che l’impegno paga sempre (anche se non sempre i risultati si vedono subito) e che siamo tutti noi a fare la storia! Finalmente la tutela dei nostri amici diventa un principio fondamentale della Repubblica: le leggi future dovranno tenerne conto e le leggi del passato si dovranno adeguare. Sembra un sogno, invece è realtà! E noi… continuiamo a sognare!

professione: giornalista cibo preferito: crocchette di patate cosa non sopporta: chi scaccia i piccioni cosa vuole fare da grande: tornare bambina hobby: cinema e fotografia letture preferite: poesie

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Ultime notizie Assieme gli animali, anche loro vittime della guerra

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ella nostra Costituzione c’è un messaggio molto chiaro: la guerra non è consentita. La violenza va sempre rifiutata: non si può uccidere nessuno, per nessun motivo! Fare la guerra vuol dire invece uccidere donne, uomini, bambini, animali, senza risparmiare nessuno; vuol dire terrore, distruzione, morte.

Mentre scriviamo, c’è ancora la guerra in Ucraina. Tanti sono gli animali che stanno fuggendo con le loro famiglie. LAV si è mobilitata fin dal primo giorno, mettendosi in contatto con associazioni ucraine che si impegnano per difendere i diritti degli animali. La nostra Unità d’Emergenza è subito partita per Trento dove sono arrivati i primi rifugiati, e ha aiutato cani e gatti al seguito con cibo, cure e cucce calde. Abbiamo subito chiesto al Ministro della Salute di consentire l’ingresso di cani e gatti senza passaporto europeo e alle strutture di accoglienza di non separare gli umani dagli animali. Mantenere gli affetti, tutti, è giusto e fondamentale! Siamo in contatto con la Protezione Civile Italiana per fornire assistenza e accoglienza agli animali dei rifugiati che arrivano in Italia.

La guerra colpisce tutti e tutte le vite sono importanti. Non lasciamo indietro nessuno!

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Siamo arrivati fino al confine con l’Ucraina, dove abbiamo lasciato gli aiuti alle frontiere, in modo che le famiglie in fuga potessero prendere il cibo per i propri animali. Abbiamo salvato e portato in Italia i cani di un canile di Cerkasy, a sud di Kiev, dove erano rimasti senza cibo né acqua! Troveremo presto una famiglia a ognuno di loro.


Gli animali nella Costituzione!

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alvolta si esagera a utilizzare l’aggettivo storico, ma l’inserimento degli animali nella nostra Costituzione è una decisione veramente storica! Sono passati 24 anni dalla prima proposta e oggi, dopo tanto impegno e mille battaglie, festeggiamo questa grande conquista di civiltà. Gli animali entrano a pieno diritto nella Legge più importante, quella che ispira e orienta tutte le altre leggi. E non una sola volta, ma quattro! Ci entrano come animali (e quindi esseri viventi che meritano protezione), come ambiente, come biodiversità e come ecosistemi! Insomma, abbiamo fatto tombola… anzi l’hanno fatta i nostri amici di pelo, pinna, piume e squame!

A Bruxelles vietate le giostre di pony

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Bruxelles usare pony, cavalli o asini per divertimento è diventato fuori legge! Mai più pony che girano in tondo con in groppa i bambini, in una triste giostra vivente. Basta con gli asinelli sfruttati per intere giornate, in mercatini e altre manifestazioni affollate e rumorose. Niente più sfruttamento degli animali durante le feste, anche se private. Una scelta di civiltà per sottolineare che gli animali non sono giocattoli o mezzi di trasporto… e gli amici equini ringraziano!

Chiusi tutti gli allevamenti di pellicce!

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e l’abbiamo fatta: in Italia non saranno più allevati animali per fare pellicce! Una vittoria storica, alla quale abbiamo lavorato per molti anni, con il sostegno di tutti voi: decine di migliaia di persone hanno firmato le nostre petizioni. Dopo una ventina di paesi europei, anche l’Italia ha scelto la civiltà: non si uccide per una pelliccia. E nel solo 2022 si salveranno sessantamila visoni… evviva! P

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Pelo Nel mondo ci sono milioni di specie animali che stimolano la nostra curiosità e il nostro interesse. Ne esistono di tutti i tipi, affascinanti e incredibili nelle loro diversità,

La natura è crudele, gli animali vivono meglio con noi S

alve amici, un caro saluto anche dalla mia bellissima Estrela, una pappagalla Ara cresciuta con me. Oltre a essere dolce, tranquilla e affettuosa (e intelligentissima!), Estrela ha un altro grande pregio: è longeva! I pappagalli come lei vivono fino a settant’anni e oltre… e io ho intenzione di trascorrere tutta la mia vita con lei. Ma torniamo alla domanda di partenza: è giusto tenere in casa gli animali esotici? La mia esperienza mi fa rispondere di

sì, senza dubbio. Estrela è un animale felice e tranquillo: ha cibo, sicurezza, protezione, cure e tantissimo amore! Certo, non tutti i casi sono uguali. Ci sono animali esotici che si adattano più difficilmente alla vita cittadina e proprietari che li comprano in maniera superficiale, senza capire che un animale non è un monopattino elettrico, che quando ti stanchi lo butti nel ripostiglio! Ma escludendo i singoli casi di maltrattamento e le persone incapaci di tenere un animale (ma a quelle non affiderei nemmeno un coniglietto!), perché non dovremmo prendere un’iguana o un merlo indiano? La vita nei loro habitat non è uno scherzo, anzi! È piena di insidie, sofferenze e pericoli. Gli animali in casa perdono la libertà, ma ci guadagnano in benessere e sicurezza: i predatori non ci sono, il cibo è a disposizione, il veterinario anche… E a chi sostiene che questa non è una vita naturale rispondo: ma le nostre frenetiche giornate, trascorse tra macchine, rumore, smog, stress, telefonini e social, hanno qualcosa a che fare con la natura? Siamo tutti sulla stessa barca…

