Notiziario della Marina dicembre 2021

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M ARINA N O T I Z I A R I O d el l a

A N N O LXV II - D I C E M B R E 2 0 2 1 - € 2,00

Marina Militare


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Il Notiziario della Marina è una testata giornalistica mensile fondata nel 1954

SOMMARIO

Registrazione: Tribunale di Roma n.396/1985 dell’ 8 agosto 1985

dicembre 2021

Proprietà Ministero della Difesa Editore Ministro della Difesa Marina Militare - Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione Le parole chiave che hanno caratterizzato la Marina Militare nel 2021.

DIRETTORE RESPONSABILE Alessandro BUSONERO

REDAZIONE Antonello D’AVENIA, Pasquale PRINZIVALLI, Emanuele SCIGLIUZZO

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D IREZIONE E R EDAZIONE Marina Militare - Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione Notiziario della Marina - piazza della Marina, 4 - 00196 Roma - tel. 06.3680.5556 mail: notiziario.marina@gmail.com segreteria e abbonamenti tel. 06.36806318 partita iva: 02135411003

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© Tutti i diritti sono riservati.Testi e foto non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione del Direttore. COME ABBONARSI Le modalità di sottoscrizione sono: - versamento di € 20,00 annui con bollettino postale CCP 001028881603 oppure - bonifico bancario - codice IBAN IT26G0760103200001028881603 intestati a Difesa Servizi s.p.a. con la causale: abbonamento al Notiziario della Marina. Effettuato il pagamento è necessario inviare copia via mail a: notiziario.marina@gmail.com con i dati completi (nome, cognome, indirizzo, telefono, codice fiscale ed email).

Febbraio di Antonello D’Avenia

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Marzo di Emanuele Scigliuzzo

Aprile di Pasquale Prinzivalli

PER LA COLLABORAZIONE

La collaborazione è aperta a tutti, gli elaborati, inediti ed esenti da vincoli editoriali, esprimono le opinioni personali dell’autore, che ne assume la responsabilità. La Direzione si riserva il diritto di dare agli articoli il taglio editoriale ritenuto più opportuno. Gli articoli, concordati con il Direttore, dovranno essere corredati di foto (formato .tif o .jpg, di dimensioni minime 18 x 13 cm, con risoluzione a 300 dpi) e didascalie esplicative; gli elaborati dovranno essere redatti evitando l’uso di acronimi, che eventualmente vanno esplicitati. L’accoglimento degli articoli o proposte di collaborazione non impegnano la Direzione alla pubblicazione nè alla retribuzione.

Gennaio di Alessandro Busonero

16 N ORME

L’editoriale di Alessandro Busonero

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Maggio di Alessandro Lentini

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Giugno di Antonello D’Avenia

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Luglio e agosto di Alessandra Poli

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Settembre di Emanuele Scigliuzzo

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Ottobre di Anita Fiaschetti

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Novembre di Pasquale Prinzivalli

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Marina e Aeronautica insieme a bordo di Antonello D’Avenia

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In addestramento con la Royal Navy di Daniela Napoli

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La fregata Fasan si esercita con la NATO di Giovanni Iabichella

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Stampa: Fotolito Moggio srl, Villa Adriana - Tivoli

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Concessionaria di pubblicità: Difesa Servizi Spa

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Addestramento anti-terrorismo di Fabrizio Buonaccorsi Giurano gli allievi ufficiali di Giuseppe Lucafò

Dicembre 1941: Alessandria missione impossibile di Vincenzo Grienti

chiuso in redazione il 15 dicembre 2021

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L’editoriale A di Alessandro Busonero

ffezionati lettori, in questo mese di dicembre, mentre scorrono veloci gli ultimi giorni del 2021, è inevitabile essere già proiettati al nuovo anno, con i nostri migliori propositi all’orizzonte, laggiù dove il mare incontra il cielo, pronti anche per il 2022 a tenere ben salda la rotta con la quale il Notiziario della Marina naviga nel mare della comunicazione. Prima di tuffarci nel nuovo anno però, è nostra tradizione volgere lo sguardo a quanto fatto in questo 2021. Orientiamo quindi la vista oltre la poppa per vedere la scia che la nostra rivista ha lasciato dietro di sé. Una scia netta, dove tra il bianco schiumare delle onde

possiamo leggere ben oltre 180 articoli e due Speciali che raccontano la Marina Militare con avvenimenti, storie, interviste al personale e a professionisti al di fuori del mondo militare, riflessioni sull’importanza della marittimità per l’Italia, senza tralasciare la Memoria del nostro passato e i progetti più impegnativi per il futuro. Per questo abbiamo messo insieme per voi, con una non semplice sintesi, la panoramica dei 12 mesi trascorsi e quindi dei 10 numeri pubblicati. Nessuna nostalgia nel farlo, solo la piena consapevolezza delle tante tessere incastrate nel più ampio mosaico che compone la nostra storia. L’obiettivo è quello di aver chiaro dove


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è iniziata la navigazione e dove la nostra nave si trova oggi, alle porte del 2022, in un nuovo anno o, se preferite, in un altro punto sulla rotta che il Notiziario segue dal 1954. Siamo preparati e pronti per una nuova avventura. Redazione, autori, abbonati e lettori, tutti parte di un bell’equipaggio a cui rivolgo di cuore i miei più sentiti ringraziamenti per la passione che riversano nel solcare le onde tra le pagine del Notiziario della Marina. La scia lasciata dietro di noi in questo 2021 rappresenta anche un anno difficile: il secondo della pandemia, ma anche il primo combattuto con fermezza grazie ai vaccini: l’arma in più, il contrasto più incisivo oltre le misure anti-contagio del distanziamento e delle mascherine. L’augurio è che il nuovo anno possa essere quello decisivo per debellare il Covid-19, un virus che ha cambiato la normalità delle nostre vite, ma che certamente non può intaccare i valori umani di solidarietà né mutare ciò che amiamo, come gli affetti o le passioni, come nel nostro caso, il mare, attraverso il quale servire il prossimo e le Istituzioni.

Eppure, nonostante il Covid-19 abbia reso difficile la quotidianità finanche togliendo la vita, è pur vero che le donne e gli uomini della Marina Militare, accompagnati e supportati dalle loro famiglie, hanno dimostrato di essere capaci di compattezza e unità di visione nel far fronte comune. Preparazione professionale, volontà e determinazione hanno permesso di navigare tra le insidie del virus, garantendo con continuità tutte le attività operative nazionali ed internazionali, nessuna esclusa. Nelle pagine di questo numero, avremo modo di ripercorrere la traversata oltreoceano della portaerei Cavour, che si è recata negli USA per portare a termine la campagna “Ready for Operations” (RFO), utile per conseguire la certificazione all’impiego operativo dei velivoli del programma Joint Strike Fighter (JSF) F-35B. L’attività di volo degli F-35B di Marina e Aeronautica sul ponte di volo della portaerei Cavour sottolineano che l’Italia è l’unica nazione tra i paesi membri dell’Unione Europea a possedere questa capacità e che proprio in quei giorni lo stesso Cavour si addestrava nel Mediterraneo centrale con la portaerei inglese Queen Elizabeth. Avremo modo di rivedere le fregate impegnate nel contrasto della pirateria dal Golfo di Guinea, con l’operazione Gabinia a quello di Aden, con l’operazione Atalanta, oltre che a protezione dei nostri mercantili nel Golfo Persico, con l’operazione Emasoh. Riguarderemo le nostre missioni in Mar Mediterraneo con le Forze marittime impegnate nelle operazioni Irini e Mare Sicuro, e quelle volte a garantire la sicurezza marittima sotto la bandiera della NATO. Grande attenzione inoltre, anche all’addestramento, con la grande esercitazione nazionale Mare Aperto 21 e quelle organizzate con la NATO, come la Dynamic Manta. Come è nostra tradizione, nelle nostre pagine ha trovato e troverà sempre

spazio la cultura marittima, che, per un Paese come il nostro, penisola protesa nel Mediterraneo, è la chiave di volta per comprendere quanto il mare sia indispensabile non solo per la nostra sicurezza, ma anche per la nostra economia. Ampi approfondimenti sono stati dedicati a grandi eventi “marittimi”, come il Seafuture 2021 a La Spezia, o ai diversi convegni legati al mare, come quelli organizzati da Limes e dalla Lega Navale al CASD (Centro Alti Studi della Difesa). Non è mancata la collaborazione con l’A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d’Italia), con l’intervista al presidente ammiraglio (r) Pierluigi Rosati, e diversi articoli rivolti alle attività dell’associazione, in nome del motto “una volta Marinai, Marinai per sempre”. Non ultima, la presentazione del Notiziario della Marina alla straordinaria vetrina del Salone internazionale del Libro di Torino di ottobre. L’apprezzamento ricevuto dal pubblico in tale occasione è stato un ulteriore sprone a migliorare il nostro prodotto editoriale, la cui stima è stata testimoniata anche dai nuovi abbonati e da chi ha deciso di fare del Notiziario della Marina un abbonamento regalo per il 2022, con in omaggio il calendario da tavolo della Marina 2022. Con l’auspicio che il nuovo anno sia foriero della realizzazione delle nostre attese e dei nostri progetti, godiamoci questo numero dedicato a dodici mesi complessi, ma altrettanto ricchi di eventi ed emozioni. Noi non ci fermiamo, l’appuntamento è al nuovo anno! “alla via così”! Buona navigazione tra le pagine del Notiziario della Marina!


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di Alessandro Busonero

Ripercorriamo il 2021, per non dimenticare quanto fatto e ricordare le difficoltà superate insieme, per guardare così, con fiducia, al nuovo anno!

’inizio del 2021 è stato segnato dalla speranza di voltare pagina dall’anno precedente, segnato dalla pandemia legata al Covid-19. Speranza concreta, basata sui primi vaccini che iniziavano ad essere diffusi tra la popolazione. Gli equipaggi della Marina Militare hanno dato una grande prova di senso del dovere e serietà professionale, assicurando sempre gli impegni operativi della Forza Armata. In particolare, riguardo la missione della portaerei Cavour negli USA, abbiamo voluto approfondire ogni aspetto assieme al comandante, capitano di vascello Giancarlo Ciappina che prima della partenza era consapevole che questa missione avrebbe contribuito a

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conferire “alla Squadra navale un potenziale di power projection di primissimo ordine nel panorama mondiale, nonché unico tra tutte le marine UE”. Un’attività complessa e non banale, legata all’adeguamento della portaerei italiana agli standard F-35B, velivoli di 5ª generazione in servizio in Italia e nei Paesi Alleati, in cui l’elevato contenuto tecnologico dei sistemi di bordo fornisce al pilota una situational awareness (conoscenza della situazione tattica) completa e aggiornata. Questo nuovo velivolo proietta la Ma-

La portaerei Cavour vista di prora.

