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Arsenale militare marittimo di La Spezia:
la sinergia tra maestranze arsenalizie e industria
di Pier Luigi Terroni
i siete mai chiesti come le navi, quando sono in porto, restano alimentate per garantire tutti i servizi necessari? Nei porti civili sono i motori a garantire la corrente elettrica per alimentare tutti i servizi di bordo. Questo però provoca un inevitabile dispendio di carburante, l’usura dei macchinari e la necessità, da parte del personale, di effettuare regolari controlli su tutti gli impianti. Per quanto riguarda gli arsenali militari, dove le unità effettuano soste lunghe, la corrente necessaria per alimentare la nave in banchina viene generata da terra. Una
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tendenza il cosiddetto “cold ironing” che seppur tra diverse difficoltà sta prendendo piede anche nei porti civili per permettere, alle navi mercantili e da crociera, di disalimentare i propri motori riducendo l’inquinamento. Nell’Arsenale militare marittimo di La Spezia, fin dai primi anni degli anni novanta, sono presenti tre centrali elettriche dedicate a tale scopo: Marola, Mancina Idraulica e Scali, ognuna dotata di due gruppi di conversione rotanti, ciascuno da 3000 kVA – 8 kV (produzione della tedesca AVK). In totale quindi, l’arsenale è dotato di sei gruppi
M A R I N A