A chi sostiene che per gli animali non è una vita naturale rispondo: ma le nostre frenetiche giornate, trascorse tra macchine, rumore, smog, stress?

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Contropelo da osservare nei loro ambienti altrettanto meravigliosi. Qualcuno invece ne prende uno e se lo mette in casa. Ti sembra giusto? Ecco l’opinione dei nostri personaggi.

Gli animali? Lasciamoli liberi nel loro ambiente P

rima di rispondere, anche io voglio presentarvi il mio amico peloso: ecco a voi il mio Figaro! Non l’ho comprato, l’ho trovato dentro un cassonetto, piccolo cucciolo affamato e miagolante. Non lo costringo a restare qui, dove tra l’altro si trova benissimo, grazie alle mie coccole e al fatto che i gatti vivono con noi da diecimila anni! Può uscire e tornare quando vuole, usando il suo sportellino a molla (che non a caso si chiama gattaiola!). Non credo che il pappagallo qui accanto possa fare altrettanto… È vero, la nostra vita è spesso frenetica, meccanica e certamente poco naturale. Ma ci illudiamo di avvicinarci alla natura imprigionando animali che vivono liberi in posti meravigliosi? La toppa è molto peggiore del buco! E quindi che faccio? Compro un camaleonte e me lo metto in appartamento! Ma siamo sicuri che non preferirebbe vivere sugli alberi, nelle meravigliose foreste del Madagascar? Forza, superiamo il nostro egoismo e pensiamo anche agli animali. Mi sembra persino inutile ripeterlo: gli animali strappati al loro habitat soffrono!

Eppure, il commercio di animali esotici continua: centinaia di migliaia di animali catturati (ma anche allevati), trasportati, venduti e infine… costretti a vivere come prigionieri. La maggior parte muore dopo la cattura per lo stress e il dolore. Se è questo che volete, comprate pure un merlo indiano o un pitone reale! Ma non dite che amate gli animali. E sappiate che non vi mettete in casa un pezzettino di natura, ma solo tanta e inutile sofferenza.

Ci illudiamo di avvicinarci alla natura imprigionando animali che vivono liberi in posti meravigliosi? Non mi stanco di ripeterlo: gli animali strappati al loro habitat soffrono!

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Attivamente Il commercio delle specie esotiche Catturati, importati, allevati, esposti e venduti… ecco la triste realtà di centinaia di migliaia di animali esotici, rinchiusi in piccoli e tristissimi zoo casalinghi e trattati come oggetti da collezione, che si ritrovano a vivere nelle nostre case invece che nelle foreste, nelle savane, nelle pianure tropicali. Tanta sofferenza per niente! L�V sta lottando per vietare la loro vendita. Spiega anche tu a tutti che gli animali devono vivere nel loro habitat. E che gli amici non si comprano! Ecco le specie esotiche più vendute in Italia.

AR� AR�R�UN� Vive nelle savane e nelle foreste del Sud e Centro America ed è tra le specie di pappagalli più perseguitate e minacciate. Trasportati per lunghi viaggi in casse con più di cento individui, stipati senza cibo né acqua, finiscono rinchiusi in piccole gabbie metalliche. Il 75% dei pappagalli catturati muore.

© Archivio LAV

© Archivio LAV

Chiamato anche scoiattolo volante, è un marsupiale che vive nelle foreste tropicali dell’Australia. Anche se oggi molti vengono fatti riprodurre in allevamento, ogni anno fino a diecimila individui sono strappati al loro habitat e costretti a viaggi estenuanti verso Europa e Stati Uniti. Si adattano difficilmente alla prigionia: ne muoiono migliaia all’anno.

RICCIO AFRIC�NO Nativo dell’Africa equatoriale, è un animale solitario che in natura percorre molti chilometri in cerca di cibo. In cattività è rinchiuso in gabbia, spesso tenuto ammassato in gruppi, soggetto allo stress e a numerose malattie.

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PET�URO DELLO ZUCCHERO


© Archivio LAV

SURIC�TO Diffuso nell’Africa del Sud-Ovest, viene strappato illegalmente dal suo ambiente. Abituato a vivere in grandi gruppi, curioso, attivo e amante dello scavo, è tra gli animali commerciati che più soffrono la prigionia e la solitudine; molti muoiono a causa della reclusione.