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1. La fregata Martinengo scorta un mercantile. 2. Regata organizzata dalla Lega Navale Italiana. 3. Brevetti consegnati durante la cerimonia di imbascamento dei nuovi incursori della Marina Militare.

rina e la Difesa italiana verso un futuro di nuove capacità di proiezione “sul mare e dal mare” e rappresenta un vero passo avanti in termini di capacità esprimibili rispetto alla terza o quarta generazione di velivoli. Abbiamo poi dato uno sguardo all’operazione Atalanta, missione a guida Unione Europea, attivata nel dicembre 2008 con compiti di antipirateria e protezione alle navi mercantili che operano per il World Food Programme, nella regione del Corno d’Africa, Golfo di Aden e Oceano Indiano. Nel dettaglio, abbiamo dato uno sguardo alla sosta tecnica della fregata Martinengo nella base navale di Rota (Spagna), sede del Quartier

Generale dell’Operazione europea. A Rota, dove si era fermata la nave italiana di rientro dalla missione operativa, è avvenuta la visita a bordo dell’ambasciatore italiano a Madrid, Riccardo Guariglia, che ha incontrato il comandante dell’Unità e una rappresentanza di ufficiali, sottufficiali e graduati dell’equipaggio. Tornando in Italia, abbiamo poi raccontato le grandi emozioni di otto nuovi incursori del Comsubin (Comando Subacquei e Incursori) che sono entrati a far parte delle Forze Speciali della Marina Militare. Significative le parole dell’allora capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo

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Dragone, che così si è rivolto alle nuove leve: “Siete arrivati a un punto della vostra carriera estremamente significativo, entrate a far parte di una élite ristretta e di spicco, di cui tutti quanti sono orgogliosi”. È stato poi il momento degli amici della Lega Navale Italiana, da oltre 120 anni impegnati in un’opera continua di diffusione della cultura marinara e di conoscenza degli sport nautici, con particolare attenzione all’inclusione sociale proprio attraverso tali sport. È stato un piacere approfondire le loro attività con un’intervista al nuovo presidente della Lega Navale Italiana, ammiraglio (r) Donato Marzano.

Come di consueto, inoltre, abbiamo aperto una finestra sulla storia con una curiosità che non tutti conoscono: i pontoni galleggianti che durante la Prima guerra mondiale erano utilizzati nei corsi fluviali come grossi calibri di artiglieria e pezzi contraerei, soprattutto grazie al loro basso pescaggio. Infine, abbiamo fatto un “salto”, dal faro di Livorno alla Sala storica dell’Aviazione navale italiana all’interno della stazione aeromobili di Grottaglie (Taranto), dove è stato allestito quello che può considerarsi il primo elemento di un vero e proprio museo della componente aerea imbarcata della Marina Militare.

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4. Giardinetto di dritta della portaerei Cavour con AV8-B Harrier sul ponte di volo. 5. Giancarlo Ciappina, comandante della portaerei Cavour. 6. La scala che porta alla lanterna del faro di Livorno.

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Febbraio U N

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di Antonello D’Avenia

Nonostante la recrudescenza della pandemia legata al Covid-19, la Marina Militare ha assicurato i suoi impegni operativi dalle coste degli Stati Uniti a quelle del Golfo di Guinea el mese più freddo dell’anno, mentre la pandemia legata al Covid-19 teneva gli italiani attenti a tutte le misure emergenziali tra zone rosse, arancioni e gialle, la Marina Militare continuava a solcare l’onda, garantendo le missioni assegnate nel pieno rispetto di tutti i protocolli sanitari. L’ammiraglia della nostra flotta, la portaerei Cavour, partiva per gli Stati Uniti, anch’essi afflitti dalla pandemia, per raggiungere la base navale della seconda flotta della US Navy a Norfolk, in Virginia. Un momento delicato, ma fondamentale per la Marina Militare e per l’intero Paese, che vedeva entrare nel vivo la campagna “Ready for Operations” (RFO),

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utile per conseguire la certificazione all’impiego operativo dei velivoli del programma Joint Strike Fighter (JSF) F-35B. Un’opportunità di crescita per la nostra Forza Armata, anche per rafforzare le relazioni e i legami con i Paesi alleati. Sul versante atlantico del Mediterraneo allargato, la fregata Rizzo mollava gli ormeggi per dirigere verso il Golfo di Guinea: una zona dove la pirateria agisce ancora oggi con violenza efferata, un’area critica, tra le più rischiose per

Fuciliere della Brigata Marina San Marco, sbarcato dal veicolo anfibio AAV7, imbraccia un fucile d’assalto ARX160 A2.

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1. F-35B decolla dalla portaerei Cavour. 2. Il capo di 2a cl. Fabrizio Amato ha ricevuto il brevetto di palombaro n.1556 dal Luogotenente Alessandro Massa. 3.Varo della nave scuola Amerigo Vespucci a Castellammare di Stabia il 22 febbraio 1931.

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i nostri mercantili, considerando che rappresenta un punto di transito fondamentale per gli scambi commerciali, percorsa da un intenso traffico mercantile. Come spesso accade in queste missioni, le attività svolte non sono solo quelle di contrasto ai fenomeni illegali che avvengono in mare, ma divengono occasione anche di addestramento a favore delle Marine dei Paesi locali, partner nel creare e mantenere stabilità nell’area. Rientrando nelle acque del Mediterraneo, a garanzia della sicurezza della navigazione e del rispetto della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’embargo delle armi alla Libia, le donne

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e gli uomini impegnati nell’operazione Irini dell’Unione Europea hanno continuato la loro opera di vigilanza: nella rotazione periodica delle navi militari italiane, il pattugliatore Borsini ha dato il cambio al pattugliatore Cigala Fulgosi, al fine di assicurare, oltre alla sicurezza marittima, anche assistenza umanitaria e attività di protezione civile, tutela dell’ambiente e dei siti archeologici marini. In questo mese, inoltre, vi è stato spazio anche per le emozioni vissute dai nuovi ingressi nelle Forze specialistiche, con le cerimonie della consegna dei baschi ai nuovi palombari e ai leoni della Brigata Marina San Marco.


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Traguardo raggiunto dopo sacrifici e prove molto impegnative di selezione. Le cerimonie di ingresso in queste componenti così specializzate ed elitarie sono motivo di orgoglio per i nostri marinai e le loro famiglie, ma anche per la Forza Armata stessa che si rinnova con intatta passione. Infine, abbiamo celebrato la bellezza senza tempo della nave scuola Amerigo Vespucci, al suo 90° compleanno, ambasciatrice del Made in Italy, emblema della tradizione della Marina Militare e palestra dei suoi futuri ufficiali che dal 1931 svolgono la loro prima Campagna addestrativa a bordo della regina dei mari e da cui muovono i primi

passi verso il futuro. A questo proposito, abbiamo dato anche uno sguardo al percorso di formazione degli allievi dell’Accademia di Livorno, impegnati nel seminario dedicato alle interazioni con i media. Argomento di sicuro interesse per un futuro che si prospetta sempre più aperto al mondo digitale e web, per una formazione a 360° gradi per i dirigenti di domani della Marina. In conclusione, lo sport, con un’intervista al capo dell’ufficio Vela e Sport dello Stato Maggiore Marina, capitano di vascello Ruggero Battelli, con lo sguardo rivolto alle olimpiadi di Tokyo posticipate di un anno a causa della pandemia Covid-19.

4. Pattugliatore Borsini - classe Comandanti. 5. Il comune di 2a cl. Andrea Di Mario ha ricevuto il brevetto di abilitazione Anfibia n.13/A/ND/21 dal 2° Capo Andrea Pentassuglia. 6. La fregata Rizzo impegnata nel Golfo di Guinea in antipirateria.

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Marzo U N

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di Emanuele Scigliuzzo

Nuove navi per la Marina Militare: dal Vulcano al Raimondo Montecuccoli

toria e futuro, tradizione e innovazione, tecnologia e sentimenti, speranze e certezze. Sfogliando le pagine del Notiziario della Marina che dal 1954 ad oggi, hanno raccontato gli avvenimenti e le storie della Marina Militare, ci si rende facilmente conto che questi concetti, apparentemente opposti, costituiscono le fondamenta della quotidianità della Marina. Non ci può essere futuro senza guardare alla storia recente, ma anche remota. Ogni innovazione deriva dalla tradizione. Cosi come la tecnologia è animata da chi mette il proprio cuore nelle sue azioni. La speranza e la certezza convivono in tutte le donne e gli uomini della Marina, che operano lontano da casa con la sicurezza di farlo per il bene comune, ma

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anche la speranza che il loro impegno porti ad un domani migliore. La fase di innovazione che sta coinvolgendo la nostra Marina vede il rinnovamento della Squadra navale, ma anche degli aeromobili dell’Aviazione navale. La portaerei Cavour nel mese di marzo ha concluso con successo la fase Sea Trials nella missione Ready for Operations per l’abilitazione del ponte di volo ai nuovi aerei F-35 B. Questo è “un sogno realizzato” che si rinnova, come abbiamo raccontato attraverso le pagine storiche del

La FREMM (fregata multi missione europea) Carabiniere è stata al comando della Forza navale dell’operazione Atalanta da marzo ad agosto 2021.

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1. Discesa al fast rope del personale della Brigata Marina San Marco sulla nave anfibia San Giorgio. 2. Giuramento di 46 allievi ufficiali in ferma prefissata. 3.La banda della Marina Militare diretta dal capitano di vascello Antonio Barbagallo al 71°festival di Sanremo.

