LUNARFOLLIE
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Diario di bordo del Bookclub Docenti Appunti di lettura
questa parte, iniziando le superiori, ho avuto la fortuna di rafforzare ancora di più il mio rapporto con la letteratura, dati i preziosi consigli dei nostri insegnanti, capaci di indirizzarci su testi adatti a noi e farci appassionare con le approfondite e ricche analisi a riguardo, requisito fondamentale per apprezzare la disciplina e capirne il reale valore. La letteratura per queste ragioni è a tutti gli effetti una palestra di vita, tramite la quale possiamo esperire elementi nuovi, vivere esperienze che, altrimenti, ci sarebbero inaccessibili. In generale imparare, espandere il nostro orizzonte, conoscere aspetti reconditi della nostra personalità. Allo stesso modo ci apre a nuove possibilità, ci suggerisce percorsi e strade alternative ai percorsi più noti. Ogni libro, poesia, racchiude un nuovo mondo: dobbiamo solamente avere il coraggio di entrarci, vivere le esperienze che questo ci propone e meditarle in noi, così che il suo ricordo viva a lungo. Laura Milesi, 4CL
Il 20 dicembre 2021, alle ore 14:30, si è tenuto in presenza il terzo incontro del gruppo di lettura dei docenti del Lunardi. Il nostro gruppo era composto da: prof.ssa Rita Pilia (Lettere); prof.ssa Gilda Bresciani (Lettere); prof.ssa Mariacristina Cristini (Economia); prof.ssa Maria Gaggia (Matematica); prof.ssa Rosella Grugni (Tedesco) e prof.ssa Antonella Nicastro (Inglese). Innanzitutto ci siamo soffermate sul secondo volume della saga dell’Amica Geniale di Elena Ferrante: Storia del nuovo cognome. È incredibile come le stesse vicende suscitino in noi reazioni contrastanti: c’è chi è infastidito dalla competizione tra le due amiche e si chiede se sia davvero amicizia e chi considera queste dinamiche del tutto normali e pienamente realistiche. I personaggi maschili continuano a non essere descritti in modo lusinghiero, ma dobbiamo ammettere che tutte le generazioni si trovano a dover fronteggiare il Nino Sarratore di turno che, pur non valendo granché, fa battere il cuore alle ragazze. Nel corso della narrazione, Nino è il personaggio attorno a cui ruotano i desideri di entrambe le protagoniste. Si verifica anche qui, infatti, quello che René Girard, nello splendido saggio del 1961 Menzogna romantica e verità romanzesca, ha definito la struttura triangolare del desiderio: il desiderio non è spontaneo, ma ha natura mimetica: è sempre mediato ovvero è frutto dell’imitazione di un modello. Quando l’Altro – un modello di riferimento – desidera un oggetto, questo acquista improvvisamente un valore assai maggiore e stimola le persone a desiderarlo a loro volta. Tra soggetto desiderante e oggetto desi-
derato, dunque, c’è sempre un terzo elemento, il modello che fa da mediatore (questo può accadere anche a livello inconscio: non sempre le persone ne sono consapevoli). Si tratta di una dinamica evidente nelle pubblicità dove lo spettatore è spinto a bramare un prodotto non tanto per l’oggetto in sé, ma per la promessa di felicità che sembra contenere (ovvero il sogno di diventare affascinante, ricco, potente, felice come gli attori dello spot che lo usano) Nel romanzo Lila e Lenù sono una il modello dell’altra e, di conseguenza, quello che una possiede (o desidera), non può che suscitare desiderio e in certi casi invidia da parte dell’altra. Ottenere quello che l’altra ha o, fare in modo che lo perda diventa dunque essenziale e permette di comprendere meglio certi episodi del romanzo, soprattutto i più disturbanti. Permette di capire perché accade tanto frequentemente che una persona sia attirata dal fidanzato/a della proprio amica/o fino a tentare di sottrarglielo. Non è tanto il fidanzato o la fidanzata in sé ad essere desiderato, quando la somiglianza con il modello. Il modello, infatti, spiega Girard, è ammirato (ognuna delle due ragazze riconosce la genialità dell’altra) e invidiato al tempo stesso: l’amore e l’odio convivono, per questo il legame che unisce le due ragazze ci appare potentemente ambivalente. Di capitolo in capitolo la natura mimetica del desiderio le spinge a imitarsi a vicenda, finché i ruoli non saranno rovesciati. Forse è proprio per questo che non mancano ripetizioni nel corso della saga: certi episodi si ripetono, cambia solo chi li vive. Un’altra lettura che ci ha emozionate è il saggio di Alessandro Va-