GECO LEOP�RDINO

© Matee Nuserm | Shutterstock

© Archivio LAV

Vive nelle zone semi-aride del Pakistan: tra gli animali esotici è quello che mostra più malattie a causa della cattività, dove non può esprimere i suoi bisogni naturali, come arrampicarsi o nascondersi. Manifesta frequenti patologie agli occhi e alla pelle, oltre che problemi digestivi che spesso lo portano alla morte.

MERLO INDI�NO Viene dall’Asia sud-orientale, dove ne vengono catturati (usando il crudele metodo della colla) parecchie migliaia ogni anno. Da curioso e attivo abitante degli alberi delle foreste, si ritrova costretto in piccole gabbie. Molti sono catturati giovani dal nido, perché imparino a imitare l’uomo: infatti se “parlano” hanno un maggior valore commerciale.

NESSUN PRIGI ONIERO

LAV Sede Nazio nale Viale Regina Ma rgherita, 177 00198 Ro ma Tel 06 446 Fax 06 446 1325 info@lav.it 1326 www.lav. it

IN CASA

Ogni anno e camale , milioni di anim on ali “animali ti vengono cattu esotici come ig da ua trasmette compagnia”. O rati in natura o all ne, serpenti ltr recentem re malattie (zoono e ad essere peric evati per diventar e non sono ente per il Covid, si) o esserne serb oloso perché poss gl at che dovr il luogo adatto pe i appartamenti ne oio, come è succ ono ebbe svol r esso gersi in na la loro vita, talvol lle nostre città ta molto tura. In Italia, lunga, so ogni anno no vari milioni gl , e la mag i gior parte animali esotici ch e ve è allevata e vendut ngono venduti a illegalm ente.

DICIAMO NO

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Curiosando Animali ribelli per la libertà Miliardi di animali sono sfruttati in tutto il mondo: catturati, imprigionati, uccisi per ogni esigenza di noi umani. Eppure, quando qualche coraggioso animale prova a ribellarsi, a fuggire, a salvarsi la vita e sognare la libertà, diventa subito una notizia.

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è qualcosa di ingiusto in tutto questo, come se il desiderio di scappare dalla sofferenza fosse sbagliato e non la normale pretesa di ogni essere vivente. Lo sapete che durante le guerre ai prigionieri è riconosciuto il diritto alla fuga? In queste pagine vi raccontiamo alcune storie di animali che, per scappare dall’ingiusto sfruttamento, ci hanno messo cuore, cervello e zampe veloci. Non sempre è finita bene, ma l’importante è provare a sognare un futuro migliore.

Bretagna, Francia. Lei è Charlotte, una giovanissima maialina di nove mesi, rinchiusa in un allevamento. Una lite tra reclusi (stressati e sofferenti), un brutto morso a un orecchio e Charlotte finisce in infermeria per le cure. Ed ecco, letteralmente, l’occasione della vita: una porta rimasta aperta sul retro e la fuga in strada cercando aiuto e solidarietà. Li ha trovati entrambi: salva!

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© Sonsedska Yuliia | Shutterstock

Charlotte evade e trova aiuto


Cavallo si ribella e distrugge carrozza

Cinghiale scappa dai cacciatori e si butta in mare

© Archivio LAV

Savona, Italia. Ha cercato la salvezza in mare, sfuggendo ai cani e agli spari dei cacciatori. Un cinghiale di ottanta chili fugge dal bosco, raggiunge la spiaggia e si butta in mare: poi continua a nuotare e ancora a nuotare fino a quando, stremato dalla fatica, viene soccorso, a due miglia dalla costa, da un istruttore di vela e poi dai Vigili del Fuoco. Il cinghiale era spaventato e non voleva stare sul gommone: portato sulla spiaggia con grande difficoltà, quando è stato liberato, ancora terrorizzato, anziché tornare verso la boscaglia, si è ributtato in acqua, cercando la fuga a nuoto! Infine, nuovamente catturato e liberato per la seconda volta, si è inoltrato nel bosco ed è fortunatamente sparito: salvo!

Un polpo in fuga Napier, Nuova Zelanda. I polpi sono tra gli animali più intelligenti del mondo e Inky, prigioniero nel National Aquarium, l’ha dimostrato! Una mattina come tante, quando il personale dell’acquario ha controllato la vasca, il polpo non si trovava: scomparso! Gli unici segni del suo passaggio erano alcune tracce d’acqua che conducevano a un tubo di scarico. Che cos’era successo? Per una dimenticanza, il coperchio della vasca era rimasto socchiuso e Inky ne ha subito approfittato: si è arrampicato lungo la parete di vetro, poi si è calato fino al pavimento per infilarsi nel tubo (del diametro di appena quindici centimetri!), percorrendolo per oltre cinquanta metri fino al mare! E ora ce lo immaginiamo felice, che si gode la riconquistata libertà, vagabondando nell’Oceano Pacifico. Salvo! P

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© pan demin | Shutterstock

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Firenze, Italia. Un cavallo si ribella allo sfruttamento, trascinando furiosamente la carrozza alla quale era attaccato in mezzo a due auto parcheggiate e distruggendola. Poi riesce a liberarsi e prosegue la corsa nella centralissima Piazza della Signoria. La fuga dura poco, ma non importa. Anche se per poche decine di minuti, questo eroico cavallo è stato finalmente libero! Attirando l’attenzione sullo sfruttamento dei suoi compagni, costretti per tutta la vita a trainare carrozze.