Notiziario della Marina e ripercorrendo i trent’anni della storia del Gruppo aerei imbarcati. Marzo però è stato anche il mese che ha visto la Marina Militare impegnata in diverse attività internazionali nel cosiddetto Mediterraneo allargato, ricoprendo più ruoli di vertice, contemporaneamente. L’Italia quindi è protagonista su un palcoscenico di rilevanza globale. L’operazione Irini, la missione militare europea lanciata per contrastare il traffico di armi in Libia, è stata rinnovata per ulteriori due anni. La guida di Irini è stata affidata fin dal suo varo all’Italia, e confermata anche nel nuovo biennio. Abbiamo ripercorso la prima parte di

una missione che punta, attraverso i vari compiti assegnati, a garantire la sicurezza e la stabilità nel bacino del Mare Nostrum. Nel frattempo, in un altro teatro, quello del Corno d’Africa, la fregata Carabiniere assume il ruolo di flagship della Forza navale dell’operazione. A bordo, con l’incarico di Force Commander, il contrammiraglio Luca Esposito. Garantire la sicurezza marittima, contrastare il fenomeno della pirateria e assicurare protezione a favore del World Food Programme sono tra gli obiettivi di questa operazione. L’operazione Atalanta è stata varata nel 2008 dal Consiglio Europeo, che a fine

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del 2020 ha deciso di prorogarla fino al 31 dicembre del 2022. Ma un’efficace attività operativa non può prescindere da quella addestrativa di livello internazionale. È il caso della Dynamic Manta, un’esercitazione che punta ad una sempre crescente interoperabilità tra Forze aeree, di superficie e subacquee, nella lotta antisommergibile. Il futuro passa attraverso la nuova unità di supporto logistico, la LSS (Logistic Support Ship) Vulcano, consegnata da Fincantieri presso i cantieri del Muggiano. Un’innovazione del campo del supporto logistico attraverso un’elevata modularità e moderna tecnologia. Ma il rinnovamento è anche nella cerimonia per il varo del PPA

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(pattugliatore polivalente d’altura) Raimondo Montecuccoli. Terza di sette unità, il PPA sarà consegnato nel 2023. La Marina guarda al domani anche attraverso gli occhi dei 46 allievi ufficiali che a Livorno, il 9 marzo, hanno giurato fedeltà al proprio Paese. Un giorno che per loro resterà indelebile. La banda musicale della Marina, diretta dal capitano di vascello Antonio Barbagallo, che ne è il maestro e direttore, eccellenza riconosciuta a livello internazionale, ha aperto la serata finale del festival di Sanremo 2021, rendendo così onore a tutte le donne e gli uomini delle Forze Armate impegnati ogni giorno per il bene dell’Italia.

4. Sommergibile classe U212A in emersione durante l’esercitazione Dynamic Manta. 5. La nuova unità di supporto logistico Vulcano consegnata alla Marina Militare.

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Aprile U N

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di Pasquale Prinzivalli

Presenza e sorveglianza in mari ad alto rischio pirateria per la fregata Rizzo a protezione delle navi mercantili elle prime ore mattinali del 30 aprile, un sole caldo primaverile riscaldava il rientro della nostra ammiraglia, la portaerei Cavour, alla Stazione navale Mar Grande di Taranto, dove ha ormeggiato dopo novantatré giorni, 15627 miglia percorse e 1406 ore di moto. Poco più di tre mesi per concludere la campagna “RFO” (Ready for Operations) a Norfolk, Virginia, negli Stati Uniti: “Un risultato di rilevanza strategica per la Marina Militare, la Difesa ed il Paese, che rafforza ulteriormente il legame con gli Stati Uniti”, queste le parole del ministro della Difesa Lorenzo Guerini in occasione del saluto all’equipaggio, il giorno della partenza della portaerei. Proprio il Ministro, nel mese di aprile, si

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era recato in visita al comando in Capo della Squadra navale (CINCNAV) per conoscere di persona il cuore pulsante della Marina Militare con 182 comandi alle dirette dipendenze, oltre 17.000 militari, 1.300 civili, 57 navi, 8 sommergibili, aerei ed elicotteri, CINCNAV è il comando che appronta, addestra e controlla l’efficienza delle Forze marittime della Marina. Anche per la fregata Rizzo, aprile è stato tempo di missione in acque lontane. Nel Golfo di Guinea, la fregata

Personale LSE (Landing Signal Enlisted) dà indicazioni per il decollo di un F-35B.

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1. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini durante il suo intervento a Roma nella sede del comando in Capo della Squadra navale (CINCNAV). 2. Elicotteri SH-90A insieme alla fregata Luigi Rizzo. 3. La nave idrografica Galatea.

europea multi-missione ha partecipato all’operazione Gabinia. Presenza e sorveglianza in mari ad alto rischio pirateria, protezione dei mercantili e deterrenza: sono questi i compiti assolti dall’equipaggio dell’Unità, a tutela dei rilevanti interessi nazionali e del traffico mercantile nazionale nell’area, del valore di circa 5,5 miliardi di euro. In mare bisogna essere sempre ben addestrati, solo un equipaggio preparato è capace di affrontare le difficoltà delle operazioni navali e di condurre impianti e apparecchiature complesse in assoluta sicurezza. Chi si occupa della preparazione dei marinai? Abbiamo approfondito e sviscerato i compiti del Centro Adde-

stramento Aeronavale della Marina (Maricentadd), grazie anche ad un focus sul tirocinio navale con interviste agli istruttori e al comandante dell’istituto, ammiraglio Marco Montoneri. Maricentadd è il centro di eccellenza con una missione precisa: assicurare la formazione specialistica in campo operativo e tecnico e l’addestramento del personale di tutti i ruoli, categorie e specialità, con particolare attenzione rivolta al personale imbarcato. Nave Galatea, ha iniziato la sua lunga campagna oceanografica che l’ha vista protagonista nei mari Ligure e Tirreno. La campagna ha lo scopo di acquisire parametri importanti da un punto di vista scientifico e cartografico. Aprile è

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il mese in cui si celebra e si commemora il sacrificio dei nostri connazionali che hanno lottato per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Un viaggio nella storia, attraverso il 76° anniversario, in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante le celebrazioni all’altare della Patria e al Quirinale, ha esortato ogni cittadino all’unità e alla coesione. Alle Olimpiadi di Tokyo la Marina Militare si è presentata con una compagine che abbiamo presentato nella rubrica Un pass per l’Olimpo, passando in rassegna i nostri atleti nelle diverse specialità, come la Stefanie Horn, che ha ottenuto ad Ivrea la qualificazione ai Giochi Olimpici. Ad im-

preziosire il numero del mese, abbiamo realizzato un allegato speciale dal titolo I nodi del Marinaio. Un piccolo manuale, realizzato in collaborazione con la scuola sottufficiali della Marina Militare di La Maddalena guidata dal capitano di vascello Mauro Panarello, dove si formano i graduati e i sottufficiali che appartengono ad una delle categorie più antiche e preziose della Forza Armata: i nocchieri. Sono stati loro che, in questo manuale, ci hanno svelato passo dopo passo e nodo dopo nodo i segreti e le tecniche realizzare a regola d’arte alcuni tra i più conosciuti e indispensabili nodi della tradizione marinara.

4. Maricentadd: addestramento per il contrasto agli incendi. 5. L’atleta della Marina Militare Stefanie Horn. 6. 25 aprile, il ministero della Difesa ricorda la Liberazione dal nazifascismo.

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di Alessandro Lentini

Il lancio del missile ASTER 30 per la fregata Marceglia al largo delle isole Ebridi e la Campagna idrografica per nave Magnaghi nel mar Tirreno

Durante le soleggiate settimane di maggio, la Marina Militare ha continuato le proprie attività operative, senza sosta, anche nei mari del nord. In particolare, nelle acque antistanti le isole Ebridi in Scozia, le Forze Alleate si sono addestrate muovendosi in uno scenario realistico, dove quindici navi hanno preso parte all’esercitazione denominata Formidable Shield ’21. L’attività addestrativa è incentrata sulla difesa integrata dai missili balistici, allo scopo di mettere in campo uno scudo missilistico capace di estendere la protezione da minacce missilistiche anche a un gruppo navale. L’addestramento ha visto gli equipaggi di dieci nazioni mettere alla prova per un periodo di quindici giorni, la rete di condivisione dati in tempo reale, i

sistemi di combattimento e quelli di difesa. La Marina Militare ha partecipato con la fregata Marceglia, che ha effettuato il lancio di un missile superficie-aria “Aster-30”, dalla gittata nettamente superiore a quella degli “Aster 15”. L’Aster30 è capace quindi di intercettare missili a distanze maggiori, di gran lunga più significative, per garantire una più ampia sicurezza. Sempre in Atlantico, ma più a sud, la fregata Rizzo ha continuato le attività di antipirateria e di collaborazione si-

La nave idrografica Magnaghi.

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1. Personale in plancia della fregata Marceglia. 2. Settimana velica internazionale Accademia navale e città di Livorno. 3. Nave Alliance, impegnata dal 2017 nelle missioni High North in Artico.

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nergica con le altre nazioni partner, che vigilano nelle acque del Golfo di Guinea per mantenere ai più alti livelli la sicurezza marittima. Carlo Cameli, presidente della commissione navigazione oceanica di Confitarma e presidente del comitato per la sicurezza di BIMCO (Baltic and International Maritime Council) ha confermato che la cooperazione con le navi dell’operazione Atalanta ha ridotto notevolmente il fenomeno della pirateria. Nel mese di maggio poi, cinque nazioni della Forza navale NATO, con oltre mille marinai, hanno preso parte all’esercitazione Phibex 21-1 nel Mediterraneo, allo scopo di mettere alla prova le capacità anfibie incrementando

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la sinergia nelle operazioni dal mare, proiettando sulla terra forze da sbarco rapide e flessibili. Sono stati 130 i fucilieri della Brigata Marina San Marco che hanno preso parte all’esercitazione svolta a terra con lo sbarco nella zona di Teulada in Sardegna, con le navi San Giusto, Marceglia e Stromboli. Nel corso del mese abbiamo approfondito, inoltre, la collaborazione tra l’Istituto Idrografico della Marina Italiana e la Marina Libanese per la produzione congiunta di cartografia nautica. Una sinergia utile per la creazione di un servizio cartografico autonomo del Libano. Saranno 13 le carte nautiche di Beirut, redatte dall’Istituto Idrografico della Marina e dal


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Libanese Navy Hydrographic Service (LNHS), le prime delle quali dedicate al porto e al litorale di Beirut. Abbiamo visitato quindi l’Istituto Idrografico, fondato nel 1872 a Genova, ormai a un passo dal compiere i suoi “primi” 150 anni di attività, tra produzioni cartografiche e studi dei fondali marini:“L’ammiraglio Magnaghi, 150 anni fa, ha avuto la lungimiranza di proporre la fondazione dell’Istituto che negli anni è diventato ente dello Stato che per legge deve produrre e aggiornare la documentazione nautica”. In attesa del Marina Militare Nastro Rosa Tour, previsto per l’estate, la “primavera sportiva” ha visto lo svolgersi della settimana velica in-

ternazionale Accademia navale-Citta di Livorno 2021. L’evento ha registrato la partecipazione di oltre 300 regatanti e 154 imbarcazioni per 7 classi di regata ed è stata l’occasione per festeggiare i 140 anni dalla fondazione dell’Accademia navale di Livorno. Infine, una piccola ma intensa emozione per tutti i marinai è arrivata, proprio a maggio, dai dati del 33° rapporto Eurispes, che vede la Marina Militare come la Forza Armata “più amata” dagli italiani. Infatti, secondo l’indagine condotta dall’Istituto di studi politici, economici e sociali, l’apprezzamento dei cittadini per il lavoro delle Forze Armate in generale è elevato, e per la Marina si attesta al 73.6%!

