ANNUAL 20 MEDIASTARS

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EDITORIALI

Giulio Rodolfo Direttore Editoriale Mediastars

20 Anni di Stelle Un Viaggio Meraviglioso

20 anni, una bella età che tutti vorrebbero avere, adulta ma spensierata. A proposito, la nostra iniziativa celebra quest’anno il ventesimo anno di attività, proiettandosi quindi in una nuova dimensione certa del bagaglio di esperienze fin qui maturato. Il Premio Mediastars risulta essere uno dei più autorevoli riconoscimenti a livello nazionale per la valutazione di campagne di advertising, corporate design e comunicazione multimediale, che ha mantenuto la formula impostata pioneristicamente e in modo innovativo 20 anni fa, basata sulla suddivisione dei progetti in ambito tecnico e strategico, partendo dal canale media utilizzato. Di qui la storica divisione delle quattro aree di comunicazione: press&poster, audio&video, corporate design e multimedia, che all’interno sono a loro volta suddivise nelle 12 sezioni del premio, stampa, esterna, radio, televisione, tecnica audiovisiva, corporate, promotions, packaging, internet, adv-online e la sezione cdrom/dvd che si è trasformata in app. Mantenendo questa impostazione si è cercato, in questi anni, di individuare le categorie strategiche principali, appartenenti ad ognuna di queste sezioni, per assegnare un riconoscimento tecnico che andasse a premiare lo sforzo creativo dell’agenzia e l’investimento del committente. Inoltre abbiamo conservato un altro aspetto che all’epoca della sua ideazione si era rivelato molto innovativo e vincente, ovvero i riconoscimenti attribuiti ai professionisti nei differenti ambiti tecnici, da noi chiamati Special Stars. Molte di queste categorie sono state poi fonte di ispirazione e di approfondimento, infatti riprendendo il redazionale già pubblicato per celebrare la decima edizione, all’interno dell’Annual 10 Mediastars, possiamo dire di aver vissuto un’avventura entusiasmante che ci ha portato a conoscere una grande quantità di realtà interessanti e moltissimi professionisti di grande esperienza e talento, possiamo affermare per cui di avere investito questi nostri 20 anni a riconoscere il lavoro dei creativi e dei tecnici pubblicitari, sperando di averne individuato l’abilità e il talento nelle loro prime attività, e di averli dunque iniziati alla propria carriera, oppure di avere riconfermato, con altrettanto desiderio di riconoscenza, lo sforzo di chi ha percorso con noi i primi 10 anni di attività, riconfermando un valore all’esperienza e alla maturità professionale acquisita. La mole di lavoro relativo alla suddivisione e alla catalogazione dei progetti realizzati è stata veramente importante. Abbiamo raccolto in media oltre 600 progetti all’anno, ognuno dei quali si è dimostrato utile, per valore ed originalità, a comprendere le trasformazioni e il percorso che questo nostro settore della comunicazione sta, in questi tempi, compiendo. Ringrazio per cui i miei collaboratori più stretti per la passione, l’ostinatezza e la precisione che ci ha accompagnato in questi anni, nel compiere ogni tipo di operazione inerente all’archiviazione dei dati di valutazione della vasta area di professionisti, provenienti da tutta Italia, che con oltre un centinaio di presenze all’anno, ci ha permesso di raggiungere quella stima e quella correttezza che ha sempre contraddistinto la nostra iniziativa. Certamente i veri protagonisti sono stati loro, i diversi professionisti, amici ormai del premio Mediastars, che impegnano il proprio tempo e la propria competenza per dare un giudizio di sostanza, senza ricevere alcun beneficio se non quello della visibilità che il premio ha sempre attribuito

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alla loro professionalità, pubblicando la loro biografia di presentazione sul sito ogni volta che si andava a illustrare il panel di valutazione di una determinata giuria. Le giurie Mediastars, infatti, sono strettamente tematiche e convocate sulla base delle esperienze acquisite nei determinati campi tecnici della comunicazione. In tutti questi anni abbiamo ricercato i migliori professionisti in relazione ai gruppi di valutazione delle diverse sezioni del premio: stampa, esterna, radio, televisione, tecnica audiovisiva, corporate, promotions, packaging, internet e adv-online. Conoscere questi professionisti ha indubbiamente arricchito la nostra expertise e ci ha avvicinato a molte problematiche che stanno emergendo, a causa della rivoluzione in atto dei metodi e dei concetti propri della comunicazione pubblicitaria. L’avvento della tecnologia ha semplificato di gran lunga un numero infinito di operazioni, ma ha anche accorciato i tempi a dismisura, per cui molti progetti vengono modificati in corsa, rettificati per domani, e le agenzie spesso e volentieri non hanno il tempo necessario per poterli pensare e sviluppare nella maniera adeguata, perché bisogna correre subito online. Anche l’audience è protagonista di questa rivoluzione, in questi anni il rispetto degli utenti, i vecchi consumatori, è aumentato, andando a cogliere ogni possibile, impercettibile inclinazione, desiderio o caratteristica utile ai brand per creare una nicchia di mercato. Naturalmente l’utente oggi è diventato un prosumer, un consumer proattivo, che partecipa, segue e condiziona attraverso la sua visione i suoi brand preferiti. Il nostro lavoro è stato quello di assistere a questa rivoluzione, cercando di intuirne le modalità, le tendenze e i possibili sviluppi, e portando un valore aggiunto di tipo culturale all’iniziativa del premio. Abbiamo quindi sviluppato, al nostro interno, una serie di tematiche da mettere in luce in modalità dibattito, condividendole con le agenzie, le aziende, le case di produzione, i professionisti che ci hanno seguito e con i tantissimi addetti ai lavori che in questi anni si sono affiancati a noi attraverso i social network. Per svolgere al meglio questo lavoro abbiamo cominciato a porci le classiche domande “Chi siamo? Dove andiamo? Dove siamo? Qual è il nostro panorama?” e abbiamo esordito proponendo un dibattito sulla tematica I diversi approcci creativi, indagando quali fossero le caratteristiche peculiari delle diverse visioni creative, proseguendo poi con Uno sguardo intorno a noi... tracciando lo stato dell’arte del panorama del settore della comunicazione e dei primi movimenti che anticipavano la grande rivoluzione digitale. Con il convegno della decima edizione del premio Creatività e Formazione, abbiamo fatto un passo indietro per farne due avanti, ci siamo chiesti “Chi saranno le nuove generazioni di creativi? Come vengono formati e da chi? Dove?” e abbiamo coinvolto in questa nostra indagine Alessandro Guerriero della NABA - Nuova Accademia delle Belle Arti, Luca Toselli dell’Università Statale di Milano, Gretel Sello della IULM - Libera Università di Lingue e Comunicazione, Valeria Bucchetti del Politecnico del Design di Milano, Rossella Bertolazzi di IED - Istituto Europeo di Design, autorevoli protagonisti della formazione nel campo della comunicazione del nostro paese. Gli anni erano quelli della grande consapevolezza dei benefici della globalizzazione e allo stesso tempo dell’importanza della localizzazione, da qui


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