Giochi Dov’è la loro casa? Li troviamo insieme agli umani, rinchiusi in gabbie o teche per tutta la loro vita, ma non è la loro natura. Inserisci nelle caselle bianche vicino a ogni animale il numero e la lettera corrispondenti al suo nome e al suo paese di origine e riporta tutti a casa!

1 - Camaleonte 2 - Ara Ararauna 3 - Suricato 4 - Pitone reale A - Africa del Sud B - Africa Centro-Occidentale C - America Centro-Sud D - Madagascar

SOLUZIONE: 1-D. Camaleonte Pantera – Madagascar. 2-C. Ara ararauna - Centro e Sud America. 3-A. Suricato - Africa del Sud. 4-B. Pitone Reale - Africa occidentale e centrale. 12 | P

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Il Drago della Foresta di Fanfaronia di

Giacomo Bottinelli con le illustrazioni di Sergio Trama

I un po’ tardivo rispetto a tanti altri posti, ma quando era arrivata i nternet era una risorsa che a Rocca Sganghera era arrivata in modo

cittadini si erano appassionati subito. Si sa, infatti, che nei piccoli paesi tanti negozi e servizi stentano ad essere presenti, così con la rete la gente riusciva almeno in parte a sopperire. Tra gli altri utilizzi del mezzo si era purtroppo affermato l’acquisto di animali, con il risultato che non di rado arrivavano creature strane, che con i boschi e le valli di Rocca Sganghera poco avevano a che fare. Un tizio aveva comprato un Pitone Cristallino dei Monti di Pan di Zenzero, che si vedeva a stento mentre strisciava per terra perché la sua caratteristica era appunto di essere trasparente come il cristallo; una signora di mezza età, invece di adottare un cane in canile, si faceva fare compagnia – per così dire – da una Lucertola Infuocata delle Pianure del Sole, che le mandava in fiamme le tende ogni volta che ci si arrampicava; un altro aveva acquistato una Mangusta Verde del Madagascar Orientale, che non era mai arrivata perché – come è noto – alcune di queste vendite di animali online sono solo truffe…

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Una notte che pioveva a dirotto, la corrente elettrica era saltata; e come nel più classico dei film della serie di Jurassic Park, tutte le serrature automatizzate delle teche dove questi incredibili ed esotici animali erano tenuti prigionieri si erano aperte contemporaneamente. Brunella e Betulla, che erano la fata e la strega che abitavano il bosco vicino a Rocca Sganghera, se ne erano accorte subito grazie alla loro sfera di cristallo. «Brunella, gli animali esotici di tutto il paese si stanno riversando nelle strade», aveva detto la fata alla sua amica. In paese, appunto, la maestra Ludmilla, la corpulenta insegnante delle elementari, si lanciò sotto la pioggia e cominciò a recuperare e mettere al sicuro le più innocue di quelle bestiole. Ma c’era un problema. Il barbiere Salvoni, che era il più acerrimo nemico dei diritti animali che abitava a Rocca Sganghera, aveva fatto uno dei suoi numerosi errori madornali: aveva acquistato un Drago Tenebroso della Foresta di Fanfaronia.

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© PetlinDmitry | Shutterstock

Amici animali

Il camaleonte * Il camaleonte è un rettile con una straordinaria capacità di mimetizzarsi che, associata all’andatura lenta e ondeggiante e all’espressione placida e impassibile, lo rendono davvero caratteristico. Un po’ lucertolone e un po’ draghetto, si distingue per la particolare testa con la cresta, fitta di protuberanze, escrescenze e piccole corna. Vive in habitat caldi, in Africa (soprattutto in Madagascar), ma possiamo trovarlo in Asia e ormai persino nel Sud Italia (nei territori di Lecce e di Reggio Calabria)! * Abilissimo cacciatore, ha la lingua lunghissima (più lunga di tutto

il corpo!) che srotola come una velocissima catapulta, in un sedicesimo di secondo, per catturare gli insetti. Ognuno dei suoi occhi tondi può ruotare indipendentemente a 360 gradi, garantendogli una visione totale e perfetta.

* Vive sugli alberi, spostandosi da un ramo a un altro. Le dita hanno due artigli a forma di pinza che gli assicurano una presa sicura; anche la coda è prensile (per aggrapparsi ai rami) e può essere considerata la sua quinta zampa! A differenza della lucertola (entrambi sono dell’ordine dei sauri), il camaleonte non si separa mai dalla propria coda!

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* Non ha orecchie, ma comunica con i suoi simili attraverso le vibrazioni dei rami, su frequenze che noi non riusciamo a percepire. È un animale diurno, che vede male nel buio: dorme in un angolo ben nascosto tra le foglie; molto abitudinario, si rifugia sempre sullo stesso ramo!