4. L’atleta della Marina Militare Andrea Furlan. 5. Il capo Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione della Marina Militare ammiraglio Angelo Virdis. 6. L’esercitazione anfibia Phibex 21-1 svolta lungo le coste sud della Sardegna.

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di Antonello D’Avenia

La Marina Militare celebra la Repubblica, la Costituzione e l’impresa di Premuda

iugno è il mese in cui cade il solstizio d’estate: le giornate calde piene di luce fanno da sfondo a due importanti date che la nostra Forza Armata celebra con particolare cura e attenzione: il 2 Giugno, Festa della Repubblica e il 10 giugno, Giornata della Marina Militare. Nel 2021, la proclamazione della Repubblica ha compiuto il 75° anniversario, tappa fondamentale per la storia del nostro Paese che quest’anno coincide anche con l’avvio delle manifestazioni per il Centenario del Milite Ignoto. La ricorrenza storica dell’azione di Premuda invece, celebrata il 10 giugno a imperitura memoria delle gesta del comandante Luigi Rizzo a conclusione della Prima guerra mondiale, è arrivata

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al 103° anniversario. Ricordare questi due avvenimenti è motivo di riflessione sulle nostre radici: la Vittoria nella Prima guerra mondiale definì i nostri confini nazionali, il nostro sentirci appartenenti a una Patria, mentre la nascita della Repubblica al termine della Seconda guerra mondiale sancì la definizione di quello spirito democratico che disegna il nostro odierno DNA costituzionale. Le cerimonie, dunque, non sono solo momenti formali, ma sostanziali nel significato profondo che ogni militare -

Il cacciatorpediniere classe Orizzonte Andrea Doria.

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1. Il presidente della Repubblica durante le celebrazioni del 2 Giugno. 2. Medaglia d’oro al Valor di Marina alla Bandiera di guerra del Comando delle Forze Aeree. 3. L’equipaggio della fregata Margottini in navigazione, durante l’ammaina bandiera.

di qualunque ruolo e grado - riconosce nel proprio giuramento la fedeltà alla Costituzione e alle leggi adempiendo con disciplina e onore tutti i doveri del proprio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere Istituzioni. Oltre a questi importanti momenti celebrativi, come ogni mese, anche giugno è stato contraddistinto da un’intensa attività operativa e addestrativa della Marina: la fregata Carlo Margottini ha continuato il proprio dislocamento operativo sotto la bandiera dell’operazione NATO Sea Guardian, volta a garantire il contrasto al terrorismo marittimo e lo sviluppo delle capacità marittime dei partner regionali dell’Alleanza.

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Contemporaneamente, nell’ambito dell’esercitazione Steadfast Defender e delle attività dell’European Carrier Group Interoperability Initiative, il cacciatorpediniere Andrea Doria ha avuto modo di addestrarsi con i paesi dell’Alleanza atlantica di fronte alle coste del Portogallo. Ormeggiata ad Augusta, invece, la portaerei Cavour è stata la sede di incontri bilaterali tra il ministro della Difesa Guerini e gli omologhi di Inghilterra e Turchia. Nel corso del mese, inoltre, ci hanno accompagnato due importanti approfondimenti: il primo sull’Agenzia Industrie Difesa, con le sue linee strategiche per


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il triennio 2021-2023, il secondo sull’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (A.N.M.I.), con intervista al presidente, l’ammiraglio (r) Pierluigi Rosati, che ha avuto il piacere di raccontarci le sue emozioni in questa nuova avventura. Insieme agli oltre 36.000 soci iscritti, tra le cui fila si annoverano tanti ex appartenenti alla Marina Militare - Marinai una volta, Marinai per sempre - ci sono anche tanti cittadini appassionati del mare di tutte le età! Dopo aver dato uno sguardo al Salone nautico di Venezia, città dalla geografia e dalla storia marittima legata alla Marina Militare, abbiamo fatto un salto storico fino al 1890 quando veniva impostato il primo

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sommergibile italiano: il Delfino, la nuova arma strategica le cui evoluzioni avrebbero segnato la storia, in particolar modo nella Prima e Seconda guerra mondiale. Lo sport, con i mondiali di canottaggio che si sono svolti a Sabaudia dal 4 al 6 giugno, presso il Centro Remiero della Marina Militare. In conclusione, un saluto e un forte abbraccio alla nave che è stata l’ammiraglia della flotta italiana per tanti anni: l’incrociatore Vittorio Veneto. La nave lasciava per sempre Taranto e l’Italia l’8 giugno 2021 per dirigere in Turchia, accompagnata da tanti ricordi dei marinai che ne hanno costituito l’equipaggio.

4. Il sommergibile museo Dandolo fa da sfondo al Salone nautico di Venezia. 5. L’incrociatore Vittorio Veneto, in disarmo dal 2006, lascia Taranto. 6. L’otto-con della nazionale italiana di canottaggio alla Coppa del Mondo a Sabaudia, dal 4 al 6 giungo 2021.

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di Alessandra Poli

Passaggio di consegne al vertice della Squadra navale tra l’ammiraglio di squadra Paolo Treu e l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino

al 1° luglio, il Notiziario della Marina ha un nuovo Direttore Responsabile. Giunto al termine di una carriera pluridecennale nell’amministrazione Difesa, con gli ultimi 16 anni dedicati alla rivista, il dottor Antonio Cosentino lascia il timone al collega giornalista Alessandro Busonero, capitano di fregata che vanta una lunga esperienza nel mondo della Pubblica Informazione e Comunicazione dello Stato Maggiore Marina. Il neodirettore ha salutato i lettori garantendo continuità nel seguire la rotta tracciata dal suo predecessore, con rinnovato slancio ed entusiasmo. L’obiettivo è quello di raccontare e mostrare la Marina in tutti i suoi aspetti, per accrescerne il prestigio e contribuire alla valorizza-

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zione della cultura del mare. Ma nell’estate 2021, non solo all’interno della redazione, è stato tempo di saluti. Il 16 luglio, a Taranto, a bordo della portaerei Cavour, si è tenuta la cerimonia del passaggio di consegne al vertice della Squadra navale tra l’ammiraglio di squadra Paolo Treu e l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino, alla presenza del sottosegretario di Stato alla Difesa, senatore Stefania Pucciarelli, accompagnata dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe

La nave scuola Amerigo Vespucci durante la Campagna d’istruzione estiva a favore degli allievi della prima classe dell’Accademia navale.

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1. Il brigantino Italia in navigazione durante la campagna solidale della fondazione Tender to Nave Italia. 2. Rilascio di mezzi da sbarco da nave San Giusto. 3. Giuramento degli allievi del corso normale marescialli.

Cavo Dragone. Altro importante avvicendamento ha avuto luogo al Comando Logistico della Marina Militare di Napoli, dove l’ammiraglio ispettore capo Giuseppe Abbamonte ha sostituito l’ammiraglio di squadra Eduardo Serra. La Forza anfibia della Marina Militare intanto si è addestrata nell’ambito dell’European Union Battle Group. Saluti ricchi di emozione quelli dei 118 allievi della prima classe dell’Accademia Navale ai familiari che hanno assistito commossi alla loro partenza a bordo dell’Amerigo Vespucci, salpato da Livorno. Anche quest’anno, infatti, nel pieno rispetto dei protocolli Covid, le Campagne d’istruzione estive hanno preso il via,

mantenendo viva una tradizione quasi secolare di addestramento in mare che ha formato tante generazioni di ufficiali e sottufficiali della Marina Militare. Esperienze ed emozioni indimenticabili a bordo della regina dei mari, ma anche a bordo del brigantino goletta Palinuro e delle navi scuola a vela minori. Tali imbarcazioni, avvicinandosi alle città costiere con i loro alberi e pennoni illuminati di verde, bianco e rosso, nel corso delle campagne addestrative, hanno reso omaggio alla popolazione provata da un lungo periodo di difficoltà legata alla pandemia, donando uno sguardo di bellezza, conforto e speranza. A fine giugno, poi, la presenza di nave Vespucci

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e dell’intera flotta delle navi a vela della Marina a Gaeta, in occasione della kermesse annuale “Grandi Vele”, che vede la partecipazione delle più prestigiose vele d’epoca del mondo, ha testimoniato il legame stretto tra la Forza Armata e lo sport velico. A Taranto si è svolta la seconda tappa di Italy Sail Gran Prix, prestigiosa manifestazione velica internazionale. La navigazione a vela infatti, oltre ad essere palestra di vita per i nostri equipaggi si presta bene anche ad efficaci iniziative di solidarietà. La campagna di nave Italia di quest’anno, ad esempio, ha sviluppato ben 14 progetti educativi, in collaborazione con altrettante onlus, in cui la vita di bordo e il

contatto con il mare hanno costituito una vera e propria terapia con benefici enormi per la salute psicofisica dei destinatari. Tradizione e solidarietà sono solo alcuni dei valori fondanti della nostra Forza Armata, il cui sguardo resta costantemente rivolto al futuro. Il 1° luglio, durante il primo workshop sull’innovazione tecnologica, la Marina Militare ha presentato il Future Combat Naval System, illustrando gli scenari futuri dove nelle prospettive di sviluppo dello strumento aeronavale non si è trascurata l’esigenza di eco-sostenibilità degli assetti, con minori emissioni, riduzione dei consumi e maggiore autonomia operativa.

