Lenti oftalmiche le relative normative sono rispettate - precisa ancora Briganti - Poiché parliamo di organismi invisibili, non esiste un tool che aiuti a dimostrare l’efficacia per renderla evidente al consumatore, pertanto i professionisti avranno il compito di trasferirne il concetto con estrema chiarezza, sottolineando al tempo stesso che è bene non dimenticare anche con le normali attività di pulizia dell’occhiale: DuraVision AntiVirus è una protezione in più contro virus e batteri, mentre la visione nitida priva di aloni e impronte è una questione relativa a come puliamo le lenti».
catamente secondo la norma ISO 21702:2019(E) per i virus con involucro e la ISO 22196:2011(E) per i batteri Gram-negativi e Gram-positivi. «Tali test hanno accertato l’efficacia di inattivazione, ovvero il tasso di eliminazione nell’arco di 24 ore: per quanto riguarda la parte batterica, come riferimento si è preso lo Staphylococcus aureus per i gram-positivi ed Escherichia coli per i gram-negativi - aggiunge Briganti Per quel che concerne i virus, invece, è stato utilizzato il ceppo virale H1N1 dell’influenza A; questo tipo di virus, simile a quello dell’Adenovirus che può provocare la congiuntivite, è definito virus con involucro in quanto è dotato di una struttura esterna chiamata pericapside che serve a trasportarlo all’interno dell’elemento da infettare. L’azione degli ioni d’argento positivi danneggia irreversibilmente la membrana dei patogeni». DuraVision AntiVirus Platinum UV rientra, secondo la normativa relativa ai biocidi, fra gli articoli trattati, in quanto la sua funzione primaria rimane quella tipica di un trattamento antiriflesso, ovvero migliorare la riflettanza, evitare abrasioni e graffi e garantire una visione più confortevole, mentre la capacità di eliminare dalla superficie virus e batteri è un’azione secondaria. «Rientrando tra gli articoli trattati, come tutti i prodotti biocidi, AntiVirus ha bisogno di una specifica etichettatura: in questo caso la bustina con la quale consegniamo all’ottico le lenti, riporta l’indicazione di quali siano l’elemento principale, ovvero l’argento, e la modalità di deposizione, a prova che
Cinque settimane di campagna digital per i consumatori Oltre alla visibiltià in ambito social, per sostenere il lancio del trattamento DuraVision AntiVirus, Zeiss ha avviato a partire dal mese di giugno un’intensa campagna di comunicazione online, della durata di cinque settimane, che ha visto al centro degli investimenti il canale YouTube, con più formati video brevi, contenuti editoriali su siti tematici dedicati a benessere e salute e, infine, una programmazione pubblicitaria su Spotify con il formato audio dello spot. «I canali digitali ci hanno dato nel corso del tempo grandi soddisfazioni e ora che questo mezzo è sempre più diffuso ci consente di raggiungere un target ampio e profilato - commentano dall’azienda varesina - Per questo primo periodo di lancio abbiamo deciso di preferire proprio tale modalità di veicolazione ai mezzi tradizionali, aggiungendo degli elementi di novità rispetto alle campagne precedenti. Lavorare con maggiore intensità per esempio sui contenuti editoriali ad hoc è importante per questo specifico prodotto perché ha bisogno di essere spiegato: con il messaggio breve si cattura l’attenzione, ma poi la curiosità si stimola con un maggiore approfondimento, prima della decisione di rivolgersi a un centro ottico». Ulteriore novità a supporto del lancio di DuraVision AntiVirus è l’utilizzo della piattaforma Spotify, «perfetta per un periodo in cui si può tornare finalmente a viaggiare e muoversi, dove da sempre la musica preferita è il miglior compagno di viaggio – concludono da Zeiss - Per questa piattaforma è stato creato uno spot audio ad hoc che rimanda al centro ottico per approfondimenti».
Nel trattamento antiriflesso Zeiss DuraVision AntiVirus Platinum UV sono state inserite attraverso un processo di deposizione sottovuoto ad alta temperatura delle nanoparticelle d’argento: funzionano da riserve per gli ioni d’argento positivi che migrano verso la superficie esterna della lente, dove si attivano i meccanismi di interazione con la carica microbica
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N62021