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I RAGAZZI DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

Camaleonte pantera (Furcifer pardalis)


© Archivio LAV


Amici animali

Lo sapevi

che

* Il camaleonte pantera è una delle specie più vendute. Ogni anno più di 2000 individui, che vivono nelle foreste del Madagascar, vengono strappati al loro habitat ed esportati. Il 50% di questi animali muore poco dopo la cattura, il 7% durante i lunghi trasporti internazionali e il 28% durante il primo anno di prigionia. Animali solitari e delicati, soffrono moltissimo a vivere in cattività, lontano dalle loro foreste. * Ogni anno molti milioni di animali esotici (ricci africani, serpenti, gechi, camaleonti, iguane...) vengono catturati in natura o allevati per diventare animali da compagnia. In Italia sono 3 milioni gli animali esotici venduti ogni anno da negozi e allevatori; se si considerano quelli allevati e venduti illegalmente, questo numero raddoppia! Eppure gli appartamenti non sono certo il luogo adatto per la vita di questi nostri amici, che dovrebbero trovarsi liberi, molto lontano da qui!

* Gli animali non sono oggetti da collezione! Che siano catturati o allevati… la crudeltà non cambia. Basta pensare che il 75% dei rettili muore entro un anno da quando entra in un appartamento o che il 66% dei pappagalli cenerini muore durante il viaggio dall’Africa. L’86% degli italiani è contrario a tenere animali esotici come compagnia!

* Oltre a tutta questa grande e inutile sofferenza (perché non abbiamo nessun bisogno di vivere con un merlo indiano o un pitone reale!), questo commercio favorisce la diffusione di malattie che possono anche essere trasmesse agli umani: un esempio è la pandemia che stiamo vivendo da ormai due anni.

tutte le foto © Archivio LAV

Il commercio di animali esotici


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Questo drago glielo avevano venduto piccolo, e non gli avevano detto mica che era un cucciolo… Così, convinto che non sarebbe cresciuto più di tanto, il barbiere Salvoni si era ritrovato in cantina, in capo a un anno, un mostro di tre metri coda esclusa. Quando il black-out fece saltare la serratura, il Drago Tenebroso della Foresta di Fanfaronia saltò fuori in un attimo e si precipitò tra le vie, sputando lingue di fuoco. Betulla e Brunella atterrarono nel mezzo della piazza dove il drago stava distruggendo la statua del commendator Burlacchi, noto personaggio storico di Rocca Sganghera. Insieme, la fata e la strega fecero ruotare le bacchette, cantando strane litanie. Di fronte a loro si aprì un portale che cominciò a risucchiare l’aria tutto intorno, e con l’aria risucchiava anche vasi di fiori e panchine. Il drago provò a lanciare una fiammata verso Betulla e Brunella, ma anche la fiammata finì nel portale e scomparve. P

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Con un ultimo ruggito la belva si aggrappò con gli artigli alla statua del commendator Burlacchi, ma in pochi secondi sia il drago, sia la statua, furono preda del gorgo magico che si richiuse subito al loro passaggio. «Ma chi potrà essere stato ad allevare un drago qui a Rocca Sganghera?» chiese contrariato il sindaco, Palmiro Buzzacchi, che era arrivato trafelato reggendo l’ombrello per ripararsi. La maestra Ludmilla si avvicinò col suo sacco di animali esotici e lo consegnò a Betulla e a Brunella: «Sarà bene farli tornare ai loro luoghi di origine…». Betulla sorrise: «Anche il drago è tornato nella Foresta di Fanfaronia, dove potrà vivere felice nel suo ambiente naturale». Brunella si rivolse al sindaco brandendo la bacchetta: «Internet non è un buon posto per comprare animali! Anzi, gli animali non si comprano… e gli esotici devono restare nelle loro terre!». Il sindaco, piuttosto sconvolto, fece ritorno a casa, ma il messaggio fu chiaro.

Giacomo Bottinelli, 50 anni, vive a Grosseto e lavora nell’Ufficio “A scuola con LAV”. Ama molto la letteratura di fantasia

e da sempre scrive storie. È un salvanimali fin da bambino. I suoi uccelli preferiti sono i piccioni. Già in un tema della scuola media voleva abolire caccia e vivisezione.

Sergio Trama, 59 anni, vive in provincia di Roma. Fin da piccolo preferiva esprimersi con i disegni piuttosto che con le parole e il suo sogno, poi realizzato, era di diventare un illustratore di libri per bambini. Ha collaborato a lungo con case editrici italiane e straniere. Quando non disegna, dipinge. 20 | P

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Amico a distanza Allevata come se fosse una bambina Le bertucce sono, tra le scimmie, quelle che ci somigliano di più. Se guardi negli occhi una bertuccia e osservi le espressioni del suo viso, rimani davvero sbalordito: ti sembra di avere di fronte un umano.

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purtroppo Pepa è stata cresciuta proprio come una bambina, con tanto di pannolino, rinchiusa in un piccolo appartamento, senza mai conoscere la foresta o un’altra bertuccia. Ma a cinque anni comincia la sua seconda vita! I carabinieri la sequestrano e, con la collaborazione di LAV, la portano al Centro di recupero di Semproniano (Grosseto), dove tanti animali selvatici salvati dai maltrattamenti riscoprono la vita vera.

tutte le foto © Archivio LAV

Qui sopra, Pepa mentre viene trasportata in tutta sicurezza al Centro di recupero di Semproniano.