4. La fregata Espero lascia la Marina Militare dopo 36 anni al servizio del Paese. 5. Allievi della Scuola navale militare Morosini all’argano di nave Palinuro. 6. Cambio al vertice della Squadra navale.

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di Emanuele Scigliuzzo

Un approfondimento sui “delfini”della nostra Forza Armata nello speciale dedicato ai sommergibili diretti verso un futuro all’insegna della tecnologia

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fiorano le onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità!”, sono queste le prime strofe dell’inno dei sommergibilisti, alla quale il Notiziario della Marina ha dedicato il secondo speciale di quest’anno. “Delfini, il futuro è Sottomarino!” è il titolo dello speciale realizzato in collaborazione con tutta la componente e impreziosito dalla prefazione di Alberto Angela. Un viaggio lungo settantadue pagine tra la storia di una delle eccellenze della Marina, raccontando il passato, il presente e guardando soprattutto al futuro con i programmi che vedranno

realizzare i prossimi “battelli”. L’analisi geopolitica e l’importanza strategica di poter impiegare i sommergibili, per un Paese a vocazione marittima come l’Italia, si alternano ad aneddoti storici e curiosi retroscena del mondo sommerso che da sempre ha affascinato e conquistato anche il grande schermo, come riportato nelle pagine di questo speciale. Nel numero di settembre 2021, abbiamo raccontato un momento storico per la Marina Militare, ma anche per tutto il

Taranto, canale navigabile, equipaggio del sommergibile U212A rende gli onori.

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1. F35B a bordo della portaerei Cavour dopo il suo primo appontaggio. 2. Il presidente della Repubblica a bordo del brigantino-goletta Palinuro. 3. Personale in plancia della nave anfibia San Giorgio.

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paese. “Benvenuti a Bordo”, questo lo striscione che campeggiava “sull’isola” della portaerei Cavour il 31 luglio 2021, in occasione dell’appontaggio del primo F35-B dell’Aviazione navale della Marina. Un’immagine che richiama quella del 23 agosto 1991 quando nella base navale U.S. Navy di Norfolk, in Virginia (U.S.A.), appontò il primo AV-8B con le insegne della Marina Militare italiana. Quello che è stato compiuto il 31 luglio è “un salto generazionale” come l’ha definito l’ammiraglio Cavo Dragone, “che dà la possibilità al nostro Paese di una presenza e sorveglianza avanzata, per intercettare le crisi ‘lontano’ […] prima che gli echi raggiungano le nostre coste”.

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Un momento particolarmente significativo dell’estate 2021, l’hanno vissuto gli allievi marescialli imbarcati sulla nave scuola Palinuro, per la Campagna d’istruzione estiva. Il 12 agosto infatti, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato in visita a bordo del brigantino goletta, orgoglio della nostra Marina. Sono 109 gli allievi ufficiali che dopo aver svolto il Modulo Arte del Comando presso la Brigata Marina San Marco, hanno proseguito la loro esperienza estiva a bordo di nave Durand de la Penne. Qui hanno preso parte all’operazione Mare Sicuro toccando con mano l’attività operativa del cacciatorpediniere lanciamissili. A oltre un anno


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dalla nascita abbiamo fatto il punto sull’operazione Irini: la missione varata dal Consiglio dell’Unione Europea, la cui guida è stata affidata all’Italia. In un’intervista al contrammiraglio Stefano Frumento, Force Commander dell’operazione, abbiamo fatto un’analisi dell’importanza di questa operazione. Necessaria anche la continua presenza della Marina Militare nell’Oceano Indiano, nell’ambito di un’altra missione europea,Atalanta: la fregata Carabiniere è rientrata dopo 28.500 miglia percorse a conclusione dell’impegno, durato 144 giorni, quale flagship della Task Force 465. Ampio spazio anche alle attività in ambito Nato con la fregata Fasan e il cacciamine Alghero.

La prima nel ruolo di “nave di bandiera” del Secondo Gruppo navale, con a bordo il contrammiraglio Stefano Russo in qualità di Force Commander ha partecipato ad un’attività addestrativa in Mar Nero: Il cacciamine invece, inserito nello standing NATO Mine Counter Measures Group 2, ha testato, in un’attività addestrativa condotta con le altre Forze navali del gruppo, la prontezza operativa e l’interoperabilità con le altre Marine estere. Il cinquantesimo anniversario del San Marco a Brindisi, il ricordo dei Marinai scomparsi in mare, e un articolo sulla valenza strategica dell’arsenale di Taranto impreziosiscono un numero come sempre ricco di argomenti.

4. Personale impegnato nell’operazione dell’Unione Europea Atalanta. 5. Allievi dell’Accademia navale a bordo del cacciatorpediniere Durand de La Penne. 6. La fregata Virginio Fasan.

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di Anita Fiaschetti

Cultura marittima: la grande protagonista degli eventi della Marina Militare

’arrivo dell’autunno e una situazione pandemica sotto controllo contribuiscono alla ripresa delle attività in presenza. Diverse quelle promosse dalla Marina Militare.Tra tutte la partecipazione, dal 28 settembre al 1° ottobre, all’arsenale di La Spezia alla settima edizione del Seafuture 2021. 230 espositori e oltre 60 delegazioni straniere hanno preso parte alla vetrina internazionale delle eccellenze industriali e tecnologiche marittime, sintesi dell’importanza del mare. Un’occasione di incontro e dialogo al fine di lavorare in sinergia per migliorare la competitività marittima del sistema paese nel mondo. Un evento in cui la Marina Militare ha ribadito, attraverso le parole dell’ammiraglio Cavo Dragone, l’impor-

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tanza della diffusione della cultura della marittimità dell’Italia e del carattere duale che riveste lo sviluppo tecnologico. In presenza anche la XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Oltre 150 mila i visitatori per il Salone più grande di sempre, durante il quale la Marina Militare ha avuto modo di presentare i nuovi prodotti editoriali tra cui “Noi siamo la Marina”, “I sommergibili raccontati ai ragazzi”, “L’Aviazione navale Italiana” e, per la prima

Attività di Fast Rope da elicottero SH-90A.

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1. Il ministro della Difesa al taglio del nastro di inaugurazione del Seafuture 2021. 2. Marinai si addestrano con segnali a bandiere dalla plancia della fregata Bergamini. 3. Boarding team in addestramento.

volta, il Notiziario della Marina. Ma ottobre è anche il mese della Barcolana. Giunta alla 53ª edizione, la regata si è confermata la più famosa e affollata del mondo. A Trieste la Marina è stata presente con uno stand espositivo e divulgativo in piazza Unità d’Italia, e domenica 10 ottobre ha preso parte alla regata con la barca a vela Orsa Maggiore, con al timone il capitano di fregata Marco Mazzini. Una partecipazione che sottolinea il legame indissolubile nel tempo tra la Forza Armata e la vela. Eventi, ma anche e soprattutto attività. Come quella che ha visto per la prima volta l’Italia prendere parte, con la fregata Federico Martinengo alla missione

europea EMASOH (European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz) per la sicurezza marittima nella Stretto di Hormuz (Golfo Arabico). Per l’occasione, la nave ha ricevuto a bordo l’ambasciatore d’Italia in Oman, Federica Favi, che ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla Marina a sostegno dell’Italia. Interessi nazionali e sicurezza delle vie marittime per il libero uso del mare sono tra gli obiettivi dell’operazione Gabinia, che vede la Marina Militare impegnata nel Golfo di Guinea. Il contrasto alla pirateria, la cosiddetta Maritime Security, ha visto infatti la fregata Antonio Marceglia protagonista di un intervento, lo scorso 8 ottobre, in soccorso del

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mercantile Queen Zenobia, battente bandiera liberiana. Sicurezza marittima: la stessa della missione aeronavale EUNAVFOR MED Irini dell’Unione Europea. Dopo diciotto mesi di intensa attività, vi è stato il passaggio del vertice tra l’ammiraglio di divisione Fabio Agostini e il contrammiraglio Stefano Turchetto. L’operazione navale dell’Unione europea ha come compito principale quello di implementare l’embargo del traffico illecito di armi da e verso la Libia, così come previsto nella risoluzione dell’ONU 2292. L’ammiraglio Agostini, che ha guidato l’operazione dal suo varo, ha ricordato i 18 mesi come impegnativi, ma anche densi di risultati.

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Non a caso Irini ha investigato circa 4.000 navi, monitorato 16 porti e terminali petroliferi, effettuato 180 visite a bordo di mercantili ed eseguito 20 ispezioni complete a navi sospette. A ciò si lega il fatto che la missione contribuisce a portare stabilità in Libia e sicurezza nell’area del Mediterraneo, agevolando il processo di pace. E con ottobre termina la quattordicesima Campagna della Fondazione Tender to Nave Italia: la Onlus costituita dalla Marina Militare e Yacht Club Italiano. Un’attività che ha coinvolto circa 200 utenti di 14 diversi enti al fine di promuovere l’inclusione sociale eliminando qualsiasi pregiudizio sulla disabilità e sul disagio.

4. Il cacciatorpediniere Andrea Doria insieme alla rifornitrice tedesca FGS Berlin impegnati nell’operazione Irini. 5. Barche a vela alla 53°edizione della Barcolana di Trieste.

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di Pasquale Prinzivalli

L’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone nuovo capo di Stato Maggiore della Difesa. L’ammiraglio di squadra Enrico Credendino nuovo capo di Stato Maggiore della Marina Militare.

ovembre è stato caratterizzato da importanti cambiamenti per la Difesa e per la Marina Militare. Durante la cerimonia di avvicendamento alla carica di capo di Stato Maggiore della Difesa, tra il generale Enzo Vecciarelli e l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, avvenuta alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella presso l’aeroporto militare di Ciampino, sede del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha sottolineato la delicatezza dell’incarico nell’attuale momento storico: “L’Italia sta lavorando a una revisione strategica che ci faccia diventare attori protagonisti in aree di assoluto rilievo come quella del Mediterraneo allargato,

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ed in questa prospettiva il processo di ammodernamento militare rappresenta un tassello necessario per rispondere meglio alle sfide che abbiamo di fronte”. Il passaggio di testimone è avvenuto anche al vertice della Marina Militare, tra l’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone e l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino, che durante la cerimonia di insediamento ha avuto modo di affermare: “Sono consapevole di raccogliere un’eredità pregiata e sono inIl presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme al ministro della difesa Lorenzo Guerini, precedono l’ammiraglio Cavo Dragone e il generale Vecciarelli.