Dopo un periodo di ambientamento, Pepa ha trovato la compagnia di Rocket, Lucy, Buddy e Calogero, una grande famiglia di bertucce. Ormai non è possibile reintrodurla in natura, ma la aspetta un’esistenza in semilibertà, con tanti spazi verdi, amici, amore e rispetto. Buona vita Pepa, te la meriti! Se vuoi aiutarci a prenderci cura di Pepa, adottala a distanza!

Da oggi puoi adottare il tuo nuovo amico direttamente sul Web. Fatti aiutare da un adulto e cerca su

adozioneadistanza.lav.it la pagina dedicata alle adozioni junior!

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Diversi ma Uguali a cura del dott. Roberto Marchesini, etologo e direttore della SIUA

L’incredibile magia del volo Il mondo degli uccelli è magico, con i suoi voli fantasiosi e precisi, le sintonie dei grandi stormi che disegnano coreografie nel cielo, le acrobazie che possiamo ammirare anche in città tra i palazzi.

Senza gravità © L.Felchero | Archivio LAV

L’essere umano ha sempre sognato di volare come gli uccelli e, in effetti, gli amici alati non ci hanno insegnato solo a volare ma, ancora prima, ci hanno detto che si può volare! La prima macchina volante pensata da Leonardo da Vinci si chiamava “ornitottero” (dal greco órnis, cioè uccello), proprio perché ispirata a questi animali. D’altra parte, sono numerose le cose che ci hanno insegnato con la loro leggerezza: per esempio la danza, la musica, i costumi... Gli uccelli sono leggerissimi: il loro corpo è nato per volare. Hanno ossa cave, sacche aeree all’interno dei visceri, un becco privo di denti e un cervello con neuroni molto ravvicinati tra loro, il tutto per abbassare il peso e sfidare la gravità.

© Naturalism 14 | Shutterstock

Sopra, uno storno e, qui in basso, tre gruccioni posati su un ramo di pesco in fiore.

Lo sapevate che gli uccelli derivano dai dinosauri? Questi bestioni scomparsi milioni di anni fa assomigliavano più agli uccelli che ai rettili: molti dinosauri erano coperti di piume variopinte e alcuni erano persino in grado di volare. I primi dinosauri-uccelli (da non confondere con lo pterosauro, il Petrie della saga di Piedino, che era un rettile) avevano ancora i denti e le zampe anteriori che sporgevano dalle ali! Il più conosciuto è l’Archeopterix, ma attenzione: anche il Velociraptor era piumato e il Microraptor volava con quattro ali, perché anche le zampe posteriori erano alate.

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© Bachkova Natalia | Shutterstock

Gli abitanti dei nostri cieli Ogni stagione ci delizia con il canto di uccelli differenti. In inverno arrivano lo scricciolo e il pettirosso, in primavera fanno capolino verdoni, verzellini e rondini. Altri uccelli, come cince, merli e passeri, sono stanziali: non migrano e li possiamo vedere tutto l’anno. Alcuni uccelli sono diventati anche cittadini, perché la città ha i suoi vantaggi: i rondoni costruiscono il nido dentro le fessure dei palazzi, i merli si trovano bene in parchi e giardini, i colombi movimentano le piazze.

Papà fringuello mentre accudisce i suoi pulcini nel nido su un albero.

Purtroppo, i nostri amici di penna sono sempre più minacciati dai nostri comportamenti e molte specie rischiano l’estinzione. Non solo a causa della caccia, ma anche per la distruzione del loro habitat: la nostra agricoltura distrugge cespugli e alberi, rendendo l’ambiente sempre più brullo e desertico, rendendo difficile trovare cibo e rifugi. Proprio quando gli uccelli avrebbero più bisogno di riparo e di bacche per nutrirsi, gli umani potano gli alberi e tagliano le siepi, spazzando via tutti i semi delle graminacee estive. Gli uccelli sono inoltre molto sensibili alla purezza dell’aria, mentre noi siamo maestri ad inquinare ogni spazio di vita... Insomma, dobbiamo cambiare le nostre abitudini o il meraviglioso mondo degli uccelli scomparirà per sempre! P

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L’Angolo della posta La vita va rispettata, sempre

Rispettare gli animali è molto importante perché sono anch’essi esseri viventi. Molte volte per gioco i miei compagni acchiappano le farfalle, tagliano le code alle lucertole e non sanno il danno che provocano. Anche quando entra qualche ospite in casa come gechi, scarafaggi o farfalline la maggior parte non uscirà perché vengono uccisi. Gli animali non si devono maltrattare perché come tutti hanno una vita. Pensate se sulla Terra venissero dei giganti per maltrattarci. A noi questo non piacerebbe. Julia Bonfanti, 10 anni, Merate (Lecco)

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Un bell’incontro

Io e la mia famiglia abbiamo una casa in montagna vicino al Lago di Como. Intorno a casa c’è un mini-boschetto, che di notte si riempie di animali. Tempo fa eravamo in montagna e, una sera, abbiamo sentito dei rumori fuori della porta: era una famiglia di istrici! Io e mia sorella siamo rimasti a guardarli, mentre i miei genitori prendevano qualcosa da mangiare. Da quel giorno la piccola famiglia tornava ogni sera e noi gli davamo da mangiare. Poi però è arrivato l’inverno e ha nevicato. Quando siamo tornati, all’inizio della primavera, abbiamo messo il cibo per gli istrici fuori dalla porta, come facevamo prima, ma loro non sono più tornati. Un vero peccato, ma anche se è durato pochi giorni è stato bellissimo aiutarli. Marco Bianchi, 11 anni, Varese

Il rispetto è...