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1. Cacciamine Viareggio. 2. Sbarco della Brigata Marina San Marco durante l’esercitazione Mare Aperto 21. 3. Palombaro in addestramento.

tenzionato a mantenere saldo il timone della Marina sulla rotta tracciata”. L’importante evento si è svolto nel piazzale di Palazzo Marina a Roma il 4 novembre, giornata dal profondo valore nazionale: Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Proprio in questo giorno, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, all’Altare della Patria, sono culminate le celebrazioni del centenario del Milite ignoto. Nel numero di novembre abbiamo voluto raccontare poi la Squadra navale, che ha concluso a fine ottobre, nel Mediterraneo centrale, la più grande esercitazione aeronavale nazionale, la Mare Aperto 2021. All’attività hanno preso

parte ventuno navi, di cui quattro di marine straniere (Stati Uniti, Francia, Germania e Turchia), 3 nostri sommergibili, diversi velivoli tra cui AV-8B “Harrier II”, pattugliatori marittimi P-72A, P-180, 17 elicotteri imbarcati (di cui 2 dell’Esercito) e velivoli Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare in supporto alla Squadra navale. Abbiamo inoltre raccontato le operazioni del cacciamine Viareggio, partito da La Spezia per raggiungere il porto turco di Istanbul, attraverso lo Stretto dei Dardanelli, e poi il porto di Batumi in Georgia, entrando in Mar Nero e navigando nello Stretto del Bosforo. Nave Viareggio si è unita al Secondo Gruppo

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Navale Permanente di Contromisure Mine della NATO (SNMCMG2) con l’obiettivo di garantire la salvaguardia delle vie di comunicazioni marittime e gli accessi ai porti dalla minaccia di mine navali. Sono poi state descritte le esercitazioni nelle acque fredde, buie e con scarsa visibilità, tipiche del lago di Garda. Contesti non marittimi, ma che si prestano bene all’addestramento per immersioni in ambienti non semplici, dove i palombari della Marina hanno condotto un’attività a 40 metri di profondità, con l’obiettivo di disinnescare ordigni bellici inesplosi. Sul numero di novembre abbiamo ap-

profondito, infine, la storia e lo sviluppo dei radar in Italia: protagonista è stato Ugo Tiberio. Laureato in ingegneria, entrò all’Istituto Superiore delle Trasmissioni e nel 1936, ben prima della Seconda guerra mondiale, mise a punto un sistema di localizzazione di oggetti a distanza con onde magnetiche detto “radio telemetro”: il radar. L’ottavo Workshop “Ugo Tiberio”, che si è svolto nella storica villa Medicea di Coltano (PI), è stato l’occasione per ricordare come la mancata valorizzazione della scoperta del genio italiano Tiberio costò cara all’Italia soprattutto durante il Secondo conflitto mondiale.

4. Il padre del radar Ugo Tiberio. 5. Rifornimento laterale 6. Il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare ammiraglio di squadra Enrico Credendino.

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Marina e Aeronautica insieme a bordo Un esempio di interoperabilità sul mare

di Antonello D’Avenia

el Mediterraneo centrale si è svolta per la prima volta una significativa esercitazione definita in ambito multinazionale “joint and combined”: il termine “joint” indica la caratteristica interforze,“combined” quella internazionale. In particolare, due F35-B italiani (uno della Marina e uno dell’Aeronautica) hanno operato congiuntamente nell’ambito di un dispositivo aeronavale combined. Nel dettaglio, i due velivoli italiani sono appontati sulla portaerei britannica Queen Elizabeth, mentre due F-35B imbarcati sulla nave britannica, rispetti-

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vamente uno inglese e uno del Corpo dei Marines americani (USMC), sono appontati sul ponte di volo della portaerei Cavour. L’esercitazione si è conclusa domenica 21 novembre: da sottolineare come gli F-35B decollati dalle due portaerei hanno potuto svolgere un rilevante addestramento di carattere Aria-Aria, simulando tattiche di ingaggio tra velivoli e testando procedure operative congiunte mirate al raggiungimento della piena interoperabilità tra le Forze Armate coinvolte. Il tutto è avvenuto alla presenza del capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, accompagnato dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e dal capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, generale di

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squadra aerea Luca Goretti. Il velivolo F-35 in dotazione alla Difesa italiana si distingue nella versione A Conventional Take-Off and Landing (a decollo e atterraggio convenzionale) e nella versione B, Short Take-Off and Vertical Landing (a decollo corto e atterraggio verticale), quest’ultima utile per l’impiego su unità navali o piste corte e di difficile atterraggio. L’ammiraglio Cavo Dragone, soddisfatto per l’ottima riuscita dell’esercitazione, si è complimentato con il personale della Marina e dell’Aeronautica, evidenziando come “oltre alle ottime capacità già raggiunte dagli F-35A dell’Aeronautica, l’esercitazione odierna rappresenta un forte impulso nel processo di sviluppo della capacità nazionale di proiezione aerea dal mare, con l’impiego di velivoli


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L’importanza delle portaerei Accade spesso che i Paesi prospicienti aree di operazioni instabili e delicate, dove gravitano le nostre navi militari a protezione delle navi mercantili e degli interessi nazionali, neghino, per ragioni politiche o diplomatiche, l’utilizzo dei propri porti o delle proprie infrastrutture agli assetti militari aerei o terrestri. Situazioni del genere rendono sempre più necessario il ricorso a operazioni di proiezione di capacità, incentrate proprio sull’utilizzo di uno strumento aeronavale flessibile e bilanciato in cui la portaerei è la risorsa principale. Le peculiarità di questa tipologia di navi sono la notevole autonomia logistica, la capacità di svolgere la funzione di base aerea in prossimità dell’area di interesse e la possibilità di rifornimento in mare che le permette di operare per lungo tempo, con continuità, anche in assenza di supporto di un Paese costiero.

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multiruolo aerotattici di quinta generazione, permettendo al nostro Paese di essere l’unico in grado di garantire detto contributo in ambito Unione Europea”. Ha poi concluso: “le sinergie tra Marina e Aeronautica nell'impiego degli F-35B da bordo della portaerei, verranno raggiunte anche nell'impiego da terra, operando congiuntamente in situazioni operative ove non dovessero essere disponibili piste di atterraggio idonee per velivoli convenzionali”.

Mar Mediterraneo, 21novembre 2021. Le portaerei Cavour e Queen Elizabeth si addestrano in mare. Presenti anche gli F-35B dell’Aeronautica e dello US Marine Corps.

Con la legge del 1° febbraio 1989, nr. 36 fu concesso: “l’utilizzo da parte della Marina Militare di aerei imbarcati” quindi, velivoli ad ala fissa in aggiunta agli elicotteri già presenti su diverse navi militari. Fu così che nel 2000 venne commissionata la portaerei Cavour, che entrò a far parte della Squadra navale nel 2009, affiancandosi alla portaeromobili Giuseppe Garibaldi, la quale, consegnata alla Marina Militare nel 1985 come incrociatore portaelicotteri, poté imbarcare l’AV-8B+, primi aeromobili ad ala fissa dopo la legge del 1989. L’attuale capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, fu il primo comandante del Gruppo aerei imbarcati (GRUPAER) costituita nel settembre del 1991 e del quale ricorre quest’anno il trentennale.

Nel Regno Unito Oggi sono a disposizione di Sua Maestà britannica due portaerei: la Queen Elizabeth, entrata in servizio nel 2017, e la Prince of Wales, entrata in servizio nel 2019. Per il Regno Unito, le portaerei costituiscono il simbolo del loro “potere marittimo”. Nella storia recente ad esempio, hanno avuto grande importanza le portaerei Hermes e Invincible che nel 1982, nella guerra delle Falkland/Malvinas, permisero di ottenere la vittoria inglese sull’Argentina nonostante gli 8.000 km di distanza che separavano le basi britanniche dell’area di operazione.

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In addestramento con la Royal Navy L’esperienza dell’ufficiale di vascello Vito Suglia, a bordo della portaerei britannica Prince of Wales N OT I Z I A R I O

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di Daniela Napoli i scrive Personnel Exchange Program ma è conosciuto da tutti con il suo acronimo: PEP. Il PEP è il programma di scambio pluriennale tra il personale militare di diversi Paesi alleati. È una grande opportunità di crescita professionale che la Marina offre ai suoi giovani ufficiali che assumono funzioni e responsabilità a bordo di navi di Forze Armate

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A sinistra, l’ufficiale di vascello Suglia studia una carta nautica insieme a un suo collega britannico; a destra, equipaggio di bordo in plancia; in basso, l’ufficiale italiano è sul ponte di volo con alle spalle un F-35B della Royal Navy.

alleate.Nell’ambito di tale programma, l’ufficiale di vascello Vito Suglia, ha avuto la possibilità di svolgere il PEP presso la Royal Navy, imbarcato per due anni (dal 2019 al 2021) sulla portaerei HMS Prince of Wales. L’abbiamo incontrato e ci ha raccontato come è andata: “Sono arrivato a bordo della HMS Prince of Wales ad agosto 2019 con l’unità ormeggiata presso il porto di Rosyth, in Scozia, dove era in completamento l’ultima fase di lavori per la successiva prima uscita in mare. A fine settembre, la portaerei ha effettuato il primo disormeggio, sotto la supervisione dell’industria costruttrice e delle più alte cariche della Royal Navy, navigando in uscita dal canale sotto il famosissimo Forth Bridge nei pressi di Edimburgo. Abbiamo navigato per due mesi, da Rosyth ad Invergordon, solcando i mari a Nord della Scozia per poi circumnavigare tutto il Regno Unito ed entrare, per la prima volta, nella base navale di Portsmouth a fine novembre. L’unità, dopo le prove in mare effettuate con successo, è stata consegnata alla Royal Navy a dicembre 2019 con una solenne cerimonia alla quale hanno preso parte il Principe Charles (il Prince of Wales) e sua moglie Camilla. L’anno successivo abbiamo effettuato molteplici attività addestrative, supervisionati dal personale del FOST (Fleet Operational Sea Training) per testare le capacità della nave, con prove motori e apparecchiature, la prontezza dei sistemi e l’addestramento dell’equipaggio. Queste prove, chiamate Basic Operational Sea Training, si sono svolte nel canale della Manica (o English Channel per gli inglesi) e nelle acque antistanti Portsmouth e Plymouth. Per la prima volta abbiamo effettuato anche una sosta a Liverpool, con una stimolante navigazione di precisione per raggiungere il porto della città. In seguito siamo tornati in mare per la fase finale dell’addestramento con il FOST, molto simile al TIRNAV condotto per le unità della Marina Militare, della durata di due mesi. Durante questo