Rispettare significa trattare nel migliore dei modi qualcuno. Chiedersi quali sono le sue necessità, se sta bene, se sta male, se è contento, se ha sete, se ha fame. Quello che io faccio con Jack. Senza il mio cane, che io rispetto tanto, la mia vita sarebbe meno bella! Io lo tratto come uno di famiglia, con grande affetto. Questo per me significa avere rispetto. Emanuele Capodicasa, 12 anni, Siracusa

1) Io rispetto gli animali! Marco Gallucci, Bari. 28 | P

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2) Chiediamo rispetto! Eleonora Ginepro, Torino. m p r o n t e

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In questa pagina, ecco alcuni dei bellissimi lavori che avete fatto sul logo di L�V. Bravi ragazzi!

3) Francesca Pepino, Peveragno (Cuneo). 4) Paolo Meineri, Peveragno (Cuneo).

5) Davide Magnaguagno, Terrossa di Roncà (Verona). 6) Paolo Cardone, Chiusa di Pesio (Cuneo).

Grazie a tutti per le bellissime lettere! Ancora una volta ci sorprendete con la vostra maturità: dalle vostre parole traspaiono il rispetto e l’amore per gli animali. Emanuele e Julia parlano della capacità di mettersi nei panni degli altri, in modo semplice ed efficacissimo. Hai ragione Emanuele, rispetto significa chiedersi quali sono i bisogni e le necessità di un altro essere vivente. E bravissima Julia, che ci fa toccare il rispetto con poche fulminanti parole: “pensate se sulla Terra venissero dei giganti per maltrattarci!”. E infine, grazie a Marco per averci raccontato l’incontro con una famiglia di istrici: noi e gli animali selvatici viviamo vite diverse, siamo davvero fortunati quando riusciamo a incontrarci, anche solo per una settimana o un attimo. E con poche parole hai dato una conclusione perfetta: “anche se è durato pochi giorni è stato bellissimo aiutarli”.

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L’Intervista a cura delle “Vegan Sisters”

Il mondo di Alice: no alla carne e ai rifiuti Questa volta abbiamo deciso di intervistare Alice Scalamandrè, una ragazza di 22 anni non solo vegana ma anche “waste-free”, un modo per sostenere e aiutare il mondo. Ecco qui la sua storia. Kenia: Ciao Alice, la prima domanda è d’obbligo. Perché sei diventata vegana? Alice: Avevo 19 anni e in quel periodo mi ero appassionata al tema ambientale, guardando molti documentari. Dopo aver scoperto quanta sofferenza c’è dietro gli allevamenti intensivi, ho deciso di diventare vegana. Bianca Jade: Noi siamo state fortunate perché i nostri genitori erano vegani. Tu avevi qualche familiare o amico vegano?

A: Purtroppo nessuno... Qualche amico ci ha provato ma poi è

tornato indietro ed è vegetariano.

K: È comunque un passo avanti... E cosa pensano gli amici delle tue scelte? A: Quando sono diventata vegana abitavo in un edificio per studenti. Molti di loro hanno cominciato a fare domande, ma pochi si sono interessati davvero. Non c’è un vero interesse, tutt’al più qualche battuta ogni tanto. Alcuni sono curiosi di ciò che mangio e mi lasciano cucinare spesso.

BJ: Mmm… sono sicura che è tutto buonissimo. Senti, ci vuoi spiegare cos’è uno stile di vita vegano? A: Vuol dire evitare di causare sofferenza ad altri esseri che condividono con noi questo pianeta. Significa rispettare la loro vita e capire che non sono oggetti ma animali che hanno il diritto di vivere in libertà. K: Non sei solo vegana ma anche “waste-free”. Ci puoi spiegare cosa significa? A: Essere waste-free significa avere uno stile di vita che vuole ridurre al massimo i

rifiuti e i consumi. Significa essere più consapevoli dell’impatto che ognuno di noi ha sul pianeta. La scelta zero waste è legata a quella vegana. Sfruttare il nostro pianeta si riflette anche sulle specie che lo abitano e mangiare animali, oltre a produrre gas serra, è causa di deforestazione e di perdita di molte specie. Durante il primo anno di università ero completamente waste-free, adesso mi definisco low-waste in quanto, nonostante siano pochi, produco comunque dei rifiuti (waste, in inglese). 30 | P

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BJ: Wow, che bello. Devo dire che anche noi siamo cresciute quasi “waste-free”. Hai qualche consiglio per chi volesse seguire il tuo esempio? A: Diventare waste-free può sembrare complicato ma in realtà si riflette in piccole scelte quotidiane. Il primo passo è capire tutto ciò che già abbiamo, e vi assicuro che è sempre molto! Quando mi sono avvicinata a questo stile di vita, sono andata subito online a comprare borracce, sacchetti di stoffa per la spesa, tazze da viaggio… senza rendermi conto di possedere già tante di quelle cose! Magari iniziate con qualcosa di semplice, comprate verdura sfusa invece di quella nella plastica, andate in un mercatino dell’usato per comprare vestiti, libri o accessori.

La combattiva Alice in due diverse occasioni mentre manifesta.

K: Che sogni hai per il tuo futuro? Hai qualche progetto in mente? A: Dopo il Master vorrei creare una società che si occupi dei problemi riguardanti

le smart cities, le città intelligenti che gestiscono al meglio le risorse, per diventare autosufficienti e sostenibili dal punto di vista dell’impatto ambientale.

BJ: Stiamo vivendo un periodo difficile per tutti e particolarmente per i giovani. Cosa pensi del futuro? Cosa vorresti dire ai nostri lettori? A: Questo periodo è molto difficile e ognuno lo vive in modo diverso… quindi non saprei proprio cosa dire. Riguardo al futuro sono fiduciosa: è sempre importante avere uno spirito positivo. K: Grazie mille per l’intervista, Alice. Ci puoi dire dove i nostri amici ti possono seguire? A: Su Instagram e Tiktok come @soy.ali_ Ho anche una pagina Facebook legata al profilo Instagram che si chiama Book, lifestyle and zero waste ed è possibile trovarmi scrivendo @soyalifb BJ: Ottimo! Grazie a tutti per aver letto la nostra intervista ad Alice, ci vediamo alla prossima. Potete seguire noi su INSTA @_vegansisters_, su FB @vegansisters & TIKTOK @vegan.sisters P

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Barrette al cioccolato e burro di arachidi Ciao amici, ecco uno snack nutriente da leccarsi i baffi e le orecchie: procuratevi tutti gli ingredienti e buon divertimento! E dopo il primo assaggio mi ringrazierete… parola di Martina. 1 Metti il cocco e lo zucchero in una ciotola e versa qualche cucchiaio di latte per ammorbidire; la quantità dipende dal tipo di cocco e di zucchero utilizzati, ne serviranno più o meno 8/10 cucchiai. Aggiungi adesso il formaggio vegetale e la vaniglia e mescola fino a ottenere un impasto compatto ma morbido; se necessario aggiungi ancora qualche cucchiaio di latte, al contrario se il composto ti sembra troppo morbido puoi aggiungere ancora un po’ di cocco.

2 Preleva una parte di questo impasto, meno della metà, e aggiungi il burro d’arachidi, mescolando bene per amalgamare. Ora puoi iniziare a formare le barrette prendendo prima un po’ di impasto al burro d’arachidi, poi rivestendolo con quello solo al cocco. Infine, dai forma alle barrette modellandole con le mani. Disponile su un piatto e tienile in congelatore per circa 15 minuti.

3 Metti il cioccolato fondente in un pentolino e fallo sciogliere a bagnomaria. Prendi le barrette dal congelatore e, aiutandoti con due forchette, passale nel cioccolato ancora caldo facendolo aderire su tutti i lati; lascia scolare quello in eccesso, poi poggiale delicatamente su un vassoio ricoperto con un foglio di carta forno. Tienile in frigorifero per almeno 4/5 ore prima di servire.

Ingredienti • 250 g di rico tta o formag gio spalmabile ve getale • 150 g di co cco grattugi ato • 70 g di zucc hero di cann a • Qualche cu cchiaio di latt e di cocco • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia • 2 cucchiai di burro d’ar achidi • 300 g di ci occolato fond ente

Arianna Dall’Occo Ama gli animali da sempre e per questo ha scelto di non mangiarli. Con le sue ricette vuole dimostrare che è possibile mangiare bene lo stesso. 32 | P

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Il Quiz Alla fine di questo numero di Piccole Impronte sugli animali esotici… saprai tutto su camaleonti, serpenti, pappagalli, suricati! Divertiti a verificarlo e prova se le sai tutte!

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Quali di queste specie esotiche NON è inventata? A Riccio africano B Vipera uncinata del Madagascar C Lucertola di San Blas

2

Quale di queste particolarità è propria del camaleonte? A La lingua è più lunga del corpo B Gli occhi ruotano autonomamente a 360° C Non ha orecchie

3

Quanti animali esotici sono venduti ogni anno in Italia? A Oltre tre milioni B Oltre un milione C Trecentomila circa

4

Quanti pappagalli cenerini, catturati nel loro habitat, muoiono durante il lungo trasporto dall’Africa? A Circa la metà B Circa un terzo C Circa due terzi

5

Chi è il petauro dello zucchero? A Un rettile che ricorda un piccolo dinosauro B Un piccolo marsupiale australiano C Un microscopico orsetto che vive tra le canne di bambù

SOLUZIONE: 1A – 2A,B,C – 3A – 4C - 5B P

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La tua classe per gli animali Salvare gli animali a scuola non è difficile ed è anche divertente. L�V ha preparato per voi tanti strumenti didattici che vi faranno conoscere gli animali e i tanti modi per salvarli, tutti insieme.

Perché l’unione fa la forza. Dì ai tuoi insegnanti di contattare L�V.

Volete saperne di più sul rispetto degli animali a scuola? Scrivete a

educazione@lav.it o visitate il sito

piccoleimpronte.lav.it


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