periodo abbiamo completato numerose attività addestrative atte alla certificazione di sicurezza per l’attività aerea. La seguente uscita in mare ha portato al conseguimento della completa operatività dell’attività aerea, certificando prima la condotta in sicurezza delle operazioni con velivoli ad ala rotante, con gli elicotteri della RN e della RAF tra cui i vari “Merlin Mk2/Mk4”, “Wildcat”, “Chinook” ed “Apache”, e poi la condotta in sicurezza delle operazioni con velivoli ad ala fissa, cioè con gli F-35B. Quest'ultima attività è stata per me una della più interessanti, non solo per lo spettacolo offerto da questi mezzi di ultima generazione, ma anche per l’intenso periodo di addestramento, navigando dall’English Channel fino alla sosta in porto a Gibilterra, ed un piccolo primato che porterò con me, cioè di essere stato il primo ufficiale di guardia in plancia a far decollare un F35 dal ponte della Prince of Wales. In questo

periodo inoltre, abbiamo svolto attività con unità navali della NATO e velivoli francesi, per la prima volta abbiamo navigato con l’unità gemella Queen Elizabeth in navigazione per il ricongiungimento con il ”Joint Carrier Strike Group”, un dispositivo navale formato da sommergibili, rifornitrici, cacciatorpediniere e fregate della Royal Navy e di altri paesi NATO tra cui gli Stati Uniti, con unità della classe Arleigh Burke. Infine, la cornice di sicurezza svolta in occasione del G7 di Cornwall, la sosta a Gibilterra ed il successivo rientro presso la base di Portsmouth hanno completato il mio PEP con la Royal Navy. Questa esperienza è stata una delle più importanti della mia carriera. Non dimenticherò i sacrifici fatti e porterò sempre con me le emozioni e la gratificazione di aver rappresentato al meglio delle mie possibilità il nostro Paese e la Marina Militare.”

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La fregata Fasan si esercita con la NATO Nel Mediterraneo orientale, la fregata Fasan partecipa a due grandi esercitazioni dell’Alleanza Atlantica, in Turchia e in Grecia di Giovanni Iabichella

ue importanti esercitazioni internazionali sono state svolte a novembre dalla fregata Fasan, impegnata dal 1 al 12 novembre nella principale esercitazione aeronavale turca Dogu Akdeniz 21 nelle acque del Mediterraneo orientale nel tratto di mare tra i porti di Aksaz e Antalya - e dal 22 al 30 novembre nell’ esercitazione aeronavale greca Niriis 21,nelle acque al largo dell’isola di Creta. L’esercitazione aeronavale turca si svolge ogni due anni sin dal 1987 e quest’anno ha visto l’eccezionale partecipazione di un grande dispiegamento di Forze e mezzi aeronavali, sia della nazione ospitante che dei diversi assetti alleati, grazie alla presenza dello Standing Nato Maritime Group 2 (SNMG2) composto dalla flagship, la fregata Virginio Fasan, dalla turca Gokceada, e dalla rumena Regina Maria e dalla rifornitrice tedesca Spessart.

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In tale contesto, si sono addestrati circa 5.000 donne e uomini, 36 navi, 3 sottomarini, 4 velivoli da pattugliamento marittimo (Maritime Patrol Aircraft - MPA), 19 elicotteri, 5 velivoli a pilotaggio remoto (Unmanned Aerial Vehicle - UAV), team delle Forze speciali e truppe anfibie, che hanno affrontato uno scenario complesso di crisi regionale e di assistenza umanitaria, con l’obiettivo di migliorare le capacità di combattimento, aumentare la prontezza operativa e raf-

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forzare l’interoperabilità e la cooperazione tra le forze multinazionali partecipanti.“Lo Standing Nato Maritime Group 2, come elemento centrale della risposta rapida della NATO non poteva far mancare il proprio contributo al primo grande passo del processo di valutazione che porterà la Forza Marittima turca al delicato incarico di NRF (NATO Responce Force) Maritime Component Command nel 2023”, ha affermato il contrammiraglio Stefano Russo comandante dello SNMG2, imbarcato sulla fregata Fasan. Importante anche la partecipazione all’esercitazione aeronavale Niriis 21, organizzata dalla Marina ellenica secondo un programma di attività seriali che ha abbracciato tutte le forme di lotta, ed una fase tattica sviluppata in uno scenario di crisi e di minaccia multidimensionale

e asimmetrica, focalizzato su una attività di evacuazione di personale non combattente (Non-combatant Evacuation Operation - NEO). L’esercitazione ha rappresentato una occasione di notevole crescita professionale per l’equipaggio di nave Fasan, riscuotendo grande apprezzamento anche nei più giovani: “Sono molto contenta di aver partecipato alle attività addestrative con le Forze marittime della NATO. Condurre una serie di tiro a caldo nel ruolo di operatore alla mitragliera KBA 25/80 è stata un’esperienza importante per arricchire il mio bagaglio professionale”, nelle parole del sottocapo

Martina Bosco al termine di tiri a caldo si evince la soddisfazione di aver completato con successo un periodo di intenso addestramento in mare. Si è realizzata, dunque, un’ulteriore importante occasione di crescita professionale per l’equipaggio italiano nell’ambito della sua presenza in qualità di unità di bandiera dello SNMG2, iniziata a giugno 2021. La partecipazione a queste prestigiose esercitazioni internazionali è motivo di orgoglio per l’equipaggio di nave Fasan che, al comando del capitano di fregata Roberto Ruggiero, hanno potuto percepire con maggiore consapevolezza l’importanza del proprio ruolo e contributo nell’ambito dell’impegno della Marina Militare e dell’Italia nel sistema di sicurezza collettivo della NATO.

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Addestramento anti-terrorismo Il Gruppo Operativo Incursori si addestra per sottrarre una nave passeggeri dal controllo di una cellula terroristica N OT I Z I A R I O

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di Fabrizio Buonaccorsi l traffico mercantile e delle navi da crociera rappresenta ormai il principale “veicolo” dello sviluppo del commercio e degli interessi economici internazionali, con circa il 90% delle merci che viaggiano sul mare per un valore corrispondente a oltre il 12% del PIL mondiale. È quindi evidente che in un contesto così affollato di traffico ma-

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i propri uomini e mezzi alla conduzione e simultanea nel corso della quale vendi operazioni di sicurezza e controgono rilasciate, a bordo dell’obiettivo terrorismo in alto mare, effettua perionavale e con una manovra ad alto livello dicamente, nel rispetto delle norme di difficoltà, diverse aliquote di incursori anti Covid, un’esercitazione complessa sia dal mare, mediante l'impiego di denominata Black-Shadow, che ha visto battelli pneumatici a chiglia rigida rilasciati partecipare, oltre al Gruppo Operativo dalla fregata Bergamini, che dal cielo, Incursori (GOI) del Raggruppamento con gli elicotteri d'assalto. Subacquei ed Incursori "Teseo Tesei" L'intero abbordaggio avviene sotto la (COMSUBIN), la fregata Carlo Bergacostante copertura di sniper presenti mini, la nave di supporto logistico su uno dei velivoli e i team vengono Vulcano, 2 elicotteri MH-101 del Primo completati con un plotone combat supgruppo elicotteri in ruolo “eliassalto” port del San Marco, accompagnato da (elicotteri e equipaggi addestrati per cani addestrati (assetti cinofili) speciaquesto tipo di operazioni), un MH-90A lizzati nella ricerca di esplosivo e denoin ruolo “sniper” (tiratori scelti) ed minati Patrol Explosive Detection Dog “eliassalto” del Quinto gruppo elicotteri, (PEDD), per fornire il necessario supe un plotone fucilieri della Brigata porto al combattimento in modo da Marina San Marco. garantire agli incursori di dedicarsi agli L’esercitazione riobiettivi principali: produce, in uno controllare la nave con il favore dell’oscurità, scenario realistie liberare gli ostaggi. i team d’assalto approcciano co, la simulazione Grazie ad una perdella presa del la nave ‘ostaggio’ in navigazione fetta integrazione controllo di una del Gruppo Operaa piena velocità, nave passeggeri tivo Incursori di da parte di un COMSUBIN con il predisponendo un’incursione gruppo armato dispositivo aeronacomplessa e simultanea terroristico con vale della Squadra le conseguenze navale (CINCNAV) tipiche di questi scenari caratterizzati e ad una catena di comando e controllo da elevato rischio per il personale di chiara e definita, in poche ore è stata bordo e con la presenza di trappole portata a termine la missione assegnata, esplosive al fine di ostacolare eventuali che si è conclusa con la riacquisizione interventi per il ripristino del controllo del controllo della nave passeggeri, la e la messa in sicurezza della nave e delliberazione degli ostaggi, il fermo dei l'equipaggio da parte delle Forze speciali. dirottatori e la messa in sicurezza dei Ecco quindi che durante la notte del locali della nave. Il realismo dell'eserci29 ottobre, tra il mar Ligure e il mar tazione, chiave di volta dell'intera attività, Tirreno, con il favore dell'oscurità, i ha garantito alla Marina Militare di manteam d'assalto approcciano la nave tenere l'elevato livello di prontezza “ostaggio” in navigazione a piena velocità, operativa richiesto dai compiti primari predisponendo un'incursione complessa di difesa degli interessi vitali del Paese.

rittimo, le navi battenti bandiera italiana che solcano ogni giorno i mari del globo rappresentano un elemento fondamentale e sensibile nel contesto dell’economia e della sicurezza nazionale. Questo semplice, ma fondamentale concetto è ormai divenuto di grande attualità, a seguito di recenti e frequenti episodi di pirateria o terrorismo di matrice politico-religiosa a danno di naviglio mercantile. La Marina Militare, al fine di addestrare

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Giurano gli allievi ufficiali Si rinnova il legame tra l’Accademia navale e il Paese

di Giuseppe Lucafò

l 4 dicembre 2021, la pioggia battente ed il vento non hanno fermato l’impeto dei 135 allievi ufficiali della 1ª classe e dei 7 allievi ufficiali piloti di complemento che hanno prestato Giuramento solenne presso il piazzale dell'Accademia navale di Livorno. “Potevo solo immaginare quanto fosse particolarmente significativo questo momento: essere qui presente per vedere da vicino mio figlio nel confermare questa

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sua scelta di vita così importante, rende me e mio marito molto fieri ed orgogliosi di averlo sempre supportato”, queste le parole piene di emozione pronunciate dopo la cerimonia, da uno dei tanti genitori degli allievi giunti da ogni parte d’Italia. Gli allievi della 1ª Classe, infatti, anche quest’anno come da tradizione, la sera prima del Giuramento hanno ricevuto lo “spadino”, simbolo degli aspiranti ufficiali, ed indossato per la prima volta l’uniforme storica prima di incontrare i propri cari durante la “libera uscita”, per poi rientrare in istituto e partecipare

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alla cerimonia del “silenzio” con tutta la brigata allievi raccolta in piazzale. Momenti, dove la tradizione plurisecolare si è fusa con una cerimonia memorabile, che quest’anno è coincisa proprio con il 4 dicembre, ricorrenza di Santa Barbara, patrona della Marina Militare e che ha consentito a tutti i protagonisti in uniforme di mostrare i risultati conseguiti al termine di un primo intenso e proficuo periodo di addestramento svolto in istituto - proprio nell’anno del suo 140° anniversario dalla fondazione - alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa, senatore Stefania


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Pucciarelli, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, insieme alle più importanti autorità civili e religiose del capoluogo labronico. Leggibile è stata l’emozione negli occhi di tutti i presenti, quando le compagnie degli allievi giurandi hanno marciato fiere verso le gradinate dove erano gli ospiti sino ad arrivare a breve distanza dalla stessa platea, pochi istanti prima che il comandante dell’Accademia navale, ammiraglio di divisione Flavio Biaggi,

pronunciasse nei loro confronti profonde e motivanti parole: “la formula del giuramento che tra poco pronuncerete non solo rappresenta un solenne impegno a servire l’Italia, ma anche a custodire ed alimentare, con fierezza ed orgoglio, un inestimabile patrimonio di valori etico morali, orientati al bene comune ed all’appartenenza istituzionale”. A queste parole è seguito il vigoroso e convinto lo giuro! degli allievi e l’inno di Mameli, cantato con emozione anche da genitori, nonni, zii, fratelli, sorelle, conoscenti ed amici dei frequentatori.

Il Sottosegretario Pucciarelli ha rivolto agli allievi “un sentito ringraziamento per la vostra scelta di impegno intrapresa con il percorso in Accademia navale”, rinnovando l’incoraggiamento “a continuare a fare del vostro meglio, a dare il massimo. Se avete scelto di entrare in questa peculiare università del mare superandone il selettivo concorso avete in parte già fatto vostra questa attitudine. Le sfide sono continue e lo saranno sempre in una professione come quella che avete intrapreso: totalizzante nell’impegno e nelle difficoltà, quanto prodiga di enormi soddisfazioni nel superarle”. Il capo di Stato Maggiore della Difesa ha voluto ringraziare le famiglie per il continuo supporto fornito, anche a distanza, nei confronti dei propri cari augurando loro “buon vento per un futuro ricco di soddisfazioni”. A seguire l’ammiraglio Credendino ha evidenziato nei confronti degli stessi allievi presenti come “il bene collettivo, la Patria, rappresenta la ragione ultima della nostra stessa esistenza e il senso dell’onore, che ognuno di voi dovrà adeguatamente sviluppare e interiorizzare, vi consentirà di operare con abnegazione, dedizione, dignità, lealtà, onestà morale, intellettuale e materiale nell’esclusivo superiore interesse del Paese”. Ormeggiata alla fonda nel tratto di mare di fronte l’Accademia per dare una testimonianza preziosa di tutte le navi e equipaggi della Marina, la nuova nave d’altura di supporto logistico LSS (Logistic Support Ship) Vulcano. Questa nave di ultima generazione consegnata da poco alla Marina Militare vedrà, tra non molto tempo, operare anche questi allievi, non appena terminato il loro ciclo di formazione in Accademia quali ufficiali di bordo. “Siamo cresciuti molto da quando abbiamo fatto ingresso in Accademia dove è iniziato per noi un percorso di crescita umana e professionale al servizio del Paese. La vita in Accademia è intensa e stiamo gradualmente facendo nostre le qualità che devono essere parte integrante di ogni buon cittadino, di ogni militare ma, prima di tutto, dell’ufficiale. Questa giornata per noi rappresenta un momento molto particolare perché segna un passo in avanti lungo l’impegnativo percorso che ancora ci attende. La nostra solenne promessa di oggi ci aiuterà a fornire, un giorno, il nostro pieno e consapevole contributo alla Marina e al nostro Paese”, ha detto l’allievo 1ª classe Federico Giovanni Camposeo, al termine della cerimonia.

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Dicembre 1941: Alessandria, missione impossibile di Vincenzo Grienti

80 anni fa l’impresa che portò i mezzi d’assalto e gli uomini della Regia Marina a violare il porto egiziano durante la Seconda guerra mondiale

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na storia da film che ispirò due registi: l’italiano Duilio Coletti e l’americano Roy Baker a girare a guerra conclusa, I Sette del’Orsa Maggiore del 1953 e The Valiant del 1963. Il nome in codice era Operazione GA3, ma negli annali della Marina italiana è meglio conosciuta come “l’impresa di Alessandria”. A compierla un manipolo di sei uomini che a cavallo degli SLC,

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acronimo che sta per “siluri a lenta corsa”, molto più simpaticamente chiamati “maiali”, riuscirono a forzare l’area portuale degli inglesi ad Alessandria d’Egitto facendo colare a picco le corazzate Queen Elizabeth e Valiant, oltre che danneggiare seriamente la nave cisterna Sagona e il cacciatorpediniere Jervis. Una missione che venne pianificata dopo uno scrupoloso studio delle


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del 3 dicembre, il sommergibile Sciré scivolò nel buio degli abissi prendendo il largo da La Spezia per fare scalo prima di tutto a Lero, nel Mar Egeo. Qui fece salire a bordo i sei uomini che avrebbero manovrato i mezzi d’assalto per l’attacco alle navi inglesi. Lo Scirè, a tutta velocità e sempre al di sotto dei 60 m di profondità, compì una corsa sottomarina attraverso gli sbarramenti minati per riemergere avvolto nell’oscurità a 1.3 miglia nautiche per 356° dal fanale del porto di Alessandria. È qui che la notte del 18 dicembre entrarono in azione i sei marinai divisi in tre coppie. A cavallo del “maiale” n. 221 c’erano il tenente di vascello Luigi Durand de La Penne con il capo palombaro Emilio Bianchi; sul “maiale” n. 222 il capitano del Genio navale Antonio Marceglia con il sottocapo palombaro Spartaco Schergat; sul “maiale” n. 223 il capitano delle Armi navali Vincenzo Martellotta con il capo palombaro Mario Marino. L’obiettivo era posizionare sotto la chiglia delle navi nemiche la carica esplosiva prodiera dell’SLC. Dopo l’attivazione del timer gli incursori dovevano nuotare via favoriti dalle tenebre fino alla terra ferma per attendere il recupero. Gli imprevisti non mancarono, con Bianchi che accusò un guasto all’erogatore dell’ossigeno che lo costrinse ad emergere Il sommergibile Scirè nel 1941. Nella foto di gruppo, in piedi partendo da sinistra: Luigi Durand de La Penne, Ernesto Notari,Vittorio Cella, Ernesto Forza, Junio Valerio Borghese, Antonio Marceglia, Egil Chersi e Luigi Feltrinelli; seduti partendo da sinistra: Giorgio Spaccarelli e Girolamo Manico.

e farsi scoprire; Durand de La Penne proseguì, riuscendo a piazzare l’esplosivo sotto la chiglia della Valiant. Anch’egli venne scoperto dagli inglesi e catturato. Entrambi vennero interrogati a lungo da Charles Morgan, comandante dell’HMS (Her Majesty's Ship – la nave di Sua Maestà) Valiant per conoscere dove avevano “piazzato” la carica e salvare così l’equipaggio dell’unità britannica. De la Penne informò del rischio il comandante Morgan, ma non rivelò comunque il punto esatto della carica esplosiva. Quando avvenne l’esplosione a bordo, i due italiani raggiunsero il ponte di coperta e vennero evacuati insieme al resto dell’equipaggio. Marceglia e Schergat affondarono invece la HMS Queen Elizabeth, mentre Martellotta affondò la nave cisterna Sagona. Marino aveva avuto un malore e non riuscì a dargli man forte. In totale, l’operazione degli assaltatori italiani condusse al danneggiamento di quattro navi: alle tre si aggiunse anche il cacciatorpediniere HMS Jervis. Anche gli altri quattro uomini della Regia Marina vennero scoperti, catturati e imprigionati. Un’azione che sarebbe stata ricordata addirittura dal premier inglese, già Primo Lord dell’ammiragliato, Winston Churchill, che scrisse: “…sei italiani equipaggiati con materiali di costo irrisorio hanno fatto vacillare l’equilibrio militare in Mediterraneo a vantaggio dell’Asse…”. Nel 1944, tutti i sei uomini dell’impresa di Alessandria vennero decorati a Taranto con la Medaglia d’Oro al Valor Militare, che venne appuntata proprio dal comandante Charles Morgan, il quale nel frattempo era stato promosso commodoro.

difese avversarie sin dall’estate del 1941. Per violare il porto egiziano servirono numerose attività di intelligence: la decrittazione dei messaggi radio della Royal Navy, ma anche l’appropriazione di carte, documenti e mappe britanniche, come nel caso del recupero dei carteggi segreti dal relitto del cacciatorpediniere inglese Mohawk, silurato e affondato dal cacciatorpediniere italiano Tarigo. Dopo il 10 giugno 1940, gli uomini della Regia Marina si trovarono davanti la Mediterranean Fleet, di sicuro la forza navale più forte del mondo, ma la guerra era scoppiata e occorreva affrontarla nel migliore dei modi. Gli italiani, come descrisse in seguito l’ammiraglio Virgilio Spigai nel libro “Cento uomini contro due flotte”, posero in acqua i mezzi d’assalto. Così, la notte

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